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Un servizio ANAS
MANUALE DI PROGETTAZIONE
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MANUALE DI
P ROG E T TA Z IO N E
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PROGETTO PILOTA
VALORIZZAZIONE, RIFUNZIONALIZZAZIONE
E RIUSO DELLE CASE CANTONIERE
Per la redazione del presente Manuale di Progettazione, edizione giugno 2016, ANAS si è avvalsa del supporto tecnico di un team di professionisti coordinati dall’arch. Roberto Liorni:
Studio arch. Roberto Liorni: Arch. Vincenzo Di Siena, Arch. Fabio Pecora, Dott.ssa Priscilla Tozzi, Dott. Marco Liorni
con la collaborazione di: Gennari&Conti ingegneria srl – casa campione di Salò, Arch. Andrea Grumberg – casa campione di Berceto, Monte Marino, Arch. Sandro Sancineto – casa campione
di Altamura, Sabini.
I diritti patrimoniali inerenti al progetto, al concept, agli arredi, ai complementi d’arredo e a quant’altro caratterizzi l’intervento di valorizzazione e riuso relativamente all’oggetto “Casa Cantoniera”,
così come descritti e illustrati nel presente “Manuale di progettazione”, nonché di ogni futuro sviluppo o modifica degli stessi, spettano in via esclusiva all’ANAS Spa. La paternità della immagine
stilistica, dell’ideazione degli arredi e dei complementi di arredo cosi come descritti e specificati nel presente “manuale di progettazione” va riconosciuta in via esclusiva all’Architetto Roberto Liorni.
È pertanto vietata qualsiasi riproduzione, utilizzo, copia da parte di terzi per scopi imprenditoriali, professionali o commerciali, nonché, nei limiti previsti dalla legge, per scopi informativi, divulgativi
e didattici di tutto o parte del contenuto del presente “Manuale di Progettazione”, senza la preventiva autorizzazione di ANAS Spa e dell’Architetto Roberto Liorni.
SOMMARIO
ANAS mette a disposizione le sue diventeranno ostelli, ciclo-officine, materiali italiani di prima qualità. paesaggistico dell’immobile e con le
Case Cantoniere – il suo edificio sim- punti di ristoro per tutti quei viaggia- Si propone, dunque, un modello di previsioni degli strumenti di pianifica-
bolo - ritenute di particolare interesse tori che vogliono scoprire l’Italia “al recupero che punti alla tutela, alla zione urbana e territoriale vigenti.
su diversi livelli: come edificio singo- giusto ritmo” come ha sottolineato il conservazione e alla valorizzazione La proposta progettuale dovrà con-
lo, testimonianza storica di un modo Ministro dei Beni e delle Attività Cul- degli immobili pubblici e al rafforza- sentire l’elaborazione di un program-
di intendere il viaggio e le infrastruttu- turali e del Turismo. mento della competitività e attrattività ma di valorizzazione e di un piano
re, o come insieme di edifici, ripetuti Luoghi per chi viaggia per affari, per del contesto in cui si collocano, se- di gestione coerente con l’iniziativa;
e variati a dare forma e riconoscibilità un’uscita fuori porta, per chi vuole im- condo principi progettuali declinabili a dovrà tener conto dei principali attrat-
ad un percorso, e come oggetto nel mergersi nei profumi e nei sapori che seconda delle specificità di ogni ter- tori turistici, socio-culturali e natura-
paesaggio, che lo articola e lo ar- l’Italia è capace di offrire, panorami ritorio. li presenti sul territorio e dei relativi
ricchisce, in alcuni luoghi ormai sua incantevoli e un’esperienza da ricor- flussi nazionali e internazionali, al fine
parte ineludibile. dare. Il turismo sostenibile di sviluppare un’idea di valorizzazio-
L’iniziativa è orientata a promuove- ne in grado di “fare sistema” con le
Il made in Italy sarà protagonista del Il progetto di recupero e valorizzazio- re il cosiddetto slow travel, il turismo opportunità del territorio e, al tempo
racconto che questi luoghi, simbolo ne delle Case Cantoniere fa parte di sostenibile e si indirizza su target stesso, di generare nuove opportunità
positivo di un’identità italiana diffusa un’ampia iniziativa consistente in una specifici e qualificati, in particolare di sviluppo. L’immobile dovrà essere
di accoglienza e di relazione tra le specifica forma di ospitalità che in- quella dei giovani italiani ed europei destinato ad usi compatibili con il suo
persone, narrano per chilometri e chi- tende affiancare ai tradizionali servizi ma anche dei senior che cercano carattere culturale o tali da non arre-
lometri attraversando paesaggi, emo- all’utente stradale altri servizi esclusi- percorsi alternativi ed originali stile care pregiudizio alla sua conservazio-
zioni, di tradizione e gusto. vi per rendere il viaggio sempre più “routard”. Ogni casa cantoniera offrirà ne ed al suo pubblico godimento.
Il successo del gusto italiano con te- piacevole: servizi alberghieri, extra- una serie di servizi base con qualità e Il modello di valorizzazione che si in-
stimonianze dalla cultura alla tecnica, alberghieri e ricettivi, un’ampia offerta costo standard a cui si aggiungeran- tende sviluppare, che potrà eventual-
dallo sport al cinema e alla tavola; un di veri e propri servizi socio-culturali, no altri servizi e beni specifici della mente essere anche parte integrante di
racconto con il made in Italy dalle len- ricreativi e di scoperta del territorio, struttura e del territorio (es. selezione una rete escursionistica con le attrez-
zuola alle porcellane. Un tripudio del delle risorse e prodotti locali. La tra- di prodotti enogastronomici o artigia- zature di sostegno al turismo sosteni-
design italiano. dizione e il gusto della cucina italiana. nali della zona). bile (inteso come sviluppo di ospitalità
Il viaggiatore sarà accompagnato, Con un’attenzione ai dettagli del tutto diffusa, culturale e ambientale) e che
dalla loro capillare presenza, attraver- speciale: come quella che immedia- Le modalità dell’intervento tenderà a favorire la fruizione collettiva
so il nostro paese alla scoperta delle tamente notiamo quando un abile ar- L’intervento deve essere in coeren- e ad affermare un diverso modello di
sue innumerevoli ricchezze. Le Case tigiano e un grande sarto utilizzano za con il pregio storico-artistico e sviluppo territoriale locale, sarà realiz-
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zato nel rispetto di quanto indicato nel Nella trasformazione saranno pre- mica e dei punti panoramici esistenti l’ambiente e il paesaggio e attenen-
PPTR, nel PUTT/P e nel PRG. visti: la conservazione dei manufatti e l’eventuale recupero e conservazio- dosi alle indicazioni/prescrizioni del
Questo modello, inoltre, contribuirà originari e il loro miglior inserimento ne dei siti naturalistici ed archeologi- PUTT/p e del PPTR.
ad incrementare l’offerta turistica e la nel paesaggio sia da un punto di vista ci più rappresentativi sotto l’aspetto
dotazione di spazi e servizi per il turi- ambientale che percettivo, nonché storico culturale con finalità scientifi-
smo e per il tempo libero. l’utilizzo di materiali compatibili con che, formative e turistiche.
In linea con gli strumenti urbanistici l’ambiente e con l’architettura storica, Gli interventi sul patrimonio edilizio
vigenti si potrà realizzare un’attività ri- colori coerenti con i caratteri paesag- esistente saranno effettuati preferibil-
cettiva di qualità e prevedere funzioni gistici del luogo. mente senza aumenti di superficie o
complementari come ristorazione, bar Sarà, inoltre, prevista la fruibilità pub- di volume, entro e fuori terra e le modi-
e punti di ristoro, centri informativi e blico-collettiva e verrà incoraggiata fiche della distribuzione degli ambien-
didattici, piccole strutture espositive, l’attrazione dei flussi di turismo par- ti interni e dei collegamenti verticali
ecomusei, etc. legate alla conoscenza ticolarmente attento al paesaggio e originari saranno quelle strettamente
e alla valorizzazione dell’arte e del pa- all’ambiente. Verrà garantita la fruibi- necessarie ai migliorare la funziona-
esaggio locale e quant’altro connesso lità del paesaggio anche a supporto lità dei fabbricati. Eventuali modifiche
con una controllata fruizione scientifico- dei tracciati e delle eventuali attrez- dei prospetti, nonché l’installazione di
didattica, culturale e ricreativa del terri- zature per il turismo sostenibile e la strutture esterne non dovranno impe-
torio. valorizzazione della viabilità panora- dire la veduta panoramica dai luoghi
La nuova struttura turistico-culturale mica senza alterare l’integrità fisica e accessibili al pubblico.
potrà essere un punto di riferimento morfologica del terreno, l’andamento Saranno tutelati i percorsi di particola-
per lo sviluppo di tali attività anche delle strade, della sentieristica e limi- re valore storico, paesaggistico o am-
connesse allo studio dell’evoluzio- tare le visuali, nel pieno rispetto delle bientale di accesso all’immobile, sia per
ne naturale degli ecosistemi, contri- piante e della vegetazione spontanea quanto riguarda gli aspetti strutturali,
buendo a diversificare ed integrare il esistente, con sistemazioni idonee sia per quanto attiene l’arredo e le per-
turismo montano/balneare con quello per la sicurezza e la comodità realiz- tinenze, prevedendone una riqualifica-
storico-culturale, naturalistico e rurale. zate nel massimo rispetto dei valori zione mediante opere e materiali idonei
Dovrà essere garantita la conservazio- del contesto. Sarà, quindi, garantita ed ecocompatibili.
ne del bene nel tempo, senza compro- la salvaguardia e valorizzazione del Nella progettazione degli impianti tec-
mettere la lettura dei caratteri originari patrimonio naturale, storico-culturale, nologici sarà posta particolare atten-
tipologici, architettonici e costruttivi. paesaggistico, della viabilità panora- zione ai tracciati, evitando rischi per
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1. PREMESSA
Inquadramento
Iconografia storica dove vengono custoditi i mezzi e le All’interno di tale protocollo si precisa
Le case cantoniere sono degli im- attrezzature utilizzate per espletare che ANAS si farà carico della ristruttu-
mobili, di proprietà demaniale e le operazioni di manutenzione delle razione dell’immobile, quando neces-
dell’ANAS, caratterizzati nella mag- strade statali. sario, e definirà lo standard di servizi
gior parte dei casi dal tipico colore che dovranno essere resi disponibili,
rosso pompeiano. Prendono il nome La condizione attuale in modo da garantire la massima uni-
dai “cantonieri”, gli operai addetti alla A oggi ANAS possiede 1.244 case formità all’intera rete.
manutenzione delle strade, che per cantoniere: 594 sono in uso strategi-
esigenze di servizio, avevano neces- co ad ANAS (sedi operative, persona- Il progetto pilota
sità di alloggiare sul luogo di lavoro. le di esercizio, sede di Amministrazio- L’accordo prevede una fase pilota
Nel corso degli anni ottanta del XX ni pubbliche, Enti e Onlus, magazzini che coinvolge un primo portafoglio
secolo, per gli eccessivi costi, ne operativi); 650 case sono destinate a immobiliare di 30 case cantoniere
sono state dismesse numerose. Suc- progetti di riqualificazione; tra queste posizionate in prossimità di specifi-
cessivamente, a seguito del proces- 150 sono destinate per progetti turi- che reti e circuiti culturali-turistici e
so di declassificazione di numerose stico/culturali, di cui 30 destinate al di mobilità dolce. Sono immobili di
strade statali avvenuto nel 2001, ne progetto pilota. particolare interesse posizionati sulla
sono state dismesse molte altre; alcu- via Francigena e sul tracciato dell’Ap-
ne sono state semplicemente chiuse, Il protocollo di intesa pia. Successivamente saranno poi
altre sono invece passate agli enti re- “Le case cantoniere sono il simbolo compresi il Cammino di Francesco
gionali o provinciali con le strade. della nostra presenza sul territorio, (La Verna-Assisi), il Cammino di San
Distribuite su tutte le strade statali sto- l’ANAS non vuole dismetterle, piutto- Domenico, il Circuito del barocco in
riche italiane, le case cantoniere era- sto valorizzarle”, Per questo lo scorso Sicilia, la Ciclovia del Sole (Verona-
no adibite a residenza del cantoniere dicembre è stato siglato un accordo Firenze), la Ciclovia Venezia-Torino,
addetto alla manutenzione del “canto- di collaborazione tra ANAS, MiBACT, Acquedotto Pugliese (Avellino-Santa
ne”, un tratto di strada di 4-5 chilome- MIT e Agenzia del Demanio, che defi- Maria di Leuca)
tri. In alcuni casi venivano costruite al nisce le linee guida per un progetto di
confine fra due cantoni ed ospitavano riqualificazione di una parte di quelle
le 2 famiglie dei cantonieri. case cantoniere che hanno le poten-
Le case cantoniere sono in genere zialità per sottolineare il loro aspetto
affiancate da autorimesse o depositi turistico-culturale.
