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DRonEziNe

La prima rivista italiana sui droni

numero 1 - settembre ottobre 2013

Riprese video
TUTTI I SEGRETI DEL GIMBAL BRUSHLESS

 Tecnica guerra lavoro


Taranis, la radio open source Piaggio Hammerhead la NascitaDRonEziNe -1
di un’industria
Il cielo non è più un limite,
ma un nuovo punto di vista.

bramor-i Autonomous Unmanned Aerial Vehicle

APPLICAZIONI TIPICHE:
• SORVEGLIANZA E SICUREZZA;
• ISPEZIONE DI IMPIANTI ENERGETICI;
PROFESSIONALITÀ
• AGRICOLTURA DI PRECISIONE; DESIGN
• ORTOFOTOGRAFIA;
• MAPPATURA 3D; ELEGANZA
• TERMOGRAFIA DI EDIFICI;
• PREVENZIONE DEGLI INCENDI; CONVENIENZA
• LOTTA AL BRACCONAGGIO;
• LOTTA ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO; BELLEZZA
• RIPRESE AEREE;
• RILIEVI ARCHEOLOGICI; PERFORMANCE
• VULCANOLOGIA/GEOLOGIA;
• MONITORAGGIO DEL TRAFFICO;

PER MAGGIORI INFORMAZIONI

W W W . E U R O L I N K S Y S T E M S . C O M

DRonEziNe - 2
Da 20 anni, la giusta soluzione per qualsiasi esigenza
dal mondo dei droni.
sommario
Rubriche

04 Editoriale
05 Associazioni
06 I droni dei lettori
07 Mappamondo
35 Clic
36 Contro editoriale

Lavoro

08 Nascita di un’industria
08
Applicazioni

12 Giornalisti volanti
16 Il tuttala cartografo

Recensione

19 DJI Phantom, il quadricottero per tutti


20 FrSKY Taranis, RC open source
26 Nilox Mini action cam
36
Tecnica

28 Gimbal brushless, la rivoluzione


32 Facciamo un quad: la lista della spesa

Militari

36 Piaggio Hammerhead

Terza Pagina
28
39 La guerra dei droni, un eBook gratuito

DRonEziNe - 3
editoriale di Stefano Orsi

Prima di volare
accendiamo il cervello
p ochi giorni fa, un drone da 8 e testata per poter essere usata in
chili, attrezzato per le riprese condizioni pericolose come per
aeree, è caduto in Spagna sopra esempio il volo sopra a persone o
la folla ferendo diverse persone tra le centri abitati.
quali anche bambini.
Troppi operatori improvvisati,
Il multirotore stava riprendendo un sull’onda dell’urgenza di inventarsi una
evento presso la Sagrada Familia e professione in tempi di crisi, credono
per motivi ancora ignoti ha perso di poter svolgere attività professionali
improvvisamente quota cascando solo perché hanno comprato un drone,
rovinosamente sul pubblico. lo hanno pagato diverse migliaia di
Qualche mese addietro un euro e magari lo hanno visto rimanere
avvenimento simile è accaduto negli immobile a mezz’aria controllato dal
Stati Uniti durante un rodeo. Stessa gps. E invece, come in tutte le attività
dinamica: un drone che fa una bella umane, non bisogna credere che la
ripresa passando sopra agli spalti tecnologia sia infallibile.
gremiti di gente e improvvisamente
perde il controllo e precipita sul E soprattutto è necessaria una certa
pubblico ignaro. Diversi feriti anche in dose di esperienza prima di potersi
quella occasione. considerare novelli Quentin Tarantino
o il prossimo vincitore del premio
Non saremo certo noi a condannare Pulizer, e iniziare a produrre materiale
l’utilizzo dei droni per riprese video televisivo o giornalistico.
fotografiche o in ambito giornalistico, Noi crediamo che le applicazioni per
ma bisogna considerare che un’elica i droni civili siano in continua
rotta, un motore mal funzionante o e inarrestabile espansione e
un guasto elettrico possono sempre creeranno nuovi posti di lavoro a
succedere. Chi non ci pensa non ha tutti i livelli.
ancora l’esperienza necessaria per
portare in volo autonomo o semi Ma crediamo fermamente anche che,
autonomo un drone. indipendentemente dalle decisioni
dell’Enac attese per fine anno (con
Cadono gli aerei civili con passeggeri a le relative qualificazioni per i piloti
bordo, cadono gli ultraleggeri, cadono e certificazioni per i mezzi), sia
le mongolfiere e cadono anche i nostri necessario per prima cosa rispettare
droni. la fondamentale regola di sicurezza:
Purtroppo l’attuale tecnologia non accendere il cervello prima di andare
è ancora sufficientemente matura
in volo con un drone.

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associazioni

uniti
verso la regolamentazione
I
n In Italia la filiera dei droni è appena questo nascente settore industriale dalla
nata e già ha una sua associazione: semiclandestinità in cui è adesso per
Assorpas, l’associazione italiana dei mancanza di regole chiare e specifiche».
light Rpas, Remotely Piloted Aircraft
Systems, piccoli sistemi aeromobili a Regole che dovranno avere al primo
Stefano Russo
pilotaggio remoto. posto la sicurezza, giusto?
«Certo, e noi abbiamo già una serie
Vice presidente e tesoriere
I piccoli droni tascabili sono diventati di prescrizioni sia di comportamento di Assorpas
presto una realtà produttiva fatta sia tecniche, inoltre sono allo studio
di riprese aeree, documentari, sistemi sempre più avanzati per rendere
missioni in appoggio all’agricoltura di sicuro il volo e inoffensivo l’atterraggio.
precisione, campagne scientifiche e di E non dimentichiamoci che i droni,
monitoraggio del territorio. oltre a essere sicuri, hanno anche un
Un mondo dinamico, pieno di bassissimo impatto sull’ambiente:
entusiasmo che cresce nonostante la quando sono state realizzate le riprese
crisi, ma anche in un vuoto per un documentario sul relitto della
normativo preoccupante, che potrebbe Costa Concordia, inizialmente i
mettere a serio rischio lo sviluppo stesso droni erano visti come marziani, poi
del settore. tutti hanno apprezzato il fatto che la
propulsione elettrica non inquina e che
«È stata l’esigenza di avere una voce sono silenziosissimi: non solo costano
unica nei confronti dell’Enac, l’ente infinitamente meno dell’intervento di
nazionale di controllo delle attività un elicottero, ma possono avvicinarsi
aeronautiche, a spingerci a creare al soggetto della ripresa, senza creare
un’associazione che riunisse tutta la disturbo all’ambiente e alle attività
filiera dei droni: piloti professionisti, umane».
costruttori, progettisti, utenti» ci dice
Stefano Russo, uno dei fondatori
dell’associazione.
«per avere una voce unica
«L’Enac sta in questi giorni studiando
un regolamento definitivo per l’uso
nei confronti dell’Enac
professionale di questi mezzi aerei, abbiamo creato
ed era letteralmente bombardata
dalle domande di tanti imprenditori e
un’associazione che riunisce
professionisti, soprattutto cameraman tutta la filiera dei droni»
e fotografi. Di conseguenza si è arrivati
ad avere un interlocutore unico, con cui
discutere della normativa che farà uscire

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i droni dei lettori
Finito il volo,
il quadricottero si ripiega
e sta tutto nella cassettina
che gli fa da frame

Un inquietante insettoide
di Alessandro Li Mandri

Il concerto romano di Bruce


Springsteen ripreso dal
multicottero di Giuseppe
Foderaro

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Mappamondo 
La mappa delle startup
innovative americane
che sviluppano droni civili
(fonte: Deloitte GovLab)

Dove colpiscono i droni


militari americani
(fonte: Mantas Jasinevicius
su dati di Dronestream)

I Paesi che utilizzano droni


militari: in giallo droni
disarmati, in rosso droni
armati
(fonte: Congressional Budget Office, Government
Accuntability Office, International Institute of
Strategic Studies, Natural Earth)

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primi passi
DI UN’industria
la Movo non fa eccezione: molto dimagrita nell’organico, da
Tra artigianato e modellismo, tra qualche anno si è trasferita dalla sede storica in via princi-
sperimentazione e tradizione, anche pessa Clotilde, in centro a Milano, alla periferia dalle parti
di Linate: una bella sede moderna e luminosa ma un poco
in Italia sta nascendo una filiera difficile da raggiungere per colpa dei continui cantieri sulla
dedita alla produzione di droni civili strada Rivoltana.
Qui incontriamo Carlo Cobianchi, aeromodellista di fama

G razie ai droni Movo, il celebre negozio milanese di


modellismo, torna agli antichi fasti: non solo vendita
di modelli ma consulenze, expertise e integrazione di
e attuale titolare dell’azienda.
«Magari questo non scriviamolo, ma i droni sono quello
che tiene in piedi oggi la Movo» dice. Ma noi lo scrivia-
sistemi per creare droni professionali per usi civili ritaglia- mo eccome, oggi un’azienda che trova una nuova strada per
te sulle esigenze di chi li deve usare per lavoro. Un’attività, rinnovarsi e fare innovazione ci sembra una gran bella noti-
quella di costruire aeromobili, che è nel dna dell’azienda: zia, anche se comprendiamo il pudore (e la scaramanzia) di
non tutti sanno che Movo ha fatto anche un aereo vero, parlare anche delle difficoltà, che in questi anni complicati
l’FM1 Passero del 1947. La crisi colpisce duro un po’ tutti, e toccano un po’ tutti. E quelle no, non fanno notizia.

Le mie creature
Carlo Cobianchi
posa tra i droni
che assembla per
i clienti della sua
Movo

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Lavoro
Full Size
Movo FM1 passero, un
aereo (vero) del 1947
costruito da Movo e
progettato nientemeno
che da Stelio Frati

Ci guardiamo intorno, e tra i tanti modelli non vediamo usato per le riprese aeree durante i primi comizi di Beppe
nemmeno un piccolo quadricottero. Grillo agli inizi della sua avventura politica; in questo caso,
«Ma dove sono?» Chiedo. «Negli scaffali non li vedo». la sfida era costruire un drone improntato alla massima si-
«Vieni in laboratorio» fa lui. «Piccoli multi ora non ne ho». curezza».
Lo seguo nel retro e spalanco gli occhi. Carlo previene la mia scontata domanda successiva: «Le
Come un gigantesco ragno nero e minaccioso sul tavolo di riprese sono state fatte in piazza Duomo, e sì, l’operatore
lavoro troneggia un esacottero da 82 centimetri di diametro, aveva chiesto al comune di Milano tutte le necessarie auto-
una bestia che mette una certa soggezione. «Motori panca- rizzazioni».
ke ultrapiatti, eliche di carbonio bilanciate a mano in fab- Alla fine alla Movo sei rimasto solo tu… Ce la fai a stare
brica coppia per coppia, gimbal brushless» elenca e solleva dietro agli ordini, portando avanti anche il negozio?
la capottina del mostro. «E un solo cavetto connesso alla «Grazie all’ ecommerce, tengo aperto al pubblico solo il sa-
ricevente, tramite l’s-bus; a me piacciono i cablaggi puliti». bato, e poi il martedì e il venerdì pomeriggio. Il problema
E chi ha comperato? E per farne che? vero è trovare collaboratori competenti: io sono nel settore
«Un cliente privato. E lo usa per giocare» sorride Carlo. «Ma da molti anni, e costruisco droni esattamente calibrati sulle
per lo più, i miei clienti sono professionisti e li usano per esigenze di chi li dovrà usare, cercando sul mercato le com-
riprese aeree. Uno dei lavori più particolari che mi sono ponenti più adatte a ogni singolo progetto. Ogni drone è di-
stati affidati è stato assemblare un drone per cercare i resti verso dagli altri, perché diversi sono i bisogni di chi lo ope-
dell’aereo di Vittorio Missoni, una missione finanziata dalla ra. Preferisco farne pochi, ma su misura. Perché il mercato
famiglia Missoni stessa. La sfida era integrare un drone di è pieno di operatori improvvisati, che cercano di piazzare
grande autonomia che potesse operare in condizioni diffi- droni commerciali a utenti professionisti, e poi magari spa-
cili, e abbastanza piccolo da poter stare una valigetta per es- riscono quando il cliente ha bisogno di consigli o assistenza.
sere imbarcato su un’aereo di linea. Ho fatto anche il drone Io più che droni vendo consulenza, esperienza e know how.
Il mercato adesso è come quello dei personal computer ne-
gli anni ’80; c’è molto fermento, novità che si susse-
guono ma anche tanta improvvisazione».
Movo non è certo l’unico modellista evoluto che
si è reinventato produttore di droni e multicot-
teri. Damiano Dalla Longa lavora al progetto di
un multicottero professionale: «Vorrei proporre il
kit pronto al volo, collaudato. Dopo la vendita ov-
viamente darei completa disposizione nei pezzi di
ricambio, nell’assistenza software e breve tutorial
nell’uso di questi droni».
Pulizia
Un progetto modulare, dunque?
I cablaggi del drone «Sì,vorrei proporre il kit completo di elettronica e
da 82 cm di Movo oppure il telaio con elettronica (motori, regolatori,
centralina, eliche) personalizzabili nella configu-
razione.
Che caratteristiche ha il suo drone?
«È un esacottero è composto completamente da

