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Premesse per un percorso spirituale


a = fedeltà(grani di semente del giglio)
Nel momento in cui Madre Serafina ricevette come Maestra di b = spine (tre spine agli angoli della croce di Gesù)
Spirito da Gesù stesso Santa Teresa d'Avila, la centralità della
devozione al Sacro Cuore di Gesù già fortemente presente nella Che Gesù avesse preso la mano di Ancilla e l’avesse aiutata a
sua vita, divenne un vero e proprio cammino spirituale. stilare l’immagine e le scritte riguardanti il suo cuore lo si deduce
Il percorso delle 7 dimore, caro alla spiritualità teresiana, si anche da un particolare sorprendente. La prima legenda con i
arricchì di tutta la potenza spirituale connessa con la devozione numeri e le relative indicazioni (riferite alle fiamme del cuore)
al Cuore di Gesù e alla stigmatizzazione del cuore operata da sono scritte da destra a sinistra come nella scrittura ebraica.
Cristo e dalla Grazia divina su molte Sante. Cosa innaturale per un occidentale anche mancino (non
sappiamo in realtà se Ancilla fosse mancina perché di fatto non
Non è questa la sede per approfondire l’argomento, di per sé seppe mai scrivere, né
affascinante e non sempre convenientemente esplorato, esistono abbiamo notizia di lavori
alcune pubblicazioni che tentano una lettura completa della da lei fatti con la mano
storia e della spiritualità cordicolare cui rimandiamo. sinistra).
Qui ci contentiamo di fare un breve excursus sopra il valore Inoltre la calligrafia
storico della devozione al Sacro Cuore in un tempo (fine presenta tratti molto
ottocento appunto) in cui opporsi alle moderne filosofie e simili all’aramaico corsivo.
proporre una cultura cattolica in dialogo col mondo ma certa Ultimo sorprendente fatto
della sua tradizione fu conditio sine qua non di sopravvivenza e (che certamente Ancilla non poteva supporre), il cuore da lei
sviluppo. disegnato riprende fedelmente la forma delle mura della città di
Monza nel cuore
Ancilla Ghezzi vive nel contesto di una città, Monza, dove sorse della quale ella
una delle prime Ferrovie (dopo Napoli ... fu Monza Milano il sarebbe stata poi
primo tratto ferroviario...), e la sua vicenda e fondazione dovette chiamata a
fare i conti con le pressioni austriache e le spinte anticlericali del fondare il suo
Risorgimento italiano. La futura Madre Serafina della croce Monastero.
venne così istruita da Dio a radicalizzare la Fede dentro un Sovrapponendo
rapporto concreto e sponsale con Cristo. Un rapporto che fu alla infatti la mappa
base delle sue esperienze mistiche quotidiane. della città al
cuore di Ancilla,
Il desiderio di vedere il suo proprio cuore è, possiamo dire, il Monastero si
l'inizio di questo percorso. Cristo, nel settembre del 1845, si era viene a trovare
impossessato del cuore di Ancilla, su di esso aveva impresso i esattamente
segni della sua passione ed ella era desiderosa di vedere che cosa sotto il Nome di
fosse accaduto. Gesù.
Davanti al Santissimo Sacramento in ciascuno di noi, benché privi
di esperienze mistiche così potenti come quelle di Ancilla e di

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Il Cuore di Ancilla molti altri Santi e Sante, s'imprime la memoria della passione.
Il 17 settembre 1845 Gesù descrive all’Ancilla (futura Madre Avviene nell'anima il riconoscimento, a motivo della grazia
Serafina della Croce), nei minimi particolari, i segni che le ha santificante e operante in noi fin dal battesimo, di essere stata
impresso nel cuore. Le ingiunge poi di disegnarlo onde portelo salvata, di essere stata redenta e santificata dalle piaghe del
spesso contemplare. Essendo analfabeta ricusava di disegnarlo Salvatore, dal suo amore personale e totalizzante.
da sé. Due giorni dopo, il 19 settembre, davanti al Confessore, in Così come per Teresa d’Avila il cammino interiore (che in Madre
estasi Ancilla prese il pennello e, guidata da Gesù iniziò a Serafina, seguendo le orme della Beata Maria Maddalena
dipingere l’immagine del suo cuore. dell'Incarnazione, diventa un cammino estatico cioè di
adorazione di un oggetto che è fuori di se ma che coinvolge
intimamente tutta la vita la persona e l’anima), inizia con la presa
di coscienza della Dimora o del Castello.
