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Corso di Alimentazione e tecnica

di allevamento degli animali


Proff Felicia Masucci, Antonio Di Francia
Sezione di Scienze della Produzione Animale
tel. 081 2539307 e-mail: masucci@unina.it
Tel. 0812539304 e-mail antonio.difrancia@unina.it
Focus
Allevamento degli animali in produzione
zootecnica
(animali da allevamento, bestiame, livestock)
ossia di animali domestici (pecore, bovini, bufali,
maiali, pecore, cavalli, ecc) allevati intenzionalmente
in un ambiente agricolo (anche di tipo acquatico)
per produrre cibo o altri prodotti (cuoio, lana, ecc.).

NON sono considerati animali in produzione


zootecnica gli animali da compagnia (pets)
Primo animale addomesticato? Probabilmente il cane, poi
seguire ovini caprini e bovini

L'uomo può La maggior parte


controllare i tratti dei animali
genetici indesiderati domestici non può
e favorire quelli sopravvivere in
desiderabili Vantaggi natura
Svantaggi
Grosse La maggior parte
dimensioni di polli del pollame non
e tacchini hanno può volare
grosse dimensioni

La domesticazione crea un rapporto di


dipendenza dell’animale con l’uomo
I principali prodotti animali
(produzioni zootecniche)
Food Non Food
• Latte • Lavoro*
(consumo diretto, caseificazione) • Letame*
• Carne • Lana
(consumo fresco, insaccati, conservati) • Pellami
• Uova • Lanolina
• Ossi
• Corni

*Lavoro nei paesi con agricoltura non industrializzata


*Letame utilizzato anche come combustibile nei paesi meno sviluppati
I prodotti animali sono
DAPPERTUTTO
Caramelle e gomme da masticare (da grasso animale),
Gelatina alimentare (da corna, zoccoli, ossa e pellami)
Colla, candele, cosmetici, cere, sapone, lubrificanti, ecc.
(da corna, zoccoli, ossa e pellami),
Alimenti per animali domestici - pet food – (da scarti di
carne, ossa e farina di sangue),
Farmaci (Eparina, eccipienti),
Fertilizzanti, inchiostri per stampanti, lubrificanti (da grasso
e collagene bovino)

Essere vegani è un
mestiere faticoso
Focus
Bovini Bufalini

Ruminanti
Ovini
Caprini

Suini

SPECIE ZOOTECNICHE Monogastrici

Avicoli e cunicoli

Acquacoltura

Altri
(Equini, apicoltura,
elicicoltura, ecc)
Il Corso
OBIETTIVI FORMATIVI
Fornire le nozioni fondamentali

LATTE
bovini, bufali, ovini, caprini,
ecc.
Tecniche di
allevamento CARNE
Come gestire gli
animali per bovini, ovi-caprini, suini,
ottenere i prodotti conigli, polli, pesci
di interesse
ALTRO
uova, lana, pelli, ecc.
OBIETTIVI FORMATIVI
Fornire le nozioni fondamentali

nutrizione
studio della biochimica
delle trasformazioni
delle sostanze alimentari
Alimentazione
animale
razionamento
scelta, preparazione e la
somministrazione degli
alimenti
CONOSCENZE

Tecniche di allevamento e
produzioni zootecniche

Alimenti zootecnici

Alimentazione e razionamento
CONOSCENZE. Tecniche di
allevamento e produzioni

o Il patrimonio zootecnico nazionale


Etnologia delle specie allevate in Italia

o La riproduzione animale

o La produzione del latte Galattopoiesi,Tecnica di


mungitura

o La produzione della carne Accrescimento e


miopoiesi; Macellazione, Valutazione delle carcasse

o Le tecniche di allevamento Bovini, Bufali,


Ovicaprini, Suini
CONOSCENZE Alimenti

o Alimenti zootecnici, i foraggi,i concentrati, i


residui colturali e i sottoprodotti dell’agro-industria.