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Principi generali
Il principio della “conservazione attiva” ne delle loro caratteristiche materiali no dunque spaziare dalle forme più
ben rappresenta il percorso integrato e storiche, ovvero della loro integrità tradizionali di ospitalità alberghiera
tra il mantenimento delle peculiarità architettonica, nel rispetto dei carat- a strutture di tipo extra-alberghiero,
identitarie storico-stilistiche dell’orga- teri morfologici, tipologici, strutturali caratterizzate, ad esempio, da un’of-
nismo architettonico e la sua valoriz- e distributivi, nonché degli elementi ferta diversificata di attività ristorative,
zazione funzionale, intesa come leva identitari di pregio qualora presenti. bar tematici, piccole botteghe etc. Ol-
di sviluppo locale. L’idea di recupero Le soluzioni proposte dovranno co- tre all’offerta ricettiva potranno esse-
sviluppata nella proposta dovrà esse- niugare la tutela e la conservazione re sviluppati servizi e attività di varia
re il più possibile legata alle tematiche dei beni con il loro riuso, anche in re- natura: sociali, culturali, legati all’arte,
dell’eco-sostenibilità, della compatibi- lazione alla componente paesaggisti- allo spettacolo, alla didattica, al tem-
lità ambientale e dell’efficienza ener- co-ambientale, ossia alla possibilità po libero, al benessere, allo sport,
getica. di nuova integrazione dell’immobile all’escursionismo, alla conoscenza
Vari sono gli aspetti che interessano le con l’ambiente e il contesto urbano di del contesto costiero, montano, lacu-
case cantoniere, in relazione al valore riferimento, in una logica di interven- stre e urbano etc.
simbolico ed identitario dei luoghi, ai to armonica ed integrata tra costruito Considerato che due turisti stranieri
caratteri architettonici, paesaggistici, e spazi aperti. Gli interventi previsti, su tre considerano la cultura e il cibo
ambientali, all’unitarietà della fabbrica quindi, nel loro complesso dovranno la principale motivazione di un viag-
e dei suoi elementi costitutivi, nonché valorizzare l’identità del bene e del gio in Italia (e che per questo impe-
alle caratteristiche prestazionali degli paesaggio, guardando alle caratte- gnano un terzo della loro spesa turi-
organismi architettonici. ristiche del territorio e del tessuto stica) e che per un italiano su due il
In particolare, si sottolinea come il socio-economico e culturale di appar- cibo, insieme all’arte, alla moda e ai
recupero funzionale delle case can- tenenza. motori, costituisce l’immagine del Bel
toniere ed il loro adeguamento im- In linea con i principi dell’iniziativa, le Paese nel mondo, lo sviluppo del tu-
piantistico debbano rispondere sia case cantoniere potranno accogliere rismo enogastronomico è una tema-
alle normative vigenti, sia ai principi attività turistiche, ricettive, ristorative, tica centrale da sviluppare nella fase
di minimo intervento e di compatibilità ricreative, promozionali, insieme ad di start-up cogliendo le grandi oppor-
degli interventi operabili. iniziative ed eventi di tipo culturale, tunità che si basano su un immenso
Il recupero degli immobili proposti sociale, sportivo e per la scoperta del patrimonio di “giacimenti enogastro-
sarà volto principalmente alla salva- territorio. nomici” e su risorse culturali di rilievo
guardia degli edifici, alla conservazio- I programmi di valorizzazione potran- internazionale.
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1. PREMESSA
Il progetto deve tradurre in un linguag- sioni e proposte di escursioni con del Giro d’Italia. -- Laddove possibile favorire l’ac-
gio formale originale, un percorso tutti i percorsi tematici (dislivelli, Servizio trasporto bagagli cessibilità ai disabili quantome-
narrativo coinvolgente e funzionale. lunghezza, tempi di percorrenza nell’ambito del circuito delle case no per i servizi di base ubicati al
La tipologia dei servizi offerti andrà ad e punti di partenza e arrivo) cantoniere per favorire un ”viag- piano terra
ampliare quelli a supporto delle attività -- Stazione meteo e web-cam gio leggero”. -- Produzioni italiane
di esercizio e manutenzione della rete -- per gli ospiti motociclisti: -- Spazio esposizione dei prodotti
stradale assicurati dalla disponibilità Servizi specifici Servizio trasporto bagagli -- Formula di trasformazione
esclusiva di spazi e locali specifici -- Trattoria/Ristorante nell’ambito del circuito delle case dell’immobile (locali interni e aree
all’interno e all’esterno dell’immobile. -- Ospitalità cantoniere per favorire un ”viag- esterne) ed adozione di modello
Si potrà accedere ai servizi tramite un -- possibilità di campeggio nel giar- gio leggero”. di business a basso impatto ge-
Pass - un’unica tessera per tutte le dino -- Escursioni guidate stionale
strutture della rete. -- Vendita prodotti tipici, gadget -- Parco giochi all’aperto e sale -- Definizione di elementi industriali
ANAS, pubblicazioni giochi interne per piccoli
Servizi base -- Starting point per attività sportive -- Biblioteca con letteratura di viag-
-- Parcheggio auto e ricovero bici e -- Noleggio attrezzature per attività gio, guide, storia dell’ANAS (case
moto in luogo protetto all’aperto (montagna, mare, lago) cantoniere, cantonieri, etc.)
-- Wi-fi -- per gli ospiti ciclisti: -- Servizio a gettoni lavatrice/asciu-
-- Ristoro veloce Escursioni in MTB su tracciati se- gatrice
-- Ricarica per veicoli elettrici gnalati, per ogni ordine e grado di
-- Infomobilità (descrizione dei difficoltà. Dai percorsi panoramici Requisiti tecnici
luoghi, localizzazione dei servizi in alta quota alle adrenaliniche -- Wlan in tutta la casa
di base, informazioni sulla viabili- discese nei boschi per gli amanti -- Impianto di videosorveglianza
tà, distributori di carburante, sulla del freeride agli itinerari meno im- -- Vasca Imhoff
situazione meteo, sull’assistenza pegnativi per famiglie e per chi
al mezzo, sui servizi alla persona) si vuole rilassare facendo tappa Requisiti prestazionali
-- Punto informativo turistico-cultu- nelle varie case cantoniere e as- -- Compartimentazione dell’area lo-
rale per la promozione di attività saporare i piatti tipici della tradi- canda
collaterali alla accoglienza e pro- zione. -- Spazi per il pernottamento indi-
dotti locali, i mercati Gli amanti della bici da strada po- pendenti con accessi autonomi,
-- Mappa topografica delle escur- tranno sbizzarrirsi sugli itinerari separati da area enogastronomica
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Trasformabilità ed economicità la visibilità del contesto in cui la casa li e organizzative con la definizione naturalistico-ambientale e paesag-
dell’iniziativa cantoniera è inserita e ad attivare ini- dell’articolazione dei servizi specifici gistico, gli elementi prospettici e di
Le proposte tecniche guarderanno al ziative che favoriscano la destagiona- e complementari tra case presenti contesto, le distanze, i rapporti pieno-
recupero degli immobili e in coeren- lizzazione con il coinvolgimento del lungo un itinerario o in una determi- vuoto, etc..
za con gli strumenti di pianificazione territorio (utilizzo di risorse e prodotti nata area territoriale. Saranno inoltre
territoriale e urbana vigenti e terranno locali, eventuali ricadute occupazio- individuate le modalità di comunica-
conto dei costi legati ad interventi di nali, etc.); ciò nell’ottica di sviluppare zione, condivisione e promozione atte
recupero di qualità, in relazione alle prodotti turistici con proprie specifici- a favorire: la creazione di reti funzio-
ricadute economico-finanziarie com- tà, in grado di attrarre nuovi segmenti nali all’attività prevista, lo scambio di
plessive dell’iniziativa. di domanda, anche fuori stagione, e informazioni e di buone pratiche, la
di valorizzare il capitale socio-econo- condivisione di attività tra i soggetti
Fruibilità pubblica delle struttura mico e culturale delle comunità locali. del network e/o del territorio, il man-
La proposta dovrà garantire la frui- tenimento delle relazioni tra le impre-
zione collettiva della casa cantonie- Le case cantoniere, grazie ai loro bel- se al fine di trasferire le conoscenze
ra e delle aree esterne di pertinenza lissimi spazi all’aperto, alle tettoie e/o di ciascun gestore. Potranno essere
e indicare la tipologia di apertura al portici e alla posizione strategica, sa- coinvolti nello sviluppo dell’iniziativa
pubblico prevista (tempi e modalità): ranno anche il luogo ideale per feste! anche altri beni (pubblici – Statali e di
permanente o temporanea, in deter- All’interno e all’esterno della struttura altri Enti – e privati) di valore storico-
minati periodi o fasce orarie, in oc- si potranno organizzare per picco- artistico, paesaggistico, eventual-
casione di eventi o attività culturali, li gruppi ricevimenti, cene di lavoro, mente in aree territoriali diverse.
ricreative, sportive, sociali e di sco- meeting, riunioni, feste e concerti.
perta del territorio che tengano conto Sarà possibile utilizzare la cucina ove Valorizzazione della location
del contesto e dei fabbisogni locali. presente oppure contrattare un servi- Nella valorizzazione dovranno essere
zio di catering. considerate le relazioni degli immobili
Contributo allo sviluppo locale con il sistema di riferimento e con il
sostenibile e alla destagionalizza- Attività di networking tessuto urbano e naturale, esaltando
Data la connotazione “a rete” del le potenzialità della location, rispet-
zione della domanda turistica
progetto “Recupero e Valorizzazio- tandone, anche in relazione all’inte-
La proposta dovrà, inoltre, contribuire
ne Case Cantoniere”, la proposta grità materiale del bene, i caratteri di
ad un processo di sviluppo locale so-
dovrà prevedere sinergie funziona- interesse storico-artistico, di pregio
stenibile, volto a migliorare nel tempo
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P ROG E T TO
P I LO TA
2. PROGETTO PILOTA
Il fine di questo manuale di pro- ta impressione di essere state create delle Case Rosse, una presenza ras- voglia scoprire i tesori, artistici in tutti
gettazione è di contribuire, nel suo nel luogo in cui si trovano a dispetto sicurante che accompagna il viag- i sensi, dell’Italia cosiddetta minore.