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Lavoro
parti in fibra di carbonio 3K, con due alternative di misure: di prendere in seria considerazione il settore, nella consape-
da 820 mm oppure 1100 mm, in entrambi i casi con bracci volezza che le prospettive commerciali e gli utilizzi pratici
da 25 mm». saranno alquanto interessanti. Il momento è maturo per
Una macchina impegnativa, dunque. Quanto costerà? l’introduzione di una legislazione chiara e definita. Al mo-
Prendendo in considerazione l’esacottero da 820 mm con mento le macchine in circolazione non possono garantire
carrello pieghevole (per facilitare il trasporto) Il kit comple- i requisiti minimi di sicurezza che un ente pubblico deve
to di tutto viene 3400 Euro. Per tutto intendo un telaio con richiedere per consentirne l’utilizzo in aree sensibili per
tubi da 25 mm, centralina di controllo DJI WooKong-M con cui devono essere operati per forza in aree confinate nelle
gps (IOS mark III per visualizzare la telemetria su display, quali un malfunzionamento non arrechi danni apprezza-
Datalink con 50 Waypoint per il pilotaggio tramite google bili a persone fisiche ed a oggetti. E devono essere operati
Maps dal Computer, Led con Bluetooth per il settaggio da personale sufficientemente formato e certificato. Senza
della centralina tramite Iphone e Ipad), 6x regolatori 40 A, l’intervento dell’Enac, le regole le devono fare i singoli co-
6x motori T-motor MT2814 770kv, eliche in carbonio 14”, muni, e la loro attuale libertà di scelta sul rilasciare o meno
sistema di smorzamento vibrazioni per gimbal ad O-ring, i permessi è molto ampia, con le immaginabili conseguenze
Trasmittente Graupner MX20 HoTT 10 canali, 2x LiPo 4s del caso.
5000mAh 16.8 V, Video trasmettitore 5.8 Ghz 500mW per Quanto può valere il mercato dei droni?
fpv e Gimbal Brushless per la stabilizzazione di una GoPro. Il fatturato a livello globale entro il 2020 si pensa possa ar-
Il drone è personalizzabile, e può essere configurato per 4 rivare a 20 miliardi di dollari all’anno, oggi siamo intorno ai
eliche (4 o 8 motori), 6 motori, oppure 8 motori. 2 miliardi. È chiaro che in questa cifra i microdroni hanno
Oltre agli hobbisti che diventano artigiani, coi sono già le una fetta piccola in quanto il loro valore economico è mini-
prime startup che affrontano in modo strutturato la produ- mo rispetto ad un Predator. Il nostro fatturato al momento
zione di piccoli droni civili. Una di queste è Aslatech Dro- è attorno ai 100 mila euro e rimarrà abbastanza stabile su
neForge dell’ingegner Andrea Sala, che ci racconta il suo questa cifra per i prossimi due o tre anni. Al momento tutto
punto di vista sull’industria nascente dei droni. Sulla quale, il fatturato lo spendiamo in ricerca e sviluppo, in quanto il
come sappiamo, pesa la spada di Damocle delle decisioni settore è molto dinamico e ciò che è nuovo oggi diventa vec-
che prenderà l’Enac nella regolamentazione del settore. chio tra un anno. Riteniamo ci potranno essere cambiamenti
Sala, è preoccupato? non appena le norme Enac entreranno in vigore, in quanto
Per nulla. La lettera di accompagnamento della bozza di i permessi di volo richiedono una grossa mole di lavoro sia
norma uscita ad inizio anno chiarisce l’intenzione di Enac a livello documentale della tracciabilità della progettazio-
ne, che sulla costruzione e
3.400 euro in kit collaudo. Allora le nostre
L’esacottero proposto scelte tecniche e proget-
da Dalla Longa tuali in merito al calcolo
dei telai, la progettazione
dei gruppi motore e delle
eliche, la progettazione e
programmazione dei si-
stemi di controllo diven-
teranno un punto nodale
per istruire le pratiche ed
ottenere i permessi.
Le regole servono so-
prattutto per la sicurez-
za. Quanto sono sicuri i
droni di oggi?
La sicurezza assoluta non
si potrà mai ottenere,
sono macchine più pe-
santi dell’aria e come tali
possono sempre cadere.
Le attuali categorie aiuta-

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Lavoro

no in questa direzione: le macchine di peso inferiore ai 2 Su quale base e come progettate i droni o telai per i droni
kg ad esempio sono molto meno pericolose di quelle che e relativi accessori?
ne pesano 20... Un primo passo quindi è il corretto dimen- Si parte dalle specifiche di base, ovvero peso, payload, tem-
sionamento della macchina in relazione al suo scopo. Altro po di volo, e si segue la normale prassi progettuale delle
aspetto che porterà grandi benefici è l’incremento del nu- macchine automatiche e della robotica ovvero:
mero e del tipo di sensori che misurino l’assetto e la posi- - Definizione dei carichi
zione della macchina. Al momento la ridondanza è minima - Calcolo della motorizzazione e delle eliche
e la misura della posizione assoluta non è sempre garantita. - Calcolo strutturale dell’airframe
Questo è, a mio parere, uno degli ostacoli maggiori al rag- - Modellazione dei componenti commerciali
giungimento di una soglia minima di sicurezza. Si sta lavo- come la macchina fotografica o il payload
rando per superare tale limite e ci sono già risultati molto - Modellazione costruttiva
confortanti. - Produzione dei particolari custom
Perché nessuno ha mai pensato di equipaggiarli con un - Montaggio e collaudo
paracadute? Sentite la concorrenza asiatica?
L’uso del paracadute balistico è allo studio e ne esistono già Non ci mettiamo in concorrenza, quello che facciamo lo
in commercio. Ma ci sono diversi limiti operativi, per esem- facciamo Perché non c’è sul mercato o, se c’è, non soddisfa
pio il paracadute ha il limite intrinseco sull’altezza minima le specifiche richieste dal cliente. Se arriva sul mercato un
operativa per cui a bassa quota non garantisce un tempo di prodotto di qualità siamo ben felici di utilizzarlo. Poi c’è la
intervento sufficientemente rapido. Anche su questo aspet- messa a punto, il produttore asiatico non viene certo a Bo-
to di sicurezza passiva la normativa dovrà dare risposte. logna a configurare un sistema!
A proposito di limiti operativi, quali sono i limiti mag- Ritiene che il vostro prodotto sia più indicato per
giori dei droni di oggi? l’operatore video professionista o che la vostra offerta sia
Le batterie sono il punto debole al momento, il loro peso adatta anche al mondo hobbystico?
nello sviluppo della macchina è cruciale. Ne esistono già Per forza di cose il nostro cliente è l’operatore professionista
di vari tipi e peso, si prevede porteranno grossi vantaggi in quanto l’hobbista si spaventa di fronte al costo di un’ora
nell’incremento del payload o nell’incremento del tempo di di progettazione o di messa a punto. In realtà quando an-
volo o nella riduzione del peso complessivo della macchina. diamo dal gommista spendiamo ben di più ma non ce ne
In merito alla navigazione autonoma noi puntiamo molto accorgiamo... 
sui sistemi basati sulla visione 3d nel visibile e nell’infraros-
so, su cui stiamo sviluppando soluzioni in collaborazione
con l’Università di Bologna. Questi dispositivi aumentano
la precisione e la sicurezza dei mezzi. Anche i motori posso-
no dare grossi vantaggi ma su questi il limite oggi è solo di
tipo commerciale e non tarderà ad essere colmato.
Chi sono i vostri clienti, e per cosa usano i droni?
Principalmente tecnici ed Università. Gli uni per fotogram-
metria aerea, gli altri per laboratori di robotica.
I droni sono artigianato o industria?
Dal nostro punto di vista è artigianato, ci sono realtà indu-
striali ma anche esse sottostanno al momento ai nostri stessi
limiti. In futuro si vedrà.

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Giornalisti
volanti
DI MATTEO CAMPINI
ciò è al tempo stesso interessante e terrificante».
I reporter scoprono la potenza Già, anche terrificante. Perché non ci sono solo vantaggi
dei droni per fare informazione. nella diffusione del drone nel giornalismo, ma anche rischi
per la privacy e rischi legati alla sicurezza di chi sta a terra.
Ma l’autorità aeronautica americana Come hanno scoperto a fine agosto i partecipanti al Virgi-
ordina: tutti a terra, non si vola più nia Bull racing, la prima corsa di tori stile Pamplona tenu-
tasi vicino a Richmond: i temerari aspiranti toreri avranno

«P
magari messo in conto l'eventualità di prendersi qualche
erché un giornalista dovrebbe voler usare un cornata, ma non quella di prendersi un drone sulla testa,
drone?» Si chiede Matt Waite, un vero pionie- come invece è successo a causa del crash sulla folla del
re del giornalismo volante, fondatore del Dro- quadricottero di una emittente locale. Secondo lo sceriffo,
ne Journalism Lab dell'University of Nebraska
già nel lontano 2011.
«Innanzitutto, Perché il drone gli da la possibilità
di raccontare storie sotto una nuova angolazio-
ne» dice. «Il reporter può sfruttare il drone per
catturare ampie vedute aeree di una zona colpita
da un disastro naturale, e trasmettere al pubbli-
co l'impatto emotivo dell'evento. Una cosa che si
può benissimo fare con un elicottero, certo, ma
un drone costa infinitamente meno, è alla porta-
ta di tutti. E dal punto di vista della democrazia,

Drone Journalism Lab


Matt Waite dell’Università del Nebraska.
Sopra, una manifestazione di piazza a Mosca
ripresa da uno street journalist

DRonEziNe - 12
il drone reporter applicazioni
La scuola brucia
L’incendio di un college nel Lancastershire
ripreso da un drone amatoriale

quatto o cinque persone hanno dovuto farsi medicare al tonomia» scherza Waite.
pronto soccorso. In America, come in Italia, usare i droni per fare giornali-
Però di solito tutto fila liscio: chi ha realizzato le riprese smo è illegale, ma Waite fa buon viso a cattivo gioco: «Sono
volanti dei primi comizi di Beppe Grillo in piazza Duomo fermamente convinto che il tempo che passa tra la nascita
ha fatto le cose per bene, ha chiesto i dovuti permessi di di una tecnologia e la regolamentazione per usarla in modo
sorvolo al comune di Milano, ha fatto attenzione alla si- legale sia un dono» dice. «Tempo prezioso che dovrebbe
curezza e tutto si è svolto senza problemi, ci rivela Carlo essere usato per riflettere seriamente su come utilizzarla
Cobianchi di Movo, il negozio milanese che ha realizzato il in modo eticamente corretto. Gli operatori del business
drone usato per le riprese. dell'informazione più sensibili ai temi etici non vogliono
Altre volte la leggerezza del giornalista ha creato guai, ma certo alienasi il consenso del pubblico facendo stupidaggi-
solo al reporter stesso, come è successo al sudafricano che ni; prima che il drone journalism sia legale e ci sia la corsa
ha cercato di rubare in volo immagini di Mandela in ospe- ai quadricotteri, abbiamo tutto il tempo per riflettere».
dale ed è finito in questura.
Altre volte la polizia è andata per le spicce e ha abbattuto il
drone a fucilate, come è successo a un quadricottero usato
da un attivista per riprendere dall’alto gli scontri di piazza Fucilato
in Turchia; ma più spesso le forze dell'ordine si limitano a
Il drone abbattuto dalla polizia turca mentre
sequestrare mezzo e scheda di memoria, come è capitato al
riprendeva le manifestazioni a Istanbul
paparazzi che ha cercato di imbucarsi col quadricottero al
matrimonio di Tina Turner sul lago di Zurigo. Un episodio,
quest'ultimo, che peraltro dimostra quanto sia ancora im-
matura la tecnologia dei droni hobbystici prestati al gior-
nalismo: mentre l'intraprendente reporter volante veniva
costretto dalla polizia elvetica all'atterraggio e multato, un
più danaroso collega su un elicottero ha ripreso impune-
mente la festa di Tina dall'alto, come si è sempre fatto nella
storia recente del gossip.
«È dura cercare di fare stalking su una diva, quando hai
batterie che ti danno – se va bene – quindici minuti di au-

DRonEziNe - 13
Mi dicono che sono molto invasivi
Franco Abruzzo, ex presidente dell’ordine dei
giornalisti della Lombardia. In basso, il matrimonio
di Tina Turner, ripreso in maniera illegittima da un
paparazzo armato di multicottero.

giornalistica, che per sua natura si svolge quando succede


un fatto imprevisto e imprevedibile.

da noi che succede?


«In Italia non si sono ancora verificati casi eclatanti», ci
dice  Franco Abruzzo, stimatissimo ex presidente – e at-
tuale consigliere – dell’Ordine dei giornalisti della Lom-
bardia. «Ma l’uso dei droni nel giornalismo porta proble-
mi etici e morali di ampia portata, che dovranno essere
approfonditi».

Ma ci vede più problemi o più opportunità?


«Io sono un entusiasta di Internet, figuriamoci se sono
contrario ai droni. Io sono della classe 1939, sono un
giornalista vecchio stampo. Ai miei tempi non c’erano
nemmeno i telefonini cellulari, ma al Giorno – il glorioso
Giorno di Enrico Mattei – avevamo un potente aiuto tec-
nico: le auto di servizio, dove c’erano i radiotelefoni col-
legati con la torre Eni di San Donato Milanese. Pertanto
avevamo un vantaggio strategico enorme, soprattutto di
sera o di notte, quando dovevamo pubblicare un fatto di
cronaca appena successo e non c’era un telefono a gettoni
o una famiglia che ci lasciava usare quello di casa. I dro-
ni sono un mezzo potentissimo, ma a quanto leggo sono
molto invasivi: registrano non solo immagini ma possono
captare anche suoni, possono violare le proprietà private
e i luoghi interdetti».

E questo non è un vantaggio per la libertà di stampa?


