Sei sulla pagina 1di 12

LE RANE

Βάτραχοι

Aristofane
CONTESTO STORICO DEL 406 a.C:
➢ Morte di Sofocle
➢ Morte di Euripide

CONTESTO STORICO DEL 405 a.C:


● Lenee o piccole Dionisie: feste dedicate al dio Dioniso.
● Battaglia di Egospotami: disastrosa sconfitta della flotta
ateniese contro quella Spartana con conseguente fine
della Guerra del Peloponneso iniziata nel 431a.C.
PERSONAGGI PRINCIPALI XANTIA: Servo del dio Dioniso, che lo
aiuta nel suo viaggio nell’Ade, portando i
DIONISO: bagagli.
Dio del teatro, decide di andare nell’Ade per
cercare il miglior tragediografo e riportarlo EURIPIDE: Famoso tragediografo
in vita per salvare la tragedia dal declino. Ateniese, bersaglio delle critiche di
Aristofane a causa della rivoluzione e
CORO SECONDARIO DELLE RANE innovazione dei valori tradizionali.
(βάτραχοι):
Le rane che cantano durante la traversata ESCHILO: Famoso tragediografo
dell’Acheronte sono devote al dio Dioniso, Ateniese, che Dioniso riporterà in vita
ma, nonostante questo, lo infastidiscono sulla Terra grazie al modello tradizionale
con il loro verso “Brekekex koax koax” fino di virtù guerriera.
a quando il dio le zittisce ripetendo il loro
stesso verso. CORO DEGLI INIZIATI:
Gli iniziati ai culti misterici, che cantano in
onore di Iacco e di Demetra.
PERSONAGGI SECONDARI
ERACLE: eroe greco al quale Dioniso si EACO: Vecchio padrone di Cerbero
rivolge per sapere qual è la via per l’Ade. che tortura Dioniso e Xantia.

MORTO: morto che stanno seppellendo ed al SERVO: la sua disubbidienza è un


quale Dioniso chiede di trasportare i bagagli, Topos.
ma che rifiuta, perché non riceve il denaro
richiesto. PLUTONE: Dio della morte.
Nella sua reggia avviene un violento
CARONTE: traghettatore dell’Ade. scontro verbale tra Euripide ed Eschilo.
Eschilo gli raccomanda di consegnare
OSTESSA I e II: rappresentano per il suo posto a Sofocle.
antonomasia l’aggressività femminile.
TRAMA
Dioniso, in quanto dio del teatro, ha il compito di andare nell’Ade per recuperare un poeta che possa
riportare la tragedia al suo antico splendore.

Con Xantia a fargli da porta bagagli va quindi da Eracle per chiedergli la strada migliore per scendere
nell’Ade.

Viene traghettato da Caronte nell’Ade e durante la traversata sente il verso delle rane, che continuano a
gracidare fastidiosamente, non avendolo riconosciuto come dio del teatro.

Arrivato alla reggia di Plutone, prende parte come giudice all’agone tra Euripide ed Eschilo per decretare
chi sia il tragediografo migliore da riportare in vita sulla Terra, affinché risollevi le sorti della decadenza di
Atene.

Alla fine Dioniso sceglie Eschilo e gli affida il compito di rieducare i cittadini ai valori tradizionali, al senso
civico e all’attività politica.
MESSAGGIO DELLA COMMEDIA
1. Fine della tragedia: genere al quale spettava l’educazione dei giovani
(παιδεία) e dei cittadini nella polis democratica.
2. Fine della polis democratica di Atene: governo dei Trenta Tiranni.
COMPORTAMENTO NOBILE

Teramene era conosciuto per la sua capacità di


CORO: “Così si comporta un uomo saggio, decidere e fare sempre il meglio per lui in ogni
assennato, navigato; si gira verso il meglio e occasione.
non resta immobile come una statua nella Era un discepolo di Euripide “stimato” per il
stessa posizione. Sí, rigirarsi per il meglio é ciò suo opportunismo.
che fa un uomo astuto, un vero Teramene”. Rappresentava lo specchio della decadenza
morale di Atene.