specifico, alla rinascita di parte di della natura circostante. Altre se ne gio, lo rende dolce, invitante, amico. Accoglieranno semplici famigliole, o
quell’eccezionale patrimonio architet- stanno così pacificamente adagiate Mentre il mare ci aspetta. motociclisti solitari, canoisti e appas-
tonico, sociale, culturale rappresenta- tra le pieghe del paesaggio, che sono L’ANAS darà nuova vita a trenta case, sionati di trekking, gruppi di ciclo ama-
to dalle più di mille case cantoniere loro a configurare, con il loro colore convertendole in manufatti ricettivi tori con le loro fiammanti biciclette da
sparse sul territorio italiano. e il loro contorno, il terreno da cui per il turismo. La loro localizzazione corsa che, i più maniacali e gelosi, si
Patrimonio architettonico in cui, scor- paiono magicamente scaturite. su strade, che nella maggior parte potranno portare anche in camera la
rendo l’elenco, si scoprono veri tesori: Ma il patrimonio più autentico di dei casi, siamo abituati a conside- notte e appenderle al muro.
dalle case Alpine con i loro tetti in queste case va oltre l’architettura, rare secondarie, offrirà l’opportunità Non tutte le case avranno necessa-
rame a punta come lance, passan- è scolpito nella nostra memoria sto- per chi rifugge dal turismo di massa, riamente un ristorante, ma tutte, al
do per i magnifici esemplari di quelle rica. Il loro colore familiare è quello di vivere giorni, che siano di riposo o loro interno, garantiranno un punto di
volute da Maria Luigia d’Austria. Si del boom economico che improvvi- di vacanza sportiva, alla scoperta di ristoro per i loro ospiti o per gli avven-
trovano sulla Cisa, e sono sei gioielli samente sbalza gli italiani dalla rigida un’Italia nascosta, dimenticata dalle tori casuali, rinverdendo in qualche
costruiti ispirandosi alle case coloniali sella di una Vespa o di una Lambretta generazioni più anziane, sconosciuta modo, quella tradizione antica della
della bonifica Leopoldina della Val di dove si viaggiava in tre, con il bam- alle nuove. figura del Cantoniere, che anche nei
Chiana di circa 60 anni prima. Erano bino in piedi tra le gambe del guida- Questo progetto è rivolto a un turista posti più sperduti e deserti era lì a
collocate lungo quel l’asse viario di tore, per accomodarli sull’accogliente consapevole dell’ambiente, raffinato, farci sentire protetti. Ci sarà la botte-
così rilevante importanza voluto da sedile anteriore unico delle 1100 Fiat semplice nei suoi “modi di vita” e nello guccia per acquistare dai sandali fatti
Napoleone per collegare la capitale, familiare. Dal trespolo avventuroso stare con gli altri. Che potrà vivere a mano o il formaggio più saporito,
Parma, con La Spezia il cui porto, al divano confortevole dove, quando l’ambiente con la lentezza necessa- o le guide della zona o, ancora, libri
nelle speranze di Bonaparte, sarebbe papà è al volante si può anche dormi- ria alla contemplazione o, se vuole, di letteratura di viaggio. Le Case po-
dovuto divenire il più importante del re. È il miracolo italiano. L’improvviso potrà letteralmente tuffarcisi dentro trebbero diventare l’avanposto com-
Mediterraneo. Si continua a scorrere benessere fa andare a ruba frigori- in MTB. Che non provi imbarazzo nel merciale, quello che si affaccia sulla
fino ad arrivare, macinando chilometri feri, lavatrici, televisori. Il paese si mangiare a un tavolo comune, o nel Route, di tutta una piccola economia
e chilometri, nell’assolato Sud con i popola di automobilisti che vanno con non trovare il frigo-bar in camera, ma di zona.
suoi tetti piani, con le case abbaglian- la macchina al lavoro, al cinema, ac- che in compenso potrà assaggiare E quando ci sarà il ristorante o sempli-
ti di cui l’austera casa cantoniera di compagnano i figli a scuola. E quando un incredibile Sauvignon di un pro- cemente il bar, questi diventeranno,
Altamura, dai placidi stilemi romani- la scuola è finita arriva il tempo della duttore che ne imbottiglia solamente anche fuori delle stagioni e dei giorni
co-normanni e il suo rosso sangue, vacanza. Così si scoprono strade fino mille. Le Case ci faranno conoscere turistici, punti di ritrovo di giovani e
spicca come una dimora nobile di ad allora visibili, forse per un attimo, una Micro-Italia delle eccellenze, di- non, perché saranno ideati con un’at-
campagna. solo dai treni quando venivano lam- venteranno con la loro rete fonte pre- tenzione nuova, non squallidamente
Alcune di queste case danno l’esat- bite dai binari. Lì si sgrana il rosario ziosa di informazione per il turista che “in serie”, più finalizzata ad un proget-
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to generale e riconoscibile. Si dovrà ti parte distintiva dell’architettura delle no l’eliminazione delle superfetazioni conformemente alle pratiche costruttive
dire: “andiamoci a prendere una cosa Case Cantoniere. architettoniche costruite nella mag- locali in uso all’epoca della costruzione.
alla Casa Cantoniera”, oppure ci si La maggior parte delle Case Canto- gior parte dei casi negli anni 70/80, I pavimenti originali sono spesso in
andrà comunque perché tanto prima niere sono caratterizzate dalla pre- come ad esempio gli infissi in allumi- graniglia di cemento e marmo colora-
o poi passa qualcuno che si conosce. senza di un primo nucleo di vocazione nio anodizzato, pavimenti di scarsa to, pastina di cemento o in tavolato di
Forse sarà questo il punto nodale più abitativa, sede dell’alloggio del qualità posati su quelli originali, pit- legno, a seconda dalla localizzazione
di questo progetto: la riconoscibilità capo-cantoniere e un secondo nucleo ture a base di quarzo per gli intonaci geografica. Sarà compito del proget-
immediata delle Case unita alla loro di magazzini di diversa ampiezza per esterni poco compatibili con le struttu- tista capire le qualità del rivestimen-
forte capacità di aggregazione di il ricovero dei mezzi per la manuten- re portanti in muratura. to e relativo stato di conservazione.
gente con le stesse preferenze e stili, zione stradale. I locali magazzini si- L’intervento dovrà valorizzare gli im- Nel caso non si possa recuperare la
che se ripetute e sparse sul territorio tuati sempre al piano terreno sono, pianti architettonici originali nella finitura originale, l’orientamento pro-
da nord a sud, potrebbero rappresen- ovviamente, nella maggior parte dei maggior parte dei casi di tipologia gettuale prevede l’impiego di listoni
tare un piccolo evento italiano. casi, di tipologia differente rispetto compatta composta da due piani di parquet prefinito, avente spessore
alla Casa Cantoniera e talvolta di un fuori terra con un vano sottotetto e in dello strato nobile di 2,5 mm effettivi
Aspetti Architettonici colore diverso; il progettista ne unifor- alcuni da un terzo interrato. Loggiati, minimo, posato a colla bicomponen-
degli Interventi di Recupero merà la tinteggiatura con quella del porticati, terrazze e ballatoi originali te, o di cementine colorate. Le scale
Le Case facenti parte del progetto corpo principale con il codice colore dovranno essere parte integrante dei esistenti originali che servono i rispet-
“Recupero e Valorizzazione Case adottato NCS S4550Y80R. progetti di riuso compatibilmente con tivi piani dovranno essere preservate
Cantoniere” hanno differenti localiz- Alcune delle Case Cantoniere negli il rispetto delle normative urbanistiche nelle proprie parti, gradone, corrima-
zazioni geografiche e approcci inse- anni hanno subito delle modificazioni in materia. no, ringhiera al fine di restituire un
diativi che dipendono principalmente che ne hanno alterato le finiture in- Gli interventi dovranno essere tesi alla carattere di unitarietà agli interventi.
dal clima, dall’altitudine e dalla pre- terne ed esterne e alcune delle sue lettura dei principali elementi di pregio Tutte le finiture e gli elementi propo-
senza nelle singole regioni italiane di componenti. della composizione architettonica rap- sti dovranno essere compatibili con
tecniche costruttive eterogenee. Nel L’intervento progettuale dovrà in presentati da: tetti lignei con sporti di eventuali indicazini delle Soprinten-
caso specifico delle case cantoniere generale, mirare al recupero delle gronda con palombelli in legno, strut- denze territorialmente competenti.
selezionate, esse rappresentano una strutture storiche principali e alla ripro- ture portanti spesso in muratura, fine- I progetti dovranno prevedere anche
casistica esemplare di questa varietà. posizione di alcuni elementi e finiture stre di foggia storica in legno, imposte soluzioni per le pertinenze esterne
Gli interventi selezionati dovranno in linea con l’epoca delle costruzio- esterne tipo persiane o scuri, decora- degli edifici; percorsi e pavimentazioni
tendere, in maniera estesa a tutti i ni, riprendendo laddove sia possibile zioni in pietra e bugnati basamentali. esterne da realizzare, conformemen-
casi, al recupero e alla rifunzionaliz- quelle originali presenti nei fabbricati, Per quanto riguarda i manti di copertu- te all’uso locale, in materiale lapideo,
zazione dei manufatti architettonici tutelando l’architettura e la sua imma- ra dei tetti ed i comignoli, nel caso di mattoni, cotto o cocciopesto; finiture di
tramite una lettura attenta delle tipo- gine generale nel suo insieme. ripristino, analogamente agli elementi pensiline per il ricovero di biciclette e
logie insediative e dei materiali facen- I progetti dovranno proporre all’ester- di cui sopra, dovranno essere realizzati auto elettriche; accessi protetti e aree
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2. PROGETTO PILOTA
di sosta dotate di schermature solari in In generale potranno essere previsti in- • l’individuazione dei livelli di cono- agli aspetti del risparmio energetico
linea con l’assetto morfologico dell’ar- terventi di: scenza e dei relativi fattori di confi- ed alle scelte progettuali di carattere
chitettura delle Case Cantoniere. 1. miglioramento atti ad aumentare la denza impiantistico.
sicurezza strutturale esistente, pur • la definizione di azioni e combina- Quando possibile, sarà utile optare
Note per la Redazione senza necessariamente raggiun- zioni. per interventi che possano essere ri-
dei Progetti Strutturali gere i livelli richiesti dalle presenti mossi e sostituiti con eventuali misure
La progettazione strutturale dovrà fare norme; Compatibilità ed eco-sostenibilità, alternative, ritenute più opportune,
riferimento alla seguente normativa: 2. riparazioni o interventi locali che soluzioni distributive e alla luce di nuove conoscenze acqui-
• D.M 14/01/2008 - Nuove Norme interessino elementi isolati e che impiantistiche site in materia di innovazione tecno-
Tecniche per le Costruzioni; comunque comportino un migliora- Le soluzioni distributive contemple- logica.
