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L'EMIGRAZIONE E GLI OBIETTIVI

Classe 5I A.S. 2020/2021


Apruzzi, Caldarulo, Carrera, Ciotta, Colucci,
Lucchetti, Maggio, Orlando, Portulano, Semeraro
INDICE

1. La questione meridionale
2. L'emigrazione italiana
3. La nuova emigrazione italiana
4. Le differenze dell'emigrazione tra ieri e oggi
5. L'obiettivo 16
1. LA QUESTIONE MERIDIONALE

Dal 1860 gli storici


studiano la ‘’questione
meridionale’’ situazione
di svantaggio che,
ancora oggi, ha delle
gravi ripercussioni
sull’economia del
Mezzogiorno.
Cause ed effetti
Causa
Sviluppo capitalistico limitato al Quando? Seconda metà dell’800,
Nord Italia dopo l’unificazione della penisola

Effetti nel Settentrione


Innovazioni e lavori di
Settori sviluppati
bonifica
Conseguenze:

brigantaggio
Effetti nel Meridione
Latifondo, sfruttamento estensivo
Arretratezza economica, povertà del terreno, carenza di
Rivolte e scioperi
infrastrutture
contadini
Il brigantaggio

Questo fenomeno di
Dopo l’unificazione, i Per reprimere il La fine del
natura criminale, era L’esercito italiano
problemi di carattere brigantaggio, ormai brigantaggio
compiuto da bande
politico sociale ed rispose con avvenne con
di malfattori, che dilagante, Giuseppe
economico,
infestavano le fermezza alle l'abolizione delle zone
sfociarono nel Pica presentò delle militari nel meridione
campagne continue rivolte
brigantaggio misure straordinarie intorno al 1870
distruggendole

Istituzione dei
tribunali militari
2. L'EMIGRAZIONE ITALIANA
Dal 1901 al 1913 gli Una parte dei
L'Italia era uno tra i paesi emigranti migranti provenivano E si dirigevano in
dall'Italia Francia, Austria,
Europei che contava un alto passarono a essere settentrionale Svizzera e in
numero di emigrati tra la fine da 540000 a [Piemonte- Germania
872000 Lombardia-Veneto]
del 1800 e l'inizio del 1900

Erano impiegati Ogni anno


come manovali in Dopo alcuni anni
inviavano
campo industriale, tornavano nei
edilizio, stradale e discrete somme
loro paesi
Molte volte le ferroviario alle loro famiglie
emigrazioni erano
stagionali

I montanari e Per poi


Emigravano
i contadini tornare a
per trovare
delle zone casa in
lavoro
depresse primavera
Dove si emigra?

Accanto all'emigrazione Europea si


sviluppò l'emigrazione verso l'Africa emigrarono
settentrionale e l'America soprattutto in Algeria e Tunisia

• Nell'America del Nord


gli italiani lavoravano
In America del Nord e nei in campo industriale,
paesi del sud, Argentina e edilizio, stradale e
Brasile ferroviario;
• In Brasile e in
Argentina lavorano in
campo agricolo
Le fasi italiane

La Sicilia
Le aree di partenza
acquisirono
Iniziò, con i primi importanza
anni del 900, una Le regioni
seconda fase meridionali
dell'emigrazione
italiana,
caratterizzata
da due fasi: L'America divenne
Le aree di
l'unica meta degli
destinazione emigrati italiani
La questione meridionale oggi

Il Meridione è esposto alle


ricorrenti crisi economiche

Cause:
1 Struttura economica
molto debole
2 Mancanza di coesione
sociale della penisola

Nonostante le numerose
innovazioni socio-culturali il
Mezzogiorno assiste inerme
all’esodo costante dei più
giovani verso il nord del paese o
verso l’estero
La storia della
famiglia di Violetta
Amore
 Il nonno dell'autrice, Eugenio Mazei,
contadino di Poggio, verso la fine dell'800
e l'inizio del 900, subì la distruzione dei suoi
vigneti, fonte di sostentamento
della famiglia, a causa della filossera, un
parassita.
 Eugenio, poco più che ventenne, si sposò
con la nonna dell'autrice, e decise di
emigrare in America; viaggio che durò
ben venti giorni.
 Arrivati, la nave attraccò a Ellis Island,
dove vi rimasero per affrontare la
quarantena.
 Successivamente, furono condotti a
Manhattan, per poi raggiungere la
California, dove la differenza tra il ricco e
il povero si vedeva anche dal
colore della pelle; il bianco era un colore
privilegiato.
 Superato il Mississipi, passarono prima
dall’Arizona e infine giunsero a San
Francisco: ad attenderli c’era il fratello
del nonno con sua moglie.
 Il nonno prendeva un salario settimanale non altissimo, ma la campagna offriva tutto quello di cui c’era
bisogno.
 Il sogno americano sembrò realizzarsi quando la nonna scoprì di essere incinta, ma il
bambino nacque morto e accadde la stessa cosa altre due volte.
 La nuova terra sembrava proibita: troppe diversità, troppi ostacoli, troppa maledizione.
 Per la nonna era tempo di ritornare a casa, ma il nonno costruì una nuova fattoria di cui divenne il capo,
con molto personale al suo servizio.
 Dopo la perdita del terzo figlio, il medico consigliò il rimpatrio. Tornarono in Italia nel marzo del 1912.
 Giunti in patria, nacque una figlia, la zia dell'autrice, nella casa comprata coi dollari.
 Il sogno dei due si rinnovò in una nuova prospettiva.
3. LA NUOVA
EMIGRAZIONE ITALIANA

