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Primo ritrovamento di szmikite in Italia: miniera di Molinello, Val Graveglia,


Ne, Genova

Article  in  Micro -Santa Monica- · January 2010

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Giorgio Bortolozzi Ciriotti E. Marco

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Micro (UK report), 2010, 142-145 Bortolozzi, G., Kolitsch, U., 142
Primo ritrovamento di szmikite in Italia Ciriotti, M.E.

PRIMO RITROVAMENTO
DI SZMIKITE IN ITALIA:
MINIERA DI MOLINELLO,
VAL GRAVEGLIA, NE, GENOVA
SOMMARIO
L’identificazione della szmikite (raro solfato idrato di manganese) in un campione dell’ex miniera GIORGIO BORTOLOZZI
di Molinello, Val Graveglia, Ne, Genova, Liguria, Italia, è dovuta ad alcune favorevoli circo- via Dogali, 20
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stanze: la caratterizzazione della lindbergite (Kolitsch et al., 2008) in un campione della stessa I-31100 Treviso
miniera ha messo in atto un processo di più approfondite osservazioni su campioni raccolti oltre e-mail: gmbortolozzi@alice.it
20 anni fa. In uno di essi, in cui sono presenti rodocrosite e probabile kutnohorite con minor UWE KOLITSCH
“adularia”, quarzo e braunite(?), analisi SEM-EDX e PXRD hanno permesso di identificare come Mineralogisch-Petrographische Abt.
szmikite (primo ritrovamento italiano) aggregati granulosi di colore biancastro presenti nella pic- Naturhistorisches Museum Wien
cola porzione esaminata del campione. Probabilmente la szmikite si è formata in seguito a pro- Burgring 7
cessi di disidratazione di preesistente ilesite. A-1010 Wien (Austria)
e-mail: uwe.kolitsch@nhm-wien.ac.at
Parole chiave: szmikite, Molinello, Val Graveglia, Ne, Genova, Liguria, Italia, primo ritrovamento italiano.
MARCO E. CIRIOTTI
via San Pietro, 55
I-10073 Devesi-Ciriè TO
PREFAZIONE e-mail:m.ciriotti@tin.it

Le miniere della Val Graveglia sono state teatro del ritrovamento di un


importante numero di specie minerali (circa 150), tra cui ben 12 minerali
tipo (Marchesini & Pagano, 2001; Ciriotti et al., 2009).
Il ritrovamento della szmikite, da parte di uno degli autori (GB), è avvenuto
oltre 20 anni fa alle tramogge di Pian del Fieno, dove veniva abitualmente
riversato il materiale proveniente dalla miniera, ora dismessa, di Molinello in
Val Graveglia. Il campione, di circa 8 x 4 cm, da cui è stata ricavata la pic-
cola porzione in cui è stato rinvenuto il raro solfato idrato di manganese, era
stato inserito in collezione come kutnohorite (ricoperta da una polverina
bianca di scarso interesse), finchè, dopo l’articolo, apparso su Micro nel
2008 relativo alla lindbergite di Molinello (Kolitsch et al., 2008), veniva
ricontrollato tutto il vecchio materiale raccolto alla miniera, con particolare
attenzione per i campioni di kutnohorite(1) o presunta tale.
Poichè nell’articolo si parlava di weddellite associata alla lindbergite, rite-
nendo possibile che la polverina bianca sopra la kutnohorite fosse proprio il
minerale organico succitato, alcune piccole porzioni, tutte ricavate dal cam-
pione succitato, venivano inviate al secondo autore (sezione di Mineralogia
e Petrografia del Museo di Storia Naturale di Vienna) per le analisi.
SZMIKITE (1)
Il nome del valido grandfathered,
La szmikite, Mn2+(SO4)·H2O, è un raro manganosolfato idrato, solubile in così come riconosciuto oggi dall’IMA
acqua, così chiamato da von Schröckinger (1877) in onore di Ignaz CNMNC, è kutnohorite anche se deri-
Nathaniel Szmik (1815-1881), l’ufficiale minerario (counsellor) ungherese a vante dalla località tipo di Kutná Hora.
La motivazione è la seguente: è stato
Felsõbánya, Ungheria (ora Baia Sprie, Romania) che scoprì il minerale. Bukowský (1903) il primo a descrivere
La località tipo esatta, in cui la specie è stata trovata, anche in notevoli quan- il nuovo carbonato e, senza motiva-
tità, è la Miniera Leppen Szent Mihály, Baia Sprie, Contea di Maramures, zioni, lo battezzò “Kutnohorit” (= kut-
Romania. Si presenta, così come nelle poche altre località in cui è stata nohorite). Importante è notare che
all’epoca la località, ora nota con il
osservata, in masse botrioidali, noduli, stalattiti ed efflorescenze, semitraspa- nome di Kutná Hora, era denominata
renti, di colore dal bianco grigiastro, al rosa pallido, rosso pallido sino a Kuttenberg in quanto parte
rosa-rosso, che con il tempo tendono ad assumere tinte più scure. La durezza dell’Impero Austro-Ungarico e quindi
è pari a circa 1.5 della scala Mohs, la frattura scheggiosa o terrosa. L‘aspetto in presenza di lingua dominante tede-
sca (in ceco mediovale il nome era
è traslucido, con indice di rifrazione fra 1.56 e 1.63; la densità varia fra 2.84 stato Hory Kutné). Frondel & Bauer nel
e 3.21. loro lavoro del 1955, come altri prima
MICRO

