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Migliora la tua Voce 2
Indice
Introduzione
1. La voce è un fatto fisico
2. Registrazione della voce
3. Imparare a respirare
4. I vocalizzi
5. Postura e percezione della propria voce
6. Le caratteristiche di una buona voce
7. L’articolazione
Conclusioni
INTRODUZIONE
Daniela de Meo
3. IMPARA A RESPIRARE
La voce è un respiro sonoro.
Da ciò se ne deduce che non ci può essere una buona voce senza una buona
respirazione.
Per migliorare la voce è fondamentale imparare a respirare.
scende risucchia aria nella siringa (polmoni), quando sale viceversa. Questo
meccanismo rappresenta la respirazione primaria.
Per cominciare a respirare familiarizzando col diaframma, prova a inspirare dal naso
e a convogliare una certa quantità di aria nei polmoni, facendo attenzione a non
gonfiare il petto e a non alzare le spalle. Spingi l’aria inspirata verso la pancia come
se avessi un palloncino che si gonfia nell’ addome (in realtà ciò che sta accadendo è
la spinta dell’aria inspirata anche nella parte bassa dei polmoni. Questa costringe il
diaframma a spostarsi verso il basso sotto la spinta dei polmoni).
A questo punto resta in apnea per qualche secondo trattenendo l’aria e poi inizia a
soffiare lentamente dalla bocca pffffffffffffffffffffff…….. Quando inizierai a soffiare
l’aria fuori dalla bocca, sarà in quel momento che comincerà il processo di
espirazione ed allora dovrai provare a mantenere i muscoli addominali in posizione
tonica per fornire la giusta pressione sul diaframma e regolare quindi l’emissione
dell’aria così come tu vorrai. Il flusso di aria emessa dovrebbe essere il più possibile
costante.
All’inizio potrebbe sembrare innaturale questo processo respiratorio ma è la base
per il miglioramento della tua voce.
Le tecniche della respirazione sono molto importanti per imparare come si dosa il
fiato mentre si pronuncia una frase, per non affaticarsi durante lunghi discorsi, per
gestire efficacemente le emozioni e, insomma, per riuscire a parlare bene in maniera
da rendere comprensibile e piacevole a tutti il proprio ascolto.
IMPORTANTE
Per verificare se la tua respirazione diaframmatica è corretta, posizionati davanti ad
un grande specchio e fai un bel respirone.
Se nell'inspirare le spalle si alzano, allora la tua respirazione va rivista, è troppo alta.
Se invece, sempre facendo un bel respiro, le spalle rimangono immobili e l'aria
inspirata va a gonfiare l'addome, (questo accade perchè a gonfiarsi è la parte bassa
dei polmoni) allora va tutto bene, la tua respirazione diaframmatica è corretta.
Un vecchio trucco per vedere se stai facendo bene ed esercitarti è quello di
emettere l'aria sulla fiammella di una candela. Se il flusso sarà costante, come deve
essere, la fiammella sarà sempre piegata con una inclinazione sempre uguale. Se si
alza e si abbassa in continuazione il tuo flusso di aria non è costante e dovrai
continuare ad esercitarti.
E ora, qui di seguito, ti indicherò una serie di esercizi per allenare il diaframma e per
fare in modo che la respirazione diaframmatica diventi la base del tuo modo di
parlare. Ricordati… la respirazione è il carburante della tua voce.
RIPETI:
Inspira bene, trattieni il fiato e poi espira lasciando uscire l'aria dalla bocca
socchiusa.
ANCORA:
Inspira, trattieni ed espira emettendo un leggero sibilo (ssssssss...).
In questi esercizi cerca di allungare il più possibile il tempo dell’espirazione.
Poi riprendi e continua emettendo nella fase dell’espirazione dopo il suono sss... i
suoni mmm... nnn... lll... rrr... .
Quando avrai imparato a usare il diaframma, fai lo stesso esercizio in piedi con le
mani su un piano all’altezza delle braccia.
Questo esercizio lo potrai fare anche in piedi con le braccia dietro la schiena,
stringendo con la mano destra il polso della mano sinistra per facilitare la dilatazione
di tutto il torace.
PROVA:
Inspira, trattieni ed espira emettendo il suono nnn….
PROVA:
Cammina, inspira, trattieni ed espira contando mentalmente:
UNO DUE TRE QUATTRO CINQUE
Inspira, trattieni ed espira contando mentalmente:
UNO DUE TRE QUATTRO CINQUE SEI SETTE
Inspira, trattieni ed espira contando mentalmente:
UNO DUE TRE QUATTRO CINQUE SEI SETTE OTTO NOVE
Inizialmente è meglio non sforzare e provare a contare prima sino a VENTI, poi sino
a VENTICINQUE, aggiungendo i numeri sino ad arrivare sino a QUARANTA con una
sola inspirazione.
L’utilità di questi esercizi è di potenziare le possibilità respiratorie e di conseguenza
vocali.
