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08/02/2021 LETTERATURA SPAGNOLA Esame orale + lavoro di gruppo (analisi opera o

filosofia dell’amore) Libri: Rosa de Papel (cap 1, 2, 6, 7) + dispensa Tema dell’amore


uno dei temi più trattati. L’amore conosce un trattamento mutevole nel corso della
storia. 4 concezioni dell’amore: 1. Amor cortese  amore profano perché rivolto a una
donna invece che a Dio, tuttavia si avvale del linguaggio dell’amore sacro. Questa
tipologia di amore si basa sulla deificazione della donna, paragonata a dio o a una
figura angelica (donna angelicata). Donna sottoposta a un processo di endiosamiento.
2. Amore mistico  amore sacro che si rivolge direttamente a Dio e tuttavia si avvale
del linguaggio dell’amore profano in quanto si basa della comparazione tra Dio e
un’amante. 3. Amore anti-cortese  amore puramente erotico. Personaggio di
un’opera teatrale ci aiuterà a parlare di questo tipo di amore, Don Juan, fa della donna
non più un oggetto di culto, ma un oggetto di collezionismo. a. Poesia popolare 
popolarismo tendenza estetica molto accentuata, influenza della poesia popolare
sulla poesia colta. Trattamento fortemente erotico dell’amore, amore fisico, anche la
donna è protagonista di un sentimento non più solo spirituale. Canciòn de mujer 
soggetto femminile che esprime il suo desiderio amoroso. Influenza anche autori colti
dell’epoca dell’amor cortese. Ogni poeta colto lo rivisita. 4. Amore romantico  visione
condivisa con l’amor cortese ma aggiunge altro. È anch’esso senza esito felice,
binomio tra amore e morte, ma è irraggiungibile per motivi diversi, in amor cortese
per lo sdegno della donna, in quello romantico c’è reciprocità ma è ostacolato da
fattori esterni come fattori sociali o dal destino avverso. La letteratura stilizza il
sentimento dell’amore secondo alcuni modelli e canoni che a loro volta influenzano
l’immaginario collettivo. AMOR CORTESE nasce intorno al 1100, con il nome di fil
amors, nella tradizione provenzale (sud-est della Francia). Tuttavia finisce per
estendersi in buna parte d’Europa, con un focus zona mediterranea, dove questa
concezione d’amore rimane in vigore per molti secoli, fino al 17esimo secolo.
Avvengono degli adattamenti che non riguardano solo le diverse tradizioni nazionali,
ma anche lo sviluppo della cultura nel corso dei secoli. Gli agenti
dell’internazionalizzazione di questo canone erano i trovatori, poeti musici itineranti
che vagando da un paese all’altro divulgavano queste opere cantate. Soggetto è un
giovane uomo che si innamora di una donna sposata di ceto sociale superiore e deve
esser corteggiata segretamente per non infangarne la reputazione. È esclusa una via
matrimoniale, e l’amore di questo giovane è un amore adultero. L’amore viene
concepito come un vassallaggio, il cavaliere si autodefinisce servitore della sua dama,
arriva a definirsi schiavo definendola mi señor. Il cavaliere accetta volontariamente
questo destino di non corrisposto giungendo a goder del suo dolore. Masochismo,
rassegnazione al dolore, unica ricompensa (galardòn) richiesta è 1 08/02/2021 soffrire
per la propria dama. Si ritiene che la sofferenza nobiliti, eleva lo spirito
dell’innamorato. Paradosso del bendito sufrir e la pena dilettosa. L’amante cortese,
martire d’amore, spesso invoca l’arrivo della morte liberatrice. Culto dell’amore, si
avvale di una metafora religiosa, martire d’amore e dama deificata  iperbole sacra.
L’amor cortese viene chiamato anche religione d’amore. Viene usato un simbolismo
cristologico o mariano. Ci si riferisce alla sofferenza dell’amante come alla sofferenza
di cristo e la donna viene comparata alla vergine. Potrebbe apparire blasfemo, ma
l’uomo medioevale viveva in forte intimità con la religione e ciò rendeva più tolleranti
questi sconfinamenti. Amore ipertrofico  smisurato, marcato dal dolore,
irraggiungibile. Platonico, incorporeo e irraggiungibile, rappresenta una forza anti
sociale in quanto adultero, 9 comandamento ritiene peccaminosi i pensieri impuri,
basta desiderare la donna d’altri per compiere tradimento, ma anche perché l’uomo
diventa schiavo e la donna carceriere, inversione dei ruoli sociali che non
corrispondono a quelli effettivi dell’epoca. Visione idealizzata che non riflette la
società dell’epoca. Ortega y Gasset ritenne l’amor cortese portatore di civilizzazione
perché l’uomo non è più visto predatore e la donna preda dell’impulso sessuale e
diventa invece prigioniero e distante dall’oggetto del suo desiderio. È un amore
sofferto ma accettato, vi è un controllo razionale di questo sentimento che potrebbe
essere devastante, ma sostiene anche che sarebbe la proiezione dell’ideale maschile
concepito dalle donne, teoria meno concepibile. I fondamenti dell’amor cortese
vengono accettati da tutti i poeti costituendo un codice. Si viene a creare un insieme
di luoghi comuni, stereotipi, motivi, che ricorrono in tutti gli autori creando un
manierismo a scapito della sincerità. Prospettiva maschile, la dama non ha voce,
rimane dietro le quinte, ne veniamo a conoscenza solo attraverso i pensieri dell’uomo.
È una protagonista in absentia. Dal punto di vista stilistico prevale uno stile concettista
basato sulle figure di pensiero, poesia che ama le contorsioni concettuali che si
manifestano attraverso paradossi, antitesi, giochi di parole. Esse servono per
esprimere i turbamenti dell’innamorato e il contrasto che si genera il lui tra ragione,
controllo della passione e desiderio- mancanza di controllo. Volersi difendere dagli
attacchi d’amore ma non poterlo fare. Queste oscillazioni emotive, ambivalenza
psicologica, viene espressa attraversa lo stile concettista. Poesia che indaga le gallerie
dell’anima, poco interessata all’esterno. Manca il ritratto fisico della donna, ci si limita
ad allusioni molto generiche, prevalgono le qualità d’animo. La natura e il paesaggio
non sono motivo di contemplazione neanche come riflesso dello stato d’animo del
protagonista. Gusto per la personificazione delle idee e dei sentimenti, spesso si fa
ricorso all’allegoria. Amor cortese in Spagna: influenza della letteratura provenzale e
dello stil novo italiano in declinazione petrarchesca. Estrema idealizzazione dell’amore
fino alla rappresentazione dell’amata come essere celeste, atteggiamento
estremizzato nell’amor cortese italiano, oggetto di un culto del tutto disinteressato del
desiderio carnale e dell’erotismo. Vi sono delle differenze: in Spagna c’è un minore
interesse verso la realtà esterna. Noi da Petrarca abbiamo alcune informazioni su
Laura, bionda con pelle chiara, tratti della sua bellezza esteriore, canone estetico della
claritas = 2 08/02/2021 Estando triste, seguro mi voluntad reposaba, cuando
escalaron el muro do mi libertad estaba. A escala vista subieron (cambia la rima)
vuestra beltad y mesura, y tan de recio hirieron, que vencieron mi cordura. (4+4 =
redondillas) Luego todos mis sentidos huyeron a lo más fuerte, mas iban ya mal
heridos con sendas llagas de muerte; y mi libertad quedó en vuestro poder cativa;
mas gran placer hube yo desque supe qu’era viva. Mis ojos fueron traidores, ellos
fueron consintientes ellos fueron causadores qu’entrassen aquestas gentes qu’el
atalaya tenían, y nunca dixeron nada de la batalla que vían, ni hizieron ahumada.
Después que hubieron entrado, aquestos escaladores abrieron el mi costado y
entraron vuestros amores; y mi firmeza tomaron, y mi corazón prendieron, y mis
sentidos robaron, y a mí sólo no quisieron. ¡Qué gran aleve hizieron mis ojos y qué
traición: por una vista qu’os vieron, venderos mi corazón! Pues traición tan conocida
ya les plazía hacer, vendieron mi triste vida y hubiera d’ello placer; mas al mal que
cometieron no tienen escusación: ¡Por una vista qu’os vieron, venderos mi corazón!
Fin **************** Juan del Encina Mi libertad en sossociego Mi libertad en
sossiego 5 Spesso il parallelismo è ripetitivo Arcaismi Il soggetto poetico cerca di
resistere e combattere l’amore ma alla fine deve arrendersi e soccombere ad esso
Descrive l’amore come invasione della fortezza come in Escala de Amor di Manrique
Imitatio  all’epoca, Romanticismo e Umanesimo, si vuole imitare il classico. Estetica
del riuso e imitazione. Ovviamente comportano delle variazioni, è riscrittura e le viene
dato un valore positivo Oggi l’originalità è un lascito del romanticismo. Il 08/02/2021
mi corazón descuidado sus muros y fortaleza Amores me han cercado. Razón y Seso y
Cordura, que tenía a mi mandado, hicieron trato con ellos malamente me han
burlado, y la Fe, que era el alcalde, las llaves les ha entregado. Combatieron por los
ojos, diéronse luego de grado. Entraron a escala vista, con su vista han escalado.
