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Motori di ricerca e SEO sono gli argomenti a quale mi sono appassionato da quando è
arrivato internet!
“Se realizzi il sito pensando solo alla grafica stai aprendo un bellissimo negozio in mezzo
al deserto: quante persone pensa che entreranno ad acquistare? “
Si è trattato di aspettare un po’ ma come è ovvio i Clienti hanno capito l’importanza del
posizionamento nei motori di ricerca ed hanno iniziato ad investire anche in questo
settore.
Il posizionamento del proprio sito richie un lavoro costante e pianificato che può dare
grandi soddisfazioni e risultati.
Il professionista che se ne occupa viene indicato come il S.E.O. del sito: in questo caso
l’acronimo va inteso Search Engine Optimizer.
Gli aspetti che riguardano l’attività di ottimizzazione per i motori di ricerca sono moltissimi
ed è l’argomento al quale mi interesso da sempre.
CONSIGLI SEO
COME OTTIMIZZARE IL SITO
1) Bisogna Creare un titolo della pagina unico ed accurato.
Il titolo della pagina deve aiutare l’utente e lo stesso motore a capire l’argomento
principale della pagina stessa: titoli unici e diversi per ogni pagina sono la soluzione
ideale. Se la pagina in oggetto viene visualizzata tra i risultati di una ricerca, il contenuto
del titolo è riportato, solitamente, nella prima riga. Inoltre, se nel titolo sono contenute le
parole utilizzate per la “query di ricerca”, queste sono evidenziate in grassetto ed aiutano
ulteriormente a capire se la pagina trovata è pertinente, “a tema” con ciò che l’utente sta
cercando. Il titolo può anche riportare il nome della tua azienda, del tuo sito o della tua
attività e anche informazioni circa l’ubicazione dell’attività o una particolare offerta
promozionale. Anche le eventuali ulteriori pagine di approfondimento sull’argomento,
devono contenere un titolo “specifico”, che evidenzi l’approfondimento. Ricordiamo che
non è sempre l’home page ad essere visualizzata tra i primi risultati, bensì la pagina che
più risponde alle informazioni richieste, anche se contenuta in una sottocartella (a patto
che sia stata indicizzata).
1. Utilità
2. Semplicità
3. Unicità
4. Originalità
5. Aggiornamento
Utilità
La cosa più importante: è ovvio che se parliamo di un argomento che non interessa a
nessuno, che nessuno cerca, nessuno ci troverà. Non è sufficiente parlare di un
argomento “caldo”, bisogna fornire informazioni effettivamente utili, non superficiali e che
riescano ad essere esaurienti, citando eventualmente esperienze personali, fonti ufficiali,
esperti, linkando risorse ecc… Se otteniamo questo risultato, l’utente sarà ben disposto a
linkare il nostro sito, a segnalarlo ad altri utenti, blog, ecc… e questa è la promozione
“naturale” che in rete che fa migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.
Semplicità
Logicamente, dal punto di vista semantico la semplicità è un vantaggio che vale in tutti gli
ambiti della comunicazione, ma nel caso di Internet la semplicità è legata ad alcuni aspetti
“tecnici” legati al tipo di supporto utilizzato per la lettura (schermo del computer). Sul
monitor che la lettura dei testi risulta più lenta e difficoltosa rispetto alla carta stampata,
quindi è consigliabile: attenzione alla leggibilità: quindi testo nero su sfondo bianco, font
“normali”, testo non giustificato (è forse meno gradevole graficamente ma facilita nel “non
perdere il segno”); organizzazione della struttura: titoli, capitoli, sezioni, “a capo”, layout
chiaro e coerente in tutto il documento.
Unicità
Dopo avere effettuato un’indagine preliminare sui siti “a tema” già presenti in rete, cercare
di affrontare gli aspetti poco trattati dai concorrenti, per ritagliarsi uno spazio.
