Tra centro e periferia
Lo studio della L2 assume dimensioni vaste di tipo
formativo e culturale: formativo in quanto diretto
a coloro che vorrebbero operare con e attraverso
le lingue straniere; Culturale perché destinato ha
una dilatazione del concetto di lingua verso tutto
ciò che si investe.
La lingua portoghese e parlata da oltre 250
milioni di persone sparse in quattro continenti.
Il termine ‘periferia’, dal greco PERIPHERIA,
significa ciò che porta in-torno, una linea curva
che tornando sopra se stessa la chiudo uno
spazio. Dal canto suo il termine centro nasce nel
momento in cui se ne disegna la circonferenza, la
cosiddetta periferia. Pertanto, possiamo dire che
la periferia non potrebbe essere costituita in
assenza di un punto centrale attorno a cui
svilupparsi.
Pertanto, possiamo dire che portoghese è una
lingua periferica? Qual è il suo centro?
Se per l’Impero Romano e per la cristianità il
centro era Roma virgola non è tuttavia da
dimenticare che uno dei tre luoghi per eccellenza
della sacralità medievale, oltre a urbe e a
Gerusalemme, era Santiago de Compostela, luogo
in cui la tradizione ritiene sia stato rinvenuto il
corpo dell’apostolo di Cristo San Giacomo in
maggiore.
Fondamentale centro di pellegrinaggio europeo
da cui ebbero origine la storia della lingua
portoghesi, diventa così un punto centrale per il
diffondersi della cultura nell’intera Europa.
Il gallego portoghese, infatti, per tutto il secolo
XIII e se nella prima metà del secolo successivo
diventa per l'intera penisola iberica la lingua della
lirica, della poesia religiosa e profana, d'amore e
di scherno, cantata da giullari, trovatori, nobili e
re come D. DINIS, re del Portogallo.
E non è un caso che proprio in questo momento il
soglio pontificio sia stato varcato da un Papa
portoghese, Giovanni XXI.
Il Portogallo rimarrà e ancora oggi e un centro di
riferimento sociopolitico e soprattutto linguistico
di un espansione territoriale su quattro continenti
(Europa, Africa, Asia e America Latina).
nel panorama complessivo mondiale attualmente
8 paesi (escludendo Macao dove ciò nondimeno
esistono a forte storia linguistica lusitana) anno
lingua ufficiale il portoghese (oltre al Portogallo in
Europa virgola in Brasile in America Latina; Capo
Verde, Guinea Bissau, Sao Tomé e Princìpe,
Angola e Mozambico in Africa: timor est in Asia) e
più di 250 milioni di persone utilizzano questa
lingua, nelle sue varianti dialettali.
È senz'altro vero che il Brasile non è solo samba
ma e considerevole contributo che questa danza
e la bossa Nova ardo ha portato alla cultura
contemporanea mondiale. A questo tipo di
musica possiamo accostare l'ormai noto Choro
(complesso strumentale popolare brasiliano) e la
particolare capoeira, un'arte marziale danzante di
origine africana caratterizzata da movimenti
armoniosi ed espressivi.
Nell'ambito portoghese si è ormai ampiamente e
internazionalmente diffuso il nostalgico fado,
cantato da voce profonde drammatiche come
quella di Amalia Rodrigues.
e al samba, allo choro e alfaedo si associa
l'intraducibile saudade (sodade nella variante
brasiliana e nell’Africa lusofona) quel sentimento
di melanconia, nostalgia, speranza, citazioni del
passato e fede nel futuro, senso di morte di
perdita, stato d'animo, tristezza che duole ma di
cui ci si compiace, insomma virgola che definisce
accomuna il popolo lusitano diffuso per il mondo.
anche nel lessico italiano vediamo l'influenza
della lingua lusitano: alcuni tipi di piante quali
ananas, bambù, banana, cocco, mango, o il cobra
(che per i portoghesi indica qualsiasi tipo di
serpente) oppure capirò, tucano, piranha e
ancora barocco, che indica una perla irregolare
una roccia frastagliata, o la voce mandarino
originata dalla realizzazione fonetica
portoghesizzata del termine cinese Mantrin, con
il valore di ‘consigliere’, ‘ministro’.
Oggi, secondo i dati forniti da World Almanac, il
portoghese è diventato la sesta lingua madre più
parlata al mondo (dopo il cinese, l’hindi, l'inglese,
lo spagnolo e il russo), la terza lingua occidentale,
nonché la seconda lingua romanza dopo lo
spagnolo.
E portoghese occupa quindi il centro di una
semicirconferenza su cui punti potrebbero essere
collocati Brasile, i paesi africani di lingua
portoghese le zone asiatiche di timor est e
Macau.