L'Italia, dal punto di vista delle migrazioni


internazionali, è sempre stata un crocevia
migratorio. Si registrano migrazioni in
entrata ed in uscita dal Paese, in
aggiunta a quelle già presenti nella
penisola.
Ciò è particolarmente visibile oggi, con
oltre 4 milioni di italiani all'estero ed
altrettanti di stranieri, dati che mostrano
come le migrazioni in entrata ed in uscita
abbiano da sempre caratterizzato la
penisola.
Le migrazioni tra  Il "Treno del sole", era un convoglio che
attraversava l'Italia da Palermo a Torino

Sud e Centro-Nord
ed era destinato agli emigranti
meridionali che si dirigevano al nord
Pane e cioccolata

Nino Garofalo, protagonista del film "Pane


e cioccolata", era uno dei tanti
italiani emigrati in Svizzera negli anni 70.
Nel film racconta una serie di difficoltà che
devono affrontare gli immigrati e i problemi
burocratici con le autorità svizzere che lo
spingono verso la clandestinità. E' possibile
trovare delle somiglianze tra gli emigrati
italiani contemporanei e Nino, in quanto ci
sono diversi elementi di continuità tra le
migrazioni di oggi e quelle del passato.
I due grandi cicli di migrazione italiana:

1870-1920
Conseguenze primo Conseguenze secondo
ciclo: ciclo:
Crisi economica -Crisi del petrolio
iniziata nel 1873 che -Trasformazioni al
portò alla migrazione livello sociale
di masse di braccianti
e operai italiani verso -Crescita del Canada
l'estero e dal sud della e del Giappone

1943-1973
penisola verso il nord. -Affermazione del
potere degli Stati Uniti
4. LE DIFFERENZE DELL'EMIGRAZIONE TRA IERI E OGGI

IERI OGGI
Tra il 1875 e il 1975 e nel 2008 si abbandonava il paese per Durante gli anni del boom economico erano persone di
cercare un lavoro così da poter avere un futuro migliore altri paesi ad emigrare nel nostro (in Italia si emigrava)
(dall’Italia si emigrava)

Coloro che partivano appartenevano alla fascia più Oggi a lasciare il paese sono principalmente i giovani
povera della popolazione laureati

Le condizioni dei paesi dove queste persone migravano Le condizioni degli altri paesi permettono ora di poter
non erano delle migliori e c’erano molti problemi: vivere in condizioni migliori e i problemi che si presentano
sono ben diversi da quelli del passato

• cercare un posto dove vivere • nostalgia di casa


• discriminazioni sociali • non trovare un lavoro adatto alla professione
• non sapere la lingua • adattamento ad una nuova vita
Migrazione ieri e oggi
Si parla spesso di immigrati, o meglio di migranti: singoli, gruppi, intere popolazioni che
si spostano da un luogo all’altro della Terra in fuga dalla fame, dalla guerra,
dalla disoccupazione, in cerca di una vita migliore. Possiamo dunque definire,
ma allo stesso tempo dare una spiegazione alla grande migrazione europea del
XIX secolo:
 E' un trasferimento volontario di masse di popolazione da Paesi sovrappopolati e
con risorse limitate a Paesi di scarsa popolazione e forniti di grandi risorse economich
e da sfruttare.
 Il fenomeno dell'emigrazione avvenne soprattutto nella seconda metà dell'800, dopo
l'industrializzazione di quasi tutta l'Europa. I contadini si spostarono in grandi masse
per poter coltivare campi in Canada, ma anche Brasile e Argentina. Boschi
interi vennero rasi al suolo e al suo posto nacquero villaggi e piantagioni. La
«terra promessa» degli emigranti erano gli Stati Uniti, che verso la metà
dell’Ottocento vivevano un periodo di grande espansione: erano un Paese vastissimo
e quasi spopolato, dove c’era ancora tanto da fare e da costruire, e numerose
possibilità d’impiego.
L’emigrazione italiana cominciò ad essere sensibile verso il 1860: il territorio dell’Italia
appena unificata non aveva sufficienti risorse per poter contenere e sfamare la sua
popolazione, che contava circa 25 milioni di persone; per questo, specialmente dopo il 1880,
una media di 150.000 Italiani cominciò a lasciare la Penisola per trasferirsi in altri Paesi
Europei ed anche oltre Atlantico. Pian piano questi numeri aumentarono gradualmente fino a
contare 16 milioni di emigrati fra Americhe e il resto dell'Europa.

