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ALESSANDRA DE STEFANO
ECOLOGIA E AMBIENTE
BRAINSTORMING
L’EDUCAZIONE AMBIENTALE È RILEVANTE AI FINI EDUCATIVI PERCHÉ…
proprio grazie alla tenera età , i bambini modelleranno più facilmente il proprio carattere e la propria
personalità sulla base di determinati valori e principi che, mediante qualche progetto di educazione
ambientale, potranno essere interiorizzati e fatti propri in modo tale che si traducano in
comportamenti sani che in9luiscano positivamente sulla vita quotidiana e, di ri9lesso, sulla salute
della terra. Grazie all’educazione ambientale i bambini hanno l’opportunità di sviluppare una certa
capacità critica grazie alla quale distinguere ciò che è buono da ciò che non lo è ,e quindi, adottare
direttamente modelli di comportamento responsabili e volti al rispetto della natura, delle piante,
degli animali e, più in generale, anche di tutti gli esseri viventi.
DIMENSIONE ECONOMICA
OBBIETTIVO 8: promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena
occupazione e il lavoro dignitoso di tutti
DIMENSIONE SOCIALE
DIMENSIONE AMBIENTALE
BRAINSTORMING
Per brainstorming si intende un metodo di ricerca delle idee durante il quale i partecipanti del
gruppo contribuiscono con le proprie idee, senza ordine e senza 9iltri. Queste proposte vengono
inizialmente raccolte senza valutazioni e senza censure, per poi essere analizzate e approfondite in
un secondo momento.
FASE INIZIALE
ICEBREAKER
L’icebreaker letteralmente “rompere il ghiaccio” è una tecnica di socializzazione utile per mettere i
partecipanti a proprio agio e smorzare la tensione e l’imbarazzo.
FASE INIZIALE
QUESTIONARIO
Sono una serie di domande che vengono proposte su un determinato argomento, o su più argomenti.
Può essere utile all’insegnante per valutare le conoscenze di partenza dei propri alunni, per valutare
come stiano assimilando gli argomenti o per valutare le competenze raggiunte.
PUO^ ESSERE UTILIZZATO IN DIVERSE FASI SIA INIZIALE, INTERMEDIA CHE FINALE
PROBLEMATIZZAZIONE
Ricercare i problemi inerenti a un determinato fatto o argomento; far emergere il problema alla
radice ovvero far capire da dove nasce il problema.
FASE INTERMEDIA
FORMULAZIONE DI IPOTESI
Formulare dell’ipotesi ovvero delle idee per la risoluzione del problema che si è posto.
FASE INTERMEDIA
RICERCA DI SOLUZIONI
La ricerca delle soluzioni consiste nel processo di selezione delle diverse possibilità di azione, a
partire da uno stato iniziale, che permette l'individuazione di una sequenza di azioni in grado di
risolvere un problema.
FASE FINALE
DISCUSSIONE
Gli studenti si confrontano riguardo le loro idee sull’argomento possono essere divisi in gruppi e a
ciascun gruppo viene af9idato il compito di documentarsi per sostenere la tesi a favore oppure contro
il tema oggetto del dibattito. Oltre ai contenuti disciplinari, questo metodo favorisce lo sviluppo di
competenze quali risolvere i problemi, prendere decisioni, essere creativi, avere un senso critico,
lavorare in gruppo, comunicare e relazionarsi ef9icacemente, gestire le emozioni e lo stress.
FASE FINALE
DOMANDE APERTE
Sono molto utili per raccogliere informazioni e aiutano a creare un rapporto positivo con gli altri.Le
domande aperte hanno la capacità di creare un’atmosfera aperta e collaborativa. Si pongono quando
si vogliono raccogliere informazioni mettendo a fuoco una questione che si vuole approfondire
consentono di motivare l’interlocutore, fare delle analisi approfondite.
FASE INTERMEDIA
GIOCHI DI RUOLO
Il gioco di ruolo, grazie alle sue caratteristiche, può essere un importante mezzo e strumento
educativo in quanto attraverso il divertimento gli alunni riescono ad interiorizzare meglio. Il
gioco di ruolo può essere lo sfondo sul quale costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi.
FASE INTERMEDIA
SIMULAZIONE
Con tabulazione si intende la compilazione di una tabella il cui scopo è quello di sintetizzare e
rendere facilmente consultabili i dati che sono stati raccolti o quelli che sono stati calcolati.
FASE FINALE
INTERVISTE
L’intervista è uno scambio verbale tra due o più persone, nel quale uno o più esperti, gli
intervistatori, cercano, ponendo domande, di raccogliere informazioni su comportamenti, opinioni e
atteggiamenti di uno o più soggetti, gli intervistati, su un particolare tema.
FASE INTERMEDIA
ELABORAZIONE DI GRAFICI
E^ l'attività di comunicazione realizzata tramite la proiezione di dati in una forma gra9ica strutturata.
