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ATLETICA

LEGGERA

gli Ostacoli

Prof. Lino Alberto Soleti


LE GARE AD OSTACOLI

Sono gare di velocità e di resistenza durante le quali


bisogna superare degli ostacoli posizionati a distanze
regolari.
Alle Olimpiadi le gare ad ostacoli sono quattro:

❑ 110 HS (solo maschile)


❑ 100 HS (solo femminile)
❑ 400 HS (maschile e femminile)
❑ 3000 siepi (maschile e femminile)

Le prime tre sono considerate gare di velocità, la


quarta gara di resistenza (mezzofondo veloce).
PERCHE’ 110 metri?
L'atletica moderna nasce verso la metà del XIX secolo in Gran Bretagna. Per questo quasi
tutte le sue norme (distanze, corsie, attrezzi) derivano dal sistema inglese di misurazione. Con
la nascita dell'Iaaf (Federazione Internazionale di Atletica Leggera) nel 1912 - su iniziativa
degli svedesi - s'impose il sistema metrico decimale europeo, ma solo come adattamento alle
misure già esistenti.
Così nel caso dei 110 metri ostacoli, evidente "traduzione" delle 120 yards
(109,728 m) ostacoli. Questa distanza era nata dalla necessità di comprendere dieci
barriere distanti 10 yards (9,144 m) l'una dall'altra, per un totale di 90 yards (82,296 m). A
questo si aggiungevano due tratti piani di 15 yards (13,716 m), uno fra la partenza e il primo
ostacolo, l'altro dall'ultimo ostacolo all' arrivo. Per i 110 metri l' arrotondamento necessario si
ottenne prolungando l' ultimo tratto piano da 13,716 m a 14,02 m. Senza dimenticare che gli
ostacoli sono alti 1,067 m ciascuno, traduzione esatta degli originari 3 piedi e 6 pollici, ovvero
3 piedi e mezzo. In compenso, è nata col sistema metrico la gara delle donne, di più recente
istituzione: i 100 metri ostacoli sono stati ottenuti riducendo sia la distanza fra un ostacolo e
l'altro sia il tratto finale.
I 110 MT HS
È una gara di velocità con partenza in linea solo maschile,
presente sin dalle prime Olimpiadi del 1896 ad Atene.
Gli ostacoli sono 10 ed hanno un’altezza:
❑ A LIVELLO ASSOLUTO di 1,067 mt.
❑ JUNIORES 1 mt.
❑ ALLIEVI 0,912 mt.
❑ CADETTI 0,84 mt.
❑ RAGAZZI 0,60 mt.
Il primo ostacolo è posto a 13,72 m dalla linea di partenza i
successivi 9 sono posti a 9,14 m di distanza l'uno dall'altro,
l'ultimo ostacolo è posto a 14,02 metri dalla linea del
traguardo.
REGOLAMENTO
Abbattere gli ostacoli non comporta alcuna penalità ma,
ovviamente, essendo essi dotati di un contrappeso, rallenta
l'azione dell'atleta e rischia di fargli perdere l'equilibrio. È
invece considerato irregolare (pena la squalifica) abbattere
un ostacolo deliberatamente o superarlo passando con un
piede o una gamba a fianco dell'ostacolo, anziché sopra di
esso. Come nelle gare di velocità, non sono ammesse false
partenze pena la squalifica.
TECNICA DI GARA
Si tratta di specialità molto tecniche (specie quelle veloci),
per affrontare le quali è importante avere un ottimo senso
del ritmo. Il superamento viene detto passaggio o
valicamento dell'ostacolo, ma è scorretto definirlo
salto, o chiamare la disciplina stessa salto degli ostacoli o
salto ad ostacoli. Si tratta di una disciplina di corsa, e il
passo speciale di superamento dell'ostacolo è un passo di
corsa, non un salto.
TECNICA DI GARA
• Guardando il principiante che pratica una disciplina con gli
ostacoli, quasi sempre egli sale molto più del necessario al di
sopra dell'elevazione sufficiente a valicare la barriera, effettuando
veri e propri balzi per superare l'ostacolo. Osservando, al
contrario, gare di classe mondiale, si vede che gli atleti, tendono a
"correre attraverso le barriere", poiché balzare danneggia il
risultato finale, che è il riscontro cronometrico.

