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Esercizio N.

1 Un punto materiale vincolato a muoversi su una traiettoria rettilinea (asse x) ha la componente x della velocità data
da 𝑣" (𝑡) = 𝑣( sin 𝑘𝑡, con 𝑣( = 6 𝑚/𝑠 e 𝑘 = 2 𝑠 23 . Al tempo iniziale (𝑡 = 0) il punto si trova in 𝑥 = 0. Calcolare i valori massimo
e minimo della coordinata x durante il moto.

Esercizio N.2 Il moto di un punto materiale in un piano è descritto utilizzando il sistema di


assi in figura. Il punto si muove su una semicirconferenza di raggio 𝑅 = 2𝑚, oscillando tra
i punti A e B. In un sistema di ascisse curvilinee con origine in A e orientato come in figura,
l’ascissa 𝑠(𝑡) è data dall’espressione: 𝑠(𝑡) = 𝐶 (1 − cos 𝑘𝑡) con 𝑘 = 2 𝑠 23 e 𝐶 costante.
1) Calcolare la costante C; 2) Calcolare il tempo 𝑡 ∗ che impiega il punto per andare da A a B; 3) Calcolare 𝑣⃗(𝑡 ∗ ), 𝑎⃗(𝑡 ∗ ).

Esercizio N.3 Un punto materiale, in moto nel piano (𝑥, 𝑦), ha accelerazione costante 𝑎⃗( = A𝑎(" , 𝑎(B C con 𝑎(" = 4 𝑚/𝑠 E ed 𝑎(B =
−4 𝑚/𝑠 E. Inizialmente (al tempo t = 0) la velocità del punto è 𝑣⃗(0) = A𝑣(" , 𝑣(B C con 𝑣(B = 2 𝑚/𝑠 ed il suo vettore posizione è dato
da 𝑟⃗(𝑡) = (𝑥( , 𝑦( ) con 𝑥( = 0, 𝑦( = 0. Sapendo che la traiettoria è rettilinea, calcolare la componente 𝑣(" e l’equazione della
traiettoria.

Esercizio N.4 Due punti materiali si muovono nel piano (𝑥, 𝑦). Al tempo 𝑡 = 0 si trovano
rispettivamente nel punto A, di coordinate (0, ℎ) e B di coordinate (𝐿, ℎ), con velocità iniziali
𝑣⃗3( = (𝑣( , 0) e 𝑣⃗E( = (−2𝑣( , 0). I punti hanno la stessa accelerazione (costante) JJJJ⃗
𝑎( = −𝑎( 𝚥⃗ .
Dire se e dove i punti si incontrano. Sono dati: 𝐿 = 3 𝑚, ℎ = 1 𝑚, 𝑣( = 3 𝑚⁄𝑠 , 𝑎( = 9 𝑚/𝑠 E .

Esercizio N.5 Un punto materiale in moto nel piano (𝑥, 𝑦) ha accelerazione costante 𝑎⃗( = −𝑎( 𝚥⃗ con 𝑎( = |𝑎⃗( | = 9 𝑚/𝑠 E . Per 𝑡 = 0
si ha 𝑣⃗(0) ≡ 𝑣⃗( = A𝑣(" , 𝑣(B C = (3 , 3)𝑚/𝑠, 𝑟⃗(0) ≡ 𝑟⃗( = A𝑥(, 𝑦( C = (0, 0). Ricavare: 1) 𝑟⃗(𝑡); 2) l’equazione della traiettoria; 3)
Calcolare il tempo impiegato a raggiungere il punto con 𝑦 = 𝑦QR" ed il raggio di curvatura in 𝑦 = 𝑦QR" ; 4) Orientando la traiettoria
nel verso positivo delle ascisse, calcolare l’accelerazione scalare del punto materiale nell’istante in cui 𝑥 = 2𝑚.
z
Esercizio N.6 Fissato il modulo della velocità iniziale |𝑣 S di un saltatore con gli sci,
JJJ⃗| g

trovare l’angolo 𝛼 rispetto alla direzione orizzontale in modo che la distanza 𝐿 (il
V0
“salto” sulla pista) sia massima, essendo 𝜑 l’angolo di inclinazione della pista su a
x

cui lo sciatore “atterra”. f

L
Esercizio N.7 Fissato il modulo della velocità iniziale |JJJ⃗
𝑣S | = 250 m/s
del proiettile sparato dalla nave A, sia ℎ = 1800 m l’altezza della z
g
montagna, posta a distanza 𝐿 = 2500 m, al di là della quale si
posiziona per difendersi una seconda nave B. Trovare le due
distanze 𝐷YZ[ e 𝐷Y\] dalla base della montagna, a picco sul mare, V0
a h
tali che per 𝐷 < 𝐷YZ[ e 𝐷 > 𝐷Y\] la nave B non possa essere A L D B
x

colpita. Si assuma 𝑔 = 10 𝑚/𝑠 E .