Questa proiezione è uno degli strumenti dell'analisi dei dati e viene usata per rendere più accessibili,
comprensibili e utilizzabili.
La rappresentazione gra9ica dei dati utilizza vari elementi visivi come gra9ici statistici, diagrammi,
tabelle e mappe. Per questo, è spesso sia una disciplina creativa, sia una pratica tecnica.
FASE FINALE
DAL “MACRO” AL “MICRO”……
GLI ELEMENTI CHE COMPONGONO LA MATERIA E LE LORO PROPRIETÀ
l’ingegno dell’uomo ha
col tempo individuato
nell’acqua una sempre
più grande fonte di Elevata temperatura di
ricchezza riuscendo a ebollizione.
trarre da essa energia La capillarità .
due atomi di idrogeno come forza lavoro Elevato calore
legati all’atomo di (es. mulini ad acqua), speci9ico.
ossigeno attraverso un energia elettrica Aumento del volume di
ACQUA
legame covalente (es. centrali congelamento della
polare idroelettriche), massa liquida.
utilizzandola come E^ un ottimo solvente.
sistema di Ha un’elevata tensione
raffreddamento dei super9iciale
reattori industriali,
come via di trasporto
per le merci, ma anche
per l’allevamento di
pesci e molluschi.
PROPRIETA^ DELL’ACQUA
Elevata temperatura di ebollizione rispetto a quella di altre molecole simili, che si trovano infatti
allo stato gassoso. A temperatura ambiente, quindi, l’acqua dovrebbe presentarsi allo stato gassoso e
non liquido, tuttavia grazie ai forti legami idrogeno l’acqua presenta un punto di ebollizione
enormemente più alto rispetto a quello delle sostanze molecolarmente simili. La capillarità è un
fenomeno dovuto all’effetto combinato di forze di adesione e coesione grazie al quale l’acqua può
risalire le pareti di uno stretto recipiente, violando il principio dei vasi comunicanti. Grazie alla
capillarità l’acqua può raggiungere la cima anche degli alberi più alti e un fazzoletto di carta e una
spugna si inzuppano con facilità . Con l’adesione le molecole dell’acqua stabiliscono un contatto con
le molecole della parete del recipiente, grazie al legame idrogeno queste molecole riescono ad
“arrampicarsi” lungo le pareti, mentre la forte coesione consente alla massa d’acqua di rimanere
unita salendo. Questo fenomeno è tanto più evidente quanto più piccolo è il capillare. L’acqua ha un
elevato calore speciWico, questo signi9ica che occorre molta energia per innalzarne la temperatura,
una quantità superiore rispetto a quella richiesta da molte altre sostanze. Un altro comportamento
anomalo dell’acqua è dato dall’aumento del volume di congelamento della massa liquida. A livello
domestico sono ben note le conseguenze di questo fenomeno. Quando la temperatura va sotto zero le
tubazioni piene d’acqua si rompono, cosı̀ come una bottiglia piena messa nel freezer. Come riportato
in precedenza l’acqua è un ottimo solvente, avendo la capacità di spezzare i legami che tengono
unite molte sostanze. Pensiamo al cloruro di sodio, cioè il sale da cucina, che si scioglie rapidamente
in acqua perché le molecole polari dell’acqua attraggono gli ioni di carica opposta sino a spezzare il
legame ionico del cristallo.
PROPRIETA^ DEL SUOLO
PROPRIETA^ DELL’ARIA
L’aria è il gas più abbondante sulla Terra, essa è un miscuglio di sostanze diverse allo stato gassoso.
Anche se noi non la vediamo perchè non ha colore, non si sente e non ha odore, ma possiamo sentire
la sua presenza quando corriamo, o quando mettiamo una mano fuori dal 9inestrino. L’aria riempie
tutti gli ambienti in cui viviamo e avvolge il nostro pianeta 9ino a oltre 600 km di altezza. L’aria che
avvolge il nostro pianeta si chiama atmosfera.
L’aria essendo un gas non ha nè volume proprio nè forma propria perchè assume la forma e il
volume del recipiente che la contiene, occupando tutto lo spazio a disposizione. Questo perchè le
molecole di un gas non sono legate tra loro da una forte coesione molecolare, quindi sono libere di
andare da tutte le parti.
L’aria rispetto ai liquidi è comprimibile, un esempio può essere una siringa senza ago a cui
tappiamo il foro di uscita e tiriamo indietro lo stantuffo, quindi possiamo vedere come spingendo lo
stantuffo possiamo comprimere l’aria all’interno della siringa facendole occupare il minor spazio
possibile. Se lasciamo andare lo stantuffo vediamo che questo torna indietro, nella posizione di
partenza. Quindi l’aria è comprimibile ed elastica.
Se prendiamo una beuta e la chiudiamo in un palloncino e la riscaldiamo, vediamo che lentamente il
palloncino si gon9ia, perchè le molecole dell’aria una volta riscaldate si muovono più velocemente
rispetto a quelle di aria fredda e si allontanano tra loro, occupando un volume maggiore. Quindi l’aria
calda occupa un volume maggiore dell’aria fredda.