Esiste una stanza, un luogo tutto interiore in cui possiamo
rifugiarsi e questo luogo, fra tutti i luoghi della nostra esistenza è
il più trascurato, il peggio conosciuto.
Ancilla Ghezzi, ricevette da Gesù il compito di fondare un
Monastero di Adoratrici e, il 31 gennaio del 1847, vide in estasi,
senza conoscere l'esistenza della fondazione di Madre Maddalena
dell'Incarnazione, le sue prime compagne in abito bianco e rosso
con velo nero. Così dopo aver acquistato il complesso delle ex
umiliate di Santa Maria Maddalena di fianco al Duomo di Monza,
Ancilla Ghezzi trascorse due anni nel Monastero delle Adoratrici
1. Umiltà, significata dalla viola. Scritta: U. di Roma al fine di conoscerne gli usi ed essere incorporata
2. Purità, dal giglio a destra del quale è scritto P. nell'istituto. Qui prese il nome di Madre Serafina della Croce, Qui
3. Amore, dalla rosa Scritta A conobbe le aspirazioni di Madre Maddalena, gli atti che le
4. Obbedienza, significata dalla O segnata in mezzo della U Adoratrici recitavano ogni giorno in chiesa intervallati da lunghi
del Nome Gesù. silenzi, e la radice Agostiniana dell'istituto.
5. Distacco, segnato con un D a sinistra della croce Sono questi, accanto agli scritti di Teresa d'Ávila, gli elementi che
6. Fiamme d’amore, in alto fuori dal cuore. ci accompagneranno nel nostro pellegrinaggio interiore dentro le
7. Anello, formato dal giglio, viola e rosa. meraviglie del cuore divino.
8. Vittoria, da un V sopra il giglio dell’anello e in mezzo alla Teresa d’Ávila, benché abbia sintetizzato il suo percorso in sette
prima lettera del nome Gesù. dimore, avverte subito coloro che desiderano entrare nel Castello
9. Croce, posta in obliquo da destra a sinistra Interiore, che queste sono molto più di sette. Teresa parla di
10. Amore corona di spine segnata con la lettera A fontane giardini e labirinti che, come nelle dimore orientali,
11. Al Patire chiodi posti in fondo al cuore e segnati con la rendono ricco e desiderabile il Castello. Anche nelle visioni di
lettera P Madre Serafina vi sono ben più di sette cuori e non di rado essi
12. Patire d’Amore (lasciarsi ferire x Amore): Spada l presentano lo spaccato di giardini con fontane e chiostri allusivi
lettere P. A ai misteri della fede, e dell’incontro fra Dio e l'anima. Il tutto in
13. Flagelli esser pronta alle punzecchiature perfetto accordo con la promessa di Gesù fatta agli apostoli
14. Dolori di Maria le sette spade segnate con la lettera M nell'ultima cena:
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«Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede
anche in me! Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, Nell'estasi del gennaio del 1856 Ancilla Ghezzi vide l'antica
vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? Quando sarò Chiesa di Santa Maria Maddalena (che ancora non avevano
andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso acquistato) già in loro possesso e in fase di restauro. Fu una
di me, affinché dove sono io, siate anche voi; e del luogo dove io visione profetica perché, nel settembre di quel medesimo anno,
vado, sapete anche la via.» (Gv 14:1-4) le «Sacramentine», com’erano e sono familiarmente chiamate dai
Le molte dimore cui allude Teresa e le molteplici visioni del fedeli, entrate in possesso dello stabile grazie a benefattori
Cuore di Madre Maria Serafina rimandano alla diversità e iniziarono i lavori di ripristino.
