ROMANTICISMO
Il termine romanticismo entrò nell’uso anche della musica, ma designò in un 1^ tempo più
un tratto caratteristico che un’epoca; poi, in congiunzione col Classicismo,
complessivamente, o come pars pro toto, tutto l’ottocento da schubert a strauss.
E.T.A.Hoffman fu il primo a parlare di musica romantica (a proposito della Quinta Sinfonia
di Beethoven).
GIOACCHINO ROSSINI
Nasce a Pesaro il 29/02/1792 e muore il 13/12/1868 a Passy, presso Parigi, scrisse poca
musica strumentale e, invece 39 opere, tutte tra il 1810 e il 1829; tra cui Tancredi e
L’italiana in Algeri (entrambe Venezia 1813), Il barbiere di Siviglia (Roma 1816) Elisabetta,
Regina d’inghilterra (Napoli 1815 con rec.acc. invece di secco), Otello, ossia il Moro di
Venezia (Napoli 1816, da Shakespeare) Mosè in Egitto (Napoli 1818), Semiramide (Venezia
1823). Dal 1824 Rossini visse a Parigi con incarichi direttivi (teatro italiano). La sua ultima
opera è Guillaume Tell, da Schiller, un grande lavoro drammatico (Parigi 1829). Nel 1830
ottenne una copiscua pensione. Da allora scrisse solo raramente (musica da camera, mus.
Sacra): Stabat mater (1831-32/1841-42), Petite Messe solennelle (1836/37); dal 1836 al
1848 visse a Bologna (direttore del Conservatorio), fino al 1855 a Firenze, poi nei pressi di
Parigi. Il Barbiere di Siviglia fu forse l’opera più eseguita dell’800.
VERISMO
Verso la fine dell’800 il realismo e il naturalismo che si facevano strada nella letteratura,
portarono nella musica it. Al cosiddetto Verismo. Una delle opere principali del verismo è
la Cavalleria rusticana (Roma 1890; da una novella di Verga) di Pietro Mascagni (1863-
1945), dramma della gelosia in un atto che si svolge in un villaggio siciliano.
GIACOMO PUCCINI
Opere: La Bhoème, libretto di G.Giacosa e L.Illica (da Murger), librettisti principali di Puccini
(Torino 1896). La Bohème è basata sull’idea sentimentale che la borghesia si faceva della
vita degli artisti; contiene descrizioni di ambiente, scene di effetto; il carattere dei
personaggi vi è un tantino calcato. La qualità della musica pone l’opera al di sopra di
analoghi concorrenti del tempo.
GIUSEPPE VERDI
Nasce il 10.10.1813 a Le roncole, presso Busseto (Parma) e muore il 27.1.1901 a Milano.
Gli anni 40: Verdi trovò il suo stile serio, drammatico personale con la sua terza opera,
Nabucco (1842, prima donna Giuseppina Strepponi) che lo rese celebre di colpo. Le
sofferenze e la liberazione degli ebrei sotto Nabucodonosor diventarono simbolo del
movimento di liberazione italiano, il coro “Va pensiero sull’ali dorate” una specie di inno
nazionale.
L’interesse di Verdi per i soggetti delle opere lo mise in contatto con la grande letteratura:
Macbeth (1847 Shakespeare), Luisa Miller (1849 Schiller). Librettisti di Verdi furono tra gli
altri Solera, Cammarano e Boito.
Gli anni 50: Rigoletto, Il Trovatore e la Traviata costituiscono una trilogia: il primo è un
dramma basato sul carattere del personaggio, il secondo è un melodramma, la terza l’una
e l’altra cosa insieme. “Le mie note, o belle o brutte che siano, non le scrivo mai a caso e…
procuro sempre di darvi un carattere” (su Rigoletto). La pria della Traviata fu un fiasco e
l’opera ebbe successo solo nella forma rielaborata (abbreviata). Un ballo in maschera,
proibito dalla censura a Napoli nel 1858, ebbe una splendida prima esecuzione a Roma nel
1859. Nel 1870, per l’apertura del Canale di Suez, Verdi scrisse l’Aida.
Nel 1879, stimolato da Botto, cominciò a lavorare all’Otello; in quest’opera Verdi raggiunse
la massima incisività nella delineazione dei personaggi e una raffinatezza quasi da musica
da camera. Sempre stimolato da Botto scrisse poi la sua ultima opera Falstaff (1893), una
commedia lirica, non un’opera buffa si vecchio stile.
GRAND OPERA
Il grand opera è la grande opera seria musicata senza soluzione di continuità con recitativi
(invece che dialoghi parlati) e pezzi musicali che, nell’800 vengono amalgamati nella
drammaturgia.
DRAME LYRIQUE
A partire dal 1850 nacque a Parigi un nuovo tipo di opera che trattava soggetti seri come il
grand opèra, ma che non si avvaleva dei tableaux con grandi masse, rappresentava invece
storie di personaggi singoli e creava atmosfere più intime, permeate di sentimento: il
drame lyrique (nel 700 invece tragèdie lyrique). Il primo e caratteristico drame lyrique
apparve nel 1859, il Faust di Gounod, parafrasi di Goethe. Gounod sfrutta i contrasti: al
terzetto dei solisti, con drammatici interventi orch., che crea continua tensione, cambiando
di tonalità e muovendosi cromaticamente, segue, liberatorio, il coro degli angeli in un
sereno sol magg.
OPERA COMIQUE
Contiene dialoghi parlati, avvicinandosi cosi al teatro di prosa. La musica interrompe il
dialogo e tende al numero chiuso. Sono canzoni (romanze, ballate), piccole arie, scene
d’insieme briose e liriche, cori (soldati, contadini); l’orchestra è descrittiva.
