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aa2017-2018
Tel: 06/72596027
Email: michela.biancolella@uniroma2.it
TESTO CONSIGLIATO:
• Nucleo cellulare
• Struttura DNA
• Trascrizione
• Traduzione
• Mutazioni (delezioni, duplicazioni, inserzioni,
sostituzioni)
• Mutazione somatiche e mutazioni germinali
• Mitosi
• Meiosi
• Differenze tra Mitosi e Meiosi
• Gametogenesi
Mutazioni
• MUTAZIONE CROMOSOMICA: mutazione che altera la struttura o
il numero dei cromosomi
SOSTITUZIONE SILENTE:
se la mutazione avviene
all’interno di un introne o nel
terzo nucleotide della
tripletta codificante
l’aminoacido→ non c’è
cambio di aminoacido
all’interno della proteina
Classificazione delle sostituzioni
puntiformi
• Sostituzione missenso: cambio dell’aminoacido. Generalmente
colpisce il primo o secondo nucleotide della tripletta.
Si verifica almeno un
Il crossing over e’ raro crossing over per coppia
di omologhi
I centromeri si
I centromeri si dividono in anafase dividono solo
in anafase II
Processo conservativo: le cellule figlie sono Il processo promuove la variabilita’ tra i prodotti
identiche alle parentali della divisione cellulare
GAMETOGENESI
A A A a
EREDITÀ MENDELIANA
Molti caratteri e molte malattie umane
sono ereditate come caratteri semplici
e seguono le leggi di Mendel (dei
caratteri monogenici o mendeliani).
I caratteri semplici sono trasmessi dai
geni, che si comportano come unità
segreganti
Gli alleli si separano durante la
formazione dei gameti (meiosi) e si
distribuiscono in maniera
indipendente nelle cellule figlie
Gregor Mendel
Albero genealogico
Eredità autosomica dominante
Caratteristiche di trasmissione
Irregolarità della
trasmissione
autosomica dominante
probabilità
incontrollati degli arti.
Esordio solitamente tra i 30 3 i 50 0,4
Penetranza variabile
Espressività variabile
Penetranza incompleta ed
espressività variabile
spiegano “apparenti” salti di generazione.
MALATTIE MONOGENICHE
EREDITA’ AUTOSOMICA RECESSIVA
• Si manifestano in omozigosi
• Trasmessi da genitori
eterozigoti non affetti A a a A
• Rischio di ricorrenza 25% dei
figli indipendentemente dal
loro sesso
• Trasmissione orizzontale A Aa a A aa
• Rischio di specie : 3% A
• Il rischio aumenta in caso di
consanguineità (per
condivisione stessa mutazione
ereditata da un antenato
comune)
La consanguineità è un fattore di
rischio per le malattie AR
• Si calcola che ciascuno di noi sia eterozigote
per almeno 6-8 geni malattia correlati a
patologie autosomiche recessive
• La probabilità che due alleli mutanti dello
stesso gene si incrocino dipende dalla
FREQUENZA dell’allele nella popolazione
(freq degli eterozigoti)
• Il matrimonio tra consanguinei aumenta la
probabilità di omozigosi per un gene-malattia
tra i figli dei genitori consanguinei
proporzionalmente al grado di parentela
ESEMPI DI MALATTIE AUTOSOMICHE RECESSIVE
Esempi di malattie autosomiche recessive: FIBROSI CISTICA
➢ Cromosoma 7q31
➢ Gene 250.000 bp
➢ mRNA 6.129 bp
27 esoni
➢ Proteina 1480 aa
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Il canale del cloro
in
Regione R
N ATP ATP
NBF-1 NBF-2
Protein chinasi C
Attivate dall’ cAMP
Mutazioni del gene CFTR
Si presentano in modalità diversa nelle varie popolazioni, sia per tipologia che per
frequenza. Tutti i tipi di mutazioni sono state descritte all’interno del gene CFTR
Queste mutazioni determinano una disfunzione della proteina CFTR attraverso
numerosi meccanismi molecolari, in base ai quali è possibile raggrupparle in 5
differenti classi
➢Polmone
➢Pancreas
➢Fegato
➢Intestino
➢Apparato genitale
➢Ghiandole sudoripare
Esempi di malattie autosomiche recessive: l’albinismo oculocutaneo
Assenza di melanina
No pigmentazione No pigmentazione
della pelle dell’occhio
• La sordità nell’uomo è
causata da mutazioni in
numerosi geni localizzati
su cromosomi differenti
• Quindi due soggetti
AFFETTI possono avere
figli sani se i geni che
causano al malattia sono
diversi
ETEROGENEITA’ ALLELICA
Alleli diversi allo stesso locus producono espressioni variabili di una malattia. Molto
frequente nelle malattie recessive dove esistono mutazioni diverse nello stesso
gene malattia. E’ quindi frequente la condizioni di eterozigosi composta (ad
esempio: Fibrosi cistica, )
b) Mutazione a
Mutazione c
Eredità X-linked
Femmine: XX Maschi: XY
QUINDI:
L’organismo femminile adulto è un MOSAICO di
cellule con due genotipi corrispondenti ad
inattivazione differenziale del cromosoma X.