o Caratteristiche chimiche Umidità, Minerali,


Protidi, Lipidi, Carboidrati (fibra, amido e zuccheri)

o Caratteristiche nutrizionali Digeribilità, Valore


proteico, Valore energetico
CONOSCENZE Alimentazione e
razionamento

o I fabbisogni alimentari degli animali


nelle varie fasi fisiologiche svezzamento,
accrescimento, gestazione, lattazione.

o L’ingestione e le tecniche di
somministrazione degli alimenti
Competenze
Lo studente alla fine del corso
sarà in grado di:

• Procedere alla valutazione chimico nutrizionale


degli alimenti

• Calcolare i fabbisogni nutritivi degli animali al fine


di formulare razioni bilanciate, che rispettino la
sanità dell’animale e sia nello stesso tempo
economiche;

• Conoscere le tecniche di allevamento delle diverse


specie (poligastrici e monogastrici) più adatte alle
differenti condizioni fisiologiche e produttive.
Programma
1. Le problematiche della zootecnia e dell’alimentazione animale
• 1.1 La zootecnia italiana ed europea
• 1.2 Sistemi di allevamento
• 1.3 Etnologia e distribuzione della principali specie zootecniche
• 1.4 Gli alimenti zootecnici: Foraggi freschi affienati ed insilati; i
mangimi semplici e composti; i sottoprodotti agricoli
2. Le produzioni zootecniche: il latte e la carne.
• 2.1 Anatomia e fisiologia della riproduzione
• 2.2 Galattopoiesi e mungitura.
• 2.3 Miopoiesi e valutazione delle carcasse
Programma
3. La composizione chimica degli alimenti zootecnici
• 3.1 La composizione chimica degli alimenti zootecnici, con particolare
riguardo al significato nutrizionale delle diverse frazioni analitiche
secondo Weende e Van Soest
4. Le caratteristiche nutritive degli alimenti
• 4.1 L’apparato digerente e la fisiologia nutrizionale dei monogastrici e
dei poligastrici
• 4.2 L’utilizzazione digestiva degli alimenti e i fattori influenzanti la
digeribilità
• 4.3 Il valore biologico delle proteine, le proteine digeribili a livello
intestinale (PDI) e le proteine degradabili ruminali
• 4.4 Il valore energetico degli alimenti per monogastrici e ruminanti
(con particolare riguardo alle UFL e UFC).
5. I fabbisogni nutritivi
5.1 I fabbisogni nutritivi degli animali in funzione dello stato fisiologico e
produttivo: energetici, proteici e aminoacidici, vitaminici e minerali
5.2 L’ingestione volontaria degli alimenti: fattori che l’influenzano e sua
espressione
6. Il razionamento
6.1 La programmazione alimentare, la formulazione delle razioni e la loro
somministrazione alle diverse specie in produzione zootecnica in
funzione dei fabbisogni nutritivi
7. Alimentazione e tecniche di allevamento delle varie specie
7.1 Alimentazione e allevamento dei bovini da latte e dei bufali
7.2 Alimentazione e allevamento dei bovini da carne
7.3 Alimentazione e allevamento degli ovicaprini
7.4 Alimentazione e allevamento dei suini
7.5 Cenni di avicoltura-cunicoltura e acquacoltura
Testi di approfondimento
• Proto V. (1996). Guida all’alimentazione dei
ruminanti da latte. Quaderno n. 9. INEA, Roma.
• Succi G. e Hoffmann I. (1993). La vacca da latte. Città Studi, Mi.
• Monetti P.G. (2000). Allevamento dei bovini e dei suini. Cristiano
Girarldi Editore, Ozzano dell’Emilia (BO)
• Bittante G., Andrighetto I. e Ramanzin M. (1990). Fondamenti di
Zootecnica, Liviana Editrice, PD.
• Dall’Orto V., Savoini G. (2005) Alimentazione della vacca da latte.
Edagricole, BO
• Cevolani D. (2005). Gli Alimenti per la vacca da latte. Edagricole, Bo.
• Pulina G. (2001). L’alimentazione degli ovini da latte. Avenue media,
BO.
• Pulina G. (2005). L’alimentazione della capra da latte. Avenue media,
BO
• CRPA (1994). L’alimentazione della vacca da latte. Edizioni
L’informatore agrario, BO
• Bigi D. Zanon A. (2008) Atlante delle razze autoctone. Edagricole, BO
• Accomando G. (2012) Tecniche delle produzioni animali. Delta3
edizioni AV
Lezioni
frontali

