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Diritto

Il termine diritto ha diversi significati. I più comuni sono:


• il complesso delle norme che regolano la vita dei membri della comunità di riferimento (con
tale accezione si usa spesso il termine legge);
• la scienza giuridica che studia la legge;
• una facoltà garantita dall’ordinamento a ciascuna persona od organizzazione.

Storia del diritto


Originariamente il diritto rappresentava solo la volontà di un sovrano di far rispettare determinate
regole; a tale concezione, fin dall’antichità, si opposero filosofi e teorici del diritto con lo scopo di
oggettivare le norme in una visione più ampia. Con l’avvento delle democrazie, tale processo è
diventato più sensibile, riconoscendo nel diritto l’espressione di una volontà popolare.
Dal punto di vista teorico, la prima vera concezione del diritto è la teoria del diritto naturale
(giusnaturalismo), sostenuta nei secoli da molti importanti esponenti come Cicerone (De legibus),
Ulpiano, S. Agostino, S. Tommaso e Grozio, padre del giusnaturalismo moderno.
Il giusnaturalismo sostiene l’esistenza di principi eterni e immutabili, propri della natura umana
(diritto naturale). Il diritto positivo (cioè le leggi realmente in vigore) sarebbe solo la traduzione
in norme dei principi del diritto naturale. Il legislatore, per deduzione, ricava dai principi universali
le norme particolari.
Principale problema del giusnaturalismo è che non c’è accordo sul diritto naturale; per fare un
esempio, le Chiese lo indentificano con i principi dei testi sacri, i laici con principi vari (equità,
popolo, Stato ecc.); ovviamente, senza accordo, il diritto naturale perde di oggettività.
Verso la fine del XIX sec., si afferma il positivismo giuridico o giuspositivismo che,
contrapponendosi al giusnaturalismo, sostiene che solo il diritto positivo (cioè quello effettivamente
in essere) ha senso e boccia il ricorso a ogni diritto naturale: il diritto s’identifica con la norma
giuridica (giuspositivismo normativistico) che ha come scopo la pacifica convivenza fra gli
individui. Il metodo è induttivo: dalle norme necessarie alla convivenza vengono ricavati i cardini
del diritto.
Sia i giuspositivisti sia i giusnaturalisti appartengono al filone realista, che ritiene la realtà un dato
indipendente dall’osservatore che si limita a indagarla, senza modificarla.
Contestatori del realismo sono gli scettici, che ritengono che l’osservatore influenzi comunque la
realtà, semplicemente interpretandola (una sorta del principio fisico di indeterminazione di
Heisenberg applicato al diritto).
Per gli scettici il diritto non è un insieme fisso di norme (giuspositivismo) o di principi eterni
(giusnaturalismo), ma qualcosa che modifica la realtà, di fatto il diritto viene “creato”, come nel
caso di un giudice che emetta una sentenza giudicata dai più “rivoluzionaria” (concezione dinamica
del diritto).
Alla fine del XX sec., il costruttivismo giuridico cerca di mediare le varie posizioni sostenendo
che il soggetto osserva la realtà, la modifica, ma ne è modificato, interpreta e crea. Pertanto il
giurista (e il giudice) deve essere legato alle norme esistenti, quindi non può essere completamente
creativo (visione scettica), ma deve anche, interpretando le norme, aggiungere qualcosa che
permetta il progresso sociale e l’evoluzione delle norme stesse. Il diritto è quindi dinamico, un
processo (Roberto Zaccaria), una pratica sociale di carattere interpretativo (Ronald Dworkin), in
cui le norme e le interpretazioni interagiscono continuamente. Ovviamente tale posizione contiene il
rischio che una cattiva o soggettiva interpretazione porti a una confusione normativa che deve
essere poi ricorretta.

Diritto soggettivo e diritto oggettivo


Il diritto si divide in diritto soggettivo e diritto oggettivo. Con prima espressione si fa riferimento
alla situazione giuridica di vantaggio di un soggetto che ha il potere di agire a garanzia di un proprio
interesse. Essa è riconosciuta e tutelata dall’ordinamento giuridico e, come vedremo, si suddivide in
diritto soggettivo assoluto e diritto soggettivo relativo.
Il diritto oggettivo, invece, è l’insieme di norme giuridiche che disciplinano la vita sociale. Il diritto
oggettivo è dunque l’ordinamento giuridico.
In Italia è presente anche il concetto di interesse legittimo, cioè l’interesse di un singolo (persona
fisica o persona giuridica) affinché l’azione dello Stato e delle amministrazioni pubbliche avvenga
nel rispetto della legge e dei regolamenti posti per il loro funzionamento. L’interesse legittimo è
prioritario rispetto al diritto oggettivo e il privato, che abbia un interesse (definito appunto
legittimo) all’osservanza puntuale delle norme della pubblica amministrazione, può impugnare
l’atto della pubblica amministrazione, se lo ritiene illegittimo e lesivo dei suoi diritti.

Diritto soggettivo assoluto


Il diritto soggettivo assoluto comprende i diritti fondamentali dell’uomo di natura non
patrimoniale (diritto alla vita, all’integrità fisica, alla salute, all’immagine, all’onore, alla privacy,
diritti di libertà personale, di pensiero, di religione, di associazione, di riunione ecc.) e i diritti
patrimoniali come il diritto alla proprietà.
I diritti soggettivi assoluti sono sanciti nella Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, che
afferma che tali diritti sono innati in ogni persona.
I diritti assoluti sono efficaci erga omnes, cioè verso tutti, ma possono essere oggetto di limitazioni
poiché, essendo lo Stato garante di essi, lo Stato stesso può revocarli in presenza di circostanze dove
prevale l’interesse della collettività: si pensi per esempio al diritto di proprietà e all’esproprio da
parte dello Stato di un terreno di un singolo a fini di utilità sociale (per esempio, la costruzione di
una strada).

Diritto soggettivo relativo


I diritti soggettivi relativi sono diritti di credito, cioè la pretesa di un soggetto (creditore) nei
confronti di un altro soggetto (debitore) affinché il debitore esegua o no una determinata azione
(paghi un debito, termini un lavoro, si astenga da una certa azione che danneggerebbe il creditore
ecc.). I diritti di credito sono relativi, perché la pretesa si rivolge verso uno o più soggetti
determinati, anche se in molti casi la relatività è attenuata da fattori generali che coinvolgono non
solo la coppia creditore-debitore.

Suddivisioni del diritto oggettivo


L’ordinamento giuridico si suddivide a sua volta in diritto privato, che regola i rapporti tra privati e
tra privati e pubblica amministrazione, e in diritto pubblico, che organizza il funzionamento degli
organi dello Stato e i rapporti con i privati, quando questi si trovano in una posizione di
subordinazione.
Al di fuori e sopra i vari Stati, il diritto internazionale (diritto delle genti, ius gentium) si occupa di
regolare la vita della comunità internazionale. Esso è il diritto della Comunità degli Stati, quindi è
un diritto al di sopra di essi e dei loro ordinamenti giuridici interni.

Le caratteristiche delle norme giuridiche


Le caratteristiche essenziali delle norme giuridiche sono tre: generalità, astrattezza e
obbligatorietà.
Ogni norma giuridica è generale perché si rivolge a chiunque si ritrovi nella fattispecie descritta dal
testo della legge; è altresì astratta in quanto non fa riferimento a una situazione concreta, ma solo a
una ipotetica. Ogni norma, infine, è obbligatoria, cioè prescrive dei comportamenti da adottare o da
non adottare e in caso di inosservanza della prescrizione contenuta nella legge è prevista una
sanzione (penale, civile o amministrativa: dipende dal tipo di norma violata).

Le fonti del diritto


Le fonti del diritto, atti e fatti che producono norme giuridiche, in ordine d’importanza sono:
• la Costituzione e le leggi costituzionali
• le leggi europee
• le leggi italiane
• i regolamenti
• le consuetudini.
La Costituzione italiana è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948. È la legge fondamentale dello
Stato e contiene i principi generali dell’ordinamento, i principali diritti e doveri del cittadino,
l’elenco degli organi dello Stato e il loro funzionamento.
La Costituzione è una legge rigida poiché le norme che contiene possono essere modificate o
abrogate solo con una procedura aggravata (art. 138 Cost.) rispetto a quella utilizzata per le norme
ordinarie.
Altra peculiarità della Costituzione italiana è di essere “lunga”: non si limita a elencare diritti e
doveri dei cittadini, ma si sofferma sull’attuazione e sulla promozione dei suddetti.
Le leggi costituzionali sono di pari importanza della Costituzione; sono approvate dal Parlamento
con procedimento aggravato (ossia più complesso rispetto a quello previsto per le leggi ordinarie,
art. 138 Cost.) e sono utilizzate per modificare o completare la Costituzione.
Le leggi europee sono norme approvate e promulgate dall’Unione Europea e vincolanti per l’Italia.
L’articolo 11 della Costituzione infatti acconsente alla limitazione della sovranità dello Stato
italiano in favore di “[…] un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;
promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.
Tre le leggi italiane ci sono le leggi ordinarie, gli atti aventi forza di legge, decreto legge e decreto
legislativo, le leggi regionali.
Le leggi ordinarie sono votate e approvate dalle due Camere del Parlamento secondo il
procedimento legislativo ordinario. Il decreto legge è un atto adottato dal governo in casi
straordinari di necessità e urgenza; se entro 60 giorni dalla sua emanazione non viene votato dal
Parlamento e convertito in legge il decreto legge decade insieme agli effetti prodotti sino a quel
momento. Il decreto legislativo (o legge delegata) è un atto emanato dal governo a seguito di una
legge delega del Parlamento, che lo incarica di legiferare solitamente su temi di particolare
complessità. La legge delega deve indicare dettagliatamente il contenuto del decreto legislativo che
verrà redatto dal governo. Le leggi regionali, infine, sono leggi emanate dalle regioni e dalle
provincie autonome di Trento e Bolzano che hanno validità solo sul territorio della regione o
provincia autonoma che l’ha emanata. Le materie di competenza delle leggi regionali sono limitate
e indicate dalla Costituzione.
I regolamenti, del governo o degli enti locali, sono atti normativi che danno indicazioni di tipo
pratico sull’applicazione dei contenuti generali e astratti di una legge ordinaria o regionale.
Le consuetudini sono fonti del diritto non scritte. Si tratta di comportamenti che si è soliti ripetere
nel tempo per abitudine e di cui si ha la convinzione che siano obbligatori secondo l’ordinamento
giuridico.

Efficacia della legge


Ogni norma, salvo eccezioni, produce effetti giuridici dal momento in cui sono trascorsi 15 giorni
(vacatio legis) dalla sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. La legge mantiene la sua efficacia
sino al momento in cui non viene abrogata da una nuova legge o da un referendum abrogativo.
L’efficacia della norma giuridica può essere annullata anche da una sentenza della Corte
costituzionale che la dichiara incostituzionale.

L'illecito
Il termine illecito indica la violazione di un dovere o di un obbligo definito da una norma giuridica
(detta primaria), al quale un’altra norma (detta secondaria) ricollega una sanzione.
L’illecito può essere costituito da un’azione (illecito commissivo) o da un’omissione (illecito
omissivo).
Fra gli illeciti più importanti sono da ricordare quelli civili e quelli penali.
L’illecito civile (contrattuale o extracontrattuale) consiste nella violazione di una norma che tutela
un interesse privato; alla violazione segue una sanzione risarcitoria proporzionata al danno subito
dal soggetto titolare dell’interesse tutelato.
L’illecito penale (reato) consiste nella violazione di una norma posta a tutela dell’interesse
pubblico; al reato consegue la pena, irrogata dal giudice nell’ambito della giurisdizione penale.
Nell’ordinamento italiano, alcune violazioni non particolarmente gravi contro l’interesse pubblico
(illeciti amministrativi) sono sanzionate da un organo della pubblica amministrazione, anziché dal
giudice.

