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QUADRATO

M AG I C O

Notiziario del
Quadrato Magico n.125 - Dicembre 2019
Editore: Centro Diffusione Origami Direttore Responsabile: Roberto Morassi
Autorizz.: Trib. Firenze n. 2835 del 21/3/1980 Stampa: GIERRE SRL - Bergamo - © CDO 2018
Quadrato magico ISSN
La Redazione QM ringrazia tutti gli amici che, contribuendo, hanno permesso la realizzazione di questo notiziario. Inoltre,
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EDITORIALE INDICE
A
vete mai riflettuto su come cam- C ar ta B ian C a
bia la vita con un foglio di carta
tra le mani?
2 La carta e la spada
E’ pura magia! Nell’epoca attuale, dove 10 Origami: Vettore per
l’integrazione sociale
usiamo le nostre mani ben poco se non
per schiacciare dei tasti, riesce a farci
disconnettere dall’ambiente circostan- D i Dat ti C a
te e dal contesto quotidiano proiettan- 17 V Convegno sulla didattica
doci in altre dimensioni.
Non mi riferisco al semplice allenare la
18 Kit origami
propria destrezza nella coordinazione
O r itr at ti
tra occhi e mani, a sviluppare il pensie-
ro logico spaziale e al far ginnastica 24 Elisabetta Bonucelli
con le dita, ma vorrei portarvi a porre
attenzione su qualcosa di molto più O r i gam i i n s i e m e
sottile ed impalpabile, quanto cioè un 25 Caballo
foglio può essere il mezzo per interagi-
re con le persone o, al contrario, esse- 28 Babbo Natale
re usato per proteggerci, come scudo/ 32 Christmas tree - Angel letterfold
barriera. Quindi non solo come ma-
teriale fino a sè stesso ma come vera 33 Stella Dacht
e propria armatura di chi pratica “le
pieghe”, e, inoltre, ottimo elemento che
36 Fada/Fata
si presta ad innumerevoli metafore. In 40 Hooray! Bag
fin dei conti alla base dell’origami non
ci sono forse i principi shintoisti dove, 42 Holly
ad esempio, la fragilità della carta sim-
boleggia l’accettazione del ciclo vitale
44 Souris sitétriste
e della morte come parte di un tutto? PaP e r r e vi e w
La carta è il simbolo del tempio shin-
toista che viene ricostruito ogni 20
46 Stardream
anni uguale. Alla morte dei supporti la Origamisti in COntrOluCe
struttura viene ricreata per ricomin-
ciare un nuovo ciclo vitale. 56 Stefania Serre
Chiudo queste riflessioni citando il no-
stro Ambasciatore Garibi con le parole
B aC h eC a Dei s O Ci
finali del suo TED Talk “Come l’origami 57 Navigando nel sito
ha cambiato la mia vita”: …questo è
quanto lontano ti può portare un fo- 59 I giochi di squadra del XXXVII
Convegno CDO
glio di carta quadrato, se sei senza
paura, elastico e segui la tua visione, O h r i CO r D i
quindi immagina quanto potrà por-
tarti lontano il TUO foglio di carta.
63 Le copertine QM36
Buone feste, Gabi 64 i l D i r e t tivO

QM125 1
CARTA BIANCA
La carta e la spada: simbolismi nell’arma del
samurai
di Antonella Ballabio

S
ul finire del XII secolo, con l’emergere dei clan guerrieri, la
classe militare si affaccia sulla scena della storia nipponica.
La corte imperiale, la quale ormai non aveva alcuna influenza
politica e viveva in un’atmosfera di decadenza dedicandosi alle arti
piuttosto che all’amministrazione del territorio, viene esautorata di
ogni carica effettiva. Il potere passa nelle mani di uomini d’arme: i
bushi o samurai, che attraverso ripetuti scontri, lotte intestine, vicis-
situdini di ogni genere si manterranno sul gradino più alto della sca-
la sociale fino alla Restaurazione Meiji del 1868, anno in cui le redini
del Paese torneranno nelle mani dell’Imperatore.
Con l’insediamento del governo militare - il primo è lo Shogunato di
Kamakura (dal 1185) a cui seguiranno Ashikaga (dal 1338) e Tokugawa
(dal 1603) - il carattere giapponese si imbeve delle idee, dell’etica e
della vocazione del guerriero. Queste consistono nella fedeltà e ob-
bedienza indiscussa verso il proprio superiore e nella disponibilità a
combattere e a morire senza la minima esitazione.
Trattandosi di sette secoli di storia mi soffermerò
quanto basta per tratteggiare lo spirito del sa-
murai nel Giappone feudale, unendo l’arte dell’o-
rigami all’arte del maneggio della spada, o me-
glio identificando le due vie, della carta e della
spada, in una sola.
Iniziamo più chiaramente a individuare come l’u-
na proietta sull’altra la propria presenza, traen-
do un esempio dal racconto intitolato La spada
origami. La vicenda ha per protagonista la suora
Shotaku, fattasi monaca alla morte del marito,
che una sera al rientro dal convento viene ag- Stampa di Utagawa
gredita da un bandito armato. «Essendo vedova Kunisada (1786-1864)
di un samurai, se avesse avuto un’arma avrebbe
anche saputo difendersi, ma i religiosi non usavano portarne. […] Senza
smettere di camminare, infilò una mano nella borsa, ne trasse un grande
2 QM125
CARTA BIANCA
La carta e la spada
foglio di carta e lo piegò davanti a sé secondo l’arte dell’origami. Si voltò
di colpo e brandì la spada di carta con aria minacciosa. L’uomo, che non
se l’aspettava, si arrestò di netto. Al chiarore della luna gli parve di veder
scintillare una vera lama, a parte il fatto che la sua vittima si era messa
in guardia in modo assai convincente. Ma il bandito non era uno scola-
retto e non intendeva affatto rinunciare facilmente alla preda. Svanito
l’effetto della sorpresa, fece per avanzare su di lei con la ferma intenzione
di disarmarla. Con un grido scaturito dalla profondità del suo essere, la
suora Shotaku gli si avventò contro come una leonessa e lo colpì con la
spada di carta. Il malfattore sentì un tale dolore che lasciò cadere l’arma
e cadde all’indietro. Rialzatosi prontamente, se la dette a gambe levate.»1
Certamente l’immagine dal sapore un po’
romanzesco sui poteri della spada giappo-
nese (katana), pervenutaci da una parte di
letteratura e cinematografia guerresca, è
alquanto mitizzata. Basti pensare al samu-
rai tra i più famosi e citati nell’ambito del
combattimento ad armi bianche: Miyamoto
Musashi (1584-1645), sulla cui scarsità di fon-
ti storiche gli autori hanno sopperito ricor-
rendo a invenzioni moderne. Tuttavia, non
bisogna dimenticare che la spada ha eserci-
tato un fascino multiforme anche nell’Euro-
pa medioevale. Ad essa venivano dati nomi
propri e venivano attribuite nobili virtù. Di
conseguenza, se analizzato nel giusto ambi-
Stampa di Utagawa Kunisada, to culturale, il brano sopra riportato rispec-
1859 chia fedelmente la mistica che circondava
quest’arma fin dagli albori della storia giapponese.
Il racconto insegna che dobbiamo disporci alla percezione affinando la
capacità di agire come per istinto, poiché tutto ciò che viviamo, vediamo
e sentiamo in realtà è diverso da quello che appare. Il contrasto tra ciò
che è scritto e ciò che non lo è, tra materialità e immaterialità, dà vita ad
uno spazio particolare che deve predisporre la mente a una lettura intro-

1 Pascal Fauliot, Racconti dei saggi del Giappone, L’ippocampo, Milano, 2009, p. 175-177
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CARTA BIANCA
La carta e la spada
spettiva. Ecco quindi che questo racconto puramente potenziale – senza
spiegazione razionale – propone in noi un cambiamento di consapevolez-
za, ovvero la capacità di vedere un oggetto come qualcosa di completa-
mente diverso e considerarlo dotato di essenza divina. Lo studioso Daniel
Clarence Holtom riteneva facile «comprendere come una spada che ha
salvato la vita, ucciso i nemici e compiuto altre imprese prodigiose, oppu-
re una molto vecchia, possa venire considerata come un essere umano,
ricca di strani poteri protettivi e perciò kami.»2
Nella religione delle origini - lo Shinto (lett. la “via dei kami”) - la realtà di-
vina è espressa con il termine kami. Tale parola fa riferimento a una fonte
di potere straordinario nascosta in ogni cosa, che la rende diversa e la
qualifica in modo superiore rispetto ad altre. Sono kami le forze della na-
tura, gli spiriti che vivono negli esseri viventi, gli antenati, ma anche ca-
tegorie di oggetti ritenuti rilevanti per i poteri che si ritiene posseggano.
Le interpretazioni degli antichi simboli sopravvivono ancora oggi: la spa-
da insieme allo specchio e ai gioielli – rispettivamente considerati simboli
di coraggio, saggezza, benevolenza – costituiscono e legittimano tuttora
il potere dinastico.3
Alla luce di quanto detto finora, vediamo come
il fabbro dell’antichità (e anche quello dei pe-
riodi successivi) “deificava” le spade da lui stes-
so forgiate; tralasciando la parte prettamente
tecnica riguardante i vari procedimenti di la-
vorazione della lama e considerando la parte
cerimoniale, sorprendentemente simile ad un
atto religioso. «L’artigiano lavorava con vesti
bianchissime, praticando i riti della purificazio-
ne shinto. Alcuni prima di incominciare il lavo-
ro si ritiravano a pregare nei templi, cercando
così di concentrarsi al massimo e di trarre la
Stampa di Tachibana
giusta ispirazione. Davanti alla fucina erano so- Minko, 1771
2 Oscar Ratti e Adele Westbrook, I segreti dei samurai. Le
antiche arti marziali, Edizioni Mediterranee, Roma, 1996, p. 270
3 Secondo il racconto del Kojiki (Cronaca di antichi avvenimenti, VIII secolo), “i tre
tesori sacri”, dotati di poteri sovrannaturali, vennero affidati dalla dea del Sole
Amaterasu al nipote Ninigi, nominato capostipite della stirpe imperiale.
4 QM125
CARTA BIANCA
La carta e la spada
spesi i shimenawa, le sacre corde di paglia di riso, il più vecchio simbolo
shinto.» 4
Per definire la sacralità del luogo, sopra l’ingresso dell’officina era tesa
orizzontalmente una fune di paglia di riso intrecciata (shimenawa) alla
maniera dei santuari shintoisti. Da questa pendevano varie strisce rituali
di carta bianca (simbolo di purezza) dalla particolare piegatura a zig-
zag (shide), ad indicare la presenza di oggetti sacri. Il corredo di ana-
logie spirituali si amplifica ulteriormente, se si tiene in considerazione
la forma codificata delle strisce, poiché il simbolismo non è racchiuso
solo nell’oggetto in sé ma anche nella relazione tra gli oggetti, tra ciò
che affermano e ciò a cui alludono. In tal caso, la forma semi-astratta
dello shide svela la notevole similitudine delle
saettanti pieghe con il fulmine, sottolineando la
dimensione di eccezionalità che, nella tradizione
mitologica, associava il fulmine alla spada.
L’abilità e l’esperienza del fabbro (figura pres-
soché sacerdotale, dotata di poteri magici) era
tenuta in così grande considerazione che, a par-
tire dal XII secolo, l’origine, la qualità e il valore
pecuniario delle spade più preziose venne valu-
tata da una categoria di esperti (mekiki). Questi
giudici competenti garantivano l’autenticità del-
le buone lame rilasciando «un certificato od un
Stampa di Utagawa ori kami (carta piegata)... scritto su un foglio di
Kuniyoshi, 1847 carta particolare, molto spessa, chiamata kaga
bosho, fabbricata per lo shogun nella provincia di Kaga, e di cui veniva-
no consegnati annualmente cento fogli. Il certificato specificava il nome
e la residenza del fabbricante della lama, la sua lunghezza, e precisava
tutte le caratteristiche che permettevano di riconoscerla, aggiungendo
poi un’opinione sul suo valore in oro. La carta veniva firmata dal mekiki,
talvolta da più d’uno, e sull’altra facciata venivano aggiunti il sigillo od i
sigilli.»5
Ai nostri giorni, per identificare con certezza l’autore di una specifica