REALISMO OPERISTICO
La Carmen di Georges Bizet era originariamente un’opera comique con dialoghi parlati. I
recitativi composti in un secondo tempo da E.Guirad (Bizet era morto tre mesi dopo la
prima del 1875 all’Opera Comique, che ebbe scarso successo) avvicinano l’opera, in quanto
forma, al grand opèra, a cui però non sono adatti né il tono né il soggetto. Le parti liriche di
Micaela ricordano il drame lyrique; i confini che delimitano i vari generi d’opera perdono di
nettezza; per raggiungere nuovi effetti vengono impiegati tutti i mezzi. Il soggetto
permeato di color locale, tratto dalla novella di Merimeè, e la musica di Bitez, che ne mette
in risalto il carattere, sono tipici del nuovo realismo nell’opera, modello e parallelo del
Verismo italiano. Nella Carmen le danze folcloristiche fanno parte del realismo musicale.
Bizet credeva di aver citato nella Habanera di Carmen una originale canzone popolare
spagnola, tratta da una raccolta di canzoni spagnole. Il forte cromatismo e
l’accompagnamento estroso caratterizzano l’indole di Carmen, quasi a mo’ di motivo
conduttore. Anche la spiritosa Seguidilla è piena di color locale.
OPERETTA
Sin dal 1854 esistevano a Parigi opere di carattere giocoso in un atto, es. le Folies
concertantes di Hervè, e dal 1855 i Bouffes parisiens.
OPERA ROMANTICA
All’inizio dell’800 si sviluppò l’opera romantica ted. Gli argomenti sono leggende popolari,
fiabe, avvenimenti storici visti con l’occhio romantico. La natura (bosco, mare) ha un ruolo
centrale, del pari il mondo soprannaturale con spiriti e potenze demoniache.
CARL MARIA VON WEBER: Abu Hassan, Der Freischutz, Euryanthe, Obreon.
RICHARD WAGNER
LIED POPOLARE
Il lied occupa una posizione centrale nell’800. -> Kunstlied (Lied artistico)
FRANZ SCHUBERT
Nasce il 31/1/1797 a Liechtenthal presso Vienna, muore il 19/11/1828 a Vienna.
La premessa del Lied di Schubert è il Classicismo; esso aveva rappresentato l’uomo nel suo
attuarsi nel presente (non più stilizzato come nel Barocco).
Schubert compose più di 600 Lieder, tra cui i cicli sui testi di Wuller Die Schone Mullerin e
Winterreise. L’editore pubblicò 7 Lieder di Rellstab e 6 di Heine, postumi, sotto il titolo di
Schwanengesang.
IL PIANOFORTE
Fu grandissimo il favore di cui godette il pianoforte nell’800.
Franz Schubert, Felix Mendelssohn Bartholdy, Robert Schumann (pianoforte 1)
Frèdèric Chopin, Franz Liszt (pianoforte 2)
CHOPIN
nasce l’1/3/1810 presso Varsavia, muore il 17/10/1849 a Parigi.
I suoi ideali erano Bach e Mozart. Gli studi op. 10 e 25 non sono più esercizi sul tipo di
Cramner e di Czerny, vi troviamo invece il geniale pianismo di Chopin.
I Notturni sono pezzi sognanti, profondamente romantici.
SCHUMANN
Nasce l’87671810 a Zwickau, muore il 29/7/1856 presso Bonn.
LISZT
Nasce il 22/10/1811 a Raiding, muore il 31/7/1866 a Bayghut.
MUSICA DA CAMERA
Sono il carattere e l’organico a definire la musica da camera: L’organico è dato da uno
strumento solo (spesso con pianoforte) o da un complesso di solisti, strumentale, ma
anche vocale (di contro: orchestra, coro, opera, musica sacra).
ARCHI
Italia. La tecnica degli strumenti ad arco ebbe un fortissimo incremento nell’800,
soprattutto quella del violino per l’opera di Paganini. Tutti gli altri cercarono di imitare il
suo virtuosismo.
NICOLO’ PAGANINI (1782-1840) era considerato l’incarnazione dell’artista
romantico, con un carisma fantastico, quasi demoniaco e una tecnica affascinante
(anticipò il generale entusiasmo dell’800 per la tecnica)
ORCHESTRA
La sinfonia quale carattere di musica assoluto (modello Beethoven) si trovò in un conflitto
che opponeva la nuova espressività romantica all’antica forma classica.
F.Schubert scrisse 8 sinfonie. Le prime 6 seguono l’ideale classico di Haydin e
Mozart, le ultime 2 in si e do aprono nuove prospettive (sinfonia protoromantica)
Johannes Brahms scrisse 4 sinfonie che non si collegano a Schumann e a
Mendelssohn, ma si ispirano a Beethoven sia per la forma, sia perché sono una
musica carica di significati e tuttavia assoluta.
PETER IL’IC CAJKOVSKIJ
nasce a Votkinsk nel 1840, muore a Pietroburgo nel 1893.
Opere: Le piamelle, Mosca, Evgenij Onegin (Mosca, da Puskin), Balletti. 6 sinfonie: 1^ in sol
op. 13 (1866 rev. 1874), Sogni d’inverno; la 2^ in do op. 17 Piccola Russia.
MUSICA DI BALLETTO
Una grande tradizione ballettistica si sviluppò in Russia, soprattutto grazie al coreografo
francese M.Petipa e ai balletti fiabeschi di Cajkovskij ‘Il lago dei Cigni’ (Mosca 1877), ‘La
bella addormentata (Pietroburgo 1890), Lo schiaccianoci (Pietroburgo 1892)