• Nella corsa con ostacoli lo scopo è di percorrere la distanza nel


minor tempo possibile e intuitivamente di subire il meno possibile
un rallentamento da parte dell'ostacolo.
PASSAGGIO DELL’OSTACOLO
Il passaggio dell'ostacolo è uno, e uno soltanto. Un requisito essenziale è,
naturalmente, apprendere una corretta tecnica di corsa, il cui apprendimento si
sposa bene con l'apprendimento della corsa con ostacoli.
L'ostacolo invece, per definizione, è un impedimento che rallenta la corsa, e la
tecnica di passaggio mira a danneggiare il meno possibile la velocità orizzontale
dell'atleta.
Con le precisazioni appena viste, si possono convenzionalmente distinguere
quattro fasi:

1. attacco e spinta;
2. fase di volo;
3. presa di contatto
4. ripresa della corsa.
PASSAGGIO DELL’OSTACOLO

ATTACCO E SPINTA
TECNICA DEGLI OSTACOLI

FASE DI VOLO
TECNICA DEGLI OSTACOLI

PRESA DI CONTATTO E RIPRESA


DELLA CORSA
Record del Mondo – Aries Merrit (USA) – 12’’80 – Bruxelles (Belgio)
07/09/12
I 100 MT HS
È una gara di velocità con partenza in linea, solo femminile,
presente sin dalle Olimpiadi del 1972 a Monaco. Nel 1936 e
nel 1968 si era disputata la gara degli 80 mt hs.
Gli ostacoli sono 10 ed hanno un’altezza:

CAT.RAGAZZE – 0,60 CM
CAT.CADETTE – 0,76 CM
CAT.ALLIEVE – 0,76 CM
CAT.JUNIORES – 0,76 CM
CAT.ASSOLUTA – 0,84 CM
I 100 MT HS
Il primo ostacolo è posto a 13 mt. dalla linea di partenza, i
successivi 9 sono posti a 8,50 mt. l’uno dall’altro, l’ultimo
ostacolo è posto a 10,50 mt. dalla linea del traguardo.

Il regolamento prevede:

• Il concorrente deve rimanere nella propria corsia.


• Deve superare l’ostacolo da sopra e non lateralmente.
• Non può abbattere volontariamente gli ostacoli con mani o
piedi.
• L’abbattimento degli ostacoli involontario durante la corsa
non è penalizzato.
I 100 MT HS
La tecnica è chiaramente identica a quella maschile, anche se
la minor altezza degli ostacoli fa sì che il ritmo diventi meno
importante. Come nella gara maschile gli ostacoli non vanno
«saltati» ma «passati» senza perdere velocità.
Record del Mondo – Kendra Harrison (USA) – 12’’20 – Londra
(Inghilterra) 22/07/16
I 400 mt. hs
È una gara di velocità con partenza non in linea, sia maschile che
femminile, presente, per i maschi, sin dalle Olimpiadi del 1900 con
un’unica assenza nel 1912. Nel 1984 fu introdotta anche per le donne.

Gli ostacoli sono 10 ed hanno un’altezza:

FEMMINILE – 0,762 CM
MASCHILE – 0,914 CM

Il primo ostacolo è posto a 45 m di distanza dalla linea di partenza, i


successivi nove sono a 35 m l'uno dall'altro. Il traguardo è collocato a
40 m dall'ultimo ostacolo. Abbattere gli ostacoli non comporta alcuna
penalità a meno che non fatto volontariamente.
I 400 MT HS
La tecnica è chiaramente molto simile alle gare dei 100 e dei
110, ma essendo gli ostacoli più bassi e la distanza fra gli
stessi molto più elevata, l’importanza del ritmo e della tecnica
di passaggio dell’ostacolo diminuisce di molto ai fini del
risultato finale.
Record del Mondo – Kevin Young (USA) – 46’’78 – Barcellona
(Spagna) 06/08/92
Record del Mondo – Dalilah Muhammad (USA)
52’’16 – Doha (Qatar) 04/10/19
I 3000 siepi
I 3 000 metri siepi sono una specialità sia maschile che femminile dell'atletica leggera, che fa
parte del programma olimpico.
La specialità sembra sia nata nel 1850 da un'idea di alcuni studenti di un college di Oxford, i quali
pensarono ad una competizione podistica nella quale i corridori avrebbero dovuto superare barriere
e pozze d'acqua.
La proposta ebbe successo tanto che la disciplina venne inserita nei Giochi olimpici di Parigi del
1900. Inizialmente la distanza da percorrere era 2500 metri ma nel 1920 si decise di optare per la
lunghezza che si corre tutt'oggi, ovvero 3000 metri. Nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino si corse per
la prima volta a livello femminile.
I 3000 siepi
Gli atleti devono percorrere 3000 m in pista, con la difficoltà di dover saltare 35
ostacoli alti 91 centimetri (76 per le donne), di cui 28 normali e 7 con l'acqua: 5
per ognuno dei 7,5 giri da 400 m da effettuare. Dei 5 ostacoli del giro, quattro
sono barriere mobili (ma stabilizzate da pesanti supporti di ferro) posizionate sulla
pista, mentre il penultimo ostacolo consiste in una barriera simile seguita da una
vasca piena d'acqua, scavata all'interno della pista, da cui gli atleti devono uscire.