Gatto Calico, fenomeno di Lyonizzazione per i colori nero e fulvo della
pelliccia
Inattivazione dovuta al gene Xist (Xq1.1) (trascritto
solo sull’X inattivo)
Il gene trascritto non viene tradotto in proteina ma
rimane nel nucleo e si lega all’x inattivo.
Il fenomeno della Lyonizzazione (inattivazione quasi totale di uno
dei due cromosomi X nella femmina)= FENOMENO INCOMPLETO
L’esistenza di geni che non sono silenziati spiega il difetto negli individui con un numero
anomalo di cromosomi X, come nella Sindrome di Turner (X0) o quella di Klinefelter (XXY).
EREDITA’ X-LINKED RECESSIVA
• Carattesristiche peculiari
Daltonismo 800
Ritardo mentale X fragile 5
Distrofia muscolare di Duchenne 3
Emofilia A (difetto di coagulazione da deficit di fattore VIII) 2
Emofilia B (difetto di coagulazione da deficit di fattore IX) 0.3
Eccezioni ai rapporti attesi per eredità X-linked:
Es:
• Segregazione verticale
• Maschi affetti non hanno figli maschi affetti
• Maschi affetti hanno tutte figlie femmine affette
• Il carattere segrega in media nel 50% dei dei figli e delle figlie
concepiti da una madre eterozigote
• Le femmine avranno una condizione patologica più lieve rispetto ai
maschi in quanto hanno un cromosoma X sano.
Esempio di malattia : Rachitismo resistente alla vitamina D (malattia nella quale i reni sono incapaci di riassorbire i
folati)
Principali malattie dominanti Legata all’X
CROMOSOMA Y
• ETROPLASMIA
• SEGREGAZIONE CASUALE
• EFFETTO SOGLIA
• EREDITA’ MATERNA
MUTAZIONI MITOCONDRIALI
• DELEZIONE
I cluster di geni imprinted sono regolati da una o piu’ regioni specifiche localizzate a breve
distanza che prendono il nome di centri dell’imprinting solitamente rappresentati da esoni
trascritti ma non tradotti appartenenti agli stessi geni imprinted
50 anni
30 anni
10 anni
ESPANSIONE
• Ampie espansioni (da alcune centinaia a migliaia di ripetizioni) di triplette in regioni non
codificanti del gene (promotore, introni, 5’ o 3’-UTR). Patologie con diversi modelli di
ereditarieta’ (AD,AR,XL)
DISTROFIA MIOTONICA DI STEINERT
45
18
4
I CROMOSOMI
LO STUDIO DEI CROMOSOMI: CITOGENETICA
I CROMOSOMI
Chromos: colore
Soma: corpo
I CROMOSOMI sono presenti in tutte le cellule nucleate e contengono DNA associato a proteine
.La struttura elementare del cromosoma è formata da unità definite NUCLEOSOMI
L'esempio del cromosoma X inattivo nelle femmine di mammifero e' il piu' conosciuto
CENTROMERO: COSTRIZIONE
SECONDARIA A LIVELLO DELLA
QUALE I DUE CROMATIDI
FRATELLIU RESTANO UNITI
FUNZIONE DEI CENTROMERI
Sito di formazione del cinetocoro (struttura che lega
i microtubuli del fuso), regola i movimenti dei
cromosomi durante la divisione cellulare (mitosi e
meiosi)
cariotipo
Analisi del Cariotipo
Quando i cromosomi diventano visibili al microscopio si
possono riconoscere:
Cromosomi sessuali
Braccio corto = p
Braccio lungo = q
Banda 2
Sottobanda 2
• Permette di
identificare
riarrangiamenti
cromosomici
coinvolgenti non
meno di 5 Mb.
Dalla citogenetica tradizionale
alla CGH-Array
• Permette un’analisi
mirata di una
regione
cromosomica
consentendo di
mettere in evidenza
riarrangiamenti di
alcune centinaia di
chilobasi.