Subieron dos mil Sospiros subió Pasión y Cuidado. Diciendo “¡Amores amores! su
pendón han levantado. Cuando quise defenderme ya estava todo tomado. Hube de
darme a presión de grado siendo forzado. Agora, triste cautivo, de mi estoy
enajenado. Cuando pienso libertarme hallóme más cativado. No tiene ningún
concierto la ley del enamorado. Del Amor y su poder no hay quien pueda der librado.
La poesia popolare era di tipo orale, non aveva una fissazione per iscritto, quindi
aveva uno stile diverso, erano testi dinamici, i giullari se ne appropriavano e potevano
inserire varianti, dovute a carenze di memoria, ma le varianti dipendono anche dal
pubblico con il quale si ha un contatto. In origine avevano un carattere narrativo,
ballate con sviluppo narrativo. Il carattere lirico dell’emozione del poeta non
prevaleva. I poeti colti si accorgono di questo patrimonio di poesia orale, le
raccolgono scrivendole e mettendole in una raccolta. ROMANCE VIEJO ROMANCE
NUEVO autori colti si sono appropriati della forma metrica popolare e hanno creato
nuove opere. Diego de Soria Ageno so, no so mío Ageno so, no so mío, pues me guío,
perdida la libertad, por do va la voluntad, que es de la razón desvío: aunque por vos, 6
Dal punto di vista metrico però Del Encina è un rivoluzionario, è una forma astrofica
con ottosillabi, è una tirata di versi senza suddivisione strofica in quanto la rima è
sempre la stessa, rima consonate tra i versi pari che si ripete fino alla fine del
componimento, quelli dispari sono liberi. Ci troviamo di fronte a un ROMANCE. Nel
1400 era una forma ancora esclusivamente popolare. Non mi appartengo più, sono
estraneo a me stesso una volta persa la ragione/libertà. Classico scontro tra amore e
regione Iperbato: frase scomposta per esigenze di rima  aunque el afición por vos,
tan preciosa os hizo Dios, es convertida en razón y no son dos. 2 quintillas, vengono
alternati ottosillabi con eptasillabi 08/02/2021 tan preciosa os hizo Dios, que el afición
es convertida en razón y no son dos. La seconda strofa porta novità: si riconciliano la
ragione e l’amore. Si alleano secondo la dialettica che prevede il riflesso divino nella
bellezza della donna. La riconciliazione si basa su una concezione della donna
opposta a quella ascetico cristiana, che vede la donna come tentazione del diavolo e
bisogna difendersi da essa, la donna ora è ricettacolo della bellezza divina e amarla
non è peccato o contro ragione. PENSIERO NEOPLATONICO  la ragione è mossa a
conoscere che amare la donna non è peccato in quanto specchio di bellezza divina. In
ogni caso l’amante capitola per amore. 2 correnti sottese all’amor cortese. Ascetico
cristiana e neoplatonica. Nel primo caso l’amante è vittima nel secondo è prigioniero
volontario, si arrende di sua spontanea volontà. In ogni caso è prigioniero, ma cambia
l’atteggiamento alla prigionia, il primo tenta di difendersi il secondo l’accetta. Altro
esempio di IMITATIO di complicità tra ragione e amore lo troviamo in: Garci Sánchez
de Badajoz El bien que mi mal alcanza El bien que mi mal alcanza es que fue que lo
causó la cosa que Dios crió mas propia a su semejanza. E muestra la diferencia que
hay entre ella y los humanos, que es más propia su excelencia, pues la hizo con sus
manos. Por do es bienaventuranza que a las manos muera yo de aquella en que Dios
mostró más propia su semejanza. Nuova forma metrica  canciòn. Struttura tripartita.
I CABEZA, adotta la redondilla, 4 versi e con una struttura rimica consonantica
incrociata o alternata, in questo caso incrociata. La cabeza in genere presenta il
motivo basico della poesia, introduce il tema. II parte è la MUDANZA, la variazione,
rima consonate alternata, dal punto di vista tematico comporta una glossa,
commento/sviluppo tematico/narrativo del tema della cabeza. III parte VUELTA,
ritorno alla rima della cabeza. A volte è una ripetizione, come un ritornello, ma di
sicuro si ripete la rima. Versi ottosillabi. VILANCICO  ha la stessa struttura 7
Paradosso: il mio male mi porta al bene. Il mio male deriva da ciò che Dio ha creato a
sua immagine e somiglianza  il male proviene dalla donna che riflette la bellezza
divina. Iperbato: Por do es bienaventuranza que muera yo a las manos de aquella en
que Dios mostró más propia su semejanza. Riappare l’idea che Dio ha fatto la donna a
sua immagine e somiglianza, quindi degna 08/02/2021 Santillana tenta di portare il
sonetto, vuole declinare il materiale spagnolo secondo le caratteristiche italiane.
Dichiara il suo intento della raccolta sonetos fechos al italico modo. 42 sonetti frutto
di 20 anni di produzione poetica. Ciò ci mostra che è stato costante, e non una moda
passeggera. Conosceva solo i poeti toscani e non quelli della scuola siciliana. I suoi
sonetti presentano diversi problemi, a partire dal ritmo. Gli spagnoli erano abituati ad
un metro più corto. L’adattamento comporta anche imprecisioni. Dal punto di vista
tematico, a volte l’imitaizone delle caratteristiche italiane è eccessiva e senza misura.
Marqués de Santillana Soneto XXXVII Adivinativos fueron los varones de Galilea,
cuando los dejó nuestro Maestro, mas sus corazones no se turbaron punto más que
yo. (prima quartina tutta encabalgada) Por mí sabidas vuestras estaciones, vuestro
camino, el cual me mató; e así non cansan las mis afliciones, aunque si vuestro era,
vuestro só. Faced ahora como comedida, non me matedes, mostrad(vos) piadosa;
faced ahora como hizo Dios e consoladme con vuestra venida; cierto faredes obra
virtuosa, si me valedes con vuestro socós. Soneto VIII ¡O dulce esguarde, vida e honor
mía, segunda Helena, templo de beldad, so cuya mano, mando e señoría es el arbitrio
mío e voluntad! Yo soy tu prisionero, y sin porfía fueste señora de mi libertad; e non
te pienses fuyga tu valía, nin me desplega tal captividad. Verdad sea que amor gasta e
dirruye las mis entrañas con fuego amoroso, e la mi pena jamás diminuye; nin punto
fuelgo (holgar) nin soy en reposo, mas vivo alegre con quien me destruye 10 Uso
dell’iperbole sagrada in modo estremo, che non lo rende pregiato come nei poeti
italiani. Compare gli effetti della partenza dell’amata con ciò che hanno provato gli
apostoli alla morte di Cristo. Allo stesso tempo compara il ritorno dell’amata con la
resurrezione di Cristo. Enjambement violenta (tra due strofe) Molti elementi di
immaturità nell’uso del sonetto. Spagnolo quattrocentesco Vero amore come l’oro.
Partire il disamore Santillana compara l’amata a Elena, donna più bella del mondo che
provoca la Guerra di Troia. 08/02/2021 siento que muero y no soy quejoso. Il sonetto
di Santillana non ha maturità tecnica, che troveremo in poeti italianisti successivi a
Santillana. È stato un anello di congiunzione. Elementi di immaturità: - Abbondanza di
rime acute, non presenti nel sonetto italiano - Encabalamiento/ enjambement  si
spezza la frase in coincidenza della parola alla quale si vuole dare rilievo. Ma con
Santillana sembra dettato dalla difficoltà di far incidere la fine del verso con
l’endecasillabo, non sembra un uso voluto con funzione espressiva, ma risorsa per
risolvere i problemi di lunghezza. - Ripios  elementi riempitivi della frase, dovuti alla
difficoltà di misurare la lunghezza. Considerabili ripios anche i gruppi sinonimici che
contribuiscono a dare enfasi, a volte rallentano il ritmo dell’espressione. - A volte
scappano dodecasillabi - Endecasillabi di Gaita Gallega  metri di 11 sillabe ma
l’accento forte cade in 4 e 7 sillaba. L’endecasillabo italiano non ha l’ictus lì, ma in altre
a seconda che sia endecasillabo a maiore o a minore. A minore in 4 e 10, a maiore in 6
e 10 - Santillana ha più rime Santillana ha fatto da pioniere dell’italianismo. Nel 1500
questi moduli poetici petrarchisti introdotti da Santillana continuano ad essere
coltivati, di particolare rilievo è Garcilaso. Questa moda poetica del petrarchismo verrà
coltivata in modo più maturo. In questa innovazione italianista, un ruolo molto
importante viene svolto dalle strutture metriche. Adozione per la prima volta del
sonetto. Altra moda poetica in vigore nel 1500 spagnolo è quella dei poeti latini,
rinascimento e umanesimo = riscoperta dei classici. Una delle principali ripercussioni
dell’entusiasmo per le lettere classiche è il risorgere del bucolismo (Virgilio), ovvero
una poesia pastorale, i cui protagonisti sono pastori del tutto idealizzati, in quanto si
tratta di personaggi colti, poeti e musici che si intrattengono in discorsi filosofici sulla
tematica amorosa. In una natura anch’essa idealizzata  Locus a menus, luogo bello
con alberi frondosi, acque cristalline, venticello rinfrescante. La poesia bucolica ha una
portata ideologica forte, contrapposizione alla vita cittadina caratterizzata da vizio e
corruzione. I modelli di Garcilaso sono quindi petrarchismo e l’antico bucolismo tipico
delle lettere classiche. Un modello di bucolismo contemporaneo è l’Arcadia di
Sannazzaro. Il bucolismo comporta l’introduzione della natura nella poesia. La poesia
cancioneril spagnola differiva dall’amor cortese italiano per la mancanza del
paesaggio e della fisicità della donna. In Garcilaso l’assimilazione di Petrarca è più
completa. La sua produzione comprende entrambi i versanti dell’amor cortese,
petrarchismo e poesia cancioneril nelle loro svariate forme, e poesia basata sui
modelli classici greci e latini. 2 tappe dal punto di vista cronologico: - Fino al 1931 circa
quando si muove all’interno della produzione autoctona.  poesia animica, estranea
all’esterno, di forte stampo concettista, con numerose personificazioni, meno
malinconica. - Dal 1932 vira verso l’italianismo in seguito a un viaggio in Italia. Si
stabilisce a Napoli, entra in contatto con gli umanisti italiani e ne assimila lo spirito. 
poesia con descrizione fisica dell’amata, percezioni sensoriali e non solo di pensiero.
