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L’ASTRATTISMO

Nel 1909 nacque a Monaco di Baviera la Nuova associazione degli artisti di Monaco, che
comprendeva anche Kandinskij, Marc e anche musicisti e letterati. Marc vedeva in questi
artisti che facevano parte dell’associazione un sentimento espresso in modo spirituale, e fu
lui a collegare questa nuova associazione con i fauves tedeschi. L’influenza dei Fauves si
può notare dai colori intensi e corposi che sono svincolati dall’oggetto. Per esempio nel
Ritratto del ballerino Alexander Sacharoff, il colore rosso intenso dell’abito è in contrasto
con le ombre che sono tutte blu, verdi e arancio. Nel 1911 questa nuova associazione di
artisti si divise e Kandiskij e Marc furono tra quelli che fondarono il cavaliere azzurro.
Questo nuovo gruppo di artisti era contrario alla società contemporanea, che veniva
definita come materialista e poco spirituale, quindi era anche contro l’impressionismo.
Secondo Marc infatti, per trovare le leggi che la natura nasconde bisogna non riprodurla
ma distruggerla e non accontentarsi delle apparenze. Quindi il cavaliere azzurro aveva lo
scopo di rappresentare la dimensione spirituale della realtà e secondo loro l’arte aveva la
capicità di stimolare la crescita spirituale dell’osservatore.E proprio per questo la loro arte
venne definita “Espressionismo lirico”.

KANDINSKIJ
Uno dei maggiori esponenti dell’astrattismo è Kandindkij, che fu professore al Bauhaus di
Weimar e membro del gruppo Il cavaliere Azzurro. Secondo lui in ogni tipo di arte si
avverte una tendenza all’innaturalismo e all’astrazione, e inoltre lui scrive che
l’insegnamento più importante viene dalla musica perché questa non usa i suoi mezzi per
imitare la natura ma per esprimere l’interiorità dell’artista, e può essere definita astratta.
Quindi secondo lui l’artista non deve avere come scopo l’imitazione della natura ma la
creazione di un arte che riesca a esprire il suo mondo interiore.
Prmo acquerello
Secondo Kandindkij anche la pittura deve essere astratta, cioè non figurativa ma
caratterizzata da forme che sono libera dal legame con l’oggetto fisico e che non hanno
nulla di riconoscibile, in questi modo si da appunto vita alla spiritualità. La bellezza viene
quindi ottenuta solo attraverso le forme e i colori che non hanno nessuna connessione con
oggetti esistenti. Ed è proprio questo che Kandindkij riesce a raggiungere nel primo
acquerello astratto, ovvero un foglio caratterizzato da chiazze di colore e segni di matita e
penna. L'opera appare come una composizione giocosa, eseguita di getto senza un disegno
né uno schema compositivo, e l’unico elemento unificante è il vuoto di colore del foglio
che rappresenta il confine delle forme colorate. Anche qui, come nella musica, ci sono dei
toni dominanti e ricorrenti, ovvero gli accostamenti di colori come per esempio il grigio-
azzurro e il giallo aranciato.
Composizione sesta è una grande tela realizzata da Kandinskij nel 1913 in cui non c’è più
nulla di riconoscibile e l’artista si libera dalla schiavitù delle forme della natura proponendo
una serie di linee curve e di colori che hanno o scopo di rappresentare la fine del mondo,
un diluvio nel quale le forze della natura sono trasformate in colori che creano qualcosa di
nuovo. In alto a destra le linee si allontanano dall’intenso blu notte come se quello fosse il
punto da cui parte l’esplosione e sono proprio queste linee che sostengono la
composizione dando una direzione alle chiazze di colore.

MONDRIAN
La scuola dell’astratto si diversifica in due scuole, quella di Kandinsky e quella di Mondrian:
mentre in Kandinsky l’astratto assume la forma del colore, in Mondrian assume la forma
geometrica. Inizialmente Mondrian era un pittore che si esprimeva con le tecniche
dell’Impressionismo e del post-impressionismo. Nel 1910 l’artista inizia un graduale
processo di astrazione della realtà e in pochi anni le sue opere si semplificano fino a
raggiungere forme geometriche pure. Mondrian inoltre intende l’astratto come la pura
espressione geometrica dell’anima, e bandisce le linee curve perché secondo lui ricordano
ancora troppo il mondo reale. Invece una caratteristica comune tra Kandinsky e Mondrian
è la loro visione della figura del pittore che viene considerato non solo un artista, ma anche
un profeta del mondo nuovo, quello cioè che non avrà più bisogno della materia, che e non
sarà più dedito alle cose di questo mondo attuale, che ormai contempla solo la propria
interiorità astratta.

Il neoplasticismo è un movimento artistico che inizia nel 1917 e segna la fine della
prima fase delle avanguardie storiche del primo Novecento. Questo avviene
contemporaneamente all’uscita della rivista De Stijl che propone l’astrattismo di Mondrian
e del gruppo degli astrattisti geometrici. Il gruppo De Stijl affermava l’esigenza di un
linguaggio astratto di tipo geometrico, da utilizzare in tutti gli ambiti artistici: pittura,
scultura, architettura e design. L'attività del movimento è anche fondamentale per gli
sviluppi della architettura moderna. L'uso di forme elementari e di colori primari
caratterizza questa corrente che ha in comune con il Bauhaus la ricerca di una
collaborazione tra le varie forme dell'arte. Il Neoplasticismo è inoltre caratterizzato da un
linguaggio molto esplicito con la presenza di valori mistici e qualche volta irrazionali. Può
essere considerato il movimento che apre le porte alle nuove correnti artistiche del
dopoguerra come il Costruttivismo, il Purismo e il Tardo-Espressionismo.

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