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Lagrange e de l’Hospital

Il teorema di Lagrange viene anche chiamato teorema del valor medio; per
capire il senso di questa denominazione possiamo riflettere sulla tesi, la quale
afferma
f (b) − f (a)
= f 0 (c)
b−a
A sinistra abbiamo dunque il rapporto ∆f∆x (x)
. Se lo rileggiamo in termini
fisici, se cioé - ad esempio - al posto di f scriviamo s, al posto di x met-
tiamo t e al posto di c utilizziamo t̄, otteniamo ∆s(t) 0
∆t = s (t̄). In altri ter-
mini il teorema di Lagrange ci assicura che esiste un istante t̄ (appartenente
all’intervallo ∆t) tale per cui la velocità istantanea s0 (t̄) - la derivata della
posizione rispetto al tempo calcolata all’istante t̄ - coincide con la velocità
media vm = ∆s(t) ∆t .
Ovviamente questo ragionamento si può generalizzare: se la funzione f as-
sume il significato fisico di velocità, allora f 0 (c) acquista il significato di
accelerazione istantanea, mentre ∆f∆x (x)
quello di accelerazione media.
A questo proposito segnalo come esercizio da svolgere il n231 pag.1688. Si-
curamente di questo fornirò la correzione integrale.

La regola de l’Hospital è invece uno strumento estremamente potente per


risolvere limiti di forme indeterminate, nel momento in cui si presentano
come quozienti di funzioni derivabili (essenzialmente forme del tipo 0/0 op-
pure ∞/∞). Per l’enunciato si rimanda a pagina 1666 del libro di testo e
non è richiesta la dimostrazione. Sottolineo comunque come nello specchi-
etto di pagina 1671 - a differenza di quanto avviene nell’enunciato - venga
correttamente indicato che il teorema vale anche se sostituiamo al punto di
accumulazione x0 uno dei simboli ±∞. Ora ci soffermiamo su alcune osser-
vazioni ed applicazioni del teorema.
1) Nell’enunciato del teorema si considera il quoziente delle derivate f 0 /g 0 e
0
non la derivata del quoziente (f /g)
2) La regola de l’Hospital esprime una condizione sufficiente ma non neces-
saria: consideriamo ad esempio f (x) = sin(x) + x, g(x) = cos(x) − x.

f (x)
lim = −1
x→+∞ g(x)

perché comandano rispettivamente x e −x, mentre

f 0 (x) cos(x) + 1
lim = lim
x→+∞ g 0 (x) x→+∞ −sin(x) − 1

non esiste per via della periodicità delle funzioni seno e coseno. Quindi,
non è detto che se non esiste il limite delle derivate non esista quello delle

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funzioni di partenza.
3) Una delle applicazioni più classiche e importanti del teorema de l’Hospital
ci permette di stabilire una volta per tutte che l’esponenziale di base mag-
giore di 1 va a +∞ più velocemente di tutte le potenze di x. Infatti, appli-
cando m volte la regola partendo da
ex
lim
x→+∞ xm

ricaviamo
ex
lim = +∞
x→+∞ m!
per cui possiamo dedurre che ex ha ordine maggiore di ogni potenza di x
per x che tende a +∞.
4) Quasi tutti i limiti che risolviamo con la regola de l’Hospital possiamo
risolverli utilizzando i limiti notevoli, i cambi di variabile e le altre tec-
niche. In alcuni casi però il teorema si rivela decisivo; dobbiamo avere lo
stesso atteggiamento che abbiamo con il teorema di Ruffini nel contesto delle
scomposizioni: usarlo quando serve e non dimenticare le altre tecniche. An-
che perché molto spesso la soluzione può scaturire da un utilizzo combinato
di diversi metodi, tra cui la regola de l’Hospital.
Vediamo alcuni esempi:
1) l’esercizio n.241 pag.1689 non si dovrebbe secondo me risolvere con l’Hospital.
Basta infatti operare il cambio di coordinate y = x − 3 e, utilizzare il limite
notevole ey − 1/y per y che tende a zero.
ey − 1
lim = 1/6
y→0 y(y + 6)

2) l’esercizio n.257 pag.1690 rappresenta invece una buona opportunità per


utilizzare (due volte) il teorema de l’Hopital
3) l’esercizio n.260 pag.1690 io lo risolverei applicando preliminarmente il
limite notevole sinx/x per x che tende a zero.
xsin2 (x) xsin2 (x) x2 x3
lim = lim · 2 = lim
x→0 tan(x) − x x→0 tan(x) − x x x→0 tan(x) − x

A questo punto applicando la regola otteniamo


3x2
lim 2
x→0 1−cos (x)
cos2 (x)

Per concludere basta scomporre 1 − cos2 (x) e ricordare il limite notevole


x2 /(1 − cos(x)) per x che tende a zero (vale 2 perché stiamo considerando i
reciproci). Da qui si deduce che il limite vale 3.
Esercizi: n.249 pag.1689; n.285 pag.1690; n. 294 pag.1691; n.382 pag.1695

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