FISH
(Fluorescence in situ hybridization)
• FISH è una tecnica di ibridazione che permette, dopo
fissazione di metafasi su vetrino, di identificare
sequenze specifiche negli acidi nucleici. Tale
identificazione avviene mediante sonde marcate ,
impiegando fluorocromi che emettono a diverse
lunghezze d’onda.
marcatura denaturazione
della sonda della sonda
nucleotidi
biotinilati sonda
biotinilata
ibridazione
visualizzazione
al microscopio
avidina cromosomi con sonda cromosomi con segnali fluorescenti
fluorescinata fluorescinata in corrispondenza del segmento di
DNA riconosciuto dalla sonda
Rappresentazione schematica dell’ibridazione in situ fluorescente (FISH).
FISH
(Fluorescence in situ Hybridization)
• Conferma diagnosi cliniche
(identificazione di delezioni causa di sindromi da geni contigui)
•Studio delle traslocazioni cromosoma specifiche(painting).
• Definizione più precisa dei punti di rottura
• Identificazione di riarrangiamenti criptici
(microdelezioni e/o microduplicazioni, riarrangiamenti subtelomerici).
•Analisi dell’assetto cromosomico sui nuclei in interfase
DALLA CITOGENETICA CLASSICA ALLA CITOGENETICA MOLECOLARE
Risoluzione FISH
mediante ?
bandeggio
~3-10Mb ~40-100kb
Red
Green
Amp
Del
Exp
Ref
• Quali e
cosa sono
• la loro
frequenza
Anomalie cromosomiche
• Bilanciate:
• nella maggioranza dei casi
non sono correlate ad un
fenotipo anomalo
• Sbilanciate:
• sono correlate ad un
fenotipo anomalo (
malformazioni e/o ritardo
mentale)
Quali sono le anomalie cromosomiche
Di numero
• trisomie
• monosomie
• triploidie
• tetraploidie
Di struttura
• traslocazioni
• inversioni
• delezioni
• duplicazioni
Frequenza delle anomalie cromosomiche
nelle cellule germinali
Circa il 25 % degli
ovociti presenta
anomalie
cromosomiche
(prevalentemente
aneuploidie)
Gravità delle anomalie
cromosomiche
• La gravità è correlata
al tipo di cromosoma e
alla quantità di geni
interessati
• Tanto più grave è lo
sbilanciamento
cromosomico tanto più
precoce sarà
l’interruzione di
gravidanza
FREQUENZA DELLE ANOMALIE
CROMOSOMICHE NEGLI ABORTI
SPONTANEI
su 8841 aborti spontanei del primo trimestre 3613
(40.87%) presentano anomalie cromosomiche
• MONOMIE e TRISOMIE
CAUSE DI ANEUPLOIDIA:
• NON-DISGIUNZIONE: mancata saperazione
all’anafase dei cromosomi appaiati o dei cromatidi
fratelli
• Sindrome di Down
• Sindrome di Edwards
• Sindrome di Patau
• Sindrome di Turner
• Sindrome di Klinefelter
Trisomia 21, S. di Down
Frequenza 1:1400 nati vivi
Segni Caratteristici:
• Microcefalia
• Parte posteriore del
cranio prominente
• Orecchie piccole e
deformi
• Ciclopia
• Palato e labbra piccole
sovente
labiopalatoschisi
• Dita di mani e piedi
sovranumerarie o fuse
TRISOMIA 13( Sindrome di Patau)
Frequenza1/10.000
• Fenotipo maschile
• Caratteristiche principali:
– Statura alta
– Ipogonadismo, bassi livelli di testosterone, mancata
produzione di spermatozoi (azoospermia) e quindi
sterilità
– Sia l’intelligenza sia l’attesa di vita sono quasi normali
Sindrome di Klinefelter.
