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Andrea Sperelli
Sperelli è un personaggio a cui lo scrittore dedica molta attenzione,
illustrando in modo preciso e minuzioso i pensieri del protagonista. Forse è
il più famoso dei personaggi dannunziani. Andrea rappresenta la
personificazione dell’autore.
Le debolezze di Sperelli
Andrea è un uomo privo di genuinità e di spontaneità, è incoerente e si
arrende agli istinti. Andrea incentra la sua vita sull’artificio e la finzione, di
conseguenza questo lo porta a costruire un rapporto ambiguo e distaccato
da tutto ciò che lo circonda.
E’ un uomo dalla volontà molto debole, che non ha uno slancio morale, il
suo agire è puramente cerebrale. È incapace di provare dei veri sentimenti.
Ciò lo conduce alla solitudine e all’isolamento e ne esce anche sconfitto nel
rapporto con le donne. Questo aspetto è ben delineato alla fine del
romanzo.
Poi c’è la donna pura, dolce, piena di curiosità intellettuali: Maria Ferres.
Ella rappresenta una femminilità opposta a quella di Elena. Maria è per
Sperelli un’alternativa, un’opportunità di riabilitazione. Ella però – in seguito
– diventa solo una parte di un gioco erotico in sostituzione di Elena, che
Andrea desidera ancora ma che lo respinge.
La scelta dei nomi femminili è simbolica: Elena evoca infatti Elena di Troia,
che portò a causa della sua bellezza a sciagure terribili. Mentre Maria
(donna angelo) evoca la madre di Gesù e la purezza della Vergine.