4 Mirko Ardemagni, L’epopea del samurai nell’arte della spada, IsMEO, Roma, 1957
5 Oscar Ratti e Adele Westbrook, I segreti dei samurai. Le antiche arti marziali, op. cit. p. 280
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CARTA BIANCA
La carta e la spada
spada, e quindi tutte le prerogative artistiche di una lama (da sempre
qualità apprezzate da collezionisti e da appassionati di armi da taglio),
è opportuno rivolgersi a una delle principali associazioni giapponesi per
lo studio delle spade. «Queste organizzazioni la esamineranno, emetten-
do un certificato (origami) attestante l’autenticità e/o l’importanza sto-
rica del pezzo. […] La NBTHK [Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai, Società
per la preservazione della spada artistica giapponese], la cui sede è pres-
so il Museo della spada giapponese a Tokyo, ha emesso origami fin dagli
anni ‘50.» 6
Considerato che ogni spadaio aveva il
suo metodo segreto di fabbricazione
da tramandare alle generazioni suc-
cessive - dalla tecnica per mescolare i
metalli fondamentali (ferro e acciaio)
alle procedure di forgia e tempra - si
credeva che la personalità dell’arti-
giano si incorporasse animisticamen-
te nelle taglienti lame da lui create.
Una leggenda racconta che il fabbro Stampa di Utagawa Kunisada
Senzo Muramasa (1341-?), a causa del (dettaglio), 1820-30 circa
suo carattere violento e squilibrato fabbricasse lame maledette; e che
queste spingessero i samurai che le portavano a rischiare sconsiderata-
mente la vita in sanguinosi combattimenti corpo a corpo.
Saper incorporare il proprio (e giusto) atteggiamento interiore in un
manufatto è una prerogativa riservata a pochi mastri artigiani. Nel XX
secolo un uomo, che ha avuto la possibilità di agire sia su materiale fer-
roso che cartaceo, è stato in grado di raggiungere col secondo risultati di
una maestria davvero sorprendente. Il protagonista della duplice espe-
rienza è Akira Yoshizawa (1911-2005), dapprima giovane fabbro (operaio in
una fonderia), poi professionista della piegatura. Destinato a fabbricare
armi, dopo gli anni del conflitto mondiale è passato dall’acciaio alla car-
ta (dall’arte della guerra all’arte della pace), dedicando il resto della vita
all’origami creativo. È ricordato ancor oggi per l’impegno profuso nella
6 Sergio Magotti, Nipponto l’anima del samurai. Evoluzione, arte, tecnica dell’arma
più efficiente della storia, Ponchiroli Editori, Bagnolo San Vito (MN), 2008, p. 144

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CARTA BIANCA
La carta e la spada
ricerca insistente, quasi esasperata di semplicità, naturalezza, essenzia-
lità, tratti puramente riconducibili alla dottrina zen. Nella dimensione
buddhista, e specificamente nella scuola di pensiero zen, è marcata l’idea
che per raggiungere una meta sia necessario assaporare nella calma e
nel silenzio le cose dal loro interno, poiché la visione esterna, contamina-
ta da strutture logiche e razionali, non può condurre alla perfezione del-
le aspettative perseguite. Solo colui che riesce a distogliere l’attenzione
dalla propria persona focalizzandola su un’azione o un oggetto concreto,
fino al punto di identificarsi con l’obiettivo finale, è in grado di centrare
lo scopo prefissato. Il segreto del samurai, consiste dunque nell’agire di-
ventando tutt’uno con il corpo dell’avversario da affrontare in combatti-
mento. Un principio adottato per similitudine dall’origamista in sintonia
con la pratica zen, il quale proiettando le dita della mano sul foglio di
carta compie un atto di identificazione, immedesimandosi nel modello
da piegare.
All’inizio di uno scontro armato il guerriero prestava massima attenzio-
ne alla sequenza coordinata di sfodero e attacco. Basato sulla velocità
istantanea, il fluido movimento iniziale di estrazione della spada, era con-
siderato una vera e propria specializzazione (iaijutsu). Un samurai dove-
va sguainare e brandire l’arma con tale abbagliante rapidità che non si
doveva vedere nulla, tranne la bianca lucentezza del metallo. Le tecniche
da adottare nelle azioni successive facevano parte dell’arte della scher-
ma (kenjutsu): dalle strategie di attacco, difesa e contrattacco ai punti
vitali da colpire, dalla postura appropriata al rigoroso codice etico da
rispettare. La perfezione poteva raggiungere vertici di efficienza inarri-
vabili con l’uso simultaneo di due spade, una tecnica resa famosa dalla
scuola di Miyamoto Musashi.
Nel massimo segreto, ogni maestro di scherma addestrava l’allievo a de-
streggiarsi in una serie di arti collaterali da sviluppare e coltivare in pa-
rallelo al maneggio della spada. A proposito di Musashi, nell’omonimo
romanzo storico a lui dedicato, lo scrittore Eiji Yoshikawa (1892-1962) de-
scrive il metodo utilizzato dallo spadaccino per creare i tasuki, i cordon-
cini usati per tenere ferme e rialzate le maniche del kimono in modo da
avere più libertà di movimento. Leggiamo il brano: «[Musashi] estrasse
della carta dal kimono e si mise ad arrotolare e torcere i fogli, a uno a

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CARTA BIANCA
La carta e la spada
uno, facendone tanti spaghi. Quando ne ebbe una ventina, li torse insie-
me per ricavarne due cordoni che, poi intrecciò per ottenere un tasuki – e
usarlo per legare le maniche sul dorso in vista d’un combattimento. […]
fare tasuki era un’arte segreta, trasmessa di
generazione in generazione.»7
In un’epoca di guerre diffuse, antecedenti la
relativa tranquillità del periodo Tokugawa,
nel contesto utilitaristico delle usanze mi-
litari venne inclusa la cerimonia del dono
augurale del noshi-awabi. Si trattava di una
lunga striscia di abalone essicato - un pre-
giato mollusco marino - custodito all’interno
di un foglio di carta ripiegato, offerto ai sa-
murai perché costituiva una riserva alimen-
tare nutriente e facile da trasportare.
La sua forma oblunga inoltre, richiamava la
verticalità della spada, l’arma per eccellenza
del bushi, simbolo della sua posizione nella
società e strumento per la conservazione di
tale dignità. Stampa di Utagawa Kuni-
Seppur velate dalla patina del tempo, sul sada II (1823–1880)
“culto del freddo acciaio” si potrebbero raccontare molte altre leggende e
curiosità storiche, tuttavia concludo qui, nella consapevolezza di quanto
la spada fosse lo strumento dell’intera vita di un guerriero, ma sovente
anche quello della sua fine prematura.
Affido quindi il pensiero finale all’illuminante parallelismo tra la via
dell’origami e la via della spada narrato da Chris Bradford - autore con-
temporaneo della serie di romanzi Young samurai - ritenendolo rivela-
tore di quanto detto sull’influenza della carta nello scenario culturale e
spirituale sorto intorno all’arma bianca, anima del samurai. Questa me-
tafora si dipana nell’arco del secondo volume intitolato La via della spa-
da. 8 Più precisamente inizia nel capitolo Origami, durante una seduta
di meditazione, quando un maestro di zen mostra un quadrato di carta
7 Eiji Yoshikawa, Musashi, ed. Rizzoli Editore, Milano, 1985, p. 833-834
8 Chris Bradford, Young samurai. La via della spada, ed. Arnoldo Mondadori Edito-
re, Milano, 2010
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CARTA BIANCA
La carta e la spada
a dei giovani praticanti di arti marziali: «[Il sensei] raccolse un foglio di
carta e lo piegò parecchie volte. Inizialmente dandogli la forma di un
quadrato più piccolo, poi apportando piegature sempre più complicate.
Nell’arco di pochi istanti, il semplice foglio di carta era stato trasformato
in un piccolo uccello. […] costruire una gru di carta è come fare la pace:
alcuni passi sono goffi e in un primo momento può persino sembrare
impossibile. Eppure, con pazienza, il risultato è sempre qualcosa di rara
bellezza. Questa è l’arte dell’origami.» Infine prendendo un secondo fo-
glio e piegando con destrezza una farfalla, il maestro invita gli allievi ad
esercitarsi nel costruire una gru di carta9 e nel contempo a risolvere un
quesito zen. L’argomento del koan, inteso a stimolare la loro intuizione
mentale, verte sulla lezione appena impartita: «Cosa ci insegnano gli ori-
gami?»
Dopo varie sedute meditative e risposte insoddisfacenti, la soluzione ar-
riva dal ragazzo che per primo era riuscito a padroneggiare la tecnica di
piegatura. La sua risposta, riportata nel capitolo Più di un pezzo di carta
e ribadita in Lotta allo spirito, recita: «Nulla è... come appare. […] Proprio
come un pezzo di carta
può essere più di un pezzo
di carta negli origami, di-
ventando una gru, un pe-
sce o un fiore... così […] un
samurai non dovrebbe mai
sottovalutare le proprie
potenzialità nel piegarsi
alla vita […] Un samurai
deve sforzarsi di diventare
più di quanto appaia in un
primo momento, deve supe-
Fronte e retro della copertina Le Pli n. 22 (1985), rare i propri limiti più evi-
pubblicazione a cura del Mouvement Français denti. […] Questo è ciò che
des Plieurs de Papier ci insegnano gli origami.»

9 Nelle ultime pagine del romanzo La via della spada sono riportate le istruzioni
per piegare una gru di carta.

QM125 9
CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l’integrazione sociale
di Eric Vigier
Traduzione di Patrick Caruana

“Per chi si sente “diverso”, l’obiettivo di questo testo è di mettere in


prospettiva il fatto che c’è sempre un modo per ‘vivere insieme’ ed evi-
tare di isolarsi causa le proprie differenze, che esso sia facile o meno.”
(Eric Vigier)
Forse già sapete del mio “esagerato” interesse per l’origami.
Piego carta ogni singolo giorno dagli ultimi 20 anni (dal 1998). Ho studia-
to la storia dell’origami, i suoi stili e tecniche, e sono riuscito a sviluppare
il mio stile per le mie creazioni. Infine, l’origami divenne la mia professio-
ne.
Questo è uno dei miei “interessi speciali”. Il mio modo per gestirli è sem-
pre lo stesso: un rigido sistema di classificazione e un profondo impegno
personale.
Dopo aver piegato le basi giapponesi dal 1998 al 2001, trovai altri libri
di tecniche nelle librerie giapponesi sparse per Parigi. Volevo conoscere
tutti i possibili modelli ed è così che ho perfezionato la mia biblioteca
mentale di tecniche origami. Nel 2003 mi ero familiarizzato con le pieghe
di 120 animali diversi – tutti nella mia testa!
La vita scolastica:
Vivendo un’infanzia piuttosto solitaria, mi ero appassionato all’archeo-
logia, la mitologia e l’antico Egitto, lo studio dello spazio e la paleonto-
logia – il tutto prima di compiere 8 anni. Un anno dopo ho coltivato un
crescente interesse per la fisica e la chimica. Però, la vita in collegio era
segnata da risultati estremi: da voti nella media che indicavano poco in-
teresse ai voti migliori della scuola.
Ricordo che mi sentivo perso quando dovevo capire le aspettative e le
emozioni delle altre persone, così come quando dovevo esprimere i miei
sentimenti. Non riuscivo ad avere una relazione facile con gli altri e, di
conseguenza, ero spesso messo da parte. Non ero una persona felice, ma
questo non era veramente visto come una stranezza. Dopotutto, è difficile
essere un adolescente.