Diritto pubblico
Il diritto pubblico si suddivide a sua volta in molte importanti discipline; per esempio il diritto
costituzionale, quello ecclesiastico, quello tributario. Il diritto processuale (civile e penale) si
occupa, per esempio, di regolare i processi ed è quindi fondamentale per l’esecuzione della
giustizia.
Forse il ramo più significativo del diritto pubblico è il diritto penale, cioè quella branca del diritto
che descrive le norme riguardanti i reati e le conseguenze (pene) da essi derivanti.
La pena principale è quella inflitta dal giudice con la sentenza penale di condanna; in genere le
pene si differenziano in base ai reati commessi e nei vari ordinamenti i reati possono essere
suddivisi (in ordine di gravità) in crimini, delitti e contravvenzioni; in Italia la suddivisione è solo
fra delitti e contravvenzioni.
Per i delitti, la pena principale può essere la pena di morte (negli Stati ove è ancora in vigore), le
pene detentive o le pene pecuniarie (per esempio le multe); per le contravvenzioni la pena
principale può essere l’arresto (pena detentiva) e l’ammenda (pena pecuniaria).
Tra le pene principali si devono citare anche la permanenza domiciliare e il lavoro sostitutivo
irrogabili dal giudice di pace.
La pena accessoria viene in genere irrogata dal giudice a completamento della sentenza (per
esempio, l’interdizione dai pubblici uffici o dall’esercizio di una professione).

