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Provincia di Fe rrara
L’ORTO SINERGICO
Coltivare in armonia con la natura
Progetto
• Assessorato all’ Agri coltura della Provi nci a di Pi acenza Stefani a Sacco con la collaborazi one di Cri sti ano Pi ffanelli coordi nati da
• Bi oPi ace – Consorzi o Produttori Bi ologi ci Pi acenti ni Gabri ella Dugoni , responsabi le UOPC Sos teni bi li tà Ambi entale
• Fondazi one per l’ Agri coltura "F.lli Navarra" di Ferrara
Con la consulenza di Istituto Delta Ecologia Applicata s.r.l.
• ITAS "F.lli Navarra" di Ferrara
• Parco del Del ta del Po Emi li a-Romagna Cri sti na Barbi eri e Flavi o Bruno
Vi a Béla Bartòk 29/b - 44124 Ferrara
• Servi zi o Produzi one e svi luppo agri colo della Provi nci a di Ferrara
Tel.: 0532 977085 Fax: 0532 977801
E-mai l: isti tutodel ta@i sti tutodelta.i t
www.i sti tutodel ta.i t
Per maggi ori i nformazi oni sul progetto “La ci ttà degli orti ”
www.provincia.fe.it/agenda21, sezi one “Progetti ”, “Progetti della
Provi nci a”.
Manuale a cura del Circolo di Budrio e dei Comuni di Terre di Pianura
dell’Associazione E.C.O. (tes ti e foto di Roberto Ti narelli , di segni di
Nadi a Fili ppi ni, vi gnette di Fabri zi o Fabbri , hanno collaborato Mara
Armaroli, Flori ano Fabbri , Stefano Pezzi , Elena Ti relli , Andrea Usti llani).
Il Ci rcolo di Budri o e dei Comuni delle Terr e di Pi anura dell'Associ azi one
E.C.O. (Ecologi a, Comuni cazi one, Organi zzazi one) è stato costi tui to nel
2007 con l’ obi etti vo di far conoscere ed appli care localmente i pri nci pi di
ecologi a della terra e della mente e di decresci ta convi vi ale. A questo
scopo sono s tati organi zzati corsi di cuci na natural e, i ncontri di musi ca e
letteratura resi stente, i l recupero di beni d’ uso comune (bene comune
i nteso come strada, pi azza, si lenzi o, terreno, ...) e sono sorti , con la
collaborazi one dell'Ammi ni strazi one comunale, i l Bi oMarchè (mercati no
setti manale di produttori bi ologi ci) e l'Orto Si nergi co condi vi so.
www.associ azi one-eco.i t
I MIEI APPUNTI PRESENT AZIONE
______________________________________________________ Le tendenze degli ultimi decenni, legate all’industrializzazione e allo sviluppo del settore
terziario, hanno influenzato alcune dinamiche sociali: l ’abbandonano dei campi, l'au mento del
______________________________________________________ costo della terra, i bassi prezzi delle derrate agricole, le destinazioni extragricole dei suoli, la
mancanza di incentivi per i giovani. Tutto c iò fa sì che la produzione di cibo local e sia ormai una
______________________________________________________ vera scommessa. La struttura agroalimentare imperante è quella caratterizzata dalle filiere
lunghe e complesse: enormi distanze e molti passaggi a separare produttori e consumatori.
______________________________________________________ In questo senso il progetto “La città degli orti” contribuisce nel suo piccolo alla lotta al
surriscaldamento del pianeta, obiettivo su cui si fonda il Programma di informazione ed
______________________________________________________ educazione ambientale (INFEA) della Regione Emilia-Romagna per il triennio 2008-2010. A
livello regional e il progetto contribuisce a sviluppare azioni di sostenibilità integrati con altre
______________________________________________________ reti e realtà che operano a livello regiona le, creando proficu e sinergie territoriali con tutti i
soggetti che operano in tale settore.
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Le motivazioni che hanno spinto a sviluppare questo progetto sono state essenzialmente tre:
- la presenza sul territorio di spazi verdi inutilizzati;
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- una cultura degli orti molto radicata (orti dei c entri per anziani o gestiti da privati);
______________________________________________________ - la necessità sempre più sentita di ric orrere a forme di organ izzazione di produzione/
acquisto solidali che da una parte assicurano l’approvvigionamento di prodotti locali e
______________________________________________________ dall’altra permettono di mantenere contenuti i costi dei prodotti alimentari.
