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Promuovere iniziative di sviluppo locale sostenibile e partecipativo

in aree urbane periferiche

Titolo del progetto: Sostegno e potenziamento delle realtà associative a Corvetto


come motore di sviluppo sociale e riqualificazione urbana

Ente proponente:

ACRA – Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina


Via E. Breda, 54 - 20126 Milano - IT - Tel. +39 02.27000291 / Fax +39 02.2552270 - info[at]acra.it

Gruppo Rosso: Beatrice Coloru, Filippo Facco, Cristiano Remersaro, Giulia Zivieri
I – Sintesi progetto
Il quartiere Corvetto presenta fragilità circa la coesione sociale tra le componenti della
popolazione residente. Si riscontrano problemi di integrazione interetnica, difficili relazioni con le
istituzioni, degrado urbano.
Il progetto promuove l’attivazione di cittadini per partecipare a iniziative proposte da associazioni
italiane e di stranieri residenti. Strumento dell’intervento sarà il radicarsi sul territorio di
associazioni –esistenti o da costituire– aperte alle componenti etniche prevalenti nel quartiere
(italiani, egiziani,marocchini, eritrei). Si creerà un Organo di coordinamento rappresentativo delle
associazioni, con compiti di supporto, formazione, scambio di buone pratiche, orientamento ai
servizi. Comportamenti di cittadinanza attiva saranno promossi attraverso interventi di
riqualificazione di spazi pubblici ad opera degli stessi beneficiari.
Il costo complessivo dell’intervento è 312552,35€.
Il contributo richiesto è 173447,35€.
Il cofinanziamento è di 139105€, così ripartiti: ACRA 16450€; partner di progetto 122655€.
ACRA è una ONG per lo sviluppo rurale attraverso modelli partecipativi. Nasce nel 1968 e nel 2010
ha coinvolto oltre 250000 beneficiari. In Italia ed Europa si occupa di: educazione allo sviluppo,
pace, dialogo interculturale, reti, azione integrata sul territorio, partecipazione, inclusione. A
Milano è punto di riferimento per il dialogo interculturale e la collaborazione tra ONG italiane,
Associazioni di migranti, Enti locali.
II – Analisi del bisogno

L’analisi dei bisogni è stata svolta in due fasi:


- Studio di fonti indirette: dati statistici e quantitativi relativi alla popolazione residente e alla
conformazione strutturale e urbanistica del quartiere; articoli di cronaca
- Osservazione diretta dell’area e interviste a rappresentati della società civile che lavorano a
stretto contatto con la cittadinanza (Arci Corvetto, Nocetum, Laboratorio di quartiere…).
Il quartiere Corvetto è un quartiere periferico dell’area sud-est di Milano in cui risiedono circa
17000 persone. Si riscontra una forte presenza di anziani e stranieri, in particolare in zona Mazzini,
dove emergono le criticità maggiori. Qui gli stranieri, in prevalenza egiziani, marocchini, eritrei,
sono il 20% della popolazione (media cittadina: 13%). Dal 2004 sono cominciati lavori di
riqualificazione edilizia abbinati alla presenza di un Laboratorio di Quartiere, poiché l’elevato
insediamento di alloggi popolari, il cui meccanismo di assegnazione favorisce la presenza di
popolazione fragile, condiziona le dinamiche sociali in termini di inclusione/esclusione.
L’alto tasso di criminalità, enfatizzato dalla stampa, ha contribuito alla stigmatizzazione negativa
del quartiere e ha indebolito la coesione sociale (tra anziani italiani e giovani stranieri, tra i
negozianti, ecc) in termini di percezione di insicurezza e sfiducia verso l’altro. Per gli stranieri si
pone infatti, oltre all’approccio linguistico, il problema del coinvolgimento delle famiglie nella vita
di quartiere e della mediazione culturale. Il degrado urbano, la carenza di verde pubblico e di spazi
di socialità non favoriscono l’integrazione.
Si segnalano poi alti tassi di abbandono scolastico, problemi disciplinari e scarso rendimento che
condizionano negativamente futuro e possibilità lavorative dei giovani.
La presenza di associazioni del Terzo settore e la ricettività della cittadinanza verso i servizi finora
da esse attivati (prevalentemente destinati a famiglie e minori) sono elemento di garanzia delle
possibilità di efficacia dell’intervento proposto e dell’interesse dei residenti verso nuove iniziative.
La volontà di ridare dignità al quartiere e di favorire la scoperta o la rivitalizzazione del senso di
appartenenza dei residenti, storici e nuovi, emerge da differenti soggetti, ma necessita di spazi
aggregativi e di occasioni di apertura e incontro, perché possa concretizzarsi in patrimonio sociale
condiviso.
III – Piano d’intervento