• Circ. Ministero Infrastrutture e mento delle condizioni di sicurezza ranno: la conservazione e la massima Sarà di rilevante attenzione la valu-
Trasporti 2 febbraio 2009, n. 617 preesistenti. rispondenza all’impianto originario tazione delle caratteristiche dei ma-
Istruzioni per l’applicazione delle Solo se sia economicamente sostenibi- dell’edificio ed alle sue caratteristi- teriali utilizzabili nella ristrutturazione
“Nuove norme tecniche per le co- le potranno essere previsti interventi di che di rilievo; ove possibile il miglio- (ed in particolare i nuovi materiali),
struzioni” di cui al D.M. 14 gennaio adeguamento sismico atti a conseguire ramento della percorribilità esterna anche in relazione ai loro comporta-
2008; i livelli di sicurezza previsti dalle presen- ed interna con riferimento agli spazi menti nel tempo.
Dovrà essere effettuata una valutazio- ti norme. connettivi ed ai collegamenti ver- Occorrerà in particolare, esaminando
ne sulla sicurezza che permetta di sta- La procedura per la valutazione della ticali, secondo il parere vincolante approfonditamente edificio per edifi-
bilire se: sicurezza e la redazione dei progetti emesso dai competenti Enti in ma- cio, valutare la tipologia degli interven-
− l’uso della costruzione possa conti- dovrà essere conforme a quella indi- teria di tutela, eventualmente anche ti volti alla riqualificazione energetica
nuare senza interventi; viduata § 8.5 delle NTC di cui al DM in deroga alla normativa di carattere dell’involucro, prendendo in conside-
− sia necessario procedere ad au- 14-01-2008 ed il modello per la valuta- generale sull’adattamento e il riuso razione gli aspetti tecnici e di ritorno
mentare o ripristinare la capacità zione della sicurezza dovrà essere de- degli edifici per funzioni pubbliche e/o economico dell’investimento; trattan-
portante. finito e giustificato dal Progettista, caso aperte al pubblico. dosi di interventi di ristrutturazione e di
Dovrà essere determinato il livello di per caso, in relazione al comportamen- Le soluzioni impiantistiche in generale riqualificazione energetica, il progetti-
sicurezza prima e dopo l’intervento (se to strutturale attendibile della costruzio- contempleranno: la minima invasività sta dovrà tenere conto delle caratteri-
previsto). ne, tenendo conto delle indicazioni di rispetto alle strutture orizzontali e verti- stiche degli elementi al fine del rispetto
Il Progettista dovrà esplicitare, in un’ap- norma e prevedendo: cali ed il relativo adeguamento alla nor- dei parametri di trasmittanza termica
posita relazione, i livelli di sicurezza • un’analisi storico-critica mativa vigente di carattere nazionale. per gli edifici esistenti di cui all’allegato
attuali o raggiunti con l’intervento (se • il rilievo geometrico, strutturale e Nell’ambito dell’intervento di recupe- 1, Appendice B del D.M. Sviluppo eco-
previsto) e le eventuali conseguenti li- del quadro fessurativo ro e rifunzionalizzazione delle case nomico 26 giugno 2015.
mitazioni da imporre nell’uso della co- • la caratterizzazione meccanica dei cantoniere selezionate, sarà neces- Per poter soddisfare le necessità di
struzione. materiali sario prestare particolare attenzione comfort ambientale termico, i locali
16
degli edifici saranno divisi in due diver- Gli impianti di adduzione del gas (na- recupero di calore dai fumi di scarico normative tecniche di settore, in parti-
se tipologie: la zona “ospitalità” (com- turale o gpl, a seconda dell’ubicazione e dal motore stesso è possibile rica- colare alle norme CEI vigenti.
prendente in generale una reception e dell’immobile se servito o meno dalla vare la potenza termica per la produ- Le diverse funzioni presenti nell’ambi-
le camere) e la zona “ristoro” (ristoran- rete) a servizio delle cucine e delle cen- zione dell’acqua calda sanitaria; sarà to degli interventi di recupero, seppur
te ad una o più sale dotato di cucina). trali termo-frigorifere dovranno essere necessario accoppiare a tale siste- alimentate da un’unica fornitura, do-
Essendo ambienti con vicissitudini ter- progettati ed eseguiti conformemente ma un generatore di calore a bassa vranno essere separate a mezzo di
mo-igrometriche diverse, gli impianti alle vigenti norme tecniche di setto- potenzialità da utilizzare esclusiva- quadri elettrici dedicati; in particola-
tecnologici asserviti dovranno essere re, in particolare alla norma UNI 8723 mente a supporto per la produzione re relativamente alla funzione ricet-
indipendenti tra loro. Questo per poter “Impianti a gas per apparecchi utilizza- dell’ACS. tiva, dovranno essere previsti oltre
rispondere adeguatamente allo scopo ti in cucine professionali e di comuni- Dovrà essere effettuata, edificio per ai quadri di tipo generale, quadri di
di soddisfare al meglio il comfort am- tà – Prescrizioni e sicurezza” ed alla edificio, a seconda della località di piano e di stanza, le cui apparecchia-
bientale dei diversi locali, ma anche far norma UNI 7129 “Impianti a gas per ubicazione, delle funzioni installate ture saranno dimensionate secondo
fronte alla necessità di una loro gestio- uso domestico e similari alimentati da (ricettiva o ricettiva dotata di risto- quanto indicato dalle norme tecniche
ne separata, finalizzata ad ottenere un rete di distribuzione – Progettazione e razione), quindi della convenienza al fine di garantire condizioni di sicu-
risparmio energetico e quindi econo- installazione”. economica dovuta al rientro dell’in- rezza, funzionalità ed affidabilità. Per
mico. Gli impianti di climatizzazione Al fine di contenere i consumi ener- vestimento, la valutazione sull’even- quanto riguarda la funzione ristorati-
estiva ed invernale dovranno essere getici, per il condizionamento degli tuale installazione di sistemi per la va si dovrà prevedere l’installazione
di tipo a ventilconvettori a due tubi. ambienti e la produzione dell’acqua produzione dell’energia termica ed di almeno un quadro generale e di un
Gli impianti idrico sanitari di adduzione calda sanitaria si dovrà prevedere elettrica attraverso fonti rinnovabili quadro cucina dedicato.
dell’acqua calda e fredda e di scarico l’installazione di centrali termo-frigo- (vedi impianti fotovoltaici, solari termi- Ulteriori quadri dovranno essere re-
delle acque usate dovranno essere rifere realizzate attraverso l’utilizzo di ci o ibridi). alizzati a servizio delle installazioni
progettati e realizzati nel rispetto delle pompe di calore a Gas (GHP) capaci Notevole importanza sarà ricoperta impiantistiche di tipo meccanico ed
norme tecniche di settore vigenti, in di sfruttare l’energia pulita ed econo- dalla progettazione e dalla realizza- idrico sanitarie sempre rispondenti
particolare la norma UNI 9182 “Im- mica del gas naturale o del GPL per zione di un sistema di gestione, re- alle norme tecniche di settore.
pianti di alimentazione e distribuzione la climatizzazione sia invernale che golazione e controllo integrato che La distribuzione terminale e le dota-
di acqua fredda e calda. - Criteri di estiva degli spazi abitabili di qual- permetterà la parzializzazione ed il zioni degli ambienti dal punto di vista
progettazione, collaudo e gestione”, siasi tipo e dimensione. Tali unità at- controllo degli impianti sopra descritti degli impianti elettrici e speciali saran-
la norma UNI 12056-1/4 “Sistemi di traverso l’utilizzo diretto dell’energia e che contribuirà in maniera consi- no conformi a quanto indicato nelle
scarico funzionanti a gravità all’interno primaria del gas attraverso il motore stente all’efficientamento degli stessi norme CEI, in particolare alla norma
degli edifici” e la norma UNI EN 1825- endotermico sono in gra do di assicu- con conseguente risparmio nei con- CEI 64-8, e risponderanno ai requisiti
1/2 “Separatori di grassi” (qualora rare alte efficienze ed affidabilità, con sumi energetici. di sicurezza prescritti.
nell’ambito dell’intervento si preveda conseguente riduzione significativa Gli impianti elettrici e speciali dovran-
di realizzare una struttura di ristoro). dei costi di gestione. Inoltre, grazie al no essere progettati e rispondenti alle
17
2. PROGETTO PILOTA
2.1 Le Case
Le Case sono state individuate sulla Gli ulteriori complessi immobiliari che
base di vari aspetti, in relazione al valore andranno a completare il progetto-pi- Alte valli Lombarde (7)
simbolico ed identitario dei luoghi, ai lota sono individuati nella mappa qui
Dolomiti (5)
Spinone al Lago Cortina d’Ampezzo
Ponte di Legno
organismi architettonici. dividuare 3 gruppi di Case che, per ca- Appennino (3)
del Progetto Pilota al fine di verificar- saggi e dei territori italiani. Ci sono poi
San Vincenzo
tuato al km 69+470 della SS45bis (come il caso, ad esempio, delle case Cisterna di Latina Torre a Mare
Terracina
2a – Appennino (Via Francigena) Queste tre case fanno capo alla 3a – Basso Lazio
SS 62 “della Cisa” stessa tipologia, il cui riferimento – SS 7 “Appia”
19. Fornovo di Taro, km 93+799, sia insediativo che stilistico – è quello 25. Cisterna di Latina, km 52+067,
Fornovo di Taro (PR) della casa colonica della bonifica ma- Cisterna di Latina (LT)
20. Ripasanta, km 66+045, Berceto remmana. Le caratteristiche principali 26. Acqua Santa, km 104+052, Ter-
(PR) sono la morfologia completamente racina (LT)
pianeggiante, il terreno di pertinenza
Case sul versante emiliano dell’Ap- e il paesaggio agrario. Entrambi gli edifici insistono sull’Ap-
peninno poste lungo uno dei tratti pia, asse costituente il sistema inse-
più impegnativi e suggestivi della Via SS 73 “Senese Aretina” diativo della zona.
Francigena verso Roma. La casa 24. Colonna del Grillo, km 107+000
di Ripasanta è, benché più piccola, Rapolano Terme (SI)
simile – dal punto di vista tipologi- 3b – Murgia e Terra di Bari
co e stilistico – alla Casa Campione Casa situata nel tipico contesto col- SS 16 “Adriatica”
di Berceto Monte Marino, la casa di linare toscano tra Siena e Arezzo in 27. Torre a Mare, km 815+500, Bari
Fornovo di Taro è di costruzione più una zona molto ricca di boschi. (BA)
recente, ed è caratterizzata dalla
presenza di molti ambienti annessi. Dal punto di vista tipologico questa
casa è uguale alla Casa Campione
di Altamura. In questo caso c’è una
relazione diretta con il mare attraver-
2b – Alto Tirreno so dei passaggi pedonali accessibili
Ex SS 1 “Aurelia” dallo spazio esterno sul retro dell’edi-
21. Bolgheri, km 270+358, Casta- ficio.
gneto Carducci (LI)
22. Accattapane, km 261+900, Ca-
stagneto Carducci (LI)
23. S. Costanza, km 254+150, San
Vincenzo (LI)
20
Gruppo 1 - Nord
Saint Rhemy en Bosses – SS 27 del Gran San Bernardo – km 30+500 Saint Rhemy en Bosses (AO)
N° stanze: 4 Note:
Ristorante: SI – Punto Ristoro: NO Complesso di 2 edifici che si fronteggiano
Annesso: ASSENTE lungo la strada, andrà progettato in modo uni-
Conservazione infissi orig: NO tario. Il disegno delle finestre, delle imposte
e dei portoni in legno dovrà essere confor-
Tipo imposte: SCURI
me all’originale storico. Le imposte esistenti
Conservazione imposte orig: NO andranno sostituite con nuovi scuri in legno.