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CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
I miei anni alla scuola superiore erano segnati da problemi con le autori-
tà e fallimenti nelle relazioni (ad esempio, evitavo le riunioni come i com-
pleanni). Il mio problema era che il perfezionismo che applicavo in quelle
materie che mi piacevano era un mio modo per esprimermi, ma sia i miei
compagni di classe che i miei professori lo interpretavano in modo diver-
so. Credevano che mi comportavo da egoista e perfino da estremista.
Passai dall’ingenuità della prima infanzia, alla scuola primaria dove im-
pariamo sotto costante supervisione, alla scuola superiore dove si aspet-
tano che acquisiamo un’identità, ci mettiamo alla prova e analizziamo
il mondo. Fu allora che iniziai a mettere in atto una curiosa peculiarità
della mia personalità che ho portato con me per tutta la vita: l’effetto
camaleonte, anche conosciuto come la strategia di compensazione: la
mimica.
Imitavo i comportamenti sociali “pretesi” per compensare alle mie ca-
renze emotive e venire accettato dai miei coetanei e dagli insegnanti. Ad
oggi, l’unica discrepanza che dimostro è ancora le difficoltà di guarda-
re la gente direttamente negli occhi. Sfortunatamente, con l’età questa
strategia si rivelò una trappola che si chiude su sé stessa. Oggi, a 40 anni,
non riesco ad interpretare le mie emozioni perché non so se sono vere o
se sono il frutto di un’imitazione.
Ho sempre pensato che fosse un vantaggio essere un eccellente camale-
onte, ma guardando indietro, è chiaro che c’è sempre stato questo cam-
biamento, questo aspetto di “fuori dall’ordinario” con gli altri e incom-
prensioni perenni.
Il cambio metodologico:
È durante quest’ultimo periodo della scuola superiore, entro I miei 20
anni, che l’origami entrò nella mia vita. Mi ha permesso di trovare la sere-
nità perché, come disse Akira Yoshizawa, “Quando le mani sono occupate,
il cervello è in pace.” L’origami può essere un’arte abbastanza solitaria,
ed è in questa solitudine calmante che sono riuscito a trovare me stesso.
Con l’origami iniziai ad implementare un modo diverso per approcciarmi
agli altri usando l’origami come agente catalitico per interagire social-
mente. Invece di vedermi come una collezione delle mie diversità, le perso-
ne si concentravano sul mio interesse per l’origami. Posso usare l‘origami

QM125 11
CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
per inserirmi nei gruppi e nelle con-
versazioni pur rimanendo discreto
dietro al mio scudo, che è un foglio
di carta.
L’origami ha il vantaggio che è
un’arte visiva che può essere mo-
strata facilmente. Sorprende e cat-
tura l’attenzione. Questo mi ha per-
messo di rimanere nella sicurezza
del mio “guscio” ma anche di parte-
cipare positivamente nella società.
Viene però il momento in cui discu-
tere l’origami ha fatto il suo decor-
so nella conversazione con troppi
dettagli e fatti per me interessanti e
minuzie. La conversazione poi diven-
ta faticosa per colui che ascolta e il
mio “guscio” inizia a crollare.
Pieghe in corso
A 25 anni, ho saputo dell’esistenza
del Mouvement Français des Plieurs de Papier (MFPP), la società francese
di origami. Il mio primo contatto con l’MFPP è stato disastroso. Le loro
reazioni per me furono terribili. Non ero pronto a rinchiudermi in una
stanza nel mezzo di una riunione di origamisti e nella quale la quanti-
tà di interazioni sociali era troppo importante e ad un volume sonoro
troppo elevato. Sono rimasto solo per poco tempo, abbastanza da avere
qualche contatto che mi ha permesso alcuni modesti scambi. Questo era
a casa di Eric Joisel, e sapevo di stare nella presenza di un Maestro. For-
tunatamente, con lui, la conversazione era focalizzata sui nostri comuni
interessi, con meno costrizioni, solo noi due.
Un’altra peculiarità della mia persona riguarda indirettamente i miei spe-
cifici interessi: le mie inflessibili routine. I punti di riferimento ricorrenti
per me sono rassicuranti. La nozione dell’ordine è importante, governa su
tutto! Non solo ordine di ciascun oggetto nello spazio ma anche l’ordine
delle frasi in una discussione, l’ordine da stabilire nei gesti di un’azione,
l’ordine delle azioni in una giornata. Si deve agire nel momento sulle pri-

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CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
orità e azioni altrimenti non mi escono dalla testa. Mi rendo conto che ciò
che io definisco una priorità a voi potrebbe sembrare banale.
Tutto deve avere il suo posto. Se qualcosa non sta al suo posto, divento
irascibile, addirittura arrabbiato. Come il fatto che, negli ultimi 36 anni,
vivo nella stessa casa dove sono cresciuto.
Come per la nozione del tempo. Devo mangiare alle 12 e le 7 di sera, altri-
menti divento irascibile. Per me è impensabile essere in ritardo, che esso
sia per un appuntamento o un atto banale.
Tutti questi comportamenti hanno avuto indirettamente come risultato
la rottura con la mia ragazza. Dopo quattro anni, ci siamo separati giove-
dì 9 gennaio 2009. Non ero preparato per un tale evento. Di fronte a que-
sta situazione altamente stressante ho dovuto memorizzare il pi greco
fino a 144 punti decimali, una sorta di routine per evitare il problema e
quindi lo stress che esso comportava. Una mia tipica reazione.
Mi sono subito immerso negli origa-
mi. Questa volta ho avuto l’opportu-
nità di discutere l’argomento restan-
do veramente invisibile: Internet. I
social network mi hanno permesso
di integrarmi in una comunità, per
discutere su uno dei miei argomenti
preferiti, e non di fare un monologo
per fuggire dalle mie diversità.
Paradossalmente, le difficoltà nel
trovarmi in un gruppo e riuscire a
comunicare con gli altri, hanno au-
mentato il desiderio di esplorare
questa vita sociale appena scoperta.
Internet però ha i suoi limiti. Inoltre,
La solitudine non rimuove i disturbi del linguag-
gio che non sono appropriati a delle tipiche interazioni sociali (parole fuo-
ri contesto, idiomi sbagliati, incomprensioni). La rottura di queste intera-
zioni sociali mi ha portato ad essere sopraffatto da un comportamento
impulsivo. Spesso divento dissenziente durante le conversazioni nei forum
origami – strategia di compensazione: negazione ed arroganza.

QM125 13
CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
Ma fu attraverso i social network che sono riuscito a ricollegarmi con i
membri del MFPP e a ritornare in questo gruppo nel maggio 2012. Fare
parte di un’associazione significa
essere parte di un insieme, essere
membro di una comunità e par-
tecipare alla sua vita perché uno
può essere un membro invisibile,
come nei social network in qualsi-
asi momento.
Non posso dire se mi sono investi-
to nell’arte dell’origami perché mi
ha permesso, più di qualsiasi altra
cosa, di inserirmi in un contesto
sociale ma sono certo che la cre-
azione dei miei modelli mi ha per-
messo di avvicinarmi alle persone.
Un’opera origami che abbiamo ap-
pena creato continua a vivere solo
se viene vista, e ho certamente avu-
to piacere di mostrare il mio lavo-
Conosci te stesso
ro durante le mie esibizioni. Quindi
non ho bisogno di dire che partecipo ai convegni per far vedere il mio
lavoro e come un modo per partecipare alla vita dell’associazione.
Essere me stesso:
Sono stato licenziato mercoledì 9 ottobre 2013, dopo 11 anni di lavoro
presso la stessa azienda. L’anno successivo non me la sentivo ancora di
tornare al mondo del lavoro con – ai miei occhi – gli stessi codici, aber-
razione, e disordine. Fu allora che decisi di diventare un artista origami
professionista, un cammino strano per uno che ha difficoltà nel lavora-
re con gli altri. Attraverso questo cammino solitario, sono riuscito a pa-
droneggiare la struttura professionale a mio piacimento, con un sistema
chiaro ed ordinato: il mio.
Vedo velocemente come allestire i corsi in modo pedagogico e metodico
– per me non può essere altrimenti. Preparo i corsi con largo anticipo,
prima sulla carta e poi li provo oralmente, in tempo reale, per evitare

14 QM125
CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
qualsiasi errore che potrebbe farmi perdere il controllo perché il passo
successivo era quello di mettermi di fronte ad un pubblico.
Nonostante ciò la mia prima esperienza come insegnante origami profes-
sionista è stata guastata dal mio perfezionismo dovuto al mio profondo
interesse per l’origami. Non mi ero accorto che iI livello di difficoltà po-
teva essere troppo elevato, e alcuni partecipanti non erano in grado di
procedere più di tanto. In ogni caso, ero grato per la loro indulgenza ma
non mi ero sentito completamente a mio agio perchè ho dovuto interagi-
re tanto.
I seguenti tre anni sono stati un periodo positivo per me. Ho condotto
attività extra-scolastiche nelle scuole e sono riuscito ad essere meno
apprensivo quando i bambini mi guardavano. Nell’ambiente scolastico,
potevo lavorare senza vigilare sempre su ciò che dovevo dire o fare. Ma
soprattutto, è grazie a loro che sono riuscito a mettere da parte il mio
perfezionismo in modo tale da adeguarmi al loro livello; tornare alle fon-
damenta per me è stato un lavoro disorientante ma anche un nuovo pun-
to di vista.
Queste prime esperienze professionali hanno avuto luogo a Fécamp e
dintorni. È in quella città che ogni fine settimane incontravo la mia ra-
gazza. Lei aveva appena terminato i suoi studi per diventare infermiera e
aveva trovato lavoro lì.
Abbiamo quindi deciso di trovare un posto per vivere insieme. È stato qui
che avrei convertito il piano più alto – la mia nuova bolla — nel mio stu-
dio origami con la mia carta, i miei lavori, i miei libri, il mio universo solo
per me. Serviva la comodità. Questo era settembre, 2014.
Essere un artista professionista ovviamente richiede tanto tempo per sé
stessi, e faccio buon uso di questo tempo creando tanto. Durante i primi
tre anni, ho creato quasi due pezzi ogni mese.
Ho perfezionato il mio stile e la mia tecnica, e sembrava che non ci fossero
limiti a ciò che potevo realizzare. Poi, a novembre 2015, decisi che avrei
iniziato a piegare a caso, cioè senza pensare, e quindi, sfidando la mia
sinestesia per disegnare modelli complessi come prima, ma con una mi-
scela di tecniche che apprezzo. Questa nuova creatività nell’origami mi
ha conferito un certo distacco dal concetto dello spazio e dell’ordine delle
cose nello spazio. Rompendo i limiti delle pieghe usando la modellazione

QM125 15
CARTA BIANCA
Origami: Vettore per l'integrazione sociale
e le pieghe curve, credo che sono riuscito a fare un passo indietro sul mio
modo di pensare di “tutto al suo posto” al quale ero abituato.
La società ha un nome per tutti questi problemi. Io, però, non mi sono mai
sentito disabile – solo diverso. Sono un autistico Asperger!

Diagnosi Ufficiale: Dr. Pison-Dumeur, Specialista nel Disturbo della Sin-


drome di Asperger, Parigi.
“La ricchezza del loro vo-
cabolario, il loro eccellente
adempimento in aree molto
specifiche, la loro prontezza
a conversare, la loro fanta-
sia ingannevole, perché die-
tro la facciata di una cono-
scenza quasi enciclopedica
e un’affascinante eloquenza
c’è un individuo sofferente
per il quale il mondo è uno
spettacolo disordinato e in- Tesselctopus
comprensibile.”
Peter Vermeulen, Comprensione delle Persone Altamente Autistiche: Sin-
drome di Asperger Clinicamente Testata

La sindrome di Asperger è una forma di autismo senza disabilità mentale


o ritardo linguistico. È di origine neurologica associata a un problema
genetico, si distingue per il fatto che l’intelligenza della persona colpita
rimane intatta anche se i disturbi neurologici influenzano l’attività del
cervello. I soggetti affetti da questa sindrome hanno difficoltà a socia-
lizzare e interagire con altre persone. Questa anomalia si traduce in una
diversa percezione della vita e del mondo circostante dal paziente, e ano-
malie nelle interazioni tra le persone.

16 QM125
ORIDIDATTICA
Quinto convegno italiano su
Origami, Dinamiche educative e Didattica
da venerdì 3 a domenica 5 aprile 2020
a San Lazzaro di Savena (BO)
Il Centro Diffusione Origami organizza i convegni e partecipa a simposi
internazionali su Origami, dinamiche educative e didattica, rivolti a inse-
gnanti, educatori ed operatori sociali.
I convegni su “Origami e Didattica” prevedono una serie di conferenze
che illustrano esperienze, attività e progetti didattici ed educativi e dei
tavoli di piegatura che sono l’occasione per approfondire e mettere in
“piega” quanto visto nelle conferenze, mostrare altri progetti o proporre
attività molto mirate, come per esempio, costruzioni matematiche parti-
colari o applicazioni varie.
Al 5° Convegno su “Origami, Dinamiche educative e Didattica” si possono
dunque vivere momenti di teoria ed altri di pratica.
I “momenti teorici“ indagano aspetti generali relativi al rapporto tra
origami e dinamiche educative oppure aspetti specifici relativi a varie
discipline o ancora riferiscono esperienze didattiche vissute dai relatori
in prima persona.
I momenti “pratici” si caratterizzano per la piegatura e conseguente tra-
sformazione di uno o più fogli di carta per ottenere figure significative,
delle quali verranno sottolineate proprietà e/o utilità in contesti educa-
tivi o didattici; o ancora si imparerà a ottenere “moduli” che uniti tra loro
daranno luogo a modelli geometricamente interessanti oltre che piace-
voli e significativi se realizzati in modalità collaborativa.