Metodi
Esercitazioni
didattici

Visite presso
aziende
zootecniche
Modalità di accertamento del profitto
Corso di Alimentazione e tecnica di allevamento degli animali. CdL STAF
OBBLIGATORIA

Calcolo di una
razione secondo
Prova finale orale
una traccia fornita
dal docente

Esame
OPPURE
Relazione su
aspetti alimentari e
gestionali di Prova finale orale
un’azienda
zootecnica scelta
dallo studente
L’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della
professione di dottore agronomo forestale (dopo
laurea triennale o magistrale) prevede la stesura di un
elaborato tecnico di argomento zootecnico o
agronomico
1 SESSIONE 2015 - 1 PROVA – 24/06/2015
I1 candidato, dopo aver descritto sinteticamente una zona di sua conoscenza dal
punto di vista pedoclimatico e agronomico, vi inserisca un allevamento di
ruminanti da latte e/o da carne motivando: (a) la produzione zootecnica che si
intende realizzare; (b) il tipo genetico; (c) la tecnica di allevamento; (d) il piano
alimentare, (e) la tecnica di somministrazione degli alimenti.

2 SESSIONE 2015 - 3 PROVA – 4/12/2015


Il candidato, facendo riferimento alla disponibilità di alimenti sia aziendali che del
commercio, rediga un piano alimentare in un'azienda di bovini da latte o di bufale
durante le fasi di svezzamento, lattazione e asciutta, utilizzando un appropriato
strumento informatico.
Le produzioni animali

Sono una faccenda


complicata
Le produzioni animali trasformano l’energia e i principi
nutritivi presenti nei vegetali e nei sottoprodotti agro-
industriali (input) in prodotti (proteine) animali
(output).

Vegetali Animali Uomo

Queste produzioni devono (dovrebbero):


• Promuovere salute e benessere
• Essere “sicure” per gli animali e per l’uomo
• Ecocompatibili (rispettose dell’ambiente)
• Corretta gestione dei reflui zootecnici e limitato impatto degli
allevamenti sui sistemi agricoli e naturali
Le produzioni animali non sono
tutte uguali
Classificazione dei Sistemi produttivi animali in
funzione della base agricola (FAO)
• Sistema pascolivo (Grazing System): gli animali
utilizzano circa il 90% dell’alimento proveniente dal
pascolo.
• Sistema agricolo misto (Mixed System): gli animali
utilizzano almeno il 10% di foraggi coltivati e di
sottoprodotti aziendali.
• Sistema agricolo industriale (Landless System):
gli animali utilizzano meno del 10% di foraggi o
alimenti prodotti in azienda.
Sistemi produttivi
animali

Specializzati Misti
(L, livestock) (M, Mixed)

Senza terra Pascolivi Asciutti Irrigati


(LL, landless) (LG, grazing) (MR, rainfed) (MI, Irrigated)

Zone Temperate e Zone Temperate e Zone Temperate e


Monogastrici colline tropicali (LGT) colline tropicali (MRT) colline tropicali (MIT)
(uova e carne)

Zone Umide tropicali e Zone Umide tropicali e Zone Umide tropicali e


sub tropicali (LGH) sub tropicali (MRH) sub tropicali (MIH)

Ruminanti
(carne)
Zone Aride e Zone Aride e Zone Aride e semiaride
semiaride tropicali e semiaride tropicali e tropicali e sub tropicali
sub tropicali (LGA) sub tropicali (MRA) (MIA)

Classificazione fao dei sistemi zootecnici


TUTTI I SISTEMI HANNO UNA CARATTERISTICA COMUNE
LA PERDITA DI ENERGIA E NUTRIENTI DURANTE IL PROCESSO
DI TRASFORMANZIONE

Perdite comprese tra il 70 e il 99%

Efficienza di conversione (%) dell’energia e delle proteine fornite dalle colture foraggere

Efficienza di utilizzazione (%)


Prodotto
Energia Proteina

Latte 20 (-80) 31(-69)