La vasca, detta riviera, misura 3,66 x 3,66 metri a profondità variabile, in quanto il
pavimento della vasca è inclinato; per questo motivo la profondità dell'acqua
diminuisce in altezza via via che ci si allontana dalla rampa. Tutte queste
caratteristiche fanno sì che i 3000 m siepi siano considerati una gara
di mezzofondo che contempla anche particolari aspetti tecnici, legati a siepi e
riviere da superare.
La riviera
TECNICA SUPERAMENTO DELLE BARRIERE
La tecnica di superamento delle barriere è simile a quella delle corse
ad ostacoli, con qualche differenza:

❑ Il siepista passa l’ostacolo più alto rispetto all' “ostacolista veloce”,


questo perché l’urto con le barriere fisse sarebbe dannoso sia dal
punto di vista della sicurezza dell’atleta che dal punto di vista
cronometrico.
❑ Il passo è differente, in quanto manca la possibilità di calcolare
ampiezza e frequenza del passo da utilizzare tra gli hs.
❑ Il siepista deve essere abile ad oltrepassare efficacemente le
barriere con entrambi gli arti inferiori.
❑ Essendo la barriera abbastanza larga è consentito all’atleta di
poggiarci il piede sopra durante il superamento.
TECNICA SUPERAMENTO DELLA RIVIERA
Il passaggio della riviera avviene solitamente in maniera diversa rispetto al passaggio degli altri ostacoli sul percorso, questo perché
immediatamente vi è la presenza della buca piena d’acqua, lunga 3,66 metri, e la tecnica descritta sopra porterebbe a finirci proprio dentro.
Per questo motivo nella fase di passaggio vi è l’appoggio del piede sulla riviera. Queste la fasi principali:
Attacco, l’obiettivo è il passaggio dalla corsa all’appoggio del piede sulla riviera perdendo meno velocità possibile:
la direzione dello stacco è verso l’alto;
caviglia, ginocchio ed anca si estendono completamente;
la coscia della gamba d’attacco oscilla velocemente verso la riviera e sale fino all’orizzontale;
Passaggio, con l’obiettivo di diminuire il più possibile il tempo di superamento della riviera:
l’atleta appoggia il piede, con la parte anteriore, sulla riviera;
la gamba d’appoggio/spinta è piegata in modo che la parabola della fase di volo sia radente;
il centro di massa resta basso;
il busto è flesso avanti;
la spinta sulla riviera è in avanti e verso il basso
Volo e atterraggio, fare un lungo balzo radente e riprendere immediatamente l’assetto di corsa:
le braccia aiutano ad equilibrare la fase di volo (posizione alta, all’altezza o delle spalle o sopra esse);
il busto è inclinato in avanti;
la gamba di sostegno è quasi completamente prima dell’atterraggio;
l’atterraggio avviene attivamente di avampiede ed evitare che la coscia non ceda eccessivamente verso il basso;
la gamba libera viene portata velocemente avanti dopo l’atterraggio di prima gamba;
riprendere rapidamente il ritmo di gara.
Record del Mondo – Saif Saaeed Shaheen (Qatar)
7’53’’63 – Bruxelles (Belgio) 03/09/04
Record del Mondo – Beatrice Chepkoech (Kenia)
8’44’’32 – Monaco 20/07/18

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