Vi suggeriamo anche di esplorare le pagine delle passate edizioni:


http://www.origami-cdo.it/cdo/convegno/origamiedidattica.html
Per qualunque informazione non esitate a consultare il nostro sito web e
contattare i comitati organizzativo e scientifico all’indirizzo email:
origamiedidattica@origami-cdo.it
Buone pieghe a tutti!

QM125 17
ORIDIDATTICA
Un kit origami per una didattica della
matematica (e non solo) inclusiva e originale
di Sonia Maria Luisa Spreafico ed Eulalia Tramuns

E ssendo lettori del QM, credo che


tutti voi sappiate e siate soste-
nitori del fatto che l’origami sia
sato di ideare un supporto didat-
tico che potesse accompagnare le
attività didattiche con l’origami.
uno strumento efficace per miglio- Alla base della nostra progettazio-
rare la coordinazione occhio-ma- ne abbiamo tenuto conto di queste
no, la motricità fine, la visualizza- peculiarità: esso doveva permette-
zione spaziale, la memorizzazione re agli studenti di imparare alcune
delle sequenze logiche, la concen- delle principali basi origami, utili
trazione e la creatività. Da appas- nella realizzazione di vari modelli,
sionate matematiche, Eulalia ed io e, allo stesso tempo, doveva mo-
siamo convinte che l’origami può strare la matematica alla base
essere utilizzato per insegnare ed di tali pieghe suggerendo spunti
apprendere argomenti matemati- educativi e didattici. Inoltre, vole-
ci ad ogni livello, dalla scuola ma-
terna all’università. Questo fatto Origami Bases
è dovuto sostanzialmente a due From folds to maths
motivi: da un lato la caratteristi- Blintz Base
1.
Blintz-Grundform
Base blintz
Base blintz
2.
Base blintz
Base blintz
Kite Base
1.
Drache-Grundform
Base estel
Base de la cometa
2.
Base dell’ aquilone
Base de la flѐche
New mountain fold

ca propria del “mezzo” origami che New valley fold

rende tangibili alcuni “oggetti” Previous crease


Axioms: Line, Perpendicular bisector, Perpendicular, Bisector Axioms: Line, Perpendicular bisector, Bisector

e concetti matematici. Dall’altro,


Waterbomb Base

fare matematica con l’origami in


Base bomba d’aigua Base triangolare Base de la bomba à eau Base de la bombe de agua Wasserbombe-Grundform Bring a point to a point
1. 2. 3. 4.

classe si presta a privilegiare il me- 45°


Bring a point to a point
and re-open

todo educativo dell’active learning, Axioms: Line, Perpendicular bisector, Perpendicular, Bisector

permettendo a tutti di sperimen- Preliminary Base


Base preliminar Base quadrata Base préliminaire Base preliminar Preliminar-Grundform
Bring a line to a line

1. 2. 3. 4.

tare, congetturare, risolvere. Que-


sti due aspetti, combinati tra loro, 45°
Put the finger
on the point

non solo stimolano una poliedrica


Axioms: Line, Perpendicular bisector, Perpendicular, Bisector

Windmill Base
45°
visione della matematica ma sono 1.
Base molinet Base della girandola
2.
Base du moulin
3.
Base del molinillo
4. 5.
Windmühle-Grundform

Rotate the model

fortemente inclusivi rispetto alle


diverse intelligenze dei ragazzi. Axioms: Line, Perpendicular bisector, Bisector Turn over the model

Dopo molte esperienze di insegna-


 The Authors: M L Spreafico and E Tramuns 2019. Published by Tarquin www.tarquingroup.com

mento nelle scuole, abbiamo pen- Figura 1. Il poster con le basi incollate

18 QM125
ORIDIDATTICA
Kit origami
vamo che fosse proposta una visio- iniziassero con il bianco sopra per
ne globale delle basi per aiutare dare un senso di uniformità e per
nella memorizzazione chi ha più dare la possibilità di confrontare
difficoltà. Possibilmente avremmo tra loro le basi.
anche voluto che questo suppor- L’insegnante deve assemblare il
to fosse utilizzabile verticalmente, poster ritagliando i fogli di istru-
dalla scuola dell’infanzia alla se- zioni allegati al kit. La Figura1 mo-
condaria di secondo grado. stra il poster prima e dopo la “lavo-
Dopo aver chiacchierato con geni- razione”.
tori, formatori, educatori ed inse- Il libretto, mostrato in Figura 2,
gnanti ecco l’idea: un kit di origa- permette di esplorare la matema-
mi e matematica colorato e pronto tica contenuta in queste cinque
all’uso! semplici basi origami e suggerisce
Le due componenti principali del approcci divertenti e motivanti a
kit sono: un poster, prodotto in questa disciplina.
materiale adatto ad essere riutiliz- Nel kit si troveranno, oltre ai fogli
zabile negli anni, e un libretto, con da ritagliare, piegare e incollare
proposte di attività ludico-didatti- sul poster, alcuni fogli che è pos-
che. sibile stampare separatamente
Sul poster è possibile incollare la
sequenza di piegatura di cinque
tra le più semplici basi origami: la
base blintz, la base dell’aquilone, Origami and Mathematics Activities
la base triangolare, la base qua- Individual and group activities for mathematics,
art and design teachers of any level
drata e la base del mulino. Le basi
sono ordinate rispetto ad un livel-
lo crescente di difficoltà e ognuna
di esse può essere utilizzata per
introdurre soggetti matematici a
differenti livelli di complessità. Pur
sapendo che esistono diverse se-
quenze di piega anche per queste
semplici basi, noi abbiamo scelto
quelle che rendessero più unifor- 1

me i passaggi iniziali; per esempio


abbiamo fatto in modo che tutte Figura 2. Il libretto delle attività
QM125 19
ORIDIDATTICA
Kit origami
con la descrizione degli assiomi e didattiche. Le proposte sono divi-
origami e delle istruzioni di piega- se in due sezioni: “Giocando con le
tura abbinate ai simboli principali pieghe” e “Giocando con la mate-
usati nei nostri diagrammi e sul matica”.
poster. Nella prima sezione sono suggeriti
Descriviamo un po’ più nel detta- alcuni giochi da fare con la classe,
glio gli elementi del kit. a squadre o singolarmente, adatti
Uno dei punti di forza del poster anche a studenti ipovedenti o cie-
è quello di essere interattivo e di- chi. Per esempio, si potrà prendere
namico: gli studenti possono inte- spunto dalla piegatura per narra-
ragire con i passaggi di piegatura re una storia o costruirla con i ra-
delle basi piegati e incollati su di gazzi oppure si potrà riconoscere
esso, con la possibilità di ripetere ad occhi chiudi una base toccando
il processo di piegatura tutte le la carta che mostra un certo pas-
volte che vogliono. L’obiettivo è che saggio di piegatura. Per incuriosir-
lo studente apprenda la piegatura vi, vi sveliamo che, tra le altre pro-
delle cinque basi, la memorizzi e ne poste, viene illustrata un’attività
legga alcune caratteristiche mate- che coinvolge il recente e sorpren-
matiche. Questa modalità interat- dente risultato di Erik Demaine
tiva rende il poster adatto anche a ed altri, noto come il Fold-and-cut
studenti ciechi o ipovedenti. Theorem.
Sempre in un’ottica di inclusione Teorema “Fold and One-Cut” (da J.
scolastica e apertura culturale ab- O’Rourke, How to fold it, Cambridge
biamo pensato di proporre i nomi Univ. Press, 2011)
delle cinque basi in 6 differenti Ogni figura disegnata su un foglio
lingue europee; inglese, italiano e e composta da segmenti, può esse-
catalano (in omaggio alle due au- re piegata piatta in modo che, un
trici), spagnolo, francese e tedesco. solo colpo di forbici (rettilineo) ta-
Il nostro suggerimento è quello gli tutti i segmenti che compongo-
che vengano aggiunte altre tradu- no la figura e nient’altro.
zioni con il contributo dei ragazzi Avendo sperimentato nelle classi
stranieri presenti in classe, perché questa attività che ha riscontra-
questo divenga anche un poster to un grande successo, abbiamo
multiculturale e interculturale. pensato di riproporla nel libretto
Il libriccino che accompagna il po- come esperienza significativa di
ster è ricco di proposte educative active learning. Se poi proporrete,
20 QM125
ORIDIDATTICA
Kit origami
come facciamo noi, ai ragazzi una piacere i punti che riterrà più inte-
parte della lezione di Erik disponi- ressanti.
bile on-line (http://courses.csail.mit. Ecco alcuni esempi tratti dalle atti-
edu/6.849/fall10/lectures/L07.html), vità proposte per la base blintz.
l’interdisciplinarità con la lingua Dopo aver piegato la base si può
straniera e l’arte è garantita! fare riaprire il foglio e analizzare
La sezione “Giocando con la ma- la traccia lasciata dalle pieghe sul
tematica” contiene veri e propri foglio stesso (tecnicamente detto
spunti per lezioni matematiche. Crease Pattern o CP). A seconda
Per ogni base sono suggerite una delle età degli studenti possiamo
serie di attività, declinate a secon- chiedere di colorare a piacere al-
da dell’età degli studenti. Sono cune regioni (scuola dell’infanzia;
date indicazioni sui requisiti pre- questo permetterà all’insegnante
liminari necessari per affrontare di avere un quadro sulla capacità
l’attività, sugli obiettivi pedagogici di lettura delle forme della classe),
generali e matematici in partico- o di colorare figure geometriche
lare. Le attività sono spiegate nel con specifiche caratteristiche (per
dettaglio e di ognuna è fornita esempio: esagoni, pentagoni o fi-
una proposta di formulazione per gure con uno o due assi di simme-
la classe e la soluzione. tria o con simmetrie centrali e ro-
Nella tavola che segue sono rias- tazionali).
sunte, rispetto alle basi, i contenuti
matematici che proponiamo e le
fasce di età che riteniamo possa-
no essere adatte. Starà poi ad ogni
insegnante adattare alla propria
Figura 3. Esempi di colorazione del CP
classe la proposta, sviluppando a
della base blintz.

Tabella 1. Sintesi degli argomenti matematici proposti per ogni base.