Carne

Pollo 7(-93) 28 (-72)

Maiale 10 (-90) 14 (-86)

Vitellone 3 (-97) 7 (-93)


Vitello 1 (-99) 4 (-94)
Ma queste perdite hanno un «valore» diverso a
seconda del tipo di allevamenti
Alimenti animali a crescente grado di competitività: pascolo, foraggi e
concentrati (mangimi)
I monogastrici
presentano una grande
competitività alimentare
con l’uomo e le perdite
Maggiore è l’utilizzo di hanno un “valore”
concentrati maggiore è il maggiore
grado di competizione
uomo-animale e maggior
“valore” delle perdite

Risorsa non utilizzabile


direttamente dall’uomo

Competizione degli animali domestici nella utilizzazione degli alimenti


Allevamento e produzione mondiale
di CEREALI

Produzione globale di cereali (dati 2007/08)

Other 2109 milioni ton


12%
-Bio
fuels 5%  47% alimentazione umana
Grain fed to
Animals
36%  36% alimentazione animale
Grain fed to
People  5% biocarburanti
47%

 12% altri usi

Source: Crop Prospects and Food Situation, UN Food and Agriculture Organization,
Allevamento e produzione mondiale
di SOIA

Soy oil (incl


Produzione globale di soia (dati 2007/08)
Human (biofuel 220 milioni tons
other & 17%
9%
 74% alimentazione animale

 17% olio di soia, e biocarburanti


Soya fed
to Animals  9% uso umano & altri usi
74%

Source: Oil Crops Year in Review: U.S. Soybean Demand Powered by Record 2006/07 Supply,
US Department of Agriculture, http://tinyurl.com/4h9wwj
Produzione di carne in allevamento intensivo con prevalente utilizzodi
cereali
Emissioni globali di gas serra (GHG)
(espressi in CO2 equivalenti su un periodo di 100 anni)

L’allevamento animale rappresenta il 18%

4% 4%
18%
5%

6% livestock
industry
transport
energy
10% agriculture
16%
residential building
deforestation
commercial building
10% waste
other
14%
13%

Sources:
- Livestock’s Long Shadow, UN Food and Agriculture Organization, 2007 http://tinyurl.com/6bowo7
(table 3.12 p 113)
- World Resources Institute http://tinyurl.com/5ufjvt
Dopo biossido di carbonio (CO2) il metano è il gas
serra che maggiormente incide sul riscaldamento
globale. Il 37% dell’emissione totale di metano è
emesso dai ruminanti.
(100 yr time period) (20 yr time period)

Methane GWP est. = 23


Methane GWP est. = 68

Methane’s global warming potential (GWP) is greater over shorter time periods due to
a shorter atmospheric lifetime (12 years vs 100 years for CO2)
Sources:
Livestock’s Long Shadow, UN Food and Agriculture Organization, 2007 http://tinyurl.com/6bowo7
(table 3.12 p 113 / p112 / table 3.1 p82 / p114 / p83)
- US Environmental Protection Agency Report: “Global Mitigation of Non-CO2 Greenhouse Gases”, IPCC
- IPCC Third Assessment Report "Climate Change 2001“http://tinyurl.com/5hgtku
LA DOMANDA SORGE SPONTANEA..
MA ALLORA, PERCHÉ
PRODUCIAMO, E MANGIAMO,
ALIMENTI DI ORIGINE
ANIMALE?

LE RISPOSTE
- Migliore la qualità degli
alimenti
- Le produzioni con rendimenti
minori possono valorizzare
alimenti non direttamente
utilizzabili dall’uomo ad esempio
le superfici pascolive
- Nei paesi avanzati le
produzioni animali mirano a
soddisfare non solo esigente
nutrizionali ma anche
edonistiche (gusto)
La qualità degli alimenti

All primates require a relatively high-quality diet, but


humans require a higher quality diet than any other
species.