Tutti a terra
«Dipende… ricordiamoci che i giornalisti che hanno usato
Il tempo non mancherà a Waite, dal momento che a luglio
un teleobiettivo per riprendere Berlusconi nella sua villa in
la FAA, l'Ente americano di controllo del traffico aereo, ha
compagnia di una signora sono stati condannati. Occorre
esplicitamente messo a terra i due droni dell'Università del
una regolamentazione, e  l’unico organo in Italia che possa
Nebraska.
esprimersi sulla questione è il garante della privacy. Oc-
Un duro colpo che fa riflettere seriamente anche le altre
corre che ci sia un dibattito approfondito sull’uso di questi
scuole di giornalismo che avevano cominciato ad acquista-
strumenti nella nostra professione».
re multicotteri, come la  Ball State University dell'Indiana
e la School of Journalism and Electronic Media di Circle
Park, nel Missouri, che ha cominciato con un piccolo in-
vestimento: circa mille dollari per un DJi Phantom e una
telecamera GoPro. Tutte le università americane hanno ri-
cevuto una minacciosa lettera dalla FAA, in cui gli si inti-
mava di cease and desist, (cessare e smettere) qualsiasi atti-
vità di volo senza una specifica autorizzazione, la DOA, che
di fatto mette fuorilegge ogni esperimento di giornalismo
dall'alto, visto che richiede un iter di due mesi e un piano di
volo, due cose assolutamente non compatibili con l'attività

DRonEziNe - 14
applicazioni
Servono davvero nuove regole? Il codice di dronejournalism.org
Nei paesi in cui il giornalismo aereo è più sviluppato, come Secondo l’organizzazione DroneJournalism, chi usa droni è
abbiamo, visto il dibattito è partito da un pezzo. tenuto a rispettare le stesse regole etiche di chi fa giornalismo
Il cuore della questione è se i droni pongono davvero nuovi tradizionale, con in più un set di responsabilità specifiche. In-
problemi etici, o se bastano le consolidate regole di deonto- nanzitutto, sono tenuti a considerare il potenziale pericolo dei
logia professionale che valgono, con diverse sfumature, più o loro droni, che per peso, velocità, eliche e batterie al litio pos-
meno in tutto il mondo. sono diventare micidiali in caso di incidente, specialmente se
C’è chi dice che il drone non è altro che un’estensione della si riprendono concerti, manifestazioni, comizi. Quindi i piloti
telecamera, e c’è chi dice che il drone è un oggetto del tutto dei droni devono conoscere perfettamente la loro macchina,
nuovo, che deve essere regolamentato con regole nuove. il suo inviluppo di volo, e non devono mai eccedere i limiti
Negli Usa l’organizzazione  Drone Journalism, che rac- durante la missione. Il codice etico è a piramide e gerarchico,
coglie i giornalisti che usano droni, si è data un set di dove ogni gradino prevale su quello più in basso:
regole specifiche, che si aggiungono, senza sostituir-
le, a quelle che regolano la professione negli Stati Uniti. 1. Notiziabilità: (Newsworthiness):  l’oggetto dell’inchiesta
«Il codice dei drone journalist può essere visto come una stra- condotta col drone deve essere di pubblico interesse al punto
tificazione di considerazioni etiche che stanno al di sopra del da giustificare l’utilizzo di un mezzo aereo potenzialmente pe-
codice professionale dei giornalisti del 21esimo secolo» dico- ricoloso. Non devono essere usati droni se le stesse informa-
no i giornalisti volanti americani. «In più, queste considerazio- zioni possono essere ottenute in maniera diversa e più sicura.
ni non esauriscono gli obblighi morali dei drone journalist: è
solo una raccolta di linee guida, non certo onnicomprensiva. 2. Sicurezza (Safety): l’operatore del drone deve essere adde-
E il giornalista ha la piena responsabilità su come applicarle». strato in maniera adeguata, e il drone non deve volare se le
Come diceva l’Uomo ragno, a un grande potere corrisponde condizioni atmosferiche ne possono compromettere la sicu-
una grande responsabilità. Il drone nelle mani di un giorna- rezza. Infine, deve volare sempre in modo da garantire la si-
lista è un’arma potentissima, ma proprio per questo va usata curezza del pubblico.
con saggezza e senso della misura.
3. Rispetto della legge e dello spazio aereo (Sanctity of Law
& Public Spaces): chi fa volare il drone deve conoscere le nor-
me che regolano la navigazione aerea e le restrizioni presenti
nell’area delle operazioni. Una regola che ammette un’impor-
tante eccezione: non va applicata se al giornalista viene arbi-
trariamente impedito di esercitare il suo diritto/dovere di cro-
naca e raccogliere col drone informazioni critiche di interesse
pubblico. 

4. Privacy: Il drone deve operare in modo da non compro-


mettere senza necessità la privacy di persone non pubbliche.
Quindi dovrebbe raccogliere solo immagini di attività di pub-
blico interesse e censurare le immagini di persone estranee
all’inchiesta.

5. Deontologia  (Traditional Ethics): Al di sopra di ogni


considerazione, il giornalista col drone deve rispettare tutte
le regole imposte dal codice di comportamento della sua
professione. Insomma, un set di regole di buon
senso che potrebbero diventare la base per una di-
scussione seria sul giornalismo aereo anche da noi.
Perché se le regole non nascono dal basso, vengono
imposte dall’alto.
E di solito sono dolori. 

DRonEziNe - 15
cARTOGRAFIA
con il tuttala
DI stefano orsi

I droni sono preziosi per fare in fretta precisione di 5 cm e una risoluzione fotografica di 3 cm/
pixel ottenuta da un sensore fotografico da 16Mpx. Le
carte geografiche dettagliate e precise. procedure di decollo e atterraggio non richiedono piloti
Anche in un area colpita da un esperti, tanto è vero che per armare il motore basta scuo-
tere il drone e lanciarlo con un lieve inclinazione verso
disastro naturale, come Haiti l'alto.
Il percorso dovrà essere stato pianificato precedente-

I
droni civili stanno dimostrando la loro utilità anche nel mente e l'atterraggio avverrà in maniera totalmente
campionamento e mappatura del territorio. automatica,una volta completata la missione o in caso di
Quando le dimensioni delle aree da mappare sono im- emergenza rilevata dal processore di bordo.
portanti, i droni ad ala fissa battono elicotteri e multiro- Il controllo del drone, la pianificazione della missione, le
tori grazie alla loro elevata autonomia di volo. Inoltre la aree da fotografare o più semplicemente il tipo di volo da
loro maggior velocità consentono di scattare un maggior eseguire vie- ne programmato sul computer con un
numero di fotografie e di conseguenza avere un risulta- software proprietario che si chiama eMotion.
to più attendibile e preciso in fase di ricostruzione delle L a Ground Station, cioè il computer
mappe. Tra i contro dell’ala fissa bisogna considerare i por- tatile sul quale gira tale applica-
necessari spazi per decollo e atterraggio. tivo, invia le informazioni
necessarie al drone
L’ape europea tramite un radio
Restando in un ambito europeo ci ha colpito link. Il dro-
un prodotto elvetico costruito da senseFly ne a sua
ora partecipata niente meno che da
Parrot. Si tratta di eBee, un drone
elettrico ad ala fissa e più precisa-
mente un tuttala; completamente Scheda tecnica eBee
Motore elettrico
autonomo, in grado di volare per
Apertura alare: 96cm, ali smontabili
45 minuti e di coprire una area Autonomia: 45m con una singola batteria
sino a 10 Km quadrati con un Velocità di crociera: 36-57 Km/h, con vento fino a12 m/s
Camera onboard: 16Mpx, peso: 700 gr.; decollo e atterraggio: automatico

DRonEziNe - 16
applicazioni
volta contestualmente risponderà alla ground sta-
tion tramite telemetria, fornendo tutte le informa-
zioni necessarie per lo svolgimento del volo pre
programmato.
Una volta eseguiti i voli per fotografare tutta l'area di
interesse e per la quale si vuole ottenere una nuova
cartografia, si scaricheranno le foto dalla memoria
della fotocamera e si daranno in pasto al software,
che si occuperà della ricostruzione del mosaico ge-
nerato con le opportune sovrapposizioni.
Emanuele Lubrano, direttore della produzione a
senseFly, si occupa di tutti gli aspetti legati alla re-
alizzazione dell'eBee e dello Swinglet Cam (pro-
duzione, industrializzazione e qualità), ha matu-
rato una importante esperienza sul campo in una
missione umanitaria di supporto ad Haiti lo scorso Terremoto
marzo/aprile 2013. Droni tuttala in missione umanitaria
Pensa che i droni ad ala fissa quali l'eBee o lo Swinglet Cam ad Haiti colpita dal sisma.
siano facilmente utilizzabili anche in aree colpiti da disa-
stri come quello che ha devastato Haiti? lanciarlo e aspettare che la missione sia terminata».
«Si, indubbiamente. Uno dei nostri compiti era ap- In fase di pianificazione del territorio da monitorare cosa
punto quello di spiegare alle persone del posto come bisogna considerare prima di lanciare in aria un drone au-
utilizzare gli eBee per fare delle missioni di mapping tonomo?
in totale autonomia. Certo è necessaria una minima «La parte complicata secondo me è conoscere bene il
padronanza dei computer, e aver letto il manuale d'u- territorio per evitare ostacoli che potrebbero trovarsi sul
so del drone, ma in generale chiunque può utilizzarlo. cammino del drone (ad esempio un'antenna delle comu-
Il software è molto facile da usare, su un interfaccia si- nicazioni). Altro aspetto importante è la scelta del luogo
mile a google maps si sceglie la zona che si intende fo- d'atterraggio. Ad Haiti è stato problematico,ci trovavamo
tografare. Il software automaticamente genera la traiet- in posti montagnosi e con molti alberi, o in zone densa-
toria per fare le foto alla risoluzione voluta. Una volta mente popolate».
che si è fatto l'upload della traiettoria sul drone, basta Italia l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile è pronta
a normare e regolare il volo autonomo dei droni civili
nell'ambito del territorio urbano e rurale, in svizzera sie-
Swinglet Cam te soddisfatti delle regolamentazioni emesse dalla vostra
pronto al volo autorità U.F.A.C.?
nella valigetta «Il mio punto di vista personale, che quindi può essere
diverso dal punto di vista di senseFly o Drone Adven-
tures, è che l'unica limitazione che abbiamo in Svizzera
consiste nel fatto che il drone dev'essere tenuto sempre a
vista d'occhio dall'operatore o da qualcuno a lui vicino.
Non sono contro questa regola, soprattutto se si pensa al
numero crescente di droni DIY e al fatto che certi droni
sono molto pesanti (parlo di droni che superano il chilo
di peso). Mi sentirei però di "rilassare" questa regola per
droni come quelli di senseFly, che sono estremamente
leggeri (mezzo chilo) e che quindi risulterebbero inof-
fensivi anche in caso di caduta».

DRonEziNe - 17
applicazioni cartografia umanitaria
Sull’area del disastro mostravano diffidenti. Il fatto che i bambini ridessero e si
Se improvvisamente il territorio cambiasse a seguito di divertissero a vedere i droni atterrare e decollare disten-
una terribile calamità naturale quale un terremoto, un deva di molto l'atmosfera tra gli adulti».
uragano o uno tsunami, la nostra cartografia diverrebbe Nessun problema con i vostri droni?
immediatamente obsoleta. «Abbiamo anche avuto anche un piccolo incidente. Dopo
Anche coloro che per via aerea, veicolare o pedonale vo- un atterraggio, un contadino della zona ha distrutto un
lessero prestare i primi soccorsi o proseguire nel suppor- eBee a colpi di machete. La sua scusa è stata che crede-
to logistico delle popolazioni sofferenti, si troverebbero va che fosse una faraona (un tipo di uccello), ma poi ci
a dover fare i conti con strade interrotte e punti di riferi- hanno spiegato che le persone del posto sono molto su-
mento completamente cambiati o inesistenti. perstiziose, e probabilmente credeva che fosse una specie
Ecco che i droni civili possono fornire un immediato e di maledizione venuta dal cielo. Comunque, con lo Swin-
concreto aiuto e nella mappatura e nella creazione di una glet Cam non avevamo questo problema, visto che per
nuova carta con le mutate situazioni territoriali. le sue forme squadrate la gente lo scambiava più per un
Emanuele Lubrano e Adam Klaptocz, membri di Drone aquilone. Invece l'eBee, con le sue linee più arrotondate
Adventures, hanno messo a disposizione nello scorso e con il blister sul naso che ricorda un becco giallo, viene
aprile le loro capacità e il loro tempo utilizzando diver- scambiato più facilmente per un uccello. Anche dagli altri
si droni per poter contribuire a ricostruire una cartina uccelli».
aggiornata di alcune zone nello stato di Haiti. Questa Il supporto di Drone Adventures in collaborazione con
splendida regione ha subito diverse catastrofi naturali de- partner quali IOM (Organizzazione Internazionale per le
gli ultimi anni, tra cui un terribile terremoto all'inizio del Migrazioni) e Open Street Map, due realtà da tempo pre-
2010; una violenta epidemia di colera alla fine del 2010 senti e con grande esperienza sul campo ad Haiti, ha per-
e per finire l’uragano Sandy alla fine del 2012. Oltre alla messo di avere una fotografia reale con mappe aggiornate
incalcolabile perdita di vittime umane, ogni disastro ha a disposizione di tutti gratuitamente sul sito OpenStreet-
provocato mutamenti sostanziali del paesaggio: strade, Map. Un altro importantissimo contributo è stato quello
edifici, ponti sono andati distrutti. di insegnare ad altri membri di qualificate organizzazioni
Il drone eBee ad ala fissa, dal peso di appena mezzo chilo, umanitarie e ai geografi locali, come utilizzare i droni al
poteva volare per diversi minuti, fotografare e al tempo fine di incentivarne l'uso e favorirne l'utilizzo. 
stesso georeferenziare diverse aree colpite dal terremoto.
«Siamo stati ad Haiti per una setti-
mana, ed abbiamo mappato circa 40
km quadrati di territorio», ci ha det-
to Emanuele Lubrano. «Devo am-
mettere che è stato un tour de for-
ce e siamo riusciti in quest'impresa
Perché avevamo a disposizione tre
droni che lanciavamo molto spes-
so contemporaneamente. La fase di
post-processing delle immagini ac-
quisite ha preso un tempo variabile
tra qualche ora e più giorni, a se-
conda della grandezza del territorio
considerato».

Come reagiva la gente?


«I bambini delle bidonville adorano
i droni, per loro sono come dei gio-
cattoli. Invece gli adulti all'inizio si

DRonEziNe - 18
Dji Phantom
ideale
per
cominciare
a cura del laboratorio
Facilissimo, pratico, economico:
si mette in volo in dieci minuti minimo. Dopo aver collezionato le dovute esperienze, si po-
tranno provare anche le funzioni di return to home e di failsafe,
e sta piantato nel cielo come un chiodo con le quali il Phantom prima ritornerà verso il punto di par-

I
tenza e in seguito atterrerà autonomamente.
l Phantom è forse il più diffuso quadricottero entry level al Nella dotazione standard Il Phantom può montare una video-
mondo. I tempi per assemblare il Phantom sono di una de- camera GoPro senza alcun movimento o stabilizzazione, che
cina di minuti circa, compresa la corretta installazione delle ci permette già di muovere i primi passi nel mondo delle video
eliche, facilitata dal fatto che sui bracci dei motori ci sono ade- riprese. Per chi ha esigenze di ripresa superiori, come optional
sivi che indicano il senso di rotazione, a prova di errore. Inte- troverà diversi gimbal, cioè i supporti mobili per le telecamere,
ressante la soluzione dei mozzi elica con ogive filettate contro che permettono di stabilizzare automaticamente i movimenti
rotanti per evitare che le eliche si possano allentare in volo, con della videocamera.
conseguenze disastrose facilmente immaginabili. Visto che sta per arrivare il nuovo Phantom Vision, atteso per
Una volta assemblato, il Phantom si deve collegare al pc con un il prossimo Natale, il prezzo è stato ribassato a 419 euro presso
cavo Usb per la configurazione iniziale; volendo i piloti esperti i rivenditori autorizzati. Rispetto al Phantom attuale, il Vision
possono anche evitare il collegamento al pc, ma ciò richiede avrà telemetria integrata e una telecamera full HD premontata;
prove con i motori accesi, sconsigliabili a chi è alle prime armi. la buona notizia è che gli acquirenti del Phantom attuale po-
Molto probabilmente con i parametri di default il Phantom tranno fare l’upgrade al Vision, a prezzi ancora da stabilire. Il
sarà già pronto al volo. Tuttavia, prima di decollare consiglia- radiocomando fin troppo semplice è forse l'unico vero vizio di
mo l’attenta lettura del manuale sul cd in dotazione. In ogni questo kit, in quanto esperienze di alcuni piloti lamentano una
caso, è necessaria la calibrazione del magnetometro attraverso portata di poco superiore ai 2 /300 metri.
una semplice procedura spiegata anche con i video tutorial sul Nel complesso possiamo affermare che il Phantom è un con-
sito ufficiale di Dji. centrato di tecnologia e semplicità che permette anche a per-
Come qualsiasi quadricottero, per volare ha bisogno di spazi sone con poca esperienza di pilotaggio di portare in aria un
aperti lontani da cose e persone. Finita la procedura di arma-
mento della scheda e dei motori, la procedura di decollo è sem- piccolo un drone con una videocamera. 
plicissima, essendo gestita e controllata dalla scheda. Il pilota
deve semplicemente alzare un poco alla volta lo stick del gas.
Appena arrivati alla quota desiderata, basta rilasciare dolce-
mente lo stick e il fantasmino bianco si fermerà immediata-
mente nel cielo. Grazie a barometro e gps, non solo la quota
ma anche gli spostamenti laterali saranno veramente ridotti al Non è un fotomontaggio
Ci è piaciuto:
Grazie a barometro
Praticità e facilità d’uso e gps, il Phantom
Barometro e GPS integrato sta fermo alla quota
Non ci è piaciuto: prestabilita senza
Il radiocomando dalla scarsa portata bisogno di intervenire
Voto:  sul radiocomando.

