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CAP 2 .

QUALE GEOGRAFIA , QUALE OGGETTO

-una disciplina poco conosciuta-

la vera geografia è lo studio del nostro ambiente , del nostro territorio dalla scala locale a quella mondiale .
Nice ( anni 70 ) -> la geografia è una materia fisica e descrittiva con lo scopo principale di far conoscere
le fattezze materiali della superficie del globo .
è una materia utile , ma mnemonica .
Almagià ( anni 40 ) -> le scuole e le università sono responsabili dell'immagine negativa diffusa della
geografia in quanto per conoscerne l' importanza ed il valore sono importanti non tanto le lezioni
cattedratiche , ma esercitazioni , lezioni pratiche , escursioni .
Kant ( 1800) -> la geografia forma il buon senso degli uomini insegnando loro a renderli cittadini del
mondo .
- LIVELLI DI INSEGNAMENTO E APPRENDIMENTO -

1. DESCRITTIVO : ( che cosa , chi , come )

si tratta di un livello indispensabile per la conoscenza di base del territorio , ma non ci si può fermare a
questo livello

2. ESPLICATIVO -SCIENTIFICO : ( quando , chi ,che cosa , perchè )

si tratta del livello della causalità in cui si procede all'individuare le relazioni che intercorrono tra il sistema
economico-politico e l'ambiente fisico .

3. CRITICO -APPLICATIVO :

dall'analisi delle modalità organizzative si cerca di fare delle previsioni


-geografia cianfrusaglia culturale ?-

è necessario considerare la geografia non come insieme di fenomeni isolati tra loro ,ma come
organizzazione di elementi tutti legati da complessi rapporti di connessione ed interdipendenza .

la terra deve essere intesa come sede dell'uomo per cui <<imparare la geografia >> significa aumentare la
capacità di percepire le connessioni spaziali ovvero impossessarsi delle proprie strutture ( concetti
essenziali , principi fondamentali , metodi ) indispensabili per il raggiungimento della finalità educativa
della disciplina .

-impossessarsi di uno spazio -

il fenomeno della presa di possesso di uno spazio può essere compreso se immaginiamo delle famiglie
che ricevono abitazioni uguali tra loro ed iniziano a modificarle più o meno profondamente in modo da
adattarle a se . instaurano così un rapporto speciale con quello spazio che iniziano a sentire proprio .
quello spazio fisico inizialmente si va sempre più antropomofizzando diventando specchio degli individui
che lo vivono .
- proiettarvi la propria cultura -

il risultato è quindi non solo costituito dalla componente fisica , bensì e sopratutto da quella umana , è una
costruzione sociale .
di uno spazio salta all'occhio in maniera evidente il il significante ovvero ciò che è visibile ( es la casa
arredata ), è più difficile risalire a quello che è il significato , ciò che non si vede ( la casa nelle sue prime
fattezze ) .

- per sentirsi a proprio agio -


gli spazi inoltre mutano col tempo : da fisici sono divenuti antropizzati , territorializzati e ad oggi è
quasi impossibile immaginare l'aspetto iniziale del paesaggio ,ambiente al quale dapprima ci si è dovuti
ambientare e col tempo si è imparato a modificare e trasformare totalmente .

- ILTERRITORIO costruito,ereditato e rimodellato-

si tratta dell' ogetto formale e sostanziale della geografia che va letto ed interpretato per
decodificare e appropiarci della complessa realtà territoriale .
è un sistema territoriale / geosistema / sistema antropofisico
dato infatti dal collegamento di rapporti , diretti, indiretti di connessione ed interdipendenza di elementi
sia antropici che fisici .
non è uno spazio neutro ,ma è vivo : è il prodotto sociale della società , la corrispondenza tra società e
spazio
la geografia quindi studia l'organizzazione umana del territorio , non dimentica la componente fisica
,ma non sottovaluta nemmeno quella umana del territorio in quanto sono proprio le modifiche umane
sull'ambiente fisico ad essere fondamentali per la finalità educative della disciplina .

CAP 3 UNA GEOGRAFIA PER GRANDI FINALITA' EDUCATIVE


-ragioni educative -
La vera geografia è intesa come educazione geografica con un preciso scopo sociale : formare dei
cittadini del mondo consapevoli , autonomi , responsabili , critici .
infatti fornisce una metodologia integrata di strumenti materiali e concettuali necessari per l'
interpretazione e la decodificazione della complessa realtà in cui viviamo .
-senso dello spazio e carte mentali -
l'orientamento in questa è dato dall'utilizzo di categorie quali spazio e tempo , ma anche dall'utilizzo di
carte mentali ( o mappe cognitive ) fondamentali in un discorso di tipo educativo .
inoltre la geografia è connessa con la geo-graficità : il sistema formale di comunicazione umana che
include al suo interno anche le informazioni spaziali che non si possono esprimere tramite un linguaggio
numerico-verbale .
la geograficità implica la rappresentazione mentale dello spazio tramite la visione dei concetti , problemi
, relazioni di cui si compone .
in effetti considerando il territorio come ente concreto , lo spazio geografico è necessariamente astratto ,
in quanto è l'operazione che effettuiamo per poter dargli un senso .
la geo-graficità permette dunque una capacità di lettura dello spazio geografico necessaria allo sviluppo di un
senso dello spazio , una competenza spaziale che ognuno di noi possiede ,ma va educata per un utilizzo
consapevole .

