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CXXXII

Se non è amore, che cos’è allora in sentimento che provo?


Ma se di amore si tratta, perdio, che cos’è e qual è la sua natura?
Se la sua natura è buona, perché produce un effetto doloroso?
Se la sua natura è cattiva, perché ogni tormento pare dolce?

Se amo di mia spontanea volontà, perché ciò mi causa lacrime e


lamenti?
Se [amo] contro la mia volontà, a che serve lamentarsi?
O [Amore] che sei vita e morte, o male che procura gioia
Come puoi avere tanto potere su di me, anche se io non voglio?

E se io sono d’accordo, faccio male a lamentarmi.


Fra venti così contrari, io mi sto trovando
In alto mare, in una fragile barca, senza timone,

così leggera per la saggezza, e così carica di errori


che io stesso non so che cosa io esiga da me stesso,
e in estate sono colto da brividi, mentre d’inverno ardo

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