È il prodotto di alterazioni post-mining avente la seguente composizione teo- e a seguire, “ribattezzano” la fase con
rica: MnO = 41.97%; SO3 = 47.37%; H2O = 10.66% (Anthony et al., il nome di “kutnahorite”, ma L’IMA
CNMNC, ossequiosamente, riconosce
2003). Trattasi di un membro del gruppo della kieserite (formula generale: la priorità di Bukowský e ufficialmente
M2+SO4·H2O), gruppo Strunz 7.CB.05, cui appartengono le seguenti altre designa il minerale CaMn2+(CO3)2
specie isostrutturali, con mutue sostituzioni di cationi: cobaltkieserite (Co- con il nome di kutnohorite.
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Primo ritrovamento di szmikite in Italia Ciriotti, M.E.

dominante), dwornikite (Ni), gunningite


(Zn), kieserite (Mg) e szomolnokite (Fe)
(Sabelli & Trosti-Ferroni, 1985; Strunz
& Nickel, 2001). Tutte queste specie,

MICRO
con l’eccezione della poitevinite, specie
Cu-dominante, triclina, P1, a = 5.120,
b = 5.160, c = 7.535 Å, α =
107.06°, β = 107.4°, γ = 92.73°; Z =
2 (Giester, 1988; Giester et al., 1994),
cristallizzano nel sistema monoclino,
gruppo spaziale C2/c e hanno dati di

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cella prossimi: a tra 6.9 e 7.1 Å, b tra
7.5 e 7.6 Å, c tra 7.4 e 7.9 Å e β tra
117.8° e 118.7°; Z = 4. La struttura
del composto naturale Mg-dominante,
kieserite, è stata risolta, sia con gonio-
Spettro Raman della “szmikite” per gentile concessione di Buzgar et al. (2007) metro Schiebold-Sauter (Leonhardt &
Weiss, 1957), sia con diffrazione da
neutroni su polveri (Brégeault et al., 1970 e 1972) e poi raffinata su dati
misurati con un diffrattometro a cristallo singolo (Hawthorne et al., 1987).
Più recentemente Wildner & Giester (1991) hanno determinato le strutture di
tutti i componenti del gruppo (pur sempre con l’eccezione del Cu-dominan-
te), lavorando però su composti di sintesi. Molto più attuale è infine il lavoro
con cui Holtstam (2002) ha caratterizzato la cobaltkieserite di Bastnäs (loca-
lità tipo), determinandone contestualmente, con diffrazione a raggi X su pol-
veri, i dati di cella.
Uno studio Raman è stato effettuato da Buzgar et al. nel 2007. Essi ci hanno
cortesemente autorizzati a riportare qui lo spettro ottenuto sul composto sin-
tetico analogo alla szmikite che mostra intense vibrazioni alla banda 1021
cm-1 interpretate come frequenza v1 di SO4. Per le frequenze v2 e v3 le bande
sono a 425 - 493 cm-1 e 1089 -1189 cm-1, rispettivamente. Le bande a 623
cm-1 e 654 cm-1 sono assegnate alla frequenza v4. Il vettore di traslazione
T(H2O, Mn) è stato determinato a 263 cm-1.
I ritrovamenti al mondo di szmikite, oltre alla localà tipo rumena, si contano
quasi sulle dita delle mani: i) con kieserite in sferule grasse color bianco latte
e szomolnokite in pallide masse brune, la szmikite, in masse botrioidali da
bianco latte a rosa pallido è stata rinvenuta alla Cueva de Las Velas, Miniera
di Naica, Naica, Chihuahua, Messico (Forti et al., 2007 e 2009); ii) e iii) al
livello 900 (e altri) della Miniera Hector-Calumet e nella concessione mine-
raria Silver King, Calumet, Keno Hill-Galena Hill Area, Yukon, Canada, ove
è stata reperita szmikite senza tracce di ferro e insolitamente ricca in zinco,
frammista a ilesite, MnSO4·4H2O (Jambor & Boyle, 1962); iv) probabile tra
le mineralizzazioni secondarie della Miniera Toyoha, Sapporo, Ishikari,
Hokkaido, Giappone (Shikazono, 1975); v) in meteoriti marziane e su Marte
così come confermato da osservazioni effettuate sul terreno e da misurazioni
orbitali che ne suggeriscono la presenza (Dyar et al., 2005; Papike et al.,
2007; Mangold et al., 2008); vi) associata a jôkokuite, gesso, ilesite, roze-
nite, siderotilo, hexahydrite, ferrohexahydrite, mallardite, melanterite, epso-
mite, goslarite formatesi in seguito alla precipitazione delle acque della falda
acquifera al contatto con la mineralizzazione manganesifera, rodocrosite e
calcite alla Miniera Jôkoku (Johkoku), Kaminokuni-machi, distretto di
Micro (UK report), 2010, 142-145 Bortolozzi, G., Kolitsch, U., 144
Primo ritrovamento di szmikite in Italia Ciriotti, M.E.

