Grammatica
Trattazione seria e rigorosa, con Note di grammatica storica e comparata
Lessico per temi radicali
Elenco alfabetico dei temi radicali greci più significativi e più produttivi nell’ambito
delle lingue moderne
Lezioni
Inserti grammaticali e batterie di esercizi e versioni finalizzati all’acquisizione
di competenze linguistiche e di traduzione
Apparati
Cappelli introduttivi ai brani e note esplicative, volti a contestualizzare i passi
e a favorire la comprensione globale del testo greco, anche senza l’ausilio sistematico
del vocabolario
Testo Guida
Testo integrale d’autore (nella fattispecie, Luciano e Lisia), parcellizzato nel corso dei
volumi e provvisto di una traduzione progressivamente meno completa
ma più operativa
Approfondimenti Mito/Storia
Riflessioni mitologiche, storiche, narrative a corredo dei brani
Ἑνὶ λόγῳ/In una parola
Attenzione al lessico greco e alla sua permanenza nella lingua italiana
Παράλληλα/Comparazioni
Paralleli tra italiano, latino e greco, atti a favorire la conoscenza profonda dei rispettivi
costrutti morfosintattici
Ἑλληνικὴ παιδεία/Cultura greca
Viaggio nella Grecia antica alla scoperta di grandi temi di civiltà
Ἔκφρασις/Descrizione letteraria di un’immagine
Riflessione letteraria e iconica, con attività mirate
Ἑλλάδος περιήγησις/In viaggio nel mondo greco
Rubrica geografica finalizzata alla corretta collocazione delle principali città di lingua
e cultura greca
Per verificare le competenze
Attività individuali e di gruppo mirate al ripasso e alla verifica, con uno sguardo
ai giorni nostri
Μέθοδος
Corso di lingua e cultura greca
Grammatica
Saggio pdf del volume cartaceo. Il libro in digitale in adozione conterrà verifiche interattive Loescher Editore - Vietata la vendita e la diffusione
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Referenze fotografiche:
Adam Eastland Art + Architecture/Alamy Stock Photo: p. 9; © Photography by Jeremy Villasis/Getty Images: p. 13; Dea Picture Library su licenza Fratelli Alinari: p. 17;
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delle attività culturali e del turismo: p. 33; Guerriero B, Bronzo di Riace, metà del V secolo a.C.; Reggio Calabria, Museo Nazionale. Archivi Alinari, Firenze: p. 42; Rilievo
di cavaliere, I secolo a.C.; New York, Metropolitan Museum of Art. www.metmuseum.org: p. 44; Lekythos attica con donne al telaio, Pittore di Amasi, 550-530 a.C.
circa.; New York, Metropolitan Museum of Art. www.metmuseum.org: p. 58; Rilievo con tre Muse da Mantinea, Scuola di Prassitele, IV secolo a.C. Photo By DEA/G.