DRonEziNe - 19
frsky taranis, RC open source
a cura del laboratorio
È cinese, ma con un cervello italiano che se ne trovi una davvero paragonabile.
Una radio cinese, ma con un cervello europeo. Anzi, italiano:
e francese: debutta il rdiocomando più gran parte del lavoro di sviluppo del software open source è
stato sviluppato da un gruppo di esperti internazionali, tra
atteso degli ultimi dieci anni cui Romolo Manfredini, appassionato aeromodellista e genio

P ensa a una radio a 16 canali, che possono diventare 32, dell’elettronica.


completamente programmabile con un software open Che ha curato parte del software della radio, Opentx, e in par-
source sviluppato dalla comunità degli aeromodellisti ticolare l’interfaccia col pc: il software Companion9x, l’applica-
per gli aeromodellisti. zione che consente di programmare e testare un modello diret-
Pensa a una telemetria che dice la quota del tuo drone, in italia- tamente sul computer. Così quando tutti i movimenti simulati
no, con la precisione di 10 centimetri. dei servi, le fasi, le miscelazioni eccetera eccetera ci convincono
Pensa a una ricevente s-bus che ti permette di usare un solo possiamo trasferirli alla radio. E possiamo fare anche l’inverso,
cavetto per gestire pan, tilt e comandi della telecamera di bordo cioè fare il backup di un modello in memoria della Taranis sul
connettendo un solo cavetto. computer di casa, così possiamo farci una libreria infinita di
Pensa a un sistema di failsafe che in caso di perdita di segnale tutti i modelli possibili e immaginabili e caricare sulla radio
riattiva automaticamente il retrurn to home. solo quelli che ci vogliamo portare al campo.
Pensa di avere potenziometri cuscinettati di altissima qualità, Abbiamo incontrato Manfredini al Monte Cucco, dove racco-
sviluppati dalla stessa azienda che produce per Futaba, ma con glieva sguardi di ammirazione e malcelata invidia dal fior fiore
specifiche leggermente superiori a quelli dell’ammiraglia giap- degli aliantisti RC richiamati dall’annuale raduno Fiam, che
ponese T14 MZ. ascoltavano stupiti e ammirati la sua radio che pronunciava in
E adesso apri gli occhi, e guarda il prezzo: meno di 200 euro. perfetto italiano la quota del suo aliante, ogni volta che variava
Un terzo di quello che costa una radio paragonabile. Sempre di dieci metri. E all’occorrenza, con un clic su uno switch, pas-
sava ai classici toni acuti/gravi del variometro, che con preci-

DRonEziNe - 20
recensione
a cui tenevo tantissimo, un pulsoreattore che mi era costato un
anno di lavoro. La Taranis è la mia vendetta».
Quindi è per questo che costa poco? Perché il software è
open source e a te non viene in tasca nulla?
«Costa quel che costa Perché quello è il suo valore. Il costo in-
dustriale di ogni Taranis è 90 dollari. I potenziometri, uno dei
fiori all’occhiello che tutti le invidiano, sono fatti dalla stessa
azienda che produce per Futaba. Solo che le specifiche di Ta-
ranis sono leggermente superiori a quelle richieste per la T14
MZ, che qualche critica l’hanno ricevuta. Provali». Romolo mi
passa la radio in mano. Io preferisco molle più dure, ma non
ho dubbi che si possano regolare. Preferenze personali a parte,
sono impressionanti, fluidi e morbidi che piano muoversi sul
velluto. «Prova a dire quanto costano a FrSKY questi poten-
ziometri» mi sfida. Balbetto qualcosa. «Cinque dollari» sorride
lui togliendomi dall’impiccio di sparare cifre a caso. «Cinque
Il team che ha sviluppato la Taranis dollari» ripete, tanto per essere sicuro che io abbia capito bene.
Bertrand Songis (opentx) Ho capito benissimo. La Taranis non è molto sexy, ha un’e-
Mike Bradford (hw guru) stetica anonima e molto datata. Ma in mano è leggera come
Andre Bernet (hw test) una piuma, ha un display retroilluminato di ottima qualità, e
Romolo Manfredini (companion9x e opentx, nella foto) i potenziometri sono una bomba. Un po’ di più si poteva fare
per levette, slider, interruttori e soprattutto pulsanti e pod, che
sono piuttosto cheap. Ma le innovazioni stanno dentro la sca-
sione impressionante gli diceva se il modello saliva o scendeva
tola, non certo fuori.
a seconda dell’ondivagare di dinamiche e termiche.
La radio di serie ha già questa magia di raccontarti a che
quota viaggia il tuo modello, se sale o se scende eccetera?
Romolo, sarai diventato ricco sviluppando il software di
Romolo scuote la testa con aria di compatimento e toglie dalla
una radio che sta diventando rapidamente un oscuro ogget-
valigetta un coso grande più o meno come una chiavetta USB.
to del desiderio.
«Ci vuole il sensore. Questo FrSKY costa venti euro».
«Vedi che non capisci?» sospira. «Il software è open source.
Certo che vi siete fatti pregare, della Taranis si parla da un
Vuol dire che è mosso dalla passione e dal volontariato».
anno e solo ora stano cominciando ad arrivare nei negozi.
Davvero i cinesi di FrSKY non ti hanno dato una lira?
Col contagocce, oltretutto.
«Dei perfetti sconosciuti mi hanno mandato sovvenzioni per
Romolo sorride come quello che la sa lunga, e prende in mano
un migliaio di euro su PayPal. Gente abituata a riconoscere il
la ricevente. Una bella ricevente nera, compatta, con lunghe
valore dell’open source e dello shareware. Ma da FrSKY non mi
antenne a 2.4 GHz. «Questa è stata la causa del ritardo» dice.
aspettavo, e non ho ricevuto, nulla».
La ricevente?
Scusa, ma chi te l’ha fatto fare?
«No, le antenne. I prototipi avevano antennine corte. Molto
«Da ragazzo ho avuto una sola radio blasonata, di una nota
belle, ma impossibili da tirare fuori dalle fusoliere in carbonio.
marca giapponese. Costava come due mesi di stipendio di mio
Le abbiamo volute lunghe e abbiamo anche cambiato le speci-
padre, che me l’ha regalata conoscendo la mia passione per il
fiche dei connettori, per scongiurare l’eventualità di falsi con-
modellismo. E per colpa di quella radio ho perso un modello
tatti. Tra rifarle e certificarle, sono passati i mesi».
«il software è open È stato difficile far nascere la Taranis? Qual è la cosa che ti ha
fatto più disperare?
source: significa «Alla fine la Taranis è un port del sistema operativo open
source per radiocomandi opentx su un hardware differente

che nasce dalla (infatti equipaggia anche la “piccolina” di casa Turningy, la 9x).
La cosa più difficile è stata cercare di fare un insieme di fun-
zioni coerenti e che avessero una logica di programmazione
passione e dal comune. Ma lavorando insieme a persone del calibro di Frank
Aguerre e cercando di ascoltare e filtrare i suggerimenti/la-
volontariato» mentele di tutti i modellisti non è stato poi così difficile».

DRonEziNe - 21
recensione
Cos’è che ti piace di più della Taranis? caratteristiche principali
«Beh, ogni scarraffone è bello a mammate soia… comunque 9 fasi di volo
di opentx la cosa che mi piace di più è la programmazione a 64 mix liberi attivabili su fasi multiple
mix liberi. A un primo approccio sembra complicare la vita differenziali esponenziali o curve applicabili ad ogni mix
al modellista. Ma una volta entrati nella logica, è splendida. In ritardi e rallentamenti applicabili ad ogni mix.
pendio ho aggiunto il controllo degli alettoni a mo’ di flap e 24 dual rate exponenziali e curve associabili a fasi multiple.
diruttori in due secondi usando solo l’interfaccia della la ra- 32 switch logici
dio, non il pc. Per quello che riguarda l’hardware, mi piacciono 32 funzioni programmabili
tantissimo sia gli stick sia il display, sempre ben visibile anche Totalmente telemetrica
sotto il sole del pendio e la sera al ristorante grazie ad un ottima Sintesi vocale e variometro incorporati nel software
retroilluminazione». Log dei dati telemetrici.
Ci sarà pure qualcosa che non ti piace,? 60 modelli in memoria, infiniti utilizzando la SD
«Avrei voluto un rotary encoder e qualche trim in più. Ma non
si può avere tutto».
o gas + collettivo di un elicottero), mentre per la Taranis il mix
Dovessi definire la taranis con una sola parola?
è il cappello che comprende tutto quello che deve succedere
«Semplicissimo! “La radio”».
quando si agisce su uno stick, un pulsante, un interruttore o
la nostra prova un potenziometro.
Se dal punto di vista estetico la Taranis non ha nulla di specia- Se non c’è un mix che dice alla radio “quando alzo il gas, acce-
le, assomiglia molto alla JR X9503, dal punto di vista softwa- lera i motori” la radio resterebbe muta come un pesce.
re è un altro pianeta. Non solo per le eccezionali potenzialità Tutto ciò, paradossalmente, non deve spaventare; passato il
dell’architettura (sintesi vocale, telemetria, scheda SD micro primo momento di disorientamento, tutto diventa molto più
dove tenere non solo i modelli, ma anche le loro fotografie, le facile e persino più intuitivo che non smanettare tra menu e
voci per gli allarmi personalizzati, musica e tanto altro) ma an- sub menu. La programmazione “computer style” fa sì che tut-
che e soprattutto Perché la Taranis costringe l’utente a disimpa- to possa essere usato per controllare tutto: non solo pulsanti,
rare tutto quello che sapeva sulle radio e affrontare un mondo levette e stick ma anche telemetria, per esempio per far sì che
del tutto nuovo. il nostro drone scatti una foto quando il gps l’ha portato in
Addio ai menu di funzioni precostituiti da personalizzare, la una zona ben precisa, o per scaricare automaticamente ca-
Taranis si programma più come un computer che come un ramelle a una festicciola di bambini una volta raggiunta una
radiocomando. Bisogna familiarizzarsi subito con concetti quota prefissata.
come funzioni personalizzate, canali virtuali, variabili globali; La programmazione si può tranquillamente fare direttamente
in teoria, se non fosse per i modelli precaricati che danno al sulla radio, come si è sempre fatto, ma è molto più pratico e
modellista i canovacci precostruiti per gestire le configurazio- facile usando il software gratuito Companion, che permette
ni più comuni del modellismo (tra cui il classico dei classici, non solo di programmare le funzioni, ma anche di provarle
il modello quattro canali che è la base di tutti i multicotteri), grazie al simulatore della radio senza nemmeno avere sotto
appena accesa la Taranis non farebbe nulla, non invierebbe alla mano il trasmettitore. Per dare un’idea della potenza straordi-
ricevente nemmeno i quattro canali di base: bisogna dirgli di naria del software open source, basta una sola riga di codice
farlo, utilizzando i mix. Il concetto di mix della taranis ha ben (CS1|d|>x Alt 1) per creare una funzione personalizzata che
poco a che vedere con i mix delle altre radio; siamo abituati a faccia sì che la Taranis pronunci a voce la quota ogni volta che
usare i mix per miscelare tra loro due canali diversi (per esem- il drone sale o scende di un metro, cosa che potrebbe essere
pio i due canali che comandano gli alettoni di un aeromodello, utile per verificare se la funzione di mantenimento della quota

«Tutto può
essere usato per
controllare tutto:
stick, pulsanti e dati
Altimetro Fvas-02H e ricevente telemetrica X8R.
dellatelemetria»
DRonEziNe - 22
recensione
splash screen si carica nella eeprom della Tara-
nis e dunque bisogna collegare la trasmittente
(spenta) al computer, utilizzando l’utility Za-
dig  per caricare il driver se si usa Windows.
Fatto ciò, Companion ci suggerisce il firmware
più aggiornato da scaricare, ci aggiungiamo lo
splash screen personalizzato e in pochi istanti la
radio è aggiornata. Per la prova abbiamo equi-
paggiato il drone con la ricevente telemetrica a
8 canali FrSKY X8R e il variometro/altimetro
di precisione FVAS-02H.
La cosa ci da qualche grattacapo, le istruzioni
del variometro sono particolarmente compli-
cate, il variometro stesso ha un sacco di cavetti
che non avevamo idea di dove dovessero essere
attaccati, e ci è voluto un po’ prima che risol-
vessimo il rebus: i cavetti vanno ignorati, per la
8XR basta collegare la porta dati sella ricevente,
S/PORT, con uno qualsiasi dei due connettori
del variometro, usando il cavetto servi femmi-
na/femmina in dotazione.