Resting metabolic
rate: %
consumed by
brain

Human Other primates


20-25% 8-9%
Alimenti di origine animale
• Alta densità di macro e micro-nutrienti per 100 g
• Sostanze nutritive essenziali difficili o impossibili (ad es. Vitamina
B12) da trovare in altri alimenti

• Maggiore biodisponibilità di micronutrienti


• Valore biologico delle proteine,
Bassi livelli di fattori anti-nutrizionali

La carenza di alimenti animali può portare a


Malnutrizione o fame nascosta (carenza di sostanze nutritive
E.g .: i bambini rachitici del Malawi mancano di aminoacidi che sono
carenti negli alimenti vegetali
la Carnosina è un
dipeptide, ottenuto
dalla reazione di
condensazione tra β-
alanina ed L-istidina.
* Si trova in grande
quantità nei muscoli e
nel cervello e ha
proprietà
antiossidanti ed
anti-
invecchiamento

*Natto: fagioli di soia fermentati


I nostri antenati mangiavano carne già 2,5 milioni di anni
fa Come termine di confronto: l’utilizzo del latte e dei formaggi
comincia nel 6.000 a. C.
L’evoluzione umana è proseguita di pari passo con il consumo di carne
Questo spiega perché non sono note intolleranze ed allergie per la carne

Cibarsi di carne favorì negli ominidi l'evoluzione della


dentatura, del cervello e del comportamento.
Kya, Thousand Years Ago
Eating meat and cooking food made us human

Allow that brains


of our prehuman
Meat Cooking ancestors
dramatically
grown over a few
million years.

Vegetarian, vegan and raw


diets can be healthful. But to
call these diets “natural” for
humans is a bit of a stretch Sorry Vegans: Here's How Meat-
in terms of evolution Eating Made Us Human

To say no to meat today


does not mean that your
genes and your history
don't continue to give it a
loud and rousing yes

Source: Zink and Lieberman. Impact of meat and Lower Palaeolithic food processing techniques on chewing in humans.
Nature 531.7595 (2016): 500.
E oggi…
Stiamo diventando sempre più carnivori

A country-by-country breakdown of the median human trophic level, which shows


humans' place in the global food chain on a scale that goes from 1 (organisms
such as plants that get their energy from the Sun) to 5.5 (top predators such as
polar bears or orcas).
I prodotti animali hanno contribuito
a creare
Homo sapiens sapiens… obesus?
Non sempre e non dappertutto
DIAMO UN PO’
DI NUMERI
Fattori influenzanti lo sviluppo
delle produzioni animali
Dimensione della
popolazione animale

Consumo interno di Importazione


prodotti animali Esportazioni

La domanda di prodotti animali


è in continua crescita

Perché?
Incremento dei
reddito

Continua
Globalizzazione
urbanizzazione

Aumento
Cambiamento
Incremento della
delle
della domanda
preferenze
popolazione per alimenti
alimentari
animali
Popolazione umana e consistenza
mondiale dei capi di bestiame allevati
(FAO 2015)
Incremento
(*1000) 2000 2014
%
Popolazione
6.127.694 7.243.782 +18
umana
Bovini 1.302.895 1.482.144 +14

Pecore 1.059.082 1.209.908 +14

Capre 751.632 1.006.785 +34


Suini 856.241 986.648 +15
Bufali 164.114 195.098 +19
Pollame 16.077.023 23.243.345 +45
Consumi (kg/pro-capite anno) e consumi totali (milioni di
tonnellate) nei paesi industrializzati e in quelli in via di
sviluppo

2015-
1980 1990 2002 2015 2030
2030

Paesi industrializzati
Carne kg/pro capite
anno 73 80 78 83 89 +6.7
Latte kg/pro capite anno 195 200 202 203 209 +2.9
TOTALE CARNE 86 100 102 112 121 +7.4
TOTALE LATTE 228 251 265 273 284 +3.9

Paesi in via di sviluppo


Carne kg/pro capite
anno 14 18 28 32 37 +13.5
Latte kg/pro capite anno 34 38 46 55 66 +16.7
TOTALE CARNE 47 73 137 184 252 +27.0
TOTALE LATTE 114 152 222 323 452 +28.5
+7%

+22%

+94%

+164%
Consumi totali (milioni di tonnellate) nei paesi industrializzati
(I) e in quelli in via di sviluppo (D, developing)
500