Originalità
Provare ad inventarsi un modo “originale” per presentare gli argomenti: non è facile
(probabilmente questo sito non brilla quanto ad originalità) ma chi ci riesce ha sicuramente
un vantaggio nei confronti della concorrenza. Un sito originale resterà più impresso nella
mente degli utenti e saranno più propensi a tornare a visitarlo ed a parlarne in rete. Ma
l’originalità va anche intesa come contenuti non duplicati, tutti od in parte: questo aspetto è
molto sentito da Google che ha realizzato un apposito algoritmo per trovare e penalizzare
il contenuto “near duplicate” .
Aggiornamento
E’ una caratteristica che contraddistingue i siti di buona qualità fin dalla nascita del www!
Un sito costantemente aggiornato normalmente acquista una buona reputazione e fa si
che gli utenti tornino periodicamente a visitare il sito e ne “parlino” in rete aumentandone la
popolarità, l’autorevolezza e alla fine, come già visto, migliorandone il posizionamento:
ovviamente vale il discorso fatto in precedenza sulla qualità dei contenuti , perché “l’aria
fritta”, anche se aggiornata, rimane tale! Non tutti i siti e/o i temi ivi trattati sono suscettibili
di aggiornamenti frequenti almeno non nei contenuti più importanti: è chiaramente diversa
la frequenza dell’aggiornamento dei contenuti a cui può essere soggetto un sito che si
occupa di informatica piuttosto di uno che parla della letteratura italiana. Se per questi o
altri motivi non è possibile o necessario aggiornare il sito frequentemente, si possono
comunque realizzare dei servizi (es. le “news”) che aiutano il sito ad essere “rinfrescato” e
ad apparire aggiornato al passaggio degli spider dei motori di ricerca. Il principio migliore
da avere sempre presente è “scrivere pensando agli utenti! (…non ai motori di ricerca…).
Contenuti duplicati
In internet, con questo termine si intendono contenuti abbastanza “corposi” duplicati o
molto simili tra loro, contenuti nello stesso sito o in siti diversi. In uno stesso sito sono
contenuti duplicati per es. il testo di una pagina e la versione stampabile della stessa: per
evitare il problema è sufficiente indicare nel file “robots.txt” di non indicizzare la versione
stampabile. Altri esempi possono essere articoli ripubblicati in varie risorse, citati quasi
interamente su blog, forum ecc…
Spesso si trovano dei siti che mettono a disposizione delle “guide gratuite” ripubblicabili
liberamente ed anche in questo caso bisogna fare in modo di segnalare a Google di non
indicizzare queste sezioni: se Google dovesse “pensare” che i contenuti siano stati
duplicati allo scopo di aumentare dimensione/qualità del proprio sito per avvantaggiarsi nel
posizionamento, può decidere altresì di peggiorare il posizionamento stesso, persino
rimuovere dal proprio indice in sito “duplicatore”.
Google, allo scopo di migliorare la qualità del servizio offerto agli utenti, cerca di evitare di
fornire nei risultati delle ricerche, links a risorse pressoché identiche: ha sviluppato un
algoritmo per combattere i contenuti duplicati ed è probabile che continui ad affinare le
proprie tecniche in questa direzione.
Per chi “in buona fede” pubblica i propri articoli su più risorse, è consigliabile che
distribuisca un articolo modificato rispetto all’originale disponibile sul proprio sito: in questo
modo non si corre il rischio che Google consideri più autorevole un sito sul quale abbiamo
ripubblicato l’articolo e trovando due testi uguali ci elimini dai risultati delle ricerche.
Ricordiamo comunque di verificare che i nostri testi ripubblicati contengano sempre un link
all’originale. Per approfondire l’argomento dei contenuti duplicati, vedere le risorse per
webmaster di Google invialo perché venga riconsiderato.
