S. Francesco
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Nel giugno 1226, mentre si trovava alle Celle di Cortona, dopo una
notte molto tormentata dettò il “Testamento”, in cui esorta l’ordine a non
allontanarsi dallo spirito originario e a rimanere sempre legato alla Regola.
Vinto dalle malattie e dai dolori, nel settembre 1226 Francesco fu
portato ad Assisi, nel palazzo del vescovo per essere meglio curato. Egli però
chiese, e ottenne, di tornare a morire nel suo “luogo santo” preferito: la
Porziuncola. Qui la morte lo accolse la sera del 3 ottobre. Il suo corpo, dopo
aver attraversato Assisi ed essere stato portato perfino in San Damiano, per
essere mostrato un’ultima volta a Chiara ed alle sue consorelle, venne sepolto
nella chiesa di San Giorgio. Da qui la sua salma fu trasferita nell’attuale
basilica nel 1230 (quattro anni dopo la sua morte, due anni dopo la
canonizzazione).
San Francesco d’Assisi (11812-1226) si festeggia il 4 ottobre. Nel 1939 è
stato proclamato, con Caterina da Siena, patrono d’Italia da papa Pio XII.
Nel 1979 S. Francesco è stato proclamato patrono degli ecologisti da
papa Giovanni Paolo II.
Scritti: Ammonizioni, Lettere, Lodi e Preghiere, Testamento, Cantico delle
creature.
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Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo
infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che 'l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo
vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali; beati quelli che
trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no 'l farrà male.
Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate et serviateli cum grande humilitate »
S. Francesco
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ancora oggi: gli uomini in qualsiasi parte e società del mondo vivano devono
rispettare gli altri e la natura.
Ora può essere che pensare che ci sia un Dio che alla fine del mondo giudichi
gli uomini in base al loro operato sia solo fantasia e che, invece, la cruda
realtà sia quella della nullità della vita dopo la morte. Può essere vera o l'una
o l'altra ipotesi: sapremo la verità quando Dio interverrà o non interverrà di
nuovo tra gli uomini. Credo che sia bello credere in Dio perché ciò aiuta a
vivere meglio e perché la fede in un Dio buono e giusto dà una norma di
condotta etica interna a ciascuno di noi molto forte e necessaria all'anima
umana, la quale è spesso portata a deviare dall'onesto comportamento civile e
sociale.
Fatti, luoghi, tempo e personaggi della poesia
Benché S. F. fosse nato in un periodo storico caratterizzato dall’espansione
della città urbana, dallo sviluppo dei commerci e delle città, nel cantico non
viene lodato nulla che sia frutto del lavoro, dell’intelligenza e dell’impegno
dell’uomo. Il motivo di questo tipo di mancanza deriva dalla volontà di lodare
il mondo naturale in quanto immagine della somma Bellezza e della somma
Bontà (cioè di Dio). In questa prospettiva quindi il mondo artificiale, “creato”
dall’uomo, non ha nessun valore, perde importanza e passa in secondo piano.
Con la Laude, che S. Francesco chiama “Cantico di Frate Sole” egli intendeva
convocare tutte le creature perché lo aiutassero a lodare e ringraziare Dio,
l’altissimo onnipotente buon Signore della sua Bontà e per aver voluto creare
il mondo e le sue creature. Non si sente né schiavo, né padrone delle creature
di Dio, ma fratello. Significa cioè che, nell’amore paterno di Dio, gli uomini,
gli animali, le piante e tutte le cose sono un’unica famiglia. Pertanto le
bellezze create non limitano il suo amore, ma lo dilatano e lo spingono verso
l’alto.
I luoghi della poesia coinvolgono l'intera madre terra. Il tempo della poesia si
riferisce al fluire del tempo: dalla creazione fino all'epoca di San Francesco. I
personaggi della poesia sono: Dio che ha voluto creare il mondo con tutte le
sue creature; le cose del mondo: dal sole all'acqua, dagli uomini buoni che
saranno salvati da Dio agli uomini cattivi che subiranno i mali della seconda
morte cioè subiranno le pene dell'inferno.
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San Francesco, dopo la svolta mistica e la conversione spirituale, fonda
l'ordine Frati minori che, secondo il suo insegnamento, devono vivere in pace
e carità, amando ogni creatura di Dio, accettando con gioia e umiltà la povertà
e diffondendo gli insegnamenti di Cristo.
"In Umbria la predicazione di San Francesco ispira la produzione di
composizioni religiose in volgare. Si tratta soprattutto di Laudi che, con il
diffondersi del nuovo spirito religioso vengono scritte in una lingua più
comprensibile al popolo e vengono cantate anche in occasioni diverse dalle
funzioni religiose" (2).
San Francesco iniziò a scrivere Il "Cantico di frate sole" nel 1224, e lo
terminò poco prima della sua morte. Esso si inserisce perfettamente nel suo
ideale di purezza ascetica e di povertà economica e sociale, ed esprime in
forma poetica la visione sacra e religiosa che San Francesco ha del mondo e
della vita.
San Francesco vede il Creato come una grande famiglia, formata dal grande
padre Sole e dalla madre Terra e dai loro figli che sono tutte le creature del
mondo. Ma San Francesco pone in primo piano anche coloro che perdonano
in nome dell'amore cristiano e moriranno nella grazia divina, mentre coloro
che moriranno nei peccati mortali subiranno le pene dell'inferno. I primi
hanno una morte indolore, i secondi una morte dolorosa.
Ambedue le morti sono valide e giustificabili, sia sul piano umano sia sul
piano logico, gnoseologico ed epistemologico. La scienza permette il
progresso scientifico e tecnologico, la religione attenua le ansie spirituali del
post-mortem. Sono necessarie sia la forza della scienza sia la fede della
religione, perché ambedue sono necessarie allo sviluppo e al progresso del
benessere degli uomini.
Bibliografia-sitografia
1) Salinari C., Ricci C. Storia della letteratura italiana. Laterza 1994 pg. 178
2) Assandri P., Bertolino P, Mutti E.: Leggere i classici. Zanichelli 1997,
pg.116.
www.biagiocarruba.it
www.sanfrancescoassisi_org/SANFRA_CANTICO.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_d’Assisi
http://www.san-francesco.it
http://www.liberliber.it/biblioteca/f/francesco_d_assisi/index.htm
http://www.enrosadira.it/santi/f/francesco.htm
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