• ginecomastia
• sproporzione degli
arti
• ipogonadismo
• problemi di
comportamento
Sindrome XYY
• Frequenza: 1/1000 nati
• Clinica
–Altezza superiore alla media
–Solo raramente infertilità
–Sviluppo psichico normale
• In genere riscontro casuale
Sindrome XXX
• Frequenza: 1/1000 neonate
• Clinica
–A volte alterazioni del ciclo mestruale
–Menopausa precoce
–In genere riscontro casuale
Quali sono le anomalie cromosomiche
Di numero
• trisomie
• monosomie
• triploidie
• tetraploidie
Di struttura
• traslocazioni
• inversioni
• delezioni
• duplicazioni
ANOMALIE CROMOSOMICHE
STRUTTURALI: RISULTATO DI ROTTURE
CROMOSOMICHE
Conseguenze fenotipiche:
per le delezioni e le duplicazioni dipendono
dalla quantità di geni coinvolti, per le
inversioni e traslocazioni dipendono dalla
integrità o meno di geni importanti
R.Lewis, ‘Genetica umana’, editore Piccin
DELEZIONI TERMINALI E
INTERSTIZIALI
Delezione
terminale
Delezione
Interstiziale
• Origina da crossing-over
ineguale che coinvolge
sequenze di dna appaiate
in maniera non corretta
SINDROMI DA MICRODELEZIONI
“SINDROMI DA GENI CONTIGUI”
• SINDROME DIGEORGE/VELO-CARDIO-FACCIALE(22Q11.2)
SINDROME DI WILLIAMS (7Q11.23)
1:10000 nati vivi
▪ faccia
caratteristica
▪ ritardo di crescita
▪ problemi cardiaci
▪ problemi
psicologici
SINDROME DI WILLIAMS (7Q11.23)
Ewart et al. (1996): microdelezione 7q11.23 Williams JC, et al. Circulation 1961; 24: 1311-1318
Beuren AJ, et al. Circulation 1962; 26: 1235-1240
Ewart AK, et al. Nat Genet.1993; 5: 11-16
SINDROME DIGEORGE/VELO-CARDIO-FACCIALE(22Q11.2)
i portatori di
INVERSIONI
PERICENTRICHE
producono 3 tipi di
gameti:
✓ sbilanciati
✓ normali
✓ portatori
dell’inversione
i portatori di
INVERSIONI
PARACENTRICHE
producono 3 tipi di gameti:
✓ sbilanciati e instabili
✓ normali
✓ portatori dell’inversione
✓ Delezione
interstiziale
✓ Inversione
(paracentrica o
pericentrica)
✓Ad anello
1 1 2 2 1 2 2
1 Portatore di traslocazione
robertsoniana bilanciata –
Produce 6 tipi di gameti:
2 bilanciati e 4 sbilanciati
1 2 2
Cromosoma 1
+
A B C
A A A B C
Dalle Mendeliane alle complesse
Mendeliane Complesse
Il modello a soglia
Studi epidemiologici sulla familiarità
Studi sui gemelli
Localizzazione e identificazione dei geni di suscettibilita’.
IDENTIFICAZIONE DEI GENI DI SUSCETTIBILITA’ ALLE MALATTIE
COMPLESSE
• NON PARAMETRICO: quando il metodo valuta solo gli affetti all’interno di una
famiglia,senza considerare la modalita’ di trasmissione e le frequenze
geniche.
• Epigenetica
• Oncogeni
– Geni che promuovono la crescita cellulare
– Mutazioni possono conferire un guadagno di funzione che li rende
eccessivamente attivi
– Il gene wild type è chiamato proto-oncogene
• Oncosoppressori
– Inibiscono gli eventi cellulari che portano alla tumorigenesi
(progressione del ciclo cellulare, blocco apoptotico, instabilità
cromosomica, velocità di replicazione)
– Tutti e due gli alleli devono essere inattivati
EFFETTO DOMINANTE
(a livello cellulare)
FUNZIONE DEGLI ONCOGENI
➢Fattori di crescita
➢Recettori di fattori di
crescita
Il cromosoma Philadelphia
è il risultato di una
traslocazione reciproca:
si ha la formazione di un
gene ibrido BCR/ ABL
Red circles denote women diagnosed with breast cancer, blue is liver cancer, orange gastric cancer, and
green endometrial cancer. Pedigree drawn with CaGene6
90-95%
77%
Clinical YES
relevance
Breast Cancer Genes
1990
Breast Cancer Genes
• BRCA1 cromosoma 17
• Descritto nel 1990 e clonato nel
1994
• BRCA2 cromosoma 13
• Clonato nel 1994
✓Il 15-20% dei casi familiari hanno mutazioni nei geni BRCA1 (17q21) e
BRCA2 (13q12):
• i loro prodotti sono coinvolti in processi di DNA repair, ricombinazione,
controllo del ciclo cellulare e trascrizione
• sono geni oncosoppressori
• hanno modalità di trasmissione autosomica-dominante, con
penetranza del 70-80%
BRCA1 - BRCA2
COME RICONOSCERE UNA FORMA
EREDITARIA DI TUMORE ALLA
MAMMELLA????
