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ELEMENTI SPECIFICI CANCEROGENESI VIRALE

Un virus non ha un macchinario replicativo proprio, utilizza quindi quello della cellula, di
conseguenza il virus esprime una preferenza per quelle cellule in attiva replicazione che
hanno a disposizione tutti gli enzimi necessari per la duplicazione del DNA, il pool di
nucleotidi e così via. Alcuni di questi virus, quando infettano una cellula non proliferante ne
stimolano la proliferazione, che sappiamo essere un meccanismo soggetto ad errori. Alcuni
virus, per cercare di vincolarsi in maniera irremovibile alla cellula ospite, cercano di
integrare il proprio genoma all’interno del genoma ospite, questo può portare a conseguenze
come instabilità cromosomica e trasduzione genica. Le nostre cellule sanno che in
condizioni normali il DNA deve risiedere nel nucleo, se queste rilevano una quantità
anomala di acidi nucleici nel citoplasma attivano una risposta da danno al DNA. Geni della
risposta da danno al DNA, come p53, sono attivabili, dunque, sia in seguito ad un danno
materiale al DNA, che dalla presenza di RNA virale nel citoplasma e rispondono con un
blocco della replicazione. Nuovamente questo non è positivo per il virus, nasce quindi una
competizione tra i meccanismi cellulari e virali; i virus hanno ad esempio imparato ad
adottare meccanismi per distruggere p53.

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