Quando abbiamo iniziato a pensare al progetto avevamo intuito l e potenzialità del suo
______________________________________________________ interesse nei confronti della cittadinanza. Tuttavia non ci aspettavamo un entusiasmo così
completo e la diffusion e della tematica a liv ello così planetario. Basta pensare all ’impulso
______________________________________________________ propulsivo dell’orto di Michelle Obama, o ancora alla progettazione degli orti cittadini in
occasione delle Olimpiadi di Londra 2012, fino al casalingo progetto di Expo 2015 “un grande
______________________________________________________ orto per nutrire il pianeta”.
I percorsi formativi realizzati con il progetto “La città degli orti” hanno registrato la
______________________________________________________ partecipazione di centinaia di cittadini con un’utenza alquanto diversificata, dal lavoratore, al
disoccupato, dal pensionato alla casalinga, con diverse professionalità, tra cui architetti,
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insegnanti, impiegati e agric oltori. Aspetto rilevante è che il 70% dei partecipanti era f ormato
da un pubblico femmin ile.
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Durante l’attività formativa i partecipanti hanno espresso la volontà di dare seguito alle
______________________________________________________ nozioni apprese coordinandosi in una gestione condivisa di un orto. Da un’indagine condotta tra
i partecipanti sono emerse le difficoltà che un singolo cittadino incontra in questo: mancanza
______________________________________________________ di spazio e tempo, n ecessità di coordinamento e bisogno di condivisione.
E dall’entusiasmo dimostrato dai partecipanti che prende vita la collaborazione con il Circolo di
______________________________________________________ Budrio e dei Comuni di Terre di P ianura dell’Associazione E.C.O. (Ecologia , Comunicazione,
Organizzazione) e l’idea di qu esto manuale sull’orto sinergico. L’agricoltura sin ergica è un
______________________________________________________ metodo di coltivazione basato su pochi e semplici principi secondo i quali “viene restituito alla
terra, in termini energetici, più di quanto si prende, promuovendo i meccanismi di autofertilità
______________________________________________________ del suolo”. Sembrerebbe che con il metodo sinergico, i prodotti hanno una diversa qualità, un
diverso sapore, maggiore r esistenza agli agenti patogeni e il tutto con limitati interventi sul
______________________________________________________ terreno e sulle piante, in linea con i principi di sostenibilità.
Questa è teoria… A voi cari lettori dimostrarlo in pratica.
Partendo dall’ osservazi one di ci ò che avvi ene spontaneam ente i n natura,
Masanobu Fukuoka ha estrapolato quattro pri nci pi da appli care nella cura
della terra e che pongono l’ agri coltura i n armoni a con la natura s enza Febbraio 2009
uti li zzare tecnologi e né com bus ti bi li fossi li e senza produrre
i nqui namento:
1. nessuna lavorazi one del suolo poi ché la terra si lavora da sola
Com’è!
attraverso la penetrazi one delle radi ci, l’ atti vi tà di mi crorgani smi,
lombri chi , i nsetti e pi ccoli ani mali ;
2. nessun conci me chi mi co né composto pr eparato poi ché i l suolo lasci ato
a se stesso conserva ed aumenta la propri a fer ti li tà;
3. nessun di serbo poi ché le erbe i ndesi derate non vanno eli mi nate ma
controllate;
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1
L'Ol ismo (dal grec o "holon", cioè tutto) è basato sull'idea che le proprietà di un sistema
non possano esser e spiegate esclusiva mente tramite l e sue componenti. Vien e quindi defi-
Agosto 2009
nito olistic o tutto ciò in cu i la sommatoria f unzionale dell e parti è sempre ma ggior e/
differente della somma delle pr estazioni delle parti pres e singolar mente. Un tipic o esem-
pio di struttura olistica è l' organismo biologico, perché un essere vivente dato, in qua nto
tale, va c onsiderato s empre come un' unità-totalità non esprimibile con l'insieme dell e
parti che l o costituisc ono.
