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La campagna d’ Italia
I contrasti in Francia tra monarchici e giacobini portarono il Direttorio a voler nuove
vittorie militari quindi aumentò l’ importanza dell’ esercito.Durante la rivoluzione si
era obbligati ad arruolarsi e ormai esisteva la meritocrazia per scegliere gli ufficiali.La
guerra riprese perché la Francia non volle lasciare il territorio olandese. Nel 1796 il
Direttorio prevedeva un attacco all’ Austria su due fronti uno francese e uno italiano.
L’ armata italiana fu affidata a Napoleone. Lui fece diventare il suo fronte, che
doveva esser secondario, in un fronte centrale del conflitto. Gli austriaci furono
sconfitti e il Regno di Sardegna dovette chiedere un armistizio firmato a Cheraso. La
Francia con il Trattato di Parigi ottenne Nizza e la Savoia. Intanto Napoleone
conquista le fortezze italiane tanto che papa Pio VI firma la pace di Tolentino e
riconosce il dominio francese a Bologna e Ferrara. Quindi le conquiste ottenute da
Napoleone in Italia fecero diventare il suo fronte il più importante. Napoleone
cambiò l’ assetto dell’ Italia centro settentrionale e fondò molte repubbliche
cosidette Repubbliche giacobine. Per esempio costituì la Repubblica Ligure. Il 17
ottobre 1797 Napoleone firmò con gli austriaci il Trattato di Campoformio con cui
finì la sua spedizione in Italia. Il risultato fù deludente infatti Venezia fu ceduta all’
Austria e questa accettò l’ occupazione francese in Olanda.