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M. Cappelletti • A. De Gianni
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IL FILO DELLE IDEE 1
Percorsi facilitati
Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio
Redazione: Valentina Dell’Aprovitola
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico: Carmen Fragnelli
Impaginazione: Airone Comunicazione
Referenze iconografiche: Shutterstock
È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione
sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della casa editrice ELI.
Il 27 dicembre 2012 è stata firmata la Direttiva “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali
e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.
Con questa Direttiva viene introdotto il concetto di Bisogni Educativi Speciali e si forniscono le prime indicazioni
sulle strategie di intervento per l’inclusione scolastica.
Nella definizione di Bisogni Educativi Speciali vengono individuate tre grandi aree:
• quella della disabilità;
• quella dei Disturbi Evolutivi Specifici, di cui fanno parte i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA);
• quella dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
La Direttiva tende a “demedicalizzare e sburocratizzare” l’intervento educativo: a tutti questi alunni possono es-
sere estesi i benefici della legge 170/2010, cioè una didattica personalizzata, strumenti compensativi e modalità
di valutazione ad hoc.
In quest’ottica di didattica personalizzata, la scuola deve mettersi in condizione di offrire maggiori opportunità
formative attraverso la flessibilità dei percorsi, utilizzando il PDP (Piano Didattico Personalizzato) come uno
strumento a disposizione dei docenti per scegliere il percorso didattico più idoneo e le modalità di valutazione
adeguate.
L’identificazione precoce delle difficoltà può essere attuata attraverso l’osservazione sistematica, che consente di
rilevare le aree critiche, i ritardi di sviluppo e gli aspetti su cui intervenire con attività didattiche mirate e speci-
fiche di potenziamento, in modo da avviare un reale processo di inclusione attraverso l’attuazione di interventi
su tutto il gruppo classe.
Bisogna superare, cioè, il tradizionale concetto d’integrazione, centrato su un alunno concepito come diverso, e
adottare quello di inclusione focalizzato sul contesto educativo, che ha come obiettivo la partecipazione di tutti,
ciascuno con le proprie modalità.
Nell’ottica di una didattica inclusiva, che tenga conto della necessità di piani didattici personalizzati e di valu-
tazioni adeguate, questo Fascicolo propone delle pagine di percorsi facilitati per alunni con Bisogni Educativi
Speciali, compresi quindi gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
Le pagine presentate fanno riferimento al progetto “Il Filo delle idee”, in modo da proporre attività alle quali tutti
i bambini, ognuno con le proprie possibilità, possano partecipare.
Si propongono, pertanto, attività strutturate con criteri diversi, che ne permettono una fruizione migliore, senza
perdere di vista i contenuti didattici.
Si è data importanza all’aspetto grafico, privilegiando una spaziatura piuttosto ampia e l’utilizzo di un carattere
di stampa certificato come ad alta leggibilità: l’EasyReading.
Per il percorso della letto-scrittura sono state proposte numerose attività fonologiche, volte a potenziare quelle
competenze che portano il bambino alla conoscenza delle lettere e allo sviluppo delle competenze linguistiche.
Il percorso prosegue per sostenere e guidare l’alunno nella lettura e nella comprensione dei testi, proponendogli
pagine facilitate con una forma linguistica semplice ma significativa, che si attua attraverso:
• frasi semplici con soggetto - predicato - complementi;
• informazioni ordinate in senso logico e cronologico, evitando momenti di difficile ricostruzione;
• frasi di lunghezza limitata;
• uso limitato di subordinate;
• uso limitato di parole vuote quali preposizioni, congiunzioni, avverbi, pronomi;
• uso attento dei verbi proposti, possibilmente, in forma attiva.
Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali si possono individuare e attuare alcune utili strategie:
• evitare la sottolineatura degli errori in modo che il rinforzo visivo non li accentui;
• evitare la copiatura di lunghi testi dalla lavagna;
• mantenere lo stampato maiuscolo per tempi più lunghi e passare agli altri caratteri solo quando il bambino ha
sviluppato discrete abilità di letto-scrittura;
• assegnare nella classe un posto accanto a un compagno disponibile a fare da tutor;
• favorire le attività in piccoli gruppi;
• semplificare e chiarire le consegne scritte;
• suddividere il lavoro da svolgere in tappe e presentare una piccola quantità di lavoro per volta.
