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1)I criteri seguiti dal Congresso di Vienna erano quelli di Leggitimità che auspicava alla sottimossione

della Francia da parte di un sovrano ed il principio di equilibrio fomratosi e proposto dall'inghilterra che
riteneva basilare un'Europa pacifica così da favorire anche i commerci dei vari paesi. Unendo i due criteri
si gettarono le fondamenta della Santa Alleanza.

2)Dopo il congresso di Vienna l'Italia venne divisa in questo modo:

il Regno di Sardegna, governato dai Savoia

il Regno Lombardo-Veneto, sotto il controllo dell'Austria

il Granducato di Toscana, sotto la dinastia degli Asburgo-Lorena

il Ducato di Modena sotto la dinastia degli Austria-Este;

il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla venne assegnato a titolo vitalizio alla moglie di
Napoleone Maria Luisa

il Ducato di Lucca venne assegnato a titolo provvisorio come compensazione per i


Borbone di Parma

il Ducato di Massa e Carrara venne assegnato a titolo vitalizio alla madre del Duca di
Modena

inoltre per motivi legati a forme di interesse e alleanze in italia ci furono anche altri stati:

il papa fu restaurato nello Stato Pontificio. Nell'ambito dei confini pontifici rimase la piccola
e indipendente Repubblica di San Marino

nel Sud Italia il cognato di Napoleone, il maresciallo napoleonico Gioacchino Murat, fu


originariamente autorizzato a mantenere il Regno di Napoli. Tuttavia, in seguito al sostegno da lui
fornito all'imperatore durante i "Cento Giorni", venne deposto e la corona fu riconsegnata a
Ferdinando IV di Borbone

3)La Santa Allenza fu un patto che s'ispirava ad ideali di giustizia, di pace e con principi cristiani, essa
avesse come scopo quello di manterene la pace tra i vari stati europei. Il suo inizio si ebbe nel 1815 e
durò 15 anni. In realtà lo scopo principale della Santa Alleanza era quello di restaurare l'antico regime e
riportare una politica assolutistica sopprimendo gli spiriti rivoluzionari e patriottici.

4) Con il Congresso di Vienna iniziava l’epoca della Restaurazione. Con questa parola i vincitori
intendevano il completo ritorno al passato. Tutti i principi della rivoluzione dovevano essere negati; anzi,
si vollero cancellare tutte le idee moderne che si erano affermate nel corso del XVIII secolo:

al posto della libertà, doveva tornare l’obbedienza all’autorità;

al posto dell’idea di progresso, si proponeva il rispetto della tradizione;


al posto della sovranità popolare, si voleva il ritorno dei vecchi sovrani.

5) Le società segrete vennero fondate da intellettuali e borghesi. Esse costituivano un terreno fertile per
la congiura e quindi per la lotta alla libertà. Le socità segrete più importanti furono La Massoneria ,nata
a Londra e successivamente approdata in Italia e Francia, e La Carboneria Nata nel regno di Napoli da
degli ex membri della Massoneria.

6)I moti del 1820-1821 furono tentativi di insurrezione contro i regimi assolutisti, che nacquero in Spagna
e si diffusero poi in altri paesi europei, tra cui diversi stati italiani.In Spagna si accese, il 1 gennaio 1820,
una ribellione guidata da alcuni ufficiali dell'esercito: presso il porto di Cadice, essi si rifiutarono di
partire alla volta delle Americhe per stroncare i governi indipendentisti che si stavano creando. Il
tentativo parve riuscire: fu concessa una Costituzione, fu convocato il Parlamento; ma, dopo quei primi
successi, la rivolta fu soffocata nel sangue. Con la battaglia del Trocadero, alla quale partecipò anche il
principe Carlo Alberto di Savoia, erede al trono di Sardegna, i soldati francesi misero fine definitivamente
ai disordini.Sulla spinta degli avvenimenti spagnoli, anche in Italia si moltiplicarono i primi tentativi
insurrezionali: prima nel giugno 1820 in Sicilia e poi nel luglio a Napoli andarono organizzandosi gruppi di
ribelli, mentre nel marzo 1821 scoppiò la rivoluzione in Piemonte. Quei moti, che miravano ad ottenere
una Costituzione e l'indipendenza dallo straniero, erano però destinati a spegnersi: nel Napoletano
intervennero truppe austriache fatte chiamare dal re Ferdinando, che si era precipitato al Congresso di
Lubiana, e i rivoltosi vennero sbaragliati; in Piemonte i ribelli, che non avevano come obiettivo il ribaltare
la monarchia sabauda, anzi chiedevano al re di unificare l'Italia, furono sconfitti; furono eseguite alcune
condanne a morte, e in molti furono costretti a fuggire. Nel Lombardo-Veneto la scoperta di alcune
società segrete portò a processi e condanne contro molti degli oppositori del dominio austriaco.

7) Il pensiero di Mazzini ricadeva su una forte credenza religiosa, egli infatti credeva che la coscienza del
popolo fosse la manifestazione della volontà divina pertanto essi, indistintamente, avessero il diritto alla
libertà e se oppressi hanno il diritto ed il dovere di riconquistare la propria patria e libertà anche
attraverso al rivoluzione. Mazzini quindi auspicava alla concordanza del popolo attraverso il sacrificio e
l'opera di esso, infatti Mazzini teneva particolarmente al pensiero d'unità e credeva che l'unica forma di
governo valida fosse la Repubblica. dove si esprimeva totalmente la volontà del popolo.

8)Il neoguelfismo è stato un movimento culturale e politico che si affermò in Italia, in ambito cattolico e
liberale quando maturarono e si confrontarono riflessioni e proposte su tempi e modi per realizzare
l'unificazione italiana ideato da Vincenzo Gioberti. Il federalismo italiano è un'ideologia politica che
vorrebbe la trasformazione della Repubblica Italiana in uno Stato federale. Stipulato inizalmete due
autori britannici, Albert Dicey e James Bryce venne ripreso nel contesto italiano da parte di Altiero
Spinelli ed Ernesto Rossi.

9)Nel 1848 in Italia ci furono svariate lotte per l'indipendenza del paese quindi molti moti rivoluzionari.
Gli italiani presi da questo spirito rivoluzionario seguirono le orme dei Francesi che si stavano ribellando
alla monarchia.

10)la prima guerra di indipendenza avvenne nel 1848 a milano. Il regno di Sardegna voleva cacciare gli
austriaci dal Regno d'italia. inizialmente gli austriaci si rifugiarno nelle 4 fortezze di mantova, Peschiera e
Verona. Ricevettero rinforzi da Vienna e nel 1848 sbaragliarono l'esercito piemontese . Successivamente
Carlo Alberto firmoò un armistizio mentre gli austriaci tornarono ad occupare milano. Carlo Alberto
dichiarò nuovamente guerra che però durò solo 3 giorni,fino al 23 marzo 1849 dove venne battuto a
Novara. Il re abdico dopo questo evento e lasciò il trono al figlio,Vittorio Emanuele II che trattò la pace
con gli austiaci. le truppe austriache riportarono l'ordine nella Penisola , repressero le rivolte scoppiate a
Brescia e nell'italia centrale e riportarono il granduca di Toscana sul trono

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