-solidarietà mondiale e rispetto delle diversità -

la geografia s'interessa della diversa distribuzione degli elementi territoriali considerando gli aspetti
spaziali di fenomeni sociali , economici e fisici .
essa mette in evidenza quanto lo spazio geografico sia diverso : fisicamente ed antropicamente .
e una finalità educativa importante nella didattica della disciplina consiste proprio nel rispetto di queste
diversità , una sorta di solidarietà mondiale .
- consapevolezza ed educazione ambientale -
esistono 2 tipi di rapporti principali con il territorio :
1. di TERRITORIALITA' PERSONALE : l'insieme delle relazioni che ogni individuo ha con il proprio
spazio sentimentali ed esistenziali e che qualificano il territorio come fondamentale bene ambientale ;
2. di TERRITORIALITA' SOCIALE : la comprensione e l'amore per il mondo

è compito della geografia informare relativamente la dinamicità del territorio in quanto geosistema .
questo infatti dipende sia dai legami che vi sono al suo interno che dall'interazione con altri sistemi
territoriali .
Gli elementi fisici e antropici che formano il sistema territoriale sono dunque :
1. legati da rapporti di connessione ed interdipendenza ( l'ambiente fisico interagisce con quello umano e
viceversa )
2. qualunque azione si ripercuote a catena su tutti gli elementi costitutivi del sistema .

di conseguenza deriva che i nostri comportamenti , in quanto noi siamo parte attiva del sistema e
responsabili del suo funzionamento producano necessariamente degli effetti che positivi o negativi .
è necessario acquisire tale consapevolezza per comprendere meglio le nostre responsabilità nei confronti
dell'ambiente .
-relatività di giudizio -
un'ulteriore importanza finalità educativa è la relatività di giudizio dei fenomeni fisici e delle attività
umane : è infatti importante considerare gli elementi di un sistema che si vogliono analizzare collocandoli
nel loro contesto ambientale . ( infatti questi sono prodotto delle influenze che ricevono e legato agli altri
elementi fisici ed umani )
-avviamento del metodo scientifico -
non solo l'insegnamento ,ma anche l'apprendimento deve avvenire tramite metodo scientifico finalizzato a
divenire un habitus mentale del futuro cittadino .
il metodo scientifico d'indagine permetterà loro , tramite problemi e ipotesi di acquisire conoscenze di
base , nozioni strumentalizzate ai fini del raggiungimento di obiettivi preposti, di diventare critici ,
dubitare scientificamente e verificare le loro affermazioni e quelle degli altri , ad essere autocritici .
si renderanno conto di quanto non sia facile ricercare le cause e di come l'assetto del territorio sia l'esito
dell'interazione di una molteplicità di fattori
-acquisire 'riflessi geografici-
in linea con il pensiero kantiano secondo cui la geografia rende cittadini del mondo è necessario che i
cittadini 'in formazione ' acquisiscano una serie di riflessi geografici :
- percepire il loro ambiente nella molteplicità, complessità e dinamicità sistemica delle sue componenti
-comprendere ciò che vedono in termini di ubicazione , relazioni , distribuzioni e reticoli spaziali
-sappiano operare nello spazio
-individuare la propria posizione ed orientarsi
-leggere il paesaggio e valutare le forze che lo hanno plasmato
- cercare spiegazioni a ciò che non si comprende e trovarne anche in modo approssimato
- i fenomeni spaziali sono esito di processi socioeconomici e culturali che è possibile anche prevedere
-l'organizzazione dello spazio geografico è manifestazione di valori sociali , economici, culturali ,
ecologici .
CAP 4 APPROCCI DIDATTICI DIVERSI SIGNIFICANO RISULTATI DIDATTICI DIVERSI
-metodi d'insegnamento apprendimento -
perchè una disciplina così complessa e peculiare posa essere insegnata è necessario attuare una didattica
efficace attraverso strategie diversificate e metodi e tecniche vari .
in particolare esistono 2 diversi metodi :
-metodo espositivo : deduttivo (contenuti presentati dal docente affinché l'alunno li assimili )
<<l'alunno deve studiare >>
-metodo d'indagine /scoperta : induttivo ( l'alunno dal problema dovrà risalire alla sua soluzione[ipotesi-
principio osservando indirettamente la realtà tramite dati , carte tematiche ,chiedersi <<perché>> )
<< l'alunno deve scoprire >>

-diversità di approcci didattici -


a seconda della diversa organizzazione dei contenuti geografici ci sono diversi approcci didattici in
particolare :
-approccio regionale (tradizionale ) - > analisi dei contenuti geografici (fenomeni ) entro i limiti di regioni
o stati
-approccio generale -> studio dei fenomeni nella loro distribuzione in tutto lo spazio terrestre : geografia
fisica ,antropica ed economica
tuttavia sarebbe efficace la combinazione di entrambi :
-all'approccio regionale integrare riferimenti alla geografia generale in modo da spiegare in modo critico
l'assetto organizzativo del territorio
-rendere più viva e concreta la geografia generale con riferimenti alle realtà regionali .
- approccio problematico -
approccio più moderno ed efficace
i contenuti si concentrano intorno ad un problema (reale o inventato che sia ) di organizzazione del
territorio da risolvere il quale spinge inevitabilmente a porsi delle domande : perchè?
esempio : "emigrazione " -> perchè?-> scarsezza di posti di lavoro in alcuni luoghi /richiesta in altri ->
perchè? -> considerazione dei fattori fisici e antropici -> comprensione fattori attrattivi/repulsivi dei
territori .
l'insegnamento diventa più attuale e produttivo in quanto è maggiore la motivazione degli alunni.
-approccio concettuale -
acquisizione di abilità mentali e strutture concettuali della disciplina in modo da permettere agli alunni di
leggere ed intepretare autonomamente lo spazio geografico strumentalizzando i contenuti .
a partire dal contesto del vicino si apprendono concetti quali : localizzazione , posizione e distanza che
verranno poi applicati a fenomeni più complessi e lontani .