Hiyama, 60 km a SW della città di Hakodate, Hokkaido, Giappone (Nambu


et al., 1978); vii) a Segnas (Oberalpstrasse), Disentis, Grigioni, Svizzera
(Hottinger, 1996); viii) alla Cava Mellikon, Aargau, Svizzera, con calcite, piri-
te e ilesite (Graeser et al., 1978; Stalder et al., 1998); ix) a St. Lorenzen,
Eibiswald, Wies, Koralpe Mts., Austria (Exel, 1993); x) alla Miniera Womobi,
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Thologolong, Victoria, Australia (collezione mineralogica del


Museum Victoria); xi) a Sainte Marie-aux-Mines, Haut-Rhin,
Alsazia, Francia (Wittern & Journée, 1997) e infine xii) alla
miniera d’oro di Borzaş, Monti Gutăi, ancora in Romania
(Anthony et al., 2003).
A un primo esame (PXRD) effettuato in modalità Gandolfi, i
granuli biancastri del campione di Molinello, risultarono avere
i dati di cella dei minerali membri del gruppo della kieserite,
verosimilmente ascrivibili alla szmikite. Il successivo esame
SEM-EDX ha confermato l’attribuzione rilevando infatti gli ele-
menti Mn, S e tracce di Ca. Il composto si è probabilmente
formato per disidratazione in loco della ilesite.
La szmikite di Molinello si presenta in forma di aggregati da
fibrosi a granulari (simili a pustole), opachi, polverulenti, bian-
castri. Il macrocampione da cui è stata ricavata la piccola
porzione in cui è stata identificata la szmikite è costituito pre-
valentemente da rodocrosite e possibile kutnohorite con pre- Szmikite: granuli biancastri fibrosi simili a pustole opachi pulve-
senza subordinata di “adularia”, quarzo e piccoli granuli rulenti (campo ~2 mm) su matrice grigiastra finemente granu-
nerastri, non analizzati, di probabile braunite. lare - Miniera di Molinello, Val Graveglia, Ne, Genova, Liguria
(porzione del campione analizzato, foto F. Schreiber)
RINGRAZIAMENTI
Gli autori ringraziano Nicolae Buzgar e coautori per la gentile concessione alla riprodu-
zione dello spettro Raman dell’equivalente sintetico della szmikite e Fritz Schreiber per le
foto del campione analizzato. Uwe Kolitsch ringrazia il collega Franz Brandstätter per
l’aiuto nella misurazione dello spettro EDX. Gli autori desiderano infine ringraziare gli
anonimi referee che con osservazioni e suggerimenti hanno contribuito al miglioramento
dei testi.

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la kutnohorite sont associées avec un peu de 160 pp.
quartz, ”adulaire” et braunite(?). Des analyses
SEM-EDX et PXRD ont permis d’identifier des
agrégats granuleux, blanchâtre dans l’échantil-
lon analysé comme de la szmikite (première
occurrence italienne). La szmikite résulte pro-
bablement de la déshydratation de l’ilesite.
Mots-clés: szmikite, Molinello, Vallée de
Graveglia, Ne, Genova, Ligurie, Italie, premiè-
re occurrence italienne.

ZUSAMMENFASSUNG
(Übersetzt von der Redaktion)
Die Identifizierung des seltenen
Mangansulfathydrats Szmikit auf einer Probe
der ehemaligen Molinello Mine, (Val
Graveglia, Ne, Genua, Ligurien, Italien)
gelang durch einige günstige Umstände: die
Charakterisierung des Lindbergits (Kolitsch et
al., 2008) auf einer Probe derselben Mine
führte zu einer genaueren Betrachtung von
visuell ähnlichen Stufen, die bereits vor mehr
als 20 Jahren gesammelt wurden. Auf einer
dieser konnte mittels REM-EDX- und PXRD-
Analysen Szmikit (erster Nachweis für Italien) in
Form winziger, weisser, kurzfaseriger bis
pustelförmiger Aggregate auf einer grauen,
feinkörnigen Matrix identifiziert werden.
Möglicherweise hat sich der Szmikit durch
Entwässerung von Ilesit gebildet.
Schlüsselwörter: szmikite, Molinello, Val
Graveglia, Ne, Genova, Liguria, Italia, primo
ritrovamento italiano.
Szmikite: macrocampione con granuli biancastri opachi e pulverulenti
su matrice costituita da prevalente rodocrosite e probabile kutnohorite (campo 3 x 2 mm) -
Miniera di Molinello, Val Graveglia, Ne, Genova, Liguria (collezione e foto G. Bortolozzi)

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