Diritto privato
Come quello pubblico, anche il diritto privato si suddivide in numerose branche (per esempio il
diritto del lavoro, quello della navigazione ecc.).
Particolarmente importante è il diritto civile che, fra l’altro, comprende il diritto di famiglia,
quello successorio e (in Italia) quello commerciale. Il diritto civile comprende la materia dei
contratti, delle obbligazioni, dei diritti reali, delle persone e della famiglia, delle successioni a causa
di morte, della responsabilità civile. Il diritto commerciale definisce il concetto di imprenditore e
impresa e si occupa in particolare della disciplina delle imprese organizzate in forma societaria.
Scopo delle norme del diritto civile è di permettere una convivenza fra i cittadini il più possibile
pacifica e rispettosa di tutti i diritti.
Dizionario giuridico
Abbandono del minore: ogni qualvolta un minore di 14 anni viene lasciato solo da colui o coloro
che ne hanno la custodia e che ne sono responsabili.
Abdicazione: privazione volontaria di un potere o di un diritto.
Abilitazione: pratica con cui un’autorità dichiara la congruità di un soggetto a svolgere una
specifica attività in quanto dotato dei requisiti richiesti. Solitamente richiesta per l’esercizio di
alcune pratiche professionali quali architetto, ingegnere, avvocato ecc. e per l’iscrizione ai relativi
ordini professionali.
Abitabilità: insieme di requisiti previsti dalla legge che rendono un immobile idoneo all’uso
abitativo.
Abrogazione: eliminazione di una legge e della sua efficacia.
Abusivismo edilizio: costruzione di immobili e manufatti edilizi in assenza dei requisiti richiesti
dalla legge.
Abuso: ogni qualvolta il potere riconosciuto in capo a un soggetto in nome di un diritto soggettivo
viene esercitato oltre i limiti stabiliti dalla legge.
Abuso d’ufficio: reato commesso da pubblico ufficiale o da titolare di pubblico ufficio che arreca a
sé o ad altri ingiusti vantaggi patrimoniali o ad altri danno ingiusto nell’adempimento del suo
impiego.
Accertamento: negozio giuridico di diritto civile in cui le parti coinvolte procedono alla verifica di
una situazione giuridica dai confini incerti per accertarne gli effetti giuridici.
Accessione: il proprietario di un fondo acquisisce in modo originario (senza riceverla da altri) la
proprietà di costruzioni, piantagioni od opere presenti su quel fondo.
Accisa: imposta applicata nel momento in cui un bene viene fabbricato o scambiato. Il costo
dell’accisa viene sostenuto non dal produttore, ma dall’acquirente finale.
Accollo: contratto in cui tra i contraenti ci sono un debitore, un creditore e un terzo e quest’ultimo si
fa carico del debito del debitore.
Acconto d’imposta: pagamento di una parte del tributo dovuto da alcune categorie di contribuenti e
versato ancor prima che l’anno d’imposta a cui fa riferimento sia trascorso.
Accreditamento istituzionale: accertamento effettuato da un’istituzione (sanitaria, sociale ecc.)
sulle capacità tecnico-professionali e organizzative di un soggetto al fine di valutarne l’idoneità per
l’inserimento nella struttura istituzionale che procede alla valutazione stessa.
Accrescimento: istituto giuridico per il quale, alla lettura di un testamento, se un erede non vuole o
non può ricevere la quota a lui destinata, questa accresce la quota degli eredi rimanenti.
Accusa: Addebito di una violazione normativa.
Acque internazionali (o alto mare): area del mare presente oltre le 200 miglia marine dalla costa.
Le acque internazionali non sono soggette alla sovranità di alcuno Stato.
Acquiescenza: la rinuncia, espressa o tacita, della parte soccombente in un processo alla facoltà
d’impugnare la sentenza.
Adempimento: svolgimento preciso e puntuale di una prestazione dovuta con conseguente
estinzione del rapporto contrattuale.
Adescamento: illecito penale che consiste nel sollecitare, in luogo pubblico, a compiere azioni a
sfondo sessuale a fronte di un pagamento in denaro.
Adozione: istituto giuridico tramite il quale persone che non hanno un rapporto di sangue
instaurano una forma di parentela legale.
Affidamento: assegnazione temporanea di un minore, privo di una famiglia idonea, ad altro nucleo
familiare in grado di garantirgli adeguati sostentamento ed educazione in attesa che venga ristabilito
l’equilibrio della famiglia d’origine.
Affinità: vincolo che lega il coniuge con i parenti dell’altro coniuge. L’affinità nasce con il
matrimonio, ma non si estingue con la morte di uno dei due coniugi. Va precisato che gli affini di
ciascun coniuge non sono affini fra loro (per esempio, i rispettivi suoceri dei coniugi non sono fra
loro affini).
Affitto: contratto con cui il proprietario di cosa produttiva, mobile o immobile, ne concede il
godimento ad altra parte (affittuario) dietro il pagamento di un corrispettivo.
Agenzia: tipo di contratto per cui un agente, dietro compenso, si impegna a concludere contratti per
conto dell’altra parte, il proponente, in una zona determinata del territorio nazionale.
Albo: documento ufficiale che elenca coloro che sono autorizzati a esercitare una certa professione
(per esempio, architetto, avvocato, ingegnere ecc.).
Alibi: argomento addotto dall’indagato (o imputato) per dimostrare che si trovava in un luogo
diverso da quello in cui è stato commesso il reato nel momento in cui questo è stato compiuto.
Alimenti: assistenza materiale elargita periodicamente e proporzionalmente alle possibilità
dell’obbligato e al bisogno dell’avente diritto. Le prestazioni alimentari sono dovute se prescritte
dalla legge o se c’è accordo tra le parti.
Alto tradimento: reato penale riguardante gli atti commessi dal Presidente della Repubblica contro
la personalità dello Stato.
Ammortizzatori sociali: strumenti o misure disposte dallo Stato a supporto del reddito dei
lavoratori nell’ipotesi di sospensione o perdita del loro impiego.
Amnistia: atto di clemenza dello Stato concesso e votato dal Parlamento che rinuncia a sanzionare
coloro che hanno commesso un certo reato e lo annulla.
Apolide: colui che non ha alcuna cittadinanza.
Appalto: contratto con cui una parte, l’appaltatore, è tenuto a fornire un servizio o prodotti o a
eseguire un’opera all’altra parte, il committente, la quale, a sua volta, si obbliga a pagare un
compenso. Contratto spesso utilizzato dalla pubblica amministrazione.
Appello: strumento tramite il quale la parte di un processo può impugnare una sentenza e chiederne
così la revisione.
Arbitrato: mezzo con il quale un contenzioso tra le parti viene deciso e risolto da un soggetto terzo,
privato, che non è il giudice.
Arresto: pena erogata per reati gravi, che consiste nella privazione della libertà personale. La
detenzione si sconta in stabilimenti penitenziari. La legge prevede anche l’arresto in flagranza di
reato e l’arresto domiciliare. Il primo è inflitto a colui che viene sorpreso dalla polizia nell’atto di
compiere un reato e a cui spetta l’immediata reclusione. Il secondo tipo di arresto è una misura che
il giudice impone a carico di un imputato di un processo che è tenuto a non lasciare il proprio
domicilio.
Asilo politico: diritto di protezione riconosciuto allo straniero da uno Stato diverso da quello di
provenienza dove, invece, è perseguitato per ragioni politiche, religiose o razziali.
Assemblea costituente: organo collegiale con mandato temporaneo avente il compito di redigere
una nuova carta costituzionale e di assumere la carica legislativa e governativa sino al termine
dell’incarico.
Associazione: insieme di persone e beni organizzati in vista del raggiungimento di uno scopo non
economico.
Asta pubblica: metodo con il quale la pubblica amministrazione seleziona un soggetto idoneo ad
assumere un incarico in virtù della migliore offerta tra quelle presentate.
Atto pubblico: documento stilato secondo le formalità prescritte dalla legge da un notaio o da un
pubblico ufficiale.
Autonomia locale: potere riconosciuto dallo Stato agli enti locali di autodisciplinarsi attraverso
norme e statuti.
Avviso di garanzia: documento notificato all’indagato per informarlo che sono aperte delle
indagini a suo carico.
Azione: frazione del capitale di una società rappresentato da un documento che enuncia i diritti del
socio che possiede la quota.
Bando di concorso: comunicazione dell’apertura di un concorso pubblico a tutti coloro che sono in
possesso di determinati requisiti. Sono comunicati anche l’oggetto e le modalità di svolgimento del
concorso stesso.
Barriera doganale: imposizione di dazi per regolare il flusso di beni tra Paesi diversi.
Bene: tutto ciò che può essere oggetto di diritto, utile e di cui è possibile avere il possesso.
Bicameralismo: sistema per cui il potere legislativo del Parlamento è esercitato da due camere; in
Italia sono la Camera dei Deputati e il Senato della Repubblica.
Borsa: luogo, pubblico o privato, dedicato alla negoziazione per la compravendita di azioni,
obbligazioni, titoli di Stato, metalli preziosi e merci. Le operazioni si svolgono esclusivamente
tramite intermediari autorizzati.
Brevetto: documento che riconosce al titolare l’esclusività di sfruttamento e godimento economico
di un’invenzione per un certo periodo di tempo.
Buon costume: insieme dei principi etico-morali che costituiscono la moralità pubblica, il pudore
secondo il senso comune e la pubblica decenza.
Buona fede: locuzione che, nell’accezione soggettiva, indica la convinzione del soggetto di agire
correttamente e, nell’accezione oggettiva, fa riferimento ai reciproci doveri di onestà, correttezza e
lealtà nei rapporti tra soggetti.
Burocrazia: complesso di uffici e persone che si occupano dell’applicazione e della verifica
dell’applicazione di norme e regolamenti.
Calunnia: incolpare taluno di un reato nonostante si conosca la sua innocenza o simulare la sua
colpevolezza.
Cancelleria: ufficio assegnato a ogni giudice avente il compito di organizzare e custodire gli atti del
processo.
Canone: prestazione periodica stabilita dal contratto, per esempio, di affitto come corrispettivo per
il godimento di un bene.
Caparra: quantità di denaro o di beni consegnati al momento della conclusione di un contratto
come garanzia che l’accordo raggiunto verrà rispettato.
Capitale sociale: somma di denaro che corrisponde all’apporto monetario che i soci hanno versato
o hanno promesso di versare per la società.
Capo dello Stato: organo supremo dello Stato che esprime l’identità nazionale. In Italia il ruolo di
Capo dello Stato è affidato al presidente della Repubblica.
Carica elettiva: funzione rappresentativa tipica delle assemblee pubbliche (Parlamento, Consiglio
regionale o comunale ecc.), a cui si accede tramite elezioni.
Cartella di pagamento (o esattoriale): comunicazione che invita al pagamento del tributo dovuto
entro un determinato periodo dalla ricezione dell’avviso.
Caso fortuito: accadimento assolutamente imprevedibile che si inserisce nell’azione del soggetto e
rende inevitabile il verificarsi di un determinato evento. Ha come effetto l’esclusione della
responsabilità del soggetto che agisce.
Cassazione: organo giurisdizionale il cui compito principale è di revisionare nel terzo e ultimo
grado di giudizio una sentenza impugnata per verificare la corretta applicazione delle norme.
Catasto: registro dei beni immobili dal quale si ricavano informazioni come proprietari e rendita
dei beni elencati.
Cauzione: consegna di denaro o titoli come garanzia per l’adozione di una condotta stabilita tra le
parti.
Censimento: rilevamento di dati riguardanti un’entità collettiva in un preciso momento storico. Le
elaborazioni statistiche dei dati acquisiti durante il censimento della popolazione vengono svolte in
Italia dall’Istat.
Censura: verifica operata dall’autorità pubblica sulle manifestazioni di pensiero e sulle modalità
d’espressione dei cittadini.
Circoscrizione elettorale: porzioni del territorio nazionale a cui viene attribuito un numero di seggi
tramite il metodo proporzionale per le elezioni della Camera dei deputati e del Senato.
Cittadinanza: condizione giuridica del soggetto a cui sono riconosciuti e attribuiti diritti e doveri in
quanto appartenente a un determinato Stato.
Class action: azione legale d’iniziativa di un gruppo di consumatori e/o utenti di un servizio volta a
ottenere il risarcimento di un danno ingiusto dall’azienda responsabile.
Clausola: parte di un accordo in cui si modificano o si specificano porzioni dell’accordo stesso.
Colpa: azione contraria alle norme di legge commessa senza intenzionalità. Si contrappone al dolo,
situazione in cui è invece presente l’intenzionalità.
Commissione europea: organo dell’Unione Europea con funzioni esecutive e legislative. Ogni
Stato membro incarica un suo commissario che però agisce in maniera indipendente dal governo
dello Stato di provenienza.
Comproprietà: condizione in cui il diritto di proprietà di un bene è condiviso da più persone.
Comune: ente locale territoriale dotato di autonomia organizzativa, amministrativa e normativa
(entro i limiti prescritti dalle leggi dello Stato). Gli organi di governo del comune sono il sindaco, il
consiglio comunale e la giunta.
Comunione dei beni: stato patrimoniale che si instaura tra i coniugi al momento del matrimonio,
salvo diversa disposizione dei coniugi stessi. Tale regime prevede la condivisione della proprietà di
alcune categorie di beni.
Conciliazione: istituto del processo civile con il quale il giudice tenta di risolvere la controversia tra
le parti prima dell’apertura del processo in aula. È obbligatoria nei casi di processi del lavoro.
Concorrenza: forma di mercato in cui più soggetti che vendono prodotti o servizi uguali
competono per l’acquisizione e il mantenimento di acquirenti.
Concussione: reato commesso da un pubblico ufficiale che sfrutta e abusa del suo ruolo per
ottenere da altri denaro o favori per sé o terzi.
Condominio: singolare forma di comunione per cui i titolari esclusivi del diritto di proprietà di
parti di un edificio condividono, invece, la proprietà degli spazi comuni.
Condono: provvedimento che libera gli autori di illeciti fiscali e irregolarità edilizie da
responsabilità amministrativa e provvedimenti sanzionatori previo versamento di una determinata
somma di denaro.
Conflitto d’interessi: in ambito istituzionale si ha conflitto d’interessi ogni qualvolta colui che
ricopre una carica pubblica con potere decisionale tale da influire sull’andamento economico del
Paese è anche titolare di un potere economico rilevante in settori strategici e delicati.
Consorzio: contratto stipulato tra più imprenditori che si uniscono per disciplinare con
un’organizzazione unica lo svolgimento dell’attività di impresa o parte di essa.
Consuetudine: condotta sociale osservata dai membri di una comunità nel tempo con la
convinzione che sia giuridicamente obbligatoria.
Contingentamento: limite quantitativo posto all’importazione di alcune merci nel territorio di uno
Stato.
Contraffazione: imitazione o falsificazione di stemmi, marchi o simboli che identificano prodotti
industriali; anche l’utilizzo di stemmi contraffatti costituisce contraffazione.
Contrabbando: reato commesso quando vengono introdotte delle merci nei confini di Stato senza
aver pagato le imposte doganali o in caso di evasione del monopolio.
Contrattazione collettiva: confronto e discussione tra un gruppo di datori di lavoro o un singolo e
una o più associazioni di lavoratori per stabilire le condizioni di lavoro da applicarsi a tutti i
contratti individuali di settore che verranno conclusi.
Contratto: accordo raggiunto tra due o più parti al fine di instaurare, disciplinare o terminare un
rapporto giuridico avente carattere patrimoniale.
Contribuente: colui che è tenuto a contribuire alla spesa pubblica in maniera proporzionale alle sue
possibilità economiche tramite il versamento d’imposta.
Contumacia: situazione processuale per cui una parte non si costituisce in giudizio (non si presenta
per l’intera durata del processo); nel processo penale la contumacia riguarda solo la mancata
comparizione dell’imputato.
Convenzione: termine genericamente usato per indicare l’accordo tra più parti. Utilizzato anche
come sinonimo di contratto.
Copyright: diritto esclusivo di riproduzione e di sfruttamento economico di un’opera letteraria,
cinematografica, scientifica, artistica ecc.
Corruzione: reato che consiste nell’accordo tra un funzionario pubblico e un soggetto privato,
tramite il quale il primo, agendo contro i propri doveri e obblighi, accetta dal secondo denaro o altri
vantaggi e/o utilità.