Conservare il manto di copertura a scandole.
Prevedere uno spazio esterno attrezzato di
servizio al bar/ristorante.
Pré Saint Didier – SS 26 della Valle d’Aosta – km 133+370 Pré Saint Didier (AO)
N° stanze: 5 Note:
Ristorante: SI – Punto Ristoro: NO Il disegno delle finestre, delle imposte e dei
Annesso: PRESENTE portoni in legno dovrà essere conforme all’ori-
Conservazione infissi orig: NO ginale storico. Conservare il manto di copertu-
ra a scandole. Prevedere uno spazio esterno
Tipo imposte: PERSIANE
attrezzato di servizio al bar/ristorante.
Conservazione imposte orig: SI
21
2. PROGETTO PILOTA
2.1 Le Case
22
Claviere – SS 24 del Monginevro – km 95+720 Claviere (TO)
N° stanze: 4 Note:
Ristorante: SI – Punto Ristoro: NO Il disegno delle finestre, delle imposte e dei
Annesso: PRESENTE portoni in legno dovrà essere conforme all’ori-
Conservazione infissi orig: NO ginale storico. Prevedere uno spazio esterno
attrezzato di servizio al bar/ristorante.
Tipo imposte: SCURI
Conservazione imposte orig: SI
Spinone al Lago – SS 42 del Tonale e della Mendola – km 46+050 Spinone al Lago (BG)
N° stanze: 6 Note:
Ristorante: NO – Punto Ristoro: SI Il disegno di finestre e portefinestre dovrà
Annesso: PRESENTE essere conforme all’originale storico (cfr. pro-
Conservazione infissi orig: SI getto casa campione di Salò). Prevedere uno
spazio esterno attrezzato di servizio al bar/
Tipo imposte: PERSIANE
ristorante.
Conservazione imposte orig: SI
Ponte di Legno – SS 42 del Tonale e della Mendola – km 145+810 Ponte di Legno (BS)
N° stanze: 7 Note:
Ristorante: SI – Punto Ristoro: NO Il disegno delle finestre, delle imposte e dei
Annesso: ASSENTE portoni in legno dovrà essere conforme all’ori-
Conservazione infissi orig: NO ginale storico. Le imposte esistenti andranno
sostituite con nuovi scuri in legno. Prevedere
Tipo imposte: SCURI
uno spazio esterno attrezzato di servizio al
Conservazione imposte orig: NO bar/ristorante
23
2. PROGETTO PILOTA
2.1 Le Case
24
Limone sul Garda – SS 45 bis Gardesana Occidentale – km 102+121 Limone sul Garda (BS)
N° stanze: 6 Note:
Ristorante: NO – Punto Ristoro: SI Il disegno di finestre e portefinestre dovrà
Annesso: PRESENTE essere conforme all’originale storico (cfr. pro-
Conservazione infissi orig: SI getto casa campione di Salò). Prevedere uno
spazio esterno attrezzato di servizio al bar/
Tipo imposte: PERSIANE
ristorante.
Conservazione imposte orig: SI
25
2. PROGETTO PILOTA
2.1 Le Case
26
Gruppo 2 - Centro
Ripasanta – SS 62 della Cisa – km 66+045 Berceto (PR)
N° di stanze: 9 Note:
Ristorante: NO – Punto Ristoro: SI Edificio di recente ristrutturazione con instal-
Annesso: PRESENTE lazione di nuovi infissi. Necessità di nuovi var-
chi nelle murature portanti e di riapertura di
Conservazione infissi orig: NO
finestre murate in facciata (cfr. progetto casa
Tipo imposte: SCURI INTERNI campione di Berceto, Monte Marino). Preve-
Conservazione imposte orig: NO dere uno spazio esterno attrezzato di servizio
al bar/ristorante.
27
2. PROGETTO PILOTA
2.1 Le Case
28
Gruppo 3 - Sud
Cisterna di Latina – SS 7 Appia – km 52+067 Cisterna di Latina (LT)
N° di stanze: 5 Note:
Ristorante: SI – Punto Ristoro: NO Il disegno di finestre e portefinestre dovrà es-
Annesso: NO sere conforme all’originale storico. Prevedere
Conservazione infissi orig: NO la sistemazione dello spazio esterno attrezza-
to al servizio del bar/ristorante
Tipo imposte: PERSIANE
Conservazione imposte orig: SI
29
2. PROGETTO PILOTA
2.2 Casa campione – Salò
Il progetto di recupero della Casa Camera tipo A Piano seminterrato Piano terra
Campione di Salò prevede l’utilizzo Camera tipo B
della Casa come struttura ricettiva e Camera tipo C
del Magazzino adiacente come locale Stanza tipo D
per la ristorazione.
Bagni
La Casa è un edificio compatto di due
Spazi Comuni
piani fuori terra e un piano seminter-
rato con logge a tre archi sul fronte Servizi al piano
principale, tipologia molto diffusa nel- Distribuzione
le Case Cantoniere della zona.
In particolare la Casa avrà 7 stanze
da letto con bagno di cui 3 di tipo A, 2
di tipo B, una di tipo C e una di tipo D.
Al piano terra è prevista la stanza con
accessibilità per i disabili e bagno a
norma. Sempre al piano terra c’è an-
che la sala Reception/Colazioni. Piano primo Piano sottotetto
Il piano sottotetto è allestito con una
sauna a disposizione degli ospiti della
casa.
30
Pianta Piano seminterrato - 1:100 Pianta Piano terra - 1:100
31
2. PROGETTO PILOTA
2.2 Casa campione – Salò
32
La Casa - Camera Tipo A
2. PROGETTO PILOTA
2.2 Casa campione – Salò
Il ristorante occupa i locali dell’ex- no al quale ruota la costruzione dello Piano terra
magazzino, oggetto di una recente spazio. Le pareti vetrate assicurano
opera di consolidamento strutturale. permeabilità e donano leggerezza a
L’edificio è composto da un volume tutto l’insieme.
con un corpo di fabbrica di impianto
irregolare che segue l’andamento del-
la strada secondaria su cui affaccia,
ed è a due piani. Il progetto prevede
la realizzazione di un volume vetrato
esterno, lungo il fronte longiudinale
verso la casa cantoniera, e l’apertu-
ra di un nuovo accesso sul fronte sud Schema funzionale
verso la terrazza. Questi due inter-
venti fanno sì che anche gli ambienti Sale
del ristorante al piano terra possano Cucina
fruire appieno della relazione con gli Bagni
spazi esterni e con la vista sul lago. Ambienti di servizio Piano primo
I due ambienti principali del piano ter- Spogliatoi
ra saranno occupati da una sala con Distribuzione
un piccolo banco bar e dalla cucina,
mentre il grande ambiente al piano
superiore ospiterà una sala caratte-
rizzata da elementi architettonici spe-
cifici quali l’altezza interna e la struttu-
ra a vista del tetto in legno.
Al centro della sala è presente una
postazione di servizio in legno e vetro
che, nascondendo un montacarichi di
collegamento con la cucina sottostan-
te, diventa il punto di riferimento intor-
39
2. PROGETTO PILOTA
2.2 Casa campione – Salò
40
La Casa e il Ristorante - Corte interna
2. PROGETTO PILOTA
2.2 Casa campione – Salò
Il progetto di recupero della Casa Camera tipo A Piano terra Piano primo
Campione di Berceto Monte Marino Camera tipo C
prevede l’utilizzo della Casa per la Bagni
ristorazione al piano terra, struttura Spazi Comuni
ricettiva al primo piano e come spazio
Ambienti di servizio
per eventi al piano sottotetto.
Sale
La Casa è un edificio compatto di due
piani fuori terra e un piano sottotetto Cucina
ed ha subito dei recenti lavori di con- Spogliatoi
solidamento strutturale. È una delle Distribuzione
sei case costruite contestualmente la
realizzazione della strada della Cisa
nel periodo napoleonico. Per questo
motivo presenta una tipologia edilizia
e caratteristiche estetiche differenti
dal classico prototipo della Casa Can-
toniera. Piano sottotetto
In particolare la Casa avrà 6 stanze
da letto con bagno privato, 4 di tipo A,
e 2 di tipo C. Al piano terra è prevista
la stanza con accessibilità per i disa-
bili e bagno a norma. Sempre al piano
terra, oltre al Ristorante c’è anche lo
spazio Bottega/Reception/Colazioni.
Il piano sottotetto è adibito a spazio
eventi per mostre, conferenze e altre
attività culturali.
44
Pianta Piano terra - 1:100
45
2. PROGETTO PILOTA
2.3 Casa campione – Monte Marino
46
Pianta Piano sottotetto - 1:100
47
2. PROGETTO PILOTA
2.3 Casa campione – Monte Marino
Il progetto di recupero della Casa A. Al piano terra è prevista la stanza specchi d’acqua, in diretta relazione Camera tipo A
Campione di Sabini, presso Altamu- con accessibilità per i disabili e bagno con un grande spazio aperto da pian- Bagni
ra, prevede l’utilizzo della Casa per a norma. tare ad uliveto Ambienti di servizio
la ristorazione al piano terra e come Il progetto del ristorante prevede la Sale
struttura ricettiva al primo piano. chiusura dello spazio porticato al pia- Cucina
La Casa è un edificio di una tipologia no terra con delle vetrate in ferro. Uno
Distribuzione
molto diffusa nella zona con due pia- dei due ambienti così ricavati ospiterà
ni fuori terra, un porticato e due ampi la sala Reception/Colazioni, mentre
terrazzi al primo piano che affacciano in un’altro ambiente, sempre al piano
sul paesaggio circostante dal tipico terra, è previsto uno spazio con sedu-
carattere agricolo. te più informali da usare come wine-
In particolare la Casa avrà 5 stanze bar. il progetto sfrutta inoltre l’ampio
da letto con bagno privato, tutte di tipo spazio all’aperto con terrazze e due
56
Pianta Piano terra - 1:100
57
2. PROGETTO PILOTA
2.4 Casa campione – Sabini
58
Vista esterna
2. PROGETTO PILOTA
2.4 Casa campione – Sabini
Vista esterna
Vista esterna
ST R U M E N T I D I I N T E RV E N TO
DESIGN
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.1 Tipologie di ambienti e loro arredo
Le pagine che seguono riportano Sedute Letti Le Case in cui è prevista la presen-
le modalità di intervento nei diver- Sd1 � Poltrona pelle Lt1 � Letto matrimoniale za del ristorante avranno spazi, per
si ambienti delle Case Cantoniere Sd2 � Panca ristorante Lt2 � Letto a castello dimensioni e conformazione, adatti
attraverso la descrizione delle loro Sd3 � Pouf senza schienale Lt3 � Letto a castello matrimoniale ad ospitare questa funzione. Il risto-
caratteristiche funzionali e degli ele- Sd4 � Pouf con schienale e maniglia rante è sempre composto da una
menti di design utilizzati. Sd5 � Panca stanza da letto Accessori cucina (con aree destinate, secon-
Ogni elemento è individuato da un Sd6 � Sgabello basso ferro e legno Ac1 � Comodino su ruote do la normativa, alla preparazione,
codice univoco ed è descritto nelle h. 45 cm Ac2 � Rella alla cottura e al lavaggio), una o più
sezioni seguenti del Manuale. Sd7 � Sgabello medio ferro e legno sale per il servizio ai tavoli, servizi
Gli elementi di arredo e di design sono h. 55 cm Totem igienici e locali accessori (spogliatoi
descritti in questa sezione, la sezione Sd8 � Sgabello alto ferro e legno h. Tm1 � Totem ad incasso per il personale, magazzini, ecc..).