In breve
Da fare
• Scrivere testi semplici, di facile lettura (tenere presente anche gli aspetti di
leggibilità del testo sul monitor);
• Cercare di trattare un tema in maniera esauriente evitando comunque di saltare da
una argomento all’altro; Organizzare i contenuti con dei titoli, sottotitoli…insomma
curare il layout del testo;
• Aggiornare i contenuti spesso: mantiene vivo l’interesse dei visitatori “fedeli” e ne
attira di nuovi;
• Ricordarsi delle parole chiave più utilizzare per le ricerche sull’argomento e delle
loro varianti: utilizziamole;
• Provare ad inventarsi un servizio che nessuno offre, parlare di un argomento poco
conosciuto, dare una notizia nuova;
• Sgomberare la mente dalla preoccupazione dei motori e scrivere per gli utenti!
Da evitare
Sicuramente è più difficoltoso leggere del testo su uno schermo ed è per questo che
bisogna rendere tutto semplice, sacrificando l’aspetto grafico rispetto alla “leggibilità,
quindi a costo di essere ripetitivi, bisogna utilizzare testo nero su sfondo bianco, caratteri
leggibili, titoli, sottotitoli, liste ecc…
Breve è bello
Per i motivi già visti, proviamo a leggere un articolo della carta stampata ed a realizzarne
una versione lunga la metà…è un buon esercizio da applicare al web; inoltre possiamo
ricordare alcune altre “regolette”: titoli che diano l’idea esatta del contenuto; periodi
semplici e brevi; un solo argomento per paragrafo; Per dovere di brevità ancora solo un
pensiero: l’idea che fosse meglio realizzare pagine che stessero tutte in una videata (a me
piacciono…) senza dover ricorrere allo “scrolling” è un po’ superata dato che i blog per es.
ci hanno abituati a leggere pagine molto lunghe. Se un articolo è interessante sicuramente
faremo lo sforzo di utilizzare mouse o freccia giù per leggerlo tutto, basta che ben
strutturato come dicevo prima. (E poi è probabile che per i motori di ricerca sia meglio!)
Attenzione ai links
Uno degli aspetti sicuramente più belli di internet sono i links e cioè la possibilità di trovare
un’infinità di pagine che parlano dell’argomento che mi interessa collegate tra loro…con il
solo onere di dover sceglierne alcune: forse non è poi così bello! Scherzi a parte, utilizzare
bene i links, soprattutto a siti esterni al nostro, è molto importante: sapete che se il mio sito
linka un sito SPAM (può capitare anche involontariamente) Google potrebbe rimuovermi
dal suo indice? (Ma questo è un argomento da motori di ricerca). Devo quindi essere certo
che la risorsa che voglio linkare sia di qualità, affidabile e che dia un contributo utile
all’utente che vi ho indirizzato. Credo che quando un’utente trova un link esterno nella
nostra pagina pensi (almeno questo capita a me…): hanno già finito gli argomenti? perché
l’anno messo qui? finisco di leggere la pagina o ci clicco subito? L’importante è fare delle
scelte ragionate: se decido di fornire dei links interessanti ma non voglio che il navigatore
abbandoni il mio sito prima di avere terminato, posso inserirli a piè di pagina invece che
nel corpo del testo, come avviene per i libri. Ricordiamo inoltre che in un’apposita sezione
di questo sito, si parla di un altro aspetto che gioca un ruolo molto importante sull’efficacia
della comunicazione e cioè l’usabilità del sito web.
In pratica, come ormai si sente dire sempre più spesso da più parti, realizzare il sito
pensando agli utenti che lo dovrebbero utilizzare è il miglio modo di promuoverlo.
Intendiamoci, non è che consideri “analizzare la frequenza della parola chiave in una
pagina” una tecnica sofisticata ma non è una cosa di cui preoccuparsi particolarmente: se
il testo è interessante e la parola chiave è utilizzata normalmente nel discorso, va già
bene. Posso al massimo effettuare un’analisi per valutare se sia il caso di
allungare/accorciare un po’ l’articolo in base alla quantità di keywords contenute.
