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VOCALIZZI ( 1 e 2)

Quando fate le vocalizzazioni, cercate sempre di inspirare e


sostenere/appoggiare il suono nel modo che abbiamo imparato
nella lezione. Se non accade, non disperatevi! Ci vuole pratica e
un sacco di tempo.

Inspirare sempre per il naso e con inspirazione “bassa”( culito! ;))

Non cercate volume, se succede, succede, però evitate di cercare


di cantare forte a tutti costi. In questa fase preferisco una voce
“tranquilla” e controllata. Certo che stiamo lavorando in un modo
profondo, ma la stanchezza dovrebbe essere più nel corpo o nella
zona addominale che sentirla nella gola.

Man mano che andiamo alle note più alte, è possibile che abbiate
bisogno di “cambiare” dalla voce di petto ( livello parlato) alla
voce di testa (o falsetto/ voce di “signora”), sopratutto gli uomini.
Lasciate accadere. I vocalizzi che vi ho mandato sono
aprossimativi. Quando per voi le note diventano troppo alte o
troppo basse e sentite che dovete spingere o forzare ( che è molto
diverso dall’ “essere attivi”), andate un’ altra volta giù o su (se
state scendendo).

Mentre facciamo i vocalizzi cerchiamo di:

-Pensare alle rissonanze nasali, anche negli zigomi.

-Immaginare che il suono esca attraverso gli occhi.

-Avere sempre la sensazione di sorriso interno ( o di inizio dello


sbadiglio)

-Sensazione di palato alto (come se avessimo una patata calda


nella bocca, per esempio)
- Tanto spazio nella testa per le risonanze craniali. Come ce non ci
fosse un “tetto”.

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