11 08/02/2021 Macro tema della bellezza giovanile che tuttavia passa. Godere della
gioventù prima che passi  carpe diem. Tema solo apparentemente positivo, dato che
si giustifica con la connessione drammatica del passare del tempo e quindi la morte
delle cose. Siamo tutti effimeri, destinati a morire. Questa idea del passare del tempo
si serve di 2 immagini tradizionali, primavera per la gioventù e inverno per vecchiaia e
morte. Altra immagine è la rosa mutabile  rosa simbolo di bellezza, ma tuttavia è il
fiore più effimero, in quanto appassisce in un giorno. Soneto XXIII En tanto que de
rosa y de azucena se muestra la color en vuestro gesto, y que vuestro mirar ardiente,
honesto, enciende al corazón y lo refrena; y en tanto que el cabello, que en la vena del
oro se escogió, con vuelo presto, por el hermoso cuello blanco, enhiesto, el viento
mueve, esparce y desordena; coged de vuestra alegre primavera el dulce fruto, antes
que el tiempo airado cubra de nieve la hermosa cumbre. Marchitará la rosa el viento
helado, todo lo mudará la edad ligera, por no hacer mudanza en su costumbre.
*Carpe diem solo apparentemente gioioso, in quanto tutto muore. A questo
presupposto viene data la soluzione anti cristiana, in quanto il tentativo di opporsi
all’inarrestabile scorrere del tempo viene fatto attraverso all’assolutizzazione
dell’attimo, valorizzando quindi l’ic et nunc, il qui e ora. Ciò indica l’immanentismo del
qui e il presentismo dell’ora che quindi esclude la possibilità di vita dopo la morte. Ci si
appiglia alla vita intramondana, grazie all’eternizzazione del ricordo, oppure con la
procreazione in quanto consente di perdurare nel domani dischiuso dai figli.
Permanenza dell’io nel corpo dell’altro. Terza opzione di tipo filosofico è l’eterno
ritorno, viene annullato il tempo, rendendolo reversibile  il tempo è ciclico. Per il
carpe diem non esiste una vita intramondana e post morte. Gioco di corrispondenze.
La rosa, prima come tratto fisico e animico, poi come caducità della gioventù. Il vento,
simbolo virile che scompiglia i capelli, simbolo di grande sensualità diventa nel finale
simbolo della volatilità del tempo. Bianco del collo  bianco della neve e quindi
inverno/morte. 12 Imitatio  riscrittura della poesia di Bernardo Tasso, padre di
Torquato Tasso Mentre che lo aureo crin vi ondeggia intorno. I quartina: immagine
della giovinezza, caratterizzata dalla passione, rappresentata dalla rosa rossa. Si
caratterizza anche per l’innocenza e la castità rappresentata dal bianco del giglio. I 2
fiori rappresentano simbolicamente la bellezza della giovane donna, ma anche qualità
animiche. A questa dicotomia del primo verso corrispondono gli aggettivi del terzo
verso, ardente e onesto. II quartina: descrizione più approfondita di uno dei 2 aspetti,
la sensualità attraverso l’immagine dei capelli sciolti e spettinati dal vento, simbolo
maschile, che li fa ondeggiare introno al collo. Immagine di forte sensualità  frutto
dell’influenza petrarchesca. I terzina: godere della primavera finchè si può 
messaggio della poesia, CARPE DIEM*, invito al godimento della vita. Dopo una serie
di subordinate temporali relative alla gioventù arriva il messaggio principale. Sinalefe
 Ritmo rapido nella prima terzina sembra indicare la fuga del tempo. Dialefe 
quando si incontrano 2 vocali non si produce contrazione. Ciò viene detto dal conteso
metrico (numero di sillabe). Lo stacco produce una decelerazione, anche su piano
espressivo in quanto dobbiamo leggere più lentamente. L’autore vuole fare una
sottolineatura. 08/02/2021 Amo y quiero, Aborrezco y desespero Todo junto, y el
porqué, Preguntando, no lo sé, Mas siento que así muero. Castillejo non si ferma a
questo. È autore di 3 sogni erotici. Sogno, regno dell’inconscio, non dominato dalla
ragione, luogo privilegiato dove può accader ciò che la realtà nega. Il sogno erotico
costituisce una tipologia letteraria. Sogno che appare frustrato quando l’amante sta
per ottenere l’oggetto del desiderio, ma si sveglia. Oppure sogni che contemplano il
soddisfacimento dell’impulso sessuale. Sueño Yo, mi señora, soñaba esta noche que
pasó que desnudo como estaba, a vuestra merced hallaba sin camisa como yo. Y del
placer que tenía, soñaba que recibía tanta turbación y miedo, qu’estaba gran rato
quedo sin saber qué me haría. Soñaba que estando así tan turbado, despertaste, y
volviéndoos contra mí, dijistes: «¿Quién anda ahí? ¡Mal hombre!, ¿por dónde
entrastes? Yo, por no dar ocasión de mayor alteración, muy pasito respondía: - «No
temáis, señora mía que pasos seguros son». - ¡Anda con Dios! ¿Qué queréis? ¡O, qué
dañosa venida!» - Señora, no conocéis al más vuestro, que traéis muerto mil veces en
vida.» (caratt. Amor cortese) - «Quién sois vos?» «Yo soy aquél a quien por seros más
fiel sois vos menos piadosa; vencísteme de hermosa y matáisme de cruel». - Bien me
agrada la razón, pero no el atrevimiento». - «Donde sobra la pasión no creáis qu’el
corazón pueda tener sufrimiento. - «¡Gentil escusa, por Dios, si alguno os viese aquí a
vos!». - «No tengais, señora, pena, que la santa Magdalena está en guarda de los dos».
Esto diciendo, sentía que a vos, señora, llegaba, 15 Situazione anti-cortese  Dialogo
tra due amanti, insieme nudi a letto, sulla possibilità di concretizzare il sogno. Amore
represso durante il giorno per le convinzioni sociali, ma ammesso nel sogno. Castillejo
estende i limiti dell’amore oltre la visione astratta. Paralisi dettata dalla vergogna del
trovarsi nudo a letto con l’amata. Ambiguità  donna sorpresa del trovarsi a letto con
un uomo senza sapere da dove viene. Appare la voce della donna, prima era una
protagonista in absentia. Spazio di trasgressione caratterizzato dal dare spazio al
desiderio sessuale, avviene sotto il segno dell’ispirazione rinascimentale. Il
rinascimento rivendica l’integrità dell’uomo, non c’è più conflitto tra anima e corpo. La
presenza di entrambe le correnti nella composizione poetica di un autore non
significa schizofrenia, anzi dimostra di saper accogliere e 08/02/2021 que el temor me
defendía lo que el amor me mandaba. Mas con miedo de perder de gozar de tal
mujer, deseché los embarazos, y tomándoos en mis brazos, di comienzo a mi placer.
Los ojos gozan de veros y la boca de besaros; yo descansaba en teneros, vos
pagasteis sin dinero la deuda de desearos. Y en estos actos, estando de tanta gloria
gozando cual nadie puede sentir, desperté para morir, porque vivo deseando. AMORE
MISTICO Il 1500 è anche il secolo della LETTERATURA MISTICA. Qui avviene tutto il
contrario della letteratura cortese, se in quest’ultima l’iperbole serve per descrivere un
amore profano, nella letteratura mistica il linguaggio profano si mette al servizio per
descrivere l’amore sacro. Unirsi a dio non è illecito. I protagonisti sono Dio chiamato
amato e l’amata/innamorata che è l’anima ed è l’io poetico. Il soggetto poetico non è
più un soggetto maschile. I 2 massimi rappresentati sono San Juan de la Cruz e Santa
Teresa d’Avila. San Juan de la Cruz è autore di 4 opere lirico-dottrinali dal 1577 al 1584:
- Subida del monte carmelo - Noche oscura del alma - Cantico espiritual - Llama de
amor viva San Juan de la Cruz Cántico espiritual - Sviluppo narrativo della storia - I
personaggi compiono delle azioni o I segmento  Ricerca dell’amato fuggito da parte
dell’innamorata. Chiede a una serie di intermediari che incontra se l’hanno visto
passare. Lascia dei messaggi d’amore agli intermediari in caso lo vedessero passare.