-approccio paradigmatico -
far acquisire paradigmi di ricerca ,strutture logiche ,chiavi teoriche di osservazione e d'interpretazione
dello spazio geografico e dei suoi contenuti .
guardare in chiave sistemica il territorio = trattare gli elementi territoriali nei loro rapporti di connessione
ed interpretazione .
-combinazione di approcci -
gli approcci possono essere tra loro anche combinati : approccio problematico-concettuale paradigmatico
( programma geo x le elementari ) ed il superamento degli approcci regionale-generale .
-tecniche didattiche efficaci -
• lettura di carte
• costruzione di carte tematiche o altre rappresentazioni grafiche
• elaborazione di dati statistici
• correlazione cartografica ,grafica e statistica
• studi tipo
• simulazioni
• analisi del paesaggio come geosistema
• uso e letture di diapositive
• fotografie -film
• lezioni sul terreno ( campagna e città)
• inchieste -interviste
-strumenti essenziali-
• bussola
• goniometro
• curvimetro
• lavagna luminosa
durante la verifica di un corretto apprendimento da parte dello studente è importante che questo sappia non
solo descrivere,ma anche spiegare le possibile cause di un organizzazione territoriale dimostrando di
possedere capacità professionali e previsionali .
le tecniche di verifica da utilizzare dovrebbero essere sia oggettive ( test ) che soggettive ( lettura di una
carta tematica sulla distribuzione di un fenomeno ) sarebbe la verifica dell'efficacia del metodo adottato .
-un concetto fondamentale in geografia -
la geografi viene considerata la scienza delle relazioni nello spazio ( gottman ) ,che ha come fondamento il
concetto di spazio .
La geografia si interessa agli aspetti spaziali della vita e alla conoscenza di spazio e di pratiche spaziali .
per lungo tempo l'analisi geografica si concentrava sul paesaggio ,ma a partire dalla II° 1/2 del 900 lo spazio
sostituisce il paesaggio B , la geografia vede il motivo della sua origine nella spazializzazione = la
rappresentazione di oggetti del pensiero collocati nello spazio .
il termine arcaico "indovarsi" ( = vedersi collocati nello spazio ) indica l'esigenza della geografia che si
esprime nell'interrogativo "dove "
-spazio suolo e territorio -
spesso il termine spazio viene confuso ed usato come sinonimo di paesaggio ,territorio , regione e
ambiente .
in realtà il concetto di spazio ha molte sfaccettature dall'esperienza diretta al pensiero astratto
/geometrico /matematico .
si tratta di un concetto flessiile .
il suolo è invece considerato dai geografi un fenomeno puramente materiale ,da conoscere
principalmente nei suoi caratteri fisici . "suolo in quanto superficie terrestre ".
per territorio s'intendono sia le caratteristiche fisiche del suolo che le c città con le sue modifiche
antropiche ad opera dell'uomo ( bisogni , cultura , attività , aspirazioni )
"territorio è sia suolo che società , una società territoriale "
-spazio assoluto -
visto come un contenitore privo di sostanza , permette ai geografi di individuare la posizione di oggetti
al suo interno, tale porzione di spazio è detta luogo il quale permette all'uomo di concepire lo stesso spazio .
infatti lo spazio assoluto offre un luogo privo di spessore e attributi , un punto dalla posizione definita
tramite le coordinate di longitudine , latitudine e altitudine ( se tridimensionale analisi ) , tempo ( se si
tratta di spazio-tempo)
permette il descrittivismo posizionale ( risponde alle domande che cosa / dove ) , ma non risponde al
come ,manca dello spessore che è la qualità degli oggetti .
-spazio relativo -
• arricchisce il concetto d spazio assoluto come semplice contenitore vuoto di oggetti ,insufficiente
divenendo contenente e contenuto definibile tramite coordinate e proprietà degli attributi .
• collegato alla distanza intesa nei termini tempo/costo permette di conoscere i movimenti geografici delle
persone ed i loro comportamenti spaziali ( non ne individua la semplice posizione come l'assoluto nei
confronti di persone come punti ) . il rapporto T/ C è disomogeneo e si evolve nel tempo .
• si verifica una deformazione topologica data dall'ottica utilizzata e dai fenomeni considerati . Il suolo
= foglio elastico .
• l'immagine che ne deriva è quella di spazio percepito fondamentale per comprendere i comportamenti
spaziali . si tratta di una concezione di spazio che privilegia le relazioni uomini-società-luoghi : lo
spazio non è nulla in se , assume un senso tramite le rappresentazioni che ne fanno gli uomini .è solo
attraverso questi sistemi che è possibile comprendere le strutture della società .
-spazio terrestre-
ll'INSNARD reimposta le conoscenze tradizionali introducendo la specificità dello spazio geografico che
la geografia ha il dovere di precisare in quanto oggetto della sua ricerca .
lo spazio naturale è un sistema biologico indipendente dall'uomo ,frutto dell'interazione degli elementi
fisici e viventi della biosfera.
tuttavia l'uomo tende a modificarlo , utilizzandolo come substrato ,trasformandolo in un prodotto artificiale
: lo spazio geografico , essenziale per la vita organizzata degli esseri umani in quanto permette la
realizzazione del progetto , ragione d'essere della società .
-spazio come prodotto sociale -
lo spazio geografico è quindi la proiezione socioculturale della società su sistema ecologico .
tale spazio , in cui la società s'identifica assicura non solo l' esistenza di questa , ma anche la sua continuità
nel tempo ;
prodotto della volontà di stabilire una corrispondenza tra la società e lo spazio .
<< lo spazio geografico si definisce esclusivamente tramite i rapporti con la società che lo occupa >>
l'uomo contrappone agli ecosistemi della natura i suoi geosistemi , i sistemi antropologici , i quali sono
fragili .
lo spazio geografico risponde perfettamente all'idea di sistema in quanto è il prodotto di elementi in
interazione che entra anche in relazione con altri spazi articolandosi tra loro secondo livelli di
organizzazione gerarchizzati .
questo spazio presenta un significato globale sincretico analizzato prima nei suoi particolari poi
sintetizzato ;
è dotato di una sua simbolica dello spazio : è una realtà proiettiva che si sostituisce alla realtà obiettiva
dello spazio naturale .
è uno spazio creato che sostituisce lo spazio effettivo ,principio dominante dell'organizzazione geografica .
-lo spazio geografico come astrazione-
ci si chiede se lo spazio geografico sia un'entià concreta o astratta.
si tende ad un realismo ingenuo assegnandogli un'esistenza fisica ed interpretando lo spazio geografico come
qualcosa di reale che funge da contenitore di oggetti .
in realtà ,lo spazio geografico è invece un operatore soggettivo , il mezzo attraverso cui l'uomo si
rappresenta in relazione al mondo ,alla società e all'ambiente ( il territorio ) .
tale spazio è foriero di segni , infatti da sistema quale è tutti i suoi elementi antropici o naturali devono
essere considerati come segni che comportano significati e significanti .
il rapporto tra i due dipende dall'osservatore .
bisogna acquisire una capacità di lettura dello spazio geografico : osservare il territorio per
interpretarlo .
la costruzione di uno spazio geografico è sempre un'astrazione che il geografo compie per comprendere
spiegare e agire sullo spazio terrestre .
-immaginazione geografica -
• Detta anche senso dello spazio ( harvey )
• si tratta di una qualità che permette al soggetto di riconoscere il ruolo dello spazio nella sua biografia
personale per poterlo modellare e usare creativamente e per poter valutare il significato delle forme
spaziali create dagli altri .
• diverse sono le discipline che riguardano l'immaginazione geografica, fondata essenzialmente sull'
intuizione ( architettura , design ) ma in particolare nelle arti plastiche .
• si tratta della competenza che Graves indica come ' concettualizzazione spaziale ' ed indica la capacità
di utilizzare un' ottica spaziale . ( connessa alla geograficità ) .la possediamo tutti , ma non la usiamo
consapevolmente.tuttavia la utilizziamo ogniqualvolta inconsciamente dobbiamo risolvere nel quotidiano
problemi legati al dove delle cose . [teoria delle località centrali )
• per questo motivo nelle scuole primarie si utilizza una geografia quotidiana che l'alunno già possiede per
istruirlo ad una percezione più scientifica ed istruita dello spazio geografico .
• è una geografia implicita che tramite lo strumento disciplinare dobbiamo rendere consapevole .
-radiografare il territorio -
effettuare una radiografia del territorio significa imparare a vedere il territorio come trama di relazioni
spaziali con la quale e dalla quale è intessuto il territorio e che l'uomo stesso intesse nel territorio per
interpretarlo mediante una l'acquisizione di una percezione istruita dello spazio terrestre .
per fare ciò è necessario considerare non solo i significanti, ma anche i significati , concetti , problemi e
relazioni in una visione sistemica connaturata nella stessa geografia .
dunque è compito della geografia far acquisire sin dalla scuola elementare uno specifico modo di osservare ,
un linguaggio appropriato e le capacità necessarie alla rappresentazione mentale dello spazio .
pertanto le variazioni del del concetto di spazio ( ora di maggiore complessità , spessore concettuale e
potenza espressiva-interpretativa ) scandiscono non solo la storia della geografia , ma la storia della
didattica della geografia : è necessario che segua e strumentalizzi i cambiamenti epistemologici della
disciplina per formare cittadini del mondo consapevoli ,responsabili e critici che sappiano intervenire e
modificare il territorio in modo creativo guardando al futuro.
CAP.6 IL MONDO NELLA NOSTRA MENTE
-com-prendere il mondo-
esistono legami tra geografia e psicologia : riflettere sul mondo implica la riflessione sul modo in cui si
forma il mondo nella nostra mente .
tale riflessione è compito degli insegnanti che rispondono allo scopo sociale della geografia ovvero la guida
ad una progressiva conquista dello spazio per una corretta rappresentazione ed interpretazione del
mondo in quanto si vuole formare cittadini consapevoli ,responsabili,autonomi e critici che si sentano '
a casa propria ' nel mondo .
da adulto , l'uomo ,tramite l'utilizzo di strumenti di cui dispone (carte ,guide , informazioni grafici) ritiene di
saper leggere ed interpretare il mondo .
tuttavia per attuare lo scopo sociale della geografia è necessario intervenire sin da quando si è bambini
per avviare un processo graduale a partire dalle prime necessità che avvertiamo di esplorare il mondo per
poter acquisire una visione del mondo in cui orientarsi e quindi comprendere.
-necessità di esplorare -
gli esseri umani "percepiscono in quanto sanno e sanno in quanto percepiscono "
= gli uomini colgono solo ciò per cui possiedono gli schemi ( programmi per compiere scoperte in modo
da ottenere informazioni) e ingorano il resto .
è quindi necessario esplorare .
sin dalla prima infanzia il bambino manifesta una necessità di esplorare il mondo , come se il rapporto con
l'ambiente sia per lui essenziale . se tale necessità viene stimolata si dalla nascita ( ed in seguito con la
scuola ) diventa una forza potentissima nell'educazione che permane per tutta la vita .
-il bambino alieno -
la necessità di esplorare da parte del bambino è motivata dal suo sentirsi alieno ( straniero ) del mondo ,col
tempo impariamo ad impadronirci dello spazio , grazie all'acquisizione di strumenti materiali e
concettuali propri della 'socializzazione territoriale anticipatoria ' della geografia. .
l'ambiente è per il bambino un tessuto ricco di informazioni che per conoscere , il bambino deve prima
percorrere . ( identità tra azione e conoscenza ) .
infatti tra schema corporeo ( funzioni motorie ) e schema percettivo ( funzioni psichiche ) c'è un rapporto
di interdipendenza ( varia uno ,così l'altro ) , ma non sappaimo come si formi ne il pensiero spaziale ne
quello percettivo .
'errore comune è sostenere che adulto e bambino vivano nello stesso ambiente fenomenic o , solo perchè
entrambi si trovano nello stesso ambiente fisico in quanto essendo il il 'nostro mondo ' quello della nostra
mente questi mondi saranno necessariamente diversi in quanto diverse sono le menti .
E' necessario quindi che il bambino , privo di coordinate spazio temporale , acquisisca tali variabili
essenziali per il suo sviuppo cognitivo ed educativo permettendogli di organizzare le sue esperienze e
conoscenze .
-convinzioni infantili -
tentativi necessari ai bambini per dare un senso ad una realtà per loro incomprensibile (come gli antenati -
es . gli astri ci seguono )
-la conquista del mondo -
la scuola riveste un ruolo di fondamentale importanza nei confronti dell'esplorazione materiale -concettuale
del bambino in quanto deve curare attentamente le abilità di comprensione -produzione e
comunicazione di immagini spaziali,mappe ,percorsi agganciandoci,per motivi tecnico didattici al vicino .
la scuola attua un processo di formazione della conoscenza dell'ambiente tramite il passaggio dalla
conoscenza frammentaria tipica del bambino , organizzata intorno agli oggetti , ad una conoscenza
aggregata che considera elementi cognitivamente isolati l'uno dall'altro .
l'egocentrismo che pone il corpo dell'uomo come riferimento e misura si sfuma.