NIMATALLAH/De Agostini/Getty Images: p. 71; Kore n. 674 da Atene, 500 a.C. circa; Atene, Museo dell’Acropoli. Marie Mauzy/Scala, Firenze: p. 76; Patroclo e Menelao,
copia di un originale del IV secolo a.C., 1579. Firenze, Loggia dei Lanzi: p. 91; Demostene, copia romana di un originale del II secolo d.C. Commons Wikimedia: p. 93;
Gufo, coppa a figure rosse. www.ancient.edu: p. 96; Il Moscoforo, 570 a.C. circa; Atene, Museo dell’Acropoli. DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze: p. 111; Interno di
kylix con Elena e Priamo; Tarquinia, Museo Archeologico Nazionale Tarquiniese. Foto Scala, Firenze – su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e
del turismo: p. 113; Statuetta di Alessandro a cavallo; Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Foto Scala, Firenze – su concessione del Ministero dei beni e delle attività
culturali e del turismo: p. 118; Guerriero caduto dal basamento est del Tempio di Aphaia a Egina (Grecia), 500-480 a.C. circa; Monaco, Staatliche Antikensammlungen
und Glyptothek. Digital Image 2007 (c) Hip/Scala, Florence: p. 143; Lastra con sei giovani che si esercitano in attività atletiche dalla necropoli ateniese del Ceramico,
510 a.C. circa; Atene, Museo Nazionale Archeologico. (c) Photograph by Erich Lessing: p. 149; Bassorilievo con trireme militare ateniese, 400 a.C.; Atene, Museo
dell’Acropoli. White Images/Scala, Firenze: p. 155; Atena separa Alcioneo da Gea, fregio dell’Altare di Pergamo, Firomaco e collaboratori, 164-156 a.C.; Berlino, Staatliche
Museen. Digital Image 2009 (c) BPK, Berlin/Photo Scala, Florence: p. 171; Cavalcata degli efebi, particolare del fregio ovest del Partenone, Fidia e allievi, 447- 438
a.C.; Londra, British Museum. DeAgostini Picture Library, concesso in licenza ad Alinari: p. 175; Battaglia fra Greci e Persiani, particolare del Sarcofago di Alessandro da
Sidone, 310 a.C. circa; Istanbul, Istanbul Arkeoloji Muzerleri. DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze: p. 176; Busto di Solone, copia romana da un originale greco
del V secolo a.C.; Firenze, Galleria degli Uffizi. Copyright Photo Scala, Florence – su concessione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo: p. 188;
Interno di una kylix con il dio Eros: p. 205; Dioniso sdraiato, dal basamento est del Partenone, 447–433 a.C. circa; Londra, British Museum. Commons Wikimedia: p.
208; Kylix con scena di simposio. Archivio D’Anna: p. 211; Fregio del Partenone con processione di portatori d’acqua, Fidia, 445-438 a.C.; Atene, Museo Archeologico
Nazionale. Commons Wikimedia: p. 222; Caccia al leone di Alessandro Magno ed Efestione, 320 a.C. circa; Pella, Museo Archeologico. Archivio D’Anna: p. 226; Stele
raffigurante opliti e un carro trainato da cavalli, 490 a.C. circa; Atene, Museo Archeologico Nazionale. © DeAgostini Picture Library/Scala, Firenze: p. 237; Donne lapite,
dal basamento ovest del Tempio di Zeus a Olimpia. QEDimages/Alamy Stock Photo: p. 244; Bronzetto di Eros dormiente, III-II secolo a.C.; New York, Metropolitan
Museum of Art. www.metmuseum.org: p. 248; Lekythos attica con scena di gineceo. Archivio D’Anna: p. 254; Coppa raffigurante un lanciatore di giavellotto; Fiesole,
Museo Archeologico. ® 1998, Foto Scala, Firenze: p. 261; Cippo funerario raffigurante un corsa di atleti dalla Sicilia, VI secolo a.C; Palermo, Museo Archeologico della
Fondazione Mormino. Dea Picture Library su licenza Fratelli Alinari: p. 281; Interno di kylix attica con giovane dedito alla pesca, da Atene, Pittore Ambrosios, 510-500
a.C. circa; Boston, Museum of Fine Arts. (c) Museum of Fine Arts, Boston. All rights reserved/Scala, Firenze: p. 334.
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“Per me è greco…”, suona l’espressione sconsolata, ormai proverbiale, di chi non ci capisce nulla,
risuonata certamente più volte anche in qualche liceo-ginnasio, dove il greco antico, come osservava
Giorgio Pasquali già nel 1930, «non s’impara, si finge d’impararlo. Quei pochi che hanno buona voglia,
e l’imparano per davvero, studiano poi per lo più lettere e divengono alla loro volta professori di greco,
tanto più valorosi quanti più sforzi hanno dovuto fare per impadronirsi di questa linguaccia; e così il
circolo è chiuso. Gli altri, superata la maturità, si affrettano a dimenticare persino l’alfabeto (o almeno
le maiuscole)». Nessuna meraviglia se l’attività scolastica di un professore di greco, nella divertita
opinione dei più, ha ormai i pittoreschi connotati di una stramberia e quella dei discenti
le fattezze di una complicata sfida da cui uscire al più presto, niente meno che con la follia.