Oggi gli studiosi pensano che l’emigrazione, se effettuata con le dovute garanzie, non sia un
male anzi che possa giovare: sulla Terra vi sono ancora milioni di chilometri
quadrati assolutamente incolti, che potrebbero rendere quantità inimmaginabili di prodotti
agricoli e minerari. L’emigrazione sarebbe uno dei sistemi migliori per rendere produttive
queste terre e, di conseguenza, per elevare il livello di vita di milioni e milioni di uomini.
 L’obiettivo numero 16 degli Obiettivi per lo Sviluppo
Sostenibile è dedicato alla promozione di società

5. L'OBIETTIVO 16
pacifiche ed inclusive ai fini dello sviluppo sostenibile, e si
propone inoltre di fornire l’accesso universale alla giustizia,
e a costruire istituzioni responsabili ed efficaci a tutti i livelli.
I traguardi:
16.1 Ridurre ovunque e in maniera significativa tutte le forme di violenza e il
tasso di mortalità ad esse correlato;
16.2 Porre fine all’abuso, allo sfruttamento, al traffico di bambini e a tutte le
forme di violenza e tortura nei loro confronti;
16.3 Promuovere lo stato di diritto a livello nazionale e internazionale
e garantire un pari accesso alla giustizia per tutti;
16.4 Entro il 2030, ridurre in maniera significativa il finanziamento illecito e
il traffico di armi, potenziare il recupero e la restituzione dei beni rubati
e combattere tutte le forme di crimine organizzato;
16.5 Ridurre sensibilmente la corruzione e gli abusi di potere in tutte le loro
forme;
16.6 Sviluppare a tutti i livelli istituzioni efficaci, responsabili e trasparenti;
16.7 Garantire un processo decisionale responsabile,
aperto a tutti, partecipativo e rappresentativo a tutti i livelli;
16.8 Allargare e rafforzare la partecipazione dei paesi in via
di sviluppo nelle istituzioni di governance globale;
16.9 Entro il 2030, fornire identità giuridica per tutti, inclusa
la registrazione delle nascite;
16.10 Garantire un pubblico accesso all’informazione e
proteggere le libertà fondamentali, in conformità con la
legislazione nazionale e con gli accordi internazionali;
16.a Consolidare le istituzioni nazionali più importanti,
anche attraverso la cooperazione internazionale, per
sviluppare ad ogni livello, in particolare nei paesi in via di
sviluppo, capacità per prevenire la violenza e per
combattere il terrorismo e il crimine
16.b Promuovere e applicare leggi non discriminatorie e
politiche di sviluppo sostenibile
Pace, giustizia e istituzioni forti

I dibattiti sul
quadro post Concordano
2015

La promozione
La riduzione
di uno sviluppo
della povertà
sostenibie

Delle società
Un buon
di pace e di
governo
giustizia
Violenze e insicurezze

In Brasile, nel In sud Africa, gli


omicidi del 2014
Violenze e 2012, sono state
In ogni nazione: sono stati cinque
insicurezze uccise 56.000 volte superiori alla
persone media del 2013

Negli Stati Uniti, il Entro il 2030, il 75% delle Pace, giustizia e buon Tra le prime sei
persone in condizioni di governo vengono
numero di omicidi priorità dello
assoluta povertà, vivrà sempre visti dalle
nel 2013 è stato di in paesi con livelli di persone come i risultati sviluppo c'è proprio
4,9 ogni 100.000 elevata violenza stessi dello sviluppo la sicurezza
L'obiettivo 16 propone...

Libertà e
Raggiungere una Giustizia,
La riduzione della partecipazione al
pace stabile e corruzione,
violenza processo
sostenibile chiarezza
decisionale

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