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PAESE :Italia DIFFUSIONE :(200000)

PAGINE :12 AUTORE :N.D.


SUPERFICIE :25 %

31 marzo 2021

L’ÉLITENON BASTA

L’università è il mezzo
per abbattere
le disuguaglianze
LELIO IAPADRE,SAUROLONGHI,LAURANOTA,
ANDREAPICCALUGA,MARCORUOTOLO
Il no all’oligarchiadellascienza,espres- universitario, in collaborazionecon il
so da ElenaCattaneosuRepubblica,ci Forum disuguaglianzee diversità. Ne
trova pienamented’accordo.Ilproble- sono partecipila Retedelle Università
ma principale del sistemauniversita- per lo Svilupposostenibile,con il suo
rio italiano è oggil’insufficienza delle Gruppo di lavoro “ Inclusione e giusti-
sue risorse.In una fasestorica in cui zia sociale”, che comprendepiù di 50
molti paesihannoaumentato laspesa università,Netval,la rete degliuffici di
pubblica per l’università, riconoscen- trasferimentotecnologicodegli atenei
done il valorestrategico,l’Italia ha fat- e deglientidiricerca,eil gruppodi lavo-
to la sceltaopposta: dal 2008il finanzia- ro sulruolodelleuniversitànel contra-
mento pubblicoagli atenei è stato ta- sto alle disuguaglianze, costituito pres-
gliato eoggiarriva appenaallo 0,6 per so il ministerodell’Universitàe dellari-
centodelPil, nettamentealdisotto del- cerca. A imporsi è una nuova lettura
la mediaOcse( 1 percento)e dell Unio- dellacosiddetta“ terzamissione”dell u-
ne europea( 0,9percento).Ciò halimita- niversità, chetrova orariscontro nelle
to la capacitàdegli ateneidi svolgerele indicazioni datedall’Agenzianaziona-
proprie funzioni: la formazione,veico- le di valutazione delsistemauniversi-
lo essenzialedi mobilità sociale,la ri- tario e dellaricerca” (Anvur) sui criteri
cerca e la diffusione delle conoscenze. di valutazione della stessae riflette
Le università sono chiamate,oggi più una tendenzachesi manifestain mol-
che mai, a dare il loro contributo nel ti altri paesi,ad esempionell esperien-
contrastoalle diseguaglianzeche lace- za dellecivic universitiesenelripensa-
rano la società. mento dei criteri di valutazioneusati
nel RegnoUnito.
Serveunaretedi conoscenza Il Pianonazionaledi ripresa eresilien-
Nellaconsapevolezza del valorecultu- za ( Pnrr) offre in questaprospettiva
rale, economicoe socialedell’apertura un’opportunità straordinaria.Si tratta
internazionale, gli ateneihanno, tra in primoluogodi realizzareuninvesti-
l’altro, la funzione specificadi collega- mento pubbliconel sistemadellaricer-
re i sistemiterritoriali in cui operano ca, didimensioni adeguate allesfideso-
con lereti globalidi creazionee circola- ciali che ci attendono,comesuggerito
zione delle conoscenze. Perquesto,af-
finché nessuno“rimanga indietro”, la dal PianoAmaldi.La priorità andràda-
direzionenonpuò esserequelladi con- ta alleareechehanno più soffertoi ta-
centrare le risorsesupocheuniversità gli degli ultimi anni, secondole linee
“ di eccellenza”. Occorronoprocessida suggeritedatempo negli studidi Gian-
costruirecon pazienzanei diversiterri- franco Viesti.L’investimentononpuò
esseresprecato. Perciòandràaccompa-
tori, in particolarein quelli svantaggia-
ti. È un’ambizioneche stacoinvolgen- gnato da riforme incisive nelle regole
do una parte importantedel sistema
che influenzano il ruolo degli atenei
nelladiffusionesocialedelleconoscen-

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ze. La pletora di strutture di collega-


mento tra università e imprese creata
negli ultimianni andrà semplificata e
riorganizzata,partendo da unarigoro-
sa valutazione dei loro risultati.
In un contesto in cui tutti gli atenei ab-
biano le risorsenecessarieper svolgere
leloro missioni sociali,diventa utile ag-
giungere una quota di finanziamento
straordinario che vada a premiare le
strutture capaci di esercitare un impat-
to significativo sulla società e sulle sfi-
de che quest ultimaè chiamata ad af-
frontare. Ad esempio, si tratta di misu-
rare la capacitàdegli atenei di attrarre
giovani che partano da condizioni so-
ciali preclusivedegli studi universita-
ri. Queste barriere, insieme alle disu-
guaglianzecrescenti e alla pandemia,
stanno spegnendo lo sguardo verso il
futuro delle nuove generazioni,facen-
do diffondere paure e approcci indivi-
dualistici alla soluzione dei problemi.
Le universitàhanno il dovere di presi-
diare i territori, esplicitando il ruolo
dell istruzionecomeprincipale, inelu-
dibilestrumento percostruire unfutu-
ro diverso, più giusto. Si tratta di una
priorità fissata nella nostra Costituzio-
ne, tradotta nel principio supremo
dell eguaglianza sostanziale, della giu-
stizia sociale, intesa come rimozione
degli ostacoli al pieno sviluppodella
persona umana. Di ciò si dovrebbe te-
nerconto nelladefinizione delle scelte
del Pnrr, in modo da non sprecare una
grandeoccasioneper il progressosocia-
ledel nostro paese e per la valorizzazio-
ne dell intero sistemauniversitario.
Gli autori sono membri dell Agenzia na-
zionaledi valutazione del sistema univer-
sitario e dellaricerca, del Gruppo di esper-
ti della Valutazione, del Forum disugua-
glianze e diversità, del Gruppo di lavoro
sul ruolo delle universitànel contrasto al-
le diseguaglianze presso il Mur, del Net-
work per la Valorizzazione della ricerca
universitaria e della Retedelle Università
per lo Sviluppo.
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Il Pnrr va
sfruttatoper
realizzare un
investimento
pubbliconella
ricerca di
dimensioni
adeguatealle
sfide sociali che
ci attendono
FOTOAP

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