Questi intermediari non sono solo pastori, ma è anche la natura, le piante e gli
animali. È furiosa e lo maledice per averla abbandonata dopo averla fatta innamorare
di lui. Stanca della ricerca affannosa, invoca direttamente l’amato assente pregandolo
di tornare. o II segmento  l’amato appare. Avvicinamento tra i due amanti con
contemplazione o II segmento  unione sessuale dei due amanti ritrovati. Estasi
erotico e contemplazione successiva del matrimonio dei 2 corpi e anime. E
reiterazione dell’atto erotico. Alcuni critici NON si sentono obbligati a
un’interpretazione allegorica del testo. L’interpretazione religiosa viene però difesa
dalla maggioranza della critica, si accetta la storia dell’amore umano, ma che ha un
fine 16 08/02/2021 secondo. L’estasi dell’unione erotica agisce come immagine
dell’estasi dell’unione mistica, l’unione dell’anima con il divino. Sessualità trasfigurata
dal simbolismo religioso. Lo stesso San Juan de la Cruz ha prodotto commenti sulla
sua opera poetica. In questa opera parallela spiega le immagini religiose. Nel testo ci
sono delle scelte lessicali che incentivano la lettura allegorica, anche il titolo invita a
questa lettura. È un poema pastorale (bucoliche). 3 tappe del processo mistico: - Via
purgativa (I segmento)  l’innamorata cerca in modo affannoso l’amato. L’anima
purificarsi attraverso la mortificazione prima di unirsi a Dio. - Via illuminativa (II
segmento)  l’amato trona da lei, si manifesta, la illumina con la sua presenza - Via
unitiva (III segmento)  fusione con la divinità, corrisponde all’unione sessuale. Fonti
letterarie: Macro fonte prevalente che da al cantico la struttura e immagini è il cantico
dei cantici  prende l’allegoria dell’unione. Antico testamento  separazione dei 2
amanti, che si cercano e si riuniscono. Letteratura pastorale, usata però in modo
rovesciato  da natura benigna a maligna. Lirica popolare  il cantico è un cantico de
mujer per le caratteristiche ma non nel suo significato ultimo. Terminologia cortese.
Letteratura cavalleresca per quanto riguarda i messaggeri. Letteratura bucolica,
mitologia classica 1 ¿Adónde te escondiste, Amado, y me dejaste con gemido? Como
el ciervo huyste aviéndome herido; salí tras ti clamando y eras ydo. 2 Pastores, los
que fuerdes allá por las majadas al otero, si por ventura vierdes aquél que yo más
quiero, dezilde que adolezco, peno, muero. 3 Buscando mis amores yré por esos
montes y riberas; ni cogeré las flores, ni temeré las fieras, y passaré los fuertes y
fronteras. 4 ¡O bosques y espesuras plantadas por la mano del Amado!, ¡o prado de
verduras de flores esmaltado! dezid si por vosotros ha passado. 5 Mil gracias
derramando pasó por estos sotos con presura; y, yéndolos mirando, con sola su
figura vestidos los djó de hermosura. 6 ¡Ay!, ¿quién podrá sanarme? Acaba de
entregarte ya de vero; no quieras enviarme (iperbato = confusione) de hoy más ya
mensajero que no saben dezirme lo que quiero. 17 Canto de mujer e jacias hanno un
soggetto poetico femminile e l’abbandono. 1  la donna acquisisce un ruolo arrivo
quando esce per mettersi alla ricerca dell’amato. Paragone dell’amato col cervo in
fuga. Questo ruolo attivo della donna si amplia. 2  da il messaggio a coloro che
incontra nella speranza che lo riferiscano all’amato qualora lo incontrassero. aquél
que yo más quiero  caratteristica dell’amor cortese, non dire il nome dell’amato.
Sfogo delle pene amorose attraverso un’elencazione progressiva con l’asindeto,
eliminazione di nessi di connessione, ritmo incalzante. Si crea anche un climax. Il
paesaggio bucolico non concorda con l’intensità del sentimento del personaggio
poetico. L’assenza dell’amato provoca questa pena. 3  locus a menus si converte,
dato il sentimento del soggetto, in locus eremus, luogo maligno, per via
dell’introduzione di elementi che rimandano a una dimensione bellica. Eccesso di
nessi, costruzione polisindetica, parallelistica (elementi abbinati in coppie). 4  l’amato
è il creatore della natura. Riferimento alla natura come creazione di Dio e l’amato è
Dio creator di tutte le cose. La natura è perfezione divina 5  è passato per quei boschi
in fretta, perché è in fuga, ma il 6  grido di sofferenza che purgherà l’anima. Si
concretizza in una domanda retorica e da conto dell’insufficienza degli strumenti a
portata di mano (i messaggeri). Lo stato emotivo si riflette nel parlare. In uno stato di
esagitazione non si parla in modo controllato, si lascia libero sfogo alle parole.
Invocazione disperata per la necessità di riavere l’amato  situazione anti cortese. 7 
l’amata si sente morire (motivo cortese). I messaggeri parlano bene delle azioni divine,
ma sono percepiti come balbuzienti, in quanti la visione 08/02/2021 que en mi cuello
volar consideraste, mirástele en mi cuello y en él presso quedaste y en uno de mis
ojos te llagaste. [...] 33 No quieras despreciarme, que si color moreno en mí hallaste,
ya bien puedes mirarme, después que me miraste. que gracia y hermosura en mí
dejaste. [...] 36 Gozémonos, Amado, y vámonos a ver en tu hermosura al monte y al
collado, do mana el agua pura; entremos más adentro en la espesura. 37 Y luego a las
subidas cabernas de la piedra nos iremos que están bien escondidas, y allí nos
entraremos, y el mosto de granadas gustaremos. 38 Allí me mostrarías aquello que mi
alma pretendía, y luego me darías allí, tú, vida mía, aquello que me diste el otro día.
39 El aspirar el aire el canto de la dulce filomena el soto y su donaire en la noche
serena, con llama que consume y no da pena. 40 Que nadie lo miraba, Aminabad
tampoco parescía, y el cerco sosegava, y la caballería a vista de las aguas descendía.
Stile concettista sfocerà del 1800 nel gongorismo, con figure estreme. Ma non è una
pura moda estetica, nel caso di San Juan il concettismo è funzionale a esprimere
l’ineffabilità del processo mistico. Il lessico è molto misto, viene mescolato un lessico
popolare, regionale e a volte dialettale, con dialettismi, cultismi e arcaismi. Ricorre
spesso l’enumerazione. Nella prima parte della poesia si verifica un’ellissi, omissione
di aggettivi e minimo indispensabile di verbo, ma ad un certo punto, dopo le prime 10
strofe circa, iniziano ad essere usati numerosi aggettivi. Nelle prime scene si metteva
in scena la fretta di dover cercare l’amato, quindi doveva esserci un ritmo narrativo
veloce, quindi non poteva essere rallentato da aggettivi che espandono la frase. La
seconda parte dell’opera è più di contemplazione e quindi gli aggettivi aiutano nella
funzione di contemplazione. Strofa di 5 versi con alternanza di endecasillabi e
ettasillabi, con schema rimico consonantico A-B-A-B-B si chiama lira, forma poetica di
origine italiana, importata in spagna da Garcilaso. 20 08/02/2021 Imperfezioni nella
strofa 40, dibattito tra i metricisti sulla rima se assonante o consonante, ma dato
l’andamento dell’opera si sostiene che l’autore la considerasse consonante. AMORE
ANTI-CORTESE DI DON JUAN Emblema dell’amore carnale e terreno si contrappone
all’amore cortese e a quello mistico. La figura di Don Juan si è convertito in un mito, un
personaggio che tutti conoscono, in tutte le culture e le epoche, giungendo ad essere
più famoso del suo inventore, Tirso de Molina, dal quale e arrivato ad essere
indipendente. Tirso de Molina scrisse una tragicommedia teatrale, El burlador de
Sevilla y convidado de piedra, datata circa 1630, scritta in realtà un po' prima del ’30,
anno in cui va in scena a Napoli. Il personaggio di Don Juan è soggetto a numerose
riscritture e fuoriesce addirittura dal teatro, finendo in romanzi e poesie,
successivamente esce per entrare nella musica e nel balletto, nel cinema. Qualche
autore famoso si è appropriato della figura di Don Juan e ne ha riscritto una sua
versione. Ogni riscrittura comporta un’emancipazione del personaggio. Elasticità del
personaggio, gli permette di non morire nell’opera di Tirso de Molina. Restano però
delle caratteristiche che restano invariate, altrimenti il personaggio non sarebbe più
lui. Deve esserci equilibrio tra tradizione e innovazione. El burlador de Sevilla: scritto
da Tirso de Molina, un frate. Don Juan è un hidalgo, un aristocratico, appartiene
quindi ad una famiglia nobile, è un giovane e vive a Siviglia, città con una tradizione
