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Antropologia Filosofica

Prof. Margherita Venetucci 16 Febbraio

Testi:
 Emerich Coreth, Antropologia Filosofica, Morscelliana Brescia.
 Nunzio Galantino, Sulla via della persona: La riflessione sull'uomo: storie, epistemologia, figure e
percorsi, Edizioni Paoline.
 Sabino Palumbieri, L’uomo questa meraviglia, antropologia filosofica Vol 1, Urbaniana University
Press
 Antropologia Filosofica: Antropologia = uomo, se non è accompagnato può essere polisemantico
(molti significati)
 Antropologia culturale, una antropologia che parla dello status umano dal punto di vista di
cultura, antropologia fisica o biologica.
 L’antropologia Teologica necessita due cose: fede e ragione, nell’antropologia filosofica studia
solo il pensiero filosofico.
 Antropologia filosofica vede ciò che è stato nel pensiero dell’uomo. Quelli che contestano la
fede, il tipo di pensiero cristiano.
 Cosa ha significato nel tempo.
 Antropologia , viene citato nella etico nicomachea parla del magnanimo e parla di antropologos:
sta a indicare il pettegolo, la persona che sparla.
 In epoca patrista viene utilizzato in quelle che sono le caratteristiche di Dio, antropomorfismi
(manifestazioni che a partire dell’uomo vengono attribuite a Dio).antropopatismi (sentimenti)
 nel XVI sec.(1500) l’uomo viene visto sotto i più variati aspetti, dimensione morale, anatomica,
psichica ma solo nel 700 abbiamo vicino quello che abbiamo adesso antropologia, il primo
personaggio a parlarne fu Manuel Kant, antropologia dal punto di vista pragmatico, chiama
l’antropologia una dottrina della conoscenza dell’uomo ordinata sistematicamente. Io conosco
l’uomo attraverso una scienza sistematica e inoltre questa disciplina è proprio una antropologia che
può essere vista dal punto filosofico. Questa antropologia è una che si pone degli interrogativi, è
una risposta alle quattro domande fondamentali: 1.-Che cosa posso pensare, 2.- che cosa devo fare?
3.- che cosa posso sperare, 4.-(riassunto delle altre 3 domande) che cos’è l’uomo. Le tre domande di
prima sono le domande che si pone Kant e alle quale da risposta attraverso le sue critiche, critica
della ragion pura(1), pratica(2) e giudizio(3).
 Kant comincia a pensare a una antropologica di tipo sistematico(organizzata). distingue
l’antropologia filosofica dall’antropologia pragmatica. AF: l’uomo dal punto di vista naturale. AP:
considera l’uomo come essere libero, cosa l’uomo può fare di sé stesso.
 Uno dei problemi fondamentali sono le scissioni che vengono operate nell’uomo, le varie
dimensioni umane o cominceranno ad essere contrasti fra di loro ma ci sarà divisioni, con
preferenze di una sull’altra, non ci sarà l’uomo nella sua unitarietà ma decomposto.
 Per Kant l’uomo si trova molto legato alla sua morale, dimensione etico-pratica, ed è
caratterizzato dalla sua libertà.
 Un altro passo fondamentale lo abbiamo nella metà dell’800 secondo Lui l’uomo deve bastare a
sé stesso. vuole che vengano completamente abbandonati i fondamenti cristiani. Mettere
l’antropologia al centro sarà la grande sfida dell’età moderna e una mancanza di concentrazione su
Dio, si cercherà di comprendere meglio l’uomo svalutando Dio e si cercherà di far dissolvere la
teologia in antropologia, ciò comporterà due conseguenze: 1) il rifiuto della metafisica qualsiasi tipo
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di metafisica, 2) si cercherà di concentrarsi sul soggetto concretamente esistente, diventerà filosofia