-concettualizzazione geografica -
segue l'identificazione, consiste nella classificazione di un oggetto o evento esperienziale in classi di oggetti
o eventi e permette il dominio della complessità del mondo fisico sociale attraverso processi cognitivi .
tramite la concettualizzazione noi organizziamo le conoscenze e le esperienze . l'elaborazione di concetti
risponde alla necessità dell'individuo di adeguarsi nella maniera più adeguata possibile all'ambiente .
tale processo è fondamentale in geografia in quanto consente di organizzare in reti sempre più complesse
concetti inizialmente limitati ed isolati tra loro . si verifica che non esiste un'incompatibilità tra metodo
scientifico e padronanza di concetti essenziali delle discipline 1: i processi cognitivi in formazione
possono essere potenziati da una precoce iniziazione a procedimenti scientifici . è importante identificare e
basarsi sulle strutture delle discipline in quanto sono più facilmente trasferibili nelle strutture mentali del
bambino ,i cui principi fondamentali permettono di coglierne le specificità in modo chiaro ,produttivo e non
dispersivo .
-carte geografiche -
con il progredire delle capacità del bambino che cambia concezione di spazio da topografico a proiettivo ed
euclideo e di conseguenza le sue carte mentali saranno più elaborate . si tratta di mappe cognitive o schemi
d'orientamento che sono strutture attive alla ricerca di informazioni relative alle relazioni spaziali fra gli
oggetti e le loro posizioni nell'ambiente ( non più solo schemi-oggetto).
la costruzione di mappe geografiche , il cartografare mentalmente , cognitive mapping è un processo di
trasformazioni psicologiche che permettono all'individuo di acquisire ,modificare e memorizzare le
informazioni dei fenomeni nell'ambiente quotidiano che sono di due tipi integrati tra loro : gli attributi e le
posizioni relative . il bambino inizia sin da subito a realizzare carte mentali limitate e frammentate ,col
tempo acquisirà la capacità di descrivere ( in maniera verbale e grafica ) tali schemi . il bambino che si basa
su informazioni spazializzate grazie l movimento arricchisce le proprie carte mentali,contenitori mentali di
memoria . tali schemi possono essere considerati forme indipendenti di informazioni . esiste infatti una
stretta relazione tra mappe cognitive e immagini mentali : la ricchezza delle immagini dipende dalla
numerosità dei fenomeni spazializzati e dai loro attributi .
-abilità ed intelligenza spaziale -