NATURA E OBIETTIVI
La proposta si avvale di un approccio basato su partecipazione e condivisione degli obiettivi da
parte dei beneficiari.
La strategia consiste: nel supportare il processo di consolidamento, quindi strutturazione e
formalizzazione di alcune associazioni di quartiere, ciascuna delle quali dovrà diventare
rappresentativa del proprio gruppo etnico di riferimento; nella creazione di una rete finalizzata a
coordinamento, collaborazione e gestione dei conflitti.
Gli obiettivi sono: contribuire a promuovere parità, integrazione sociale, miglioramento
dell’ambiente urbano, rafforzamento del buon governo locale, attraverso una strategia di
empowerment delle associazioni. Ad esse sono assegnati i ruoli di: interlocutori fra le identità
etnico/culturali e verso le istituzioni locali; punti di riferimento sociale e culturale per i membri;
attori della riqualificazione dello spazio urbano.
MODALITÀ DI REALIZZAZIONE

Costituzione di 2 sedi a Corvetto, dell’Ass.ne migranti eritrei e dell’Ass.ne migranti marocchini (già
esistenti in città)che, insieme all’Ass.ne migranti egiziani e ad Arci Corvetto, presenti in loco,
divengono partner locali di ACRA. Sarà attivata in questa fase una campagna promozionale,
preliminare all’istituzione di 4 Sportelli sociali che, fornendo una gamma di servizi, faciliteranno
l’innescarsi di relazioni di fiducia tra popolazione residente e associazioni.

Costituzione di un Organo di Coordinamento (OdC) presieduto inizialmente da ACRA che


promuoverà lo scambio di best practice per iniziative volte ad accrescere il capitale sociale e
umano di Corvetto; realizzerà il monitoraggio delle attività previste con attenzione all’impatto sul
territorio. Il progredire dell’integrazione sociale e della partecipazione individuale ai processi di
trasformazione locale, si esprimerà poi nell’autonoma gestione da parte dei partner locali dell’OdC;
nella realizzazione di interventi di riqualificazione urbana affidati ai cittadini; di concorsi fotografici
per il rilancio dell’immagine del quartiere.
STRUMENTI

Pubblicazione dei risultati di una mappatura di associazioni e servizi presenti sul territorio; sportelli
sociali per la fornitura gratuita di servizi (orientamento lavoro, consulenza amministrativa e
legale...); gestione partecipata delle fasi di progetto, attraverso periodiche riunioni dell’OdC;
redazione di un manuale per lo scambio di buone pratiche; organizzazione eventi sociali, culturali e
formativi da parte delle associazioni di migranti; organizzazione di iniziative di integrazione, da
parte dell’OdC.

PARTNER

• Ass. NOCETUM: Punto Lettura, assistenza allo studio, spazi eventi

• ARCI Corvetto: Spazi ufficio OdC, aula seminari, spazi eventi, campi sportivi

• Laboratorio di quartiere: consulenza case popolari, corsi cittadinanza attiva, supervisione


attività di riqualificazione

• Ass. Maroc Milano: interfaccia utenti, mediazione culturale

• Ass. Immigrati Eritrei: interfaccia utenti, mediazione culturale

• Ass. Comunità Egiziana: sede, corsi di lingua, sportello sociale, sito web

• Comune di Milano Settore biblioteche: rete prestito e consultazione

BENEFICIARI

Diretti:

• Membri Associazioni

• Cittadinanza

Indiretti:

