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Atti e provvedimenti del giudice

penale
Marco Sicolo | 03 apr 2021

In base all'art. 125 c.p.p., la legge stabilisce i casi nei quali il


giudice provvede con sentenza, ordinanza o decreto; altrimenti
provvede senza formalità.

 Forma degli atti del giudice penale


 Provvedimenti da adottare in camera di consiglio
 Dichiarazione immediata delle cause di non punibilità
 L'accompagnamento coattivo

Forma degli atti del giudice penale


In ambito penale, gli atti e i provvedimenti del
giudice ricevono una dettagliata disciplina, in considerazione
dei delicati interessi in gioco. Particolare attenzione è dedicata
alla definizione delle modalità relative all'adozione degli atti
propri della fase processuale vera e propria, cioè quella
successiva alla chiusura delle indagini preliminari.

A norma dell'art. 125 c.p.p., la legge stabilisce i casi nei quali i


provvedimenti del giudice assumono la forma della sentenza,
dell'ordinanza o del decreto.

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Nello specifico, è previsto che le sentenze e le ordinanze
debbano essere motivate a pena di nullità, mentre, per
quanto riguarda i decreti, tale conseguenza è prevista solo se
espressamente stabilita dalla legge.

Quando la legge non prevede una specifica forma, i


provvedimenti del giudice sono adottati senza particolari
formalità, anche oralmente.

In tutti gli atti ai quali procede, il giudice viene assistito


dall'ausiliario designato. Questa regola subisce delle eccezioni,
come ad esempio vedremo subito in caso di deliberazioni
adottate in camera di consiglio.

Provvedimenti da adottare in camera di


consiglio
Quando il giudice delibera in camera di consiglio, all'udienza
non partecipano né le parti, né l'ausiliario del giudice. Tali
udienze di svolgono senza la presenza di pubblico.

Il giudice informa della data dell'udienza le parti, i soggetti


interessati e i difensori, con avviso notificato almeno dieci
giorni prima dell'udienza, a pena di nullità. Fino a cinque giorni
prima dell'udienza si possono presentare memorie in
cancelleria.

Se compaiono in camera di consiglio, i difensori e il p.m.


vengono sentiti. Nel caso in cui il soggetto interessato alla
riunione sia detenuto, egli va sentito prima dello svolgimento
dell'udienza, dal magistrato di sorveglianza competente. Il
mancato rispetto di tali previsioni è sanzionato con la nullità.

La deliberazione in camera di consiglio è segreta. In presenza


di voto dissenziente, questo viene messo a verbale solo se ne
fa richiesta il soggetto che lo ha espresso, con indicazione dei
motivi del dissenso. Tale verbale è custodito in cancelleria in
plico sigillato.

La forma della deliberazione è l'ordinanza impugnabile in


Cassazione. L'eventuale impugnazione non sospende
l'esecuzione del provvedimento, se non viene diversamente
disposto.
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Dichiarazione immediata delle cause di
non punibilità
La disciplina codicistica riguardante gli atti del giudice si
conclude con alcune disposizioni di dettaglio, tra le quali appare
di particolare importanza quella individuata dall'art. 129 c.p.p.,
che impone al giudice di dichiarare immediatamente la
sussistenza di cause di non punibilità.

Il giudice, infatti, in ogni stato e grado del processo, deve


dichiarare d'ufficio con sentenza che:

 il fatto non sussiste


 l'imputato non lo ha commesso
 il fatto non costituisce reato
 il fatto non è previsto dalla legge come reato
 il reato è estinto
 manca una condizione di procedibilità

L'accompagnamento coattivo
Un atto del giudice di particolare importanza, inoltre, è
l'accompagnamento coattivo dell'imputato, che viene
disposto con decreto motivato e con il quale il giudice ordina
di condurre l'imputato davanti a sé anche con l'uso della forza.

In tale frangente emergono particolari garanzie per il soggetto


accompagnato, che non può essere trattenuto per un tempo
ulteriore a quello necessario per il compimento dell'atto
previsto e di quelli consequenziali, e comunque non oltre
ventiquattro ore.

Analogamente, possono essere accompagnati coattivamente


anche gli altri soggetti (ad es. testimone, perito, consulente)
che non si presentano all'udienza senza un legittimo
impedimento.

Più in generale, al giudice è riconosciuto il potere di chiedere


l'intervento della polizia giudiziaria e della forza
pubblica per il sicuro e ordinato compimento degli atti ai quali
procede.

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Fonte:

Atti e provvedimenti del giudice penale https://www.studiocataldi.it/articoli/40824-atti-e-provvedimenti-del-


giudice-penale.asp#ixzz6rB1nwOHG
(www.StudioCataldi.it)

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