z

Esercizio N.8 Un cacciatore può sparare un proiettile con velocità iniziale |JJJ⃗
𝑣S | ed angolo 𝛼 g

b
(con 0 ≤ 𝛼 ≤ E ) rispetto alla direzione orizzontale. Trovare l’equazione della curva che
delimita, nel I quadrante, la regione in cui l’uccellino può volare senza essere colpito. V0
a
x

Esercizio N.9 Un punto materiale si muove nel piano x-y su una traiettoria ellittica di
semiasse maggiore A e minore B, centrata nell’origine:
𝑥 = 𝐴 cos(𝜔𝑡)
𝑟⃗ = c con ω > 0 costante.
𝑦 = 𝐵 sin(𝜔𝑡)
J⃗
Calcolare in coordinate cartesiane: 1) Il vettore velocità 𝑣⃗(𝑡); 2) i versori intrinseci 𝑇
J⃗ in funzione dell’angolo 𝜃; 3) il vettore accelerazione 𝑎⃗; 4) i seguenti prodotti
ed 𝑁
scalari: 𝑟⃗ ⋅ 𝑣⃗, 𝑣⃗ ⋅ 𝑎⃗, 𝑟⃗ ⋅ 𝑎⃗; 5) le componenti dell’accelerazione tangenziale 𝑎l e
centripeta 𝑎[ e nell’ipotesi 𝐴 ≠ 𝐵 trovare per quali tempi 𝑡 le singole componenti
sono nulle; 6) il raggio di curvatura della traiettoria in funzione della coordinata x.

1
Soluzione esercizio N.1
s pq pq pq
Si ha: 𝑥(𝑡) − 𝑥(0) = ∫( 𝑣( sin 𝑘𝑡 𝑑𝑡 = − cos 𝑘𝑡 + = (1 − cos 𝑘𝑡) à
r r r

pq Epq
𝑥(𝑡) = (1 − cos 𝑘𝑡) à 𝑥Quv = 0 (𝑘𝑡 = 0), 𝑥QR" = = 6 𝑚 (𝑘𝑡 = 𝜋)
r r

Soluzione esercizio N.2


1) I valori di 𝑠(𝑡) oscillano tra 𝑠 = 0 (al tempo t =0) e 𝑠 = 𝜋𝑅 (quando 𝑘𝑡 = 𝜋 e quindi cos 𝑘𝑡 = −1).
Oscillando il punto tra A e B segue 𝑠QR" = 𝜋𝑅 = 2𝐶 da cui segue 𝐶 = 𝜋𝑅⁄2 ≈ 3.1 𝑚.

2) Come osservato sopra il punto si trova in B (𝑠QR" ) al tempo 𝑡 ∗ tale che 𝑘𝑡 ∗ = 𝜋 → 𝑡 ∗ ≈ 1.6 𝑠

3) 𝑣⃗(𝑡 ∗ ) = 𝑣z (𝑡 ∗ )(−𝚥⃗) con 𝑣z (𝑡) = 𝑑𝑠⁄𝑑𝑡 = 𝐶𝑘 sin 𝑘𝑡 → 𝑣z (𝑡 ∗ ) = 0 → 𝑣⃗(𝑡 ∗ ) = 0

J⃗ + (𝑣 E /𝑅) 𝑁
Ricordiamo che 𝑎⃗(𝑡) = 𝑎z 𝑇 J⃗. Al tempo 𝑡 ∗ (punto in B) 𝑎⃗(𝑡 ∗ ) = 𝑎z (𝑡 ∗ )𝑇
J⃗ = −𝑎z (𝑡 ∗ )𝚥⃗
∗ E ∗ E E
Si ottiene quindi 𝑎⃗ (𝑡 ) = −𝚥⃗ 𝐶𝑘 cos 𝑘𝑡 = 𝐶𝑘 𝚥⃗ ≈ (0, 12.6) 𝑚/𝑠

