SPECIFICAZIONE: l’art.940 cc stabilisce che una persona che costruisce una nuova cosa
utilizzando materiale altrui ne acquista la proprietà pagando al proprietario del materiale il
suo prezzo.
I concetti di “bene” e di “cosa” sono spesso confusi o utilizzati come sinonimi.In realtà COSA
è una parte di materia (come il sole,l’aria o l’acqua);peraltro non ogni cosa è un bene.BENE
è solo una cosa che possa essere fonte di utilità e oggetto di appropriazione.
Per cui BENI sono le cose che possono formare oggetto di diritti,cioè le cose che l'uomo
desidera far proprie.
Caratteristiche essenziali dei beni sono:
-L'UTILITÀ’,LA LIMITATEZZA E L'ACCESSIBILITÀ’
I beni si dicono utili perché hanno un determinato valore.
Sono limitati perché sono presenti in natura in quantità scarsa.
Inoltre sono accessibili perchè l’uomo può esercitare su di essi il proprio potere.
I BENI si dividono in MATERIALI e IMMATERIALI
I beni materiali sono quelli che hanno una consistenza corporea.I beni immateriali
invece,non hanno consistenza corporea.Un esempio sono tutte le creazioni intellettuali.
UNIVERSALITÀ’ DI BENI.E’ un insieme di beni che hanno la stessa finalità e che vengono
considerati un’unica entità (ad es.una biblioteca,una enoteca,ecc.)
BENI FUNGIBILI O INFUNGIBILI.I beni fungibili sono quelli che possono essere sostituiti
con altri beni identici,ad esempio i soldi,un quaderno,una matita.Sono infungibili invece quelli
che esistono in un unico esemplare o che hanno delle caratteristiche distintive tali che non
possono essere sostituite con altre,ad esempio un quadro d’autore,un gioiello di un
artista,una stampa antica ecc.
La COMUNIONE è il regime giuridico che si realizza quando più persone sono contitolari del
medesimo diritto reale (cd.pro indiviso).Se si fa luogo alla divisione dell’immobile e se ne
assegna a ciascuno una parte fisica individuata si parla di “comunione pro diviso”.
La quota rappresenta la misura del diritto sulla cosa.
Tuttavia l’ordinamento italiano conosce altresì taluni istituti che si avvicinano alla figura della
“comunione senza quote” di origine germanica,in cui il bene appartiene unitariamente al
gruppo.
La comunione può essere:
*VOLONTARIA,se scaturisce dall’accordo delle parti
*INCIDENTALE,se scaturisce dalla volontà della legge senza un atto diretto alla costituzione
*FORZOSA,se scaturisce dall’esercizio del diritto potestativo da parte di uno dei suoi
contitolari (comunione forzosa del muro artt.874-875).
La comunione è regolata dall’art.1100,se il titolo o la legge non dispone diversamente si
applicano i seguenti principi generali:
*ogni contitolare può godere della cosa comune senza alterarne la destinazione e senza
impedire agli altri di servirsene (cd.uso promiscuo della cosa comune)
*ogni contitolare può disporre della sua quota
*ogni contitolare deve contribuire alle spese necessarie in proporzione alla sua quota;le
scelte sull’amministrazione sono prese a maggioranza (principio maggioritario).
*Gli atti di ordinaria amministrazione sono approvati a maggioranza semplice (metà più uno
degli aventi diritto)quindi per maggioranza di quote,atto collegiale.
*può esistere un regolamento interno per l’ordinaria amministrazione e il miglior godimento
della cosa comune il quale,tale regolamento può prevedere un amministratore,anche
esterno;
*le innovazioni (cambiamenti nella destinazione della cosa) vengono approvati a
maggioranza qualificata (due terzi del valore della cosa) purché si arrechi vantaggio a tutti.
*gli atti eccedenti l’ordinaria amministrazione necessitano il consenso di una maggioranza
qualificata
*l’alienazione della cosa è subordinata all’unanimità dei comunisti
Nei condomini con più di 10 partecipanti è obbligatoria la formazione del regolamento dei
condomini circa l’uso delle cose comuni e la ripartizione delle spese.E’ approvato a
maggioranza.Può essere impugnato davanti al giudice.