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Caro Alfa,

Ti scrivo per raccontarti di questi miei giorni diversi…


Nelle ultime 3 settimane il mio stile di vita si è molto discostato dal concetto di normalità.
La diffusione del Virus Sars-CoV-2 ha stravolto completamente la quotidianità nel nostro paese.
L’altissima infettività di questo ceppo virale ha costretto le istituzioni ad adottare severe misure
restrittive per contenere il dilagare dell’epidemia.
Tali norme ridefiniscono il concetto di libertà individuale, in ampio contrasto con quelli che sono i
valori costituzionali e di libero arbitrio che hanno portato alla creazione dell’area Schengen.
Dal 19 giugno 1990,data in cui è stata firmata la convenzione di Schengen, l’Europa ha gettato uno
dei moderni pilastri del concetto di libertà di movimento; creando di fatto un area di ventisei stati
nella quale abbiamo sempre potuto spostarci a nostro piacimento.
Purtroppo però, alla luce di quanto sta succedendo tale diritto ci è stato privato, arrivando
addirittura ad una tanto necessaria quanto opprimente quarantena, al fine di evitare il sovraccarico
del nostro sistema sanitario.
Lo stesso sistema che negli ultimi anni è stato vittima di continui tagli finanziari che lo hanno
lentamente messo in ginocchio.
Tutto ciò ha avuto inizio a partire dalla Spending Review del 2012; una decreto volto al
contenimento dei danni causati dalla crisi finanziaria del 2009.
Le conseguenze di tali tagli ai fondi destinati alla sanità hanno causato una mancanza di personale
medico ed infermieristico e di attrezzature necessarie a supportare gli effetti del virus nelle fasce di
popolazione più deboli, quali anziani ed immunodepressi.
Personalmente penso che il contenimento forzato della popolazione sia, adesso come adesso, un
tardivo quanto disperato tentativo del governo (non solo italiano) di correre ai ripari a fronte di una
sin troppo leggera gestione della fase pre-pandemica in termini di reattività a segnali già chiari. Per
molto, troppo tempo, si è continuato a parlare di una influenza poco superiore alla media.

Le cause, infatti, che hanno portato l’Italia ad essere il paese con il più alto tasso di mortalità
causato dal Covid-19 sono due: l’età media estremamente alta della popolazione (seconda al mondo
dopo il Giappone) e l’importanza socio culturale che il concetto di famiglia allargata riveste nella
cultura italica.
Da noi infatti i nonni e gli anziani sono praticamente dei secondi genitori che sopperiscono alle
mancanze causate dall’assenza dei genitori stessi.
Sarebbe stato sufficiente adottare il modello Sud Coreano tale per il quale il governo, una volta
individuato il primo caso, avrebbe dovuto effettuare un censimento virale della popolazione
effettuando il tampone a tutte le persone dell’area interessata; in tale maniera si sarebbe arrivati ad
un contenimento repentino e totale della diffusione del virus.
Personalmente ritengo infatti che non vi sia stata una risposta sufficientemente repentina al
problema.
Purtroppo, le pandemie ci sono sempre state, basti pensare che negli ultimi 20 anni ne abbiamo
avute ben tre (AIDS del 1981, influenza A H1N1 del 2009/2010 ed ora, l’attuale che stiamo
affrontando).
Al momento non siamo ancora arrivati al picco pandemico e pertanto si prospetta ancora un lungo
periodo di reclusione forzata, sperando che non vi sia la necessità di ulteriori inasprimenti delle
misure cautelative. La storia insegna che la curva di un contagio si esaurisce tendenzialmente in
undici mesi. Spero che questo Covid-19 si rilevi tanto forte quanto rapido.
Ci sono tante testimonianze di invisibili pestilenze che hanno colpito l’umanità nel corso dei secoli;
due grandi esempi nella storia del nostro paese sono il Decameron di Boccaccio e i Promessi sposi
di Manzoni.
Entrambe le opere fanno riferimento a due differenti ondate di peste nera che colpirono l’Italia nelle
rispettive metà del 1300 e 1600.
Con queste premesse non posso far altro che consigliarti di non sottovalutare niente di tutto ciò che
è legato a tale virus. Voglio sperare che ciò non accadrà mai viste le già gravi sofferenze che tutta
popolazione sta subendo in questo momento storico che mai nessuno scorderà.

Scena tratta dall’animazione Paperman..

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