450 452

400

350
323
300
284 D totale carne
273
265
250 251 252 D totale latte
228 222 I totale carne
200 I totale latte
184

150 152
137
114 121
112
100 100 102
86
73
50 47

0
1980 1990 2002 2015 2030
Livestock and human population 2014 (Fao 2015)

Mondo Africa Asia America Europe Oceania


(*1000) % % % % %

Arable land 1.407.843,38 16,4 34,3 26,3 19,7 3,4


Permanent 164.661,19 20,5 52,4 16,9 9,3 1,0
crops
Permanent
meadows and 3.353.666,00 27,0 32,3 24,7 5,3 10,8
pastures
Human
Popolation 7.243.782 15,8 60,3 13,1 10,3 0,5

Cattle 1.482.144 20,9 33,6 34,5 8,3 2,7

Buffaloes 195.098 2,1 97,1 0,7 0,1 0,0

Sheep 1.209.908 28,1 45,4 7,2 10,8 8,5

Goats 1.006.785 36,2 58,2 3,5 1,7 0,4

Pigs 986.648 3,5 59,9 17,3 18,8 0,5

Poultry 23.243.345 8,3 56,1 25,0 10,0 0,6


Produzione mondiale di latte bovino
Nel 2013 671.246.000 t
Asia Medio
Oriente
ERSAF Lombardia 2015
2%
UE
Asia Sud Est 23%
12%

Asia
17% Europa altri
9%

America del
Africa Nord
5% 15%
America Centro
Oceania
sud e Caraibi
4%
13%
Mondo Africa Asia America Europe Oceania
(*1000) % % % % %
Human Popolation 7.243.782 15,8 60,3 13,1 10,3 0,5
Consumo mondiale di carne (FAO, 2012)
Produzione mondiale di carne suina
Nel 2013 113.962.900 tonnellate

ERSAF Lombardia 2015

Mondo Africa Asia America Europe Oceania


(*1000) % % % % %
ERSAF
Human Lombardia 2015
Popolation 7.243.782 15,8 60,3 13,1 10,3 0,5
Produzione mondiale di carne avicola
Nel 2013 108.354.200 t

ERSAF Lombardia 2015

Altri USA
Giappone 17%
23%
1%
Tailandia
Turchia 1% Cina
2% 17%
Argentina India
2% 3% Brasile
UE 28 13%
Messico Africa 12%
3% 3% Russia
3%
Produzione mondiale di carne bovina
Nel 2013 67.211.600 t

ERSAF Lombardia 2015


ERSAF Lombardia 2015
Produzione di carne ovicaprina
Nel 2013 14.102.000 tonnellate

Altri
19% Cina
29%

Africa
Argentina 20% UE 28
0% 7%
Messico India
USA
0% 7%
1%
Russia Nuova
Brasile 1% Zelanda Iran Australia Pakistan
1% 3% 4% 4% 4%
ERSAF Lombardia 2015
Unione Europea
ANNO 2014 Bovini Vacche Ovini Caprini Suini

Francia 19.129,000 3.697,000 7.193,000 1.283,000 13.293,000


Germania 12.685,000 4.267,600 1.573,970 130,190 28.234,310
Regno Unito 9.682,000 1.817,000 22.624,000 96,000 4.486,000
Italia 5.812,000 2.177,500 7.165,830 936,860 8.676,000
Spagna 5.696,900 857,140 16.118,590 2.609,990 26.551,490
Olanda 4.090,000 1.597,000 1.074,000 409,000 12.065,000
Belgio 2.441,300 515,990 146,000 24,500 6.346,100
Portogallo 1.470,500 230,840 2.073,650 398,390 2.097,940
Grecia 679,000 137,000 9.520,000 4.250,000 1.021,000
Danimarca 1.583,000 567,000 90,000 12.709,000
Austria 1.958,300 529,560 357,440 72,070 2.868,190
Irlanda 6.309,100 1.082,460 3.430,300 7,500 1.505,000
Svezia 1.443,500 346,120 585,350 5,600 1.468,900
Finlandia 903,400 282,010 94,000 4,500 1.222,600
Lussemburgo 198,240 48,270 7.500,000 4,200 92,690
UE 15 74.519,460 18.049,540 72.069,630 10.273,800 122.632,320
UE 28 87.555,960 23.482,040 85.838,110 12.457,000 148.017,400
UE 28 = Ue 15 + Polonia, Ungheria, Romania, Repubblica Ceca, Bulgaria, ERSAF Regione Lombardia 2015 ,
Lituania, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Lettonia, Cipro, Estonia, Malta EUROSTAT
Consistenza del patrimonio zootecnico delle
12000
principali specie (AIA 2014)