Tutti gli esercizi dovrebbero essere realizzati QUINDICI MINUTI al giorno per
ottenere buoni se non ottimi risultati.
4. I VOCALIZZI
Una volta imparato a respirare con il diaframma, la tua voce sarà pronta per
esercitarsi nella ricerca del suo suono migliore. In questa ricerca i vocalizzi sono
esercizi importantissimi, che dovrai effettuare quotidianamente per migliorare la
voce. Essi infatti permettono il potenziamento della voce, l’idratazione delle corde
vocali e di venire in contatto con il suono naturale della propria voce.
I vocalizzi si effettuano emettendo una vocale durante il processo di espirazione per
tutta la durata del fiato.
I vocalizzi vanno fatti gradatamente e solo a partire dalla seconda settimana di
studio, dopo essersi esercitati quotidianamente con gli esercizi di respirazione.
I vocalizzi possono essere effettuati con tonalità e intensità diverse (alta, media,
bassa). È importante ricordare che per ciò che riguarda le vocali I ed U, essi non
vanno mai effettuati a volume alto.
I vocalizzi vanno fatti su tutte e sette le vocali fonetiche: i – é – è – a – ò – ó – u.
iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééééé
èèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèèè
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
òòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò
óóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóóó
uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu
N.B.: è importante ricordare che anche i vocalizzi sono esercizi fisici. Infatti sia
l’apparato respiratorio che quello fonatorio scendono in campo con i loro organi
(polmoni, trachea, laringe, faringe, corde vocali ecc..) e vanno esercitati
gradatamente e senza sforzo. Ecco perché non ha importanza quanto duri il
vocalizzo (soprattutto nella fase iniziale dell’allenamento) ma che venga svolto
correttamente. Un vocalizzo per essere considerato “buono”, dovrà essere
sostenuto nel suono e costante nell’intensità per tutta la durata del fiato. Per cui
comincerai con un vocalizzo della durata di 5-6 secondi ad esempio, per poi
proseguire con uno di 10 secondi, fino ad aumentare il tempo di durata.
In una fase di allenamento, dopo il primo mese di esercizi, sarà facile che riuscirai a
vocalizzare senza sforzo per 40 secondi circa.
L’unico modo per ottenere un suono “pieno” in maniera economica, ossia senza
sforzo, è posizionare il collo in modo tale da accrescerne la lunghezza.
Per quel che riguarda invece la posizione del corpo per una buona emissione vocale,
essa dovrà prevedere:
piedi posizionati in modo parallelo e perpendicolari alle ginocchia e ai fianchi
ginocchia morbide per evitare tensione della schiena
curva lombare non troppo accentuata
petto rilassato
spalle rilassate in basso
collo disteso
mento parallelo al pavimento.
Nel fare questi esercizi bisogna mantenere il tono e il volume della voce stabili senza
né alti né bassi.
1) Inspira bene, trattieni l’aria per 3 secondi, espira e con una emissione limitata di
fiato e per un tempo limitato emetti il suono "A" con volume di voce medio A A A A.
2) Inspira bene, trattieni l’aria per 3 secondi, espira emettendo il suono "A"
aumentando la durata della emissione e il volume della voce
AAAAAA
3) Inspira bene, trattieni l’aria per 3 secondi ed espira emettendo il suono "A"
aumentando ancora la durata della emissione e il volume della voce A AAAA
AAAAAAAAAAAAA
Continua con suoni prolungati e robusti fino a che si riesce a compiere bene questo
ultimo esercizio.
7. L’ARTICOLAZIONE
Articolare vuol dire pronunciare correttamente ogni lettera di ogni parola
dell’eloquio, scandire perfettamente i suoni, senza mangiarsi, come spesso accade,
le finali di parola.
Nel processo di articolazione la pronuncia delle consonanti è di fondamentale
importanza ed è ad esse che dovrai porre attenzione nella lettura di questo
paragrafo.
Migliorare la voce non può prescindere dall’articolazione del parlato, più
specificatamente delle consonanti.
Se articolerai bene non avrai bisogno di una forte intensità di voce per farti sentire:
le tue sillabe si distingueranno chiaramente anche quando bisbiglierai.
Le consonanti si creano all’interno della bocca ed è per questo fondamentale che
essa venga mossa adeguatamente mentre si parla. Tutto ciò che è all’interno della
bocca si deve muovere: la lingua, il palato e le labbra.
Spesso ci troviamo a conversare con chi parla a labbra quasi chiuse e a denti stretti e
nostro malgrado, non riusciamo sempre a comprendere tutte le parole pronunciate.
A volte con queste persone ci capita di essere costretti a chieder loro di ripetere ciò
che hanno detto, creando non poche volte, imbarazzo e disagio al nostro
interlocutore.
Se anche a te capita a volte che qualcuno non comprende quello che dici e desideri
superare questo gap, migliorando così notevolmente anche la tua voce nel
complesso, segui le indicazione che sto per fornirti con i prossimi esercizi e già dalla
prima settimana di allenamento otterrai risultati soddisfacenti e feedback positivi da
chi ti ascolta.