Soluzione esercizio N.3


In un moto rettilineo la velocità e l’accelerazione hanno la stessa direzione, coincidente con la direzione della traiettoria.
In particolare, al tempo t = 0, 𝑣⃗(0) = 𝑐 𝑎⃗(0), con c scalare (condizione di parallelismo).
Si ottiene:
𝑣(" = 𝑐 𝑎("
𝑣(B = 𝑐 𝑎(B → 𝑐 = −0,5 𝑠 → 𝑣(" = 𝑐 𝑎(" = −2 𝑚/𝑠
L’equazione della traiettoria, misurando le lunghezze in metri , è 𝑦 = −𝑥

Soluzione esercizio N.4


3
Ricaviamo la posizione dei due punti in funzione del tempo: 𝑥3 (𝑡) = 𝑣( 𝑡, 𝑥E (𝑡) = 𝐿 − 2𝑣( 𝑡 e 𝑦3 (𝑡) = 𝑦E (𝑡) = ℎ − E 𝑎( 𝑡 E
Quando i due punti si incontrano, ad un certo istante 𝑡 ∗ , si deve avere

𝑥3 (𝑡 ∗ ) = 𝑥E (𝑡 ∗ ) e 𝑦3(𝑡 ∗ ) = 𝑦E(𝑡 ∗ ) → 𝑣( 𝑡 ∗ = 𝐿 − 2𝑣( 𝑡 ∗ → 𝑡 ∗ = 𝐿/(3𝑣( )

|
I due punti si incontrano nel punto P di coordinate 𝑥 = 𝑣( 𝐿⁄(3𝑣( ) = } = 1𝑚 e 𝑦 = ℎ − 𝑎( 𝑡 ∗E /2 = 0.5 𝑚

Soluzione esercizio N.5


s
𝑣" (𝑡) − 𝑣"( = ∫( 𝑎(" 𝑑𝑡 = 0 à 𝑣" (𝑡) = 𝑣("

s s
𝑣B (𝑡) − 𝑣B( = ∫( 𝑎(B 𝑑𝑡 = ∫( −𝑎( 𝑑𝑡 = −𝑎( 𝑡 à 𝑣B (𝑡) = 𝑣(B − 𝑎( 𝑡

J𝒗⃗(𝒕) = J𝒗⃗𝟎 + 𝒂
J⃗𝟎 𝒕

s s
𝑥 (𝑡) − 𝑥( = ∫( 𝑣" (𝑡)𝑑𝑡 = ∫( 𝑣(" 𝑑𝑡 = 𝑣(" 𝑡 à 𝑥 (𝑡) = 𝑥( + 𝑣(" 𝑡

s E 3
𝑦(𝑡) − 𝑦( = ∫( 𝑣B (𝑡)𝑑𝑡 = ∫( A𝑣(B − 𝑎( 𝑡C𝑑𝑡 = 𝑣(B 𝑡 − E 𝑎( 𝑡 à 𝑦(𝑡) = 𝑦( + 𝑣(B 𝑡 − E 𝑎( 𝑡 E
s 3

𝟏
J⃗(𝒕) = 𝒓
𝒓 J⃗ 𝒕𝟐
J⃗𝟎 + J𝒗⃗𝟎 𝒕 + 𝒂
𝟐 𝟎

2
3
Nel nostro caso: 𝑟⃗(𝑡) = 𝑣⃗( 𝑡 + 𝑎⃗( 𝑡 E à 𝑥 (𝑡) = 𝑣(" 𝑡
E

1
𝑦(𝑡) = 𝑣(B 𝑡 − 𝑎( 𝑡 E
2
2)Traiettoria:

" pq† 3 "‡


𝑡 = p → 𝑦 = pq…
𝑥 − E 𝑎( p ‡
q… q…

3
Esprimendo le lunghezze in metri (m) l’equazione della traiettoria è: 𝑦 = − 𝑥 E + 𝑥 (parabola passante per l’origine):
E

y(m)

x (m)
O
x=2m
3) Nell’istante 𝑡 ∗ in cui il punto materiale giunge nella posizione corrispondente a 𝑦QR" = 0.5𝑚 la 𝑣B (𝑡 ∗ ) è nulla:
pq† 3
𝑣B (𝑡 ∗ ) = 𝑣(B − 𝑎( 𝑡 ∗ = 0 → 𝑡 ∗ = Rq
= } ≈ 0.33 𝑠

y(m)
𝑣⃗(𝑡 ∗ ) = 𝑣(" 𝚤⃗

𝑎⃗(
x (m)
O
x=2m ‡
J⃗ + ‰p ‹ 𝑁
Dall’espressione dell’accelerazione (sia 𝜌 il raggio di curvatura): 𝑎⃗ = 𝑎l 𝑇 J⃗ segue
Š

p ‡
J⃗
𝑎⃗ = ‰ Š ‹ 𝑁 J⃗ = 0)
(nel punto più alto della traiettoria 𝑎⃗ • 𝑇
pq… ‡ pq… ‡ pq… ‡ ‡
pq…
𝑎⃗ = 𝑎⃗( = ‰ J⃗ = − ‰
‹𝑁 ‹ 𝚥⃗ da cui si ottiene: 𝑎( = ‰ ‹ → 𝜌 = = 1𝑚
Š Š Š Rq