Il reato di corruzione è quindi plurisoggettivo dal momento che ne rispondono sia chi corrompe
(corruzione attiva), sia chi viene corrotto (corruzione passiva).
Corte Costituzionale: organo di previsione costituzionale composto da quindici giudici il cui
compito principale è di verificare che le leggi e gli atti aventi forza di legge siano conformi alla
Costituzione. Spetta alla Corte Costituzionale, tra i tanti incarichi, anche la risoluzione dei conflitti
tra i poteri dello Stato, tra Stato e regioni e tra regioni e giudicare sull’ammissibilità dei referendum
abrogativi proposti.
Costituzione: legge fondamentale dello Stato che contiene i principi generali dell’ordinamento, i
principali diritti e doveri del cittadino, l’elenco degli organi dello Stato e il loro funzionamento.
Criminalità organizzata: organizzazione di criminali che compiono reati al fine di ottenere
vantaggi economici e materiali.
Danno: lesione a un interesse giuridico altrui tutelato dall’ordinamento causata da una condotta
ingiusta e ingiustificabile per l’ordinamento stesso.
Dati sensibili: dati dal carattere strettamente personale che rivelano informazioni quali razza ed
etnia, stato di salute, convinzioni politiche e religiose ecc.
Datore di lavoro: soggetto per il quale si effettua una prestazione di lavoro in vista di un compenso.
Tale rapporto è disciplinato da un contratto di lavoro.
Dazio: prelievo fiscale applicato sull’importazione delle merci nel territorio di uno Stato. Talvolta il
dazio è imposto anche sulle merci esportate o che transitano in un altro territorio per raggiungere la
loro destinazione ultima.
Debito: prestazione che un soggetto debitore deve eseguire a favore di un soggetto creditore in
seguito a un obbligo giuridico precedentemente contratto.
Debito pubblico: ammontare dei debiti che lo Stato ha contratto con soggetti pubblici o privati,
esteri o interni, che hanno acquistato titoli o obbligazioni statali per far fronte a spese che superano
le possibilità del bilancio statale o per coprire un eventuale deficit pubblico.
Decreto ingiuntivo: provvedimento del giudice che sollecita il debitore a eseguire la prestazione
per cui si è obbligato entro un determinato termine.
Decreto legge: atto adottato dal governo in casi straordinari di necessità e urgenza; se entro 60
giorni dalla sua emanazione non viene votato dal Parlamento e convertito in legge, il decreto legge
decade insieme agli effetti prodotti sino a quel momento.
Decreto legislativo: atto emanato dal governo a seguito di una legge delega del Parlamento, che lo
incarica di legiferare solitamente su temi di particolare complessità.
Delibera: decisione ufficiale assunta da un’assemblea o da un organo collegiale.
Demanio: complesso dei beni di proprietà dello Stato e degli enti pubblici territoriali (regioni,
provincie, comuni) inalienabili e fruibili da parte della collettività.
Denuncia: atto con cui una persona informa l’autorità giudiziaria di un fatto che può costituire reato
perseguibile d’ufficio. La persona che dà la notizia all’autorità giudiziaria può essere anche diversa
da quella offesa dal fatto oggetto della denuncia.
Depenalizzazione: provvedimento frutto di un’iniziativa legislativa che declassa reati minori in
illeciti amministrativi.
Dibattimento: fase centrale dello sviluppo del processo penale in cui si acquisiscono le prove
rispettando il principio del contraddittorio tra le parti.
Diffamazione: reato penale che si realizza ogni qualvolta si reca offesa alla reputazione altrui
mentre si comunica con due o più persone e in assenza della persona offesa.
Dimora: luogo in cui un soggetto si trova attualmente, anche se temporaneamente.
Diplomazia: insieme di pratiche e procedure che compongono i rapporti internazionali tra Stati
diversi.
Direttiva: norma emanata dall’Unione Europea che indica l’obiettivo che gli Stati membri devono
perseguire, ma non prescrive le modalità di attuazione dell’obiettivo, sulle quali i Paesi dell’Unione
hanno discrezionalità.
Diritti civili: insieme dei diritti riconosciuti a una persona in quanto sono prerogativa dell’essere
umano in una società. Sono inviolabili e fondamentali. Alcuni di questi sono la libertà
d’espressione, di stampa e di associazione.
Diritto reale: diritto soggettivo che attribuisce al titolare un potere sulla cosa (res) che è assoluto
(cioè può essere fatto valere nei confronti di tutti) e immediato (il titolare può soddisfare il proprio
interesse sul bene in modo diretto e non mediato). Altre fondamentali caratteristiche dei diritti reali
sono la tipicità (sono reali soltanto i diritti previsti dal legislatore) e la patrimonialità (esiste la
possibilità di valutare economicamente il loro contenuto)
Disegno di legge: proposta di legge che il Governo redige e presenta al Presidente della Camera o
del Senato affinché segua l’iter di revisione ed eventualmente di approvazione da parte del
Parlamento.
Dispositivo: parte della sentenza di un processo in cui è enunciata la decisione del giudice. Non
contiene la motivazione.
Dogana: ufficio dell’amministrazione dello Stato che si occupa di controllare le merci in entrata e
in uscita dai confini territoriali e di riscuotere i dazi imposti su tali merci.
Dolo: intenzionalità nel disattendere le norme di legge e commettere un atto illecito. Si contrappone
alla colpa, situazione in cui manca l’intenzionalità.
Domanda giudiziale: atto introduttivo del processo, con cui una parte afferma una violazione di
legge a suo danno e richiede l’intervento dell’autorità giurisdizionale affinché venga eliminata la
violazione e stabilita la fattispecie prescritta dalla legge.
Domicilio: luogo che un soggetto ha scelto come sede principale dei propri affari e interessi.
Doppio grado di giurisdizione: principio secondo il quale la sentenza decisa dal giudice può essere
appellata e riesaminata in un secondo grado di giudizio di merito.
Ebbrezza (guida in stato di): soggetto che si trova in uno stato alcolico superiore ai limiti
regolamentati. La guida in stato di ebbrezza costituisce reato, ma nel caso in cui il tasso alcolemico
sia inferiore a 0,8 g/l la situazione viene trattata come illecito amministrativo.
Eccesso di potere: vizio tipico degli atti amministrativi che si realizza ogni qualvolta il potere
amministrativo è esercitato per scopi diversi da quelli prescritti dalla legge.
Effrazione: circostanza aggravante dei reati di furto ed evasione che si realizza quando si forzano
serrature o sistemi di sicurezza.
Eguaglianza: principio costituzionalmente garantito per il quale ogni persona, non solo i cittadini
italiani, è uguale davanti alla legge e che vieta discriminazioni operate su sesso, razza, religione,
opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Embargo: divieto di esportare alcune categorie di merci in un determinato Paese.
Emendamento: intervento di modifica legislativa che aggiunge, elimina o sostituisce elementi della
proposta di legge che le due Camere del Parlamento stanno discutendo.
Emittente: colui che emette un titolo di credito come promessa per il versamento di una somma.
Ente no profit: organizzazione privata che non ha scopo di lucro e che solitamente si propone con
prestazioni assistenzialistiche, ricreative e culturali.
Erario: termine che indica le finanze dello Stato e la loro amministrazione.
Erede: colui che per legge o per testamento è chiamato a subentrare nei rapporti giuridici del
defunto previa accettazione, parziale o totale, dell’eredità.
Ergastolo: pena disciplinata dal codice penale che prevede per il condannato la detenzione a vita e
l’obbligo al lavoro e all’isolamento nelle ore notturne.
Esame delle parti: strumento di prova che consiste nella raccolta delle dichiarazioni delle parti
durante il dibattimento in un processo. Le parti, diversamente dal testimone nell’esame del
testimone, possono anche esimersi dal rilasciare dichiarazioni.
Esecuzione forzata: risoluzione a cui può ricorrere il creditore in possesso di un documento che lo
autorizzi a procedere qualora il debitore non esegua la prestazione per cui si è obbligato. Con
l’esecuzione forzata il creditore può ottenere l’esatta prestazione inizialmente stabilita dall’accordo
con il debitore o una prestazione che abbia un valore equivalente tramite l’espropriazione dei beni
del debitore.
Esposto: atto con cui una o entrambe le parti coinvolte in un dissidio tra privati chiedono
l’intervento dell’autorità di pubblica sicurezza affinché tenti una conciliazione.
Espropriazione: istituto giuridico con il quale la pubblica amministrazione può, tramite un
provvedimento e dietro adeguato indennizzo, sacrificare il diritto di proprietà di un privato a favore
dell’interesse pubblico.
Espulsione dello straniero: allontanamento dello straniero dal territorio nazionale in alcuni casi
specifici. Alcuni esempi: viene allontanato lo straniero condannato con pena che limita la libertà
personale per delitti contro la personalità dello Stato o lo straniero socialmente pericoloso
condannato per delitti in materia di stupefacenti.
Estorsione: reato commesso da chi, con minaccia o violenza, induce qualcuno a fare o non fare
qualcosa per ottenere per sé o altri un vantaggio ingiusto causando danno a terzi.
Estradizione: consegna di un imputato o di un condannato da parte di uno Stato a un altro affinché
possa essere sottoposto a processo o alla pena già comminata.
Eutanasia: azione che, nelle intenzioni di chi agisce (eutanasia attiva) o si astiene dall’agire
(eutanasia passiva), causa la morte di un malato incurabile per evitare il prolungarsi della sofferenza
causata dalla malattia.
Evasione fiscale: condotta illecita del contribuente che non versa i tributi dovuti all’erario.
Extracomunitari: coloro che possiedono la cittadinanza di un Paese non aderente all’Unione
Europea.
Fallimento: procedura che si attiva quando l’imprenditore versa in stato di insolvenza e con la
quale si liquida il patrimonio dell’impresa per far fronte alle obbligazioni assunte con i creditori.
Falsa testimonianza: delitto commesso da colui che, davanti all’autorità giudiziaria, dichiara il
falso, contesta il vero e omette di fornire informazioni di cui è a conoscenza sui fatti oggetto
dell’interrogatorio.
Famiglia: gruppo di persone legate tra loro da matrimonio, parentela o affinità. La Costituzione
riconosce la famiglia come prima formazione sociale dove l’uomo svolge la sua personalità. Dalla
famiglia legittima fondata sul matrimonio si differenzia la famiglia di fatto che ha di recente
ricevuto riconoscimento legislativo ed è costituita da una coppia che convive stabilmente, ma senza
aver formalizzato questo legame con il matrimonio.
Favoreggiamento: reato commesso da chi depista le indagini dell’autorità giudiziaria o nasconde la
colpevolezza del reo di un delitto.
Federalismo: sistema politico in cui lo Stato centrale divide il potere politico con gli Stati membri.
La carta federale disciplina l’esercizio del potere politico, per il quale lo stato centrale ha una
posizione preferenziale; gli Stati membri esercitano il potere amministrativo e quello legislativo.
Fermo: privazione della libertà personale di un soggetto già gravemente indiziato e per il quale
esiste un fondato pericolo di fuga. Il fermo è eseguito dal pubblico ministero o dalla polizia
giudiziaria e deve essere confermato dal giudice entro 48 ore, in caso contrario la persona fermata
viene rilasciata.
Fideiussione: contratto con cui il fideiussore si fa garante di un debito d’altri con il creditore.
Filiazione: rapporto giuridico che lega genitori e figli, sia i nati all’interno del legame coniugale che
extraconiugale. Da questo rapporto ne derivano per i genitori doveri, quali per esempio il dovere a
mantenere, istruire ed educare i figli.
Fisco: apparato burocratico dello Stato che si occupa di amministrare e di ricevere il versamento dei
tributi dai contribuenti.
Flagranza: situazione nella quale il colpevole di un reato viene scoperto nel momento stesso in cui
lo sta compiendo o quando immediatamente dopo viene inseguito dalle forze di polizia o, ancora,
quando viene trovato con oggetti che lo collegano inconfutabilmente al reato da poco commesso.
Fondazione: ente creato per amministrare un complesso patrimoniale per il raggiungimento di uno
scopo determinato, solitamente a vantaggio della comunità.
Fondo: complesso patrimoniale destinato a uno scopo preciso dettato dalla legge o da chi ha
costituito il fondo e avente contabilità autonoma.
Formazioni sociali: agglomerati di persone che si riuniscono e costituiscono delle figure intermedie
tra Stato e singolo individuo. Famiglia, sindacati, partiti politici, comunità religiose sono solo alcuni
esempi delle formazioni sociali presenti nella società e costituzionalmente riconosciute.
Foro: ufficio giudiziario in cui si dirimono le controversie tra le parti con l’intervento degli attori
dei procedimenti giudiziari, avvocati, giudici, procuratori e tutti gli operatori del processo.
Forza maggiore: evento la cui forza è oggettivamente irresistibile e, in quanto tale, costringe
inevitabilmente il soggetto a un determinato atto o a una determinata condotta. Ha come effetto
l’esclusione della responsabilità del soggetto che agisce.
Franchising: contratto in base al quale un’azienda concede a un altro soggetto giuridico di sfruttare
economicamente marchi, brevetti, insegne e altri diritti di una proprietà industriale e/o intellettuale,
fornendo anche un servizio di assistenza, per commercializzare determinati prodotti o servizi dietro
pagamento di un corrispettivo.
Frode: termine che indica diverse condotte; prendersi gioco della fiducia altrui a dispetto del
principio di buona fede, aggirare le norme giuridiche e infine danneggiare un terzo.
Garanzia: contratto secondario rispetto a un rapporto obbligatorio principale tra un creditore e un
debitore per cui un terzo, il garante, si impegna con il creditore a farsi carico di una determinata
prestazione nel caso in cui il debitore risulti inadempiente.
Gazzetta Ufficiale: fonte ufficiale per rendere conoscibili leggi e decreti approvati dal legislatore e
la loro entrata in vigore. Le norme, infatti, di regola, entrano in vigore trascorsi quindici giorni dalla
pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Genocidio: delitto politico che consiste nell’uccisione sistematica di persone appartenenti a una
stessa comunità religiosa, gruppo etnico o razziale.
Gerarchia: rapporto in cui si trovano due soggetti; a uno è attribuita una posizione di superiorità
rispetto all’altro che si trova in una situazione di subordinazione.
Girata: dichiarazione presente sui titoli di credito con cui il possessore del titolo può imporre al
debitore, colui che deve la somma indicata dal titolo di credito, di versare l’importo ad altri.
Giudicato: provvedimento del giudice divenuto immodificabile poiché si sono già esperiti tutti i
mezzi d’impugnazione disponibili o per decorrenza dei termini per proporre impugnazione.
Giudice: organo pubblico con il ruolo di risolvere controversie applicando la legge con imparzialità
e terzietà rispetto alle parti coinvolte.
Giudizio: procedimento al termine del quale il giudice, dopo aver assunto prove documentali e/o
testimoniali, dovrà emettere un provvedimento, sentenza, decreto od ordinanza, in cui decide sulle
sorti della controversia che gli è stata sottoposta.
Giunta: organo esecutivo presente nei vari enti locali, comune, provincia e regione. Disciplina e
competenza sono stabilite dalla legge e dagli statuti regionali.
Giurisdizione: funzione volta a garantire l’osservanza della legge e il suo corretto esercizio.
Titolare della funzione di giurisdizione è lo Stato.
Giustizia sociale: obiettivo che la Costituzione si propone di perseguire con la rimozione di ostacoli
economici e sociali che riducono la libertà e l’uguaglianza delle persone.
Governo: organo costituzionale, politicamente orientato, composto dal Presidente del Consiglio dei
Ministri e dai Ministri. Il Governo è titolare del potere esecutivo, dunque è a capo dell’intero
apparato amministrativo.
Gratuito patrocinio: servizio che mette un difensore spesato dallo Stato a disposizione di coloro
che hanno intenzione di difendersi in giudizio o di intentare una causa, ma sono privi delle
sufficienti risorse economiche.
Grazia: atto di clemenza con il quale il Capo dello Stato concede a un soggetto un esonero parziale
o totale delle pene a cui è già stato condannato con sentenza definitiva. Il reato non viene però
cancellato.
Guardasigilli: altro termine utilizzato per indicare il Ministro della Giustizia.

