L’ambito in cui si sviluppa questa coscienza è l’ambito religioso (reliquie pronunciate in volgare; vite di santi: per
evangelizzare bisogna dare degli esempi quindi i primi testi in volgare parlano della vita di santi come esperimenti per
modello religioso) per la necessità pratica di comunicazione anche per evangelizzare nuovi popoli. Il concilio quindi va
incontro alla nuova oralità. Oltre all’ambito religioso, si sviluppa nell’ambito giuridico. I giuramenti sono esempi di
discorso orale: il giuramento perdeva parola se caratterizzato da una lingua non compresa. Anche i giuramenti quindi
vengono scritti in forma volgare così come le testimonianze pronunciate e trascritte in volgare: testimone pronuncia in
una lingua e tale deve essere nella forma scritta. Bisognava essere più fedeli possibile poiché il valore non doveva
essere modificato.
Giuramento di Strasburgo
4 giuramenti pronunciati a Strasburgo nell’incontro di Carlo il Calvo, re di Francia, alla testa dell’esercito, con
Ludovico il Germanico, re di Germania, alla testa delle sue truppe – 14 febbraio 842
Carlo magno aveva dato l’impero a Ludovico il Pio il quale assiste allo smembramento del suo impero poiché i
suoi figli si impadroniscono grandi porzioni dell’impero e non contenti cominciano anche a farsi guerra.
Nel giuramento i due si incontrano e decidono di allearsi, giurandosi fedeltà reciproca, in previsione della
guerra con il terzo fratello Lotario.
il regno di Lotario verrà presto distrutto e distrutto tra i due fratelli.
La regione Lorena mantiene il ricordo del regno di Lotario.
Non giurano solo i sovrani ma anche i rispettivi eserciti. Giurano l’uno nella lingua dell’altro. Ludovico il
Germanico giura in lingua d’oil (la parlata romanza di Carlo in Calvo). Questo invece pronuncia il suo
giuramento in tedesco. Chi pronuncia il giuramento deve essere compreso da chi deve ricevere la promessa
d’alleanza. Membri dell’esercito giurano di essere garanti del patto, promettono di non sostenere il sovrano in
caso di rottura d’alleanza.
Il giuramento è riportato nell’Historia filiorum Lhudovicii pii (storia dei figli di Ludovico il Pio= vicende
legate alla spartizione dei territori dalla morte del padre 840 fino al trattato di Verdun) di Nithard. Il
manoscritto è stato compilato successivamente, circa due secoli dopo intorno all’anno 1000. È conservato a
Parigi nella biblioteque nacional de France.
Viene trascritto in maniera quasi simile. Il documento quindi è molto affidabile.
Il testo scritto è contemporaneo all’atto comunicativo che viene riportato
Il manoscritto relatore sembra una diretta copia dell’originale
Tuttavia si tratta di forte carattere monumentario (vuole trasmettere una memoria e deve essere conservato
come tale): perché vuole che venga trasmessa la memoria così come la sta scrivendo trattando informazioni
anche storico e creando la memoria del giuramento tra i due ma allo stesso tempo è documento perché fornisce
documentazione dello stato delle lingue volgari, in particolare della lingua francese. L’impronta latina deve
essere interpretata come risultato comprensibile di conferire al testo del giuramento in volgare una solennità
formale adatta all’occasione> sempre iato tra lingua parlata e scritta.
1. Lenizioni consonanti: la –m, -um spariscono; Sagrament –s da occlusiva sorda a fricativa sonora;
2. Nel francese trasformazioni: ei> oi> ue (nel medio francese 400-500 drue) a draux ci si arriva con la
rivoluzione francese; il popolo parigino pronunciava il dittongo draux a differenza di classi alte in cui si
pronunciava ancora druet.
3. Nei giuramenti di Strasburgo rimane ancora la t: o perché veniva ancora pronunciata o per un’influenza del
latino.
4. I primi studiosi già nel 700 avevano evidenziato che i futuri romanzi si formavano con verbo all’infinito+
avere. Già nel latino volgare i futuri si formavano in questa maniera.
5. Le vocali finali cadono: amorem> amur, communem> commun
6. Conservazione della A sia tonica (frada< fradem) che finale (duna, aiudha).
7. Declinazione bicasuale tipico dell’antico francese karlus soggetto, karlo compl.oggetto.
8. Costruzione impersonale om che deriva dalla parola latina homo. La parola perde il significato di sostantivo e
viene grammatilizzata, utilizzata in certi costrutti per esprimere il riflessivo.
Placiti cassinesi (o campani, o capuani: in base a regione in cui vengono trascritti)
L’ambito religioso quindi non è solo un settore in cui emergono le lingue volgari. Ma anche nel settore giuridico. Salto
di un secolo: 960-963 c’è un altro documento giuridico. Per tipologia simile al giuramento di Strasburgo ma datazione
quasi un secolo successiva.
963 a Teano il giudice Bisanzio (vedere testi sulle slide): testimonianze che vengono ripetute secondo lo stesso codice e
formulario in lingua volgare: si tratta comunque di una lingua artefatta come un codice.