successiva (4. Strumenti di intervento 80 cm Tm2 Totem libero Le sale possono essere utilizzate per
– Edile) descrive gli elementi architet- servire i pasti, per la colazione degli
tonici utilizzati, e le soluzioni impianti- Tavoli Lampade ospiti della Casa ma anche, quelle
stiche e strutturali previste. Tv1 � Tavolino con maniglia Lp1 � Applique con arredo più informale come diva-
Tv2 � Tavolo 60x70 piastrelle Lp2 � Applique con piastra ni, tavolini bassi e poltroncine, per
Tv3 � Tavolo 60x70 gomma Lp3 � Lampada a sospensione momenti di relax al di fuori dei ca-
Tv4 � Tavolo 70x250 piastrelle Lp4 � Lampada piantana nonici orari del pranzo e della cena.
Tv5 � Tavolo 70x250 legno Lp5 � Lampada bar In una sala (preferibilmente quella più
Tv6 � Tavolo reception 80x270 Lp6 � Lampada scaffale vicina all’ingresso principale) dovrà
legno Lp7 � Lampada da tavolo esserci un banco destinato al servizio
Lp8 � Lampada nera con scritta di beverage, alla caffetteria e alla pre-
Scaffali stencil parazione delle colazioni. Lo spazio
Sf1 � Scaffalatura con il bancone è quello che meglio si
Sf2 � Scaffalatura con tavolo a presta ad accogliere gli ambienti in-
ribalta formali per i momenti di svago e relax
Sf3 � Scaffalatura con tavolo a all’interno della casa.
ribalta e ante in vetro
68
Sedia regista
personalizzata Tv3 Tv2 Lp8
Dotazione di arredi
Banco
Bar
Sd2 Sd3 Tv2
Un punto bar/ristoro sarà comun- Dotazione di arredi
que sempre presente anche in quel-
le case che non hanno il ristorante. -- Banco bar di sviluppo medio 9ml
Questo si configura come un ambien- conforme alle 4 soluzioni delle 3
te con un piccolo banco (del tutto si- case campione
mile a quello presente nei ristoranti) -- Tavolo 60x70 con rivestimento in
con la possibilità di preparare anche maiolica bianca lucida - Tv2
piccoli pasti freddi. Anche qui ci sa- -- Tavolo 60x70 con rivestimento in
ranno degli spazi con sedute infor- forbo nero - Tv3
mali che possono essere usate come -- Tavolino con maniglia - Tv1
luogo di relax da parte degli ospiti. -- Poltrona in pelle - Sd1
-- Panca - Sd2
-- Pouf senza/con maniglia - Sd3/
Servizi Sd4
Dovrà sempre essere presente al- -- Sgabello basso/alto - Sd6/Sd8 Tv3
meno un servizio igienico, composto -- Sedia regista con gambe in faggio
da bagno e antibagno con lavello. È e tessuto personalizzato
preferibile che i bagni siano due, divisi -- Applique da banco - Lp5
per sesso, e, in ogni caso, è neces- -- Applique da quadro - Lp6
sario che un bagno sia accessibile ai -- Lampada a sospensione - Lp3
disabili. -- Lampada tipo Nuova Seminara
1930/35/40 Lp3
Camere Bagni
Le tipologie delle stanze per gli ospi- Per le case della zona sud Italia, il I bagni delle camere da letto devono
ti sono sucettibili di molte variazio- pavimento sarà in pastine di cemento tutti avere la seguente dotazione:
ni in funzione della caratteristiche 20 x 20 cm, spessore 2 cm, in due lavabo, tazza, bidet e doccia con box.
spaziali e dimensionali specifiche di tonalità montato a scacchiera o a tinta I piatti doccia avranno una misura
ogni ambiente. Bisogna sempre pre- unita. minima di 80x90cm ma è preferibi-
vedere una stanza, preferibilmente Tutte le camere da letto presentano le, dove gli spazi lo consentono, che
al piano terra dell’edificio, accessi- un lambrì di sola verniciatura in smal- siano da 80x100cm o 80x120cm.
bile ai disabili. A questo proposito, to satinato fino ad un’altezza di 60 Il pavimento dei bagni sarà in cemen-
saranno da evitare quegli interventi cm dal pavimento, inglobando nello tine 20 x 20 cm sp 20 mm (tinta unita,
edilizi che prevedono l’accessibilità stesso colore lo zoccolo battiscopa di scacchiera, fantasia ad elica) per
attraverso ascensori o montascale. 12 cm di altezza. Il resto della parete le zone alpine, nord e centro italia.
In ogni caso le tipologie delle stanze sarà verniciato con tinta lavabile colo- Mentre saranno in cotto artigianale 12
possono essere ricondotte ad almeno re RAL 9010 fino al soffitto tinteggiato x 12 cm sp. 20 mm per le case della
4 casi. dello stesso colore. zona sud Italia.
Per il rivestimento a pavimento è Anche i lambrì varieranno di colore Tutte le tipologie dei pavimenti saran-
previsto l’uso di parquet prefinito in a seconda delle localizzazioni del- no trattate dopo la posa con vari pas-
essenza rovere, con doghe aventi le case: zone alpine NCS S 2500-N saggi di stesura idro-oleo repellente.
larghezza di 140 mm, lunghezza va- (grigio), per la zona nord Italia NCS S Le pareti saranno tutte rivestite fino
riabile fra 800 e 2100 mm, con spes- 4005-G20Y (verde), per la zona cen- ad una altezza 97,5 cm con mattonel-
sore finito 10 mm di cui strato nobile tro Italia NCS S 4005-Y50R (fango), le bianche formato 7,5 cm x 15 cm e
2,5 mm. per la zona sud Italia NCS S 2005- chiuse in alto da una fila di mattonelle
La finitura sarà trasparente opaco ef- G20Y (verde). nere stesso spessore di formato 5 x
fetto naturale mentre la tonalità del 20 cm.
legno sarà: per le zone alpine scelta Il resto delle pareti sarà verniciato a
unica con colore chiaro, per la zona smalto semilucido fino al soffitto.
nord Italia scelta unica con colore All’interno dei box doccia il rivesti-
miele, per la zona centro Italia scel- mento in maiolica è previsto fino
ta unica con colore scuro. Le doghe all’altezza di quest’ultimo.
dovranno essere prive di alburno e
fiammature.
72
Dotazione camere da letto
Tipo A
Sd1
74
Tipo B
75
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.1 Tipologie di ambienti e loro arredo
Tipo C
Sd5
Ac2 Guardaroba
77
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Sedute
Sd1
Poltrona in pelle
Scala 1:10
78
79
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Sedute
Sd2
Panca ristorante
Scala 1:20
80
Struttura a vista in legno massello di faggio evaporato, lucidato come da cam-
pionatura con impregnanti ecologici a base di acqua, lucidatura finale a spiri-
to, profondità della seduta 45 cm totali, realizzata da:
1. gambe: lati esterni dritti, lati interni rastremati, sezione 2,5x2,5 cm alla
base e 4,5x4,5 cm in testa, h 36,5 cm;
Scala 1:5
81
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Sedute
Sd3, Sd4
Pouf, Pouf con schienale e maniglia
Sd5
Panca stanza da letto
Scala 1:10
84
85
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Sedute
Scala 1:10
86
Scala 1:10
87
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Tavoli
Tv1
Tavolino con maniglia
Scala 1:10
88
89
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Tavoli
Tv2, Tv3
Tavolo 60x70: Piastrelle, Gomma
Tv2:
Piano di spessore totale 30 mm for-
mato da multistrato ignifugo da 20 mm
su cui saranno incollate le maioliche
10x10 cm, bianco lucido. Stuccatura
tipo Mapei antigrasso color nero. Rifi-
nitura laterale perfettamente compla-
nare con il piano con piatta da 3 cm
in ferro nero predisposta di cieca per
l’avvitamento lungo il bordo, 2 ogni
lato.
Tv3:
Piano di spessore totale 30 mm for-
mato da multistrato ignifugo da 28 mm
su cui sarà direttamente incollato il
gomma tipo Forbo (sp. 2mm). Rifinitu-
ra laterale perfettamente complanare
con il piano con piatta da 3 cm in ferro
nero predisposta di cieca per l’avvita-
mento lungo il bordo, 2 ogni lato.
Scala 1:10
90
Scala 1:10
91
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Tavoli
Tv4, Tv5
Tavolo 70x250: Legno, Piastrelle
Scala 1:20
92
Stralcio Scala 1:20
93
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Tavoli
Tv6
Tavolo reception 80x270, Piastrelle
Scala 1:20
94
Scala 1:20
95
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Scaffali
Sf2:
Variante con tavolo in legno di abete,
fissato direttamente al piano ad h. 75
cm, spesso 6cm, stessa finitura della
libreria. Gamba di appoggio 5x5cm
fissata a pavimento.
Sf3:
Variante con ante costituite da una
cornice in legno (larghezza 8cm) e
specchiatura in vetro trasparente a
chiudere la parte inferiore dello scaf-
fale fissate ai montanti tramite cernie-
re a scatto regolabili.
Scala 1:20
96
Scala 1:20
97
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Letti
Lt1
Letto matrimoniale
Scala 1:20
98
99
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Letti
Lt2
Letto a castello
Scala 1:20
100
101
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Letti
Lt3
Letto matrimoniale a castello
Ac1
Tavolo su ruote con funzione comodino
Scala 1:10
104
Scala 1:10
105
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Accessori
Ac2
Rella
Scala 1:10
106
Scala 1:10
107
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Lampade
Lp1, Lp2
Applique, applique con piastra
Applique (Lp1)
L’applique fissa è semplicemente co-
stituita da un supporto tubolare cavo di
diametro Ø15 mm. Sarà dotata all’estre-
mità di una tige Ø10 per l’avvitamento del
portalampada, che sarà dotato diretta-
mente di una catenella interruttore. L’at-
tacco a parete è formato da una rosetta
cava di 80 mm di diametro, spessore 10
mm, che andrà a nascondere il sistema
di collegamento elettrico e di attesa per
il fissaggio della lampada. Paralume in
lamiera 10/10 smaltata bianca all’inter-
no e sulla superficie esterna. Rosetta e
mensola di attacco in nero opaco.