"As Ž C E
4) Il punto raggiunge la posizione corrispondente a 𝑥 = 2𝑚 nell’istante 𝑡 • dato da: 𝑥(𝑡 • ) = 𝑣(" 𝑡 • → 𝑡 • = pq…
= } 𝑡 ∗ = 0.66 𝑠

Il versore tangente alla traiettoria in tale istante si ricava dall’espressione:


Ž Ž Ž
J⃗ = 𝑎⃗( • pJ⃗As Ž C = −𝑎( p† AsŽ C
J⃗ = pJ⃗As Ž C e quindi 𝑎z (𝑡 • )A≡ 𝑎l (𝑡 • )C = 𝑎⃗ • 𝑇
𝑇 |pJ⃗(s )| |pJ⃗(s )| |pJ⃗(s )|

"As Ž C
Svolgendo i calcoli: 𝑣B (𝑡 • ) = 𝑣(B − 𝑎( 𝑡 • = 𝑣(B − 𝑎( = −3 𝑚/𝑠
pq…

E
|𝑣⃗(𝑡 • )| = “𝑣("
E
+ ‰𝑣B (𝑡 • )‹ = 3 √2 𝑚/𝑠 à 𝑎z (𝑡 • ) = 9 A√2 /2C𝑚/𝑠 E ≈ 6.4 𝑚/𝑠 E .

E
Nota. In alternativa: con l’orientazione scelta sulla traiettoria si ha 𝑣z (𝑡) = 𝑣(𝑡) ≡ |𝑣⃗(𝑡)| = “𝑣("
E
+ A𝑣(B − 𝑎( 𝑡C

𝑑𝑣z (𝑡) 1 2A𝑣(B − 𝑎( 𝑡C(−𝑎( ) 𝑣B (𝑡 • )


𝑎z (𝑡 • ) = • = –– = −𝑎(
𝑑𝑡 sŽ 2 E |𝑣⃗(𝑡 • )|
“𝑣(" + A𝑣(B − 𝑎( 𝑡C
E

3
Soluzione esercizio N.6

Fissiamo un sistema di assi centrato nella posizione iniziale del saltatore, come indicato in figura. La traiettoria del saltatore può
essere scritta per componenti:

𝑥(𝑡) = 𝑣( (cos 𝛼) 𝑡
˜ 1
𝑧(𝑡) = 𝑣( (sin 𝛼) 𝑡 − 𝑔𝑡 E
2
"
Ricavando il tempo dalla prima 𝑡 = p e sostituendola nella seconda si ottiene l’equazione della traiettoria:
q š›œ •

3 ž 3 ž
𝑧 = 𝑥 𝑡𝑔𝛼 − 𝑥 E = 𝑥(𝑡𝑔𝛼 − 𝑥)
E pq‡ ŸSz ‡ • E pq‡ ŸSz ‡ •

Nello stesso sistema di assi (x,z) la funzione che descrive la pista è: 𝑧 = −(𝑡𝑔𝜙) 𝑥

I punti di incontro di queste due funzioni nel piano x-z considerato, sono l’origine (0, 0) e (x’, z’) che si ottengono mettendo a sistema
le due equazioni ovvero:

3 ž Epq‡ ŸSz ‡ •
−(𝑡𝑔𝜙) 𝑥 ¡ = (𝑡𝑔𝛼 − E p ‡ ŸSz‡ • 𝑥 ¡ )𝑥 ¡ à 𝑥 ¡ = (𝑡𝑔𝛼 + 𝑡𝑔𝜙) ž
q

"¢ (sž••sž£)Epq‡ ŸSz ‡ •


La distanza lungo la pista è data da: 𝐿 = ŸSz£ = žŸSz£

Si deve massimizzare questa distanza rispetto ad α. Per comodità riscriviamo la relazione precedente:

2𝑣(E 1
𝐿(𝛼) = ¦ 𝑠𝑒𝑛2𝛼 + 𝑡𝑔𝜙 𝑐𝑜𝑠 E 𝛼©
𝑔𝑐𝑜𝑠𝜙 2

Calcoliamo la derivata rispetto ad α ed imponiamola uguale a zero:

𝑑𝐿 2𝑣(E 1 2𝑣(E
= ¦ 2 cos(2𝛼) − (𝑡𝑔𝜙) 2 𝑐𝑜𝑠𝛼 𝑠𝑒𝑛𝛼© = [cos(2𝛼) 𝑐𝑜𝑠𝜙 − sin(2𝛼) sin 𝜙] = 0
𝑑𝛼 𝑔 𝑐𝑜𝑠𝜙 2 𝑔𝑐𝑜𝑠 E 𝜙

b b £
Da cui: 𝑐𝑜𝑠(2𝛼 + 𝜙) = 0 → 2𝛼 + 𝜙 = → 𝛼 = ( ¬ − E ).
E

Nota. In alternativa, un procedimento (leggermente più complicato) consiste nello scegliere l’asse 𝑥′ lungo la pista e di conseguenza
𝑧′ ortogonale in direzione positiva verso l’alto. In questo sistema di assi l’accelerazione 𝑔⃗ ha componenti (𝑔" , 𝑔® ) =
𝑔(sin 𝜙, − cos 𝜙), ed il moto è la composizione di due moti ortogonali entrambi uniformemente accelerati. Invece l’eq. della pista
risulta più semplice (𝑧 ¡ = 0). Si ricava il tempo dall’eq. del moto uniformemente accelerato dello sciatore lungo 𝑧′ (scegliendo la
radice non nulla) e si sostituisce nell’altra eq. (lungo 𝑥′) per ottenere l’eq. della traiettoria. Si deve massimizzare la gittata, ovvero la
radice non nulla nella coordinata 𝑥′ in funzione dell’angolo 𝛼.

Soluzione esercizio N.7

La traiettoria del proiettile si può trovare considerando le componenti del moto lungo x e z, una volta considerato un sistema di assi
con origine nella nave A:

𝑥(𝑡) = 𝑣( (cos 𝛼) 𝑡
˜ 1
𝑧(𝑡) = 𝑣( (sin 𝛼) 𝑡 − 𝑔𝑡 E
2

Ricavando t dalla prima e sostituendola nella seconda si ha l’equazione della traiettoria nel piano x-z:

4
1 𝑔
𝑧 = 𝑥 (𝑡𝑔 𝛼) − 𝑥E
2 𝑣(E 𝑐𝑜𝑠 E 𝛼

L’angolo di tiro necessario per “sfiorare” la cima della montagna alta ℎ, situata a distanza 𝐿 dalla nave A, soddisfa la relazione:

1 𝑔
ℎ = 𝐿 (𝑡𝑔 𝛼) − 𝐿E
2 𝑣(E 𝑐𝑜𝑠 E 𝛼

ŸSz ‡ • 3
Considerando che 𝑐𝑜𝑠 E 𝛼 = ŸSz‡ ••z¯v‡• = 3•sž‡• e ponendo 𝜏 = 𝑡𝑔𝛼 (𝜏 è un numero puro) si ha che:

1 𝑔(1 + 𝜏 E )𝐿E
ℎ = 𝐿𝜏 −
2 𝑣(E

da cui con semplici passaggi algebrici si ottiene l’equazione di secondo grado in 𝜏:

2𝑣(E 2ℎ𝑣(E
𝜏E − 𝜏 + ±1 + ²=0
𝑔𝐿 𝑔𝐿E
b
Le soluzioni sono 𝜏3 = 1.22 e 𝜏E = 3.78, che corrispondono agli angoli 𝛼3 = 0.88 𝑟𝑎𝑑 e 𝛼E = 1.31 𝑟𝑎𝑑 (da confrontare con ¬ =
0.79, valore che corrisponde alla massima gittata). A questi due valori di 𝛼 si hanno due traiettorie “limite”: per 𝛼 < 𝛼3 o 𝛼 > 𝛼E il
proiettile NON supera la montagna.
La gittata 𝑥’ si ottiene da: Z 2800

2
2400

¡ 3 ž ¡E ¡ pq‡
𝑥 𝑡𝑔𝛼 − E p ‡ ŸSz‡ • 𝑥 =0→𝑥 = 𝑠𝑒𝑛2𝛼 2000

q ž
1600

i due valori dell’angolo trovati sopra corrispondono a gittate


1200

𝑥3¡ (𝛼3 ) = 6133 𝑚 𝑒 𝑥E¡ (𝛼E ) = 3087 𝑚, rispettivamente.


