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Adrasteia Cresoberga è nata in un piccolo villaggio di elfi in una lontana e sperduta foresta.

In
pochi conoscono l’esistenza di questo villaggio e perciò, con i suoi simili, Adrasteia ha sempre
vissuto isolata rispetto al resto del mondo. Questo non ha impedito loro però di essere una
comunità unita e felice, anche se li ha resi schivi, poco entusiasti e poco tolleranti di quelle che
sono percepite come “incursioni” da parte del mondo esterno, incursioni in genere fatte da
qualche esploratore più coraggioso di altri. Non hanno mai sentito il bisogno di niente, la foresta
in cui vivono ha sempre fornito loro tutto quello che occorre per poter vivere dignitosamente: dal
cibo, al riparo, ai medicamenti, ecc. Esistono alcune leggende che raccontano che in quella
foresta si trovino anche degli spiriti capaci di infondere il loro potere a chi avrebbe servito la loro
causa, anche se molti, sia tra i membri del villaggio che tra gli avventurieri di passaggio, le
considerano alla pari di storie per spaventare i bambini troppo curiosi di voler attraversare la
foresta da soli. La tranquillità dell’esistenza di Adrasteia e del suo villaggio viene per sempre persa
il giorno in cui la sua unica sorella, a cui era molto legata, Falteriana, lascia il villaggio senza
lasciare traccia. Gli unici ricordi che ha di lei sono un piccolo cristallo di colore indaco intenso che
ora porta al collo che le è stato lasciato da Falteriana prima di andare via e un messaggio che
riporta le parole: “Capirai il suo scopo al momento opportuno...”. Da quel giorno il villaggio non fu
più lo stesso, c’è chi ipotizzava un rapimento, i più macabri un’uccisione, chi invece
semplicemente sosteneva che a Falteriana non bastasse più il piccolo mondo in cui viveva e
avesse deciso di andare in cerca di fortuna altrove, chissà dove. Questo generava non poco
sdegno e una grande incomprensione da parte del villaggio, che non capiva i motivi di una tale
decisione, se fosse stato così. Certo è che, in tal caso, Falteriana sarebbe stata una traditrice e
anche se avrebbe voluto tornare al villaggio non sarebbe stata riammessa. Adrasteia non sapeva
a cosa pensare e ogni giorno che passava la sua apprensione cresceva sempre di più per quello
che avrebbe potuto essere il triste destino della sorella. Il fatto di non aver saputo capire le
intenzioni della sorella, di non averla aiutata in quella che per lei era probabilmente stata una
decisione difficile, di non aver potuto avere voce in capitolo in questa decisione la faceva sentire a
disagio, come un profondo senso di colpa di non aver potuto fare qualcosa, anche se non aveva
idea di cosa. Decise allora di fare un patto con se stessa e con il villaggio tutto: si sarebbe
allenata per diventare la più forte, la più abile e la più brava guerriera per poter cercare la sorella e
riportarla a casa, sperabilmente sana e salva. Sapeva infatti che il mondo di fuori, anche se non
ostile come lo descrivevano certi abitanti del villaggio, era comunque pieno di insidie e non
avrebbe permesso che nulla si frapponesse tra lei e il suo obiettivo. E così, alla seppur giovane
età di 254 anni, si è messa in viaggio alla ricerca di qualsiasi indizio che la possa ricondurre dalla
sorella o che possa dare un significato al misterioso cristallo che porta con sé.

Adrasteia è coraggiosa e determinata, soprattutto in battaglia, ma nelle interazioni sociali si trova


un po’ impacciata e timida, non avendo mai interagito con persone che non fossero del suo
villaggio se non negli ultimi mesi dove ha iniziato a farsi strada nel mondo. Questo però non la
fermerà dal continuare ostinatamente a vedere quanta più parte del mondo possibile.

Adrasteia ha una figura alta e slanciata come per molti elfi, ma dalla pelle ramata con riflessi
verdastri, molto adatta per passare inosservata in mezzo alla foresta. I corti capelli biondi quasi le
fanno da corona su un viso asciutto dagli occhi nocciola.

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