Lampada:
Led a luce calda (2.700K) attacco E14
Scala 1:10
108
109
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Lampade
Lp3
Lampada a sospensione
Lampada:
Led a luce calda (2.700K) attacco
E27
Scala 1:10
110
Lp4
Lampada piantana
Lampada:
Led a luce calda (2.700K) attacco
E27
Scala 1:10
111
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Lampade
Lampade (2):
Led a luce calda (2.700K) attacco
E14
Scala 1:10
112
113
3. STRUMENTI DI INTERVENTO - DESIGN
3.2 Schede tecniche - Lampade
Lp8
Lampada con scritta stencil
Lampade (2):
Tipo Osram LEDinestra 9 W/827 ADV
FR S14s a luce calda (2.700K)
Pavimentazioni Pv5 – colore Giallo Siena Rivestimenti/Tinteggiature metro - lucidi colore bianco “talco”
Stanze, Ristoranti/Punti ristoro, Pv5s – colori Giallo Siena /Bianco Stanze, Corridoi e scale, Ristoranti/ Ri4 – Maioliche in gres porcellanato
Spazi Comuni: Antico posate a scacchiera Punti ristoro, Spazi Comuni: smaltato gruppo B1B formato 5x20
Pavimento in legno prefinito essen- Ri1 – lambrì in smalto murario se- spessore 6.5 mm tipo CESI serie
za Rovere sp. 10 mm, strato nobile Bagni: milucido h. 60cm (stanze, corridoi e metro – lucidi colore nero
2,5 mm tipo Listone Giordano Clas- Pavimento in cementine 20x20 cm. scale) o h. 87cm (Ristoranti e spazi Ri5 – Smalto murario opaco da
sica PRIMA 140 tipo Manzani Graniglie Tinta unita comuni) sopra le maioliche fino al soffitto
Pv2/Pv2s/Pv3/Pv3s/Pv4/Pv4
Pavimenti Pv1a Pv1b Pv1a Pv1c
s/Pv5/Pv5s
Pv2/Pv2s/Pv3/Pv3s/Pv4/Pv4
Pavimenti Pv1a Pv1b Pv1a Pv1c
s/Pv5/Pv5s
119
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne
Gruppo 1 - Nord
Camera - Esempio
Scala 1:20
120
Gruppo 1 - Nord
Bagno - Esempio
Scala 1:20
121
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne
Gruppo 2 - Centro
Camera - Esempio
Scala 1:20
122
Gruppo 2 - Centro
Bagno - Esempio
Scala 1:20
123
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne
Gruppo 3 - Sud
Camera - Esempio
Scala 1:20
124
Gruppo 3 - Sud
Bagno - Esempio
Scala 1:20
125
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Sanitari
Sn1a
Lavabo 53 cm
Accessori di completamento
-- Sifone lavabo da 1 SIF 270
-- Piletta di scarico con chiusura a
pressione “shut rapid” con troppo
pieno PLSR 60
-- Piletta di scarico diretto “free
flow” con troppo pieno PLSF 60
-- Staffa di fissaggio per lavabi so-
spesi F86
126
Sn1b
Lavabo 70 cm
Accessori di completamento
-- Sifone lavabo da 1 SIF 270
-- Piletta di scarico con chiusura a
pressione “shut rapid” con troppo
pieno PLSR 60
-- Piletta di scarico diretto “free
flow” con troppo pieno PLSF 60
-- Staffa di fissaggio per lavabi so-
spesi F86
127
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Sanitari
Sn1c
Lavabo sottopiano
Accessori di completamento
-- Sifone lavabo da 1 SIF 165
-- Sifone lavabo da 1 SIF 270
-- Piletta di scarico con chiusura a
pressione “shut rapid” con troppo
pieno PLSR 60
-- Piletta di scarico diretto “free flow”
con troppo pieno PLSF 60
128
Sn2a Sn2b
Vaso con scarico a pavimento Vaso con scarico a parete
Vaso con scarico a pavimento tipo Vaso con scarico a parete tipo Simas
Simas - Londra LO901 - Londra LO911
129
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Sanitari
Sn2c
Vaso monoblocco e cassetta
Accessori di completamento
-- Cassetta a zainetto con coper-
chio LO 922
-- Batteria di scarico ad aria doppio
flusso per cassetta monoblocco
D21
-- Rubinetto a squadro art. 120006
-- Coprivaso in legno colore bianco
con cerniere cromo LO 004
-- Scatola viti di fissaggio F81
130
Sn3
Bidet monoforo con brida
Accessori di completamento
-- Sifone lavabo/bidet da 1 art.
120042
-- Gruppo bidet monoforo art. 30004
-- Batteria bidet monoforo art.
30007
-- Batteria bidet tre fori art. 300015
-- Cannuccia a squadro niplex
lavabo/bidet art. 120008
131
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Sanitari
Sn4a
Piatto doccia in acrilico
132
Sn4b
Box doccia in alluminio
133
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Rubinetterie
Rb1a Rb1b
Miscelatore lavabo monocomando Miscelatore lavabo bicomando
134
Rb2a Rb2b
Miscelatore bidet monocomando Miscelatore lavabo bicomando
135
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.1 Finiture interne - Rubinetterie
Rb3a Rb3b
Miscelatore termostatico per doccia Set completo doccia
Miscelatore termostatico per doccia Set completo doccia tipo Cristina Ru-
esterno tipo Cristina Rubinetterie binetterie Serie Impero IM 161 con
Serie Diario DI 486 con colonna gire- miscelatore bicomando da incasso
vole, soffione anticalcare ispezionabi- con saliscendi, flessibile, doccetta e
le, doccetta anticalcare con supporto soffione anticalcare, finitura Cromo.
scorrevole e flessibile LONG LIFE,
finitura Cromo.
136
137
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
Sc1, Sc2
Scala interna e Balcone
Scala - 1:20
138
139
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
Pol1
Portone in legno bugnato
Pol2
Portone in legno alla mercantile
Fl1
Finestra in legno tripartita
Finestre e porte finestre in legno sa- zati a base di oli e resine vegetali privi La persiane sono formate da una in- N.B.
ranno realizzate con profili di sezione di resine acriliche, alchiliche, biocidi e telaiatura perimetrale a sezione varia- Le presenti specifiche valgono per
70×83 mm. in legno lamellare a tre isoalifati; bile: 45x70 con traversa superiore ed tutte le tipologie di finestre e portefie-
strati (23+24+23) di prima scelta. I La verniciatura dei serramenti è com- inferiore 45x100, lamelle fisse da 90 stre in legno (cod. Fl1, Fl2, Fl3, Fl4,
vetricamera saranno a doppia lastra posta da impregnante a protezione con passo regolare di 5cm (1cm su PFl1, PFl2)
(lastra esterna del tipo basso emissi- della lignina superficiale, intermedio prospetto) incorniciate da due profili
vo) con camera in Argon e dovranno neutro come isolante per l’umidità, 10x20 su entrambi i lati della persiana.
rispettare i requisiti di trasmittanza entrambi a flow-coating, copertura di Ogni anta è predisposta di zanzariera
del Decreto Interministeriale del 26- fondo e finitura a base di resine in- fissa con profilo in legno a sezione
6-2015. novative in emulsione acquosa, che 5x20 avvitata direttamente sulla cor-
Comprensivi di: controcasse; anco- riducono la demolizione dello strato nice interna.
raggi vari alle murature e travi nonchè di legno sul quale è ancorata la verni- La rete può essere rimossa facilmente
alla pavimentazione; coprifili interni; ce. Vernice di finitura opaca all’acqua dalla sua sede per manutenzione della
due cerniere per anta finestra e tre pigmentata per esterno di colre RAL stessa e del telaio della persiana.
per porta finestra tipo certificato an- 9010 - Bianco puro.
tieffrazione per portanza minima di La sigillatura sarà con silicone acrilico
80 kg ognuna; cremonese di chiusu- colorato come la vernice. Il reggivetro
ra con maniglia in ottone; ferramenta è ricavato dallo stesso profilo dell’an-
per ancoraggio; legno trattato con tre ta e sarà del tipo “squadrtao”. Goccio-
mani di impregnante di tipo ecologi- latoio integrato in legno nel traverso
co-naturale con una prima mano di inferiore con Doppia Guarnizione in
impregnante trasparente colorato ad TPE termoplastico espanso tubolare
olio (resa 15 mq/lt) su legno prepara- a norme UNI 9122/2 a tenuta termica
to a regola d’arte e spazzolatura dopo e acustica.
4 ore con successiva applicazione
della seconda mano con fondo ad olio
(resa di 17 mq/lt), terza mano dopo
12/24 ore previa spazzolatura, l’appli-
cazione di finitura ad olio con filtro UV
fisico (resa di 20 mq/lt); prodotti utiliz-
Scala - 1:20
144
145
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
Fl2
Finestra in legno
Scala - 1:20
146
Fl3
Finestra tripartita con specchio
147
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
Fl4
Finestra tripartita con arco
148
Scala - 1:20
149
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
PFl1
Portafinestra in legno
150
Scala - 1:20
151
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
PFl2
Portafinestra in legno con arco
152
153
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
154
Ff1
Finestra in acciaio
PFf1
Portafinestra in acciaio
Scala - 1:20
156
Finestra in acciaio Portafinestra in acciaio
Abaco dei nodi Abaco dei nodi
157
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Edifici
Pi1, Pi2
Porta a battente ad 1 anta, a 2 ante
Scala - 1:20
158
Ps1, Ps2
Porta scorrevole a scomparsa e esterna
Pe1
Pavimentazione esterna - Ciottolato
Scala - 1:20
160
Pe2
Pavimentazione esterna - Basolato
Scala - 1:20
161
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Spazi aperti
Pe3
Pavimentazione carrabile in terra solida
(eventuale)
Scala - 1:50
163
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Spazi aperti
Rc2
Ricovero Auto/Moto
(eventuale)
Scala - 1:50
164
Re1a
Recinzione esterna
Scala - 1:50
165
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.2 Elementi architettonici - Spazi aperti
Re1b
Recinzione esterna su muretto
Scala - 1:50
166
Re2, Re3
Cancello carrabile e ciclopedonale
Re2 - Carrabile:
Dim L. min 4,50mt L max. 5,20mt mo-
torizzato a doppia anta battente su
cerniere o scorrevole.
Re3 - Ciclopedonale:
Dim L. min 0,80mt L max. 1,10mt a
un’anta battente su cerniere.
Scala - 1:50
167
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.3 Aspetti impiantistici
Impianti meccanici
Efficientamento energetico ridurre il fabbisogno elettrico, rispetto ad -- Quadro elettrico contenente la sezio-
un’equivalente pompa di calore EHP, limi- ne di potenza e la scheda elettronica
Pompa di calore a gas tipo ghp di controllo e visualizzazione su di-
tando l’impegno elettrico ad una
La pompa di calore dovrà essere abbinata splay dell’unità e delle sicurezze.
La Pompa di Calore tipo Aisin TOYOTA al il modulo idronico AWS per utilizzo con
GHP con motore endotermico alimentato terminali tipo ventilconvettori e dotata di -- Impiego di gas refrigerante R410A
a gas metano o GPL è in grado soddisfare W-kit, costituito da scambiatore di calore, a ridotto impatto ambientale (ODP =
le esigenze di riscaldamento, raffredda- valvola termostatica e sistema di controllo 0), NON TOSSICO e NON INFIAM-
mento e produzione di acqua calda sani- della pompa di circolazione, al fine di poter MABILE.
taria (ACS). recuperare il calore residuo del motore e
L’unità è installabile all’esterno ed è equi- dei fumi.
paggiata dei sistemi di sicurezza richiesti -- Funzionamento a portata variabile
dalla legislazione vigente (realizzazione di gas refrigerante e controllo elet-
Caratteristiche principali: tronico del flusso mediante la varia-
locale tecnico non necessaria).