• Test Negativo
Cumulative risks of breast ( ) and ovarian cancer ( )
in BRCA1 and BRCA2 mutation carriers*
• Test Negativo
PUNTI CRITICI TEST (BRCA1- BRCA2)
• Test Negativo
ALLELI A MODERATA PENETRANZA
Critical issues
• Risk estimates uncertain
• Mutations in a single gene account for
a very small proportion of at-risk
families
ALLELI A BASSA PENETRANZA
Ambientale Predisponente
-Età > a 50 anni,
-Colite ulcerosa
- Dieta ricca di grassi e
- Morbo di Crohn
proteine, povera di fibre e
- Precedente patologia
micronutrienti,
neoplastica maligna
- Obesità- Fumo/alcool
- Polipi adenomatosi
FATTORI EREDITARI E SINDROMI
Due Forme principali di FAP(<0.1-1.0%)
tumore al colonretto
ereditario:
1. Poliposi Adenomatosa
Familiare (FAP) HNPCC (2-10%)
2. Cancro Colorettale
Non Poliposico
Ereditario (HNPCC-
Sindrome di Lynch)
MSH2 (2p21)
MLH1 (3p22.3)
MSH6 (2p16.3)
FUNZIONE DEI GENI MMR
E’ un processo
che ha l’obiettivo
di aiutare le persone
a comprendere meglio
le cause delle malattie
genetiche e come queste
possono manifestarsi.
Gestione dei Tumori Eredo-Familiari (counseling oncogenetico)
Oncologo preventivo
Genetista
Genetic counselor
Ginecologo Patologo
Oncologo medico Radiologo
Multi Psicologo
Oncologo molecolare
disciplinary Counselor
panel
Senologo Endoscopista
Chirurgo Generale Specialista fertilità e
procreazione in oncologia
Chirurgo plastico
Couns./Psic.
counseling post-test
pianificazione
familiare offerta di counseling
e test ai parenti
opzioni per la riduzione del rischio se indicato
SORVEGLIANZA
CLINICO-STRUMENTALE
La diagnosi prenatale
comprende una serie
di tecniche strumentali
e di laboratorio
finalizzate al
monitoraggio della
gravidanza, dal
concepimento al
momento
immediatamente
precedente il parto.
LA DIAGNOSI PRENATALE
• La principale indicazione
alla diagnosi prenatale è il
monitoraggio del
cariotipo fetale. In Italia
questa analisi riguarda
oltre il 98% delle diagnosi
prenatali che utilizzano
tecniche di laboratorio. Lo
studio del cariotipo ha
alcune precise indicazioni
e ha negli amniociti il
tessuto di elezione .
Ogni specie ha un determinato numero di cromosomi e
caratteristiche morfologiche peculiari
cariotipo
Anomalie cromosomiche
• Bilanciate:
• nella maggioranza dei
casi non sono
correlate ad un
fenotipo anomalo
• Sbilanciate:
• sono correlate ad un
fenotipo anomalo
(malformazioni e/o
ritardo mentale)
Frequenza delle anomalie
cromosomiche in diagnosi prenatale
Età
materna L. A. CVS
• La gravità è correlata al
tipo di cromosoma e alla
quantità di geni
interessati
• Tanto più grave è lo
sbilanciamento
cromosomico tanto più
precoce sarà
l’interruzione di
gravidanza
Indicazioni sulla diagnosi prenatale
1. Invasive
2. Non invasive
1.Tecniche di diagnosi prenatale NON INVASIVE
ECOGRAFIA
TEST BIOCHIMICI
Sebbene i test di screening biochimici eseguiti sul
sangue materno (ad es. triplo-test, duo-test) non
abbiano rischi per la madre, un risultato che evidenzi un
aumento del rischio di patologia fetale comporterebbe la
decisione di eseguire la diagnosi prenatale mediante
tecniche invasive, con le problematiche connesse.
La donna che prende in considerazione questo tipo di
test deve ricevere preliminarmente una completa
informazione e deve conoscere le implicazioni dei
possibili risultati e della loro affidabilità, compreso il
rischio di risultati falsi-positivi e falsi-negativi Questo tipo
di test fornisce risultati PROBABILISTICI non forniscono
cioe’la certezza di asenza o presenza di patologia.
2.Tecniche di diagnosi prenatale INVASIVE
Amniocentesi
Prelievo di una piccola quantità (di solito 20ml) di liquido amniotico in cui sono
presenti cellule desquamate della cute e degli epiteli dell’apparato
gastrointestinale e renale.
I villi del corion fetale vengono poi separati dalle cellule materne ed
esaminate con le tecniche sopracitate.
Proteine Proteomica
(Spettrometria di massa)
Metaboliti,
Processi funzionali
interazioni funzionali
Applicazione
dell’NGS in
campo
prenatale