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Cultura Musicale Vivaldi, reo a suo dire d’aver composto centinaia di volte lo stesso

concerto, per poi prendere proprio il barocco italiano a modello


di Cesare Marinacci
per i suoi esperimenti di recupero neoclassico. Insomma di Stra-
Pianista, compositore e musicologo
vinskij colpisce persino l’apparenza contraddittoria di una poetica
in realtà estremamente coerente. Come Beethoven, Stravinskij
non ci fornisce un modello esemplare unico e reiterato, per quanto

Le sacre du Printemps apollineo, ma al contrario, un ventaglio di soluzioni e di sugge-


stioni tra loro persino sideralmente distanti, esplorando tutte le di-
rezioni della musica moderna fin da quel dirompente 1913 del Sa-
cre. Pochi altri lavori hanno saputo come quest’ultimo imporsi nel
percorso della musica Occidentale con altrettanta energia demiur-
e l’inarrivabile figura di Dante sarà nume tutelare per gica di sviluppi e rivoluzioni: forse solamente l’Eroica di Beetho-
tutto l’anno e con Bouguereau abbiamo inaugurato la ven, la Sinfonia Fantastica di Berlioz, il Tristano di Wagner, il Fauno
stagione primaverile altrettanto, dobbiamo riconoscere di Debussy, il Titano di Mahler. Non va certo dimenticata in questo
che il 2021 è ricchissimo di ricorrenze riguardanti figure senso anche l’importante occasione per la ricettività della sua
tra più influenti della storia del pensiero e dell’arte: da opera la possibilità offertagli dalla Columbia Records di effettuare
Charles Baudelaire a Napoleone, da John Keats a Fëdor numerose registrazioni sin da quando, nel 1941 Stravinskij si era
Dostoevskij da Leonardo Sciascia ad Alda Merini, da Caravaggio stabilito definitivamente negli USA. Il patrimonio di incisioni di-
a Saint Saens, Coco Chanel e Walt Disney. Proprio queste tre ul- rette dall'autore stesso sono ancora oggi un tesoro inestimabile per
time figure - l’oppositore, l’amante, il cultore pop - sono legate in investigare anche gli aspetti più reconditi delle sue partiture. D'al-
vario modo a quella stella di prima grandezza del firmamento mu- Nikolaj Roerich - il Bacio alla Terra (1913) tra parte la fama di Stravinskij è chiaramente congiunta anche
sicale nata a Oranienbaum il 17 giugno 1882 e del quale il 6 aprile scenografia per Le Sacre du Printemps all'apparizione della Danza dell'adolescente in un celeberrimo episo-
ricorrono i 50 anni dalla scomparsa, avvenuta a New York nel sepolto nel cimitero veneziano di San Michele. E’ il 1913 l’anno importanti come quello con Pablo Picasso e Jean Cocteau con i dio del film Fantasia di quel visionario Walt Disney che, come ac-
1971: Igor' Fëdorovič Stravinskij. Pur a contatto con la musica sin della svolta, quando il 29 maggio va in scena a Parigi quel Sacre du quali collaborerà negli anni successivi per Pulcinella e Oedipus Rex. cennato, non poteva scegliere miglior musicista ‘classico’ da con-
dalla fanciullezza fu l'esatto contrario di un enfant prodige, anzi in- printemps che spezzerà in due l'opinione pubblica suscitando scal- Nel 1920 si trasferisce a Parigi ed il rapporto con i futuristi si dirada sacrare anche nel suo universo animato. Al netto comunque della
traprese gli studi universitari in giurisprudenza, avvicinandosi dav- pore e meraviglia per il linguaggio musicale radicalmente innova- mentre quello con l'Italia rimane una costante della sua esistenza; fama pop disneyana, il capolavoro stravinskiano si rivela in un in-
vero alla composizione solo dopo i vent'anni. Ad iniziarlo ai mi- tivo e per lo squarcio con la tradizione coreografica. Eccellente è tra le altre cose infatti nel 1926 in occasione del 700 anniversario cantesimo che dura tutt’oggi sul pubblico e sui musicisti folgorati
steri della creazione musicale fu nel 1902 Nikolaj Rimskij-Korsa- il commento di Bernard Deyries che afferma “Igor Stravinskij non della morte di San Francesco compone il Pater Noster eseguito a dalle originalissime soluzioni che il compositore russo adotta
kov padre della scuola nazionale russa. Non viene ricordato come si limita a voltare una pagina della storia della musica: la strappa”. Padova. Si reca poi a Milano dove conosce Arturo Toscanini di lungo tutta la sua opera per liberarsi senza scomposte sfrontatezze,