10000
suini; 8.676
8000
Migliaia di capi

ovini; 7.166
6000 bovini; 5.812

4000

2000 caprini; 937


equina; 458
bufali; 385
0
1960 1970 1980 1990 1995 2000 2005 2010 2014
Consistenza del patrimonio
avicolo
Var. %
CATEGORIE 2010 2014 sul
2010

Avicoli 601.751.000 614.700.000 2,2


di cui:
polli da carne 488.436.000 523.300.000 7,1
galline ovaiole 55.280.000 52.600.000 -4,8
tacchini 29.945.000 30.400.000 1,5
altri 28.090.000 8.400.000 -70,1
Assalzoo 2015
Ripartizione regionale dei capi
allevati in Italia 2014

Bovini Vacche da latte Bufali

%
Capi Capi % Capi %

4.123,353 70,7 1.322,059 75,7 14,918 4,0


Nord

Centro 457,743 7,8 114,601 6,6 65,859 17,8

Mezzogiorno 1.251,361 21,5 309,480 17,7 288,575 78,1

Campania 206,275 3,5 71,890 4,1 271,275 73,4

ITALIA 5.832,457 1.746,140 369,352

ISTAT 2015
Ripartizione regionale dei capi
allevati in Italia 2014

Suini Ovini Caprini

% %
Capi Capi % Capi

7.540,719 86,9 459,500 6,4 239,000 25,5


Nord

Centro 574,780 6,6 1.470,300 20,5 54,200 5,8

Mezzogiorno 560,601 6,5 5.236,200 73,1 643,800 68,7

Campania 61,646 0,7 171,290 2,4 40,632 4,3

ITALIA 8.676,100 7.166,000 937,000

ISTAT 2015
Bovini Suini Ovini Caprini
Bufalini
Regioni
capi % capi % capi % capi % capi %

Lombardia 1,553.215 26.6 10.335 2.8 4,152.700 44.6 91.762 1.2 55.538 5.7

Veneto 859.020 14.7 3.286 0.9 740.678 7.9 30.518 0.4 9.786 1.0

Piemonte 796.655 13.7 2.095 0.6 984.823 10.6 86.858 1.1 44.492 4.5
Emilia
577.156 9.9 1.256 0.3 1,641.674 17.6 88.892 1.1 9.006 0.9
Romagna
Sicilia 318.642 5.5 0.869 0.2 47.592 0.5 794.235 10.1 127.673 13.0

Sardegna 253.458 4.3 1.668 0.5 232.120 2.5 3,414.194 43.2 240.838 24.5

Lazio 234.655 4.0 67.746 18.6 91.411 1.0 752.413 9.5 39.136 4.0

Campania 195.315 3.3 261.045 71.5 149.174 1.6 261.971 3.3 49.190 5.0
Trentino
187.666 3.2 0.774 0.2 27.657 0.3 59.358 0.8 25.694 2.6
Alto Adige
Puglia 163.820 2.8 8.788 2.4 26.176 0.3 237.165 3.0 49.184 5.0
Produzione di latte in Italia nel 2014 (t) (CLAL 2015)
deficit di solo latte bovino

Bovino Ovino Caprino Bufalin Totali


o
Consegne
nazionali 11.037,360 383.840 27.490 194.890 11.643.580

Import Latte
sfuso 1.595.982
1.595.982

Disponibilità
totale 12.633.342 383.840 27.490 194.890 13.239.562

Consumo diretto
2.563.060 2.563.060

Latte fresco
1.277.940 1.277.940

Latte a lunga
cons. 1.285,120 1.285,120

Trasformato
10.070.282 383.840 27.490 194.890 10,676,502
Produzione di latte in Italia nel
2014 (CLAL 2015)

