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RISPOSTE DI STORIA RIGUARDO LE PAGINE 429-437

Esercizio 3
BREVISSIMA E BREVE DURATA MEDIA E/O LUNGA DURATA
a. Nascita della repubblica delle Province Unite
(1581)
b. Regno di Elisabetta I(1558-1603)
c. Ai moriscos viene proibito di parlare la
propria lingua(1567)
e. Battaglia di Lepanto(1571)
i. Filippo II dichiara banca rotta
(1557/1575/1596)
l. Assedio di Anversa(1575)

Esercizio 9
Il periodo elisabettiano per l'Inghilterra fu fiorente, il paese si fece conoscere per la sua temibile
potenza marittima, ma anche per l'abilità nel lavorare i tessuti.
Elisabetta non si fece scappare l'opportunità e fu disposta ad appoggiare la nascita di organizzazioni
commerciali e compagnie mercantili, fornedogli privilegi e zone in cui poter esercitare l'esclusivo
controllo dei commerci. Come previsto queste compagnie ricevettero un discreto successo ed in
questo modo aiutarono il paese a crescere.

Esercizio 10
Elisabetta I salì al trono dopo il dominio di Maria Tudor che fece riavvicinare l'Inghilterra alla
religione cattolica perseguitando e condannando coloro che non erano d'accordo.
La nuova regnante, però, non condivise le scelte del suo predecessore, infatti non volle mai
costringere i propri sudditi a seguire una certa religione, però privilegiò coloro che avrebbero fatto
parte della Chiesa inglese, di cui lei era suprema reggente.
Infatti Elisabetta cercò di dipendere il meno possibile da Roma e dal Papa in modo da centralizzare
il potere su di lei.
Oltre a ciò ripristinò l'utilizzo del Boock of Common Prayer, che Maria aveva proibito

Esercizio 11
Filippo II fu un re con pretese espansionistiche, infatti quella di conquistare l'Inghilterra fu la sua
principale ragione per dichiare guerra ad Elisabetta I.
Accompagnò al suo obbiettivo la ragione di voler eliminare gli eretici inglesi, essendo Filippo un
sostenitore del cattolicesimo.
Inoltre la Spagna fu alleata di Maria Stuart per riportare la religione cattolica in Scozia, quindi dopo
la sua decapitazione voluta da Elisabetta e il sostegno che Londra stava dando ai ribelli dei Paesi
Bassi, Filippo fu certo di voler dare freno alla potenza inglese.

Esercizio 12
L'Invincibile Armada spagnola fu la flotta colossale voluta da Filippo nel 1588 per sconfiggere
l'Inghilterra.
Ma questa flotta, se pur chiamata 'Invincibile', non resistette all'attacco delle navi inglesi che la
circondarono e la fecero battere in ritirata.
L'Armada di Filippo tornò in Spagna dimezzata, mostrando a tutta l'Europa, e non solo, la potenza
inglese.
L'Inghilterra era già di per sé fiorente, ma dopo la sua vittoria raggiunse il suo apice. Infatti ottenne
il rispetto di tutti gli altri paesi, intimoriti dalla sua potenza marittima e iniziò a commerciare con
Moscovia, il Levante e le Indie.
La Spagna, invece, dopo aver investito molto denaro in questa battaglia tornò a casa a mani vuote e
più povera e fragile di prima.

Esercizio 22
L'andamento del regno di Filippo II è abbastanza altalenante, quando Filippo prese le redini della
Spagna dal padre Carlo V, si ritrovò con in mano un vasto territorio da controllare.
Per un re, avere sotto mano un dominio di questa portata, è un'arma a doppio taglio, infatti se ben
gestito può essere appagante e lucroso, ma nel caso contrario potrebbe diventare ingestibile e
dispendioso.
Filippo, non ancora soddisfatto del territorio a sua disposizione, si gettò a capofitto in una impresa
espansionistica.
Il re spagnolo vinse la battaglia navale di Lepanto, riappropriandosi di Tunisi, inoltre si appropriò
del trono del Portogallo, rimasto scoperto dopo la morte dello zio Enrico di Barzaglia.
Quello fu il momento più florido per la Spagna di Filippo.
Ma per raggiungere i suoi obiettivi il re investì più denaro di quanto disponeva, dovendo riccorrere
a prelievi fiscali straordinari e richiedendo prestiti alle banche che però non riuscì ad estinguere,
dichiararando più volte banca rotta.
Un altro degli obiettivi principali di Filippo fu quello di rendere completamente cattolica la Spagna,
aiutando la Chiesa nella lotta contro le eresie.
Infatti il re spagnolo non tardò a scatenare una persecuzione degli ebrei, dei mussulmani e degli
eretici, in base al parametro della 'purezza di sangue'. Inoltre furono emanate leggi che proibivano ai
moriscos di parlare la propria lingua e di praticare le proprie tradizioni.
Dopo alcune rivolte Filippo si sbarazzò di tutte quelle persone che riteneva 'impure'.
Sfortunatamente per lui la maggior parte dell'economia girava attorno a loro e quindi anche in
questo caso il re spagnolo fece un'ulteriore mossa falsa che gli costò non poco denaro.
Quindi a parer mio, sì, sotto il dominio di Filippo II la Spagna ebbe momenti di successo, ma tali
momenti non valgono il prezzo che ha dovuto pagare.

Esercizio 23
'Resistere pazientemente a cose, persone o situazioni spiacevoli; accettare, sopportare.'
'Considerare con rispetto il pensiero, la dignità e i diritti altrui astenendosi da considerazioni o
atteggiamenti offensivi.'
Queste sono rispettivamente le definizioni di 'tollerare' e 'rispettare'.
Penso che la tolleranza sia un atteggiamento poco duraturo nel tempo, come si può leggere nella sua
definizione chi tollera, resiste, sopporta, entrambe sono azioni che l'uomo può compiere per un
tempo limitato.
Inoltre chi tollera qualcuno si sente in ogni caso superiore, come se ciò in cui crede fosse a
prescindere ciò che è giusto, e che quindi il tollerato può essere trattato da meno competente.
La tolleranza venne utilizzata da Filippo II nei confronti dei calvinisti dei Paesi Bassi, dato che
ormai una buona parte degli abitanti lo diventò dopo il Gran Privilegio concesso da Maria di
Borgogna.
Il rispetto, invece dà molta più libertà d'espressione ai vari ideali e li rende più propensi a convivere
pacificamente nel tempo.
Chi rispetta si mette allo stesso livello del rispettato, comprendendo a fondo il suo pensiero e non
ostacolandone la diffusione.
Carlo V, nonostante fosse stato duro contro le ertesie, rispettò l'autonomia dei Paesi Bassi e non si
oppose alla diffusione del calvinismo.

Laila Abdel Rahman

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