un uomo di aspetto particolarmente attraente, e tuttavia si rivelò, Da questi balletti si può già immaginare la poliedricità stilistica che cui ci fornisce un ammirato ricordo: “fui colpito dal fatto che il ma con una sincera passione creativa, dal tardo-romanticismo
fin da giovane, dotato di una personalità irresistibile che sembra caratterizzerà tutta la carriera del compositore: dall'Uccello di fuoco, maestro conosceva profondamente, nei più piccoli particolari, la come dalla prigione dei consueti parametri compositivi. Le Sacre in
abbia stregato persino la divina Coco Chanel. Sposò nel 1906 la il cui lussuoso morfismo timbrico si avvicina a quello di Rimskij- mia partitura, e dal modo minuzioso con cui egli studiava le opere particolare sembra innanzitutto offrire la soluzione ideale all’ac-
cugina Katerina Nossenko dalla quale ebbe quattro figli: Fedor, Korsakov, all'enfasi sulla bitonalità di Petruška, fino al parossismo che doveva eseguire”. Nel 1935 si esibisce a Bologna e a Roma, ceso dibattito sulla sopravvivenza della tonalità che ha dominato in
Ljudmila, Svjatoslav-Soulima e Milena, ma il vero amore della sua selvaggio in Le Sacre du Printemps che scandalizzò l’intero uditorio dove viene ricevuto anche da Benito Mussolini; sono gli ultimi ap- varie forme l’inizio del XX secolo. La tonalità, per lo Stravinskij
vita, e compagna fino alla morte fu la seconda moglie Vera de Bos- della prima come testimonia il grande Alfredo Casella anch’egli puntamenti che il maestro ha con l'Italia prima di lasciare, allo della prima ora, resta un’imprescindibile punto di partenza lontano
set. Il giovane Igor dà alla luce in questi anni opere come Feux presente a quella storica serata: “La rappresentazione ebbe princi- scoppio del secondo conflitto mondiale, il vecchio continente, dall’utopia schoenberghiana. Le radici di Stravinskij affondano
d'artifice e lo Scherzo Fantastique, che testimoniano una già compiuta pio in un religioso silenzio, davanti al pubblico inverosimilmente dove tornerà solo nel 1951, per la prima mondiale di The Rake's gloriosamente nella tradizione e nella scuola russa, soprattutto
e multiforme tecnica orchestrale, lascito inestimabile del suo eterogeneo, elegante, intellettuale, raffinato, cosmopolita. A metà Progress ed ancora, negli anni successivi, per il Festival di Musica nell’esempio del suo insegnate Rimsky-Korsakov: rigogliose me-
straordinario maestro. Sarà proprio l'ascolto di queste prime crea- del preludio, scoppiò la tempesta, sotto forma di urli, fischi e schia- Contemporanea di Venezia con il Canticum Sacrum e l’opera dode- lodie dal profumo orientale, avvolte nei più bei colori orchestrali e
zioni ad affascinare Serghei Diaghilev, vulcanico impresario e mazzi di ogni genere. Quando si aperse la scena, la coreografia di cafonica Threni. Dopo infatti una serie di conferenze ad Harvard ornate da armonie tanto audaci quanto assolutamente inserite in
anima dei celebri Balletti Russi che immediatamente scrittura il Nijinski, anziché attenuare la bufera, la aggravò ancora”. Vicino al nel 1939, da cui ricaverà anche il trattato Poetique musicale, decide di un discorso ben consciamente tonale. Così L'Oiseau de feu, così per-
giovane compositore. All'inizio Stravinskij è impiegato solo come compositore aveva preso posto l’ormai anziano Camille Saint- restare negli Stati Uniti di cui diverrà cittadino nel 1945. Nel giu- fino il folklore cubista di Petruška. Da siffatti presupposti, Stravin-
arrangiatore delle musiche di Chopin per il balletto Les Sylphides, Saëns il quale domandò a Casella a che strumento appartenesse la gno 1962 è invece nuovamente a Roma e soprattutto, dopo 50 skij giunge allo scenario del balletto Le sacre, col chiarissimo intento
tuttavia ha ben presto la possibilità di presentare un lavoro tutto stranissima voce dell’incipit. Quando Casella rispose che si trattava anni di lontananza, è invitato per la prima volta dopo la rivoluzione di onorare la madre patria dedicandosi a rievocare il mondo della
