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Il progetto “BRIDGE – Una rete per lo sviluppo dell’Economia Sociale” ha visto la collaborazione fra PS
(presenti in 4 regioni: Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna e Lombardia). La finalità generale è stata
l’attivazione e realizzazione dell’azione di mainstreaming (verticale ed orizzontale) attraverso le azioni di
diffusione, trasferimento delle buone prassi volte a favorire lo sviluppo dell’economia sociale e del welfare
mix, che le PS della cordata stanno sperimentando nel corso dell’Azione 2.
Le buone prassi che sono state individuate si riferiscono ai seguenti ambiti di intervento:
2. qualificazione del rapporto tra imprese sociali ed enti locali nella costruzione e sviluppo del welfare mix:
• consolidamento dell’approccio di rete per la promozione e gestione del welfare locale (forme di
programmazione congiunta, partecipazione a forum, etc.);
• implementazione di atti amministrativi per la regolazione dei rapporti pubblico privato
• favorire l’inserimento delle clausole sociali nei bandi e procedure di aggiudicazione di appalti per la
fornitura di servizi di diverso genere;
L’obiettivo generale del progetto è stato l’attivazione di processi di mainstreaming (orizzontale e verticale)
finalizzati, da un lato, a favorire lo sviluppo e il sostegno dell’economia sociale e, dall’altro, a promuovere
ed affermare il ruolo delle imprese sociali quali attori chiave per la lotta all’esclusione sociale e
l’inserimento lavorativo delle fasce deboli.
La cordata ha constatato che si tratta di un obiettivo estremamente ambizioso, che per essere raggiunto
dovrà prevedere anche un’adeguata fase di concertazione politica ed un quadro legislativo che sappia
sostenere il processo di cambiamento/miglioramento delle prassi e dei sistemi di governo e
programmazione nell’ambito delle politiche sociali ed in particolare del sostegno all’imprenditoria sociale.
Tale cambiamento sarà fortemente stimolato da interventi di sensibilizzazione e comunicazione sociale.
L’obiettivo specifico consiste nel realizzare momenti di confronto con i decisori politici sul ruolo
dell’economia sociale come strumento di integrazione di soggetti svantaggiati e di sviluppo territoriale.
Altri obiettivi specifici del progetto sono stati:
1. favorire il confronto e il trasferimento dei prodotti e dei risultati realizzati all’interno della cordata
per agevolarne la diffusione e l’adattamento a nuovi contesti territoriali;
2. sensibilizzare i decisori politici rispetto al ruolo che l’impresa sociale può giocare nei processi di
integrazione dei soggetti svantaggiati e di sviluppo territoriale;
3. consolidare l’approccio di rete per la promozione e gestione del welfare locale (forme di
programmazione congiunta, partecipazione a forum, etc.) e promuovere modelli di collaborazione
con il privato profit;
4. accrescere la conoscenza e la diffusione di provvedimenti legislativi e amministrativi volti a
regolare forme giuridiche miste pubblico-privato e l’introduzione delle clausole sociali negli
appalti;
5. migliorare la sostenibilità delle imprese sociali e dei soggetti del Terzo settore, attraverso la
promozione delle Buone Prassi relative a servizi di supporto (forum incubatori e piattaforme
telematiche,…), strumenti/percorsi di qualificazione del management e delle risorse umane delle
imprese sociali;
• azioni finalizzate al confronto fra le PS della cordata, elaborazione comune e validazione di buone
prassi;
• azioni finalizzate alla diffusione di tali buone pratiche sia in contesti sovralocali che in ambiti
territoriali, sia presso gli operatori del settore (mainstreaming orizzontale) che a policy maker
(mainstreaming verticale);
• sperimentazione del trasferimento ed eventuale adattamento delle buone pratiche in altri contesti
(sia interni alla cordata che esterni ad essa).