esistenzialista.
 Marx, il suo pensiero del tutto metafisico ed è legato all’esistenza. Il suo pensiero è definito
come materialismo , sui rapporti sociali. Per Marx il concentrarsi sull’uomo è legato al suo vivere
nella storia, Marx vuole una visione materialistica di storia. Marx vede l’uomo nella sua
concretezza come uomo che vive nella storia. L’antropologia acquisisce una nuova connotazione.
 Friedrich Nietzsche l’antropologia affronta un tentativo di superare l’uomo, dall’uomo al super-
uomo. Dice Niezcht : “Io voglio insegnare all’uomo il senso del suo proprio essere, tale senso è il
super-uomo” - il lampo nella notte oscura dell’uomo.
 All’interno della Filosofia in una situazione in cui predomina il pensiero di Marx e Friedrich
Nietzsche la metafisica verrà messa da parte discorso antimetafisico
 Il problema uomo diventa sempre più massificante e c’è un tentativo di mettere all’uomo
autosufficiente.
 Antropologia Filosofica:
 All’inizio del 800 nasce il termine Antropologia Filosofica, molte scienze a principio del
novecento cominciano a indagare sull’uomo: psicologia, etnologia, sociologia per cui la filosofia no
è l’unica scienza che fa dell’uomo suo soggetto ci vuole le caratteristiche di cui si deve occupare la
antropologia filosofica per poter definire l’uomo. L’uomo sente di no poter vivere senza conoscere,
deve conoscere il perché delle cose, deve conoscere il per chi? solo conoscendo il significato ultimo
delle cose, l’uomo può decidere il valore della sua esistenza, può decidere chi è? Solo la causa
finale ci fa comprendere la causa formale.
 L’uomo è l’unico che può porre la domanda del perché a se stesso. l’uomo è l’unico che acquista
possibilità, anzi necessita di domandare e nella sua stessa natura riporre domande. l’uomo è l’unico
che sa porsi delle domande e sa darsi anche delle risposte che molto spesso sono contrarie ai propri
istinti, è l’unico che riesce a superare la propria istintualità. Max Scheler (padre dell’odierna AF)
l’uomo è capace di distaccarsi della propria istintualità (la posizione dell’uomo nel cosmo) L’uomo
è portato a considerare il suo essere spirito (va oltre la ragione fino alla dimensione spirituale) Dallo
spirito deriva tutto ciò che è monopolio. Qualsiasi cosa fa l’uomo la connota col suo spirito. Non si
può escludere che gli elementi materiali condizionino la vita dell’uomo, diventano nella vita umana
qualcosa di diverso, la peculiare realtà spirituale dell’uomo fa si che l’uomo stesso cerchi di
qualcosa più grande, più in alto, e quando no fa questo perde parte del suo essere uomo. Devo
capire chi è l’uomo partendo dell’essere più profondo dell’uomo (dalla spiritualità più profonda).
 1° Modo di vedere rapporto fra filosofia e antropologia: la A può essere considerata come uno
dei tanti campi che compongono la filosofia in questa visione vanno a confluire tutte le
affermazioni fatte sull’uomo dai vari filosofi.
 2° Modo l’antropologia viene vista come la questione fondamentale della filosofia.
 3° Modo l’antropologia filosofica viene vista come il contenitore di tutta la filosofia.
 4° L’antropologia filosofica viene vista come antropologia filosofica, disciplina in cui la
riflessione dell’uomo viene definita, sviluppata in maniera centralmente strutturata. l’obbiettivo è di
cogliere e in maniera sistematica le forme del pensiero e le categorie umane.
 La prima accezione sembra un po’ riduttiva perché non si può ridurre la antropologia.
 La seconda e la terza sono le posizioni antimetafisiche perché riducono tutto all’antropologia e
non danno possibilità alla metafisica, escludono Dio. Questo tipo di visione.
 La quarta è più equilibrata e ritiene possibile l’esistenza di una disciplina che con proprio metodo
attraverso elementi scientifici in particolari filosofici è capace di cogliere e descrivere
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sistematicamente l’esistenza e l’essenza dell’uomo. Da all’antropologia filosofica una


sistematizzazione di tipo scientifico, la scienza intesa come filosofia, non esclude altri campi della
filosofia ma che sia legata ad altri campi di filosofia. Questa idea ci permette di comprendere che
non può essere slegata dalla storia, il vivere dell’uomo nella storia.
 Chiederci che necessità abbiamo oggi di parlare dell’uomo, perché dobbiamo parlare dell’uomo?
e fattori:
o L’imperante relativismo.
o La crisi del pensiero metafisico.
o La crisi dell’idea stessa di uomo. legata fondamentalmente a fattori storici, quelli che nel
900’ hanno portato a vedere l’uomo come un oggetto, l’uomo come qualcosa che non ha
valore in se stesso.

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