I vertici delle relative parabole hanno ascisse 𝑥3µ =
"¶¢
= 3066 𝑚 e
800
1
E 400

"‡¢ p‡
𝑥Eµ = = 1544 𝑚 (e quota 𝑧 = Ežq sinE 𝛼), da confrontare con
E
0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

5500

6000

6500
x
𝐿 = 2500 𝑚 (distanza della montagna dall’origine).
Per 𝛼3 il proiettile passa sopra alla montagna in fase ascendente e si ha il valore 𝐷Y\] = 𝑥3¡ − 𝐿 = 3633 𝑚, per 𝛼E si ha 𝐷YZ[ =
𝑥E¡ − 𝐿 = 587 𝑚 ed il proiettile passa sopra alla montagna in fase discendente.

Per tutti i valori della distanza dal piede della montagna compresi tra 𝐷YZ[ e 𝐷Y\] la nave B è raggiungibile dal proiettile della nave
A, mentre la nave B è “al sicuro” per 𝐷 < 𝐷YZ[ o 𝐷 > 𝐷Y\].

Soluzione esercizio N.8


3 ž" ‡
La traiettoria del proiettile è: 𝑧 = 𝑥 𝑡𝑔𝛼 −
E pq‡ ŸSz ‡ •

3 3 " ‡ž 3 " ‡ž 3 " ‡ž


Tenendo conto che 𝑐𝑜𝑠 E 𝛼 = 3•sž‡• , riscriviamo come: 𝑧 = 𝑥 𝑡𝑔𝛼 − E pq‡
(1 + 𝑡𝑔 E𝛼) = 𝑥 𝑡𝑔𝛼 −
E pq‡
−E pq‡
𝑡𝑔 E 𝛼 (*)

Fissato |JJJ⃗
𝑣S | = 𝑣(, al variare di 𝛼 , per ogni valore della coordinata x, la quota massima 𝑧Y\] si trova derivando l’espressione
precedente rispetto ad 𝛼 (o rispetto a 𝜏 = 𝑡𝑔𝛼, funzione monotona di 𝛼) e imponendo nulla tale derivata:

·® 3 " ‡ž "ž¸ p‡
·¸
= 𝑥−E pq‡
2𝜏 = 𝑥 ‰1 − pq‡
‹ = 0 Il valore di 𝜏 che corrisponde a 𝑧Y\] è 𝜏(𝑧Y\] ) = "žq ed il valore della quota massima (in
E
pq‡ 3 " ‡ž p‡ p‡ 3 " ‡ž p‡ ž‡ " ‡
funzione di 𝑥) risulta: 𝑧Y\] (𝜏) = ž
−E pq‡
¦1 + ‰ q ‹ © = q −
"ž Ež E pq‡
= Ežq (1 − pq¹
)
L’uccellino non può essere colpito se vola nella regione 𝑧 > 𝑧Y\] .

5
Nota. In alternativa: i punti del piano x-z possono essere raggiunti da una, due o nessuna parabola a seconda del discriminante ∆
dell’equazione (*) in α:

3 " ‡ž 3 " ‡ž ¬" ‡ ž 3 " ‡ ž


‰E pq‡
‹ 𝑡𝑔 E 𝛼 − 𝑥 𝑡𝑔𝛼 + ‰E pq‡
+ 𝑧‹ = 0 ∆ = 𝑥 E − Epq‡
»
E pq‡
+ 𝑧¼

p‡ ž‡ " ‡
In particolare i punti con ∆<0, che non possono essere raggiunti da nessuna traiettoria, corrispondono a: 𝑧 > Ežq »1 − pq¹
¼
pq‡ 3 " ‡ž
Il bordo di questa zona irraggiungibile è delimitato nel piano z-x dalla curva 𝑧 = − .
Ež E pq‡

Tale parabola corrisponde all’inviluppo di tutte le traiettorie possibili. z


pq‡
Notare che per: 𝑥 = 0 si ha 𝑧Y\] = , corrispondente alla traiettoria

pq‡
con velocità iniziale verticale; per 𝑧 = 0 si ha 𝑥 = ž
,
corrispondente alla gittata massima.