suo: L’uccello di fuoco immediatamente acclamatissimo per la straor- di un fagotto, Saint-Saëns si infuriò a tal punto da uscire dalla sala in Unione sovietica ove riscuote grandi successi dirigendo a Le- Russia pre-cristiana e pagana, attingendo a raccolte di melodie e
dinaria comunicativa e la sopraffina invenzione orchestrale. Nella sbattendo la porta. “Ogni tanto – prosegue Casella – il baccano ningrado e Mosca. Al 1965 risale invece l’ultima visita italiana, se temi del folklore alla ricerca di suggestioni e visioni. “Torniamo
primavera del 1911 Stravinskij è a Roma dove compone le musi- infernale del pubblico accennava a placarsi. Ma allora emergevano si esclude quella che lo porterà pochi anni dopo al cimitero di San all’antico e sarà un progresso”, invocava nel secolo precedente il
che per il balletto Petruška, destinato ad andare in scena qualche fuori dall’orchestra sonorità così spaventose, terrificanti e disso- Michele, che lo vede in quella stessa Roma dove nel 1911 era ini- grande maestro Giuseppe Verdi. Nessun altro compositore pare
mese più tardi a Parigi. Indelebile è l’immagine del suo primo viag- nanti che il chiasso riprendeva peggio di prima”. Terminato lo ziata la sua parabola inarrestabile. Della produzione di Stravinskij averlo preso altrettanto alla lettera, nell’intento di erigere un ponte
gio nella capitale italiana: “Ricordo sempre, con un piacere parti- spettacolo la sommossa uscì dal Teatro e si estese all’area circo- stupisce l’estremo eclettismo all’interno di una rigorosa coerenza tra elementi e gesti tipici di un far musica perfino primordiale e la
colare, quella primavera a Roma, città che io vedevo per la prima stante, tanto che per sedarla fu necessario l’intervento della polizia. espressiva. Fa scuola la poliedricità di questo personaggio che rie- ricerca di visioni per l’estetica e lo stile compositivo dell’avvenire.
volta. Nonostante il mio assiduo lavoro all'Albergo Italia dove abi- A questo punto della vicenda, è emblematico l’epilogo narrato da sce a passare dal neoclassicismo di Apollon Musagete alle sperimen- Per questo l’opera stravinskiana è tanto importante, rivoluzionaria
tavo con Benois e il pittore russo Serov, al quale fui legato da un Stravinskij: “Dopo lo spettacolo eravamo tutti eccitati, arrabbiati, tazioni dodecafoniche del Canticum Sacrum, che riesce a comporre ma non irriverente: Stravinskij supera con agilità tutte le polemiche
sincero affetto, trovammo il tempo per fare delle passeggiate disgustati e… felici.”. Nel 1915 Le Sacre approda anche in Italia quasi in stile palestriniano per la comunità russa di Nizza - l'Ave e prese di posizione ideologiche o stilistiche, lasciando fluire dalla
molto istruttive per me. In compagnia di Benois, eruditissimo, co- sotto l’egida proprio di Alfredo Casella ed è l’occasione per un fitto Maria, il Pater Noster, il Credo - quanto per gli elefanti del circo propria fantasia, in un ideale abbraccio di inconsce reminiscenze e
noscitore d'arte e di storia, capace di evocare le epoche trascorse scambio con l’ambiente futurista; Igor è incuriosito e divertito Barnum. Enciclopedica ed eterogenea la sua produzione tra opere magistero tecnico, la soluzione ad ogni dibattito sull’evoluzione
nel modo più vivo, queste passeggiate erano per me una vera dall’Intonarumori di Russolo e stringe amicizia in particolare con teatrali, balletti, sinfonie, composizioni da camera; non ultima, an- del linguaggio musicale colto riassumibile nella sua affermazione
scuola che mi appassionava grandemente”. Il viaggio inaugura il Balla e Marinetti che simpaticamente sarà ricordato come: “un che una sua strizzata d'occhio nei confronti del jazz lo porta alla “Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato con-
rapporto prediletto che Stravinskij intesse con l'Italia, quasi fosse chiacchierone instancabile, ma anche il più gentile degli uomini”. composizione del celeberrimo Ebony Concerto, per clarinetto e or- cluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente.”
una patria dell'anima tanto da chiedere, come Djagilev, di essere Ancora in Italia, il 1917 porta a Stravinskij una serie di incontri chestra. Celebri le sue espressioni provocatorie nei confronti di un

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