SHU)ODXWRH$USD
GL&DUORWWD)HUUDUL
8
46
f
Arpa 46
6
4
f
11
mf
8
pp
19
pp f
8
ff
mp
2
23
pp
f
8
3 3 3 3 3 3
fz
ff
27
8
29
ff
8
ff
3
mf
31
p lontano
8
(sempre arpeggiato)
gliss.
Passacaglia ≃ 88
45
36
8
45
45
pp p
5
4
mp
p dolente
45
8
p
4
53
pp p
8
espressivo
59
8
64
f marcato
8
marcato
f
5
70
mf ff
8
ff
75
8
79
f subito
8
f
ff
6
82
8
86
8
ff
ff
cantabile
91
f p
8
mp fuori
cantabile
7
99
8
106
f
8
f
messa di voce
110
8
mp
8
113
p
8
p
116
8
122
8
pp subito
9
128
8
136
8
rit.
morendo
Cadenza
145
8
10
153
f
8
158
8
162
fz p
8
11
45
165
f ff
8
45
45
ff
45
168
8
12
Le ninfe infedeli
Le ninfe infedeli è un piccolo ed auspicabilmente raffinato brano cameristico che trae la sua
ispirazione dal mondo classico, attualizzato e filtrato attraverso le lenti della
contemporaneità pur senza tradirne, almeno nelle intenzioni, lo spirito originario.
Le ninfe evocano fluttuanti universi legati alla mitologia; ma sono tuttavia infedeli, ovvero
tendenti ad una transazione dall'universo sonoro dal quale provengono a quello dell'attualità.
Tale duplice legame, con l'antichità classica e con l'oggi, è formalmente incarnato dalla
dualità scritturale; il brano è infatti composto sopra due scale modali (arbitrarie e non
derivanti dalle armonie greche: ancora una piccola “infedeltà” rispetto alla classicità),
distinte l'una dall'altra, affidate rispettivamente al flauto e all'arpa. L'intento è quello di
creare un disorientamento sonoro che rimandi ad una dimensione arcaica, primordiale quasi,
in cui le ninfe assumono su di sé il dualismo tipico dell'animo umano: apollineo da un lato,
associato al limpido suono dello strumento a corde (ho scelto l'arpa), e dionisiaco dall'altro,
con a corollario inevitabile la presenza sensuale e a tratti sfrenata del flauto.