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14 aprile 2021 - 16:01 > Versione online

Strategia della specializzazione


intelligente, all'Università di Urbino il
tavolo tematico sulla Salute

Carloni: “Investire sui settori a maggiore capacità di crescita e sviluppo”


ANCONA – “Tra pochi mesi l’Europa ci chiederà come spenderemo le risorse della
prossima programmazione 2021/2027 e le Marche non possono permettersi di replicare
il passato. Dobbiamo avere la forza e l’intelligenza di capire quali sono i settori
innovativi da introdurre e valorizzare all’interno del sistema economico
marchigiano”. Lo ha evidenziato il vicepresidente Mirco Carloni, assessore alle
Attività produttive, aprendo i lavori del tavolo tematico sulla Salute, convocato
all'Università di Urbino nell’ambito della campagna di ascolto che la Regione ha
avviato per definire la Strategia della specializzazione intelligente del prossimo
settennio. Presso l’Aula Magna, la Giunta regionale ha convocato, in presenza e da
remoto, l’Università e una rappresentanza del mondo delle imprese del comparto.
“Il mondo accademico e produttivo devono guidare le istituzioni nelle scelte da
compiere- ha detto Carloni-. L’area salute, dati alla mano, non può non ricoprire un ruolo
centrale nelle nostre strategie perché è quella che ha maggiori margini di crescita nel
prossimo futuro”. Un ruolo centrale evidenziato dalla gestione della pandemia in corso e
dai numeri che mette in campo: “Assicura un elevato fatturato nelle esportazioni
marchigiane e si pone a metà classifica della nostra regione per numero di imprese
presenti”. La Specializzazione intelligente, non a caso, è sinonimo di trasferimento
tecnologico e di valorizzazione dei settori dell’economia che hanno maggiori margini
di sviluppo e crescita. “L’errore che, come sistema Marche, possiamo compire– ha
ammonito il vicepresidente- è quello di rincorrere il modello economico del passato
legato al metalmezzadro. Non possiamo permetterci di perdere il treno delle risorse
europee rivivendo un amarcord a cui saremo sempre legati e riconoscenti, ma
dobbiamo progettare il futuro con tutta l’intelligenza richiesta dai tempi che stiamo
vivendo”.
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