E’ caratterizzata da una elevata efficienza zione del numero di giri del motore
-- Produzione di energia frigorifera con e n° 2 compressori tipo SCROLL
stagionale grazie al recupero termico del temperature esterne comprese tra
calore di raffreddamento dei fumi di scari- multistadio (progettati ed ottimizzati
-10°C e +43°C. per il funzionamento con R410A) a
co e del motore endotermico, dall’adozio-
ne di scambiatori con elevata superficie di capacità variabile ad alta efficienza
scambio, di compressori scroll di elevate -- Produzione di acqua calda a 65°C da innestati in sequenza da una frizione
prestazioni, da bassa rumorosità e ad convogliare al preparatore di acqua elettromagnetica comandata elettro-
un’ottimale gestione della velocità dei ven- calda sanitaria, come recupero ter- nicamente.
tilatori. La pompa di calore GHP è in grado mico del calore di raffreddamento
di prelevare fino al 75% di energia rinno- del motore e dei fumi di scarico, con
vabile dall’aria durante il normale funzio- temperature esterne comprese tra
namento; inoltre la presenza del motore -20°C e +43°C.
endotermico e la condensazione dei gas
esausti, assicurano un ulteriore contributo -- Produzione di energia termica con
gratuito alla produzione di energia termica temperature esterne comprese tra
da destinarsi alla preparazione dell’acqua -10°C e +21°C.
calda sanitaria.
Tale unità consente di ridurre l’impatto -- Motore endotermico alimentato a
ambientale del 40%, sfruttando il recupero gas metano o GPL ad alto rendimen-
del calore del motore e dei gas di scarico to, ciclo Otto, n°4 cilindri, gestione
ed il contributo rinnovabile dell’aria; inoltre, elettronica, montato su supporti an-
l’uso del motore endotermico permette di tivibranti al fine di minimizzare la tra-
smissione delle vibrazioni.
168
169
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.3 Aspetti impiantistici
170
Schema tipo centrale
di climatizzazione
171
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.3 Aspetti impiantistici
172
Impianti elettrici
173
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.3 Aspetti impiantistici
I quadri di bassa tensione, nel seguito de- i conduttori di neutro e di protezione do-
nominati ANS “assemblaggi non in serie”, vranno essere chiaramente identificabili.
dovranno corrispondere alle norme CEI Tutti i cablaggi dovranno essere eseguiti
17-13 e verificare le tensioni di prova am- rispettando le prescrizioni delle norme tec-
messe dalla norma. La corrente nominale niche di settore.Tutti gli interruttori e le ap-
dei circuiti interni agli ANS avranno carat- parecchiature di ciascun quadro dovranno
teristiche fissate dalla norma di buona tec- portare per pannello, sotto l’elemento
nica, in modo che le sovratemperature e interessato, un’etichetta che ne identifi-
la tenuta al corto circuito, per sforzi elettro- chi la funzione (art. 287 D.P.R. 547/55),
dinamici, delle diverse parti non superino i dovrà essere allegata certificazione di
limiti specificati dalle norme. conformità e di prova, in ottemperanza a
Gli ANS dovranno essere costruiti con quanto previsto dalla norma CEI 17-13/3
materiali atti a resistere alle sollecitazio- per i quadri ANS. Sulla parte superiore o
ni meccaniche, elettriche e termiche che inferiore del quadro dovranno essere re-
possono verificarsi in servizio normale. alizzate idonee aperture per il passaggio
Le distanze in aria, superficiali e di sezio- dei cavi. L’interno del quadro dovrà essere
namento, la scelta della sezione dei con- accessibile mediante la mobilità di alcuni
duttori di fase e di neutro, dovranno essere pannelli per la manutenzione o sostituzio-
conformi alle succitate norme. ne di apparecchi e cavi.
Gli ANS saranno proporzionati, in modo Gli interruttori ed altre apparecchiature in
da resistere alle sollecitazioni derivanti da esecuzione di tipo modulare (17,5 mm)
corto circuito. Tutti i conduttori dovranno saranno fissate ad innesto su un profilato
essere identificati almeno alle estremità; sagomato DIN.
174
Impianti speciali
175
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.3 Aspetti impiantistici
Impianti speciali
176
177
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St1
Sarcitura delle lesioni con iniezioni
St3
Cucitura di lesioni
182
St4
Inserimento architrave
su apertura esistente
Nelle aperture dove è stata riscontrata profilato HEA140 con perfori Ø25 (S275jr).
l’assenza di architrave si procederà all’in- 10) Inserimento chiavarde Ø12/30 (10.9)
serimento di tale elemento strutturale per e loro serraggio.
evitare dissesti sulle volte che vanno ad 11) Previa rimozione puntellatura della
intestarsi su tali aperture. muratura, applicazione di rete elettrosal-
Tale intervento si articola nelle seguenti data inferiore Ø6/10x10 (B450c) saldata
lavorazioni: alle putrelle e getto a spruzzo di malta
1) Smontaggio dell’infisso compreso con- cementizia con additivo antiritiro per uno
trotelaio. spessore di 3cm.
2) Puntellamento della volta superiore per 12) Riempimento dell’involucro tra i profi-
una superficie di 2,5x2,5m con angolari a lati e sopra i profilati, con malta fluida di
contrastarne la spinta. sabbia (rapporto a/c=0,8) e cemento con
3) Puntellamento della muratura sovra- additivo antiritiro.
stante l’apertura. 13) Sigillatura finale sia sulla parte esterna
4) Rimozione della parte di volta che sarà con malta e scaglie di pietre a contrasto,
sostituita dall’inserimento del profilato in sia della parte interna con ricostituzione
acciaio. della volta (con forzatura di laterizi).
Il nuovo profilato dovrà avere i 2 appoggi 14) Nella parte interna tra laterizi esistenti
sulle mazzette ciascuno di 30cm. e quelli inseriti andrà iniettata della resina
5) Esecuzione di traccia e rimozione della in pressione (0,5atm).
parte di muratura interna dove sarà inseri- 15) Al di sotto (intradosso) della zona
ta la putrella interna. (volta) dove si è verificato il dissesto (con
6) Realizzazione sugli appoggi di letti di distacco e/o cedimento di laterizi) si proce-
malta cementizia (sp. 3cm) con additivo derà alla riparazione della stessa.
antiritiro con annegata rete elettrosaldata 16) Seguiranno tutte le lavorazioni di finitu-
Ø 6/10x10 (B450c ). ra (Intonacatura, rasatura e tinteggiatura).
7) Inserimento del primo profilato in accia-
io HEA 140 (S275jr) con perfori Ø 25.
8) Esecuzione delle perforazioni nella mu-
ratura dietro il profilato per inserimento
chiavarde.
9) Esecuzione traccia sulla parte esterna
della muratura ed introduzione secondo
183
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St5
Placcaggio architravi in muratura
St6
Incatenamenti
187
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St7
Sarcitura lesioni su laterizi di solai
188
St8
Cuci-scuci
189
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St9
Placcaggio muratura
St10
Iniezioni per riaggregazione esecuzione
a) valutazione della qualità della muratura nuendo il quantitativo d’acqua nella malta;
mediante saggi in profondità possibilmen- f) lavaggio attraverso l’introduzione di
te estesi a tutto lo spessore. Se questo acqua nei perfori in modo da eliminare le
non fosse possibile deve essere effettuato polveri e saturare i materiali originari che
l’esame mediante percussione della mu- tenderebbero a disidratare la miscela. In
ratura, carotaggio o indagini di tipo non tal modo si può anche verificare l’esisten-
distruttivo (termografie, ultrasuoni, geora- za di lesioni nascoste grazie alla fuoriu-
dar...); scita di acqua;
b) se l’intonaco esistente non è in buono g) procedendo dal basso verso l’alto
stato o se è addirittura assente, scarnitura iniettare la miscela a bassa pressione
dei giunti, sigillatura degli stessi insieme (< 2 atm.) per evitare la formazione di
alle lesioni. pressioni all’interno della massa muraria
c) scelta dei punti per le iniezioni in numero e le conseguenti coazioni con le cortine
di 2-4 al mq in base alla diffusione delle esterne. Chiusura dei fori con cunei di
fessure e al tipo di struttura. Nelle mu- legno o di sughero e prosecuzione del
rature in pietrame le perforazioni devono consolidamento rispettando il previsto
essere eseguite in corrispondenza dei piano di lavoro. A seguito dell’indurimento
giunti ad una distanza che, in relazione della miscela, asportazione degli ugelli e
alla compattezza del muro, varia dai 60 sigillatura delle sedi con malta. Le iniezio-
agli 80 cm. Nelle murature di mattoni pieni ni devono essere eseguite dal piano più
la distanza tra i fori non deve superare i basso dell’edificio al piano più alto;
50 cm; h) controllo della diffusione della miscela
d) esecuzione di perforazioni orizzontali all’interno della massa muraria mediante
con il trapano a sola rotazione. Se lo spes- carotaggi che devono essere effettuati
sore risulta inferiore a 60-70 cm le inie- solo a stagionatura avvenuta o prove so-
zioni si effettuano su una sola faccia della niche.
muratura e interessano almeno i due terzi
della profondità; se, invece, supera i 70
cm, si opera su entrambe le facce;
e) posizionamento degli ugelli o boccagli
per una profondità di almeno 10-15 cm,
con sigillatura degli stessi con la stessa
miscela d’iniezione resa più densa dimi-
192
St11
Nuova apertura in breccia
193
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St12
Piolatura solaio
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4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St13
Cordolo metallico
196
St14
Tetto in legno
197
4. STRUMENTI DI INTERVENTO - EDILE
4.4 Aspetti strutturali
St15
Rafforzamento solaio con fibre di carbonio
Fasi di intervento
1. Riduzione del carico permanente gra-
vante sul solaio mediante posa di puntelli
ad alta portata.
2. Regolarizzazione delle superfici me-
diante levigatrice orbitale ed arrotonda-
mento degli spigoli con raggio 20 mm,
pulizia e depolverizzazione. Sabbiatura
accurata dell’intera superficie oggetto del
rinforzo al fine di eliminare polvere, grasso
parti friabili, vecchie vernici e tutto quello
che può pregiudicare una buona adesione
per le lavorazioni seguenti. Qualora il cal-
cestruzzo si presentasse eccessivamente
degradato con la presenza di ferri d’arma-
tura a vista, effettuare un primo intervento
di ripristino strutturale.
3. Formazione dei compositi CFRP di rin-
forzo a flessione con stratificazione varia-
bile lungo l’asse dei travetti realizzati con
tessuti unidirezionali in fibre di carbonio ad
alto modulo (E=390 Gpa) da 400 gr/mq.
4. Controllo polimerizzazione a 48 ore,
scarico e rimozione puntellatura.
5. Prove sui compositi per il controllo di
accettazione dei materiali e la rilevazione
delle caratteristiche meccaniche e dei co-
efficienti riduttivi.
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St16
Vespaio con casseri in polipropilene
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NOTE
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