letteraria importante. La Carmen, corrispettivo femminile di Don Juan, è anch’essa
sivigliana. A inizio dell’opera però lo troviamo a Napoli dove è dovuto fuggire per sue
sventatezze. Nel palazzo di Napoli cerca di sedurre Doña Isabel, fingendosi il suo
fidanzato, Don Octavio, introducendosi di notte nelle sue camere. Lei scopre l’inganno
e quindi Don Juan, con l’aiuto di suo zio Don Pedro, ambasciatore in Italia, fugge. Ma è
vittima di un naufragio, arriva sulla spiaggia di Tarragona dove viene soccorso da
Tisbea, una pescatrice, che entra in scena presentandosi come una spregiudicata, non
capace di amare, che seduce e non si lascia sedurre. Don Juan si sveglia tra le braccia
di Tisbea e non perde l’occasione di provare a sedurla, ma l’inganno è ingannoso, è
una falsa promessa di matrimonio, promette ricchezze e ascesa sociale, e Tisbea non
indifferente a un’elevazione sociale cede, lo porta nella sua capanna e gli cede le sue
grazie. Ottenuto quello che voleva Don Juan scappa a Siviglia. Lì abbiamo la conquista
di Doña Ana, innamorata del cugino il Marques de la mota, col quale ha una relazione
segreta. Doña Ana lo invita con un messaggero per invitarlo a casa sua per poi fuggire,
Don Juan intercetta la lettera e vuole sostituirsi a lui. Modifica l’orario sulla lettera
prima di consegnarla al Marques de la Mota. Il Marques de la Mota è un Don Juan in
versione in miniatura. Don Juan chiede con una scusa il mantello al Marques così da
però sostituirsi a lui. Ma una volta entrato nelle stanze di Doña Ana, lei scopre
l’inganno e grida aiuto. Il padre, il commendatore, accorre in suo aiuto e si batte
contro Don Juan, ma essendo vecchio muore. Quando a mezzanotte il Marques arriva,
la colpa dell’omicidio ricade su di lui. Don Juan è in fuga per Nebrija, e lungo la strada
si imbatte nel matrimonio di due contadini. Vuole sedurre Aminta, la promessa sposa,
e fa leva sul padre della sposa con l’aspirazione ad un’ascesa sociale e con un inganno
al promesso sposo dicendogli di aver già preso la virtù della giovane. Don Juan ottiene
quindi le grazie della giovane e in seguito alla conquista monta a cavallo e riprende la
fuga. La figura del servo Catalinòn che prepara il cavallo è una costante. Catalinòn
come dice il suo nome è un cacasotto/fifone, fa continui avvertimenti a Don Juan
perché ha paura del giudizio divino, ha paura che il giudizio che spetta a Don Juan si
abbatta anche su di lui. Contrappunto comico tra padrone e servo. Don Juan torna a
Siviglia, e si reca nel cimitero dove si trova la statua in onore del commendatore
defunto, si burla di lui e lo invita a cena, rottura del confine tra mondo dei vivi e
mondo dei morti. La statua risponde. Si entra nel fantastico. Il commendatore accetta
l’invito e si presenta a cena da Don Juan. A fine cena il commendatore lo contro invita,
Don Juan non può rifiutarsi, si presenta a cena al cimitero. Gli viene offerta una cena
macabra, Don Juan viene investito dal terrore del giudizio divino e chiede un
confessore per 21 08/02/2021 pentirsi. La statua afferma che è tardi ormai, lo afferra
per la mano e lo trascina tra le fiamme dell’inferno dove Don Juan brucerà e morirà.
Eliminato il peccatore si ristabilisce l’ordine. Il personaggio di Don Giovanni è uno dei
pochi personaggi letterari ad aver avuto così tanto successo ed essere stato utilizzato
in svariate riscritture. TIRSO DE MOLINA mostra 4 delle numerose conquiste, 2 a
danni di aristocratiche e 2 popolane. Questo testo fondativo del mito presenta un Don
Giovanni che non si limita ad essere un seduttore, perché rappresenta più in generale
l’immagine dell’ingannatore  el burlador. È un ingannatore di donne, le seduce con le
bugie, ma anche di uomini, tradisce infatti l’amicizia del Marques de la Mota e mente
al contadino sulla purezza della futura sposa. Inganna vivi e morti, si burla infatti della
statua del defunto commendatore. È ingannatore sia della legge religiose, seduce
Aminta durante il matrimonio, e della legge umana, commette omicidio e approfitta
dell’ospitalità di Tisbea. La seduzione è solo uno degli aspetti del carattere di
ingannatore, trasgressore, peccatore. Peccatore a tutto tondo. Nelle riscritture poi
prevarrà il tratto di seduttore. Le donne a loro volta però non sono delle sante, le
contadine con la proposta di matrimonio sperano in una ascesa sociale, si
innamorano quindi del livello sociale di Don Giovanni, le aristocratiche ammettono
nelle loro stanze degli amanti, persone con le quali non sono sposate. L’amore di Don
Giovanni è la sfida più assoluta all’amore cortese  amore vs erotismo - Amore cortese
o Platonico o Eterno o Esclusivo o Amore segreto  si usava un nome fittizio per la
dama o Bellezza interiore ed esteriore in quanto specchio - Don Giovanni o Terreno o
Fuggitivo e non esclusivo o Muore con rapidità o Si vanta delle sue avventure 
catalogo delle conquiste, lista delle donne conquistate che poi veniva declamata (in
Tirso de Molina non appare il servo che la declama, è presente in nuce. Viene
ampliato in Mozart, nel libretto scritto da Da Ponte). o Teatralità del personaggio 
vuole mettersi in mostra con le sue malefatte o Non seduce le donne per la loro
bellezza, ne esteriore ne interiore. Vuole che siano difficili da conquistare, perché già
impegnate o promesse, o perché si presentano come indifferenti all’amore. Il
concettismo della poesia cortese viene portato agli estremi dai poeti barocchi, agli
inizi del 1600, ma il personaggio di Don Giovanni è simbolo di trasgressione,
trasgressione al canone cortese. Si potrebbe parlare di machiavellismo applicato
all’amore, il sentimento e la passione sono indipendenti dalla morale. Tuttavia il
personaggio di Don Giovanni nasce tutto nel canone cortese, ma si avvale delle sue
strutture per conquistare, sedurre e ingannare le donne. Don Giovanni trasgredisce
anche la categoria cristiana dell’amore, agape in greco, caritas in latino. L’amore
spirituale, disinteressato e gratuito, che è l’amore di Dio nei confronti dell’umanità e
diversamente da eros è un amore ascendente. Discende da Dio alle sue creature, e
torna a Dio dall’amore tra le sue creature. È una forza divina nel cuore, amando il
prossimo si ama Dio. L’amore di Don Giovanni invece è tutto immanente, non transita
verso Dio, degrada l’agape. Trasgredisce anche l’etos cattolico, di amore unico e
santificato attraverso il matrimonio, fisico solo al fine di procreare. Il critico Rafael
Cansinos Assens, vede in Don Giovanni il risorgere dello spirito panico, dio Pan, figura
greca che tormentava le ninfe nei boschi al fine di farle proprie. Moraleja della storia 
è di tipo religioso. Don Giovanni non è percepito come colpevole in quanto seduttore,
bensì come peccatore. Il suo vero peccato è l’eccesso di fede nella grazia divina. 22
08/02/2021 d’aquesa parte del río; duélete del dolor mío. Si tratta di miniature
poetiche basate sulla condensazione, si chiamano COPLAS. Strofe molto brevi, spesso
cantate o recitate. Non vi è lo stile concettista basato sulle figure di pensiero. È uno
stile emotivo. Altro elemento di contrapposizione è la cornice paesaggistica, che non è
suolo luogo scenico dell’incontro amoroso. Relazione simbiotica tra contadini e
aristocratici, ma anche se c’era questa divisione quasi castale, si viveva in simbiosi,
l’uno dipendeva dall’altro. I giullari svolgevano il ruolo da intermediari, giravano piazze
e castelli nobiliari. Nonostante le differenze, ci sono dei morivi condivisi. ¡Ay de mí,
cuitada! ¿Quién me cautivó? que libre era yo. Feridas tenéis, amigo, duelen-ós:
tuviéralas yo, y no vos -Digas, morena garrida, ¿cuándo serás mi amiga? -Cuando esté
florida la peña d’una flor morena. Dialogo tra figure femminili, madre e figlia. A volte
la madre è confidente altre no. Aquel pastorcico, madre, que no viene, algo tiene en el
campo que le duele Ci sono momento in cui il sesso del soggetto è esplicitato, quando
il tu è un pastorcijo, caballero, amico, quindi chi parla è femmina. L’omosessualità non
è considerata. Ma ci sono figure ambigue, mis ojos, mi alma, mi amor, quindi non
sappiamo il sesso di chi parla. Aunque soy morenica y prieta 25 Piange la libertà
perché caduta nella rete dell’amore  motivo cortese. Versi di 6 sillabe, considerando
la legge di Mussafia nel terzo. Componimento isosillabico. Monologo senza apostrofe.