Destinazione del latte bovino


Consegne nazionali latte disponibile
Ovino Bufalino (Nazionale + import latte sfuso)
Caprino 3% 2%
0% Latte a
Latte lunga
fresco cons
Altra 10% 10%
destinazio
ne
37%

Formaggi
Bovino D.O.P.
95% 43%
Produzione di formaggi in Italia nel
2014 (CLAL 2015)
Saldo Import
Carne Produzione Importazione Esportazione
export

migliaia di
2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014
tonnellate
Bovina
854 709 405,2 426,0 128,9 130,8
-276.3 -295.2
Suina
1652,4 1327,8 971,9 1084,4 122,01 126,8
-849.89 -957.6
Ovicaprina
26,6 35,5 25,3 25,4 2,3 2,8
-23 -22.6
Equina 15,2 10,9 24,8 23,9 1,3 1,5
-23.5 -22.4

Pollame 1258,8 1261,2 86,8 94,9 167,5 166,8 80.7 71.9

Coniglio e
38,2 36,5 4,9 4,8 1,6 1,5 -3.3 -3.3
selvaggina

Uova 730,1 752,0 106,0 84,4 26,3 40,6 -79.7 -43.8


Latte
2563 2339,5 27,2 -
-2312.3

Assalzoo (2015)
Grado di auto Consumo pro
Consumo
Carne Disponibilità approviggiona capite
alimentare
mento % Kg

migliaia di
tonnellate 2013 2014 2013 2014 2013 2014 2013 2014

Bovina
1130,3 1004,6 1236,1 1195,9 69,1 59,3 20,7 19,7

Suina
2.502,3 2249,4 2409,5 2334,7 68,7 56,9 40,4 38,4

Ovicaprina 49,6 58,1 49,6 58,1 53,6 61,1 0,8 1,0


Equina 38,7 33,3 38,7 33,3 39,3 32,7 0,6 0,5

Pollame
1178,1 1189,3 1178,1 1189,3 106,9 106 19,7 19,6

Coniglio e
selvaggina
41,5 39,8 41,5 39,8 92 91,7 0,7 0,7

Uova 809,8 795,8 809,8 795,8 90,2 94,5 13,6 13,1


Latte per
consumo 3340,6 4875,3 52,57 81,7

Assalzoo (2015)
Incidenza (%) dei singoli prodotti sulla P.V. zootecnica alimentare (AIA 2011)

Uova
altro
7,6% Carne Bovini e
9,0%
bufali
21,1%

Carne Suini
Latte 16,2%
29,9%

Carne Polli e
conigli
14,8%

Carne Ovi-caprini
1,4%
Alimenti di origine animale: la spesa
alimentare degli italiani nel 2015
(ISMEA, 2016)

41% della
spesa è di
Prodotti
animali
Consumi pro-capite di prodotti zootecnici
(kg/anno)

2000 2010 2014


Carne 91.5 93.7 93,0
Latte ad uso
alimentare 62.7 55.5 49,0
Latte fermentato
(yogurt ed altri) 6,0 8,5 7,7

Burro 2.9 2.3 2,5

Formaggi 22.4 21.1 22,0

Uova 12.9 13.2 13,1


Consumi annui unitari (kg/abitante) di prodotti zootecnici

100
101,1

81,2 93,7
84,6 91
82,7 89,5
80
81,4
83,7
66,8 76,4
74,6 66,7
64,8
63,5
kg/abitante

61,5
58,6
60 55,5

54,3

40

23,3 23,2
29,4 21,1
17,5 18,6
20 14,4 15,8 16,1

12,8 13,6 14,1 13,2


8,5 8,5 11 11,4 11,6 12,1 12,3
8,8
1,9 1,9 2,1 2,4 2,1 2,2 2,1 2,9 2,6 2,3

0
1960 1970 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2008 2010

carne latte burro formaggi uova


Evoluzione dei consumi apparenti di carne bovina, suina e
avicola in Italia

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