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astronomia

In astronomia, il metodo principale per ottenere informazioni richiede la rilevazione


e l'analisi di radiazioni elettromagnetiche. Una tradizionale divisione
dell'astronomia è data seguendo le differenti regioni dello spettro
elettromagnetico che vengono osservate. Alcune parti dello spettro possono essere
osservate dalla superficie terrestre, mentre altre parti sono osservabili solo ad alta
quota o al di fuori dell'atmosfera terrestre, in quanto l'analisi da Terra di diversi
tipi di radiazione risulta penalizzata dall'assorbimento atmosferico. Tuttavia anche
nel vuoto è difficoltoso separare il segnale dal "rumore di fondo", ossia, dall'enorme
emissione infrarossa prodotta dalla Terra o dagli stessi strumenti. Qualsiasi
oggetto che si trova sopra lo zero assoluto emette segnali elettromagnetici e, per
questo, tutto quello che circonda gli strumenti produce radiazione di fondo.
Realizzare una termografia di un corpo celeste senza conoscere la temperatura alla
quale si trova lo strumento risulta molto difficile: oltre ad utilizzare pellicole
fotografiche speciali, gli strumenti sono continuamente refrigerati criogenicamente
con elio e idrogeno liquidi.La scienza planetaria, o planetologia, è lo studio delle
proprietà fisiche di pianeti, satelliti, pianeti nani, comete, asteroidi e altri corpi in
orbita attorno al Sole, così come dei pianeti extrasolari. Il sistema solare è stato
relativamente ben studiato, inizialmente tramite i telescopi e successivamente dai
veicoli spaziali. Questo ha fornito una buona comprensione della formazione e
dell'evoluzione del sistema solare, anche se avvengono continuamente nuove
scoperte.

Il sistema solare è suddiviso in pianeti interni, la fascia degli asteroidi e pianeti


esterni. I pianeti terrestri interni sono Mercurio, Venere, la Terra e Marte, mentre
i pianeti esterni giganti gassosi sono Giove, Saturno, Urano e Nettuno. Al di là di
Nettuno si trova la fascia di Kuiper, e infine, la nube di Oort, che può estendersi
fino a un anno luce. I pianeti si sono formati 4,6 miliardi di anni fa nel disco
protoplanetario che circondava il neonato Sole, attraverso un processo che ha
portato, col tempo, alla nascita dei protopianeti. Solo i pianeti con massa sufficiente
hanno mantenuto la loro atmosfera gassosa.

Una volta che un pianeta raggiunge una massa sufficiente, i materiali di diversa
densità vengono segregati all'interno, durante il processo che porta alla
differenziazione planetaria, e che può formare un nucleo roccioso o metallico,
circondato da un mantello e una crosta esterna. Il nucleo può includere regioni di
materia solida e liquida, e alcuni nuclei planetari possono essere in grado generare il
proprio campo magnetico, in grado di proteggere le loro atmosfere dal vento solare,
come avvenuto per la Terra.

Il calore interno di un corpo planetario viene prodotto dalle collisioni che lo hanno
creato, oppure dal decadimento di materiali radioattivi (ad esempio uranio), o dal
riscaldamento mareale causato da interazioni con altri corpi. Alcuni pianeti e
satelliti accumulano sufficiente calore per generare processi geologici come il
vulcanismo e la tettonica a placche. Quelli che mantengono un'atmosfera possono
anche subire l'erosione della superficie causata da vento o acqua. I corpi più piccoli,
senza riscaldamento mareale, si raffreddano più velocemente; e la loro attività
geologica cessa completamente, con l'eccezione della craterizzazione causata da
impatti.

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