Innanzitutto alcuni semplici esercizi di ginnastica fonatoria atti a sciogliere i muscoli
preposti alla produzione delle consonanti.
1° esercizio.
Mettiti seduto con le mani sulle ginocchia.
a) porta la lingua in fuori il più possibile mantenendo la bocca aperta. Resta in
questa posizione e forzala in avanti per 3/4 secondi;
b) dopo di che ritira la lingua bruscamente, lasciando che si appoggi inerte sul
pavimento della bocca
RIPETERE per 5 VOLTE.
2° esercizio
Sempre seduti con le mani sulla ginocchia.
a) apri molto la bocca, metti la punta della lingua contro il palato, e portala molto in
fondo;
b) a questo punto cerca di proiettarla velocemente in avanti, in mezzo ai denti.
RIPETERE per 5 VOLTE.
BI - BÉ - BÈ - BA - BÒ - BÓ - BU
CHI - CHÉ - CHÈ - CA - CÒ - CÓ - CU
CI - CÉ - CÈ - CIA - CIÒ - CIÓ - CIU
DI - DÉ - DÈ - DA - DÒ - DÓ - DU
FI - FÉ - FÈ - FA - FÒ - FÓ - FU
GHI - GHÉ - GHÈ - GA - GÒ - GÓ - GU
GI - GÉ - GÈ - GIA - GIÒ - GIÓ - GIU
LI - LÉ - LÈ - LA - LÒ - LÓ - LU
MI - MÉ - MÈ - MA - MÒ - MÓ - MU
NI - NÉ - NÈ - NA – NÒ - NÓ - NU
PI - PÉ - PÈ - PA - PÒ - PÓ - PU
RI - RÉ - RÈ - RA - RÒ - RÓ - RU
SI - SÉ - SÈ – SA - SÒ - SÓ - SU (S sorda/dura)
S I- S É – S É – S A – S Ò – S Ó – S U (S sonora/ dolce)
TI - TÉ - TÈ - TA - TÒ - TÓ - TU
VI - VÉ - VÈ - VA - VÒ - VÓ - VU
ZI - ZÉ - ZÈ – ZA - ZÒ - ZÓ - ZU (Z sorda/ dura)
Z I – Z É – Z È – Z A – Z Ò – Z Ó – Z U (Z sonora/ dolce)
Ed ora per concludere il piano di allenamento per migliorare la voce non ti resta che
divertirti con questa serie di scioglilingua, utilissimi anch’essi all’articolazione.
Sa chi sa se sa chi sa, che se sa non sa se sa, sol chi sa che nulla sa, ne sa piu di chi ne
sa
Ho in tasca l’esca ed esco per la pesca, ma il pesce non s’adesca, c’è l’acqua troppo
fresca. Convien che la finisca, non prenderò una lisca! Mi metto in tasca l’esca e
torno dalla pesca.
Sotto le frasche del capanno quattro gatti grossi stanno; sotto quattro grossi sassi,
quattro gatti grossi e grassi.
C’è il questore in questura a quest’ora?” “No, non c’è il questore in questura a
quest’ora, perché se il questore fosse in questura a quest’ora, sarebbe questa la
questura!”
Ciò che è, è; ciò che non è, non è; ciò che è, non è ciò che non è; ciò che non è, non è
ciò che è.
O schiavo con lo schiaccianoci, che cosa schiacci? Schiaccio sei noci del vecchio noce
con lo schiaccianoci.
Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica
che le piace cuocere in cucina col cuoco.
C’era una volta una cincibiriciaccola, che aveva centocinquanta cincibiriciaccolini. Un
giorno la cincibiriciaccola disse ai suoi centocinquanta cincibiriciaccolini: “Smettetela
di cincibiriciaccolare sempre, altrimenti un giorno non cincibiriciaccolerete più”.
CONCLUSIONI
Eccoci arrivati al termine di questo breve vademecum per migliorare la voce.
Mi auguro ti sia stato utile e che soprattutto abbia risvegliato in te la consapevolezza
di possedere uno strumento importantissimo per migliorare le relazioni
interpersonali: la tua voce
Non pretende di essere esaustivo, anzi è solo un piccolo assaggio di quello che
potresti approfondire sull’argomento voce.
A tal proposito ti invito a visitare e a interagire con me e con lo staff dell’Accademia
della Voce di Daniela de Meo, sul nostro sito www.accademiadellavoce.it e a
frequentare i miei corsi dal vivo.
Migliorare la propria voce riguarda moltissime persone e non solo a chi utilizza la
voce a livello professionale come attori, doppiatori, cantanti, speaker e cosi via.
Una voce gradevole aiuta anche coloro che desiderano migliorare le relazioni, la
propria autostima, la propria capacità di parlare in pubblico attraverso un uso
consapevole delle emozioni.
Il cammino verso il miglioramento della voce è iniziato. Ora sta a te proseguire verso
mete sempre più ambiziose e sfidanti.
A presto
Daniela de Meo