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potrò dire ΔF sarà approssimativamente pari Δu K1, dove Δu rappresenta l’aumento che devo ancora

aggiungere per bilanciare il sistema; utilizzerò questo Δu per bilanciare lo sbilanciamento ψ ottenendo che lo
spostamento che deve bilanciarmi il sistema u2 = 6.4705 mm. Ma nemmeno ciò è vero perché riportandosi la
u2 sul diagramma non lineare si riscontra una certa variazione di carico per equilibrare ancora il mio sistema
(ΔF’), infatti a u2 corrisponde un carico F’2 =55967.58 N quindi c’è ancora uno sbilanciamento di 4 kN.

Quindi per iterazione ripeto il punto precedente finché non trovo uno sbilanciamento praticamente nullo.
Quindi è un metodo di soluzione per successive approssimazioni e ci si ferma al raggiungimento di un errore
che sia al di sotto del campo di tolleranza prescelto. In questa maniera stiamo facendo una mappatura delle
tensioni con una legge di materiale che non lineare; il metodo impiegato è detto metodo della tangente .

1h 54min

La flessione è il tipo di sollecitazione che normalmente ci desta maggior preoccupazione. Riferiamoci a


questo tipo di sollecitazione e vediamo come si comporta una trave inflessa in campo elastoplastico.

Supponiamo che la trave sia sezione b h, il momento flettente agente in una sezione altro non è che il
momento del diagramma delle tensioni che sappiamo che è farfalla; l’ottenimento della (1) è un discorso
puramente di stato tensionale (non ha niente a che vedere con il mio materiale).

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