H
Hacker: colui che realizza programmi e/o virus informatici per violare sistemi di protezione e
accedere a database, reti di computer ecc.
Identificazione: individuazione di un soggetto sottoposto a indagini o in grado fornire informazioni
per la ricostruzione dei fatti tramite la richiesta delle sue generalità o ricorrendo a rilievi di vario
tipo, come quelli fotografici.
Illecito: comportamento contrario alle prescrizioni contenute nell’ordinamento giuridico.
Illegittimità: di tipo costituzionale, ogni qualvolta una legge ordinaria si discosta dai precetti
costituzionali. Illegittimità di un atto amministrativo si ha invece quando un provvedimento della
pubblica amministrazione è emanato senza rispettare le indicazioni normative.
Immobile: bene ancorato naturalmente o artificialmente al suolo; un suo spostamento ne
provocherebbe un cambiamento strutturale e d’uso.
Immunità: inconsueta previsione destinata a soggetti che ricoprono incarichi di interesse pubblico,
che consiste nell’esenzione dal perseguimento penale di questi, per atti svolti nell’esercizio delle
funzioni tipiche dei loro uffici.
Imponibile: valore riconosciuto a una circostanza di fatto analizzata per questioni di fiscalità e dal
quale si ricava l’ammontare dell’imposta.
Imposta: acquisizione di ricchezza dello Stato o di altro ente pubblico a svantaggio del contribuente
per mantenere pubblici servizi a disposizione dell’intera collettività. L’imposta è un’obbligazione
stabilita dalla legge.
Imprenditore: secondo il codice civile è colui che esercita professionalmente un’attività economica
organizzata per produrre o scambiare beni e/o servizi.
Impugnazione: strumento attribuito alle parti di un processo con cui è possibile chiedere il riesame
di un provvedimento del giudice e una nuova pronuncia.
Imputato: soggetto verso il quale viene mossa un’accusa penale da accertarsi nel corso del
processo.
Inadempimento: mancata o errata ottemperanza da parte del debitore dell’obbligazione assunta con
il creditore.
Incanto: vendita forzata dei beni di un debitore che si svolge come un’asta: ogni offerente fa la
propria offerta, chi fa l’offerta migliore si aggiudica il bene.
Incesto: delitto commesso da chi ha rapporti carnali con un consanguineo e genera pubblico
scandalo.
Indagini preliminari: fase precedente l’apertura del processo in cui il pubblico ministero,
avvalendosi anche dell’aiuto della polizia giudiziaria, effettua delle ricerche per trovare
informazioni che facciano chiarezza sulla notizia di reato pervenuta.
Indebito: esecuzione di una prestazione senza che sia dovuta.
Indennità: versamento di una somma di denaro per risarcire il pregiudizio patrimoniale subito da
un soggetto a causa di un atto lecito. È, per esempio, il caso dell’espropriazione.
Indizio: prova indiretta con cui è possibile convalidare, tramite massime di comune esperienza o
deduzioni logiche, un fatto processualmente rilevante.
Indulto: provvedimento di clemenza avente carattere generale e votato dal Parlamento che
condona, in tutto o in parte, la pena o la commuta in una pena diversa.
Ineleggibilità: impossibilità per un soggetto a candidarsi per una carica elettiva a causa di
impedimenti di carattere giuridico (come il rischio di un esercizio scorretto dell’ufficio per un
potenziale conflitto di interessi o di funzioni).
Infermità di mente: condizione patologica della mente che altera, diminuendo o escludendo, la
capacità di intendere e di volere nel compiere un reato.
Ingiuria: reato penalmente perseguito che si realizza con l’offesa al decoro e all’onore di una
persona presente o tramite mezzi di comunicazione.
Iniziativa legislativa: atto introduttivo dell’iter legislativo (per le leggi ordinarie) con il quale una
delle due Camere presenta un progetto di legge.
Insindacabilità: garanzia di cui godono i parlamentari, per cui non possono essere perseguiti per le
opinioni e i voti espressi durante l’esercizio delle loro funzioni.
Insolvenza: condizione in cui si trova l’imprenditore che non è più in grado di far fronte alle
obbligazioni assunte. Lo stato d’insolvenza è il presupposto del fallimento.
Insufficienza di prove: situazione processuale in cui le prove a carico dell’imputato sono
contraddittorie o non dimostrano con certezza la colpevolezza dell’imputato.
Intercettazione: strumento utilizzato per la ricerca di prove nel corso delle indagini con il quale si
viene a conoscenza del contenuto di telefonate o di altre comunicazioni dell’indagato.
Interrogatorio: nel processo civile è un mezzo di prova; il giudice conduce l’interrogatorio
richiesto da una parte nei confronti della parte avversa. Nel processo penale è un atto tipico delle
indagini condotto dal pubblico ministero o, in casi particolari, dal GIP (giudice per le indagini
preliminari), per accertare i fatti a carico dell’indagato prima dell’apertura del processo.
Inventario: atto con cui si procede all’identificazione, all’enumerazione e alla descrizione dei beni
immobili e alla stima del valore di beni mobili. Il termine indica anche l’atto con cui si fa la stima
delle passività e dei crediti di un soggetto (oltre a catalogare i beni).
Invenzione industriale: frutto di un’attività d’ingegno che si concretizza in un inedito metodo di
lavorazione, in nuove strumentazioni o in materiali innovativi da utilizzare nel settore industriale
per ottimizzarne la produzione e incrementare il patrimonio.
Ipoteca: diritto reale attribuito dal debitore, o da terzi, al creditore come garanzia. Con l’ipoteca, il
creditore ha il potere, se il suo credito non viene onorato, di espropriare beni mobili registrati o
immobili, ciò dipende da quanto deciso dal debitore, per soddisfare il proprio credito con il prezzo
ricavato dall’esproprio.
Iscrizione a ruolo: atto con cui il cancelliere iscrive una causa in un registro (ruolo generale) che
riporta tutti i procedimenti civili aperti davanti a un determinato giudice.
Iscrizione ipotecaria: iscrizione del bene sul quale si intende far gravare l’ipoteca in un pubblico
registro dedicato; l’iscrizione è necessaria affinché il diritto di ipoteca sia effettivamente esistente.
Ispezione: strumento a cui si ricorre nel processo penale per ricercare le prove, disposto dal giudice
o dal pubblico ministero per rintracciare gli effetti che il reato ha impresso sul luogo in cui è stato
commesso e rilevare eventuali tracce.
Istanza: richiesta mossa da un privato alla pubblica amministrazione per ottenere un provvedimento
che assecondi i suoi interessi legittimi. Nel processo civile invece una parte fa istanza al giudice per
richiedere un provvedimento giurisdizionale.
Istituzione: insieme di beni e di rapporti giuridici e sociali strutturati per raggiungere un obiettivo o
svolgere una certa impresa determinante per i soci.
Laicità (dello Stato): uno Stato si definisce laico quando vi è accentuata separazione fra potere
religioso e potere politico.
Latifondo: proprietà di una vasta area di terreni agricoli.
Latitanza: stato in cui si trova colui che si sottrae alla giustizia, in particolare a un ordine di arresto,
custodia, carcerazione o dimora.
Lavoro: termine utilizzato in riferimento sia al lavoro autonomo, cioè quando un soggetto si
obbliga a compiere una prestazione dietro corrispettivo, ma senza un legame di subordinazione con
il committente, sia al rapporto di lavoro subordinato che si stabilisce quando un lavoratore si
impegna a prestare la propria opera a un datore di lavoro in cambio di una retribuzione.
Leasing: contratto con cui una parte concede l’utilizzo di un bene a un’altra che lo ha richiesto
verso il pagamento di un canone periodico. Allo scadere del contratto chi ha ricevuto il bene da
utilizzare può restituirlo al concedente, acquistarlo o continuare a goderne, ma pagando un canone
inferiore.
Legalità: principio fondante di ogni Stato di diritto secondo il quale i pubblici poteri devono essere
disciplinati dalla legge.
Legge: termine genericamente usato per indicare le norme di un ordinamento.
Legislatore: soggetto od organo incaricato di emanare le leggi. Nello Stato di diritto, il Parlamento
è il legislatore.
Legislatura: durata dell’incarico parlamentare affidato alle Camere. In Italia il mandato delle
Camere dura 5 anni, salvo scioglimento anticipato.
Legittima difesa: causa di giustificazione in base alla quale chi, per difendere un diritto proprio o
di altri da un pericolo concreto e imminente, commette un fatto penalmente rilevante e
proporzionato all’offesa non è punibile.
Legittimo impedimento: istituto tipico del processo penale per cui l’udienza viene rimandata
poiché l’imputato, nonostante abbia espresso la sua intenzione a presentarsi innanzi alla corte, è
impossibilitato a comparire per caso fortuito o per ragioni di forza maggiore.
Lesione: atto di violenza contro la persona che causa una malattia nel corpo o nella mente di chi lo
subisce.
Liberazione condizionale: istituto con cui il condannato a pena detentiva riceve un’interruzione
nell’esecuzione della pena poiché nel periodo della detenzione ha tenuto una condotta che dimostra
un sicuro ravvedimento. Per godere della liberazione condizionale, il soggetto deve aver scontato
una parte congrua della pena.
Licenza: documento che l’amministrazione competente rilascia a colui che ne ha fatto istanza in
merito all’esercizio di una determinata attività o alla detenzione di particolari oggetti (per esempio,
licenza di caccia, porto d’armi ecc.).
Liquidazione: in caso di danneggiamento per illecito o per inadempimento, è il calcolo della
somma dovuta al soggetto offeso. Si parla di liquidazione anche in riferimento alla somma che
viene riconosciuta al lavoratore a titolo d’indennità alla conclusione del rapporto di lavoro
(indennità o trattamento di fine rapporto).
Locazione: contratto in cui una parte, il locatore, si obbliga a mettere a disposizione di un’altra
parte, il conduttore, un bene immobile per un determinato arco di tempo dietro il pagamento di un
canone a titolo di corrispettivo.
Lodo: decisione assunta collegialmente da arbitri incaricati di comporre una certa controversia.
Mafia: organizzazione criminale nata in Italia, ma ormai diffusa a livello internazionale, che ricorre
alla violenza per affermare e ampliare il proprio potere economico. Si occupa di affari illeciti quali
droghe, contrabbando di armi, prostituzione ecc.
Maggioranza: principio alla base della democrazia che si applica durante le votazioni degli organi
assembleari; si tratta dei voti indispensabili affinché una delibera sia approvata.
Maggiore età: si raggiunge con il compimento dei 18 anni d’età. La maggiore età corrisponde al
momento in cui si acquisiscono la capacità di agire (intervenire sulla propria posizione giuridica) e
il diritto di voto.
Magistratura: potere dello Stato, potere giudiziario, composto da organi diversi che svolgono la
funzione giurisdizionale in ambito amministrativo, civile e penale. La magistratura gode di
autonomia e indipendenza dagli altri poteri dello Stato.
Malafede: agire con la coscienza di compromettere i diritti altrui.
Maltrattamento: delitto commesso da chi adotta un comportamento lesivo dell’integrità psicofisica
di un membro della famiglia o di un altro soggetto di cui si ha la custodia o un generico dovere di
protezione e assistenza. Più di recente è stato introdotto anche il reato di maltrattamento di animali.
Mandato: contratto con cui una parte, il mandante, incarica un’altra, il mandatario, di eseguire atti
giuridici nell’interesse del mandante. In riferimento al Parlamento, il mandato è il ruolo che i