• Consiglio di zona

• Forze dell'ordine

• Scuole
PERSONALE

• Assunzioni ad hoc: capoprogetto, segretaria, mediatore culturale

• Prestazioni occasionali per distribuzione di materiale promozionale

• Formatori forniti dai partner e/o volontari

TEMPI E RISULTATI ATTESI

Si veda: Allegato 1 (Gannt); Allegato 2 (QL)

IV – Piano finanziario (costi e ricavi) del progetto

Si veda Allegato 3 (Budget)

V – Informazioni sull’organizzazione richiedente

ACRA è una ONG nata nel 1968, dedita ad attività di sviluppo rurale improntate a un modello
partecipativo. I progetti gestiti nel 2010 in paesi di Africa e America Latina hanno coinvolto circa
250000 beneficiari diretti.
In Italia e in Europa ACRA favorisce percorsi di educazione allo sviluppo per scuole e associazioni
promuovendo una cultura di pace, dialogo e scambio interculturale. I suoi interventi sono
caratterizzati da presupposti e valori trasversali: lavoro in rete, azione integrata sul territorio,
qualità, partecipazione, sensibilizzazione, cambiamento dei comportamenti, inclusione,
intercultura, partenariato nord-sud. A Milano ACRA è punto di riferimento nel panorama
associativo, soprattutto per la realizzazione di progetti che tengano conto delle dinamiche di
interdipendenza globale dei fenomeni.
“Pensare globale, agire locale”: questo motto ben interpreta il trait d'union tra le attività svolte
all’estero e quelle svolte in Italia. ACRA vanta esperienza nel settore di intervento: in particolare si
segnala il progetto Fondazioni4Africa, la cui caratteristica peculiare è il coinvolgimento di
associazioni di migranti senegalesi, che beneficeranno di attività di rafforzamento istituzionale e
formativo. Alcune tra le finalità strategiche sono assimilabili a quelle del presente progetto: dialogo
interculturale e promozione di spazi di collaborazione sul territorio tra ONG italiane, Associazioni di
migranti ed Enti locali.
VI – Analisi critica della proposta di progetto

Analisi SWOT

Forze Debolezze

Vasta esperienza maturata da ACRA Il successo delle attività e la sostenibilità delle


nell'elaborazione di strategie di governance e di Associazioni dipendono dalla partecipazione
sostenibilità finanziaria di nuove realtà delle comunità.
associative
Il progetto si indirizza principalmente ai gruppi
Formazione dei responsabili di Associazioni e etnici maggiormente rappresentati (egiziani,
OdC in materia di gestione e amministrazione, marocchini, eritrei) e non coinvolge, almeno in
mediazione culturale e soluzione dei conflitti. una prima fase, altre minoranze presenti sul
territorio
Partnership con Associazioni radicate nel
territorio ed espressione della società civile

Partnership con Associazioni di immigrati già


esistenti a Milano o nel quartiere stesso, con
ampia base di utenza

Opportunità Rischi

Disponibilità, da parte dei partner di progetto, Le imminenti elezioni potrebbero comportare


di locali e spazi per lo svolgimento delle attività. modifiche all'organico del consiglio di zona e
alle volontà politiche prevalenti.
Collaborazione di numerosi volontari già
impegnati nelle iniziative delle Associazioni La partecipazione delle comunità, per quanto
partner. ampiamente verificata nel corso di esperienze
precedenti, favorita dalle numerose attività
Ricettività da parte della società civile nei promozionali e garantita da Associazioni già
confronti di attività culturali, sociali e ricreative. radicate, è soggetta a numerosi fattori e
variabili, ma rappresenta un fattore decisivo di
Esistenza di una rete di servizi sociali già sostenibilità delle Associazioni.
funzionanti, che saranno integrati e rafforzati
dalle attività di progetto. Eventuali episodi di violenza inter-etnica
potrebbero esacerbare i conflitti e vanificare i
Disponibilità, da parte dell'attuale tentativi di integrazione
amministrazione comunale, ad aprire il dialogo
con rappresentanze strutturate ed
istituzionalizzate della società civile e ad
accoglierne le istanze.

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