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CIVILE
E AMBIENTALE
a cura di
Ing. G. D. Sodani
Ing. A. Griffa
commissione
Infrastrutture stradali
Visto da:
Ing. A. Fuschiotto
N
ella redazione del progetto di un’infra- lasciando gallerie e svincoli che richiedono uno
struttura stradale troppo spesso accade studio più dettagliato ed approfondito.
che l’aspetto economico e strutturale tale trattazione necessita di una premessa: la
abbia maggiore attenzione rispetto ad normativa di riferimento che regola le prestazioni
aspetti tecnici considerati impropriamente mar- illuminotecniche delle strade è rappresentata
ginali. infrastrutture quali strade, gallerie, viadotti, dalla uni 11248 (ad oggi in vigore l’edizione del
svincoli, per le quali la sicurezza dovrebbe essere 2012); essa fornisce esclusivamente le modalità
prioritaria data l’alta percentuale di incidenti, pre- per determinare la categoria illuminotecnica, non
sentano purtroppo gravi lacune o criticità non fornendo alcun contributo puramente applicativo.
trascurabili riguardo ad esempio agli aspetti rela- per conoscere il valore di luminanza oppure di
tivi a segnaletica ed illuminazione. illuminamento, a seconda dei casi, è necessario
tuttavia nella composizione di un progetto stra- quindi ricorrere alla norma uni en 13201-2 (ad
dale non si può prescindere assolutamente dal oggi è in vigore l’edizione del 2004) che fornisce
contributo che una corretta illuminazione fornisce le tabelle di conversione (e non solo) delle cate-
alla sicurezza dell’infrastruttura, in particolare per gorie illuminotecniche in requisiti prestazionali,
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cioè fornisce i valori di luminanza oppure d’illu- per comprendere di cosa stiamo parlando è
minamento minimi richiesti da ogni categoria illu- necessario chiarire alcune definizioni. solitamente
minotecnica. viene utilizzato in maniera impropria il termine di
è bene precisare che questi valori prestazionali “pali d’illuminazione”, mentre il termine esatto
minimi devono essere ottenuti nel calcolo illumi- corrisponde ai cosiddetti “punti luce”; un punto
notecnico; in quest’ottica è importante impostare luce stradale, nella sua complessità, è solitamen-
il programma di calcolo in modo corretto ed te formato da un plinto di fondazione, un poz-
ancor prima determinare con certezza la posi- zetto di derivazione elettrico con tubazioni
zione dei pali di illuminazione: risulta errato l’in- annesse, un palo di sostengo (generalmente
serimento di dispositivi luminosi nel programma rispondente alla norma uni en 40), eventual-
di calcolo senza considerare quale sia esatta- mente un “braccio” (curvo oppure a squadro) e
mente la loro reale posizione. l’apparecchio illuminante che, in tema di illumi-
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Impianto di illuminazione
presente sull’autostrada
Roma-Fiumicino
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Figura 3 – Particolare di
istallazione (Roma -
Quadrante Nord-Ovest)
l’unica alternativa realmente percorribile è quella lazione tra ciglio stradale e centro palo di 3,00
in cui gli ingegneri progettino correttamente il metri; purtroppo questa distanza non aiuta le
marciapiede prevedendo una larghezza di alme- prestazioni illuminotecniche e necessita di
no 160 cm. impianti ad alto consumo energetico.
in ultima analisi considerando l’installazione alla luce di quanto suddetto si vuole rimarcare
extracittadina, seppur simili, le problematiche la necessità per noi tecnici di disporre di una
sono di altra natura. in riferimento al posiziona- normativa più esaustiva che si interfacci mag-
mento in senso trasversale, in ambito extraur- giormente a casi reali come il precedente, pos-
bano si può incontrare o meno un elemento di sibilmente scegliendo una distanza pari ad 1,00
disturbo: la barriera di protezione. se questa bar- metro tra ciglio stradale e centro del palo (ritenuta
riera di protezione è di tipo new jersey, non si per esperienza una distanza sufficientemente
prospettano particolari problemi in quanto essa adeguata). un esempio pratico di installazione
stessa è una barriera solida, “relativamente ina- sul grande raccordo anulare di roma è riportato
movibile” e per tale ragione non si riscontra nes- in figura 2 e figura 3, dove sono presenti una
suna controindicazione nel posizionare il palo barriera di protezione di tipo new jersey, un plinto
dietro questo tipo di barriera. installato in scarpata di monte ed un palo di
Quando invece siamo in presenza di una barriera sostegno di tipo “architettonico”.
di protezione deformabile (in acciaio, comune- si noti il manufatto in cemento armato creato
mente definita guard rail) occorre in primis accer- per proteggere il palo da eventuali smottamenti
tarsi quale tipologia di barriera è presente sul della scarpata: una protezione che si rivela molto
tracciato ed in particolar modo il parametro W utile, anche per una successiva manutenzione.
(larghezza nominale) che ci indica di quanto esso in un’installazione di questo tipo, è evidente il
si può deformare durante una collisione. deter- dislivello tra plinto e piano stradale che sposta
minato il parametro W, per esempio 2,10 metri, il fuoco dell’ottica ad una quota maggiore di un
sappiamo avere l’obbligo di posizionare il palo metro rispetto a quanto indicato in figura 1. nella
di sostegno ad una certa distanza minima, nel fattispecie, per determinare la coordinata trasver-
caso di specie ad almeno 2,20 metri tra il ciglio sale del fuoco dell’ottica, occorre tenere conto
stradale ed il centro del palo, in quanto la linea anche della conformazione particolare (inclinazio-
di deformabilità delle barriere si posiziona in linea ne e braccio) del palo di sostegno.
con il ciglio. alla luce di quanto descritto, si vuole sottolineare
esiste infine una situazione limite e poco definita come tali aspetti di dettaglio considerati secon-
in normativa, cioè il caso in cui non sono presenti dari nella redazione di un progetto, nella realtà
le barriere di protezione: questo tipo di installa- ricoprono un ruolo basilare per la corretta illu-
zione impiantistica (che non appare contemplata minazione del manto stradale e per la perce-
in alcuna normativa) ha fatto sì che nel corso zione delle caratteristiche di tracciato,
degli anni si siano effettuate installazioni di ogni garantendo di conseguenza un sostanziale
genere. da una ricerca in materia, si desume incremento degli standard di sicurezza dell’intera
che in questo caso è ritenuta sicura un’instal- infrastruttura. ■
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