La lingua portoghese vive la necessità, a livello
nazionale e internazionale virgola di essere
ricollocata. Un paio di esempi riguardanti questo
e la scelta compiuta dalla Fao, l'organizzazione
per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni
unite che nel ventaglio delle lingue ufficiali non
contempli il portoghese. Eppure, l'obiettivo di
questa organizzazione internazionale è quello di
elevare i livelli di nutrizione e gli standard di vita
prevalentemente nei paesi in via di sviluppo e tra
i paesi membri della Fao nella fascia dei paesi del
terzo mondo ben 7 sono di lingua portoghese, tra
essi la Guinea Bissau che è tra i 10 paesi più
poveri al mondo e Brasile che è ben noto per la
miseria che si vive nelle favelas e per lo stato di
emergenza dettato dal fenomeno dei meninos de
rua.
Inutile dire quanto il lavoro di mediazione virgola
di analisi degli strumenti di disanima delle
problematiche presenti all'interno di questi paesi
sarebbe affrontato con maggiore competenza
approfondimento se anche la lingua portoghese
entrasse a far parte della rosa delle lingue ufficiali
della Fao, così come dell’ONU
lo stesso si dica per il territorio italiano. Nei libri
di scuola la cultura portoghese è relegata una
mezza pagina nel capitolo sulle scoperte, dove si
parla di Vasco da Gama o di Ferdinando
Magellano. Non si può re, dunque virgola in
rilievo l'importanza, la centralità, la diffusione che
oggi questa lingua possiate nel mondo: che ha
una lingua parlata nella nazione territorialmente
più estesa è più popolato dell’America Latina; Che
ha una lingua commercialmente così rilevante
che, solo in Brasile, l'Italia fattura annualmente
oltre due miliardi di euro di esportazione e quasi
tre miliardi di euro in importazione ; Che è la
lingua di circa due milioni di turisti che ogni anno
arrivano in Italia.
Di fronte a questi dati non è quindi giustificabile
l'assenza nel nostro paese del portoghese in
ambito scolastico punto la soppressione
all'interno della scuola di alcune realtà
linguistiche non va vista come percorso di
semplificazione in un sistema di mediazione
culturale, né come valorizzazione e adeguata
considerazione di una lingua rispetto ad un'altra.
Nel sistema educativo italiano in portoghese
triste assente. Eppure, il 97% dei bambini già
dalle scuole elementari studia oggi una lingua
straniera: soprattutto l'inglese, segue per
francese virgola di tedesco e lo spagnolo.
Alcune leggi nazionali e regionali in Italia
prevedono criteri e tipi di intervento per favorire
l'educazione interculturale e l'integrazione
scolastica degli alunni stranieri punto nel 1975,
per esempio, una direttiva del Consiglio d'Europa
prevedeva per i figli delle lavoratori immigrati
l'insegnamento sia della lingua d'origine sia di
quella dello Stato di accoglienza punto nel 1982
l’UNESCO rafforzava l'importanza di inserire
all'interno delle scuole insegnanti che
conoscessero la lingua del paese d'origine del
ragazzi immigrati.
Per questa ragione l'Italia virgola di 10 settembre
1982, emanò il D.P.R n°722 quel fine di
promuovere l'insegnamento della lingua della
cultura del paese d'origine, ordinandolo
quell’insegnamento delle materie obbligatorie
compresa nel piano di studi.
Nel 1998, poi, l'articolo 36 della legge 40/1998
affermava quanto segue: “la comunità scolastica
deve accogliere le differenze linguistiche culturale
come valore da porre a fondamento del rispetto
reciproco, dello scambio fra culture della
tolleranza”
In Italia contiamo infatti oltre 40.000 migranti
stranieri di lingua portoghese: 30.691 provenienti
dal Brasile, 4285 dal Portogallo, 3749 dalle isole
di Capo Verde, 986 dall’Angola, 233 dal
Mozambico, 96 dalla Guinea Bissau. Ossia, circa
l'1,8% degli immigrati italiani parla portoghese.
Da non sottovalutare l'adozione internazionale: il
bambino l'adolescente adottato da una famiglia
italiana risulta essere a tutti gli effetti un cittadino
italiano, quindi non conteggiato tra gli studenti
stranieri punto secondo dati Istat forniti nel 2006
all'interno dei 6500 permessi di soggiorno per
adozioni straniere in 6,9% proviene dal Brasile.
Tradurre e interpretare oggi significa dunque
mediare all'interno di una comunità sempre più
multiculturale affinché gli spazi si abbreviano, si
riducano e si contraggano sempre di più.