Scambio di link
E’ vero che nel posizionamento di un sito conta molto anche la popolarità dello stesso ed
infatti Google (tanto per cambiare…) ha ideato un algoritmo per assegnare un punteggio
ad ogni sito internet in base al numero di links ricevuti dagli altri, sempre allo scopo di
deciderne il posizionamento nel proprio indice. Maggiori sono i link, che il mio sito riceve
da altre risorse (siti internet, blog, forum ecc..) internet, migliore sarà il suo
posizionamento.
Quindi, in maniera un po’ meno naturale, è subito nato uno scambio di link esagerato e
sono spuntati siti al solo scopo di “vendere” link per far migliorare il posizionamento dei siti
“clienti” indipendentemente dalla loro qualità.
L’ algoritmo di Google è diventato sempre più raffinato ed ha iniziato a calcolare non solo il
numero ma anche la qualità dei links, dando importanza (e punteggio rilevante) ai link
ricevuti da siti tematici ed a loro volta ben posizionati.
Segnalazioni
Ci sono ancora motori di ricerca o directory dove vale la pena di segnalare il nostro?
Diciamo subito che Google non ha bisogno di segnalazione dato che è in grado di seguire
tutti i link in uscita da un sito, quindi se siamo linkati almeno da un sito presente nel suo
indice, verremo trovati anche noi: comunque è possibile inviare una segnalazione se ci fa
sentire più tranquilli.
In altre directory, soprattutto quelle minori ma specifiche per un settore o per una zona
geografica, è utile registrarsi e compilare con un po’ di attenzione l’elenco di parole chiave
e la descrizione: spesso quando i motori principali (Google) non trovano direttamente il
nostro sito, lo possono trovare sulle directory.
Zona geografica
Se la nostra attività o i nostri prodotti si rivolgono ad un target definito geograficamente,
per es. un concessionario che abbia come zona assegnata Milano e provincia, è
importante inserire tra le parole chiave anche “Milano”, “provincia di Milano”,
“concessionario per Milano”, ecc… . Inoltre nei servizi pay per click di Google, possiamo
selezionare tramite GoogleMaps, la zona di nostro interesse: qualche contatto “fuori zona”
arriverà comunque ma è comunque utile per ridurli.
Keywords vincenti
Nel web marketing esiste la regola (dell’ 80/20) che dice: “l’80% delle vendite viene
generato dal 20% delle parole chiave” Non è detto che le vendite siano generate solo dalle
parole chiave più competitive (e costose come ” computer”): individuare keywords di
nicchia può contribuire a generare migliori conversioni (=vendite) e sicuramente ci saranno
meno concorrenti con parole chiave meno utilizzate.
Analizzare i risultati
Analizzare periodicamente l’andamento del proprio sito (tipo di visitatori, parole chiave
utilizzate, pagine più richieste ecc…) è la base migliore da cui partire prima di effettuare
qualsiasi modifica al sito, sia per quanto riguarda i contenuti che il layout (Quante volte è
migliorata la qualità delle visite ed alla fine i risultati di business, semplicemente
riposizionando un bottone del menù!). Ci sono moltissime informazioni che si possono
ottenere utilizzando un buon software di analisi statistica ma bisogna saperlo utilizzare: è
consigliabile affidarsi ad un professionista per analizzare, interpretare e valutare i dati.
In realtà queste poche righe di spiegazione non rendono onore al team di Google: il
sistema Adwords è molto sofisticato e consente di fare campagne pubblicitarie mirate,
limitate geograficamente e temporalmente e di ottenere anche molte informazioni circa la
modalità di navigazione degli utenti sul nostro sito (un po’ come fanno i software
professionali di analisi statistica). Spesso i dati ricavati dalle campagne pubblicitarie, al di
la del successo di visite e/o di vendite, sono anche molto utili per orientare gli
aggiornamenti/sviluppi del proprio sito.