CORO: “Ha fatto accuse terribili ma tu, nobile


come sei, non rispondere con ira: ammaina le
vele e procedi solo coi fiocchi; poi a poco a
poco stringi finché potrai godere di una brezza
dolce e robusta”.
UGUAGLIANZA TRA COLORO CHE HANNO COMBATTUTO A FAVORE DI ATENE
CORO: “È giusto che il coro sacro dia alla città ammonimenti CONCETTI:
e consigli utili. Prima di tutto, dunque, bisogna rendere uguali 1. Uguaglianza (pari diritti) di tutti
coloro che hanno combattuto per
tra di loro i cittadini ed eliminare i motivi di paura. Se
Atene.
qualcuno ha sbagliato perché traviato dagli intrighi di Frinico,
2. Tolleranza e perdono per chi ha
a questi deve essere concesso di esporre le proprie ragioni e
sbagliato.
di riparare agli errori di un tempo. Inoltre, nessuno in città 3. Abbandono della collera
deve essere privato dei diritti civili. È vergognoso che alcuni dell’orgoglio e dell’altezzosità a
per avere combattuto una sola battaglia navale acquistino gli favore della saggezza.
stessi diritti dei Platesi, e da servi si ritrovino padroni: io non
PERSONAGGI
dico che non sia giusto, approvo anzi, è la sola cosa
Frinico: inizialmente poeta tragico
ragionevole che abbiate fatto. Ma anche quelli che hanno
ateniese più grande di Eschilo, poi
combattuto con voi tante volte, loro e i loro padri, e sono commediografo rivale di Aristofane.
vostri congiunti, non sarà giusto che accettiate di condonare Pare che abbia introdotto per primo i
la loro unica colpa? Voi che siete saggi per natura, allentate personaggi femminili nella tragedia.
la vostra collera, e di buon grado accogliamo come cittadini di
pari diritti i nostri fratelli, che hanno combattuto con noi. Se Platesi: abitanti di Platea alleati agli
invece saremo orgogliosi ed altezzosi proprio adesso che la Ateniesi che si sacrificarono nella
nostra città è in preda alle tempeste, in avvenire saremo battaglia di Maratona contro i Persiani
accusati di essere pazzi”. del 490a.C senza fuggire.
DECADENZA DEI VALORI MORALI DI ATENE
CORO: ”Così anche tra i cittadini, quelli
che conosciamo per nobili, saggi, giusti, Questo passo evidenzia la decadenza
educati nelle palestre, alla danza, alla morale di Atene; di modo che ci si avvale
musica, questi li scartiamo, e ci di furfanti e farabutti invece che di
avvaliamo invece delle facce di bronzo, cittadini saggi, giusti, onesti ed educati.
forestieri, furfanti e figli di furfanti, gli Pertanto si incita a tornare ad avvalersi
delle persone giuste e qualificate.
ultimi venuti, che un tempo la città non
avrebbe usato nemmeno come capri
espiatori. Ma almeno adesso, sciocchi,
cambiate sistema, tornate a usare le
persone utili: se avrete successo, bene;
se fallite, almeno diranno i saggi che
qualunque cosa vi succeda vi sarete
impiccati a un buon albero”.
ESCHILO: EURIPIDE: viene associato al sofismo
Patriottismo tradizionale Rivoluzione antisociale
★ Uso della parola come arma per ● Manipola la parola per conseguire il
rappresentare la realtà con immagini successo o la sicurezza personale e la
★ Realtà parallela, paradigmatica e auto persuasione degli ascoltatori
fondante della parola ● Chiarezza analitica della
★ Mancanza di chiarezza nell’esposizione rappresentazione della realtà
narrativa ● Verità del realismo sterile a causa dei
★ Modello tradizionale di virtù guerriera risultati irrilevanti
moderata dal senso civico ● Eroe degradato rispetto alla sua vera
★ È sapiente natura
● È dilettevole
RUOLO DEL POETA
ESCHILO: “Perché ammiriamo un poeta?”

EURIPIDE: “Per la sua capacità e i suoi


ammonimenti, e perché rendiamo migliori i
cittadini nelle loro comunità”

ESCHILO: Il poeta deve nascondere il male,


non rappresentarlo e insegnarlo. Come c’è il
maestro per i ragazzi, così c’è il poeta per gli
adulti. È del bene che bisogna parlare”

ESCHILO: Per i grandi pensieri occorre


creare parole adeguate.
AGONE TRA I TRAGEDIOGRAFI AI FINI DELLA SCELTA DI DIONISO
DIONISO: “Mi sono cari entrambi, e io non riesco a scegliere,
non voglio inimicarmi né l’uno né l’altro. L’uno mi sembra
sapiente, l’altro mi dá piacere”

DIONISO: “Statemi dunque a sentire: io sono sceso quaggiù a


cercare un poeta. Per farne che, direte voi? Perché la nostra città
possa salvarsi e mantenere il suo teatro”

EURIPIDE: “Odio il cittadino che è lento nel giovare alla patria e


veloce nel danneggiarla, abile per sè, sprovveduto per la città”

ESCHILO: “Non si deve allevare in città un cucciolo di leone,


perché una volta allevato bisogna adattarsi ai suoi modi”

EURIPIDE: “Se cominciassimo a diffidare dei cittadini di cui


adesso ci fidiamo, e ci mettessimo a utilizzare quelli che adesso
non utilizziamo? Insomma, se adesso va tutto male, forse
facendo tutto il contrario ce la caveremo”

Potrebbero piacerti anche