di un quadricottero funziona a dovere; alzando il parametro BINDING


Alt a 10 metri, (CS1|d|>x Alt 10) la stessa funzione diventa pre- Bindiamo la radio, procedura veloce e semplicissima (basta coi
ziosa per studiare il volo di un aliante in pendio. soliti ponticelli, basta accendere la ricevente tenendo premuto
il tasto per il binding), ma scomoda Perché il tasto è micro-
Hands On! scopico e dobbiamo tenerlo premuto con uno stuzzicadenti: ci
Abbiamo ricevuto a fine agosto la nostra Taranis, e la prima vorrebbero tre mani, una per tenere lo stuzzicadenti, una per
cosa che abbiamo fatto è stata quella di aggiornare il firmwa- tener ferma la ricevente e una per accenderla, ma con qualche
re della radio. Ricordiamo che il software è sviluppato da una contorsione ce la facciamo. Il led lampeggia immediatamente,
comunità di modellisti, quindi sono molto attenti alle esigenze segno che il binding è riuscito. Il binding della Taranis ha di-
che nascono dal basso, e che la Taranis è appena nata, quindi le verse opzioni, a causa dell’estrema flessibilità dell’architettura;
necessità di aggiornamento sono parecchie. Anche se Manfre- modello per modello, si può decidere se usare il modulo in-
dini ha promesso che non seccheranno i possessori con con- terno o quello esterno, o entrambi contemporaneamente, per
tinui aggiornamenti ma saranno rilasciate release a cadenze espandere il numero di canali disponibili. Il modulo esterno
regolari. Già che c’ eravano, abbiamo anche sostituito lo splash può essere un modulo di terze parti (noi abbiamo provato con
screen, cioè lo schermo di benvenuto che campeggia sul display ottimi risultati il modulo Spektrum, sia quello originale sia
all’accensione della radio; chiunque può creare il suo, basta fare quello compatibile Orange: l’unico fastidio, col modulo ori-
un disegno in formato BMP da 212x64 e fino
a 16 livelli di grigio. Già che ci siamo, abbiamo
anche fatto il ritratto del muletto di redazione, il
quadricottero Ifly-4 che usiamo come piattafor-
ma di test: bitmap  in scala di grigi, 64x32, 4-bit.
Il ritratto del modello si salva sulla scheda SD
Card ed è utilissimo per essere ben certi che si
sta volando col modello giusto in memoria (an-
che se la Taranis collega ogni modello alla sua
ricevente, si può sempre sbagliare se si passa la
stessa rx da un modello a un altro), mentre lo

Prima provo poi volo


Il simulatore del modello
di Companion.
DRonEziNe - 23
recensione
ginale. È stato quello che abbiamo dovuto svitare la maniglia
della Taranis per farci passare l’antenna), per poter usare con la
Taranis anche tutte le riceventi non FrSKY che abbiamo già in
casa. Al limite si potrebbe usare anche un modulo esterno in Bindare una ricevente DSM2 (Spektrum)
megahertz, ma occorre qualche modifica per risolvere il pro- Per fare il bindig con un modulo esterno Spektrum bisogna
blema dell’antenna telescopica, che manca alla Taranis essendo spegnere la radio, rimuovere la copertura del porta moduli
una radio in gigahertz nativa. posteriore e inserire il modulo DSM2.
In ogni caso, occhio a non tenere la ricevente troppo vicina alla Dopo di che si riaccende, si va nella seconda pagina del
trasmittente durante il binding, è facile che l’eccessiva potenza menu di configurazione della radio, si mette su OFF il mo-
mandi in saturazione la rx impedendo il binding. Se succede dulo interno, si setta quello esterno su PPM, CH1-8, 22.5
poco male, basta allontanarle di un metro ed è fatta. ms, 300u, - (segno meno) e a questo punto si binda come al
solito la ricevente Spektrum.
Ora che ce l’hai, dimmi che ci fai
Una volta bindata, abbiamo creato la nostra prima funzio- scrivendo la sequenza che ci permette di armare e disar-
ne personalizzata: poche istruzioni per farci leggere la quota mare il quad usando un interruttore a tre posizioni invece
dalla voce sintetizzata alla pressione di un tasto. E già che che dover usare il comando del timone: in su armato, in
ci siamo, in sequenza ci facciamo leggere il valore dell’RSSI, mezzo volo, in basso disarmato, rimandiamo al box per le
cioè la potenza del segnale ricevuto dalla RX: se per la quo- spiegazioni e i dettagli. Fatto ciò andiamo al campo.
ta è necessario il sensore, il per avere la potenza del segnale In volo, la prima cosa che si apprezza della taranis è la flui-
basta la ricevente, non serve altro. La telemetria interna del- dità e la qualità dei potenziometri, superiori a quelle di ra-
la 8XR ci potrebbe anche dare il voltaggio della batteria che dio che costano due o tre volte tanto, la sicurezza che ci da
la alimenta, ma essendo la nostra alimentata attraverso un ila voce sintetizzata che ci ragguaglia su quote e affidabilità
BEC non avrebbe alcun senso, visto che il BEC da sempre del link (senza bisogno di programmare nulla, la Taranis
5 volt stabilizzati; per leggere la tensione del pacco di volo di default avvisa sei il segnale diventa troppo debole) senza
servirebbe una sonda. bisogno di staccare lo sguardo dal modello, la disposizione
Scarichiamo e installiamo le voci in italiano (sono diverse, razionale di tutti i controlli, i beep e gli avvisi vocali che di
tutte gradevoli voci femminili) e ci imbattiamo nella prima dicono quando stick e trim sono centrati.
pecca della Taranis: l’audio è disturbato da un leggero ronzio Come ci aspettavamo, la Taranis e le sue voci hanno con-
di sottofondo, che è a malapena avvertibile attraverso l’alto- quistato i modellisti presenti, che si sono incuriositi, affa-
parlante, ma può diventare fastidioso in cuffia. Dipende dai scinati… e ci prendevano per matti quando gli dicevamo
disturbi dell’elettronica interna e c’è poco da fare. cosa può fare e quanto costa. Così raccogliamo qualche
Passiamo poi a una funzione specifica per multicotteri, parere al volo: «Penso che sono talmente tante le possibi-
lità di configurazione offerte dalla Taranis e da OpenTx,
che è anche difficile riuscire a pensare cosa ci puoi fare” ci
dice un modellista.
«Per i multi, trovo mol-
to utile il fatto di poter

Come il mitico Thor


Taranis per i Celti
era il dio del tuono.

Ci è piaciuto:
Potenza e flessibilità del software
Qualità dei materiali, specialmente dei potenziometri
prezzo straordinario per una radio così potente

Non ci è piaciuto:
Il ronzio di sottofondo dell’audio
Incongruenze nel nome di funzioni tra interfaccia e companion
L’estetica anonima e datata
Voto: 

DRonEziNe - 24
recensione
armare il quad con un pulsante ritardata di 2,5 secondi CS3.
In molti casi, per ragioni di L’interruttore virtuale CS4 invece si attiva solo se si cerca di
sicurezza prima di decollare armare il quad alzando la levetta SA senza avere il gas a zero.
occorre armare i motori dei
multicotteri tenendo il moto-
re a zero e usando il comando
del timone di direzione a fondo
corsa, verso destra o verso si-
nistra a seconda della scheda;
usualmente, il timone nel senso opposto disarmerà il multi-
cottero. Grazie alla flessibilità della Taranis, questa operazione
può essere assegnata a un interruttore a tre posizioni: in alto A questo punto, gli interruttori virtuali vanno usati in una
arma, al centro si vola, in basso disarma. finzione personalizzata. Usiamo cinque funzioni, da CFN1 a
CFN5. Se la levetta SA è alzata e il gas a zero, il pulsante vir-
Non sarà una funzione fondamentale, ma è comoda e utile tuale CS1 attiva CFN1, che avvisa con un suono che il quad si
per imparare la logica di programmazione della Taranis. sta armando; due secondi dopo il pulsante virtuale CS2 attiva
Ci sono molti modi per realizzarla. Con Companion, abbia- CFN2, che porta a fondo corsa il canale del timone (nell’e-
mo creato quattro interruttori virtuali: sempio assumiamo che il canale sia 4 e il verso per armare
sia tutto timone a sinistra). Mezzo secondo dopo, il pulsante
virtuale CS3 attiva due funzioni contemporaneamente, CFN3
e CFN4; la prima riporta a zero il timone, la seconda fa un
suono che ci avvisa che il quad è armato e pronto al decollo.
Se invece avessimo tentato di armare il quad con il gas non
a zero, le funzioni CFN1...CFN4 non si sarebbero attivate,
mentre il pulsante virtuale CS4 avrebbe attivato la funzione
Gli interruttori virtuali CS1, CS2 e CS3 si attivano quando è CFN5, che con un suono ci avrebbe avvisato che il quad non
vera la condizione a~x, (a circa x), dove a è thr (lo stick del si può armate. Da notare che CFN5 si attiva anche se, una
gas) e x è il valore -100, cioè quando lo stick del gas è com- volta armato il quad, decolliamo senza curarci di rimettere al
pletamente abbassato e contemporaneamente (AND) il pul- centro l’interruttore fisico di armamento; il warning ci ricorda
sante fisico a tre posizioni SA (la levetta sull’angolo superiore di farlo, anche se in realtà non succede nulla, tanto il timone è
sinistro della Taranis) è verso l’alto. In altre parole, CS1, CS2 e tornato comunque al centro una volta armato il nostro drone.
CS3 si attivano se il gas è a zero le la levetta è in posizione di Complicato? Forse la prima volta sì.
armamento. Quello che cambia tra CS1, CS2 e CS3 è il tempo Ma una volta presa la mano, la programmazione della Taranis
di attivazione: immediata per CS1, ritardata di 2 secondi CS2, si rivela facile e molto interessante.

Così per S.Port fare un acquisto unico, quando avrò i sensori scatenerò la
La porta di fantasia, e chissà cosa salterà fuori».
comunicazione Un altro “multirotorista” mette l’accento sulle possibilità
dati S.Port di che la Taranis offre a chi vola in FPV: «Volando con gli
FrSky permette occhiali da FPV, Il mio limite era proprio non poter sa-
di collegare un pere e vedere l’altitudine e il voltaggio delle celle se non
numero infinito con la telemetria o con l’osd a bordo che avevo installa-
di sensori to a parte, che però fornisce solamente “beep” di allarmi
telemetrici. prefissati. La sintesi vocale della Taranis è fantastica per
questo scopo, attivando lo switch parla dicendomi il vol-
taggio (in futuro con i nuovi sensori anche quello delle
armare/disarmare i motori con un clic, oppure l’uso del singole celle) e la quota, lasciandomi più tranquillo non
variometro o del gps, per fare in modo che se la quota va potendo vedere il display della radio direttamente. Inoltre
fuori da una certa soglia, il modello da solo raggiunga la ho in mente impostazioni tipo “al raggiungimento della
quota prefissata impostata sulla radio...Per quanto riguar- quota predefinita attiva la modalità di mantenimento del-
da la telemetria, uno dei punti forti di questa radio, atten- la quota automatica”. In sostanza per l’FPV secondo me è
dendo con ansia l’uscita dei nuovi sensori s-port, cosi fa fantastica». 

DRonEziNe - 25
nilox Mini
ACtion cam low cost

a cura del laboratorio


cissima da usare: non ha alcuna regolazione, si monta,
Assomiglia alla GoPro, ma costa si accende e si registra.
molto meno. E va bene, Noi l’abbiamo montata su un quadricottero IFLY-4 di
Ideafly; anch’esso un entry level, la macchina giusta
anche se ha limiti evidenti per muovere i primi passi nelle riprese aeree, molto
facile da gestire, pronto al volo, molto stabile e con il

A
bbiamo provato per voi la Nilox Mini: este-
ticamente ricorda la GoPro, ma costa meno barometro integrato per mantenere la quota automa-
della metà della GoPro più economica, e si ticamente. Tolta dalla scatola, apprezziamo la dotazio-
comporta bene. Prima dell’estate la si trovava in of- ne relativamente completa: cavo USB mini, fascia per
ferta nei supermercati Coop a 79 euro: davvero un af- tenerla in testa, staffa di montaggio dritta e curva per
fare, peccato che la promozione sia finita insieme alla montarla sul casco (o sulla fusoliera di un aeromodel-
bella stagione. lo). Il manuale in italiano è semplice e chiaro, anche
Non ha il WiFi ma ha un ottimo schermo posteriore se serve poco Perché la piccola action cam non ha se-
dove studiare inquadrature e rivedere i filmati, non greti: solo quattro tasti, che servono per accenderla/
scende a 60 metri sott’acqua ma arriva co- spegnerla, passare da foto a video, formattare la sche-
munque a 10, ottimo per fare snorke- dina (micro SD). Comandi
ling, non è FullHD ma si accontenta che diventano solo due
dell’HD Ready, non scatta foto a 11 quando si monta lo
megapixel ma fa dignitosissimi scatti scafandro: accensione e
a 5. Peccato che non possa fare foto foto/video.
temporizzate, il che è forse il suo limi- Due parole sullo sca-
te più serio nell’uso con i piccoli droni. fandro: robusto, sem-
Pesa 165 grammi, compreso l’hardwa- plice da aprire e chiu-
re di montaggio, la batteria e lo sca- dere, esteticamente
fandro stagno; non una piuma, ma gradevole con l’oblò
abbastanza leggera per essere usata fa- stile sottomarino e la
cilmente anche con un piccolo quadricot- gomma arancione che
tero. La Nilox Mini è un buon entry level per fare lo sigilla, l’abbiamo
riprese aeree senza pretese. La macchina è sempli- provato in ferie nel
mare di Sicilia e come