3 ž" ‡ Q Q
(In figura: 𝑧 = 𝑥 𝑡𝑔𝛼 − E p ‡ ŸSz‡ • , per 𝑣( = 10 z , 𝑔 = 10 z‡, per valori di
q
𝛼 = 90, 89, 88, 85, 80, 75, 70, 65, 60, 55, 50, 45, 35, 30, 25, 20, 15 gradi
p‡ 3 " ‡ž
ed in neretto la funzione 𝑧 = Ežq − E .
pq‡
b
Inoltre si osservi che gli archi delle parabole per 𝛼 < ¬ nel primo
quadrante stanno sotto la parabola corrispondente alla gittata x
b
massima, i.e. 𝛼 = ¬).

Soluzione esercizio N.9


1) Si ricava l’equazione della traiettoria (ellisse centrata con assi paralleli agli assi coordinati) quadrando e sommando le due
"
= cos(𝜔𝑡) " E B E
equazioni delle componenti: ½\B à ‰\‹ + ‰¾ ‹ = 1 (si veda la Nota a fine esercizio per capire come sono legati 𝜔 e 𝜃̇ )
¾
= sin(𝜔𝑡)

·À⃗ 𝑣 = −𝐴𝜔 sin(𝜔𝑡) \Á œÂÃ(Ás) ¾Á š›œ(Ás)


𝑣⃗(𝑡) = ·s = c " = 𝑣 ‰− , J⃗ con 𝑣 = Ä(𝐴𝜔)E sinE(𝜔𝑡) + (𝐵𝜔)E cosE (𝜔𝑡)
‹ = 𝑣 𝑇
𝑣B = 𝐵𝜔 cos(𝜔𝑡) p p

J⃗ = ‰− \Á œÂÃ(Ás) , ¾Á š›œ(Ás)‹. Si noti che in generale 𝑇


2) Il versore tangente risulta 𝑇 J⃗ ⋅ 𝑢
J⃗À ≠ 0 (𝑢
À⃗
J⃗À = À è il versore posizione).
p p
Scambiando le componenti x e y di un generico vettore appartenente al piano x-y ed inserendo un segno negativo in una delle due
componenti si ottiene un vettore ortogonale (àil prodotto scalare si annulla). Si può verificare direttamente che il versore
J⃗ = −(¾Á š›œ(Ás) , \Á œÂÃ(Ás)).
J⃗ (diretto verso il centro di curvatura della traiettoria) vale: 𝑁
𝑁 p p

𝑎" = −𝐴 ωE cos(𝜔𝑡) = −ωE 𝑥


3) Calcoliamo il valore del vettore accelerazione: 𝑎⃗(𝑡) = Æ = −ωE 𝑟⃗
𝑎B = −𝐵ωE sin(𝜔𝑡) = −ωE 𝑦

4) I prodotti scalari richiesti valgono:

𝑟⃗ ⋅ 𝑣⃗ = (𝐴 cos(𝜔𝑡), 𝐵 sin(𝜔𝑡)) ⋅ (−𝐴𝜔 sin(𝜔𝑡) , 𝐵𝜔 cos(𝜔𝑡)) = (−𝐴E + 𝐵 E )𝜔 sin 𝜔𝑡 cos 𝜔𝑡

𝑣⃗ ⋅ 𝑎⃗ = 𝑣⃗ ⋅ (−𝜔E 𝑟⃗) = −𝜔E 𝑟⃗ ⋅ 𝑣⃗ ; 𝑟⃗ ⋅ 𝑎⃗ = −𝜔E 𝑟 E = −𝜔E (𝐴E cosE (𝜔𝑡) +𝐵 E sinE (𝜔𝑡))

Notare che per 𝐴 = 𝐵 si ottengono le note relazioni per il moto circolare uniforme.

J⃗ = −𝜔E (𝐴 cos(𝜔𝑡), 𝐵 sin(𝜔𝑡)) ⋅ (− \Á œÂÃ(Ás) , ¾Á š›œ(Ás)) =


5) Si ha: 𝑎l = 𝑎⃗ ⋅ 𝑇 p p

\‡ Á Ç ¾‡Á Ç ÁÇ ÁÇ
= ( sin(𝜔𝑡) cos(𝜔𝑡) − sin(𝜔𝑡) cos(𝜔𝑡)) = (AE − B E ) sin(𝜔𝑡) cos(𝜔𝑡) = (AE − B E ) sin(2𝜔𝑡)
p p p Ep

