Il termine "foibe" (al plurale) è oggi comunemente associato agli eccidi commessi dai
partigiani jugoslavi comunisti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale.
L'utilizzo del termine è improprio: solo una minima parte delle vittime, infatti, fu occultata nelle foibe, mentre la maggior parte perse la vita in tutt'altro modo (nelle prigioni o nei campi di concentramento iugoslavi, o nelle marce di trasferimento). Ulteriore confusione ingenera il fatto che molte delle cosiddette "foibe" erano in realtà cave o miniere: la famosa "foiba di Basovizza", ad esempio, era in realtà il pozzo abbandonato di una miniera di carbone. In anni recenti è invalso, saltuariamente, l'uso dei termini "foiba" ed "infoibare" anche per indicare esecuzioni sommarie svoltesi, nell'immediato dopoguerra, al di fuori della Venezia Giulia. Per quanto detto sopra, l'uso del termine in tale contesto, appare scorretto, sia da un punto di vista storico che etimologico.