parlamentari assumono, a seguito delle elezioni politiche, di rappresentare i cittadini per l’intera
durata dell’incarico.
Mantenimento: nel diritto di famiglia è l’obbligo di provvedere ai bisogni, materiali ed educativi,
dei figli.
Marchio: segno che contraddistingue prodotti o servizi di un’impresa. Solitamente si tratta di
un’immagine o di una denominazione di cui il titolare, dopo la registrazione, ha il diritto esclusivo
di utilizzo.
Mare (acque) territoriale(i): zona di mare che, partendo dalle coste del territorio, misura 12 miglia
marine e nella quale lo Stato esercita la sua sovranità.
Maternità: condizione fisica in cui la donna si trova a partire dal concepimento. La Costituzione
tutela la donna lavoratrice in maternità prevedendo dei congedi lavorativi e un sostegno economico.
Matrimonio: negozio giuridico personalissimo con cui due soggetti si impegnano reciprocamente
al sostegno materiale e spirituale del coniuge.
Mediazione: contratto con cui un soggetto, il mediatore, mette in relazione due o più parti affinché
concludano un affare. Il mediatore non ha alcun rapporto di collaborazione, rappresentanza e
dipendenza con le parti e viene retribuito proporzionalmente al valore dell’affare di cui ha favorito
la conclusione.
Memoria: atto con cui le parti di un processo danno spiegazione per iscritto delle proprie
argomentazioni su questioni di fatto e di diritto relative alla controversia.
Merchandising: contratto con cui una parte cede a un’altra il diritto a sfruttare il proprio marchio
per realizzare con esso beni di vario genere da commercializzare.
Millantato credito: delitto commesso da chi si propone come mediatore con un pubblico ufficiale o
con un pubblico impiegato che presti un pubblico servizio e in cambio riceve, fa consegnare o fa
promettere, a sé o ad altri, somme di denaro o altre fonti di ricompensa come prezzo per la
mediazione con il dipendente pubblico.
Minaccia: delitto che si realizza incutendo a qualcuno il timore per un danno ingiusto contro la sua
persona o contro il suo patrimonio.
Minoranza: comunità, di norma storicamente radicata, che si distingue dalla maggioranza dei
cittadini per etnia e/o lingua.
Minore: soggetto che non ha ancora raggiunto la maggiore età (in Italia fissata a 18 anni); ciò
comporta che determinati diritti e doveri ancora non gli siano riconosciuti (per esempio il diritto di
voto).
Misura cautelare: provvedimento adottato dall’autorità giudiziaria nel corso delle indagini o del
processo che interviene sulla libertà personale o sull’accesso a determinati beni dell’indagato o
imputato affinché non venga compromesso lo svolgimento dell’attività giudiziaria e non siano
alterati i risultati.
Mobbing: condotta persecutoria e ostile continuata nel tempo adottata dal datore di lavoro o da un
superiore nei riguardi di un lavoratore sul posto di lavoro.
Molestia: condotta che impedisce od ostacola il godimento di diritti di terzi.
Monopolio: mercato in cui c’è un solo agente economico a proporre un bene o un servizio alla
collettività.
Mora: immotivato ritardo del debitore nel far fronte all’obbligazione assunta con il creditore.
Multa: sanzione pecuniaria comminata per la commissione di delitti.
Multiproprietà: contratto tramite il quale si acquista il diritto di godimento o il diritto di proprietà
di uno o più immobili da utilizzare in un determinato periodo dell’anno a fronte del versamento del
prezzo stabilito. Peculiarità di questo contratto è l’acquisto di una quota, e non del complesso, dei
beni oggetto del contratto.
Mutuo: contratto con cui una parte riceve dall’altra una somma di denaro o un altro bene fungibile
e si impegna a restituire la medesima somma o il medesimo bene con o senza corresponsione di
interessi, a seconda degli accordi presi.
Nazionalizzazione: operazione di trasferimento allo Stato della proprietà e del potere gestionale di
un’impresa privata, che riceve un indennizzo. Generalmente si tratta di imprese che si occupano di
beni o servizi di interesse pubblico.
Negligenza: svolgere un’attività senza impiegare l’attenzione richiesta. La negligenza comporta il
riconoscimento della colpa nel compimento di un illecito.
Negozio giuridico: atto che manifesta la volontà di un soggetto a costituire, modificare o estinguere
una situazione giuridica. Un esempio di negozio giuridico è il contratto.
Norma giuridica: prescrizione generale e astratta destinata a tutti i consociati che impone
un’azione o un’omissione. La trasgressione comporta una sanzione.
Notaio: pubblico ufficiale che conferisce agli atti, ivi compresi quelli di ultima volontà, pubblica
fede.
Notificazione: strumento utile a informare un soggetto della presenza di atti o procedimenti che lo
interessano. La notificazione può avvenire tramite raccomandata, PEC (Posta Elettronica
Certificata), ufficiale giudiziario o altre modalità prescritte dalla legge.
Nullaosta: provvedimento della pubblica amministrazione con cui si riconosce una facoltà specifica
in capo al privato che ne ha fatto richiesta.
O.N.L.U.S.: organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Sono ONLUS associazioni, fondazioni e
organizzazioni che si prodigano in settori quali assistenza, istruzione, beneficenza ecc.
Obbligazione: rapporto giuridico vincolante tra una parte debitrice di una prestazione di dare, fare
o non fare, e il creditore. Quest’ultimo ha il diritto di pretendere la prestazione per la quale il
debitore si è obbligato.
Obiezione di coscienza: soggetto che si astiene dall’osservare la condotta prescritta dalla legge
poiché contraria alle sue convinzioni religiose, politiche o etiche. L’obiezione di coscienza è
consentita in casi specifici indicati dalla legge, come il rifiuto del medico a compiere l’interruzione
della gravidanza espressamente richiesta dalla donna.
Occupazione: modalità di acquisto della proprietà su cose mobili prive di un proprietario o
abbandonate.
Offesa ingiusta: lesione al bene della vita di un soggetto (per esempio la proprietà privata o la
libertà personale) non disciplinata e non autorizzata dall’ordinamento giuridico.
Oggetto del contratto: elemento fondante il contratto; può essere sia il bene in senso materiale sia
la manovra economica che interviene sul bene.
Olografo: un testamento si definisce olografo quando è stato stilato per intero e sottoscritto dal
testatore.
Oltraggio: reato commesso da colui che in udienza lede l’onore e il prestigio di un giudice.
Omertà: condotta tipica degli affiliati delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, o di coloro
a cui viene imposta da questi con la minaccia, che consiste nel nascondere e omettere informazioni
potenzialmente utili per la ricerca del colpevole di un reato.
Omicidio: delitto compiuto da chi causa la morte di una persona. La gravità dell’omicidio dipende
dall’intenzione, dalla volontà e, più in generale, dall’attitudine psicologica del colpevole al
momento di commettere l’atto.
Omissione: mancata adozione di un comportamento prescritto dalla legge, dunque obbligatorio.
Onere: condizione del soggetto che per acquisire o mantenere un beneficio giuridico può decidere
di sacrificare un altro interesse.
Onere della prova: principio dell’ordinamento processuale secondo cui chi promuove un giudizio
per ricevere la tutela di un proprio diritto deve provare i fatti a sostegno della sua pretesa giudiziale.
Onorario: compenso pattuito tra le parti che spetta al difensore per il lavoro svolto.
Onorificenza: riconoscimento attribuito a chi si è distinto per abilità e meriti in determinati settori,
quali l’economia, le lettere, le scienze e altro ancora. Le onorificenze da attribuire sono richiamate
espressamente dalla legge.
Opera dell’ingegno: produzione dell’intelletto umano frutto della creatività e riguardante uno degli
ambiti normativamente regolati, come il cinema o la musica, e protetta dal diritto d’autore.
Opera pubblica: immobile edificato per perseguire un pubblico interesse e realizzato da un ente
pubblico o da privati a cui è stato appaltato il lavoro.
Ordinamento giuridico: sistema di leggi in vigore nello Stato.
Ordinanza: atto di natura amministrativa che impone un comportamento di fare, di dare o di non
fare a un soggetto o a una categoria di soggetti. Nel processo civile, l’ordinanza è il provvedimento
adottato dal giudice per dirimere eventuali questioni processuali sorte tra le parti. Nel processo
penale il giudice decide con ordinanza su temi incidentali il processo.
Ordine di carcerazione: provvedimento del pubblico ministero che comanda la carcerazione del
condannato; interviene dopo l’autorizzazione del giudice competente.
Ordine pubblico: insieme di norme e principi sui quali è fondato il regime statale e che ne
costituiscono il fondamento etico.
Ospedale psichiatrico giudiziario: struttura facente parte dell’ordinamento giudiziario in cui sono
destinate le persone a cui il giudice ha prescritto una misura di sicurezza, come per i prosciolti per
infermità mentale, sordomutismo o tossicodipendenza cronica.
Parcella: documento allegato al fascicolo di parte con cui l’avvocato difensore richiede il
pagamento del suo onorario per il lavoro prestato.
Parentela: legame giuridico che sussiste tra persone che discendono dalla stessa famiglia o dallo
stesso capostipite.
Pari opportunità: principio che persegue la sostanziale uguaglianza tra uomo e donna
nell’esercizio dei loro diritti umani e delle libertà fondamentali, in particolar modo nella sfera
lavorativa.
Parlamento: organo costituzionalmente previsto e titolare del potere legislativo. È composto da due
camere, Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, i cui membri sono scelti tramite elezione
dal popolo, fatta eccezione per i senatori a vita e quelli nominati dal Presidente della Repubblica.
Parte civile: parte eventuale del processo che si può costituire per ottenere il risarcimento del danno
causato dal reato per il quale è in corso il procedimento penale.
Passaporto: documento di riconoscimento personale utile per uscire dai limiti territoriali del
proprio Stato per raggiungerne un altro.
Passività: complesso di debiti che rientrano nel patrimonio di una persona fisica o giuridica.
Patrimonio: insieme di rapporti giuridici, attivi e passivi, suscettibili di valutazione economica e
riconducibili a una persona fisica o giuridica.
Patrocinio: attività di assistenza e di difesa in giudizio svolta da avvocati o da praticanti autorizzati.
Patronato: organizzazione nata con l’intervento di associazioni nazionali dei lavoratori che offre
servizi di informazione e di assistenza ai lavoratori in tema di previdenza e contributi. Può assumere
anche il ruolo di mediatore o assistere in sede giudiziaria il lavoratore.
Patteggiamento: istituto con il quale il pubblico ministero e l’imputato concordano la pena da
richiedere al giudice. Con il patteggiamento l’imputato si dichiara colpevole ancor prima di
accedere al processo, per questo ha diritto a una riduzione della pena.
Patti lateranensi: accordi stipulati nel 1929 con cui lo Stato italiano e la Santa Sede regolano i
principi dei loro rapporti.
Peculato: reato commesso da pubblico ufficiale o da colui che svolge pubblico servizio che in
ragione del proprio impiego amministra, detiene, o custodisce denaro o beni mobili d’altri e,
approfittando del proprio ufficio, se ne appropria.
Pedofilia: patologia caratterizzata dall’attrazione sessuale di un soggetto indirizzata verso un
minore.
Pegno: diritto reale che il creditore detiene sui determinati beni mobili del debitore a garanzia del
suo credito.
Pena: sanzione pubblica erogata dall’autorità giudiziaria a seguito di un processo penale nei
