Il lavoro è l’insieme di prestazioni umane volte alla produzione di beni
e servizi in cambio di un compenso. Il compenso per il lavoro prestato è definito salario. Quindi nel mercato del lavoro operano i lavoratori che offrono la loro attività (offerta di lavoro) in cambio di una data quantità di denaro che è il salario i datori di lavoro, sia pubblici che privati, che domandano lavoro in base alle proprie esigenze produttive La merce oggetto di questo mercato è il lavoro e il suo prezzo è rappresentato dal salario. Il mercato del lavoro è l’insieme di relazioni tra lavoratori che offrono lavoro e gli imprenditori che lo domandano determinando in questa maniera il prezzo del lavoro cioè il salario. L’offerta di lavoro è rappresentata dalla forza lavoro (popolazione attiva); quest’ultima comprende gli occupati e persone in cerca di occupazione(chi lo ha perso e ne cerca uno nuovo e chi cerca la sua prima occupazione). La popolazione inattiva è formata da coloro che non sono in età lavorativa (anziani e minori di anni 14) e da coloro che pur essendo in età lavorativa non cercano alcun lavoro (casalinghe e studenti). Il tasso di attività (o di partecipazione) è il rapporto tra forza lavoro e popolazione in età lavorativa (14-64). Il tasso di disoccupazione è il rapporto tra le persone in cerca di lavoro e la forza lavoro. Il tasso di occupazione è il rapporto tra gli occupati e la popolazione in età lavorativa. La domanda di lavoro, cioè la quantità di lavoro richiesta dagli imprenditori e dallo stato, è influenzata dal livello del salario (più è alto il salario richiesto dai lavoratori minore sarà la quantità richiesta dal datore) ma anche da altri fattori come il costo del lavoro (sommatoria dei salari e dei contributi sociali per pensioni), tecnologia, produttività e domanda di bene e servizi da produrre. A fronte di un aumento del costo del lavoro gli imprenditori tendono a sostituire al fattore lavoro maggiori dosi di fattore capitale (investimenti in macchinari per l’automatizzazione dei processi produttivi che sostituiscono i lavoratori) favorito da nuove tecnologie. In alternativa altri imprenditori preferiscono delocalizzare cioè spostare la produzione i luoghi con un costo del lavoro molto più basso. Anche la produttività, cioè il rapporto tra produzione complessiva e l’insieme dei fattori che la realizzano, incide sulla domanda. Una maggiore produttività del lavoro migliora l’efficienza di un’impresa che aumenta i profitti e può legittimare una richiesta di aumento dei salari. Una maggiore produttività può essere anche il frutto di investimenti sia pubblici che privati sulla formazione professionale del lavoratore. Infine la domanda di beni e servizi: maggiore e la domanda di beni da produrre maggiore sarà la capacità produttiva delle imprese e maggiore sarà il numero di lavoratori occupati. Prima del 1996 l’incontro tra domanda e offerta di lavoro era gestita dai soli Uffici di Collocamento, strutture pubbliche appartenenti al Ministero del Lavoro. Dopo la riforma al ministero spetta il monitoraggio attraverso la direzione generale del mercato del lavoro. Invece il mercato è gestito da le agenzie per il lavoro imprese private autorizzate a svolgere attività di somministrazione e intermediazione di lavoro i centri per l’impiego strutture pubbliche che svolgono attività di promozione, formazione, orientamento e certificazione dello stato di disoccupazione borsa continua del lavoro è una banca data on line per favorire l’ingresso e il reclutamento di manodopera.