molteplicità delle anime. Le quali potranno trovare ognuna il suo Negli anni a venire Madre Serafina della Croce vide che architetto
cammino personale. Non c’è nessuno schematismo nel percorso di quella Chiesa era Gesù stesso e Maestro dei lavori san Giovanni
di Teresa, così come il segno del Cuore, cui ci abitua Madre Evangelista. Così ogni qualvolta la Madre si recava a vedere i
Serafina, esprime l’unicità del proprio destino, del proprio proseguimento dei lavori in corso andando in estasi vedeva già
pensiero e dell'amore di Dio per ciascuno. gli affreschi gli stucchi e le meraviglie di cui sarebbe stata in
futuro adornata tale Chiesa.
Il titolo di alcuni corposi volumi sulla Santa e sulla sua Le consorelle appuntarono con una tale fedeltà le parole
incredibile esperienza mistica, recano il titolo de: Il Cuore delle pronunciate dalla loro Madre estatica che, gli affreschi realizzati
divine meraviglie. Benché i testi in questione siano farraginosi e solo dopo la morte della Fondatrice, vengono a disegnare un
imprecisi riguardo alla qualità mistica di Ancilla Ghezzi, sono percorso di fede e di conoscenza della Santa Messa veramente
preziosi per le notizie storiche e spirituali che ci forniscono e degno di Cristo e del discepolo amato.
soprattutto per il titolo. A questi testi attingiamo. Anche san Giovanni con il suo Vangelo simbolico e mistico ci
accompagnerà lungo il nostro peregrinare alla scoperta del
L'esperienza dell'adorazione è proprio l'esperienza dello Cuore meraviglioso di Cristo e dei suoi effetti sull'anima.
stupore, come l’etimologia stessa della parola latina adorare (ad
os, ovvero portare alla bocca e baciare) esprime. La parola «os» Il percorso del Cuore-Castello segna gli ultimi anni della vita di
bocca dice bene il suono dello stupore:«oh». Anche la Chiesa Madre Serafina (che muore l’8 febbraio del 1876) raccogliendo così
nella liturgia pone all'origine della sua esperienza lo stupore. Le simbolicamente tutto il suo percorso umano e spirituale.
Antifone che ci accompagnano verso il Natale (dal 17al24 Il percorso si delinea attraverso 12 cuori che conducono l’anima a
dicembre di ogni anno) sono dette, appunto, «O» perché iniziano compiere il cosiddetto voto d’amore, cioè fare tutte le cose con
con tale esclamazione. amore e purezza d’intenti, così come Santa Teresa del Bambino Gesù
(1873-1897) scriverà nella sua Storia di un’anima qualche decennio
L'altro filo (accanto agli scritti di Teresa, di Madre Maddalena e più tardi. Vi sono oltre a questi altri 10 cuori che sono tesi ad
di Sant’Agostino) che ci accompagnerà in questo percorso sarà ampliare e ad arricchire il significato dei primi 12. Similmente a
l'adorazione eucaristica senza la quale è impossibile Ildegarda di Bingen (che pure ha 12 visioni), Madre Serafina vide la
comprendere l'esperienza di Madre Serafina della Croce. vita teologale per immagini, divenne una grande educatrice del suo
Un’ultima annotazione occorre fare prima di iniziare il nostro tempo. Pur dentro a un linguaggio ottocentesco, talora lontano
pellegrinaggio. Non si può parlare di Madre Serafina (come la dalla sensibilità moderna ella è in grado di accompagnare l’anima
chiamano tutti monzesi) senza considerare la Chiesa da lei nelle verità di sempre, portandola a una purificazione e a un
acquistata ove ancora oggi adorano e pregano le Adoratrici e i amore per Dio che viene a costituire un vero e proprio progetto
fedeli del capoluogo brianzolo. di santità e di grazia, per l’anima stessa e per la Chiesa.
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