1 disciplina = struttura intesa come concetti essenziali , principi fondamentali , idee chiave ,metodi
le carte mentali sono fondamentali nella didattica della geografia e per la conoscenza del mondo . in questo
processo ( costruzione del mondo nella mente ) è fondamentale l'addestramento ( all'orientamento e alle
carte mentali ) . da abilità si passa ad intelligenza spaziale , risorsa inestimabile per la nostra società .
la conoscenza dell'ambiente è integrata : da attività scolastiche di esplorazione ad attività di ricerca
dell'ambiente ( gli alunni possiedono un assetto cognitivo che permette loro di affrontare uno studio
sistematico dell'ambiente ) , che permette di costruire modelli sempre più astratti per interpretare ed
anticipare la realtà . tali modelli possono interpretare la realtà in quanto essa stessa è invenzione della
conoscenza .
-costruzione di un sapere geografico -
poichè ci sia una reale ostruzione del sapere geografico è necessaria una strategia a lungo termine che
parta sin dall'infanzia .
in primo luogo il bambino deve imparare ad osservare e per fare ciò deve:
• "scoprire "che il suo corpo e quello degli altri occupano spazio partendo dagli elementi che può osservare
direttamente : il suo corpo e ciò che gli è più vicino ,più vissuto .
• lo spazio si articola in regioni , divise da confini
• nello spazio ci si muove
• che il movimento tra punti diversi dello spazio rappresenta un percorso il quale può essere
rappresentato graficamente con una traccia
• lo spazio si può rappresentare graficamente con dei simboli (linee continue /tratteggiate , punti , croci )
• lo spazio può essere analizzato nei suoi elementi ( fissi ,mobili , naturali , antropici ) i quali hanno una
funzione legata alla loro posizione ,distribuiti nello spazio in modo vario e sono soggetti a continue
modifiche in funzione dei nostri bisogni ( lo spazio acquista un valore che ci porta a difenderlo )
• la riorganizzazione dello spazio risponde ad un progetto i quanto siamo dotati della capacità di
elaborarlo mentalmente e rappresentarlo
• è possibile , tramite l'utilizzo di strumenti di osservazione diretta ( i 5 <sensi ) ed indiretta ( che
abbiamo imparato a leggere e costruire es. plastici , disegni , foto) costruire ed analizzare altri spazi .
• si acquisiranno concetti avanzati ( posizione ,locazione, percorso, distribuzione,spazio fisico/antropico)
che ci permetteranno di costruire una carta mentale dell'intero mondo .
-che cosa deve fare la scuola -
elementare:
- acquisire concetti :
- elemento ( fisso /mobile /fisico / antropico )
- posizione ( relativa /funzione )
-localizzazione
-spazio ( fisico /antropico/codificato/progettato/rappresentativo)
-ambiente
-territorio
-paesaggio
-densità
-punto cardinale
- bisogna saper :
-indicare posizioni e funzioni
-osservare
-descrivere ( a parole /per iscritto)
-rappresentare graficamente spazi ,percorsi
-individuare semplici rapporti spaziali
-costruire e leggere grafici semplici
-rappresentare in scala spazi
-costruire semplici carte tematiche
-leggere carte .immagini , foto
-usare strumenti ( macchina fotografica,termometro ,bussola)
-formare carte mentali con rappresentazione mentale degli elementi + importanti ed evidenti

