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L’ Impresa

Per definire l’impresa purtroppo non possiamo avvalerci dell’apporto del Codice Civile,
in quanto la parola impresa non è contemplata. L’art. 2082 c.c, recita: “ l’imprenditore
è colui che esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della
produzione di beni e servizi”, quindi conseguentemente, possiamo definire l’impresa
quell’attività economica esercitata dall’imprenditore al fine della produzione di beni e
servizi.
In Italia vi sino principalmente tre tipi d’impresa: le imprese individuali, le società di
persone e le società di capitali.

IMPRESA INDIVIDUALE

L’impresa individuale è un’impresa di proprietà di un singolo individuo, il quale ha pieni


diritti sul reddito che ne ricava ed è pienamente responsabile di qualunque perdita
essa possa subire. Nella prospettiva di voler costruire un’entità economica più grande
o allargare il giro d’affari di un’impresa individuale già esistente, l’imprenditore dovrà
fare nuovi investimenti e quindi investire nuovi capitali. Una possibile fonte di
capitali(quasi l’unica probabilmente) è trovare un altro individuo con risorse proprie
disposto a costituire una società di persone.

LE SOCIETA’ DI PERSONE

La società di persone è l’accordo d’affari con il quale due o più persone condividono la
proprietà di un’impresa e sono solidalmente responsabili per qualsiasi perdita da essa
subita. In una società può verificarsi la circostanza che uno dei soci diriga l’impresa
mentre l’altro fornisca semplicemente il capitale o che, ancora, i soci siano entrambi
attivi nella società.
Le società di persone si distinguono in: società in nome collettivo (S.n.c) e società in
accomandita semplice (S.a.s.).
Le società di persone si caratterizzano, soprattutto, per la piena responsabilità dei
propri soci nei confronti dei creditori, infatti: nella S.n.c. la responsabilità dei soci è
solidale e illimitata, ciò significa che se l’impresa è in perdita, ciascun socio è
individualmente responsabile dei debiti; nella S.a.s. i soci si distinguono in due
categorie: accomandatari o amministratori, che rispondono in solido ed illimitatamente
con la società, e accomandanti che sono responsabili solo nei limiti della quota loro
conferita.
SOCIETA’ DI CAPITALI

Le società di capitali, a differenza delle società di persone, godono di un’autonomia


patrimoniale, il che significa che ha un’esistenza separata da quella delle persone che
la costituiscono. Essa quindi, non cessa di esistere quando uno dei proprietari,
un’azionista, decide di vendere le proprie azioni o muore.
La proprietà di una S.p.A. è divisa tra tutti gli azionisti. Gli azionisti originari sono le
persone che hanno contribuito con denaro o altre risorse a costituire la società. Gli
azionisti sono quei soggetti che attraverso il loro apporto di danaro, hanno contribuito
alla formazione del capitale sociale ed hanno, quindi, diritto ad una quota degli utili
della società. La S.p.A. ottiene i fondi per gestire i propri affari dalla vendita di
questi diritti di proprietà. Generalmente una persona che possiede delle azioni può
rivenderle ad altri. Nella maggior parte delle società per azioni, soprattutto in quelle
grandi, le azioni possono essere rivendute a chiunque; i proprietari di una S.p.A. non
sono dunque, necessariamente, le persone che hanno acquistato in origine le azioni. A
volte, alo scopo di impedire a terzi di acquistare il controllo delle società, possono
essere previste delle restrizioni sui diritti dei proprietari di vendere le azioni.
Gli azionisti delle S.p.A. ottengono un reddito sul loro investimento personale in due
modi. Primo, attraverso la distribuzione, solitamente annuale, dei dividendi, che sono
la quota di utile non reinvestito destinato alla remunerazione dei soci ( ricavi delle
vendite dei beni prodotti o dei servizi venduti). Il secondo modo in cui gli azionisti
sperano di percepire un rendimento, è tramite i guadagni in conto capitale. Vi è un
guadagno in conto capitale quando il prezzo delle azioni aumenta di valore.
Gli azionisti hanno responsabilità limitata, ciò significa che essi non sono responsabili
per somme superiori a quanto loro conferito alla società. Per contro gli imprenditori, o
i soci di una società di persone, sono responsabili di qualunque debito che la società
non riesce a pagare. Un azionista può perdere tutto il denaro che egli conferisce
inizialmente, ma non più di questo. Se voi, ad esempio, acquistate delle azioni della
Telecom, in caso di fallimento di quest’ultima, potete perdere tutto ciò che avete
investito, ma nessuno potrà certamente farvi pagare i debiti della Telecom con il
vostro patrimonio personale. Un azionista di una società di capitali, tranne il caso dei
soci accomandatari di una S.a.p.a., ha dunque molte preoccupazioni in meno di un socio
di una società di persone. Alla peggio, infatti, le sue azioni perderanno completamente
valore.
VANTAGGI e SVANTAGGI

I principali vantaggi di possedere azioni di una società di capitali sono che le azioni
possono essere vendute rapidamente) senza peraltro costi aggiuntivi, ad esempio costi
notarili) e dal vantaggio che gli azionisti hanno responsabilità limitata. Tali vantaggi
hanno fatto della S.p.A. la principale forma di organizzazione delle imprese di grandi
dimensioni.
I vantaggi delle società di persone, per contro, consistono essenzialmente in un minor
costo di costituzione e di gestione, in minori formalità amministrative ed in procedure
più snelle.

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