Testo arcaico la f latina non è ancora h. questa coplas può essere interpretata
letteralmente, ferite  di guerra, quindi dolore fisico. O metaforico  ferita d’amore,
topos cortese. In ogni caso la donna esprime la volontà di provare sulla propria pelle il
dolore per liberare l’amato. Anisosillabico  8, 5, 8. Quando c’è solo 1 verso più corto
di chiama copla de pie quebrado. Quebrado indica il verso più piccolo. Monologo con
apostrofe  l’amato non c’è, ma il Dialogo Strofa anisosillabica  8,8,9,6. 2 coppie di
distici assonanti, 2 versi consecutivi rimanti tra loro La donna attende il pastore che
non arriva. La donna è sempre in attesa, mai l’uomo che esprime senso di espera. La
donna può reagire con rabbia per il tradimento o disperazione per l’abbandono.
L’amante cortese non ha mai aspettativa di incontro, quindi non c’è senso di espera.
Abbiamo un’apostrofe ambiguo, ma dal “morenica” capiamo che chi parla è una
donna 08/02/2021 ¿a mí que se me da? Que amor tengo que me servirá. Tipologie
femminili: - Nina precoz  troppo piccola per l’amore ma smania per averlo o ¡Ay,
mezquina, que se me hincó un’espina! ¡Desdichada, que temo quedar preñada! o No
tengo cabellos, madre, Mas tengo bonito donayre. No tengo cabellos, madre, Que me
lleguen a la cinta, Mas tengo bonito donayre, Con que mato a quien me mira. Mato a
quien me mira, madre, Con mi bonito donayre. - Moza soltera rebelde  non si vuole
sposare perché il matrimonio le pare un’imposizione dei genitori, non vuole passare
dal controllo paterno a quello del marito. o No quiero ser casada, sino libre
enamorada. **** Dejad que me alegre, madre antes que me case **** Dicen que me
case yo: ¡no quiero marido, no! **** Seguir al amor place, aunque rabie mi madre.
Diga mi madre, lo que quisiere, que quien boca tiene comer quiere. **** Decidle que
me venga a ver, que cuanto más me riñen, más crece el querer. - Ragazza che vuole
sposarsi perché è l’unica possibilità per avere un rapporto sessuale, nei limiti del
legittimo o Madre, casar, casar que carapico me quiere llevar. Madre, casarme quiero,
que me lo dijo el tamborilero. Madre casarme quiero, que se me arrufa el pelo. Madre
quiérome casar, que ya alcanzo al vasar. Padre mí, casarme quiero, que a la chimenea
llego. - Mal monjada  colei che non vuole diventare monaca o ¿Ahora que sé de amor
26 Spina  rapporto sessuale, pensa di essere rimasta incinta Ragazze coi capelli
lunghi sono ragazze da matrimonio. La mancanza di capelli lunghi vuol dire che non
ha ancora l’età per sposarsi, ma ha già avuto un’esperienza sessuale 08/02/2021 de
caballero, me metéis monja en el monasterio? ¡Ay Dios, qué grave cosa! **** No
quiero ser monja, no que niña namoradica so. **** Aunque yo quiero ser beata, ¡el
amor, el amor me lo desbarata! **** ¿Cómo queréis, madre, que yo a Dios sirva,
siguiéndome el amor a la contina? - Mal maridada  donna sposate e insoddisfatta del
marito. Costituisce un micro genere per lo sviluppo che ha avuto. Un monologo
femminile, spesso dotato di un narratario (interlocutore) anche esterno, spesso è la
madre o l’amante. Il soggetto femminile sfoga la sua insoddisfazione che si declina nel
desiderio di evadere dal matrimonio, vendetta verso il marito insoddisfacente o
l’adulterio. Si produce sempre un’opposizione binaria tra i 2 soggetti maschili, il marito
e l’amante. Immagine positiva dell’amante e negativizzazione del marito, uomo
imposto dai genitori, in vista di una ascesa sociale, è pieno di difetti ma per lo più
benestante/ricco. Il marito è insoddisfacente perché vecchio, malato, brutto unito con
una donna giovane e bella. Matrimonio di convenienza. o De ser mal casada no lo
niego yo, ¡cativo se vea quien me cativó! **** Soy casada y bivo en pena: ¡ojalá fuera
soltera! **** Queredme bien, cavallero: casada soy, aunque no quiero. **** ¡Madre
mía, muriera yo, y no me casara no! Quando mi padre me casó, muriera yo, pues que
me dio al mal villano, que tarde o temprano no sabe, no, ni puede, no, ni acierta, no,
sino’n dormir. ¡O, qué morir! ¡Ay, ay, ay, que muerta so, pues que me dio al mal
villano. Madre, ¿para qué nací tan garrida? 27 Inutilità della bellezza. 08/02/2021 tra gli
spiriti tra i 2 individui, predestinazione del loro amore, non può essere contrastato.
L’affinità elettiva spiega la sensazione di riconoscimento che avviene tra i due amanti
quando si conoscono, sensazione di conoscersi già in quanto anime gemelle, i 2
amanti non possono far altro che cercare di ricreare il legame che si era spezzato in
una vita passata. Si trasporta la legge di Newton dell’attrazione dei corpi. Gli amanti
hanno il diritto di attrarsi e il loro amore non deve essere ostacolato. Cime
tempestose, lui è me più di me stessa, di qualsiasi cosa siano fatte le anime, la mia e la
sua sono uguali  riconoscimento dell’altro. Con tutti i rischi che comporta
l’idealizzazione della media naranja/metà della mela. Protesta contro ogni entità
ostacolante che non riconosce l’affinità elettiva. Spesso l’ostacolo è lo stesso destino.
Si ama con l’anima e con il corpo, è un amore che rivendica lo statuto matrimoniale 
nasce il concetto di matrimonio d’amore. Il grande mediatore ideologico è Hegel che si
dedica all’amore nei suoi scritti giovanili, definisce l’amore. Secondo Hegel l’amore è
l’unificazione del soggetto con un’altra persona. È il sentimento per il quale di esseri
non esistono ché in una unità perfetta. Per entrare è necessario che l’io in qualche
modo rinunci a sé per identificarsi con l’altro. Deve abbandonare/superare i confini
dell’io per fondersi con un’altra entità nella quale il soggetto trova una nuova e
superiore pienezza. La rinuncia di sé costituisce il carattere dell’amore. Hegel sostiene
che l’amore si sdegna di ciò che è separato, in quanto è unificazione. Non tollera ciò
che è proprietà, annulla la separazione. La procreazione porta all’annullamento delle
due identità. 3 fasi dell’amore: - Tesi: affermazione. L’amante pone al centro l’io.
Afferma sé stesso. - Antitesi: negazione. Il soggetto è disposto ad uscire da sé e di
concedersi all’altro  oblio di sé. Eliminazione delle forntiere identitarie. - Sintesi:
conciliazione. Donazione di sé a chi si ama, l’amante ritrova sé stesso. Ottiene una
nuova pienezza e consapevolezza di sé. Altro pensatore e scrittore che si è occupato
di teorizzare l’amore è Stendhal, nel trattato del amor, espone la sua teoria che ha
come principale novità, dal punto di vista terminologico, nella concezione della
cristallizzazione, meccanismo per il quale l’amante attribuisce alla persona amata
tutte le qualità e perfezioni possibili. Meccanismo naturale dato che l’aumento di
perfezione aumenta il desiderio di volerlo e proietta sull’amante maggiore valore e
amore. La paura di non essere corrisposti provoca una cristallizzazione più intensa.
Visibile nell’amore cortese e nelle femme fatale. Colpo di fulmine  come è possibile
innamorarsi di una persona che si conosce poco niente? Per Stendhal si spiega con un
modello ideale creato dall’amante, e quando si incontra un essere corrispondente al
modello si verifica la cristallizzazione. Ortega y Gassett a posteriori risponde alla
teoria di Stendhal controbattendola. L’amore è finzione, in quanto quando ci si
innamora si proiettano delle fantasie. L’immagine reale dell’oggetto amato cade in
una tela immaginativa ideale che sovrappone l’uno sull’altro livelli di possibili
perfezioni, anche inesistenti, sulla base reale. Si supera il reale in virtù di un processo
immaginativo. Ortega fornisce una sua teoria dell’amore, che è una visione negativa
dell’innamoramento. Nell’innamoramento vede una dimensione problematica per
l’individuo, ma sposa il meccanismo mentale su un altro piano. Non si tollera il
superamento dei confini personale, ma la delizia dell’amore consiste nel sentirsi
porosi/permeabili, disponibili ad assorbire l’altro. L’assoluta permeabilità è la 30
08/02/2021 premessa per la fusione delle due entità. Ma c’è una diversità tra stato
normale, nel quale si verifica una gerarchia modificabile della rilevanza delle
perfezioni, e stato di innamoramento l’attenzione è fissa e paralizzata su un unico
oggetto che occupa la mente, acquisendo delle dimensioni gigantesche.
L’innamoramento è tutt’altro che un arricchimento della nostra mente, anzi la
coscienza si restringe, si produce una paralisi dell’attenzione. Si cade in un recinto
ermetico tutt’altro che poroso e permeabile verso l’esterno. Per Ortega
l’innamoramento è solo un’imbecillità transitoria. Eppure l’innamorato ha
l’impressione di avere una vita più ricca, ma ciò è dovuto alla conversione delle forze
verso un unico punto. L’amore, quello vero, è diverso, la mente può esser ripopolata.