media :
- riprendere e approfondire concetti e abilità :
-distanza : in linea d'aria e itineraria
-isolinee
-ambiente
-componente -fattore
-coordinate
-sistema /sistema antropofisico
-oroenesi e deriva
-attività economica e settori
-prodotto interno lordo
-reddito pro capite
-sviluppo e sotto sviluppo
-le loro carte mentali si arricchiranno utilizzando modelli relativi all'organizzazione del territorio per
individuare una logica nelle cose e colllegarle tra loro
-saper consultare libri di testo, atlanti , strumenti per ricavare informazioni
-analizzare il territorio individuando i rapporti di interdipendenza ed interconnessione tra gli elementi
-individuare paesaggi tipici riprodotti
-impostare uno studio problematico ,formulando ipotesi e cercando di verificarle autonomamente .

superiore :
-saper ordinare e sistematizzare quanto appreso dando un senso generalizzante grazie a nuovi modelli
descrittivi ed esplicativi
-interpretazione di grandi temi e problemi attuali
- l'insegnamento geografico andrebbe specializzato a seconda dei diversi indirizzi di studio per fornire un
contributo professionalizzante
- si da spazio alle tecniche quantitative

dopo la scuola :
-percepire l'ambiente nella sua complessità di sistema
-comprendere quanto si vede in termini di ubicazione , reticoli ,distribuzioni
-operare nello spazio e orientarsi
-leggere il paesaggio e valutare le forze che lo hanno plasmato
- i fenomeni sono il risultato di processi socioeconomici e culturali prevedibili
- l'organizzazione dello spazio geografico è manifestazione di valori sociali ,economici , culturali ,
ecologici .

-dare un senso al mondo -


la scuola deve formare dei buoni cittadini che imparino ad abitare in modo corretto il mondo , che noi stessi
con le nostre azioni creiamo insieme agli altri nel nostro divenire .
il bisogno dell'uomo di voler comprendere il mondo è una delle 5 grandi forze di umanizzazione :
1) costruzione di strumenti
2) linguaggio
3) organizzazione sociale
4) utilizzazione a fini pedagocici della prolungata infanzia dell'uomo
5)il bisogno dell'uomo di voler comprendere il mondo
più mondo conosciamo più ci arricchiamo.
ciò da valore al ruolo della geografia e dei geografi come guide per alunni e studenti .
CAP 7 -INSEGNARE E APPRENDERE CON METODO SCINTIFICO
-ricerca geografica con metodo scientifico-
Il metodo scientifico deve divenire habitus mentale del futuro cittadino .
È necessario quindi che la didattica geografica si presenti come una ricerca scientifica che a partire
dall'osservazione di un dato fatto ne ricostruisca il quadro generale
Nella risoluzione a priori del problema svolgono un ruolo fondamentale le ipotesi , vere o false che
siano ,per la risoluzione del problema .
la didattica risulta essere più 'attiva ' in quanto l'alunno ne è partecipe con i suoi perchè
-l'ubicazione dei capoluoghi di provincia -
Possiamo effettuare un confronto tra le diverse modalità d'insegnamento a partire da un'esempio: i
capoluoghi italiani.
In passato la geografia s'insegnava in modo nozionistico e mnemonico
Oggi si pone particolare attenzione alla psicologia dell'alunno : il docente avvia un discorso sul
ragionamento geografico che motiva e stimola l'alunno a formulare le proprie ipotesi di cui loro stessi
verificheranno la veridicità.
-come effettuare la verifica-
Il docente non dovrà dare la soluzione bensì indirizzare gli studenti nella dimostrazione della veridicità o
meno delle loro ipotesi .
I ragazzi devono organizzare il lavoro :
1) osservazione diretta / indiretta dello spazio terreste (fatti )
2) Problema
3) Formulazione di un'ipotesi
4) Raccolta di dati
5) Elaborazione-rappresentazione di dati
6) Analisi dei risultati :
-positiva => generalizzazione
-negativa =>ripetere il procedimento