DRonEziNe - 26
recensione
ci aspettavamo non è entrata una goccia d’acqua. E ci la condizione è più difficile, con tutte le vibrazioni
mancherebbe altro, visto che Nilox lo garantisce sta- e i movimenti non smorzati da nulla, nemmeno da
gno fino a 10 metri e noi da semplici bagnanti non semplici gommini. Per il fissaggio al drone abbiamo
andiamo oltre un paio di metri. Contrariamente alle riciclato il dvd con il software di installazione del qua-
action cam di fascia superiore, la Nilox Mini non ha dricottero medesimo, allegato nella confezione, natu-
un collegamento wifi col cellulare, ma in compenso ralmente copiando prima i file sul pc sennò sarebbe
ha un pratico monitor a colori da 2 pollici sul retro, stato un discreto autogol. L’adesivo 3M è solidissimo,
che permette non solo di verificare l’inquadratura ma riteniamo sia più facile che saltino le viti di nylon che
anche di rivedere immediatamente la ripresa una vol- non il nastro.
ta a terra. Il problema di questo tipo di montaggio è che la Nilox
sta appesa a testa in giù, e quindi la registrazione viene
Video e foto capovolta; in mancanza di strumenti interni alla Nilox
La Nilox fa filmati in formato 4:3, HD Ready, cioè per girarlo, abbiamo usato una utility gratuita da sca-
720p, alla risoluzione effettiva di 1 Megapixel; ottimi ricare sul web che si chiama Free video flip and rotate;
per il web e per video senza troppe pretese. Le foto- ma naturalmente, tutti i programmi seri di editing vi-
grafie invece sono a 5 megapixel (1920×2560), e a noi deo possono ruotare il file e rimetterlo a testa in su.
questa funzione non serve a molto, dal momento che
non possono essere temporizzate per scattarle duran- IN VOLO
te il volo. Il formato è AVI, formato molto pratico da Il piccolo IFLY-4 non ha avuto nessun problema a
montare, mentre le foto sono JPG. L’obiettivo far volare la Nilox, scafandro
è un F2, con una lunghezza focale 1,8: in compreso. I motori elettri-
altre parole, un grandangolo con circa 120 ci danno qualche piccola
gradi di apertura, non modificabile in al- interferenza, i classici on-
cun modo. Una volta fatta partire la regi- deggiamenti che si nota-
strazione, segnalata dal monitor e dal lam- no in questi casi, ma non
peggiare di un led blu sul lato della Nilox, la particolarmente fastidiosi.
registrazione non si interrompe finchè non Discreti i passaggi di lumi-
si preme nuovamente il pulsante oppure nosità chiaro/scuro, men-
finché il file non raggiunge la dimensione tre molto deludenti sono le
massima, 4 GB; oppure naturalmente fin- riprese con poca luce; decisamente la
ché non si esaurisce lo spazio sulla scheda. Nilox non è la telecamera adatta per il
volo notturno. Ottima l’ampiezza del
INSTALLAZIONE campo visivo, che non è modificabile
Per il primo utilizzo ba- in nessun modo. 
sta caricarla collegando Ci è piaciuto:
il cavo usb in dotazione Prezzo
a un computer o a un Qualità del video e dei materiali
caricabatterie Usb e in- praticità
prestazioni subacquee
serire la SD micro (non in dotazione). Per montarla
sul quadricottero invece bisogna arrangiarsi; la staffa Non ci è piaciuto:
di montaggio ha un piedistallo con un robustissimo Mancanza del wifi
adesivo 3M, che noi abbiamo sfruttato per incollare il Poche funzioni
piede a un DVD mini che abbiamo imbullonato con Foto non temporizzabili
Display pocoleggibile al sole
viti di nylon al nostro IFLY-4.,. Non abbiamo usato Niente uscita video, niente FPV
un gimbal per mettere alla prova la telecamerina nel- Voto: 

il nostro video di prova: www.youtube.com/watch?v=4lApYA_V5r4


DRonEziNe - 27
Gimbal brushless
la rivoluzione
di fabrizio seri e Giuseppe d’angelo
Basta con servi e pulegge: la nuova
ni, lasciando al timone il controllo del Yaw. Fino ad oggi
generazione di supporti dinamici per sono stati utilizzati con successo gimbal tradizionali che
telecamere usa solo motori elettrici utilizzano servi più o meno grossi per il movimento; i
servocomandi utilizzati sono per lo più quelli che chi fa

P
er fare riprese video stabili, senza vibrazioni e modelli dinamici di barche a vela usa per le vele, ver-
annullando i movimenti di beccheggio e rollio ricelli che permettono una rotazione di 360 gradi con
dei droni, è necessario il gimbal: in sostanza un coppia elevata. Al fine di rendere più precisa e fluida
supporto mobile che permette la rotazione della tele- la rotazione, vengono spesso usati sistemi di cinghie e
camera su ogni asse, controllato da una scheda digitale pulegge per demoltiplicare il movimento.
che reagisce e annulla ogni movimento del drone per Nell'ultimo anno stato introdotto un nuovo tipo di
tenere sempre perfettamente fermo l’obiettivo. Chi usa meccanismo per il movimento del gimbal utilizzando
i droni civili per effettuare riprese aeree si sarà subito motori brushless al posto dei servi. Ma è una moda o
reso conto della necessità di poter variare l'angolo di una tecnologia vincente che porta a vantaggi reali? Il
ripresa e il movimento della telecamera rispetto alla gimbal brushless ha anche svantaggi, a cominciare dal
direzione assunta dal velivolo. E dal canto loro, i registi
hanno necessità di inquadrature particolari; due pro- Tre assi o due?
blemi risolti dal gimbal. I tre assi
I movimenti principali sono tre; quello che permet- controllabili
con un gimbal.
te alla telecamera di ruotare sull’asse verticale (Yaw o Per ragioni di
Pan), il beccheggio (pitch o tilt) e il rollio (roll), anche peso e costo,
se spesso se ne usano solo due, pitch e roll, che agisco- spesso si
no sui movimenti più ampi e frequenti dei piccoli dro- usano
solo roll
e pitch

«grazie ai brusless,
il quad diventa una vera
steadycam volante»

DRonEziNe - 28
tecnica
peso, visto che i motori brushless sono molto più pe- video riprese in volo anche con un piccolo quadricot-
santi rispetto al tradizionale servo comando. tero, con una stabilità e mantenimento dell’orizzonte
Inoltre richiedono attenzione anche alla posizionamen- davvero impressionante (da non confondere la stabilità
to della telecamera, i motori brushless a riposo e non citata con assenza di vibrazioni).
alimentati non oppongono alcuna resistenza mecca- Con questo non si vuole dire che ad oggi un economico
nica, pertanto la telecamera è libera di basculare senza gimbal due assi con GoPro o videocamera palmare può
alcun vincolo; e quindi può sbattere a terra, se il gimbal competere nel campo della video produzione profes-
non è posizionato correttamente. sionale, ma più semplicemente che il settore che ne ha
Inoltre, mentre normalmente le centraline dei multiro- guadagnato di più è proprio quello amatoriale o semi
tori sono già predisposte per muovere un gimbal tradi- professionale, magari con una semplice Action Cam.
zionale, quelli brushless hanno bisogno di un’apposita
scheda di stabilizzazione e di controllo dei motori senza Filosofie a confronto
spazzole. Oggi sul mercato due nomi si contendono la leader-
Insomma ci sono vantaggi e svantaggi, ma di fatto il ship: AlexMos e Martinez.
gimbal brushless è stato dirompente, ha definitivamen- Il primo, AlexMos, chiuso come i prodotti Apple, costo-
te suggellato l’accoppiata “droni” e “videofotografia”, sia so, maledettamente stabile, ha sempre funzionato bene
amatoriale che professionale. sin dalle prime versioni firmware ed ancora inseguito
Fin da quando i camera mount erano nella classica da tutti. Il secondo, Martinez, aperto nella migliore tra-
configurazione a servi, difficilmente era possibile utiliz- dizione Open Source-Arduino, economico, ha avuto
zarli per riprese dal sapore cinematografico, a meno di un inizio in salita con un firmware poco stabile, ma si è
andare su configurazioni gimbal costose e pesanti, per successivamente messo all’inseguimento del suo diret-
esempio i gimbal Cinestar, con meccanismi, cinghie to concorrente, riuscendo a guadagnarsi la giusta fetta
e pulegge e soprattutto con costosi controller dedica- di mercato, diventando sempre più stabile ed efficiente,
ti tipo “Radian” che ne consentono un funzionamento versione dopo versione. E anche l’Italia dice la sua, con
ottimale. il controller brushless VR gimbal di Virtual Robotix,
Con l’introduzione dei controller a due assi e relativi ancora molto giovane nello sviluppo (non è ancora in
motori brushless, anche nel piccolo formato videofo- vendita) ma con caratteristiche hardware e potenza di
tografico, si è fatto il grosso passo in avanti. Possiamo calcolo da far sembrare obsolete le blasonate concor-
avere, a un costo contenuto, vere e proprie steadycam renti; cito ad esempio la possibilità dell’integrazione di
volanti che non perdono l’orizzonte neanche se scosse controller infrarossi o wired tipo Lanc, per la gestione
violentemente da imbardate, giri di timone e raffiche di completa (zoom, rec, start, stop, pause eccetera) delle
vento. Proprio questo è l’indiscusso vantaggio dei mo- videocamere utilizzate sui camera mount.
derni camera mount brushless: la capacità di eseguire La scelta non è facile, ma per fortuna tutti i prodotti
citati funzionano egregiamente, come testimoniano i
numerosissimi video online.

Questione di motori
Oltre ai controller, sono importan-
tissimi i motori, che poi sono quelli
a cui è affidato il gravoso compito
del movimento e che hanno sosti-
tuito i rumorosi servocomandi.
Si tratta di motori brushless modi-
ficati nel diametro del filo di rame
utilizzato negli avvolgimenti.
All’inizio era necessario riavvolge-
re motori per uso aeromodellistico,
ma oggi il mercato è pieno di mo-

DRonEziNe - 29
tecnica
tori già adatti, in tutte le versioni e per tutte le catego- Che benefici hai avuto usando un gimbal brushless
rie di peso. A proposito di peso, i motori brushless sono rispetto ad uno realizzato con servi standard?
molto più pesanti dei servocomandi, quindi la scelta tra Fabrizio Seri: «Oggi non ci sono solo benefici in tut-
un gimbal brushless e uno tradizionale non dipende solo ti gli impieghi che si fanno di un gimbal. La vera do-
dal tipo di risultato video che si vuole ottenere, ma an- manda è: a cosa serve un gimbal? Che uso ne faccia-
che e forse soprattutto dal tipo di drone che è possibile mo di questo strumento? Ho trovato diversi limiti con
utilizzare: inutile cercare di mettere un gimbal brushless i sistemi brushless, guai di gioventù della tecnologia e
grande e pesante su un piccolo drone come il Phantom, limiti nella versatilità di impiego sul campo di lavoro.
si rischierebbe solo di sovraccaricarlo, rendendo il volo Soprattutto quando devi portare in volo camere diverse
pericoloso; ma per fortuna, ci sono gimbal brushless di- e devi rispondere a richieste ben precise dei clienti; lo
mensionati anche per i quadricotteri leggeri, come sem- strumento che utilizzi deve limitarti il meno possibile.
pre è una questione di compromesso. Come tutte le cose, anche il gimbal brushless ti costrin-
Apparentemente sembrerebbe che gli svantaggi siano nu- ge a dei compromessi, e oggi come oggi non sostituisce
mericamente superiori ai vantaggi, ma i video che girano completamente sistemi con servi standard.
in rete sono veramente spettacolari e dimostrano che le Un gimbal brushless deve essere perfettamente tarato
difficoltà sono ampiamente ricompensate dai risultati. sulla camera impiegata e solo con quella, pesa di più,
Per capire se si tratta di vera rivoluzione o no, abbiamo consuma più energia sopra tutto se non ottimizzato al
intervistato alcuni utilizzatori evoluti. I nostri esperti sono 100%, serve a poco; nel video per apprezzare la diffe-
due cineoperatori professionisti, Fabrizio Seri e Giuseppe renza con uno standard ci devi lavorare e fare ore e ore
D’Angelo. Seri si affida ai gimbal servoassistiti pilotati da di prove alla ricerca della sua ottimizzazione».
Radian, accoppiati a camere con una buona stabilizzazio- Se Seri vede luci e ombre nel gimbal brushless, Giusep-
ne integrata; a suo dire, le Case stanno investendo così pe D’Angelo è entusiasta: «La prima cosa che si nota è
tanto nella stabilizzazione che in futuro potrebbero ren- l’assoluta silenziosità. E poi la straordinaria capacità di
dere obsoleti i gimbal. Invece D’Angelo si dichiara soddi- mantenere la “bolla” anche nel caso di forti scuotimenti
sfattissimo del controller AlexMos. dovuti a forti imbardate ovvero raffiche di vento.»

Anche per i piccoli


Arris CM2000,
un gimbal brushless
per GoPro adatta
anche al Phantom.

DRonEziNe - 30
tecnica
Ritieni che sia necessario il terzo asse? Hai riavvolto i motori personalmente?
Fabrizio Seri: «A mio avviso il girato su due assi ha no- Fabrizio Seri: «Non ne ho mai sentito l'esigenza. Miro
tevole lacune... Anzi, diciamo che è inutilizzabile. Chi più al risultato, Il buon girato video. Quello che mi do-
opera alla camera deve essere libero di lavorare sui due mando è il perché i produttori non cerchino di rendere
assi, e non meno importante è il fatto che sei hai due i brushless per gimbal più leggeri possibile?»
assi perfettamente stabilizzati il terzo se non è stabiliz- Su questo punto concorda anche Giuseppe D’Angelo:
zato lo noti molto che si muove. Al punto di disturbare «Da buon aeromodellista avrei dovuto, ma visto che già
l'osservatore. Certo, se ne facciamo un uso ludico tutto passo nottate insonni a studiare documentazioni wiki,
bene, ma se parliamo di video come linguaggio non ci a fare calcoli di pesi autonomie e payload, a leggere e
siamo proprio. Un gimbal, brushless o non brushless, documentarmi su tutto ciò che avviene nel mondo dei
su due assi è inutilizzabile se ci si vuole esprimere senza droni, non me ne vogliano i miei colleghi multirotori-
arrecare disturbo a chi osserva». sti, ma ho preferito comprare motori già riavvolti per
Giuseppe D’Angelo: Il terzo asse è per produzioni video categoria di peso».
professionali, in cui diventa obbligatorio separare il pi-
lotaggio del drone dalla ripresa video. In sostanza dove Il maggior peso del gimbal ti porta qualche fastidio
si richiedono almeno due persone per la gestione del aggiuntivo?
volo e della ripresa. La peculiarità del terzo asse è che Fabrizio Seri: «Certo che si... più peso equivale a meno
di fatto disallinea la direzione della telecamera dalla tempo in volo, se si fa volare. Meno pesa meglio è, i gimbal
direzione effettiva del drone. Impensabile che un solo brushless ancora ne devono fare di strada anche su questo
operatore possa pilotare e contemporaneamente gestire aspetto». Giuseppe D’Angelo concorda, pur con qualche
la ripresa video su tre assi. distinguo: «Questo secondo me è il più grande problema
che affligge i piloti / costruttori di droni: la gestione del
payload. La mia esperienza in questo campo mi ha porta-
to a scegliere i gimbal brushless per piccole camere, come
GoPro e in generale le Action Cam, dove gli straordinari
Fai da te
risultati che si ottengono nella registrazione video valgo-
Uno dei tanti progetti di meccaniche per gimbal
no sicuramente lo sforzo di aggiungere qualche centina-
brushless artigianali che girano su Internet:
io di grammi in più di payload. Discorso diverso per le
basta stamparle con una stampate 3D.
videocamere/reflex pesanti, dove la gestione del gimbal
brushless, a mio avviso diventa tutt’altro
che semplice e con l’utilizzo di motori
brushless necessariamente più grandi,
i pesi di gestione totale aumentano in
maniera inaspettata. Inoltre non dimen-
tichiamo che il buon funzionamento del
gimbal brushless dipende assolutamente
dal bilanciamento perfetto della teleca-
mere sul gimbal, e se questo appare assai
semplice in configurazioni GoPro, può
diventare assai più complicato con le ca-
mere pesanti, dove i baricentri sono più
difficili da individuare e gestire. Tutto ciò
non avviene con i gimbal a servi dove la
forza motore dello stesso servocomando
fa muovere la telecamere, indipendente-
mente dal modo come questa sia posizio-
nata sulle piastre». 