6
Qb
Si ha 𝑎l (𝑡) = 0 per 2𝜔𝑡 = 𝑚𝜋 à 𝑡 = EÁ
con 𝑚 ∈ 𝑍, cioè quando il punto incrocia gli assi.
¾Á š›œ(Ás) \Á œÂÃ(Ás) \¾Á Ç \¾Á Ç \¾Á Ç
J⃗ = −𝜔E (𝐴 cos(𝜔𝑡), 𝐵 sin(𝜔𝑡)) ⋅ [−(
Si ha 𝑎[ = 𝑎⃗ ⋅ 𝑁 , )] = ( cosE(𝜔𝑡) + sinE(𝜔𝑡)) =
p p p p p
(la componente normale non è mai nulla).
p‡ pÇ
6) Per il raggio di curvatura si ha che 𝑎[ = 𝑣 E /𝑅 à 𝑅(𝑡) = R = \¾Á Ç con 𝑣 = Ä(𝐴𝜔)E sinE(𝜔𝑡) + (𝐵𝜔)E cosE(𝜔𝑡)
Ì

Ç Ç
Í(\Á)‡ œÂÇ (Ás)•(¾Á)‡ š›œ‡ (Ás)· Í\‡ œÂÇ (Ás)•¾ ‡ š›œ‡ (Ás)·
𝑅(𝑡) = = =
\¾Á Ç \¾

Ç
\‡ \‡ \‡ " E ¾ E ‡
= ( sinE (𝜔𝑡) + (𝐵/𝐴)E cosE (𝜔𝑡))}/E = ( sinE(𝜔𝑡) + cosE (𝜔𝑡) + [(𝐵/𝐴)E − 1] cosE (𝜔𝑡))}/E = c1 + ‰ ‹ ¦‰ ‹ − 1©Ï
¾ ¾ ¾ \ \
ч †
3 | ‡|
Si può verificare il valore ottenuto per 𝑅 con la formula(*)
Ð
= Ñ…
Ç Si scrive l’equazione della semiellisse superiore: 𝑦 =
ц ‡ ‡
¦3•‰ ‹ ©
Ñ…

" E " E
+𝐵 “1 − ‰\‹ (per quella inferiore 𝑦 = −𝐵 “1 − ‰\‹ , per simmetria della curva rispetto all’asse x il raggio di curvatura è lo stesso
in corrispondenza dello stesso valore della coordinata x per le due semiellissi). Facendo le derivate indicate:

Ó … ‡ … Ô‰ ‡‹
Ò
2 ‡“32‰ ‹ •¾‰ ‡‹
… Ò Ò Ò ‡ … ‡ … ‡ Ó
·B 2¾‰ ‡ ‹ ·‡ B “¶Ô‰ … ‹ ¾ 32‰ ‹ •‰Ò‹ Ò‡
·"
= Ò

, ·" ‡
= … ‡
Ò
= − \‡ Ò Ç =− Ç
“32‰ … ‹ 32‰ ‹
Ò … ‡ ‡ … ‡ ‡
Ò ¦32‰ ‹ © ¦32‰ ‹ ©
Ò Ò

Ç
‡ ‡

Ó‰ ‡ ‹
Õ3•Ö Ò ‡ × Ø Ç Ç
“¶Ô‰ … ‹
Ò \‡ " E ¾‡" ‡ ‡ \‡ " E ¾ E ‡
𝑅= Ó = ¦1 − ‰ ‹ + © = c1 + ‰ ‹ ¦‰ ‹ − 1©Ï
¾ \ \¹ ¾ \ \
Ò‡
Ç
… ‡ ‡
Ù¶Ô‰Ò‹ Ú

Osservare che per 𝐴 = 𝐵 (circonferenza) si ottiene: 𝑅 = 𝐴. (*) Formula fornita dal libro di testo (nella nota a piede di pagina 30). Per
una sua dimostrazione si veda: https://elearn.ing.unipi.it/pluginfile.php/185530/mod_resource/content/3/RaggioCurvatura.pdf
B ¾ œÂÃ(Ás) ¾
Nota. Risulta: tan 𝜃 = " = \ š›œ(Ás) → 𝜃 = arctan [\ tan(𝜔𝑡)]
·Þ 3 ¾ · ßàÃ(Ás) 3 ¾ 3 \¾Á
Deriviamo rispetto al tempo: 𝜃̇ = ·s = Ó ‡ = Ó ‡ ‡ 𝜔 = \‡ š›œ‡ Ás•¾ ‡ œÂÇ Ás
3•» ßàÃ(Ás)¼ \ ·s 3•» ßàÃ(Ás)¼ \ š›œ Ás
Ò Ò
Þ̇ ¾ 3
La figura riporta il rapporto Á in funzione di 𝜔𝑡 nell’intervallo richiesto (per \ = E).

2=A/B

0.5=B/A

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