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LIBRO
RUOTA
TRENO
FIORE
BARCA
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IL VIGILE FERMA LE
AUTO MOTO
DAVIDE PRENDE UN
LIBRO FIORE
25
MARCO MANGIA
UNA MATITA MELA
ALICE NUOTA
NEL CORTILE MARE
LA MAESTRA LEGGE
UNA TORTA FIABA
I BAMBINI ASCOLTANO
LA MUSICA PANNA
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27
MARTA
SI PETTINA.
MARTA
LEGGE
UN LIBRO.
MARTA
SI ALLACCIA
LE SCARPE.
MARTA
MANGIA
IL GELATO.
28
DOVE SI FA LA CAPRIOLA?
Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 40 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 29
VALERIO SE NE VA PERCHÉ:
NON ACCETTA DI PERDERE.
LUCA IMBROGLIA.
30 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 41 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
IL CAMPO È DIVISO
IN DUE PARTI.
I GIOCATORI SI DIVIDONO
IN DUE SQUADRE.
OGNI GIOCATORE HA
UNA PALLA.
AL VIA, TUTTI BUTTANO
LA PALLA NEL CAMPO
AVVERSARIO.
IL GIOCO CONTINUA:
I GIOCATORI RILANCIANO
LE PALLE CHE ARRIVANO.
Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 42 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 31
32 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 43 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
CONTINUA TU.
Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 44 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 33
SALIM VA IN:
BICI. MONOPATTINO.
34 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 45 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
POSSO GIOCARE?
SERGIO DA POCO TEMPO ABITA
NELLO STESSO CONDOMINIO DI LUCA.
LUCA RISPONDE:
– MA CERTO!
LA PARTITA RICOMINCIA.
35
SERGIO VUOLE:
GIOCARE A CALCIO.
ANDARE ALLO STADIO.
SERGIO:
SI METTE A VEDERE LA TV.
SCENDE IN CORTILE.
I BAMBINI IN CORTILE:
LO FANNO GIOCARE.
NON LO FANNO GIOCARE.
36 Verifica facilitata corrispondente alle pagine 46-47 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
38 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 73 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
RISPONDI.
Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 75 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 39
40 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 78 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 79 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 41
42
Lettura e attività facilitate corrispondenti alle pagine 80-81 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 43
RISPONDI.
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44 Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 90 di “Il filo delle Idee” Letture 1.
COMPLETA.
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Lettura e attività facilitate corrispondenti alla pagina 91 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 45
RICCIOLINO
IN UN PAESE DI MARE VIVEVA UN BAMBINO
CON I CAPELLI RICCI. SI CHIAMAVA RICCIOLINO.
UNA MATTINA, SULLA RIVA DEL MARE,
RICCIOLINO VIDE UNA DONNA CHE CANTAVA:
HO PERSO UN ANELLO
UN ANELLO FATATO
NELL’ACQUA DI UN RUSCELLO
MI È SCIVOLATO.
RICCIOLINO DOMANDÒ: – PERCHÉ LO CERCHI QUI?
LA DONNA, CHE ERA LA FATA DELLE MONTAGNE,
RISPOSE: – TUTTI I FIUMI VANNO NEL MARE.
IL MIO ANELLO DEVE ESSERE QUI.
RICCIOLINO SI TUFFÒ TRA LE ONDE
PER CERCARE L’ANELLO, LO TROVÒ E LO DIEDE
ALLA FATA.
LA FATA DELLE MONTAGNE GLI REGALÒ
UNO ZUFOLO MAGICO: IL SUO SUONO
CALMAVA IL MARE IN TEMPESTA.
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Verifica facilitata corrispondente alle pagine 94-95 di “Il filo delle Idee” Letture 1. 47