QM125 21
ORIDIDATTICA
Kit origami
di piegare modelli colorati, diver-
tenti e artistici. Resta quindi fon-
damentale che i ragazzi possano
piegare un modello da portare a
casa perché resti un ricordo piace-
vole dell’attività svolta; questa è la
filosofia che usiamo anche nei no-
Figura 4. Alcuni modelli tradizionali stri interventi nelle classi. Per que-
proposti nel libretto. sto, in fondo al libretto abbiamo
Nella figura 3 potete osservare al- proposto, per ognuna delle basi
cune colorazioni fatte in classe dai illustrate dal poster, due modelli
ragazzi (e rielaborata graficamen- origami che si ottengono a parti-
te). Basandoci sulle parti colorate re da quella base. Abbiamo cercato
dai ragazzi, in quali CP vedete dei di variare la tipologia dei modelli:
pentagoni? E degli esagoni? E po- alcuni sono a ottenuti da un fo-
ligoni con almeno due assi di sim- glio unico, altri modulari, statici o
metria? In quale figura compaiono dinamici, bi e tridimensionali. La
due quadrilateri? Giocate a trova- Figura 5 mostra un “assaggio” dei
re le risposte che mettiamo in nota! modelli proposti.
Anche in un’ottica di interdisci- Infine, le ultime pagine del libretto
plinarità proponiamo, per gli stu- riportano i diagrammi di piegatu-
denti della secondaria di primo e ra e i fogli da ritagliare. Il libretto si
secondo grado, un confronto tra le chiude con una breve bibliografia
pieghe e le costruzioni riga e com- su origami, didattica e matemati-
passo, che permette di coinvolgere ca e una lista di siti dove prendere
anche tecnologia e disegno tecni- ispirazioni per le creazioni origami.
co. I più grandi poi potranno uti- Il poster è già stato testato in mol-
lizzare elementi di trigonometria, te scuole italiane e catalane e ha
introdurre e applicare la teoria dei già girato per l’Europa in alcuni
grafi e confrontare sistemi assio- convegni: 7OSME (Settembre 2018-
matici. Osserviamo che la parte Oxford), YOMO (Febbraio 2019- Bar-
della teoria dei grafi si può anche cellona), ABEAM (Novembre 2019-
introdurre semplificata per i più Barcellona), ICERI (Novembre 2019
piccoli, a partire dai tre anni di età. – Siviglia) e ha partecipato a corsi
Non abbiamo dimenticato che l’ori- di formazione come quelli organiz-
gami è anche e comunque la gioia zati da Talentree (Gennaio 2019-
22 QM125
ORIDIDATTICA
Kit origami
Noale) e da MCD DeAgostini (primavera 2019- Bergamo, Treviso, Palermo).
In particolare, nei proceeding del 7OSME è disponibile un nostro articolo
che raccoglie la descrizione del kit e alcune sperimentazioni scolastiche
in Italia e Spagna (si veda: M.L. Spreafico, E. Tramuns, “An Origami Inte-
ractive Poster: from Folds to Axioms” in Origami7 (Robert J. Lang, Mark
Bolitho and Zhong You eds), vol. 1, pp.209-224, UK, Tarquin, 2018).
In questo momento il libretto è disponibile in inglese ma, con un po’ di
pazienza, arriveranno anche versioni in altre lingue.
Se vi abbiamo incuriosito e volete provare ad utilizzarlo nelle vostre clas-
si o nei vostri gruppi di piegatura, potete visitare il sito
https://www.tarquingroup.com/the-origami-and-mathematics-poster-pack.html.
L’editore Tarquin, specializzato in produzione di materiali didattici, ha in-
fatti creduto nel nostro progetto e ci ha dato la possibilità di realizzare
il poster con materiali riutilizzabili e di affiancarlo al nostro libretto di
attività.
Il nome ufficiale del kit è: The Origami and Mathematics Poster Pack.
Buon divertimento!!!

Volantini per gli eventi patrocinati dal CDO


Sono disponibili per tutti i soci che organizzano eventi, convegni, corsi
o manifestazioni origamistiche, i volantini del CDO!
Il volantino, in formato A5, è
una rivisitazione di quello or-
mai “storico” realizzato da Pa-
ola Scaburri con un modello
di sua creazione: il volantino
infatti contiene le istruzioni
per piegare una semplice e
bellissima scatolina!
È illustrato da alcune foto re-
alizzate da Andrea Borsa con
modelli tradizionali, di Enrica
Dray e David Derudas.

QM125 23
ORITRATTI
Elisabetta Bonuccelli

Come già annunciato nel QM nr. 123, abbiamo pensato di proporre in ma-
niera permanente questa rubrica. Continuiamo quindi con il presentarvi
altri dei sette creativi che parteciparono coi loro lavori alla mostra “Ori-
gami tra arte e scienza” tenutasi nella Casa Spazio Tadini a Milano.

E
lisabetta Bonuccelli (Unoko
per alcuni amici) nasce a Tori-
no, anche se si considera mar-
chigiana d’adozione. Vive a Milano
dal 2004.
Non è stata folgorata sulla via
dell’origami da bambina. L’origami
è arrivato nella sua vita inaspet-
tato, per una fortunata concate-
nazione di eventi nella quale sono
confluiti forzosi cambiamenti pro-
fessionali, i suoi studi da designer,
tanti viaggi in Giappone e… un do-
cumentario su Nick Cave. mente stimolante. C’è la parte cre-
Ha studiato con Luisa Canovi che, ativa, ma anche quella tecnica.
da brava sensei, l’ha guidata nei Cercare soluzioni, risolvere proble-
suoi primi passi tra monti, valli, pie- mi. Trovare il giusto bilanciamento
ghe rovesciate e orecchie di coni- tra astrazione e pragmatismo.
glio, fino alla decisione di dedicarsi Nella sua ricerca personale, invece,
all’arte dell’origami da professioni- l’origami diventa pienamente mez-
sta. zo espressivo. Scrivere non sulla
Dal 2014 ha aperto @unokostudio, carta ma CON la carta, raccontan-
spazio creativo dedicato ai suoi do di sé senza utilizzare la parola
progetti di carta per eventi, instal- ma il susseguirsi delle pieghe, il
lazioni ed allestimenti, scatti foto- loro affascinante combinarsi se-
grafici, packaging, comunicazione. condo schemi matematici.
Progettare origami dovendo sod-
disfare delle precise richieste del Sito Internet: www.unokostudio.com
committente è, per lei, estrema- Instagram: @unokostudio_origami

24 QM125
ORIGAMI INSIEME
Caballo
di Oriol Esteve
Traduzione di Patrick Caruana
HORSE - CABALLO
By Oriol Esteve
Design: 2018
Disegno: 2018
Recommended paper:
Carta
Kami 15Raccomandata:
- 18 cm
Kami
Diseño:15-18
2018 cm
Papel recomendado:
Kami 15 - 18 cm
Ratio: 0,44

1. 2. 3. 4.
1. 2. 3. 4.

5.
5.Unfold.
Apri 6.6.Fold and e
Piega Unfold.
riapri 7. 8.
7. 8.
Desplegar. Plegar y desplegar.

9.9.Petal-fold.
Piega a 10.
10.Reverse
Inverti both cornersgli
entrambi out.
Pliegue en pétalo. Invertir las solapas para sacarlas.
petalo angoli verso l’esterno

QM125 25
ORIGAMI INSIEME
Caballo

11.
11. 12.
12. Pleat-fold and hide in
Piega e nascondi the pocket.
nella tasca 13. Fold only
13. Piega back
solo layer.
lo strato
Hacer un plisado y meterlo en el bolsillo. Plegar la capa de abajo.
posteriore

o
45

14.
14.Fold
Piegain half whilementre
a metà reverse-folding
pieghi 15. Piega
15. Fold behind into pocket.
all’indietro nella 16.
16.
the bottom right flap / Cerrar, pero Esconder en el bolsillo.
invertir la solapa que atraviesadilasotto
all’inverso il lembo destro esquina. tasca

17. Outside
17. Fai una reverse-fold...
piega rovesciata 18.
18....and make
… e fai unaapiega
"Rabbit-ear-fold"
ad orecchio to reverse again.
di coniglio
Pliegue invertido exterior y... ...levantar la punta con una "oreja de conejo".
esterna... per invertirlo ancora

19.
19. Release
Libera una single
singoloflap. 20.
20. 21.
21.
Liberar una sola capa.
lembo

26 QM125
ORIGAMI INSIEME
Caballo

19 - 22

22.
22. Lock front
Chiudi la leg in pocket.
gamba nella 23.
23.Repeat on the other
Ripeti dall’altro side.
lato 24. Inside
24. Fai unareverse-fold.
piega
Atrapar en el bolsillo, de nuevo. Repetir en el otro lado. Pliegue invertido interior.
tasca rovesciata interna

25. 26. 27. Inside reverse-fold to hide tip


27. Fai una piega rovesciata interna
25. 26.
(beside the outer layer).
per nascondere
Pliegue la punta
invertido interior para (a fianco
esconder la punta dentro de la cabeza
del lato esterno)
(no hacerlo por el medio, sinó al lado
de la capa exterior).

DoMnoed!e to! llo


comph leta!
¡He o
c

Nota: Questa piega può aiutare per


Note: This crease can help to reverse
l’inversione della testa del cavallo
the head of the horse in the step 24.
Esta marca 24
nel passo puede servir como
referencia para invertir la cabeza
en el paso 24.

QM125 27
ORIGAMI INSIEME
Babbo Natale
di Francesco Miglionico
Babbo Natale – Francesco Miglionico
(Origami ideato durante il convegno CDO 2019)

1
/6
R 2x1 bicolore – bianco/rosso

1 lato bianco
2

3
Piega sulla traccia

4
5

NON
COINCIDE

28 QM125
1
ORIGAMI INSIEME
Babbo Natale

6 7

QM125 29
ORIGAMI INSIEME
Babbo Natale

9 10

90°

11

12

13

30 QM125
ORIGAMI INSIEME
Babbo Natale

14

15

17 16

90°

QM125 31
4
ORIGAMI INSIEME
Christmas tree-Angel letterfold
di Jannie van Schuylenburg

Kerstboom-Engel briefvouw Design: Jannie van Schuylenburg


December 2014
Christmastree-Angel letterfold Diagrams: Jannie van Schuylenburg

2D 3

A4 1
2

4-5

6
7

32 QM125
QM125 33
34 QM125
QM125 35
36 QM125
Pag. 1

ORIGAMI INSIEME
Stella Dacht
di Elisa Bogliotti
Stella Dacht disegni di Enrica Dray
di Elisa Bogliotti
Diagrammi di Enrica Dray

Colore sotto
1

QM125 33
Pag. 2
ORIGAMI INSIEME
Stella Dacht
5 6

7 8 9

10 11
Modulo ultimato
x8

Tasche

Alette

34 QM125
ORIGAMI INSIEME
Pag. 3
Stella Dacht
Unione dei
moduli

Inserire l’aletta
retrostante del secondo modulo nella
tasca del primo modulo

Inserire l’aletta
e ripetere dietro

Bloccaggio ultimato
unire 8 moduli

La stella è uguale
sia davanti che dietro

QM125 35
Fada / FairyINSIEME
ORIGAMI
Fada / Fairy
Creació i diagrames /
Fada/Fata
Created and diagramed by
Creació i diagrames /
Created and diagramed by
di MarcMarc
Vigo Vigo
Marc Caruana
Traduzione di Patrick Vigo
Novembre 2018
Novembre 2018

1. Fes servir 1. Fes


un servir
paper d'ununsol
paper d'un sol color.
color. 2. Plega 2. Plega una bisectriu, però només
1. Usa carta mono-
El paper tant és una bona opció.
2. Faiuna
unbisectriu,
per
pinch
fer una
però
della
marca
només
prop
3.3.en
3. Plec
de la vora.
Plec
vallenpassant
Piega vall passant
a valle laper
perlungo la marca.
marca.
Elcolore.
paper tant Valley fold through the pinch.
Laés una bona
Tant è unaopció. perbisettrice
fer una marca prop
vicino dealla vora. Valley
il fold
pinch. through the pinch.
Use a paper Usewithasame
paper with same color
color Fold a bisector but
Fold a bisector but
buona opzione.
on both sides. Tant is a good option. bordo. only pinch near the border.
on both sides. Tant is a good option. only pinch near the border.
3-4
3-4

4. Plega en muntanya
seguint la vora i desplega-ha tot.
4. Plega
4. Piega en muntanya il
a monte
Mountainlungo
fold along the border 5. Repeteix els passos 3 i 4 a l'altre costat. 6. Marca el plec en muntanya.
seguint e
bordo la riapri
vora i desplega-ha
completa-
and
tot.
unfold completely. Repeat steps 3 and 4 on the other side. Mountain fold and unfold.
Mountain
mente. fold along the border Repeteixi els
5. Ripeti passos
passi 3 e3 4i 4dall’altro
a l'altre costat. 6.
6. Piega
Marca elaplec
monte e
en muntanya.
and unfold completely. Repeat steps 3 and 4 on the other side.
lato. Mountain fold and unfold.
riapri.

7. Plega la base preliminar en el quadrat petit.


Preliminary base on the small square. 8. Plec en pètal.
Petal fold. 9. Dóna la volta al model.
7.7. Fai
Plega
lalabase
base preliminar
preliminareen el quadrat
usando petit. Turn the model over.
8.8. Piega
Plec en a petalo.
pètal.
Preliminary piccolo.
il quadrato base on the small square.
Petal fold. 9. Gira.
9. Dóna la volta al model.
Turn the model over.