Si possono riaccogliere altri elementi. Ma per salvarsi dallo stato dell’innamoramento
ci sono delle tecniche per sottrarre esclusivismo: - Viaggio  non solo per la
lontananza che comporta denutrimento per l’oggetto amato, ma anche per le realtà
nuove che si presentano davanti a noi e rompono gli automatismi. - Somiglianza tra
innamoramento e misticismo  somiglianza tra i due in quanto entrambi sono stati
attenzionali anomali, nell’amore mistico si sgombra il campo della coscienza dalla
pluralità deli oggetti per focalizzarsi sull’idea del divino che finisce per cessare di
essere un qualcosa di esterno alla mente fino all’unione mistica. Unione trasfusiva, si
esce da sé per unirsi a Dio. Nella letteratura romantica, l’amore è il macro-tema. Il
teatro è il genere di maggiore successo. Il pubblico va maggiormente a teatro
piuttosto che usufruire della letteratura. Manifestazione del manierismo, amore fonte
di patimenti e disgrazie. Grande nucleo tematico è scontro tra desiderio e realtà, gli
innamorati sono ostacolati, da differenze sociali, etniche, ideologiche, ma spesso è
proprio il destino avverso a separarli. Visione esistenziale pessimista, il destino è
percepito come avverso e non declinato sotto forma di Provvidenza. Ci sono
caratteristiche degli amanti, l’oggetto del desiderio, che sono personaggi marginali.
Fuori di legge, pirati, gitani, questi personaggi dall’origine incerta e misteriosa
rappresentano un’ideale di libertà, stereotipato e abbaglio culturale. Questi
personaggi hanno un’origine misteriosa, non si sa da dove provengano, ma portano
all’innamoramento dell’io, e dopo svariate peripezie si scopre la loro origine. Opere
simbolo: - Don Álvaro o la fuerza del sino, 1835 del Duque de Rivas. La forza del
destino conduce alla disgrazia dei protagonisti fino al suicidio. Don Alvaro ha origini
misteriose e si innamora di Leonor, figlia de Marchese di Calatrava, il quale si oppone
alla relazione dei due per le origini di lui. I due decidono di fuggire, ma vengono
sorpresi da marchese. La pistola di don Alvaro accidentalmente spara un colpo e
uccide il marchese. Don Alvaro va a combattere in Italia e Leonor si ritira in convento.
In battaglia Alvaro salva il commilitone, don Carlos, uno dei fratelli di Leonor, il quale
dopo aver scoperto l’identità del salvatore lo sfida a duello, nel quale però perde la
vita. Don Alvaro decide di rinchiudersi in convento per fuggire dal destino, ma viene
raggiunto da don Alfonso che lo cercava da anni pe vendicarsi. Interviene la sorte e
don Alvaro ha nuovamente la meglio. Don Alfonso in punto di morte chiede un prete.
Don Alfonso va a cercare l’eremita del convento che si scopre essere Leonor. Alfonso
pensando che i 2 siano complici, consa non vera, pugnala Leonor e don Alvaro
impazzisce e si suicida lanciandosi da un burrone. - El Trovador, 1836 di Garcia
Gutierrez, è un adattamento dell’opera qui sopra. Dama Leonor si innamora di un
semplice trovador, Manrique, con origini oscure. Il loro oppositore è il fratello di
Leonor, Don Guillen che vuole far sposare la sorella ad un uomo del suo tesso rango,
da qui si scatena la tragedia - Los amantes de Teruel, Hartzenbusch. 31 08/02/2021
Poesia romantica  Bécquer, RIMAS, opera degli anni 1860, fase già posteriore al
romanticismo, sta già trionfando il realismo. È un epigono del romanticismo, ma
interpreta alla perfezione quella corrente. Apporta però molti elementi di novità
sull’influsso della corrente tedesca. - Infondere alla poesia romantica spagnola un
tono intensamente soggettivo e intimista in contrasto col tono narrativo che avevano i
poeti romantici spagnoli. È nell’io interiore che risiede il talento di Bécquer. - Livello
stilistico. I romantici tedeschi stabilivano una distinzione tra poesia accademica,
poesia artificiosa e retorica, e una poesia naturale/spontanea, non frutto di grande
tecnica ed elaborazione accademica. Quest’ultima veniva identificata con la poesia
popolare. Goethe, Schiller, Heine, poeti molto sensibili al popolarismo. Per Bécquer la
poesia popolare è una poesia breve, nuda e sintetica che colpisce immediatamente,
l’altra è una poesia pomposa, retorica, altisonante. Bécquer orienta l’espressione
poetica verso la semplicità e la naturalezza. Con questi due cambiamenti Bécquer
segna la novità, e andrà ad influenzare le generazioni successive. La contemporaneità
poetica inizia da Bécquer. Nonostante ciò Bécquer è tutt’altro che un poeta
spontaneo, la spontaneità è il risultato di un grande lavoro. La comunicazione dei
sentimenti è qualcosa di ricercato, successivo all’esperienza emotiva, è qualcosa di
ricercato. Questa ricercatezza si vede nelle strutture delle poesie, hanno architetture
matematiche e sorvegliate. Il parallelismo crea un ordine strutturale. - I gruppo di
poesia  amore possibile - II gruppo  amore perduto - III gruppo  disinganno,
solitudine, angoscia, sofferenza e morte Chiave di tutte le rime è il soggettivismo, sono
tutte scritte dal punto di vista dell’io del poeta. Costante emittente del messaggio
poetico. Da questo io onnipresente, il poeta si rivolge a un tu perlopiù assente, come
se si trattasse di un messaggio a distanza. Questo implica una assenza di risposta e di
conseguenza assenza di dialogo. RIMA XXIV Dos rojas lenguas de fuego que a un
mismo tronco enlazadas se aproximan y, al besarse, forman una sola llama. Dos
notas que del laúd a un tiempo la mano arranca, y en el espacio se encuentran y
armoniosas se abrazan. Dos olas que vienen juntas a morir sobre una playa y que al
romper se coronan con un penacho de plata. Dos jirones de vapor que del lago se
levantan y, al juntarse allá en el cielo, forman una nube blanca. 32 Le lingue di fuoco
prodotte dallo stesso tronco, dallo staccarsi dal tronco, si avvicinano e baciandosi, si
fondono in una. Due note di liuto, suonate contemporaneamente, si incontrano nello
spazio e si abbracciano. Due onde che infrangendosi sulla spiaggia si incoronano. Due
spirali di vapore si sollevano dall’acqua e si uniscono in una nuvola bianca. 2 idee che
sbocciano all’unisono, 2 baci allo stesso tempo, 2 echi che si confondono, ecco cosa
sono le nostre anime. 4 immagini divise in 4 strofe. Poi 4 immagini nell’ultima strofa.
Ogni immagine in ogni verso. Accelerazione del ritmo. Si passa da forme concrete a
immateriali. La matrice dell’amore è una forma concreta dalla quale si staccano entità
immateriali. Processo di
letteratura spagnola - poesia, Appunti
di Letteratura Spagnola
Libera università di lingue e comunicazione (IULM)

Prof. Maria Cristina Assumma

Letteratura Spagnola

08/02/2021

LETTERATU
RA
SPAGNOLA
Esame orale + lavoro di gruppo
(analisi opera o filosofia
dell’amore)
Libri: Rosa de Papel (cap 1, 2, 6, 7)
+ dispensa
Tema dell’amore uno dei temi più
trattati. L’amore conosce un
trattamento mutevole
nel corso della storia.
4 concezioni dell’amore:
1. Amor cortese  amore profano
perché rivolto a una donna invece
che a Dio,
tuttavia si avvale del linguaggio
dell’amore sacro. Questa tipologia
di amore si
basa sulla deificazione della donna,
paragonata a dio o a una figura
angelica
(donna angelicata). Donna
sottoposta a un processo di
endiosamiento.
2. Amore mistico  amore sacro che
si rivolge direttamente a Dio e
tuttavia si
avvale del linguaggio dell’amore
profano in quanto si basa della
comparazione
tra Dio e un’amante.
3. Amore anti-cortese  amore
puramente erotico. Personaggio di
un’opera
teatrale ci aiuterà a parlare di questo
tipo di amore, Don Juan, fa della
donna
non più un oggetto di culto, ma un
oggetto di collezionismo.
a. Poesia popolare  popolarismo
tendenza estetica molto accentuata,
influenza della poesia popolare
sulla poesia colta. Trattamento
fortemente erotico dell’amore,
amore fisico, anche la donna è
protagonista di un sentimento non
più solo spirituale. Canciòn de
mujer
 soggetto femminile che esprime il
suo desiderio amoroso. Influenza
anche autori colti dell’epoca
dell’amor cortese. Ogni poeta colto
lo
rivisita.
4. Amore romantico  visione
condivisa con l’amor cortese ma
aggiunge altro. È
anch’esso senza esito felice,
binomio tra amore e morte, ma è
irraggiungibile
per motivi diversi, in amor cortese
per lo sdegno della donna, in quello
romantico c’è reciprocità ma è
ostacolato da fattori esterni come
fattori sociali o
dal destino avverso.