-la diversità distributiva della popolazione -


prendendo in considerazione il fenomeno della diversità distributiva della popolazione scaturisce negli alunni
una serie di ipotesi che vengono poi sottoposte ad una discussione generale che le selezionerà per lo
svolgimento di una verifica.
l'insegnante non deve semplicemente limitarsi ad indirizzare gli studenti , i quali sono motivati , ama deve
contribuire ad accentuare la loro partecipazione e curiosità , stimolandoli , facendo loro acquisire una tecnica
detta correlazione cartorafica (sovrapposizione di carta fisica a tematica ) .
è necessario che l'alunno abbia dei prerequisiti e delle abilità che dovrà anche acquisire ,non per
costrizione ,ma per interesse personale .
Gli alunni impareranno abilità , nozioni a dubitare scientificamente , essere autocritici e diverranno
consapevoli del fatto che l'assetto del territorio sia definito dall'interazione di diversi fattori tra loro .
la partecipazione appassionata degli alunni fa si che la disciplina della geografia sia "attiva".
CAP. 8 LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA' PER NON ESSERE ANALFABETI
-pluralità di linguaggi -
A differenza del passato in cui esisteva una gerarchia di linguaggi che privilegiava la comunicazione scritta
e orale a discapito di quella numerica e grafica ,preoccupandosi dell'analfabetismo in senso stretto in senso
stretto generando un'alfabetismo geografico .
oggi si è compresa l'importanza di tutti i linguaggi il cui possesso è necessario per una formazione completa
dell'uomo i quali non possono essere gerarchizzabili .
-ogni disciplina parla -
ogni disciplina si focalizza su una determinati aspetti della realtà ed elabora un prorpio linguaggio
sviluppando e fornendo abilità e costruendo dei codici
i nuovi programmi didattici sottolineano l'importanza fondamentale della pluralità dei linguaggi tramite la
rilevazione del compito specifico di alfabetizzazione culturale che la stessa scuola elementare promuove
con l'acquisizione di tutti i tipi di linguaggio .
lo stesso programma di geografia si propone di far acquisire uno specifico modo di osservare un
linguaggio appropriato per descrivere e rappresentare .
le varie discipline utilizzano linguaggi specifici che convergono nell'unico obiettivo educativo
dell'acquisizione di un sapere unitario .
-geografia : quale linguaggio ?-
tradizionalmente circoscritta al linguaggio delle carte geografiche , colo a partire dagli anni 60 ,
nell'ambiente accademico anglosassone s'inizia a parlare di "graphicacy " .
la geografia parla il linguaggio della geo-graficità .
-comunicazione di informazioni spaziali -
modi basilari di comunicazione parti educate
(aspetti visivo-spaziale)

visivo-spaziale graphicacy
modi basilari di comunicazione parti educate
(aspetti visivo-spaziale)
sociale articulacy
verbale literacy
nuemerico numericy

la graficità è la parte educata dell'aspetti visivo-spaziale dell'intelligenza e della comunicazione di