Eppure “c’è del metodo in questa follia”, come diceva il tenace Polonio nell’Amleto shakespeariano.
E trovare un metodo – una strada che ci permetta di leggere in lingua originale, con il gusto di capire
e capendo di gustare, alcuni dei testi fondanti del pensiero e della cultura occidentali – è una sfida
intellettuale di cui non è ancora stato trovato l’eguale.
Il modo migliore per imparare una qualsivoglia lingua – lo sanno bene quelli che insegnano le lingue
vive, e il greco a suo modo lo è ininterrottamente da trentotto secoli, una durata che non teme confronti
– è imparare il lessico, nel caso specifico accessibile solo mediante i testi greci.
Conoscere le parole, naturalmente, non basta per capire davvero. Occorre conquistarsi, poco per volta,
anche i meccanismi delle loro combinazioni, le regole del gioco della lingua, cioè la grammatica.
Il volume di Teoria offre una trattazione il più possibile completa, che si sforza di spiegare le
“eccezioni” ricollocando i fenomeni sul loro sfondo storico, che fornisce costantemente indici di
frequenza delle varie forme (specie dei verbi) e che tenta di focalizzare gli aspetti dove la sensibilità
linguistica dei Greci pare più lontana dalla nostra. I volumi di Esercizi sono il cuore e il motore di tutto
il corso e risequenziano la teoria in un ordine “didattico”, con l’anticipazione di alcune trattazioni
importanti. Accanto agli esercizi graduati, vengono proposti due testi integrali, La storia vera di Luciano
per il volume 1 e Per l’uccisione di Eratostene di Lisia per il volume 2, da leggere in modo graduale e sempre
più autonomo, con il riconoscimento e l’interpretazione delle parti di teoria svolte sino a quel momento.
Esercizi e Teoria, poi, sono corredati da alcune rubriche ricorrenti, che illustrano i fatti essenziali di storia
della lingua, richiamati là dove servono, i rapporti tra greco e latino, e soprattutto il lascito del greco al
lessico intellettuale e quotidiano (le radici greche del “nostro bagaglio di concetti” e del “nostro greco
quotidiano”), con continui rimandi a un ricco lessico per radici che compare in versione essenziale alla
fine della Teoria e in forma integrale online.
Tutto ciò nasce da una convinzione che gli autori – C. Neri per la Teoria, G. Alvoni, R. Batisti e M.
Olivieri per gli Esercizi – hanno condiviso sin da principio. Il greco non è sentito abbastanza come
“lingua”, come qualcosa che s’impara per gradi e con un approccio basato anche sulla memoria del
senso delle parole e del lessico, e sull’esperienza dei costrutti, non solo sulla conoscenza delle regole
e delle forme morfologiche (“Prof., so le declinazioni, ma non so tradurre!”).
Che cosa si cerca di fare? Anche se non si può trattare il greco come le lingue vive e parlate, bisogna
farlo vivere almeno in quel contesto armonico e coerente che è, nel nostro caso, un testo, un autore,
un’epoca; e occorre non ritardare troppo, per esigenze “del sistema grammaticale”, alcune parti
importanti. Ci si propone, in sostanza, un andamento “circolare” degli argomenti, con anticipazioni,
approfondimenti e riprese.
Il sistema grammaticale e il suo metalinguaggio sono risultati cognitivi importanti che possono essere
compiutamente procurati dallo studio delle lingue classiche, e sono garantiti da una grammatica rigorosa
e “tradizionale” nell’impianto, dove tutte le cose sono “al loro posto”. E alla fine dovremo anche riconoscere
che l’obiettivo primario è l’accessus ad auctores, o almeno ai testi, e che gli obiettivi principali restano pur
sempre la «comprensione dei testi greci e latini» e «leggere, comprendere e tradurre» (dalle Indicazioni
Nazionali). Una comprensione possibile, morso dopo morso, con… Μέθοδος.
C. N.
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