Torcicollo
Ecco cosa si può fare per favorire la presenza delle suddette specie
nell’orto sinergico e nelle sue vicinanze
Nel caso i n cui si a necessari o sradi care alberi o arbusti per reali zzare
l’ orto, le radi ci possono esser e lasci ate i n terra, così come pure i ceppi se
non si ri esce a togli erli ; le radi ci devono i nvece ess ere tolte nel caso di
eucali pti e coni fere.
In terr eni fortem ente s fruttati e/o erosi , dove la terra è scarsa e non è
possi bi le recuperare la quanti tà necessari a alla reali zzazi one dei bancali ,
è evi dente che si dovrà ri correre ad un apporto dall’ esterno di terra e di
compost o letam e gi à decompos to. N el pri mo anno è consi gli abi le colti vare
Riccio - foto A. Serra pi ante non commesti bi li che accel erano l‘ evoluzi one del terreno o pi ante
poco esi genti come ci cori a e bi etola.
4.3 Con l’aiuto degli animali Se la super fi ci e scelta è soggetta a ri stagni d’ acqua è opportuno pi antare
Il pri nci pi o “vi vere senza di strugger e” (vedi cap. 2) non prevede l’ uti li zzo nelle vi ci nanze sali ci , ontani ed al tre speci e che hanno un effetto
di sostanze chi mi che di si ntesi quali erbi ci di e pesti ci di che causano drenante.
squi li bri nelle comuni tà ani mali e vegetali . Pertanto, per i l controllo degli Se non sono gi à presenti alberi e arbus ti attorno all’ orto, è oppor tuno
ani mali molesti per l’ uomo e per le colture si attuano s trategi e di controllo reali zzare una si epe tagli avento con speci e autoctone adatte al cli ma e al
naturale tra cui quelle di creazi one e cons ervazi one di condi zi oni terreno della zona.
ambi entali favorev oli per le speci e ani mali che effettuano un controllo L’ orto si nergi co può essere reali zzato i n ogni peri odo dell’ anno ma la
naturale delle cosi ddette speci e dannose. pri mavera e l’ autunno sono preferi bi li.
Il Riccio è un pi ccolo mammi fero, atti vo dal cr epuscolo all’ alba, che si
alimenta pri nci palmente di i nvertebrati tra cui lumache, bruchi e altre
larve di i nsetti , coleotteri che ri cerca tra la vegetazi one er bacea. La
speci e ri sente molto negati vamente dell’ uso di pesti ci di i n agri coltura,
delle colli si oni con vei coli lungo le strade e della scarsi tà di ambi enti
i donei al ri fugi o e alla ri produzi one (es: zone con densa v egetazi one
erbacea, ramagli e e fogli e).
pomodoro
ravanello
zucchina
scalogno
spinacio
girasole
insalata
fagiolo
fragola
lattuga
melone
sedano
cipolla
patata
pisello
rafano
menta
zucca
porro
fava
rape
mais
3.2 Irrigazione
Nell’ orto si nergi co il metodo mi gli ore di i rri gazi one è i l si stema gocci a a
gocci a usando tubi di poli eti lene da 12 a 16 mm di di ametro, fi ssati
permanentemente al suolo con fi lo di ferro grosso pi egato ad U, sotto lo
strato di pacci amatura, sulla sommi tà del bancale. Nei tubi si fanno buchi
di 1,5 - 2 mm di di ametro ogni 20-30 cm, con una pi nza foratubi o con un
chi odo fi ssato su un legno e arroventato sulla fi amma di una candela.
Il sistema goccia a goccia consente di risparmiare acqua ed evitare i
problemi conseguenti alla bagnatura della parte aerea delle piante.