DRonEziNe - 31
Cosa serve
per fare un QUAD

Passo dopo passo, facciamo la lista di silvio di domenico


della spesa di quel che occorre sistema di stabilizzazione della telecamera sul rollio e bec-
per mettere in volo un quadricottero cheggio (niente gimbal, in altre parole). Il gimbal annulla
nella ripresa i movimenti del drone e quindi è importante
adatto a fare FPV per riprendere un video che non faccia venire il mal di mare
allo spettatore, ma se il video ci serve per pilotare il modello

Q
uando si decide di costruire un multirotore, spesso è decisamente più utile vedere le inclinazioni, è un campa-
ci si rende conto che le idee chiare che si avevano nello d’allarme che ci dice se le nostre virate sono troppo
scompaiono di fronte alle infinite combinazioni di strette e il drone si inclina eccessivamente.
configurazioni che si hanno a disposizione. La GoPro ha un grandangolare molto aperto, cosa che ci
Ma niente paura, basta partire con il piede giusto per scopri- evita il rischio di inquadrare l'erba mentre avanziamo e anzi
re che le tesserine del puzzle andranno a posto da sole fino a ci assicura di avere sempre l'orizzonte nell'inquadratura,
formare la nostra "lista della spesa". cosa assolutamente fondamentale per la sicurezza del volo.
Immaginiamo di voler fare un multirotore semplice e com- Se poi la ripresa la vogliamo comunque usare per creare dei
patto per il volo in prima persona (FPV, cioè lo piloteremo video, basta pilotare con movimenti leggeri e un poco di sta-
attraverso una telecamera, come se fossimo a bordo). bilizzazione in post produzione. Avremmo così video puliti
Diciamo che vogliamo usare una GoPro, visto che filma con senza dover imbarcare un gimbal che oltre a raddoppiare
una qualità eccelsa e permette di trasmettere a terra il video (se non triplicare) il nostro payload rischierebbe di farci
in diretta. Visto che il nostro obiettivo è volare in FPV, uno perdere la percezione dei movimenti del nostro modello.
dei vantaggi della GoPro è che possiamo fare a meno di un Quindi prevediamo una GoPro senza la sua custodia per
motivi di peso, e sono i primi 100 grammi che
imbarcheremo. La telecamera da sola non basta,
dobbiamo aggiungerci un trasmettitore video.
Per restare nei limiti di legge, dovrà essere nella
banda dei 5.8 Ghz e 25 mW di potenza. Aggiun-

Come se fossi a bordo


FPV sta per First Person View: significa
pilotare un drone attraverso le immagini
riprese da una telecamera.

DRonEziNe - 32
tecnica
gendoci l’antenna, sono altri 30 grammi da imbarcare. Tra diamo che dovremmo prevedere dove
cavi e accessori siamo così arrivati a 150 grammi. montare la GoPro, il Tx video con la
sua antenna e avere la possibilità di mon-
Potenza tare eliche da
Andiamo avanti, sicuramente il mezzo che stiamo allesten- 10" almeno.
do avrà bisogno di una certa spinta per sostenersi. Per avere Il telaio in questione, ori- ginale,
la potenza che ci serve, meglio salire in voltaggio che non in copiato o rifatto in casa pesa con
amperaggio; quindi scartiamo le lipo 3S e andiamo diretta- sui 450 grammi. Per i regolatori pos-
mente alle 4S. Per ora ipotizziamo un pacco di quattro celle siamo ipotizzare altri 100 grammi, e altri
da 3000 mAh che pesa 465 grammi. 200 grammi dobbiamo prevederli per i quattro motori.
In seguito controlleremo se la batteria è adeguata. Tirando le somme, siamo più o meno a un chilo e mezzo.

Frame Volerà?
La scelta è amplissima, e possiamo anche fare da soli; potre- Ora che abbiamo stabilito che motori, regolatori e batterie
mo tagliare due pianetti in compensato ed avvitare a X dei dovranno stare attorno a 750 grammi, dobbiamo capire
quadrelli 10x10 di alluminio presi dal Brico, per esempio. quale combinazione tra eliche, batterie, regolatori e motori
Un ottimo telaio, leggero e facile da smontare per ripararlo ci garantisce i risultati migliori. Un buon punto di partenza
o cambiare configurazione. Oppure potremmo andare su è il simulatore di multirotori di ecalc, che si trova su www.
qualcosa di commerciale. ecalc.ch, prezioso per simulare le varie configurazioni e ave-
Personalmente mi sento di consigliare almeno la disposi- re una previsione di come si comporterà in volo il nostro
zione dei componenti del telaio Discovery di Team Black quad.
Sheep (foto in alto a destra), anche se mi sento di sconsiglia- Consiglio di cercare di avere l'hovering non molto oltre il
re fortemente di emulare le loro discutibilissime "imprese". 50% di gas e tempi di hovering di almeno 10 minuti come
Restiamo sul piano tecnico, il loro telaio ha delle soluzioni obbiettivo. Detta in maniera un poco rustica, significa che
veramente intelligenti. Col telaio Discovery La GoPro non partiamo dal presupposto che per volare bene dovremmo
inquadra le eliche, cosa veramente difficile da ottenere con avere a disposizione una spinta doppia rispetto al nostro
l'ottica grandangolare che ha, la batteria in coda bilancia il peso. La catena batteria-esc-motori-eliche dovranno gene-
peso della GoPro e permette, spostandola, di ottimizzare la rare quindi una spinta massima di 3Kg, che divisa per 4 mo-
posizione del baricentro. tori sono 750 grammi di spinta lavorando a 4S.
I bracci non perfettamente ad X aiutano a bilanciare il qua- Altro punto fermo è scegliere i motori che permettono di
dricottero al centro, mentre la posizione dei motori non avere quella spinta con l'elica più grande disponibile per
perfettamente equidistante dal centro non crea problemi mantenere bassi i giri e alta l'efficienza, quindi sceglieremo
alla scheda di volo. motori con il KV (cioè i giri per volt) più basso possibile. A
Di negativo c'è che è un po’ pesantino, e anche il costo non è questo punto cataloghi alla mano si opera la scelta.
da sottovalutare. Il telaio originale Balck Sheep ha un costo Alcuni esempi? AXI2212/34 da 710KV, Roxy 2827-34
elevato che non dipende solo dal nome (o nomea) che il da 760Kv. Possiamo testare in ecalc qualsiasi motore tra i
team Black Sheep si è guadagnato, ma anche dal fatto che 700Kv e gli 850Kv che gestiscano potenze intorno a 150W,
offre soluzioni come la predisposizione all'alimentazione ossia che alimentati 4S e con montata una 10x4.5 spingano
del TX video e alle connessioni tra centralina di volo e rice- attorno a 750 grammi senza bruciarsi.
vente, cose comodissime ma che Eliche con 10" di diametro e poco passo, visto che la velocità
ne aumentano il costo. non ci serve assolutamente a nulla ma ci serve efficienza e
Basso KV Esistono anche copie più eco- spinta. Quindi le 10"x4.5" o 4.7". Lasciate perdere il carbo-
Un motore Axi nomiche, fatte più o nio ma prendete eliche di buona marca già ben bilanciate
adatto meno bene, ma e che non si rompano in volo, un quad senza un elica ha
ai quad personalmente la capacità di volo di un ferro da stiro. Vanno bene le APC
me lo taglierei Slow oppure le GWS.
in vetronite o Ovvio serve una coppia destra ed una sinistra, ma in fase
in carbonio. di acquisto prevedete qualche set di scorta, in FPV è facile
Qualunque prendere alberi.
soluzione de- Per i regolatori vanno bene quelli da 20A, l'importante è che
cideremo di supportino i 400 aggiornamenti al secondo (400hz) che le
adottare, ricor- schede di volo inviano ai motori. Volendo possiamo pren-

DRonEziNe - 33
tecnica
dere uno dei regolatori cinesi compatibili e sovrascrivere il
trucchi e trabocchetti
firmware con il Simmok che si trova in internet, ottimizzato
• Attenzione al peso, non esagerate con le viti, specie per telai
per i multirotori, oppure prenderne di già compatibili per
fatti in casa. Per bloccaggi non strutturali usiamo viti in pla-
multirotori spendendo poco di più. stica che pesano poco.
Dalla lista della spesa manca la scheda di controllo. Può an-
• Tutte, ma tutte le viti in metallo vanno bloccate con frena fi-
dare anche la semplice KK2.0, ma io consiglio una scheda
letti medio.
che abbia almeno il mantenimento automatico della quota
• Io elimino i connettori sui cavi dei motori e tra spinotto bat-
visto che è piuttosto complesso i primi tempi capire se si sta
teria e regolatori. Sono 16 maschi e 16 femmine risparmiati
salendo o scendendo. Personalmente consiglio la Naza, fa- che pesano parecchio. Occhio alle saldature, se un motore si
cile da settare e con ottimi risultati. Il gps apparentemen- ferma la capacità di volo è la stessa di un ferro da stiro.
te non serve a molto facendo volo in prima persona, ma lo • Proteggete la lente della GoPro, almeno a terra, con un tappo
consiglio Perché, specie le prime volte, può essere di grande in gomma. Meglio se anche in volo con un telaietto.
aiuto tenere il quad fermo nel cielo mentre ci orientiamo.
• Bilanciate sempre le eliche prima di montarle. E se colpite
Ora che abbiamo una lista ben dettagliata, prima di inizia- qualcosa in volo, esaminatele bene prima di volare di nuovo.
re a comprare, non resta simularla sul Ecalc, e scopriamo E sostituitele in presenza di segni o crepe.
che ci avvisa che il motore è leggermente oltre alla potenza • Volate in FPV sempre con un assistente. Con un multirotore
massima sopportata. Ma non dovrebbe essere un problema, è facile arretrare su un albero!
visto che lo sforamento non è eccessivo e non lavorerà qua- • Occhio all'autonomia, un multirotore con batteria scarica
si mai al 100% della potenza. L'hovering lo abbiamo con il scende inesorabilmente e senza preavviso. Montate un Lipo
54% del gas, ottimo; il software stima quasi 15 minuti di ho- monitor a bordo e usate un timer sulla radio testando l'auto-
vering oppure 7 minuti di volato veloce. nomia e tenendovi con un buon margine.
E ci dice anche quanto ci verrà a pesare il nostro gruppo • L'antenna del TX video sarà ostacolata dal telaio, la soluzione
di potenza: 845 grammi. Sommando frame, GoPro e am- migliore è orientarla verticalmente ma puntata in basso: è più
mennicoli vari, dovremmo rientrare nel chilo e mezzo che probabile che il quad voli sopra di noi che sotto.
avevamo ipotizzato all’inizio. 

DRonEziNe - 34
clic 

Angela e il drone
Più il divertita che preoccupata, il cancelliere
tedesco Angela Merkel osserva un drone che
si è avvicinato per fotografarla durante un
comizio.
Il drone è un leggerissimo e inoffensivo
Parrot, ma la sicurezza ha rischiato di fare
un pasticcio: preoccupatissimi del terribi-
le attentato, gli uomini della security hanno
obbligato all’atterraggio il pilota, in modo
talmente brusco che ha perso il controllo fa-
cendo precipitare il Parrot proprio davanti al
naso della Merkel.
Più tardi si è scoperto che il Parrot di-
sturbatore era del Partito Pirata tedesco.
Il buffo della faccenda è che il partito pirata,
che si batte per una maggior trasparenza in
politica, ha usato un drone per… protestare
contro i droni: i Piraten ce l’hanno sia con-
tro i droni militari europei che funzionano (il
nEUROn francese e il Piaggio Hammerhead
italiano) sia contro quelli tedeschi che invece
sono finiti con un clamoroso buco nell’acqua.
Insomma, passi usare un drone per prote-
stare contro i droni, la politica a volte segue
ragionamenti tortuosi, ma spiaccicarlo mise-
revolmente a terra di fronte alle telecamere di
tutto il mondo… si capisce Perché la Merkel
se la ride.

DRonEziNe - 35
Piaggio
HAMMERHEAD

IL DRONE ITALIANO
di lUCA mASALI

Piaggio Aero e Selex hanno sviluppato Come l’Euro Hawk, il clone tedesco del Global Hawk america-
no, ricognitore robot in grado di controllare 100 mila chilome-
un ricognitore senza pilota derivato tri quadrati di territorio al giorno. Un programma costato ai
contribuenti tedeschi più di mezzo miliardo di euro ma abor-
dal biturboelica civile Avanti II tito Perché dopo quattro anni di sviluppo (dal 2009 al 2013) i
giornali tedeschi hanno scoperto che la Luftwaffe non aveva
risolto i problemi relativi al sistema di navigazione autonomo

E
ssere spiati dagli Stati Uniti è stato uno schiaffo all’amor
che avrebbe dovuto prevenire le collisioni in volo, e dunque
proprio europeo. E il vecchio continente ha deciso di cor-
l’euro-Hawk non può essere certificato per volare nei cieli
rere ai ripari: «Lo scandalo Edward Snowden ha dimo-
europei. Il sistema anti collisione la Grumman, produttrice
strato che l’Europa ha bisogno di crearsi capacità di intelligence
dell’Hawk americano, ovviamente ce l’ha, ma non ha nessuna
e sicurezza autonome»ha dichiarato un alto ufficiale europeo al
intenzione di condividere con l’alleato europeo, e progettarne
Daily Telegraph. «Ma ci sono grandi gap da colmare, per esem-
uno da zero richiederebbe anni e almeno altri 600 milioni di
pio nel campo degli aerei senza pilota da ricognizione».
euro.
Già, i droni. L’Europa è almeno dieci anni indietro rispetto agli
Uno scandalo che ha rischiato di costare il posto al ministro
USA nello sviluppo di aerei militari senza pilota, che ormai è
della difesa tedesco Thomas de Maizière. Non miglior fortuna
sempre più chiaro che saranno il futuro dell’aviazione milita-
ha avuto il progetto Talarion di Cassidians, un progetto mori-
re. E finora in questo campo ha collezionato anche figuracce.