36 QM125
ORIGAMI INSIEME
Fada/Fata

10.
10. Piega
Marca allellarg
bisettrici e
de les bisectrius. 11.
11.Inverti lainvers,
Doble plec piega sia
endins/enfora. 12.
12.Inverti la invers,
Doble plec piegaendins/enfora.
sia den-
Fold/unfold bisectors.
riaprile. La part superior
dentro no quedarà
che fuori. plana.
La parte tro cheAplana la part
fuori. superior. la
Appiattisci
Reverse
superiore fold sarà
non in and piatta.
out. parteReverse fold in and out.
superiore.
Upper part will not lie flat. Flatten the upper part.

13.
13. Piega a ales
Plega les librocapi avall.
lembi 14.
14.Fai delle
Plecs pie-
invertits. 15.15.
Piega
Plegaei desplega.
riapri. Ri-
Book fold
vero back flaps down.
il basso. gheReverse folds.
rovesciate. Repeteix-ho
peti a la lato.
dall’altro dreta.
Fold/unfold.
Repeat on the other side.

16.
16.Piega
Marca elaplec
monte e
en muntanya.
17.
Mountain fold and unfold. 17.Piega
Plecs enavall
valle
fins verso il
al centre. 18. 18.
Piega
Plec a
enmonte
muntanya,
riapri. centro. all’indietro. Lasci che il
Valley fold to the center. basculant el triangle inferior.
piccolo lembo
Mountain si alzi.
fold back,
let small flap raise.

QM125 37
ORIGAMI INSIEME
Fada/Fata

19.19.
Piega come
Plega en bombased'aigua,
fosse 20.20.Piega a libro
Torna les ales 21. Gira.
21. Dóna la volata al model.
un water
duent elbomb portan-
cap davant. i lembicap aposterio-
dalt. Turn the model over.
do la testa
Fold in avanti.
as a water bomb, riBook
verso
fold l’alto.
rear flaps
bringing the head to the front. to the top.

22.
22. Piega a valle
Plec en vall fins alverso
centre. il 23. Gira.la volta al model.
23. Dóna 24.
24. Infila
Plega lala punta
punta cap aden-
dins,
centro.
Valley fold to the center. Turn the model over. tro iltant
piùcomchees puoi.
pugui.
Tuck the point
inside as far as you can.

25. Fai un
25. Plega les crimp alle ali,
ales en zigzag, 26. Dóna26. Gira.al model.
la volta 27. 27.
Swivel
Plecs folds.
pivotants.
due strati.
dues capes. Turn the model over. Swivel folds.
Crimp the wings,
two layers.

38 QM125
ORIGAMI INSIEME
Fada/Fata

29.
29.Piega
Amagaalamonte
barbeta.il 30.30. Plissetta
Plega i lati
els laterals del cos
28. Pinça el barret
mento. Faii rinxola'n
un pinch la punta.
al delpercorpo
a formarper
els creare
braços
28.Fai un sink
Enfonsa la puntaalla pun-
inferior.
ta inferiore. Mountain
cappello fold the chin.
e curva la pun- (totes les(tutti
le braccia capes).gli
Dona la voltaGira.
al model.
Pinch the hat and
ta verso un lato.curl its tip Pleat the sides
strati).
Sink the lower point.
to one side. of the body to form arms
Turn the model over.
(all layers).

31.Fai
31. Plecun
a les ales enalle
crimp zigzag.
ali. 32.32.Inverti
Plec invers a la les ales.
le pieghe alle 33.
33.Plec en muntanya
Piega a monte a les
leales.
ali.
Plec invertit
Inverti per als braços.
le pieghe alle Rinxola i dóna forma
ali. Curva als braços.
e modella le Dóna forma a
Modella leles cames.
gambe.
Crimp
braccia. at the wings. Reversebraccia.
fold at the wings. Mountain fold at the wings.
Reverse fold at the arms. Curve and shape the arms. Shape the legs.

34.34.
Modella
Acaba dea piacimento.
donar forma
Il modello è teu
al model al completato.
gust.
Shape at taste.
Finished model.

QM125 39
ORIGAMI INSIEME
Hooray! Bag
di Paula VersnickHooray! Bag
Paula Versnick © 2017
www.orihouse.com
www.orihouse.com
www.flickr.com/orihouse
www.flickr.com/orihouse

40 QM125
Hooray!
ORIGAMI Bag
INSIEME
Hooray!
Paula Versnick © 2017Bag
Page 2
3D

QM125 41
ORIGAMI INSIEME
Holly
di Muneji Fuchimoto
Traduzione di Gabi Ferraro
INIZIO!

Spingi dentro

42 QM125
ORIGAMI INSIEME
Holly
Guardare nella
direzione indicata

Spingere dentro

Ripetere i passi 9-12


sull’altro lato

Ripetere il passo
13 sull’altro lato

COMPLETO!

QM125 43
ORIGAMI INSIEME
Souris sitétriste
di Eric Vigier SOURIS sitétriste
2019 Eric Vigier

2 3

1/2

1/4

1/8
1/16 4

7 5

© Eric VIGIER
44 QM125
ORIGAMI INSIEME
Souris sitetriste

15

16
14

13
17

12
18

11

10 20
19

Con questo diagramma vi auguriamo uno stupendo anno del topo. Buon 2020!
© Eric VIGIER

QM125 45
PAPER REVIEW
Questa rubrica prosegue con la serie di articoli di Ilan Garibi e
Gadi Vishne, pubblicati sul web tramite TheFold di OrigamiUSA,
che vanno ad analizzare e recensire un tipo di carta per volta.
Prima di iniziare con la valutazione di un nuovo tipo di carta, vi
ricordiamo che gli autori hanno scritto anche una spiegazione
dettagliata su come sono strutturate queste recensioni, su cosa
e come verranno valutate le caratteristiche della carta presa in
esame. Se siete interessati a leggerla andate sul sito del CDO nella
sezione “Gli approfondimenti del QM”.
Traduzione Patrick Caruana

Recensione Carta Stardream


di Ilan Garibi e Gadi Vishne

T
utto ebbe inizio a causa dell’invecchiamento; il mio invecchiamento!
Ero andato a una lezione per imparare a piegare la Flower Tower di
Chris Palmer, ma mi ero dimenticato di portare la mia carta Pelle
d’Elefante. L’insegnante mi ha dato un foglio di carta viola chiaro lucido
che non avevo mai visto prima, e sapevo che dovevo farne una recensione.
È prodotta in Italia dal Gruppo Cordenons, che ha due cartiere – la cartiera
Cordenons e quella Valsugana. La
prima produce carta dal 1630 ed
è stata la fornitrice ufficiale della
Repubblica di Venezia. La cartiera
Valsugana fu costruita nel 1715 ed
era di proprietà di influenti famiglie
veneziane. Entrambe le cartiere
furono acquistate e rinnovate nel
1975 dalla famiglia Gilberti. Da allora Ho piegato la Stardream per la prima
si sono specializzati nella produzione volta quando ho imparato a piegare
la Flower Tower di Chris Palmer.
di carte pregiate di alta qualità.
La Cordenons è certificata dalla FSC (Associazione per la Gestione
Forestale Responsabile) e membro fondatore del programma “Trust the

46 QM125
PAPER REVIEW
Stardream
Forest” dell’UNESCO. Tutti i prodotti del Gruppo Cordenons sono riciclabili
e oltre l’80% della cellulosa proviene da aziende certificate ISO 14001 o FSC
per garantire che proviene solo da foreste gestite in modo responsabile.
Per un origamista la Stardream è una carta spessa. Con la sua finitura
metallica e la superficie liscia, è una carta insolita e sofisticata e la nostra
sesta carta da rivedere. A differenza di molte altre carte viste finora, non
è una carta da recensire, ed è lontana dall’essere conosciuta quanto le
altre. È decisamente lontana dall’essere la prima scelta per la maggior
parte degli origamisti. Vale la pena provarla o ha bisogno di un po’ più di
polvere di stelle? Ecco cosa abbiamo scoperto.

Le proprietà
1. Spessore - sono disponibili quattro opzioni: 110, 120, 285 e 340
gsm. Il nostro fornitore locale aveva solo le carte
da 120 e 285 gsm, ma quest’ultimo è troppo spesso
per qualsiasi cosa fatta eccezione per il wet folding.
Ci siamo quindi focalizzati sulla carta da 120 gsm.

2. Dimensioni - esiste solo da 72 × 102cm, che è un po’ più


grande dei normali fogli B1 di 70 × 100cm.

3. Colori - esiste in 33 tonalità di colori, molti con nomi in-


soliti come Opale, Rubino, Rame, Oro antico, Pie-
tra di luna, Ametista e molti altri. La gamma di
colori è più piccola per le carte da 110 e 340 gsm.

La tavolozza dei colori comprende 33 tonalità meravigliose.lettera e carta legale.

QM125 47
PAPER REVIEW
Stardream
4. Colorazione della carta o Colorabilità - L’applicazione degli ac-
querelli (di Ecoline) su una pic-
cola zona della carta ha avuto
poco effetto perché la carta ha
rifiutato il nuovo colore. L’ap-
plicazione di un secondo strato
di colore non ha fatto nessuna
differenza. Ho applicato molto
colore su un foglio 12 × 12cm e
si è subito arricciato paralle-
Colorare la carta è possible, ma difficile. lamente alle fibre della carta.
Lasciare che la carta si asciughi tenendola premu-
ta sotto un pezzo di vetro era sufficiente per correg-
gerlo. Il colore originale della carta era “Citrin”, una
carta bianco perla, e il risultato era un blu pallido.

5. Struttura - La superficie sembra coperta di polvere di perle


metallica. È lucida e brilla in modo diverso se os-
servata da angoli diversi. La direzione della fibra
si individua facilmente sia con gli occhi che pie-
gandola leggermente. La superficie è liscia al tatto.

6. Invecchiamento e usura - Per citare il produttore la carta è “pri-


va di acidi e per archivio, il che la rende la scel-
ta migliore per relazioni annuali, cartelle di pre-
sentazione, brochure, biglietti d’auguri, inviti ...”.
Quindi è certamente destinata a durare. La lace-
razione è un altro discorso. Se inizia a strapparsi,
niente la fermerà. Se provi a tirare fuori un lembo
bloccato con un po’ di forza di troppo, la carta si
strapperà. Nel test di lacerazione in laboratorio il
risultato è stato 770, mentre la carta per stampan-
te ha segnato 540 e la carta Pelle d’Elefante 1120.

7. Memoria - Molto alta. Fai una piega, e rimarrà. La


carta quasi non torna indietro. 9 su 10.

48 QM125
PAPER REVIEW
Stardream
8. Perdono - Ancora un voto alto – non si riscontrano pro-
blemi quando inverti una piega. 9 su 10.

9. Resistenza alla trazione - Questa prova adesso viene eseguita a


macchina per semplificare il confronto con altre
carte. Questa carta può resistere a 10 kg verso la gra-
na e a 5,7kg contro la grana. Una striscia da 150mm
si allunga di 4,2mm quando stirata verso la grana
e di 12mm contro di essa. Ancora una volta questi
valori sono tra quelli ottenuti per la carta Pelle d’E-
lefante e la carta per stampante. Per una carta pe-
sante questi valori sono un po’ troppo bassi. 7 su 10.

10. Resistenza alla piegatura - Questa sezione valuta la quantità di


forza che bisogna applicare per ottenere una piega
forte e quanto è forte la carta mentre viene curva-
ta (come quando si gonfia l’unità PowerPuff). Ov-
viamente, con una carta così pesante, si ottiene un
punteggio elevato. I numeri sono simili alla carta
Pelle d’elefante, anche se sembra che la Stardream
sia più facile da piegare. Il punteggio è tra 9 e 10.

11. Fotogenicità - L’abbaglio dalla superficie aggiunge un


aspetto insolito quando viene fotografa-
ta. È semplicemente una questione di gusti!