Sequenza di Sant’Eulalia 880 ca. Considerato primo testo in lingua romanza. Prima ricordiamo glossari, parodia +
documenti giuridici che quindi non avevano pretese letterarie che attestano evoluzione linguistica e stato dell’italiano e
del francese del 9 secolo.
Fa riferimento ad una vita di santi. Sequenza: durante la messa, veniva cantato l’alleluja e le ultima vocale della parola
“a” veniva cantato per lungo tempo dal coro. Queste vocalizzazioni canoniche poi vengono messi da parte per la
produzione di testi: si sostituisce la vocalizzazione con dei testi con delle formule liturgiche. I testi, seguivano l’alleluja
e per questo viene definita sequenza. Si cerca attraverso il canto di narrare la vita dei santi così che tutto il popolo
raccolto, soprattutto nelle feste, potevano ascoltare le vicende del santo che veniva venerato.
Questa sequenza è un componimento poetico in verso in francese che racconta il martirio di San’Eulalia. Il manoscritto
è conservato nel nord-est della Francia a Valenciennes.
Il mondo antico non utilizzava la pergamena ma il papiro. Il supporto di scrittura del mondo antico è diverso sia per
materiale che per forma. Pergamena invece deriva dalla città di Pergamo, centro economico, culturale e commerciale
dove c’era un’importante scuola di filologia ennelistica. Assieme alla rivoluzione della pergamena si sviluppa l’uso del
codice al posto del rotolo. In epoca tardo romana il papiro viene soppiantato dalla pergamena (con pelle d’animale;
medioevo) così come il rotolo del papiro anche a causa della crisi dell’impero, mentre la pergamena era più economico
e di facile disponibilità. Dopo il 1000 comincia a diffondersi un nuovo strumento: la carta che diventa subito mezzo più
diffuso e più popolato fino all’invenzione della stampa.
22/02
La cornice è sempre latina, all’interno troviamo il testo in francese. Sant’ Eulalia è il primo testo letterario della
tradizione romanza e francese ed è anch’esso accompagnatolo da un testo latino. I testi romanzi non compaiono subito
in maniera autonoma, i primi esemplari sono sempre accompagnati da testi in latino. Il documento trascritto (giuramenti
in lingua tedesca e francese) ma cornice in latina. Primi testi volgare: capire la scrittura, quali suoni fossero
rappresentati con dei segni=> lingua artificiale, costruita per un determinato scopo in questo caso per i giuramenti di
Strasburgo. Anche i placiti erano sì testimonianze, ma la sentenza finale era in latino.
La sequenza proviene dal monastero benedettino di Saint Amand; contiene diversi testi in latino. Importante il luogo in
cui è stato compilato, nel nord-est della Francia a Valenciennes. Il primo testo letterario è stato composto quindi in una
zona di confine: presa di coscienza della differenza tra parlate volgari e latino avviene sempre nelle zone di confine
dove è più forte la compresenza di più lingue es. francese, tedesco + latino come lingua colta. Lo stesso manoscritto
viaggia da una parte all’altra del Reno. Le persone che lavoravano a Saint Amand potevano lavorare quindi anche con
testi che avevano origine dall’altra parte del Reno: confluenza di diverse culture, origine etc.
141-143. le ultime 4 carte contiene la sequenza di Sant’Eulalia: testo francese accompagnato dalla sequenza in lingua
latina. Fronte del foglio: R= recto; la parte posteriore era il V= verso.
Nel 141 recto troviamo una sequenza latina di Sant’Eulalia, Cantica virginis eulalie. Sequenza: canto che segue
l’alleluia. Sequenza perché segue l’ultima sillaba e anziché allungarla si persa di introdurre altre parole e testi. Sul verso
del foglio troviamo la sequenza in francese. Al termine del testo francese, segue, il testo tedesco che è stato scritto dalla
stessa mano che ha copiato la sequenza di Sant’Eulalia= contesto di bilinguismo dove una persona è capace di comporre
un testo in due lingue. È stato composto a ridosso della vittoria di Ludovico re dei Franchi sui vichinghi a Saucourt
nell’881 (Ludovico e Luigi sono due varianti dello stesso nome italiano es. Ludovico o Luigi il Pio sono entrambi
linguisticamente corretti). A Saucourt Luigi 3 comanda una spedizione per sconfiggere le armate dei vichinghi che
stavano saccheggiando il nord-est della Francia. Per la prima volta, i francesi riescono a sconfiggere i normanni, tuttavia
Luigi 3 morirà poco dopo. Il canto termina con il ricordo della morte di Ludovico dopo lo scontro. È importante perché
alla fine dell’11 secolo, un testo delle prime chanson de geste (canzone epiche della Francia medievale) tratta delle
vicende di Saucourt. Evidenzia che vi era una tradizione eroica legata a questo fatto storico. Nel fronte 143 incontriamo
una sequenza latina. Questo evidenzia che le sequenze potevano essere quindi differenti tra loro.