Fallimentare
Il drone tedesco Euro
Hawk: costato mezzo
miliardo, il progetto
è stato abbandonato
per l’impossibilità
di certificarlo.

DRonEziNe - 36
Un drone tutto italiano militari
Al salone
Il drone Piaggio
a Le Bourget

mondiale» ci dice un portavoce di


Piaggio Aero.
Ne sono stati consegnati 200 al di-
cembre 2010, più una cinquantina
del modello migliorato Avanti II
da cui deriva direttamente l’Ham-
merHead. Essendo nato da una co-
stola di un ben collaudato aeroplano
civile, lo sviluppo è stato rapidissi-
mo: in meno di un anno Piaggio è
passata dal progetto a un dimostra-
tore tecnologico completo, che ha
già effettuato test di rullaggio a terra.
«L’Avanti II ha accumulato più di
800 mila ore di volo senza problemi,
bondo sviluppato dal consorzio europeo EADS in collabora- è una piattaforma collaudata e affidabile. Invece i nostri con-
zione con l’industria aerospaziale turca, che langue in mancan- correnti, come l’euro drone, nascono dalla carta, sono tutti da
za di fondi e di ordini. scoprire; invece noi lo certificheremo entro l’anno, e già sta
facendo i test in una base della nostra aeronautica militare»
Francia e Italia all’avanguardia ci dicono in Piaggio.
A tenere vive le ambizioni europee nel campo dei velivoli mi- Possiamo sapere quale?
litari senza pilota resta il delta stealth francese nEUROn, una «No, non posso rivelarlo» ci dice la fonte, abbottonatissima
macchina da 25 milioni di euro il cui sviluppo è guidato da come sempre quando si tratta di importanti programmi mi-
Dassault (l’azienda che fa il Mirage) e un pool di aziende euro- litari. Il Piaggio senza pilota è un MALE (Medium Altitude,
pee tra cui la nostra Alenia Aermacchi, che è il secondo part- Long Endurance) paragonabile per prestazioni e dimensioni
ner per importanza, avendo investito nel progetto 90 milioni al Reaper di General Atomics, ma secondo le prime indiscre-
di euro. nEUROn sarà un drone armato piuttosto grande (5 zioni dovrebbe costare molto meno del concorrente ameri-
tonnellate e 10 metri di apertura alare). cano.
E molto ha da dire la nostra Piaggio Aero, che in collaborazio- Anche la nostra aeronautica ha dei Reaper, che dovranno essere
ne con Selex (gruppo Finmeccanica) sta sviluppando un drone sostituiti entro la fine del decennio, cosa che almeno sulla car-
molto interessante, il P1HH HammerHead (pesce martello) ta apre interessanti possibilità commerciali al drone Piaggio.
derivato dal biturboelica d’affari Piaggio P.180 Avanti II a nove L’Hammerhead prende il nome del pesce martello a causa
posti. della particolarissima configurazione aerodinamica, brevet-
«Il P 180 è uno dei pochi turboelica d’affari di grande successo to esclusivo Piaggio, che prevede un pianetto frontale pro-

Avanti II
Il biturboelica d’affari
P180 Avanti II
da cui deriva
l’HammerHead.
Si noti il
particolarissimo
pianetto sul muso,
caratteristica unica
degli aerei Piaggio.

DRonEziNe - 37
militari
prio sul muso; il P-180 Avanti è l’unico aereo prodotto in serie che integra la rete di sensori con il software per la gestione della
al mondo ad averlo, ed è stato mantenuto anche sul drone deri- missione. Un sistema scalare, che consente di attivare livelli via
vato dall’aereo commerciale. via crescenti di autonomia decisionale da parte del drone stes-
so, ed è frutto di 15 anni di esperienza dell’azienda del gruppo
15 metri di ala Finmeccanica nello sviluppo di avionica per aerei senza pilota.
Rispetto al P 180, il drone ha un’ala maggiorata di un metro e SkyISTAR è un sistema modulare, che può essere utilizzato su
mezzo e rinforzata, per dare la portanza e l’autonomia necessa- qualsiasi aereo senza pilota, non solo sull’HammerHead, e an-
ria a missioni lunghe (16 ore) ad alta quota (45 mila piedi, 15 che su aerei con pilota a bordo, per automatizzare il più possi-
mila metri; veramente tanti per un turboelica, ben superiore bile le lunghe missioni di ricognizione e sorveglianza.
anche alla quota di crociera dei jet commerciali). I motori sono canadesi, due turboelica Pratt & Whitney PT6-
L’apertura alare è stata dunque portata a 15,5 metri, e l’ala stes- 66B da 850 cavalli, gli stessi che equipaggiano l’Avanti civile,
sa è parzialmente smontabile per facilitare il trasporto a terra muniti di eliche a cinque pale a bassa rumorosità, caratteristica
(e, azzardiamo noi, magari anche per lo stoccaggio in piccole fondamentale per un aereo spia che si rispetti.
portaerei come la nostra Garibaldi, anche se Piaggio non dice Piaggio non rivela nulla su eventuali ordini o opzioni, ma una
nulla circa la possibilità dell’HammerHead di operare come ae- fonte normalmente bene informata, Aviation Week, suggeri-
reo imbarcato). sce che il progetto sia finanziato in segreto dal governo italia-
L’ala è lunga ma non lunghissima come quella “da aliante” di un no attraverso un mix di partecipazioni, e avrebbe intenzione
altro progetto di drone Piaggio, l’MPA, che ha ben 70 piedi (cir- di acquistare fino a dieci droni, e si sa che la macchina inte-
ca 23 metri) di apertura; così non penalizza la velocità massima ressa molto gli Emirati Arabi. A supporto della tesi, la rivista
dell’HammerHead rispetto al P180 civile, che per entrambi è di americana cita il generale dell’Aeronautica Claudio Debertolis,
395 nodi, e circa 320 quella di crociera. Segretario generale della difesa e Direttore Nazionale degli Ar-
Il portavoce di Piaggio non ci rivela nulla sull’eventualità che il mamenti. Che tra l’altro, avrebbe ammesso la possibilità di ar-
drone possa essere armato, si limita a ricordare che «il profilo mare il Piaggio, anche se la questione armi – riportano i media
di missione è IR», che sta per Intelligence, surveillance and re- – secondo il generale «sarà affrontata per ultima». 
connaissance, quindi almeno sulla carta nasce come aereo spia
puro non armato.
Ma si sa che spesso anche gli addestratori militari vengono
scheda tecnica
venduti come aerei disarmati, ma non è poi così difficile ag- Apertura alare 15,600 m [51.18 ft]
giungerci pod subalari per montare bombe e missili. Circo- Lunghezza 14,408 m [47.27 ft]
stanza che alcune fonti giornalistiche danno per certa, e anche Altezza 3,980 m [13.05 ft]
noi non abbiamo molti dubbi in proposito. Le indiscrezioni Peso al decollo 6.146 Kg [13,550 lbs]
comunque dicono che l’armamento in ogni caso non potrebbe Motori 2 × Pratt & Whitney Canada PT6A-66B
superare i 500 kg, quindi armamento leggero, adatto alle classi- 850 SHP (ISA, sea level)
che operazioni segrete degli aerei spia.
Velocità massima 395 nodi
Il Piaggio viene pilotato in remoto da una stazione a terra che
Velocità di crociera 320 nodi
invia i segnali radio attraverso una costellazione di satelliti ar-
tificiali che mantengono il controllo dell’aeroplano anche sotto Durata missione 16 ore (max)
la linea dell’orizzonte. L’elettronica che gli permette di volare Raggio d’azione 4.400 miglia nautiche
senza pilota è anch’essa italiana, il sistema SkyISTAR di Selex, tangenza di servizio 45.000 piedi

Concorrente
Il drone americano
Reaper, molto simile
per prestazioni
al Piaggio

DRonEziNe - 38
terza pagina
Tutti i segreti dei droni militari
in un ebook gratuito

U
n collettivo di quattro ragazzi, tutti con meno di
trent'anni. Ricercatori rigorosi, appassionati di
America ma capaci anche di criticarla quando è
il caso. Questa è la carta d'identità di iMerica, l’autore
di un ebook fondamentale per capire la realtà dei droni
militari. Un ebook che racconta l’affascinante, crudele e
inquietante storia delle guerre segrete degli aerei robot.
Un ebook che si legge come un romanzo, che comin-
cia con l’agghiacciante storia di Daraz Kahn, la prima
vittima (innocente) della guerra digitale, ucciso insie-
me a due altri malcapitati da un missile sparato da un
drone in Afghanistan nel 2002.
Morto per la sola colpa di essere troppo alto di statu-
ra: così alto che un Predator lo ha scambiato niente-
meno che per Bin Laden in persona.
iMerica ci racconta come sono nati i droni, dagli
esperimenti durante la seconda guerra mondiale ai
bombardieri automatici di oggi. E ci spiega le ragio-
ni per cui Obama, il presidente pacifista, eletto per
porre fine alle guerre arroganti dei Bush passerà invece alla
storia come il presidente dei droni e del ritorno al killeraggio di http://laguerradeidroni.it
avversari politici, pratica che gli Usa avevano abbandonato uf-
L’ebook è disponibile in vari formati. Quello per iPad
ficialmente ai tempi di Gerald Ford e che Obama ha riscoperto
e affidato agli aerei senza pilota.
è il più completo, interattivo e multimediale; ma ab-
Una storia di uomini e aeroplani, di droni incatenati a una biamo apprezzato parecchio anche la versione light,
montagna per i primi test di fuoco, per essere sicuri che le fra- che ci ha permesso di leggerlo in metropolitana con
gili ali di titanio e carbonio reggessero alla tremenda potenza un semplice smartphone Android.
dei missili anticarro con cui sono stati armati in fretta e furia Il testo, di circa 200 pagine, è molto scorrevole alla
per le missioni segrete e micidiali in Yemen, Afghanistan, Li- lettura e documentatissimo. Il volume è corredato da
bia, Somalia. infografiche chiare e professionali, che aiutano non
iMerica ci racconta chi decide della vita e della morte, i segreti poco la comprensione degli argomenti trattati.
della catena di comando che stabilisce se e quando lanciare il Un opera fondamentale, che consigliamo a tutti colo-
missile, quel Joint Special Operation Command che è più po- ro che vogliono capire le ragioni della preoccupante
tente della Cia: «una macchina per uccidere quasi su scala in-
escalation dell’uso bellico degli aerei robot.
dustriale», come lo definiscono gli stessi esperti della sicurezza
americana. gli Autori
E iMerica mette anche il naso su quello che succede nella base
di Amendola, sede del 32° stormo della nostra aeronautica mi-
Giovanni Collot — @giovacollot
litare. Perché i droni non riguardano solo gli americani: anche Giornalista pubblicista
l’Italia li ha. E li usa.  Nicolas Lozito — @nicolaslozito
Studente e data-analyst
Federico Petroni — @federicopetroni
«Caro Obama, quando un tuo drone uccide
un bambino in Yemen, il padre ti farà guerra, Analista per Limes
garantito. Niente a che vedere con al Qaida» Patricia Ventimiglia — @20miles91
(tweet di un avvocato yemenita)
Studentessa di Scienze Internazionali e Diplomatiche

DRonEziNe - 39
ortnoC - editoriale di luca masali

più dell’enac
DroneZine
anno I
numero 1

temo il sindaco
Settembre/Ottobre 2013

Direttore responsabile
Luca Masali

P
rima o poi, la nostra autorità bizionismo, seguiti da altri 31 Stati Direttore scientifico
aeronautica dovrà stilare un che ci stanno seriamente pensando. Stefano Orsi
regolamento per la disciplina E nel West c’è il caso del paesino di 
dei droni civili. La cosa non mi turba Deer Trail, il cui sindaco ha persino Hanno collaborato
più di tanto; che ci debba essere un immaginato di concedere licenze di Silvio Di Domenico
quadro normativo è evidente, i droni caccia per sparare impunemente ai Luciano Zanchi
usati male sono pericolosissimi, sia droni. Matteo Campini
per l’incolumità delle persone sia per Cosa può succedere da noi, con il Fabrizio Seri
la privacy. Ma d’altronde sono una nostro caotico federalismo all’italia- Giuseppe D’Angelo
opportunità irrinunciabile per un na, dove anche per una cosa sempli- Silvio Di Domenico
Paese in perenne crisi economica e ce come le domeniche a piedi ogni 
devastato da tassi di disoccupazione comune fa di testa sua, stabilendo Grafica e redazione
senza pari in Europa; negli Usa si calendari, orari e modalità diver- L’Aeroplanino Editore
stima che in dieci anni i droni civili se da quelli vicini, così da rendere 
varranno 100 mila posti di lavoro, semplicemente impossibile tracciare Contatti
per un mercato da oltre 60 miliardi una rotta che ci metta al riparo dalle 3478486728
di dollari. Fatte le debite proporzioni multe? In un Paese che ha bisogno di info@dronezine.it
significa che da noi daranno lavoro un giudice per capire come ripartire www.dronezine.it
a decine di migliaia di persone e le competenze tra i vari enti locali (il www.facebook.com/Dronezine
porteranno miliardi all’erario. famigerato titolo V della Costituzio- @Dronezine
L’Enac senza dubbio si adeguerà ne), cosa succederà quando si trat-
alle linee guida delle altre authority terà di disciplinare la normativa dei
europee, che a loro volta non po- droni tra comuni, province, regioni,
tranno che seguire la strada maestra comunità montane, bacini imbri-
segnata da quella americana, che al feri, città metropolitane? Quanto ci
momento fa da apripista nel mondo, vorrà prima che comincino a fiorire i
e ha già aperto i bandi per costruire “comuni dedronizzati”, sulla falsariga
sei poligoni di test in altrettanti Stati dei “comuni denuclearizzati”? Quale
Usa. Il problema è quando alla legi- Authority potrà dare uno straccio
slazione generale si aggiunge quella di certezza normativa nella giungla
degli Enti locali. di leggi, leggine e regolamenti di
Già in America sta scoppiando un qualsiasi ente locale? L’autorizzazio-
discreto caos: scavalcando la FAA, ne del sindaco di Scardinate di Sopra
il Texas decide autonomamente di varrà anche nel territorio comunale
mettere a terra tutti i droni salvo di Scardinate di Sotto? La burocrazia
quelli della polizia, la Virginia è già locale è un incubo ben peggiore di
pronta con una legge simile, anche qualsiasi decisione presa dall’alto.
se ancora non la applica. Idaho, Illi- Quella sì che potrebbe mettere
nois, Florida, Montana e Tennessee definitivamente a terra tutti: aziende,
sono pronti anche loro a fare proi- fotografi e semplici hobbisti. 

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