confronti del soggetto giudicato colpevole della violazione di un precetto penale.
Percosse: reato commesso da chi compie atti che provocano dolore (come schiaffi o spintoni) a una
persona fisica, senza però causargli malattia fisica o mentale.
Pericolosità sociale: caratteristica del soggetto che ha già commesso dei reati e per il quale esiste la
concreta probabilità che ne commetta ancora.
Perizia: consulenza tecnica disposta dal giudice che sceglie un soggetto dotato di particolari
conoscenze tecniche in un determinato settore utili per il corretto svolgimento del processo. La
perizia assume una fisionomia diversa a seconda che sia utilizzata nel processo civile o in quello
penale.
Permuta: contratto con cui le parti si trasferiscono reciprocamente la proprietà di beni o diritti.
Perquisizione: mezzo utilizzato per rilevare prove utili allo svolgimento delle indagini o del
processo; consiste nella ricerca di oggetti inerenti al reato su persone o in luoghi specifici.
Pertinenza: cosa vincolata a un’altra senza che ne diventi parte integrante, con lo scopo di
aumentare il pregio e l’utilità della prima in modo durevole.
Petizione: atto d’iniziativa dei cittadini che intendono informare il Parlamento di necessità
particolari e diffuse affinché intervenga con un provvedimento legislativo.
Piano regolatore: complesso di norme che ordinano lo sviluppo edilizio in un comune.
Pignoramento: atto con cui il pubblico ufficiale ingiunge al debitore di astenersi dal compiere atti
volti a danneggiare i beni destinati a essere espropriati in quanto garanzia di un credito.
Plagio: attribuirsi la paternità di un’opera frutto dell’ingegno altrui.
Polizia giudiziaria: ramo delle forze dell’ordine che si occupa di individuare il colpevole del reato
e di trovare elementi di prova. Interviene dopo la commissione del reato, a differenza delle forze
dell’ordine in genere che prevengono eventi turbativi dell’ordine pubblico.
Polizza: documento scritto contenente clausole e condizioni del contratto di assicurazione.
Postilla: annotazione a margine di un documento che chiarisce, integra o modifica parte del
contenuto.
Potere: situazione giuridica che consente di intervenire nella sfera giuridica altrui anche in assenza
del consenso dell’interessato.
Prefetto: organo periferico dello Stato con il ruolo di rappresentante del governo a livello
provinciale. Gli incarichi principali riguardano il mantenimento dell’ordine pubblico e il
coordinamento degli uffici decentrati dello Stato.
Prelazione: diritto che consente al soggetto che ne è titolare di essere prescelto per la stipula di un
contratto, a parità di condizioni, rispetto ad altri soggetti.
Prescrizione: rinuncia dello Stato a un interesse punitivo nei confronti di un soggetto, in merito a
un reato da questi commesso, quando sia trascorso un prolungato periodo di tempo.
Presidente della Repubblica: detto anche Capo dello Stato, è un organo costituzionale
rappresentante della nazione e, simbolicamente, garante della Costituzione. La carica ha una durata
di 7 anni.
Prestatore d’opera: è la parte che ha firmato un contratto con il quale si è impegnata a eseguire un
servizio dietro pagamento di una retribuzione.
Presunzione (di non colpevolezza/di innocenza): l’imputato in un processo non può essere
considerato colpevole sino a quando il giudice non pronuncia sentenza definitiva di condanna.
Privacy: diritto alla riservatezza e protezione dei dati personali.
Processo: complesso di atti e attività con cui si manifesta e si applica il potere giudiziario dello
Stato.
Procuratore Nazionale Antimafia: esponente del potere giudiziario dello Stato avente il compito
di coordinare le indagini relative a reati commessi dalle associazioni di stampo mafioso.
Profugo: colui che per cause politiche, belliche, naturali (per esempio, cataclismi) ecc. è costretto a
lasciare il Paese d’origine e a trovare rifugio in un altro Stato.
Promulgazione: fase dell’iter legislativo con cui il Presidente della Repubblica dà efficacia alla
legge approvata in Parlamento.
Proprietà: diritto che riconosce al titolare la facoltà di beneficiare e predisporre dell’oggetto del
diritto in modo pieno ed esclusivo rispettando obblighi e limiti disposti dall’ordinamento normativo.
Proscioglimento: sentenza con la quale le accuse a carico dell’imputato decadono per motivi quali,
per esempio, l’insufficienza di prove.
Prova: strumento processuale a cui si ricorre in ambito civilistico per convincere il giudice della
veridicità dei fatti presentati da una delle due parti e, in ambito penale, per verificare che la richiesta
di punibilità dell’imputato formulata dalla parte pubblica sia fondata.
Provvedimento: atto emanato da un pubblico potere che interviene su una o più situazioni concrete
e destinato a soggetti determinati. Attua una modifica giuridica a un caso specifico e concreto.
Pubblica amministrazione: insieme di enti e organi incaricati di svolgere attività e servizi di
pubblico interesse.
Pubblico ministero: organo che rappresenta la pubblica accusa nel corso del processo penale; il suo
compito consiste nello svolgere le indagini preliminari con l’aiuto della polizia giudiziaria e
formulare l’accusa a carico dell’indagato. Qualora il processo penale abbia inizio, il PM sosterrà
l’accusa contro l’imputato durante lo svolgimento del processo penale.
Querela: dichiarazione con cui la persona offesa da un delitto afferma la propria volontà di
procedere per mezzo dell’autorità giudiziaria contro il colpevole. La querela è la condizione
necessaria per perseguire determinati reati.
Questore: pubblico funzionario della polizia di Stato, sottoposto al prefetto, con il compito di
gestire i servizi di pubblica sicurezza a livello provinciale.
Quietanza: documento emesso dal creditore che certifica che il debitore ha estinto il suo debito.
Quorum: numero legale richiesto affinché le decisioni assunte tramite votazione da un’assemblea o
da un organo collegiale siano efficaci.
Quota: parte del totale (di un patrimonio, di un pacchetto azionario ecc.) da cedere o acquisire sulla
base di intese raggiunte.
Radiazione dall’albo: sanzione disciplinare che prevede l’espulsione del professionista dall’albo di
appartenenza, impedendogli in questo modo di praticare legittimamente la professione.
Ragione sociale: elemento di riconoscimento di società di persone, società semplice, società in
nome collettivo e società in accomandita semplice.
Rapina: delitto che si realizza sottraendo una cosa mobile altrui con violenza o minaccia, oppure
quando immediatamente dopo la sottrazione l’agente ricorre a violenza o a minaccia per ottenere il
possesso del bene sottratto o per assicurare a sé stesso o ad altri l’impunità per il reato commesso.
Rappresaglia: atto contrario al diritto internazionale compiuto da uno Stato come conseguenza per
aver subito un atto lesivo illecito da un altro Stato.
Rappresentanza: istituto tramite il quale un soggetto, il rappresentato, può concludere negozi
giuridici facendosi sostituire da un altro soggetto, il rappresentante, che agisce però sempre
nell’interesse del rappresentato.
Ratifica: nel diritto internazionale è il documento che rende esecutivi gli accordi già raggiunti;
solitamente è un compito che spetta al Capo dello Stato.
Reato: fatto perseguito dall’ordinamento penale e punito con una sanzione comminata dall’autorità
giudiziaria.
Recesso: espressione di volontà di una parte di sciogliere, totalmente o parzialmente, il rapporto
contrattuale con l’altra parte. Il diritto di recesso in alcuni casi è riconosciuto dalla legge, in altri
viene riconosciuto nei contratti.
Recidiva: circostanza riguardante un soggetto già condannato per un reato, che può comportare un
aumento di pena se il soggetto in questione si rende colpevole di un nuovo reato.
Reclusione: pena detentiva che priva della propria libertà personale il colpevole di un delitto.
Referendum: strumento di democrazia diretta tramite il quale gli elettori esprimono favore o
contrarietà su una norma già entrata in vigore o ancora in fase di emanazione.
Referto: atto con cui chi esercita una professione sanitaria informa l’autorità giudiziaria di un
delitto del quale è venuto a conoscenza prestando la propria assistenza.
Regione: ente locale, il più grande che la Costituzione statuisce, munito di autonomia statuaria,
legislativa, amministrativa e finanziaria. Le regioni italiane sono 20, 15 a statuto ordinario e 5
(Friuli-Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle D’Aosta) a statuto speciale.
Registro delle imprese: pubblico registro in cui vengono segnalati atti e fatti rilevanti per la legge
inerenti alle imprese individuali e collettive; per esempio, la nascita di una nuova impresa o la
modifica dell’oggetto sociale.
Regolamento: atto di natura amministrativa dal carattere generale, astratto e innovativo (per
l’ordinamento giuridico). La potestà regolamentare è riconosciuta a Stato, regioni ed enti locali.
Religione: culto di una o più divinità considerate come essenza/e soprannaturale/i in grado di
donare la salvezza nella vita dopo la morte o altri beni immateriali inaccessibili all’uomo. La
Costituzione italiana riconosce la libertà di professare ed esercitare la propria confessione religiosa.
Rendiconto: rapporto contabile che riepiloga la gestione di un patrimonio in un determinato
periodo di tempo.
Rendita: prestazione corrisposta periodicamente, consistente in una somma di denaro o in beni
fungibili, a cui un soggetto è tenuto per aver beneficiato dell’alienazione di un immobile o della
cessione di un capitale.
Reperto: bene acquisito nel corso di un processo per la sua valenza probatoria.
Rescissione: scioglimento di un contratto da parte del giudice, su richiesta di parte, qualora
ricorrano determinate circostanze stabilite dalla legge.
Residenza: luogo specifico scelto da un soggetto come abitazione abituale.
Responsabilità: in ambito civilistico è la ripercussione dell’inosservanza di un dovere giuridico
inerente ai rapporti tra privati, che richiede un rimedio per il danno economico subito dall’offeso.
Reticenza: situazione in cui il teste si rifiuta di riferire fatti di cui è a conoscenza o di rispondere
alle richieste del giudice.
Retroattività: caratteristica delle norme giuridiche che regola e agisce anche su atti e fatti
antecedenti la loro entrata in vigore.
Reversibilità: frazione della pensione erogata ai familiari del pensionato defunto.
Ricettazione: reato commesso da chi acquisisce o nasconde denaro o beni provenienti da un illecito
a cui non abbia preso parte (oppure ne favorisce l’acquisizione o l’occultamento) al fine di ottenere
un guadagno per sé o altri.
Ricevuta fiscale: documento rilasciato dopo la cessione di un bene o una prestazione di servizi a
colui che ne ha beneficiato e ha versato il corrispettivo in denaro. Per la normativa italiana tutti i
soggetti, titolari di partita IVA, non obbligati all’emissione di fattura devono rilasciare ricevuta
fiscale oppure lo scontrino fiscale.
Riciclaggio: reato commesso da chi, su denaro e beni provenienti da fatti illeciti, compie atti tali da
occultarne la provenienza delittuosa all’autorità giudiziaria.
Riconoscimento: dichiarazione con cui i genitori, o solo uno dei due, riconoscono un figlio come
legittimo.
Ricorrente: colui che presenta ricorso innanzi al tribunale amministrativo (in taluni casi anche al
tribunale civile).
Ricorso: richiesta di modifica, revoca o annullamento di un atto della pubblica amministrazione.
Il ricorso è anche un atto introduttivo di alcuni procedimenti civili.