12. Dove comprarla - Sebbene molti negozi la vendano, pochi han-


no l’opzione di comprarla a fogli interi e nessuno
di questi negozi è specializzato per gli origami. La
maggior parte dei negozi vende la carta con l’opzio-
ne A4 o di dimensioni inferiori. Ecco un elenco di luo-
ghi che ho trovato che vendono fogli a metà o interi:
• Legion Paper si trova negli Stati Uniti, ma alcune filiali oltreoceano. Visitate
il loro sito per ulteriori dettagli:
http://legionpaper.com/Our-Collection/By-Brand/Stardream.htm

QM125 49
PAPER REVIEW
Stardream
• Paper-papers.com si trova in Indiana, USA, e spediscono in tutto il
mondo: http://www.paper-papers.com/stardream-metallics.html
• L’unica fonte che ho trovato che vende la carta in quadrati (6pollici)
è LCI (USA): https://www.lcipaper.com/

Risultati delle prove


Uso Tradizionale

Gru, 15x15cm
Era più facile del previsto ottenere
un becco e una coda affilati. Avevo
lasciato un po’di spazio quando li
ho ristretti, quindi piegarli all’in-
dietro li ha portati nella posizione
esatta. Un buon risultato. Puoi ottenere dei bordi sorprendente-
mente precisi con una carta così pe-
sante, ed è facile da piegare.

Modello d’azione

Questa carta funziona bene per tutti e tre i modelli d’azione.


Cane che Abbaia, di Gadi Vishne, 15x15cm
Il meccanismo di spinta per il cane ha prodotto dei formidabili abbai.

Uccello Tradizionale che Sbatte le Ali, 15x15cm


Lo spessore della carta ha prodotto un uccello che sbatteva le ali in
modo forte ed equilibrato.

Rana Saltatrice Tradizionale, 15x15cm


La rana era talmente molleggiata che ha fatto molte capriole (ma solo
salti corti).

50 QM125
PAPER REVIEW
Stardream
Tassellazione
Pineapple di Ilan Garibi, 30x30cm
È stato molto semplice piegare la
griglia. Questa carta è morbida e
si piega facilmente. Quasi non era
necessario invertire la griglia sicco-
me le pieghe semplicemente si pie-
gavano nell’altra direzione. Anche
le pre-pieghe erano molto facili da
fare. C’è stato anche pochissimo ef-
fetto sulla superficie che circonda il
bordo di una piega, garantendo una La Stardream è una delle migliori
superficie piatta laddove le pieghe carte per le tassellazioni.
non erano necessarie. È stato anche sorprendentemente facile collassare
il modello. L’effetto “Snap!” è forte e il risultato finale sembra molto pulito
e nitido. Anche il passaggio finale, facendo sei pieghe inverse in ogni pic-
colo ananas, è stato fatto senza sforzo.

Complesso
Pegaso di Satoshi Kamiya, 25x25cm
Usando quasi il doppio delle dimensioni consigliate, pensavo che sarebbe
dovuto andare tutto a meraviglia. Ho rinforzato ciascuna piega con un
“osso” e ho completato tutte le fasi
piuttosto velocemente. Al passaggio
31 si è verificato un disastro. Mentre
tentavo di estrarre un lembo inter-
no, la carta si è bloccata. Con solo
un pochino di forza in più la carta
si è strappata; un lungo strappo nel
foglio che si è fermato in prossimità
della linea di piega più vicina. Il pas- Non è la carta migliore per i modelli
so 37, dove si affonda il ventre, è sta- più complessi, ma è ancora possibile
to indolore, e forse il sink più facile ottenere buoni risultati.

QM125 51
PAPER REVIEW
Stardream
che ho piegato finora in tutte le recensioni.
Ma i passi successivi non sono stati così fa-
cili. Invertire le zampe posteriori è stata una
lotta; i molti strati erano difficili da manipo-
lare. Assottigliare la pancia era ancora più
difficile, e i dettagli fini delle gambe … ter-
ribili! Sorprendentemente, il risultato finale
non è stato così tozzo, ma ben proporzionato.
Sebbene la carta sia piuttosto pesante, è comun-
que possibile creare modelli ben proporzionati.

Origami Modulari
PowerPuff modulare di Ilan Garibi, 30 unità, 9x9cm
Questo modello è riuscito molto
bene. La carta è più pesante della
Pelle d’Elefante, ma più facile da ma-
neggiare: la prima piega si inserisce
facilmente e invertirla quasi non ri-
chiede alcuno sforzo. Nonostante il
suo spessore, si è piegata in modo
preciso. Gonfiarla è stata la par-
te migliore. Si è modellata esatta- Questa carta è sicuramente da pren-
mente come dovrebbe, un beneficio dere in considerazione per i modula-
dell’alta tensione superficiale della ri! Questa foto mostra tre colori di-
carta derivata dal suo spessore. versi e l’elevata tensione superficiale.

Modelli 3D
Ratto di Joisel 25x25cm
La carta è troppo spessa per questo modello.
Le pieghe a più strati sono quasi impossibili.
Ma almeno il foglio non si è strappato.
Sebbene sia stato difficile da piegare, è facile
godersi la bellezza di questo modello!

52 QM125
PAPER REVIEW
Stardream
Rosa di Toshikazu Kawasaki, Fox Terrier
23x23cm di F. J. Caboblanco 20x20cm
Usando la sontuosa carta rossa, ho Questo modello, di otto passaggi in
deciso di piegare questa classica una pagina, è piatto fino all’ultimo
rosa. Questa carta forte mantiene passaggio. Piegare i primi sette pas-
magnificamente la sua posa finale. Le saggi è stato un gioco da ragazzi, sen-
pieghe nitide durano a lungo e le pie- za difetti dovuti allo spessore della
ghe morbide possono essere corrette carta. Andare in 3D all’ultimo passag-
o modellate in modo sorprendente- gio è stato perfetto con e senza wet
mente facile. folding. La testa è stata completata
senza usare wet folding, ma le gambe
e la schiena avevano bisogno di alcu-
ni tocchi d’acqua per farle restare in
posizione. L’asciugatura è stata molto
rapida in quanto è stata necessaria
solo poca acqua. Le gambe tendono a
allargarsi un po’, ma non troppo.

Un modello classico di colore rosso classico.

Wet Folding
Orso Polare di Giang Dinh,
25x25cm La carta è facile da modellare, con e
È un nuovo modello nella nostra re- senza wet folding.
censione e diventerà sicuramente un
classico modello da wet folding. Se fai
attenzione con il livello di umidità e
la carta diventa appena morbida, la
carta può essere modellata facilmen-
te. Applica un po’ troppa umidità (e in-
tendo veramente un po’) e si perde la
superficie liscia. Dopo l’asciugatura, la È necessario inumidire la carta con
forma si mantiene saldamente. cura, ma porta a risultati meravigliosi.

QM125 53
PAPER REVIEW
Stardream

Il verdetto finale

S
Per cosa ono stato piacevolmente sorpreso dalla Stardream.
è buona? È davvero una stella nascosta. È facile da pre-piega-
re e da far scattare in posizione e questo la rende
ideale per le tassellazioni. Gli origami modulari beneficiano dell’alta ten-
sione superficiale, sebbene la superficie liscia possa essere uno svantag-
gio quando le unità si collegano per frizione. I modelli 3D e i tradizionali
modelli piatti hanno entrambi dato risultati finali molto soddisfacenti
ma hanno richiesto l’uso di molta forza. Il wet folding è stato leggermen-
te complicato, ma abbiamo provato una carta leggera, quindi applicate
l’acqua solo se necessario. I modelli complessi sono troppo per questo
articolo, ma si possono ottenere buoni risultati quando si prova a piega-
re modelli di livello intermedio-alto.Questa carta è sempre disponibile e
solitamente economica e questo potrebbe essere la sua proprietà miglio-
re. Non essendo forte come altre carte, né debole come altre, è una carta
nella media.

Cercando su flickr, ho trovato 184 immagini che menzionavano la Star-


dream. Solo 14 origamisti utilizzano (o almeno, dichiarano di usare)
questa carta. Ho contato 27 tassellazioni e circa 20 varianti della Flower
Tower di Chris Palmer.
Le restanti immagini
sono principalmente
scatole, vasi e forme ge-
ometriche. Ci sono solo
5 modelli modulari, un
modello complesso e 12
animali intermedi.

Riteniamo che questa


carta abbia tanto po-
tenziale e meriti di es-
sere provata da più ori-
gamisti.

54 QM125
PAPER REVIEW
Stardream
Per concludere: una carta speciale per progetti speciali.
Spessore Gamma di
Carta Dimensione Struttura
(GSM) Colori
Carta
110 A4; 70X100 7 colori Liscia
Elefante
7.5; 15; 30.5; 35; Leggermente ruvida
Carta Tant 78 100 colori
110X80
Japanese quadrati vari
50 12 colori Liscia e lucente
Foil dai 3 ai 50
A0-A7, B e C
50-120 Principalmen-
Carta da equivalenti,
(80 testa- te bianco, ma Liscia e noiosa
fotocopie ANSI.
to) tanti colori
Tanti altri
110-340 72x102cm
Liscia e
Stardream (120 33 tonalità
scintillante
testato)

Resistenza Resistenza
Voto
Carta Invecchiamento Memoria Perdono alla alla
finale
Trazione Piegatura
Carta
Tanti anni 10 7 10 10 9,5
Elefante

Carta Tant Tanti anni 9 8 6 5 8

Japanese
Tanti anni 10 4 5 6 7
Foil
Carta da
Pochi anni 7 9 4 4 6
fotocopie

Stardream Anni 9 9 7 9,5 9

Per eventuali feedback e commenti contattate direttamente gli autori:


Ilan Garibi - garibiilan@gmail. .com
Gadi Vishne - gadi@vishne .com

QM125 55
ORIGAMISTI IN CONTROLUCE
Le mille facce di STEFANIA SERRE
a cura di Roberto Morassi
AFERESI STRANE Esperta in giochi linguistici
ARNESE FARESTI Fabbricante di ferramenta
FERRIA ASSENTE Maniscalca che non c’è mai
ATESINA FERRES Fabbroferraia di Bolzano
FIERA ENTRASSE Domatrice di tigri
FRESIA ESTERNA Commerciante di piante da giardino
ESTESA REFRAIN Cantante su molte ottave
FRASI ESTRANEE Traduttrice professionista
RESSE FANTERIA Ufficialessa dell’Esercito
FARA INTERESSE Consulente finanziaria
FARETRA SENESI Arciera di Piazza del Campo
TESSERA FARINE Fornaia del dopoguerra
FARSENE RISATE Attrice comica
FERREA SESTINA Poetessa ligia alle regole
SERA FRAINTESE Una che scambia il giorno per la notte
SESTA FRANEREI Tettona debordante
ESTRA FRENESIA Allupata cronica
RANA FISSERETE Osservatrice di anfibi
RASSERENI FATE Scrittrice di fiabe
RISANA SFERETE Riparatrice di cuscinetti
STIRERA SAFENE Specialista in angioplastica
SERENA TRIFASE Elettricista senza problemi
TERESINA FRESA Operaia metalmeccanica
TIRANESE SFERA Cicciona albanese
SFASERA RETINA Strabica dalla nascita
SERE SFARINATE Nottambula indolente
TRAINERA FESSE Imbonitrice paesana
FARNESE RESTÌA Nobildonna che non la dà
SFRENA SERIETÀ Ragazza ridanciana
RENATA FERISSE Pugnalatrice incallita
AERERA FITNESS Istruttrice di ginnastica aerobica
SERSE FARINATE Cuoco della casa di riposo
SEFÀ STRANIERE Celebre latin-lover

56 QM125
BACHECA DEI SOCI
Navigando nel sito del CDO
di Pasquale D’Auria

Rieccoci a navigar per questo sito.


Nell’articolo precedente abbiamo interrotto la presentazione ai menù
a tendina, situati sotto il logo e il nome dell’associazione.

Cliccando sul tasto “Il C.D.O.” si apre una vasta scelta di possibilità:

“Iscrizione”, fornisce informazioni: su come iscriversi, quanto costa la


quota associativa e quali sono i vantaggi per i soci.

QM125 57
BACHECA DEI SOCI
Navigando nel sito
“L’Associazione” dà 4 possibili scelte:
1. “Il consiglio direttivo”, è l’elenco dei soci che compongono il direttivo, i
loro compiti e come contattarli;
2. “Lo statuto del C.D.O.”: un file PDF con lo statuto del C.D.O.;
3. “Gruppi locali”: sono i gruppi origamistici locali del CDO, da chi sono
composti, come contattarli e come crearne uno nuovo;
4. “La commissione copyright”: soci del CDO che discutono o approfon-
discono un determinato argomento che riguarda l’origami, condividendo
attraverso i canali di comunicazione i documenti preparati.
Spero di essere stato chiaro ed esaustivo, continueremo la navigazione
nel prossimo articolo.
Buone pieghe.