L’aria ovviamente essendo materia ha una massa, essa è molto dif9icile da calcolare in condizioni
normali, un modo può essere quello di gon9iare un pallone e misurarlo da sgon9io e pieno di aria.
La vita è l'insieme delle caratteristiche degli esseri viventi, che manifestano processi biologici come l'
omeostasi, il metabolismo, la riproduzione e l' evoluzione. La biologia, ovvero la scienza che
studia la vita, ha portato a riconoscerla come proprietà emergente di un sistema complesso che è
l'organismo vivente.
CICLO VITALE DEGLI ESSERI VIVENTI
Tutti i viventi, unicellulari o pluricellulari, hanno un ciclo vitale. Ogni individuo viene prodotto a
seguito di un atto riproduttivo, cresce, raggiunge la maturità sessuale, si riproduce, invecchia e
muore. Esiste una grande varietà nella durata del ciclo vitale; i batteri possono avere un ciclo vitale
di alcuni minuti; certe piante, come le sequoie possono vivere 9ino a migliaia di anni. Ogni organismo
vivente ha la potenzialità di generare altri viventi simili, contribuendo alla continuità di una specie.
Alcuni organismi si riproducono solo una volta, altri più volte.
Mentre gli organismi unicellulari effettuano il loro ciclo vitale direttamente, senza andare incontro a
specializzazioni particolari della cellula, quelli pluricellulari possono avere varie fasi caratterizzate
da strutture diverse e molto complesse. Sia nelle piante che negli animali, le forme del corpo e le
abitudini di vita possono differire molto nei diversi momenti del ciclo vitale. In alcuni animali è
necessaria una metamorfosi tra la fase giovanile (larva) e quella adulta.
ECOSISTEMA
CATENA ALIMENTARE
Una catena alimentare è un complesso di organismi di un ecosistema che dipendono l'uno dall'altro
per il nutrimento. Gli individui possono anche far parte di catena alimentare di ecosistemi differenti,
dando origine a una rete alimentare. Una catena alimentare ha una struttura piramidale suddivisa in
vari livelli tro9ici, alla cui base sono situati gli organismi autotro9i, più numerosi di tutti, che sono in
grado, utilizzando l'energia solare, di produrre sostanze organiche e sono perciò detti produttori;
seguono gli organismi eterotro9i non indipendenti nella produzione di cibo. Infatti questi organismi
necessitano di mangiare altri organismi per assimilare sostanze nutritive. Nell'ambito dei
consumatori si distinguono più livelli tro9ici, generalmente 3: consumatori primari, erbivori che si
cibano dei produttori, e altri organismi eterotro9i, detti consumatori secondari, carnivori che si
nutrono dei consumatori di primo ordine ovvero erbivori. Gli animali che si nutrono a loro volta dei
consumatori secondari sono detti consumatori terziari, carnivori che si cibano sia di erbivori che di
altri carnivori. Ognuno di questi ordini rappresenta un livello tro9ico. Tutti gli organismi, sia
produttori sia consumatori, vengono dopo la morte utilizzati dai decompositori che, trasformando la
materia organica in sostanze più semplici utilizzabili dalle piante, chiudono il ciclo. Negli ambienti
acquatici, il livello dei produttori è costituito dal 9itoplancton e quello dei consumatori primari dallo
zooplancton.
ASPETTI PEDAGOGICI FONDAMENTALI DEL LAVORO SVOLTO
L’educazione ambientale nasce con la motivazione di guidare il bambino alla scoperta dell’ambiente
che lo circonda nella prospettiva di aprire la sua mente verso il futuro, ma soprattutto di renderlo
rispettoso del rapporto uomo-natura. Tra le diverse istituzioni formative vi è la scuola che fra i suoi
compiti ha quello della formazione del futuro cittadino e non può eludere il problema di una rigorosa
educazione all’uso corretto dell’ambiente. Attraverso l’esplorazione della realtà che lo circonda: casa,
scuola, territorio, il bambino acquisisce conoscenze sempre più ampie. L’interazione ed i rapporti
quotidiani con i compagni e gli adulti gli permettono di intuire la necessità di seguire norme di
comportamento comuni per star bene nell’ambiente in cui si vive.
Di conseguenza diventa importante educare i bambini ad una logica che abbia a cuore la natura e le
sue risorse per evitare danni all’ecosistema, ma anche sprechi, consumi eccessivi ed immotivati che
già nelle piccole azioni di ogni giorno possono essere evitati. La consapevolezza dei crescenti
problemi di inquinamento ci porta ad educare le nuove generazioni, sin dalla più tenera età , ad una
cultura dell’attenzione e del rispetto di regole condivise per la tutela del mondo e delle sue fonti:
naturali, energetiche, vegetali e animali.