Nel caso di tubi molto lunghi e/o i n orti estesi oltre 100 m2 è consi gli abi le
i nseri re nei fori apposi ti gocci olatori che garanti scono una di stri buzi one
dell’ acqua pi ù uni forme. Esi stono gocci olatori di vari e portate (2-4-8 li tri /
ora) da scegli ere i n relazi one alle di mensi oni dell’ orto e alla portata i dri ca
consociazione favorevole
di sponi bi le. A monte del si stema di i rri gazi one è oppor tuno collocare un
fi ltro per pr eveni re l’ ostruzi one dei fori , soprattutto s e l’ acqua conti ene consociazione sfavorevol e
i mpuri tà e sedi menti . Il fi ltro è par ti colarmente necessari o se si
borragine
camomilla
basilico
cetriolo
bietola
cicoria
serbatoi o i n cui l’ acqua può decantar e e assumere la temperatura
carota
aneto
cavoli
aglio
E’ ampi amente di mostrato che, ol tre dell’ ambi ente.
alla successi one delle pi ante, ha aglio Per la defi ni zi one delle caratteri sti che dell’i mpi anto di i rri gazi one i n
un’i nfluenza notevol e la loro vi ci nanza. aneto relazi one alla portata dell’ acqua, alla superfi ci e dell’ orto e ai di slivelli
basilico
Sembra che ci ò succeda per mezzo di presenti è bene consultare un esper to.
bietola
sostanze secrete dalle loro radi ci o di borragine
camomilla
sostanze odoros e.
carota
La consoci azi one tra pi ante è uti le per: cavoli
cetriolo
- occupare megli o lo spazi o si a i n cicoria
profondi tà (grazi e a si stemi di radi ci cipolla
complementari ) si a i n altezza o fava
fagiolo
ori zzontalmente. (es.: spi naci o con
finocchio
altre ver dure); per s fruttar e megli o fragola
lo spazi o si possono consoci are girasole
speci e a ci clo brev e e s peci e a ci clo insalata
lattuga
lungo (es.: ravanello con carota, mais
cavolo con lattuga); i l terreno vi ene melanzana
così uti li zzato al m egli o e ri sulta melone
menta
dunque pi ù produtti vo, megli o patata
coper to e m eno soggetto all’i nvasi one pisello
di erbe s pontanee; pomodoro
porro
- uti li zzare al megli o l’ azoto
prezzemolo
atmos feri co fi ssato dalle speci e rafano
legumi nose che vi ene li berato nel rape
ravanello
terreno man mano che si
santoreggia
decompongono le loro radi ci (es.: scalogno
mai s con fagi olo); sedano
- sfruttar e l’ effetto protetti vo nei spinacio
zucca
confronti delle malatti e o repulsi vo zucchina
nei confronti degli i nsetti fi tofagi
per cer te speci e. (es.: rafani con
nocci olo, carota con porro o ci polla).
3.3 Pacciamatura
La pacci amatura dei bancali costi tui sce uno degli elementi fondam entali
dell’ orto si nergi co.
Luna cr escente
Semina al l’aperto La pacci amatura dev e ess ere bi odegradabi le poi ché degradandosi si
tras forma i n compost. La cellulosa della pagli a (da col ti vazi one bi ologi ca) è
Trapianto all’aperto
eccellente perché permette lo svi luppo di mi celi e di batteri benefi ci per
Anche i passaggi , vanno coper ti con la pacci amatura per evi tare ai bancali Temperature minime del terreno per la germinazione degli ortaggi più
di perdere umi di tà dalle sponde. Inoltr e se lo strato di pacci amatura nei utilizzati nell’orto:
A parti re da 5°C:carota, cavolo ci nese, pi selli .
passaggi è spesso non crescono pi ante spontanee e si evi ta A parti re da 7°C: fava, broccoli .
l’imbrattamento delle cal zature i n ogni stagi one. A parti re da 10°C: bi etole, sedano, ci polla, erba ci polli na, ci pollotti ,
cavoletti di Bruxelles, cavolfi ori, lattughe, prezzemolo, porri .
In si ti e peri odi parti colarmente ventosi è opportuno bagnare la pagli a
A parti re da 13°C:cresci one, carci ofi , ravanelli.
appena messa per i mpedi re che voli vi a. A parti re da 15°C: cavoli , spi naci , dente di leone, patate, rafano.
A parti re da 16°C: ci cori a, fragole,
A parti re da 17°C: car di , zucchi ne.
A parti re da 20°C: peperoni , zucche, fagi oli , peperonci no, cetri olo,
gi rasole.
A parti re da 25°C: melanzana, meloni , mai s, pomodori .