informazioni che non possono essere rese con mezzi verbali -numerici in modo ed efficace .
non comprende solo carte geografiche o foto , ma è un quadro ricchissimo di informazioni su posizioni ed
attributi di fenomeni , nella sua efficacia,sinteticità ,immediatezza ,il linguaggio della graficità comprende
valutazione di direzioni ,distanze ,scale ,dimensioni,forme e aree ,misure (lineari e angolari ),uso di
coordinate,simboli , diagrammi,grafici , proiezioni cartografiche .schizzi sul terreno , foto , schemi ,modelli
spaziali , reticoli,distribuzioni ,prospettiva ,costruzione e interpretazione di carte ,telerilevamento ....
-la geograficità come educazione spaziale -
la graficità non si limita al semplice ambito della geografia di cui è un concetto-forza ,ma interessa anche
altre discipline.
la graficità principalmente geografica ,e la geografia è permeata dalla graficità.
la geografia è lo strumento disciplinare per l'educazione spaziale e lo sviluppo della graficità ed emerge
come questa sia fondamentale insieme all'inglese e alla matematica e come questa ,data la sovrapposizione
tra finalità di discipline diverse ,le rinforzi .
l'abilità dello sviluppo delle carte mentali è strettamente connessa alla graficità .
la rappresentazione nella concretezza di una carta mentale è un'abilità graficata.
-la geograficità e carte mentali-
il campo della geograficità il saper vedere con "ottica spaziale " non è molto esplorato :
-vi è da chiedersi in che modo la graficità permetta lo sviluppo dell' immaginazione eidetica (memoria
fotografica)
-di conseguenza in che modo la graficità influenzi la razionalizzazione dei comportamenti spaziali ( i
bambini sono disordinati , gli adulti procedono metodicamente)
-saper vedere con ottica spaziale -
il linguaggio della graficità è una competenza spaziale : il saper vedere con ottica spaziale
la geograficità è il saper vedere con gli occhi di una mente geograficamente educata (spazializzazione e carte
mentali) .
infatti la geografia ha un ruolo fondamentale nello sviluppo di carte mentali e di concettualizzazione dello
spazio .
deve:
1) educare alla competenza e alla razionalità spaziale
2) far acquisire e sviluppare abilità connesse alla geograficità.
abilità sempre più utili in un contesto in cui lo spazio terrestre , da risorsa limitata deve essere
(utilizzato,organizzato) "agito" razionalmente .
-necessità di efficaci sequenze curriculari -
sono responsabilità (attività ludiche ) finalizzate alla realizzazione dell'esperienza dello spazio per i bambini ,
sin dalla materna , fondamentale per la successiva educazione geografica .
i bambini spontaneamente acquisicono concetti quali :
-ubicazione
-connessione
-localizzazione
che riprenderanno inseguito interrogandosi sui perchè ,quando col passare degli anni acquisiranno i motivi
dell'organizzazione spaziale + facilmente e rapidamente .
è possibile con lo studio del mondo in cui noi organizziamo la nostra vita ( traccia sul terreno / posizione
interruttore luce )si raggiungono utili traguardi nel campo dell'
-educazione
-consapevolezza => spaziale
-competenza
CAP.9 COME GIUNGERE DAL PAESAGGIO AL SISTEMA TERRITORIALE
-due concetti fondamentali -
nella disciplina geografica sono fondamentali 2 concetti di :
- sistema antropofisico
-paesaggio
considerando infatti le finalità e le indicazioni programmatiche della geografia,queste deve far
comprendere come funzionano i sistemi antropofisici ( mondiale e sub sistemi minori ) nei quali e
tramite i quali si articola attraverso l'analisi del paesaggio .
il paesaggio è quindi contenuto e strumento concettuale per giungere al sistema antropofisico.
-non cianfrusaglia culturale ma sistema territoriale-
considerando una porzione di territorio, i suoi elementi fisico-geografici di un dato spazio naturale sono :
- caratterizzati da una diversità distributiva
-complessa rete di rapporti (connessione e interdipendenza ) che collegano in modo diretto/indiretto i vari
fenomeni tra di loro contribuendo alla creazione di un sistema ( non oggetto della geografia )
l
il vero oggetto di studio della disciplina è in realtà lo spazio geografico e la sua organizzazione, risultato
dell'insediamento e dell'inserimento dell'uomo dell'uomo all'interno dello spazio naturale il quale viene
modificato adattandolo alle sue esigenze .
SPAZIO NATURALE +ORGANIZZAZIONE UMANA = SPAZIO GEOGRAFICO .
tale spazio è un sistema in cui tutti gli elementi sono legati da rapporti di connessione ed interdipendenza ,
mosso dalla dinamicità interna .
imparare la geografia significa ampliare la propria capacità di percepire le connessioni spaziali .
-paesaggio un concetto discusso -
// combinazione di tratti fisici e umani che conferiscono al territorio una fisionomia propria , un insieme
caratterizzato dalla ripetizione di certi tratti //
\ è geografico ciò che s'imprime nel paesaggio -> la geografia sta al paesaggi come l'aritmetica ai numeri \
il paesaggio è l'aspetto visibile direttamente percepibile dello spazio
per qualificare e classificare il paesaggio in una tipologia geografica è necessario considerare tutti i suoi
elementi invisibili ,il suo significato .
paesaggio inteso come espressione completa di una geostruttura ( fenomeni naturali e culturali )
geografia = scienza del paesaggio
"lo studio del paesaggio involge tutta la geografia <=> la geografia consiste nello studio del paesaggio"
-non solo visibile -
considerare solo il paesaggio visibile fornisce una visione parziale della realtà geografica, non sempre e non
tutte le attività umane vi si proiettano ( ecco che il concetto di sistema da paesaggio verrà applicato al
territorio ) .
gli elementi del paesaggio sono il risultato di segni ( fattori antropici/fisici ) ai quali corrispondono
significanti (il visibile / espressione ) e significati ( contenuti )
il paesaggio può essere oggetto di 3 approcci diversi :
1) un segno per un ricercatore +
2) agente /fattore del + ampio sistema di cui il paesaggio è parte
3) un segno per l'utente /messaggio per il fruitore
si deve distinguere tra paesaggio come:
-fonte di informazioni
-fonte di sensazioni.
il rapporto significante/significato dipende:
-dall'osservatore
-dal modo in cui sa osservare
-conoscenze concettuali-metodologiche che ne guidano la lettura .
-alcuni obiettivi -
perchè tutelare il paesaggio?
esso rappresenta una risorsa , un bene culturale/ambientale , testimonianza del rapporto uomo-ambiente .
la tutela non prevede una semplice "mummificazione "o salvaguardia del paesaggio , si tratta di un
problema culturale : bisogna attribuire un valore alle cose per sentire l'esigenza di tutelarle .
è necessaria una lettura analitica del paesaggio a partire dai significanti per comprenderne i collegamenti ed i
significati .
la difficoltà consiste nella connotazione di territorio come sistema antropofisico i cui elementi sia umani che
fisici sono in connessione ed interdipendenza tra loro formando un tutt'uno che agisce e reagisce e :
l'ambiente fisico agisce sull'ambiente umano e viceversa ( la disponibilità di risorse influisce sulla crescita
economico-sociale di popolazione , ma il tipo e il grado della crescita definiscono le modalità di utilizzo
delle risorse )

-strumenti concettuali per un itinerario didattico -


lo stidente deve acquisire una percezione scientifica ed una metodologia di osservazione diretta
/indiretta del paesaggio e del territorio come sistema antropofisico.

FASI DELLO STUDIO


1) spazio locale :
-lezioni su terreno per individuare i tipi di paesaggio
-utilizzo di fotografie
-correlazione tra simboli sulle carte( mappe catastali,piante carte topografiche e oggetti osservati
2 ) prima analisi del paesaggio tramite l'osservazio:

- plastico/morfologica -> forme del suolo ( rilievi )


-idrografica -> acqua (liquida=sorgenti /solida=neve )
-vegetale -> vegetalizzazione di ogni tipo(spontanea /agraria/erbacea/arbustiva/arborea
-edilizia-> opera dell'uomo
-altri (cielo,pioggia,rumori,odori) lle

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