Riformatorio giudiziario: istituto che tende alla rieducazione di minori colpevoli di aver
commesso un delitto e riconosciuti come pericolosi o dichiarati delinquenti abituali.
Rifugiato: colui che, per un reale rischio di persecuzione a causa della sua appartenenza a una razza
o a un gruppo sociale, del credo religioso, della cittadinanza o per le sue idee politiche, ha lasciato il
Paese di cui è cittadino.
Rinvio a giudizio: richiesta del pubblico ministero fatta al giudice competente al termine delle
indagini preliminari affinché l’indagato sia sottoposto a processo.
Risarcimento danno: ripristino del patrimonio del soggetto offeso da un pregiudizio derivante da
un’inosservanza contrattuale o da un illecito extracontrattuale.
Rischio: incertezza solitamente collegata alla stipula di un contratto.
Riservatezza: diritto del cittadino, indicato anche con il termine privacy, di impedire agli altri di
venire a conoscenza di fatti attinenti alla propria sfera privata e personale.
Risoluzione del contratto: conclusione di un rapporto contrattuale a prestazioni corrispettive a
causa di fatti nuovi che incidono sull’interdipendenza delle prestazioni (per esempio, eccessiva
onerosità sopravvenuta per svolgere una prestazione).
Rissa: reato che si manifesta quando più persone prendono parte a un tafferuglio violento con
l’intento di difendersi e/o di danneggiare altri.
Riunione (libertà di): libertà costituzionalmente garantita di ritrovarsi, previo accordo, in un luogo
preciso per motivi politici, ricreativi o religiosi purché non si faccia utilizzo di armi e l’incontro sia
pacifico.
Rogito: atto stilato dal notaio con valore di atto pubblico.
Royalty: diritto del proprietario di un giacimento minerario o petrolifero, del creatore di
un’invenzione o di un’opera d’ingegno a ricevere una somma di denaro da chi usufruisce dei beni
sopra elencati.
Ruolo generale: registro conservato in cancelleria che elenca in ordine cronologico le cause aperte
in quell’ufficio giudiziario.
Salute: diritto riconosciuto dalla Costituzione e tradizionalmente identificato con il rispetto
all’integrità fisica. Di recente è passato a indicare anche il diritto a un ambiente salubre (e sicuro
quando si tratta di ambiente di lavoro) ed è entrato a far parte nella più generale accezione del
diritto di salute.
Sanatoria: istituto che agisce su un atto viziato rendendolo efficace e formalmente corretto.
Sanzione: pena che il legislatore ha previsto per chi viola le norme dell’ordinamento. Le sanzioni
possono essere di tipo amministrativo, civile o penale.
Schiavitù: condizione della persona in stato di soggezione costante e sulla quale vengono esercitati
attributi tipici del diritto di proprietà. La schiavitù è perseguita dall’ordinamento penale italiano.
Scioglimento: riferito alle Camere del Parlamento, è l’atto con cui il Presidente della Repubblica
scioglie le due Camere perché sopraggiunto il termine della legislatura oppure anticipatamente a
tale termine per questioni istituzionali e di governo. Nel diritto commerciale invece si parla di
scioglimento di società che avviene nei casi regolati dalla legge e dà l’avvio alla liquidazione
societaria.
Scomparsa: introvabilità di un soggetto che ha lasciato residenza e domicilio e del quale non si
hanno notizie da un periodo di tempo sufficientemente lungo da far sorgere preoccupazioni circa la
sua incolumità.
Scontrino fiscale: documento rilevante ai fini fiscali poiché rende tempestive le verifiche che le
autorità devono svolgere. Il rilascio dello scontrino fiscale è obbligatorio per alcune tipologie di
contribuenti individuate dalla legge.
Scrittura privata: documento redatto da un soggetto privato che può essere utilizzato con fini
probatori nel corso di un procedimento giudiziario.
Segreto di Stato: vincolo giuridico che riguarda atti o documenti per i quali c’è un divieto di
divulgazione poiché potrebbero danneggiare le istituzioni repubblicane, operazioni militari in corso
o altre situazioni “sensibili”.
Semidetenzione: pena sostitutiva di quella detentiva, la cui caratteristica principale è di restare per
almeno 10 ore al giorno in una delle strutture prescelte per i condannati a un regime di semilibertà.
Senato della Repubblica: una delle due Camere che compongono il Parlamento; esercita gli stessi
poteri della Camera dei Deputati. A differenza di quest’ultima, però, i membri che ne fanno parte
sono in numero più ridotto, vi sono seggi assegnati di diritto (senza elezioni) ad alcune particolari
classi di soggetti e l’elettorato passivo (capacità di essere eletti) e attivo (capacità giuridica di
votare) ha un’età maggiore.
Sentenza: provvedimento decisorio del giudice che definisce le questioni proposte dalle parti
all’apertura del procedimento o questioni manifestatesi nel corso del processo stesso.
Separazione: istituto che consente ai coniugi di interrompere la convivenza senza porre fine al
vincolo matrimoniale. In ogni momento si può procedere alla conciliazione per ripristinare le
normali forme del matrimonio.
Sequestro: il sequestro di persona è un reato commesso quando si priva una persona della sua
libertà col fine di ottenere un vantaggio, solitamente economico, come compenso per la liberazione.
Vi è poi un altro tipo di sequestro, quello giudiziario, ovvero una misura cautelare che impedisce al
soggetto che dispone di un bene mobile o immobile di fruirne prima che sia identificato con
sicurezza il proprietario o il possessore del bene in questione.
Sfratto: sollecito al locatario di abbandonare l’immobile o il fondo per motivi come, per esempio, il
mancato pagamento del canone stabilito.
Sgravio fiscale: esonero, riduzione o esenzione di cui possono usufruire alcuni contribuenti
relativamente al pagamento delle imposte.
Società: modo di fare impresa secondo il quale uno o più soggetti destinano beni e servizi
all’esercizio di un’attività economica. Il fine ultimo della società è fare utili e condividere il rischio
d’impresa tra gli associati.
Sovranità: potestà d’imperio originaria e indipendente dello Stato su beni e persone che si trovano
sul proprio territorio di competenza. La Costituzione italiana riconosce la sovranità del popolo che
la esercita scegliendo i propri rappresentanti.
Stato: organizzazione politica sovrana riconosciuta dal popolo stanziato in un determinato
territorio.
Statuto: quello dei lavoratori è una legge fondamentale in tema di libertà sindacale e dignità del
lavoratore. Quello regionale invece è una legge che disciplina gli organi regionali, il loro
funzionamento e i fini che devono perseguire. È espressione dell’autonomia di cui le regioni
godono.
Strage: delitto commesso ponendo in pericolo l’incolumità pubblica col fine di uccidere un gran
numero di persone.
Successione: un soggetto compie la cessione di diritti o rapporti giuridici che a lui fanno capo (tutti
o solo alcuni) in favore di un altro soggetto.
Suffragio: principio legato all’esercizio del voto grazie al quale può esprimere una preferenza
elettorale ogni cittadino maggiorenne che gode dei diritti civili, senza discriminazione alcuna.
TAR (Tribunale Amministrativo Regionale): tribunale che si occupa della giustizia
amministrativa nel primo grado di giudizio.
Tassa: corrispettivo pecuniario per un servizio erogato da un ente pubblico o dallo Stato a favore
del soggetto obbligato al pagamento.
Tentativo: in riferimento a un delitto è utilizzato per indicare atti diretti a compiere un fatto
delittuoso senza che questo si realizzi o senza che la condotta diretta a realizzarlo venga portata a
termine.
Termine: elemento che talvolta viene previsto in un negozio giuridico da cui dipende il momento di
inizio o di fine dell’efficacia del negozio giuridico stesso.
Testamento: atto con cui è possibile predisporre la destinazione dei beni e dei rapporti patrimoniali
(o parte di essi) a seguito della morte del soggetto che manifesta le proprie volontà con tale
documento, ovvero il testatore.
Testimonianza: dichiarazioni che un soggetto rilascia sotto giuramento innanzi al giudice su fatti
rilevanti per il processo in corso.
Transazione: contratto con cui le parti si fanno reciproche concessioni per concludere una lite in
atto o per prevenirne una.
Trasparenza: principio che riconosce ai cittadini la facoltà di controllare se il potere della pubblica
amministrazione viene esercitato secondo i criteri di correttezza, imparzialità e buon andamento.
Trattato: fonte primaria del diritto internazionale; in particolare, nell’Unione Europea, i trattati
disciplinano il funzionamento dell’Unione e gli obiettivi che essa persegue.
Tribunale: organo monocratico (costituito da una sola persona) o collegiale che amministra la
giustizia in campo civile e, in via residuale, penale.
Tributo: versamento patrimoniale coattivo dei contribuenti allo Stato o ad altro ente pubblico per
contribuire alla spesa pubblica.
Truffa: reato commesso da chi, con l’inganno, induce uno o più soggetti in errore col fine di
ottenere per sé o altri un vantaggio ingiusto e causando un pregiudizio ad altri.
Udienza: momento in cui, in un’aula apposita, si svolge l’attività giudiziaria e si celebrano i
processi civili e penali.
Ufficiale giudiziario: pubblico impiegato ausiliario del pubblico ministero e del giudice, incaricato
di attività esecutive di atti e provvedimenti giudiziari.
Uguaglianza: principio costituzionale che ha valore sia formale che sostanziale e si concretizza
riconoscendo a tutte le persone pari dignità sociale e vietando ogni tipo di discriminazione.
Unione Europea: organismo internazionale a carattere economico e politico; conta oggi 27 Stati
aderenti che hanno rinunciato a parte della loro sovranità affinché siano gli organi dell’Unione ad
assumere provvedimenti negli ambiti di competenza loro assegnati.
Unione civile: legame che si stabilisce tra due soggetti maggiorenni anche dello stesso sesso
seguendo una procedura davanti all’ufficiale di stato civile. Dall’unione civile deriva l’obbligo per
entrambe le parti all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione.
Urbanistica: ramo del diritto riguardante le norme che disciplinano le attività dirette a cambiare
l’aspetto del territorio.
Usucapione: modalità di acquisto della proprietà a seguito del possesso prolungato per un periodo
di tempo stabilito dalla legge e senza interruzioni. Il possesso non deve essere clandestino.
Usufrutto: diritto di un soggetto (usufruttuario) di godere di un bene di proprietà di un altro
soggetto (nudo proprietario) e di raccoglierne i frutti, ma con l’obbligo di rispettarne la destinazione
economica.
Usura: richiesta del creditore di interessi eccessivamente onerosi sulla somma di denaro data in
prestito.
Uxoricidio: omicidio del coniuge.
Vidimare: aggiungere un visto a conclusione di un documento per attestarne l’autenticità.
Vilipendio: reato che si realizza esprimendo disprezzo od offese verso persone o istituzioni tutelate
dallo Stato.
Violazione di domicilio: reato commesso da chi si insinua nella dimora privata d’altri senza che da
questi sia stata espressa volontà in tal senso, o da chi si sia insinuato clandestinamente. Si ha
violazione di domicilio anche quando taluno rimane nella dimora privata senza che sia stata
espressa questa volontà o quando vi rimane clandestinamente.
Vitalizio: contratto con cui una parte si assicura una rendita per la vita.

Z
Zona franca: aree territoriali dello Stato sottoposte a una diversa fiscalità; in particolare, i beni
possono entrare senza che sia applicato alcun tributo doganale affinché siano consumati
direttamente sul luogo.

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