La letteratura stilizza il sentimento
dell’amore secondo alcuni modelli e
canoni che a
loro volta influenzano
l’immaginario collettivo.
AMOR CORTESE nasce intorno al
1100, con il nome di fil amors, nella
tradizione
provenzale (sud-est della Francia).
Tuttavia finisce per estendersi in
buna parte
d’Europa, con un focus zona
mediterranea, dove questa
concezione d’amore rimane in
vigore per molti secoli, fino al
17esimo secolo. Avvengono degli
adattamenti che non
riguardano solo le diverse tradizioni
nazionali, ma anche lo sviluppo
della cultura nel
corso dei secoli. Gli agenti
dell’internazionalizzazione di
questo canone erano i
trovatori, poeti musici itineranti che
vagando da un paese all’altro
divulgavano queste
opere cantate. Soggetto è un
giovane uomo che si innamora di
una donna sposata di
ceto sociale superiore e deve esser
corteggiata segretamente per non
infangarne la
reputazione. È esclusa una via
matrimoniale, e l’amore di questo
giovane è un amore
adultero. L’amore viene concepito
come un vassallaggio, il cavaliere si
autodefinisce
servitore della sua dama, arriva a
definirsi schiavo definendola mi
señor. Il cavaliere
accetta volontariamente questo
destino di non corrisposto
giungendo a goder del suo
dolore. Masochismo, rassegnazione
al dolore, unica ricompensa
(galardòn) richiesta è
1
08/02/2021
soffrire per la propria dama. Si
ritiene che la sofferenza nobiliti,
eleva lo spirito
dell’innamorato.
Paradosso del bendito sufrir e la
pena dilettosa. L’amante cortese,
martire d’amore,
spesso invoca l’arrivo della morte
liberatrice.
Culto dell’amore, si avvale di una
metafora religiosa, martire d’amore
e dama deificata
 iperbole sacra. L’amor cortese
viene chiamato anche religione
d’amore. Viene usato
un simbolismo cristologico o
mariano. Ci si riferisce alla
sofferenza dell’amante come
alla sofferenza di cristo e la donna
viene comparata alla vergine.
Potrebbe apparire
blasfemo, ma l’uomo medioevale
viveva in forte intimità con la
religione e ciò rendeva
più tolleranti questi sconfinamenti.
Amore ipertrofico  smisurato,
marcato dal dolore, irraggiungibile.
Platonico,
incorporeo e irraggiungibile,
rappresenta una forza anti sociale in
quanto adultero, 9
comandamento ritiene peccaminosi
i pensieri impuri, basta desiderare la
donna d’altri
per compiere tradimento, ma anche
perché l’uomo diventa schiavo e la
donna
carceriere, inversione dei ruoli
sociali che non corrispondono a
quelli effettivi
dell’epoca. Visione idealizzata che
non riflette la società dell’epoca.
Ortega y Gasset ritenne l’amor
cortese portatore di civilizzazione
perché l’uomo non è
più visto predatore e la donna preda
dell’impulso sessuale e diventa
invece prigioniero
e distante dall’oggetto del suo
desiderio. È un amore sofferto ma
accettato, vi è un
controllo razionale di questo
sentimento che potrebbe essere
devastante, ma sostiene
anche che sarebbe la proiezione
dell’ideale maschile concepito dalle
donne, teoria
meno concepibile.
I fondamenti dell’amor cortese
vengono accettati da tutti i poeti
costituendo un
codice. Si viene a creare un insieme
di luoghi comuni, stereotipi, motivi,
che ricorrono
in tutti gli autori creando un
manierismo a scapito della sincerità.
Prospettiva maschile, la dama non
ha voce, rimane dietro le quinte, ne
veniamo a
conoscenza solo attraverso i
pensieri dell’uomo. È una
protagonista in absentia.
Dal punto di vista stilistico prevale
uno stile concettista basato sulle
figure di pensiero,
poesia che ama le contorsioni
concettuali che si manifestano
attraverso paradossi,
antitesi, giochi di parole. Esse
servono per esprimere i turbamenti
dell’innamorato e il
contrasto che si genera il lui tra
ragione, controllo della passione e
desiderio-
mancanza di controllo. Volersi
difendere dagli attacchi d’amore ma
non poterlo fare.
Queste oscillazioni emotive,
ambivalenza psicologica, viene
espressa attraversa lo
stile concettista.
Poesia che indaga le gallerie
dell’anima, poco interessata
all’esterno. Manca il ritratto
fisico della donna, ci si limita ad
allusioni molto generiche,
prevalgono le qualità
d’animo. La natura e il paesaggio
non sono motivo di contemplazione
neanche come
riflesso dello stato d’animo del
protagonista. Gusto per la
personificazione delle idee e
dei sentimenti, spesso si fa ricorso
all’allegoria.
Amor cortese in Spagna: influenza
della letteratura provenzale e dello
stil novo italiano
in declinazione petrarchesca.
Estrema idealizzazione dell’amore
fino alla
rappresentazione dell’amata come
essere celeste, atteggiamento
estremizzato
nell’amor cortese italiano, oggetto
di un culto del tutto disinteressato
del desiderio
carnale e dell’erotismo. Vi sono
delle differenze: in Spagna c’è un
minore interesse
verso la realtà esterna. Noi da
Petrarca abbiamo alcune
informazioni su Laura, bionda
con pelle chiara, tratti della sua
bellezza esteriore, canone estetico
della claritas =
2
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08/02/2021
Estando triste, seguro
mi voluntad reposaba,
cuando escalaron el muro
do mi libertad estaba.
A escala vista subieron (cambia la rima)
vuestra beltad y mesura,
y tan de recio hirieron,
que vencieron mi cordura.
(4+4 = redondillas)
Luego todos mis sentidos
huyeron a lo más fuerte,
mas iban ya mal heridos
con sendas llagas de muerte;
y mi libertad quedó
en vuestro poder cativa;
mas gran placer hube yo
desque supe qu’era viva.
Mis ojos fueron traidores,
ellos fueron consintientes
ellos fueron causadores
qu’entrassen aquestas gentes
qu’el atalaya tenían,
y nunca dixeron nada
de la batalla que vían,
ni hizieron ahumada.
Después que hubieron entrado,
aquestos escaladores
abrieron el mi costado
y entraron vuestros amores;
y mi firmeza tomaron,
y mi corazón prendieron,
y mis sentidos robaron,
y a mí sólo no quisieron.
¡Qué gran aleve hizieron
mis ojos y qué traición:
por una vista qu’os vieron,
venderos mi corazón!
Pues traición tan conocida
ya les plazía hacer,
vendieron mi triste vida
y hubiera d’ello placer;
mas al mal que cometieron
no tienen escusación:
¡Por una vista qu’os vieron,
venderos mi corazón!
Fin
****************
Juan del Encina Mi libertad en
sossociego
Mi libertad en sossiego
5
Spesso il parallelismo è ripetitivo
Arcaismi
Il soggetto poetico cerca di resistere e
combattere
l’amore ma alla fine deve arrendersi e
soccombere ad
esso
Descrive l’amore come invasione
della fortezza
come in Escala de Amor di Manrique
Imitatio  all’epoca, Romanticismo e
Umanesimo, si
vuole imitare il classico. Estetica del
riuso e
imitazione. Ovviamente comportano
delle variazioni,
è riscrittura e le viene dato un valore
positivo
Oggi l’originalità è un lascito del
romanticismo. Il
08/02/2021
Estando triste, seguro
mi voluntad reposaba,
cuando escalaron el muro
do mi libertad estaba.
A escala vista subieron (cambia la rima)
vuestra beltad y mesura,
y tan de recio hirieron,
que vencieron mi cordura.
(4+4 = redondillas)
Luego todos mis sentidos
huyeron a lo más fuerte,
mas iban ya mal heridos
con sendas llagas de muerte;
y mi libertad quedó
en vuestro poder cativa;
mas gran placer hube yo
desque supe qu’era viva.
Mis ojos fueron traidores,
ellos fueron consintientes
ellos fueron causadores
qu’entrassen aquestas gentes
qu’el atalaya tenían,
y nunca dixeron nada
de la batalla que vían,
ni hizieron ahumada.
Después que hubieron entrado,
aquestos escaladores
abrieron el mi costado
y entraron vuestros amores;
y mi firmeza tomaron,
y mi corazón prendieron,
y mis sentidos robaron,
y a mí sólo no quisieron.
¡Qué gran aleve hizieron
mis ojos y qué traición:
por una vista qu’os vieron,
venderos mi corazón!
Pues traición tan conocida
ya les plazía hacer,
vendieron mi triste vida
y hubiera d’ello placer;
mas al mal que cometieron
no tienen escusación:
¡Por una vista qu’os vieron,
venderos mi corazón!
Fin
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Juan del Encina Mi libertad en
sossociego
Mi libertad en sossiego
5
Spesso il parallelismo è ripetitivo
Arcaismi
Il soggetto poetico cerca di resistere e
combattere
l’amore ma alla fine deve arrendersi e
soccombere ad
esso
Descrive l’amore come invasione
della fortezza
come in Escala de Amor di Manrique
Imitatio  all’epoca, Romanticismo e
Umanesimo, si
vuole imitare il classico. Estetica del
riuso e
imitazione. Ovviamente comportano
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