APPELLO AGLI ANAGRAMMISTI!


Molti anni fa, quando il CDO era ancora… in fasce, proponemmo ai
nostri soci di mandarci degli anagrammi della frase CENTRO DIFFU-
SIONE ORIGAMI, e venne fuori qualche risultato interessante.
Ora siamo molti di più, e vale la pena di riproporre la sfida! Man-
dateci le frasi che riuscite ad ottenere, possibilmente attinenti al
soggetto (o anche no!).
Le vostre composizio-
ni saranno pubblica-
te su QM, e avrete il
vostro quarto d’ora
di gloria!
Indirizzate le mail
direttamente a me:
rob.morassi@tin.it
Buon lavoro! Roberto

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BACHECA DEI SOCI
I giochi di squadra del XXXVII Convegno CDO

di Paolo Bascetta
Durante l’ultimo Convegno a Tirrenia, Paolo Bascetta ha divertito tutti i
partecipati e non, con dei giochi di squadra. Ricchi premi sono stati elar-
giti; ci si chiede ancora da dove vengano fuori ma a caval donato non si
guarda in bocca e a parte la vestaglia rosa che mi è capitata direi che le
toppe per gomiti mi saranno molto comode!
Le valutazioni sono lunghe ed i risultati li potremo pubblicare solo nel
prossimo numero.
Intanto pubblichiamo le poesie e le caricature che le varie squadre han-
no creato.

Squadra 1 – I SIMPATICI - Capitanata da Pasquale D’Auria


Lettera d’amore a SARA GIARRUSSO.
Caricatura (non pervenuta)

Cara Sara, mia meraviGLIA, anche se nessuni ti piGLIA e mai si quaGLIA, c’è
chi di te ha tanta voGLIA.
Il pensiero mi attanaGLIA e ti spoGLIA. Ti toglie la maGLIA e resti in cal-
zamaGLIA, con la vestaGLIA di ciniGLIA color cocciniGLIA. Vedo la tua ca-
viGLIA e mi sento come una conchiGLIA dentro una bottiGLIA. Oh che pa-
rapiGLIA!
Faccio un sacco di miGLIA per correre dalla mia famiGLIA e prendere una
pastiGLIA. Lì c’è mi fiGLIA che gioca con la biGLIA in mezzo alla paGLIA. In
lontananza un asino raGLIA perché qualcuno lo striGLIA. MI chiede “Che
ti piGLIA?” Rispondo: “penso a Sara e mi germoGLIA una voGLIA! Un nodo
alla gola mi imbavaGLIA”.
Se qualcuno è accanto a te, il mio sguardo si accipiGLIA e con il suo si ac-
capiGLIA. Questo rovina famiGLIA! Quando ti guardo e noto che ti è cadu-
ta una ciGLIA, la visione mi ammaGLIA. Esprimo il desiderio, sulla soGLIA,
di fuggir con te in PuGLIA… a SiviGLIA, o in qualsivoGLIA luogo.
Non sono una canaGLIA, come tutta questa marmaGLIA di gentaGLIA,
uno che imbroGLIA. Niente taGLIA il mio amor per te. Anche se la situa-
zione non si sgarbuGLIA, nulla toglie i miei occhi da triGLIA, mi hai preso
come i francesi la BastiGLIA! Il mio cuore si squaGLIA sulla tovaGLIA, den-

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BACHECA DEI SOCI
I giochi di squadra
tro la stoviGLIA come il gelato alla vaniGLIA. Il mio pensiero per te parte
come una flottiGLIA e a terra si scaGLIA come una foGLIA. Balla con me
una quadriGLIA! Anche se assomiGLIA ad una cianfrusaGLIA, stringimi
come una tenaGLIA! La tua bellezza mi abbaGLIA. VaGLIA questo amor
per me! Apri quella maniGLIA e mandami un vaGLIA. (Tu o la tua amica….
Vanda BattaGLIA!) (N° parole in GLIA 60)

Squadra 2 – I BRILLANTI – Capitanata da Nicoletta Degli Innocenti


Lettera d’amore a Francesco Decio
Caricatura di Antonio Coiana.

Caro Francesco, il mio


cuore tartaGLIA il mio
occhio si abbaGLIA la
mia bocca farfuGLIA ho
lo sguardo di triGLIA e
mi sento una poltiGLIA
tremo come una foGLIA
per quest’ansia che mi
piGLIA di gridare al mon-
do da SiviGLIA a Venti-
miGLIA da Bolzano alla
PuGLIA per miGLIA e mi-
GLIA quanto è immenso
il mio amore per te. Su,
volgi le ciGLIA, non far
la canaGLIA: qui inizia
la battaGLIA che il cuo-
re spariGLIA e vincerò la
mia medaGLIA che non è
paccottiGLIA, non è fatta
di paGLIA e nemmeno è una conchiGLIA, ma è amore che sbaraGLIA,
che sommerge, che deraGLIA ed è tutto un parapiGLIA almeno sfio-
rami la caviGLIA bacia le mie sopracciGLIA attraversa la mia soGLIA

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BACHECA DEI SOCI
I giochi di squadra
sai dov’è la mia maniGLIA sto morendo dalla voGLIA fai vibrare la mia
biGLIA sulla tovaGLIA di ciniGLIA tremo fin nella frattaGLIA e di certo
resto sveGLIA bevo ancora una bottiGLIA poi mi levo la maGLIA e so-
spiro “oh meraviGLIA!” nel guardare la tua guGLIA.
Un’ammiratrice in mantiGLIA amica di famiGLIA che vive in Cornova-
GLIA. (N° parole in GLIA 39)

Squadra 3 – I geniali capitanata da Gianni Medici


Lettera d’amore a Claudia Ghisi.
Caricatura di Franco Pavarin.

Oh, Claudia, ti ho visto con


la vestaGLIA vermiGLIA
di ciniGLIA, Eri una mera-
viGLIA! Anche tua fiGLIA
quando ti vede bisbiGLIA.
Non vola una foGLIA ma
la tua bellezza mi scom-
piGLIA. La tua voce mi sve-
GLIA come il tuo profumo
di vaniGLIA. Tu sei come
una quaGLIA che razzola
nella sterpaGLIA. Poi ti lavi
con sapone di MarsiGLIA e
riaccendi in me la voGLIA…
Un messaggio ti lascio in
questa bottiGLIA: non av-
visare la tua famiGLIA! Pri-
ma di fuggire a SiviGLIA ti
porterò sulla spiaggia della FeniGLIA. Lì mangeremo una triGLIA e
una aguGLIA cucinata nella teGLIA. Ti donerò una giunchiGLIA ma
senza cocciniGLIA dall’emozione la tua calzamaGLIA s’impiGLIA e per
una quisquiGLIA sbatterai le ciGLIA e alzerai le sopracciGLIA.
Scoppierà un parapiGLIA! Non temere, balleremo una quadriGLIA e
se ti slogherai una caviGLIA chiameremo l’uomo che tartaGLIA col

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BACHECA DEI SOCI
I giochi di squadra
suo asino che raGLIA e sulla paGLIA ci toglieremo la maGLIA non mi
scambiare per una canaGLIA! Questa non è una battaGLIA, ora ci s’at-
torciGLIA! Chi si assomiGLIA si piGLIA! (N° parole in GLIA 40)

Squadra 4 – GLI INGEGNOSI – Capitanata da Pietro Colombo


Lettera d’amore ad Antonella Graniero
Caricatura di Vanda Battaglia

O carissima canaGLIA ti ricer-


can dalla PuGLIA e soddisferà
la voGLIA l’incosciente che ti
piGLIA nella stupida marma-
GLIA che cavalca la pariGLIA di
cavalli cotti in teGLIA e barda-
ti di ferraGLIA che si fabbrica
ad OneGLIA soffermati sulla
soGLIA. Però guai per chi ti im-
broGLIA se ti vesti di grisaGLIA
e alla fine lui ti spoGLIA e ti ap-
pende ad una guGLIA col vesti-
to che s’impiGLIA e lo stomaco
che ruGLIA, la paura ti attana-
GLIA la figura tua si staGLIA
sulle mura di TessaGLIA la ma-
tassa che si sbroGLIA del terre-
no sulla faGLIA dove cade quel-
la foGLIA catturata dalla fiGLIA
con lo sguardo che ti abbaGLIA
per chilometri e per miGLIA mentre tutti stanno a veGLIA lavorando
i ferri a maGLIA in un battito di ciGLIA condensato in una biGLIA che
è legata a una tenaGLIA attaccata alla caviGLIA. (e ti mando pure un
vaGLIA!) (N° parole in GLIA 32)

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OH!...RICORDI!
Le Copertine
a cura di Francesco Miglionico

I
n copertina, disegnata da Pao-
la Scaburri, è riprodotto “il Par-
tenone” del Maestro Toshikazu
Kawasaki.
Pietro Macchi inizia il suo arti-
colo a pag. 5 “confessando” che
diventa origamista, ammirando
Raffaele Leonardi mentre piega-
va la mitica Rosa di Kawasaki.
Continua l’articolo parlando
dell’incontro, in Italia, di Kawasa-
ki e consorte con l’allora diretti-
vo CDO. Per l’occasione Kawasaki
“organizza” una piccola mostra
con i suoi origami, tra i tanti an-
che quello della copertina.
Io ho “conosciuto” il Maestro,
ospite speciale al convegno CDO
(Gennaio - Febbraio - Marzo 1994) del ‘91 (il primo convegno a cui
presi parte) ma, giovine ed ingenuo, non partecipai al suo tavolo
dove insegnava la Rosa.
Ora la faccio io una “confessione” ... nei miei quasi 30 anni da origa-
mista non ho mai piegato la Rosa di Kawasaki, pur avendone i dia-
grammi.
... chissa mai perchè ... forse perchè spero in “un ritorno” del Maestro
in Italia per piegarla insieme?

fran(es(o:

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IL DIRETTIVO Incarichi e compiti
Presidenza Diagrammi
Antonio COIANA Francesco DECIO
presidente@origami-cdo.it fradecio3@gmail.com
cel. 333 2231177 cell. 349 2454205

Vicepresidenza Pasquale D’AURIA


dauria.pasquale58@alice.it
Francesco MANCINI
fmancini@ymail.com Mostre
Vanda BATTAGLIA
Segreteria e Convegno vandabattaglia@me.com
Donatella GHISI tel. 035 614949
segreteria@origami-cdo.it
cell. 334 1129796 Biblioteca e magazzino
Gabriella FRANZETTI
Web gabri.franz@email.itc
Antonio COIANA cell. 347 8076821
webmaster@origami-cdo.it
Sonia SPREAFICO
Francesco MANCINI sorigami3@gmail.con
cell. 328 7619679
Quaderni di QM
Quadrato Magico
Oscar ORLANDI
osorland@tin.it Gabi FERRARO (Caporedattore)
ferrarogabi@gmail.com
Atti del Convegno Gemma TURNONE (Impaginazione)
Gemma TURNONE jemturn@gmail.com
Francesco MANCINI Marco TORREDIMARE (Impaginazione)
marco.torredimare@gmail.com
Francesco DECIO
Francesco MANCINI (Varie)
Tesoreria
Yuri CARMINATI (Illustratore Flippì)
Stefania SERRE
tesoriere@origami-cdo.it Roberto MORASSI (Supervisore)

Modalità e quote di iscrizione al CDO, anno 2020:


abbonamento Italia cartaceo + digitale abbonamento digitale solo digitale
annual fee for Italy � 40 printed + digital digital annual fee � 25 only digital
abbonamento Europa cartaceo + digitale abbonamento JUNIOR
annual fee for europe
� 55 printed + digital soci italiani fino ai 18 anni
cartaceo + digitale
� 25 printed + digital
cartaceo + digitale annual fee for Italy
abbonamento Extra Europa � 75 printed + digital up to 18 years
annual fee for Extra Europe

bonifico sul NUOVO c/c bancario n.55000100000123181


presso Banca Intesa Sanpaolo IBAN: IT24U0306909606100000123181 - BIC BCITITMM
Paypal all’indirizzo pagamenti@origami-cdo.it

64 QM125
Casella Postale 28
27011 Belgioioso (Pavia)
email: info@origami-cdo.it
www.origami-cdo.it

Nel prossimo numero:


Elefantino
Modello e fotografia
di Raphael Maillot

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